SlideShare a Scribd company logo
1 of 6
Download to read offline
LUIGI MALANNINO




Analisi del brand e degli spot Chanel
    LA FAVOLA METROPOLITANA
Introduzione




                                 La comunicazione di un luxury brand è completamente diversa rispetto alla comuni-
" LA FELICIta'                   cazione di un bene di largo consumo.
  non e' altro che
                                 Difatti il lusso è sempre il risultato di qualità e talento creativo, per il quale, il suo
  il profumo del nostro animo"   business internazionale necessita di essere gestito e quindi sponsorizzato in modo
 coco chanel
                                 completamente diverso da ciò che non rientra nel settore dei luxury brand.

                                 Il momento in cui si stabilisce un contatto tra i consumatori e l’azienda è atto a
                                 giustificare determinate politiche di prezzo che tendono a creare una dimensione
                                 strettamente d’elite.

                                 Catapultando il consumatore, tramite immagini, suoni, parole accattivanti e portatri-
                                 ci di un messaggio che trascende la materialità.

                                 Per la maison Chanel il tutto è enfatizzato dall’impronta indelebile che ha lasciato
                                 la sua fondatrice, Gabrielle “Coco” Chanel, uno dei pochi casi in cui la politica azien-
                                 dale e le linee estetiche sono ancora direttamente collegabili alla stilista parigina, al
                                 suo talento, al suo carisma e soprattutto al grande riscontro mediatico che ha contri-
                                 buito alla creazione del mito.
Questo lavoro nasce con l'obiettivo di studiare le dinamiche comunicative dei luxury brand               il profumo N.5.
tramite le quali si riesce a trasformare un bene non necessario in qualcosa di più, in qualcosa          Il profumo che in questo caso si potrebbe definire non a torto un vero e proprio prodotto di moda,
di desiderabile; è vero che un bene di lusso e la sua particolare comunicazione tendono a                instaura rapporti sinergici con la pubblicità, è il massimo esponente della produzione e della
trasformare un prodotto in un simulacro di emozioni ed è così potente da dettare un vero e proprio       promozione dell'immateriale. La pubblicità di un profumo ci catapulta in un universo parallelo,
“modus vivendi”grazie alla scelta oculata di testimonial, slogan e particolari canali di                 ci fa vivere l'altra faccia di noi stessi, quello che vorremmo essere o avere offrendoci in maniera
comunicazione?                                                                                           ancora più preponderante sensazioni e modi di essere: chi non ha mai pensato che il profumo da
                                                                                                         donna per antonomasia fosse Chanel N.5, non tanto per il gusto personale quanto perchè “se è il
Per rispondere a questa domanda è necessario partire dall'assunto di fondo che è la nuova figura         profumo portato da Kidman, Deneuve, Monroe etc. non può che essere raffinato ed elegante”. E
del consumatore emersa prepotentemente nell'epoca postmoderna, molto più attento che in pas-             queste sensazioni sono enfatizzate al massimo perchè la Maison Chanel per promuovere l'intra-
sato all'aspetto simbolico-comunicativo dei beni che acquista perché, come profetizzò Maslow,            montabile N.5 ci propone da sempre publicità ricercate fascinose e ricche di magia.
una volta soddisfatti i cosiddetti “bisogni primari”, l'uomo tende a sviluppare i bisogni di apparte-
nenza (affetto e identificazione) e i bisogni di stima, prestigio e successo che lo portano al bisogno
di realizzazione di sé e le proprie aspettative.

Una volta quindi sviluppati tutti i bisogni materiali, il consumatore richiede ai prodotti l'appa-
gamento dei desideri immateriali di necessità estetiche, facendo emergere una nuova figura, un
consumatore sempre alla ricerca di esperienze più che di prodotti, di sensazioni e emozioni, più
che reali valori d'uso.

Ed è proprio a partire da questo che si può affermare che tutti i bisogni cedono il passo ai desideri,
ad una fruizione personale e privata, in cui l'acquisto è guidato dalla volontà di realizzare i propri
sogni, di identificarsi in modelli “vincenti”, come afferma Veblen o come ci debbano essere le con-
dizioni essenziali per la nascita e lo sviluppo della moda, in assenza di una delle quali, la moda non
può esistere: il bisogno di conformità e il bisogno di distinguersi, come afferma Simmel.
La moda, esprime quindi la tensione tra uniformità e differenziazione, il desiderio contraddittorio
di essere parte di un gruppo e simultaneamente stare fuori del gruppo, affermando la propria in-
dividualità.

I fruitori di questo tipo di beni vogliono mostrare vistosamente l'appartenenza ad una certa elitè
di individui con i quali condividono questo stile di vita, mentre le aziende che operano in que-
sto settore sono consapevoli che non è più necessario e sufficiente offrire qualità e funzionalità
di prodotti o suscitare minime emozioni; per favorire l'acquisto e la fedeltà della marca occorre
costruirvi intorno una realtà comunicativa di grande identità arrivando fino a costruire un vero e
proprio “modus vivendi”; il forma – ghiaccio di Gucci (che forma deliziosi ghiacciolini a forma di G
incrociate – il logo dell'azienda) costa 90 dollari, decisamente di più rispetto ai tre o quattro euro
che si potrebbero spendere per uno normale, di quelli che si comprano al supermercato, eppure è
uno dei prodotti per la casa che negli U.SA. ha maggior successo.

