Presentazione e materiale usato durante la lezione dedicata al Web 2.0 e ai Social Network per i redattori della regione Toscana. La lezione, di 8 ore, faceva parte del corso "Giornalismo, scrittura per web e copywriting" nell’ambito del Progetto "Attività di gestione dei processi didattici volti alla formazione del personale della Regione Toscana, delle Agenzie Regionali e degli EE.LL. Toscani e dei soggetti coinvolti nei processi di governance nel sistema pubblico toscano".
Docenti: Niccolò Villiger di Web Marketing Team srl ed Enrico Bisenzi di Infoaccessibile
In questa presentazione potete trovare i seguenti argomenti:
1. Breve accenno di storia dal web al web 2.0 e al Web Mobile (il fenomeno degli App Store e dell'Edicola digitale)
2. Web 2.0 per redattori:
2a. Blog e forum: cosa sono e come utilizzarli;
2b. L'uso degli aggregatori rss: per pubblicare e ricevere;
2c. Le campagne stampa online: a cosa servono e come si realizzano
→ case history
3. Il Web comunitario e le sue regole (come si pubblica, netiquette, OT, usabilità etc.)
→ case history
4. Panoramica dei motori di ricerca e social network maggiormente utilizzati nel mondo.
→ case history
5. L'uso di software per la gestione di più social network. Buone pratiche per una completa integrazione tra sito, piattaforme social, rss, etc...
→ case history
6. Come individuare i temi di maggiore attualità da trattare all'interno di un social network.
→ case history
7. Strumenti ed accorgimenti per una comunicazione social di tipo 'cross-cultural'.
→ case history
Per maggiori informazioni o contatti:
Telefono: +390553989105
Web Marketing Team srl http://www.webmarketingteam.com
Infoaccessibile: http://www.infoaccessibile.com
Web 2.0, Media Sociali e un Nuovo Modello di Fruizione della Retedavide turi
How the social media and the web 2.0 changed the way the content are organized in the Internet, and the way the user access to them acting now not only as a viewer, but as a producer and an agent of distribution.
Come il web 2.0 e i media sociali hanno cambiato il modo in cui i contenuti sono organizzati e presentati su Internet ed il ruolo dell'utente, che agisce ora non solo come fruitore, ma come produttore ed agente della distribuzione.
Internet è cambiato: il Web 2.0
Perbellini Gabriele
5ci A.S. 2009/2010
Indice:
Introduzione 3
Internet, una rete in perenne sviluppo 4
Che cos’è il Web 2.0? 6
I cambiamenti nella tecnologia 7
XML 7
AJAX 7
Il sistema Client – Server 9
Client 9
Server 9
Le connessioni Wireless 10
Wi-Fi 10
Il Wi-Fi e le reti civiche italiane: il caso di Verona 10
Quali sono le aree coperte da Wi-FiTM a Verona? 11
3G 12
Gli standard 3G 12
UMTS 12
Caratteristiche tecniche 12
HSDPA 13
Le compagnie italiane 13
Database 14
Information Management 14
Facilities 14
Languages for databases 14
Conclusione 15
Sitografia 16
Introduzione
Nello sviluppo di Internet ci sono aspetti particolarmente importanti ed innovativi che stanno sempre più assumendo autorità, ignorarli o non conoscerli potrebbe essere un comportamento poco intelligente, soprattutto se ci serviamo del Web come
strumento di lavoro e lo riteniamo utile per la nostra attività. Il Web 2.0 è certamente uno di quei fenomeni che sta sempre più entrando a far parte della nostra attività quotidiana sulla rete.
Probabilmente siamo utenti di alcuni servizi che maggiormente lo caratterizzano e non ne siamo a conoscenza. Vale però la pena di soffermarsi e riflettere su che cosa significhi questo termine, cosa porti con sé e quali siano i suoi aspetti più interessanti andando oltre il semplice vocabolo che potrebbe sembrare, per alcuni, una parola vuota e senza un reale significato, salvo quello di creare aspettativa su qualcosa che forse non esiste realmente.
Vi è un grande dibattito, tutt'ora aperto, sul vero significato di "Web 2.0". C'è chi propone definizioni articolate senza però esempi concreti, più difficile, invece, trovare chi riesce a sintetizzare il concetto in poche e semplici frasi. C'è anche chi non si pone il problema di definire più chiaramente questo concetto perché lo ritiene uno slogan pubblicitario e privo di qualunque innovazione tecnologica
Il termine Web 2.0 ha una vita molto breve dato che è stato coniato solo nel 2004. Sebbene siano state fornite più definizioni e spiegazioni sul suo significato, non vi è ancora chiarezza completa e
continui dibattiti si aprono sulla rete nel tentativo di teorizzare, per quanto possibile, questa nuova visione del Web.