E' ormai di importanza capitale che il vero consumo sia paradossalmente quello delle immagini e
non più solo della materia relegata ad un ruolo subordinato; consumo e comunicazione si scam-
biano di ruoli e, dove prima era il consumo i motore dell'impresa, adesso la spinta propulsiva vie-
ne prima ancora dell'atto dell'acquisto o nell'uso dei prodotti, ma nella comunicazione stessa. La
marca ormai non è più solo un nome ma racchiude in se una forza evocatrice e simbolica ed è lo
strumento fondamentale per mantenere e sviluppare un alto livello di relazione con l'acquirente.

L'obiettivo della comunicazione di un'azienda è quello di costruire una precisa identità di marca,
completamente immateriale, intrigante e seducente. E la pubblicità in particolare è il palcoscenico
dove recitano gli universi simbolici del brand che conferiscono agli oggetti valori che superano la
dimensione funzionale ma altresì indirizzando l'inerte spettatore verso una dimensione identita-
ria, onirica, accompagnata da precisi dettami di stile di vita.
Il caso specifico analizzato in questo contesto è quello della maison Chanel, che è il classico esem-
pio di azienda il cui successo è stato dettato in larga parte da una sapiente esternalizzazione di un
preciso immaginario di marca e dal suo maggiore punto di forza, il cosiddetto traino dell'azienda,
Chanel : Moda e comunicazione; LO SPOT


Chanel N°5 è sempre stato il profumo di punta della maison, e per questo gli spot sono sempre
stati molto curati, con grandi nomi alla regia e come protagonisti.

L’ultimo spot, girato da Jean-Pierre Jeunet, ha come protagonista l’attrice Tautou famosa per aver
interpretato “Il favoloso mondo di Amelie”, e non a caso anche il film dedicato alla madre di tutto,
Coco Chanel.
Lo spot che somiglia ad un piccolo film racconta di un incontro romantico, fiabesco, di due estranei
sull’Orient Express nel viaggio da Parigi alla Turchia tra atmosfere sognanti, esotiche e eleganti.
I due si innamorano grazie al profumo ma poi si perdono passeggiando nella citta’, ma si incontra-
no nuovamente in stazione stringendosi in un lungo abbraccio che sfuma sul brand Chanel.

Questa è la sintesi di Train de nuit, lo spot dalle atmosfere magiche e retrò incentrato sul tema del
destino e delle coincidenze, che perfettamente ricalca lo stile Chanel. La fotografia, dai toni caldi
e dorati ma con netti chiaroscuri (che contraddistingue lo stile del regista), conferisce allo spot un
tono magnetico e irreale, quasi fosse a metà tra realtà e sogno.

Non ci sono dialoghi, è tutto un gioco di sguardi e di emozioni provate ma non dichiarate. Anche
il prodotto, come era successo nei precedenti spot non è presente sulla scena per non distrarre lo
spettatore dalla narrazione. Il profumo infatti è qui “evocato” in due distinti momenti: il riflesso
della bottiglia, creato dalla luce dell’alba che filtra dalle tendine nello scompartimento della pro-
tagonista, e il logo di Chanel ricreato con un mosaico sul pavimento, nella scena finale dello spot.

Train de nuit è un vero e proprio cortometraggio, dove si vuole chiaramente omaggiare la figura di
Coco Chanel, raccontando il suo mondo e la sua epoca, da qui l’ambientazione e gli abiti con i ri-
chiami dell’Art Decò. Questo omaggio è stato rafforzato anche dalla scelta di Audrey Tautou come
protagonista.
Chanel : Accellerazione del tempo o comprabilità del reale?
Chanel : Tensione imitativa o di differenziazione?
La moda è sempre in bilico tra conformismo e voglia di affermazione e autonomia per Simmel ma
in questo caso qualsiasi campagna mediatica inerente alla maison Chanel è per forza di cose e per        Chanel è “comprare un sogno” e anche in questo caso l’oggetto dello spot: il profumo, è in genere
strategia legata in maniera ossessiva con Cocò, che per antonomasia è stata una persona che da           un prodotto sempre pubblicizzato attraverso la promessa di un qualcosa. Nella fattispecie Chanel
sempre ha insistito solo sul secondo aspetto di questa teoria.                                           n° 5 è da sempre promosso come il profumo per eccellenza che ti rende donna, elegante e fasci-
                                                                                                         nosa.
“La moda passa ma lo stile resta” Coco Chanel
                                                                                                         Chanel n° 5 non è un prodotto che varia velocemente nel tempo, anzi è proprio il contrario, è ri-
Coco Chanel era una persona scollegata dalle tendenze e dalle mode del momento, l’estraneità             masto e rimarrà un prodotto immutato e immutabile. Piuttosto è proprio la comprabilità che va
temporale di Coco si ritrova nella capacità che la stilista aveva di assemblare alla moda femmini-       in scena in questo caso; lo spot esalta l’acquisto di un mondo magico, un sogno che nel tempo
le, elementi opposti della moda maschile. Il risultato dell’originale bricolage è, per assurdo, una      rimarrà tuo e difficilmente sarà accessibile ad altri.
femminilità accentuata.

Possiamo dunque intuire che anche nello spot precedentemente mostrato tutto si basi sulla diffe-
renziazione, il profumo più in generale aderisce perfettamente a questa tesi e ne esalta i concetti.
Proprio lo spot ci fa vedere come due perfetti sconosciuti entrino nella favola metropolitana da
sempre sognata attraverso un profumo che li ha attratti differenziandoli dal resto della società.
Inoltre lo spot ci fa vivere una atmosfera nella quale tutto al di fuori dei protagonisti e degli ele-
menti della loro storia appare piatto e conforme. E’ il profumo quindi l’artefice della differenzia-
zione.

“Per essere insostituibili bisogna essere diversi.” Coco Chanel



Chanel : Modello proveniente da ceti elevati?

Ci troviamo di fronte ad un iperinvestimento emotivo e irrazionale che ritroviamo nello spot il cui
scopo è quello di proiettarci in dimensioni oniriche caratterizzate da atmosfere preziose e rare-
fatte sinonimo di prestigio ed eleganza. E’ innegabile che la romantica storia raccontata dallo spot
sia per qualcuno qualcosa di irraggiungibile, di impossibile.

E’ chiaro quindi che Chanel in quanto luxury brand prescinda da un modello proveniente da un
ceto elevato ed è lo spot stesso a comunicarcelo anche tramite alcuni elementi:

viaggio su l’orient express
lenzuola di seta
fotocamera da 8000 euro
vestiti eleganti
etc.
tutti elementi percorribili solo da un ceto economicamente e culturalmente elevato.
Anche se sostanzialmente va in antitesi con quello che sosteneva Coco:

“Amo il lusso. Esso non giace nella ricchezza e nel fasto ma nell’assenza della volgarità. La volga-
rità è la più brutta parola della nostra lingua. Rimango in gioco per combatterla.”
LUIGI MALANNINO




10

More Related Content

What's hot

Analisi semiotica spot guida in stato di ebbrezza
Analisi semiotica spot guida in stato di ebbrezzaAnalisi semiotica spot guida in stato di ebbrezza
Analisi semiotica spot guida in stato di ebbrezzaMaristella Carnio
 
Présentation chanel
Présentation chanelPrésentation chanel
Présentation chanelPensa Marion
 
Longchamps
LongchampsLongchamps
Longchampsnayrandr
 
Semiology Reading - AS COMMS
Semiology Reading - AS COMMSSemiology Reading - AS COMMS
Semiology Reading - AS COMMSSimon Gummer
 
Chanel N°5 : stratégie marketing 2014
Chanel N°5 : stratégie marketing 2014Chanel N°5 : stratégie marketing 2014
Chanel N°5 : stratégie marketing 2014Marion Maistre
 
Chanel brand analysis
Chanel brand analysisChanel brand analysis
Chanel brand analysisYudha Kusuma
 
Coco chanel powerpoint
Coco chanel powerpointCoco chanel powerpoint
Coco chanel powerpointangela1854
 
Celine Collaboration Analysis
Celine Collaboration AnalysisCeline Collaboration Analysis
Celine Collaboration AnalysisSharna Aquilina
 
Mktg luxe-chanel-fb
Mktg luxe-chanel-fbMktg luxe-chanel-fb
Mktg luxe-chanel-fbFanny_Bardel
 
Chanel n°5 Marketing Fondamental
Chanel n°5 Marketing Fondamental Chanel n°5 Marketing Fondamental
Chanel n°5 Marketing Fondamental Anthony Otmane
 
ANALYSE DU MANAGEMENT DE CELINE
ANALYSE DU MANAGEMENT DE CELINE ANALYSE DU MANAGEMENT DE CELINE
ANALYSE DU MANAGEMENT DE CELINE Léa FAURE
 
Coco chanel presentation_by hind jendoubi
Coco chanel presentation_by hind jendoubiCoco chanel presentation_by hind jendoubi
Coco chanel presentation_by hind jendoubihind jendoubi
 
Coco Chanel
Coco ChanelCoco Chanel
Coco Chaneleucharis
 
Coco Chanel
Coco ChanelCoco Chanel
Coco ChanelMrG
 

What's hot (20)

Analisi semiotica spot guida in stato di ebbrezza
Analisi semiotica spot guida in stato di ebbrezzaAnalisi semiotica spot guida in stato di ebbrezza
Analisi semiotica spot guida in stato di ebbrezza
 
Présentation chanel
Présentation chanelPrésentation chanel
Présentation chanel
 
Longchamps
LongchampsLongchamps
Longchamps
 
Semiology Reading - AS COMMS
Semiology Reading - AS COMMSSemiology Reading - AS COMMS
Semiology Reading - AS COMMS
 