Internet, una rete in perenne sviluppo
Internet, la rete delle reti, è sempre stata descritta come un mondo a sé stante, in perpetuo mutamento, un luogo dov'è possibile cercare e trovare quotidianamente elementi più o meno innovativi e utili, ma sempre interessanti. È un grande mare dove c’è spazio per tutti: per chi desidera lavorare, per chi svolge approfondimenti e ricerche, per chi punta a
realizzare un business, per chi aspira instaurare relazioni sociali o divertirsi e anche per chi studia il comportamento degli utenti e visitatori.
Il web, proprio per la sua natura, non ha mai smesso di crescere e di svilupparsi, di attirare a sé gente e di proporre novità. Da quando è stato ideato si trova in una perpetua fase di miglioramento ed innovazione, oltre che di espansione anche grazie al sempre maggiore numero di persone che utilizzano questo strumento.
Il Web 2.0 fa parte di questa crescita e può essere visto come il prodotto non finale di anni di continuo avanzamento e sviluppo del web, la cui storia è iniziata oltre 15 anni fa.
Alcuni dei momenti principali della giovane storia di questo strumento sono:
• 1991 (6 agosto): Tim Berners-Lee, assieme al suo staff di lavoro del Cern di Ginevra, inventa e pubblica il primo sito web della storia, realizzato grazie all'invenzione di un nuovo sistema di condivisione delle informazioni che si basa sull'utilizzo dell' ipertesto;
• 1993 (30 aprile): il Cern annuncia che il World Wide Web (www), sviluppato come progetto all'interno dei suoi laboratori, sarà gratuito e disponibile in forma libera per tutti gli utenti. È questa una delle principali ragioni del rapido sviluppo del web nel mondo;
• 1993 (giugn
Presentazione e materiale usato durante la lezione dedicata al Web 2.0 e ai Social Network per i redattori della regione Toscana. La lezione, di 8 ore, faceva parte del corso "Giornalismo, scrittura per web e copywriting" nell’ambito del Progetto "Attività di gestione dei processi didattici volti alla formazione del personale della Regione Toscana, delle Agenzie Regionali e degli EE.LL. Toscani e dei soggetti coinvolti nei processi di governance nel sistema pubblico toscano".
Docenti: Niccolò Villiger di Web Marketing Team srl ed Enrico Bisenzi di Infoaccessibile
In questa presentazione potete trovare i seguenti argomenti:
1. Breve accenno di storia dal web al web 2.0 e al Web Mobile (il fenomeno degli App Store e dell'Edicola digitale)
2. Web 2.0 per redattori:
2a. Blog e forum: cosa sono e come utilizzarli;
2b. L'uso degli aggregatori rss: per pubblicare e ricevere;
2c. Le campagne stampa online: a cosa servono e come si realizzano
→ case history
3. Il Web comunitario e le sue regole (come si pubblica, netiquette, OT, usabilità etc.)
→ case history
4. Panoramica dei motori di ricerca e social network maggiormente utilizzati nel mondo.
→ case history
5. L'uso di software per la gestione di più social network. Buone pratiche per una completa integrazione tra sito, piattaforme social, rss, etc...
→ case history
6. Come individuare i temi di maggiore attualità da trattare all'interno di un social network.
→ case history
7. Strumenti ed accorgimenti per una comunicazione social di tipo 'cross-cultural'.
→ case history
Per maggiori informazioni o contatti:
Telefono: +390553989105
Web Marketing Team srl http://www.webmarketingteam.com
Infoaccessibile: http://www.infoaccessibile.com
Web 2.0, Media Sociali e un Nuovo Modello di Fruizione della Retedavide turi
How the social media and the web 2.0 changed the way the content are organized in the Internet, and the way the user access to them acting now not only as a viewer, but as a producer and an agent of distribution.
Come il web 2.0 e i media sociali hanno cambiato il modo in cui i contenuti sono organizzati e presentati su Internet ed il ruolo dell'utente, che agisce ora non solo come fruitore, ma come produttore ed agente della distribuzione.