Chanel N°5 : stratégie marketing 2014
Chanel N°5 : stratégie marketing 2014Chanel N°5 : stratégie marketing 2014
Chanel N°5 : stratégie marketing 2014
 
Chanel brand analysis
Chanel brand analysisChanel brand analysis
Chanel brand analysis
 
Twiggy
TwiggyTwiggy
Twiggy
 
Coco chanel powerpoint
Coco chanel powerpointCoco chanel powerpoint
Coco chanel powerpoint
 
Celine Collaboration Analysis
Celine Collaboration AnalysisCeline Collaboration Analysis
Celine Collaboration Analysis
 
Mktg luxe-chanel-fb
Mktg luxe-chanel-fbMktg luxe-chanel-fb
Mktg luxe-chanel-fb
 
Chloé
ChloéChloé
Chloé
 
Chanel n°5 Marketing Fondamental
Chanel n°5 Marketing Fondamental Chanel n°5 Marketing Fondamental
Chanel n°5 Marketing Fondamental
 
Chanel
ChanelChanel
Chanel
 
Chanel
ChanelChanel
Chanel
 
ANALYSE DU MANAGEMENT DE CELINE
ANALYSE DU MANAGEMENT DE CELINE ANALYSE DU MANAGEMENT DE CELINE
ANALYSE DU MANAGEMENT DE CELINE
 
Coco chanel presentation_by hind jendoubi
Coco chanel presentation_by hind jendoubiCoco chanel presentation_by hind jendoubi
Coco chanel presentation_by hind jendoubi
 
Gucci
GucciGucci
Gucci
 
Chanel
ChanelChanel
Chanel
 
Coco Chanel
Coco ChanelCoco Chanel
Coco Chanel
 
Coco Chanel
Coco ChanelCoco Chanel
Coco Chanel
 

Viewers also liked

CHANEL brand analyses presentation
CHANEL brand analyses presentationCHANEL brand analyses presentation
CHANEL brand analyses presentationHimel Hawlader
 
Oggetti obsoleti della cucina e della tavola sistema dei musei di valle camon...
Oggetti obsoleti della cucina e della tavola sistema dei musei di valle camon...Oggetti obsoleti della cucina e della tavola sistema dei musei di valle camon...
Oggetti obsoleti della cucina e della tavola sistema dei musei di valle camon...elenaturetti
 
Il Mondo del Lusso - Riflessioni, teorie e comunicazione del lusso
Il Mondo del Lusso - Riflessioni, teorie e comunicazione del lussoIl Mondo del Lusso - Riflessioni, teorie e comunicazione del lusso
Il Mondo del Lusso - Riflessioni, teorie e comunicazione del lussoEnrico Pellegrino
 
Eataly- Italian Food, Recipes and Gift Boxes
Eataly- Italian Food, Recipes and Gift BoxesEataly- Italian Food, Recipes and Gift Boxes
Eataly- Italian Food, Recipes and Gift BoxesPrajakta Talathi
 
List Sustainability Reports
List Sustainability Reports List Sustainability Reports
List Sustainability Reports BSD Consulting
 
Martin Staeheli presentation on Risk Management in the Supply Chain
Martin Staeheli presentation on Risk Management in the Supply ChainMartin Staeheli presentation on Risk Management in the Supply Chain
Martin Staeheli presentation on Risk Management in the Supply ChainBSD Consulting
 
EPIP Mission Related Investments webinar
EPIP Mission Related Investments webinarEPIP Mission Related Investments webinar
EPIP Mission Related Investments webinarEPIPNational
 
Luxury brand e slow web: un'apparente contraddizione
Luxury brand e slow web: un'apparente contraddizioneLuxury brand e slow web: un'apparente contraddizione
Luxury brand e slow web: un'apparente contraddizioneData For Business
 
Future Trends and LuXury
Future Trends and LuXuryFuture Trends and LuXury
Future Trends and LuXuryAdacto
 
South Florida HDI Leadership Transition
South Florida HDI Leadership TransitionSouth Florida HDI Leadership Transition
South Florida HDI Leadership TransitionEddie Vidal
 
Per una moda responsabile: la RSI nel settore tessile e abbigliamento in Italia
Per una moda responsabile: la RSI nel settore tessile e abbigliamento in ItaliaPer una moda responsabile: la RSI nel settore tessile e abbigliamento in Italia
Per una moda responsabile: la RSI nel settore tessile e abbigliamento in ItaliaAres 2.0 - aresduezero
 

Viewers also liked (17)

Chanel
ChanelChanel
Chanel
 
Chanel
ChanelChanel
Chanel
 
CHANEL brand analyses presentation
CHANEL brand analyses presentationCHANEL brand analyses presentation
CHANEL brand analyses presentation
 
Moda - Analisi Chanel
Moda - Analisi ChanelModa - Analisi Chanel
Moda - Analisi Chanel
 
Oggetti obsoleti della cucina e della tavola sistema dei musei di valle camon...
Oggetti obsoleti della cucina e della tavola sistema dei musei di valle camon...Oggetti obsoleti della cucina e della tavola sistema dei musei di valle camon...
Oggetti obsoleti della cucina e della tavola sistema dei musei di valle camon...
 
Presentazione1
Presentazione1Presentazione1
Presentazione1
 
Eataly
EatalyEataly
Eataly
 
Il Mondo del Lusso - Riflessioni, teorie e comunicazione del lusso
Il Mondo del Lusso - Riflessioni, teorie e comunicazione del lussoIl Mondo del Lusso - Riflessioni, teorie e comunicazione del lusso
Il Mondo del Lusso - Riflessioni, teorie e comunicazione del lusso
 
Eataly- Italian Food, Recipes and Gift Boxes
Eataly- Italian Food, Recipes and Gift BoxesEataly- Italian Food, Recipes and Gift Boxes
Eataly- Italian Food, Recipes and Gift Boxes
 
List Sustainability Reports
List Sustainability Reports List Sustainability Reports
List Sustainability Reports
 
Martin Staeheli presentation on Risk Management in the Supply Chain
Martin Staeheli presentation on Risk Management in the Supply ChainMartin Staeheli presentation on Risk Management in the Supply Chain
Martin Staeheli presentation on Risk Management in the Supply Chain
 
EPIP Mission Related Investments webinar
EPIP Mission Related Investments webinarEPIP Mission Related Investments webinar
EPIP Mission Related Investments webinar
 
Stella sml
Stella smlStella sml
Stella sml
 
Luxury brand e slow web: un'apparente contraddizione
Luxury brand e slow web: un'apparente contraddizioneLuxury brand e slow web: un'apparente contraddizione
Luxury brand e slow web: un'apparente contraddizione
 
Future Trends and LuXury
Future Trends and LuXuryFuture Trends and LuXury
Future Trends and LuXury
 
South Florida HDI Leadership Transition
South Florida HDI Leadership TransitionSouth Florida HDI Leadership Transition
South Florida HDI Leadership Transition
 
Per una moda responsabile: la RSI nel settore tessile e abbigliamento in Italia
Per una moda responsabile: la RSI nel settore tessile e abbigliamento in ItaliaPer una moda responsabile: la RSI nel settore tessile e abbigliamento in Italia
Per una moda responsabile: la RSI nel settore tessile e abbigliamento in Italia
 

Similar to La Moda - Analisi Chanel

Tesi - il profumo come esempio di produzione e promozione dell'immateriale
Tesi - il profumo come esempio di produzione e promozione dell'immaterialeTesi - il profumo come esempio di produzione e promozione dell'immateriale
Tesi - il profumo come esempio di produzione e promozione dell'immaterialefranc3s
 
La Comunicazione nel fashion management. Centro Studi Levante Molfetta 2008
La Comunicazione nel fashion management. Centro Studi Levante Molfetta 2008La Comunicazione nel fashion management. Centro Studi Levante Molfetta 2008
La Comunicazione nel fashion management. Centro Studi Levante Molfetta 2008Giulia Murolo
 
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lusso
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lussoLe strategie di MKTG nel settore dei beni di lusso
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lussoleofonte
 
Possiamo ancora definirli touchpoint?
Possiamo ancora definirli touchpoint?Possiamo ancora definirli touchpoint?
Possiamo ancora definirli touchpoint?Contentware Hub
 
Presentazione tesi
Presentazione tesiPresentazione tesi
Presentazione tesiAle Missi
 
Podolica: dalle vacche della lucania alle opportunità di expo 2015
Podolica: dalle vacche della lucania alle opportunità di expo 2015Podolica: dalle vacche della lucania alle opportunità di expo 2015
Podolica: dalle vacche della lucania alle opportunità di expo 2015Michele Cignarale
 
Le nuove vie della comunicazione non convenzionale
Le nuove vie della comunicazione non convenzionaleLe nuove vie della comunicazione non convenzionale
Le nuove vie della comunicazione non convenzionaleGabriele Qualizza
 
Gucci - Visual Merchandising Project
Gucci - Visual Merchandising ProjectGucci - Visual Merchandising Project
Gucci - Visual Merchandising ProjectEdoardoZuccarelli1
 
pubblicita e seduzione
pubblicita e seduzionepubblicita e seduzione
pubblicita e seduzionetintoretto
 
Pubblicità e moda_Panarese
Pubblicità e moda_PanaresePubblicità e moda_Panarese
Pubblicità e moda_PanaresePaola Panarese
 
A Qualcuno Piace Freddo!
A Qualcuno Piace Freddo!A Qualcuno Piace Freddo!
A Qualcuno Piace Freddo!ale20ale
 
Se i mercati sono conversazioni, è ora di prendere la parola.
Se i mercati sono conversazioni, è ora di prendere la parola.Se i mercati sono conversazioni, è ora di prendere la parola.
Se i mercati sono conversazioni, è ora di prendere la parola.MomCamp
 

Similar to La Moda - Analisi Chanel (20)

Tesi - il profumo come esempio di produzione e promozione dell'immateriale
Tesi - il profumo come esempio di produzione e promozione dell'immaterialeTesi - il profumo come esempio di produzione e promozione dell'immateriale
Tesi - il profumo come esempio di produzione e promozione dell'immateriale
 
Maybelline - Paper 2
Maybelline - Paper 2Maybelline - Paper 2
Maybelline - Paper 2
 
La Comunicazione nel fashion management. Centro Studi Levante Molfetta 2008
La Comunicazione nel fashion management. Centro Studi Levante Molfetta 2008La Comunicazione nel fashion management. Centro Studi Levante Molfetta 2008
La Comunicazione nel fashion management. Centro Studi Levante Molfetta 2008
 
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lusso
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lussoLe strategie di MKTG nel settore dei beni di lusso
Le strategie di MKTG nel settore dei beni di lusso
 
Vertical branding nella moda
Vertical branding nella modaVertical branding nella moda
Vertical branding nella moda
 
Possiamo ancora definirli touchpoint?
Possiamo ancora definirli touchpoint?Possiamo ancora definirli touchpoint?
Possiamo ancora definirli touchpoint?
 
Presentazione tesi
Presentazione tesiPresentazione tesi
Presentazione tesi
 
Podolica: dalle vacche della lucania alle opportunità di expo 2015
Podolica: dalle vacche della lucania alle opportunità di expo 2015Podolica: dalle vacche della lucania alle opportunità di expo 2015
Podolica: dalle vacche della lucania alle opportunità di expo 2015
 
Le nuove vie della comunicazione non convenzionale
Le nuove vie della comunicazione non convenzionaleLe nuove vie della comunicazione non convenzionale
Le nuove vie della comunicazione non convenzionale
 
Maybelline
MaybellineMaybelline
Maybelline
 
Gucci - Visual Merchandising Project
Gucci - Visual Merchandising ProjectGucci - Visual Merchandising Project
Gucci - Visual Merchandising Project
 
Vertical Branding nella Moda
Vertical  Branding nella ModaVertical  Branding nella Moda
Vertical Branding nella Moda
 
Ti scelgo se sai capire chi voglio essere
Ti scelgo se sai capire chi voglio essereTi scelgo se sai capire chi voglio essere
Ti scelgo se sai capire chi voglio essere
 
pubblicita e seduzione
pubblicita e seduzionepubblicita e seduzione
pubblicita e seduzione
 
Fcl Retail 07 7th Floor
Fcl Retail 07 7th FloorFcl Retail 07 7th Floor
Fcl Retail 07 7th Floor
 
Dandy Towels
Dandy Towels Dandy Towels
Dandy Towels
 
L’uso del testimonial nella comunicazione quando il testimonial diventa (s)co...
L’uso del testimonial nella comunicazione quando il testimonial diventa (s)co...L’uso del testimonial nella comunicazione quando il testimonial diventa (s)co...
L’uso del testimonial nella comunicazione quando il testimonial diventa (s)co...
 
Pubblicità e moda_Panarese
Pubblicità e moda_PanaresePubblicità e moda_Panarese
Pubblicità e moda_Panarese
 
A Qualcuno Piace Freddo!
A Qualcuno Piace Freddo!A Qualcuno Piace Freddo!
A Qualcuno Piace Freddo!
 
Se i mercati sono conversazioni, è ora di prendere la parola.
Se i mercati sono conversazioni, è ora di prendere la parola.Se i mercati sono conversazioni, è ora di prendere la parola.
Se i mercati sono conversazioni, è ora di prendere la parola.
 

La Moda - Analisi Chanel

  • 1. LUIGI MALANNINO Analisi del brand e degli spot Chanel LA FAVOLA METROPOLITANA
  • 2. Introduzione La comunicazione di un luxury brand è completamente diversa rispetto alla comuni- " LA FELICIta' cazione di un bene di largo consumo. non e' altro che Difatti il lusso è sempre il risultato di qualità e talento creativo, per il quale, il suo il profumo del nostro animo" business internazionale necessita di essere gestito e quindi sponsorizzato in modo coco chanel completamente diverso da ciò che non rientra nel settore dei luxury brand. Il momento in cui si stabilisce un contatto tra i consumatori e l’azienda è atto a giustificare determinate politiche di prezzo che tendono a creare una dimensione strettamente d’elite. Catapultando il consumatore, tramite immagini, suoni, parole accattivanti e portatri- ci di un messaggio che trascende la materialità. Per la maison Chanel il tutto è enfatizzato dall’impronta indelebile che ha lasciato la sua fondatrice, Gabrielle “Coco” Chanel, uno dei pochi casi in cui la politica azien- dale e le linee estetiche sono ancora direttamente collegabili alla stilista parigina, al suo talento, al suo carisma e soprattutto al grande riscontro mediatico che ha contri- buito alla creazione del mito.
  • 3. Questo lavoro nasce con l'obiettivo di studiare le dinamiche comunicative dei luxury brand il profumo N.5. tramite le quali si riesce a trasformare un bene non necessario in qualcosa di più, in qualcosa Il profumo che in questo caso si potrebbe definire non a torto un vero e proprio prodotto di moda, di desiderabile; è vero che un bene di lusso e la sua particolare comunicazione tendono a instaura rapporti sinergici con la pubblicità, è il massimo esponente della produzione e della trasformare un prodotto in un simulacro di emozioni ed è così potente da dettare un vero e proprio promozione dell'immateriale. La pubblicità di un profumo ci catapulta in un universo parallelo, “modus vivendi”grazie alla scelta oculata di testimonial, slogan e particolari canali di ci fa vivere l'altra faccia di noi stessi, quello che vorremmo essere o avere offrendoci in maniera comunicazione? ancora più preponderante sensazioni e modi di essere: chi non ha mai pensato che il profumo da donna per antonomasia fosse Chanel N.5, non tanto per il gusto personale quanto perchè “se è il Per rispondere a questa domanda è necessario partire dall'assunto di fondo che è la nuova figura profumo portato da Kidman, Deneuve, Monroe etc. non può che essere raffinato ed elegante”. E del consumatore emersa prepotentemente nell'epoca postmoderna, molto più attento che in pas- queste sensazioni sono enfatizzate al massimo perchè la Maison Chanel per promuovere l'intra- sato all'aspetto simbolico-comunicativo dei beni che acquista perché, come profetizzò Maslow, montabile N.5 ci propone da sempre publicità ricercate fascinose e ricche di magia. una volta soddisfatti i cosiddetti “bisogni primari”, l'uomo tende a sviluppare i bisogni di apparte- nenza (affetto e identificazione) e i bisogni di stima, prestigio e successo che lo portano al bisogno di realizzazione di sé e le proprie aspettative. Una volta quindi sviluppati tutti i bisogni materiali, il consumatore richiede ai prodotti l'appa- gamento dei desideri immateriali di necessità estetiche, facendo emergere una nuova figura, un consumatore sempre alla ricerca di esperienze più che di prodotti, di sensazioni e emozioni, più che reali valori d'uso. Ed è proprio a partire da questo che si può affermare che tutti i bisogni cedono il passo ai desideri, ad una fruizione personale e privata, in cui l'acquisto è guidato dalla volontà di realizzare i propri sogni, di identificarsi in modelli “vincenti”, come afferma Veblen o come ci debbano essere le con- dizioni essenziali per la nascita e lo sviluppo della moda, in assenza di una delle quali, la moda non può esistere: il bisogno di conformità e il bisogno di distinguersi, come afferma Simmel. La moda, esprime quindi la tensione tra uniformità e differenziazione, il desiderio contraddittorio di essere parte di un gruppo e simultaneamente stare fuori del gruppo, affermando la propria in- dividualità. I fruitori di questo tipo di beni vogliono mostrare vistosamente l'appartenenza ad una certa elitè di individui con i quali condividono questo stile di vita, mentre le aziende che operano in que- sto settore sono consapevoli che non è più necessario e sufficiente offrire qualità e funzionalità di prodotti o suscitare minime emozioni; per favorire l'acquisto e la fedeltà della marca occorre costruirvi intorno una realtà comunicativa di grande identità arrivando fino a costruire un vero e proprio “modus vivendi”; il forma – ghiaccio di Gucci (che forma deliziosi ghiacciolini a forma di G incrociate – il logo dell'azienda) costa 90 dollari, decisamente di più rispetto ai tre o quattro euro che si potrebbero spendere per uno normale, di quelli che si comprano al supermercato, eppure è uno dei prodotti per la casa che negli U.SA. ha maggior successo. E' ormai di importanza capitale che il vero consumo sia paradossalmente quello delle immagini e non più solo della materia relegata ad un ruolo subordinato; consumo e comunicazione si scam- biano di ruoli e, dove prima era il consumo i motore dell'impresa, adesso la spinta propulsiva vie- ne prima ancora dell'atto dell'acquisto o nell'uso dei prodotti, ma nella comunicazione stessa. La marca ormai non è più solo un nome ma racchiude in se una forza evocatrice e simbolica ed è lo strumento fondamentale per mantenere e sviluppare un alto livello di relazione con l'acquirente. L'obiettivo della comunicazione di un'azienda è quello di costruire una precisa identità di marca, completamente immateriale, intrigante e seducente. E la pubblicità in particolare è il palcoscenico dove recitano gli universi simbolici del brand che conferiscono agli oggetti valori che superano la dimensione funzionale ma altresì indirizzando l'inerte spettatore verso una dimensione identita- ria, onirica, accompagnata da precisi dettami di stile di vita. Il caso specifico analizzato in questo contesto è quello della maison Chanel, che è il classico esem- pio di azienda il cui successo è stato dettato in larga parte da una sapiente esternalizzazione di un preciso immaginario di marca e dal suo maggiore punto di forza, il cosiddetto traino dell'azienda,
  • 4. Chanel : Moda e comunicazione; LO SPOT Chanel N°5 è sempre stato il profumo di punta della maison, e per questo gli spot sono sempre stati molto curati, con grandi nomi alla regia e come protagonisti. L’ultimo spot, girato da Jean-Pierre Jeunet, ha come protagonista l’attrice Tautou famosa per aver interpretato “Il favoloso mondo di Amelie”, e non a caso anche il film dedicato alla madre di tutto, Coco Chanel. Lo spot che somiglia ad un piccolo film racconta di un incontro romantico, fiabesco, di due estranei sull’Orient Express nel viaggio da Parigi alla Turchia tra atmosfere sognanti, esotiche e eleganti. I due si innamorano grazie al profumo ma poi si perdono passeggiando nella citta’, ma si incontra- no nuovamente in stazione stringendosi in un lungo abbraccio che sfuma sul brand Chanel. Questa è la sintesi di Train de nuit, lo spot dalle atmosfere magiche e retrò incentrato sul tema del destino e delle coincidenze, che perfettamente ricalca lo stile Chanel. La fotografia, dai toni caldi e dorati ma con netti chiaroscuri (che contraddistingue lo stile del regista), conferisce allo spot un tono magnetico e irreale, quasi fosse a metà tra realtà e sogno. Non ci sono dialoghi, è tutto un gioco di sguardi e di emozioni provate ma non dichiarate. Anche il prodotto, come era successo nei precedenti spot non è presente sulla scena per non distrarre lo spettatore dalla narrazione. Il profumo infatti è qui “evocato” in due distinti momenti: il riflesso della bottiglia, creato dalla luce dell’alba che filtra dalle tendine nello scompartimento della pro- tagonista, e il logo di Chanel ricreato con un mosaico sul pavimento, nella scena finale dello spot. Train de nuit è un vero e proprio cortometraggio, dove si vuole chiaramente omaggiare la figura di Coco Chanel, raccontando il suo mondo e la sua epoca, da qui l’ambientazione e gli abiti con i ri- chiami dell’Art Decò. Questo omaggio è stato rafforzato anche dalla scelta di Audrey Tautou come protagonista.
  • 5. Chanel : Accellerazione del tempo o comprabilità del reale? Chanel : Tensione imitativa o di differenziazione? La moda è sempre in bilico tra conformismo e voglia di affermazione e autonomia per Simmel ma in questo caso qualsiasi campagna mediatica inerente alla maison Chanel è per forza di cose e per Chanel è “comprare un sogno” e anche in questo caso l’oggetto dello spot: il profumo, è in genere strategia legata in maniera ossessiva con Cocò, che per antonomasia è stata una persona che da un prodotto sempre pubblicizzato attraverso la promessa di un qualcosa. Nella fattispecie Chanel sempre ha insistito solo sul secondo aspetto di questa teoria. n° 5 è da sempre promosso come il profumo per eccellenza che ti rende donna, elegante e fasci- nosa. “La moda passa ma lo stile resta” Coco Chanel Chanel n° 5 non è un prodotto che varia velocemente nel tempo, anzi è proprio il contrario, è ri- Coco Chanel era una persona scollegata dalle tendenze e dalle mode del momento, l’estraneità masto e rimarrà un prodotto immutato e immutabile. Piuttosto è proprio la comprabilità che va temporale di Coco si ritrova nella capacità che la stilista aveva di assemblare alla moda femmini- in scena in questo caso; lo spot esalta l’acquisto di un mondo magico, un sogno che nel tempo le, elementi opposti della moda maschile. Il risultato dell’originale bricolage è, per assurdo, una rimarrà tuo e difficilmente sarà accessibile ad altri. femminilità accentuata. Possiamo dunque intuire che anche nello spot precedentemente mostrato tutto si basi sulla diffe- renziazione, il profumo più in generale aderisce perfettamente a questa tesi e ne esalta i concetti. Proprio lo spot ci fa vedere come due perfetti sconosciuti entrino nella favola metropolitana da sempre sognata attraverso un profumo che li ha attratti differenziandoli dal resto della società. Inoltre lo spot ci fa vivere una atmosfera nella quale tutto al di fuori dei protagonisti e degli ele- menti della loro storia appare piatto e conforme. E’ il profumo quindi l’artefice della differenzia- zione. “Per essere insostituibili bisogna essere diversi.” Coco Chanel Chanel : Modello proveniente da ceti elevati? Ci troviamo di fronte ad un iperinvestimento emotivo e irrazionale che ritroviamo nello spot il cui scopo è quello di proiettarci in dimensioni oniriche caratterizzate da atmosfere preziose e rare- fatte sinonimo di prestigio ed eleganza. E’ innegabile che la romantica storia raccontata dallo spot sia per qualcuno qualcosa di irraggiungibile, di impossibile. E’ chiaro quindi che Chanel in quanto luxury brand prescinda da un modello proveniente da un ceto elevato ed è lo spot stesso a comunicarcelo anche tramite alcuni elementi: viaggio su l’orient express lenzuola di seta fotocamera da 8000 euro vestiti eleganti etc. tutti elementi percorribili solo da un ceto economicamente e culturalmente elevato. Anche se sostanzialmente va in antitesi con quello che sosteneva Coco: “Amo il lusso. Esso non giace nella ricchezza e nel fasto ma nell’assenza della volgarità. La volga- rità è la più brutta parola della nostra lingua. Rimango in gioco per combatterla.”