Internet è cambiato: il Web 2.0
Perbellini Gabriele
5ci A.S. 2009/2010
Indice:
Introduzione 3
Internet, una rete in perenne sviluppo 4
Che cos’è il Web 2.0? 6
I cambiamenti nella tecnologia 7
XML 7
AJAX 7
Il sistema Client – Server 9
Client 9
Server 9
Le connessioni Wireless 10
Wi-Fi 10
Il Wi-Fi e le reti civiche italiane: il caso di Verona 10
Quali sono le aree coperte da Wi-FiTM a Verona? 11
3G 12
Gli standard 3G 12
UMTS 12
Caratteristiche tecniche 12
HSDPA 13
Le compagnie italiane 13
Database 14
Information Management 14
Facilities 14
Languages for databases 14
Conclusione 15
Sitografia 16
Introduzione
Nello sviluppo di Internet ci sono aspetti particolarmente importanti ed innovativi che stanno sempre più assumendo autorità, ignorarli o non conoscerli potrebbe essere un comportamento poco intelligente, soprattutto se ci serviamo del Web come
strumento di lavoro e lo riteniamo utile per la nostra attività. Il Web 2.0 è certamente uno di quei fenomeni che sta sempre più entrando a far parte della nostra attività quotidiana sulla rete.
Probabilmente siamo utenti di alcuni servizi che maggiormente lo caratterizzano e non ne siamo a conoscenza. Vale però la pena di soffermarsi e riflettere su che cosa significhi questo termine, cosa porti con sé e quali siano i suoi aspetti più interessanti andando oltre il semplice vocabolo che potrebbe sembrare, per alcuni, una parola vuota e senza un reale significato, salvo quello di creare aspettativa su qualcosa che forse non esiste realmente.
Vi è un grande dibattito, tutt'ora aperto, sul vero significato di "Web 2.0". C'è chi propone definizioni articolate senza però esempi concreti, più difficile, invece, trovare chi riesce a sintetizzare il concetto in poche e semplici frasi. C'è anche chi non si pone il problema di definire più chiaramente questo concetto perché lo ritiene uno slogan pubblicitario e privo di qualunque innovazione tecnologica
Il termine Web 2.0 ha una vita molto breve dato che è stato coniato solo nel 2004. Sebbene siano state fornite più definizioni e spiegazioni sul suo significato, non vi è ancora chiarezza completa e
continui dibattiti si aprono sulla rete nel tentativo di teorizzare, per quanto possibile, questa nuova visione del Web.
Internet, una rete in perenne sviluppo
Internet, la rete delle reti, è sempre stata descritta come un mondo a sé stante, in perpetuo mutamento, un luogo dov'è possibile cercare e trovare quotidianamente elementi più o meno innovativi e utili, ma sempre interessanti. È un grande mare dove c’è spazio per tutti: per chi desidera lavorare, per chi svolge approfondimenti e ricerche, per chi punta a
realizzare un business, per chi aspira instaurare relazioni sociali o divertirsi e anche per chi studia il comportamento degli utenti e visitatori.
Il web, proprio per la sua natura, non ha mai smesso di crescere e di svilupparsi, di attirare a sé gente e di proporre novità. Da quando è stato ideato si trova in una perpetua fase di miglioramento ed innovazione, oltre che di espansione anche grazie al sempre maggiore numero di persone che utilizzano questo strumento.
Il Web 2.0 fa parte di questa crescita e può essere visto come il prodotto non finale di anni di continuo avanzamento e sviluppo del web, la cui storia è iniziata oltre 15 anni fa.
Alcuni dei momenti principali della giovane storia di questo strumento sono:
• 1991 (6 agosto): Tim Berners-Lee, assieme al suo staff di lavoro del Cern di Ginevra, inventa e pubblica il primo sito web della storia, realizzato grazie all'invenzione di un nuovo sistema di condivisione delle informazioni che si basa sull'utilizzo dell' ipertesto;
• 1993 (30 aprile): il Cern annuncia che il World Wide Web (www), sviluppato come progetto all'interno dei suoi laboratori, sarà gratuito e disponibile in forma libera per tutti gli utenti. È questa una delle principali ragioni del rapido sviluppo del web nel mondo;
• 1993 (giugn
Prospettive del nuovo web: web 2.0, collaborative filtering, wikipediaGino Roncaglia
Gino Roncaglia (Università della Tuscia) - Slide dell'intervento per il convegno 'Strumenti collaborativi e scrittura storica nella fase del web 2.0', Firenze 15 febbraio 2008. Il video dell'intervento è disponibile su Zentation: http://www.zentation.com/viewer/index.php?passcode=fqd88n7erh
Il Web 2.0 è un termine utilizzato per indicare genericamente uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente (blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Twitter, Gmail, Wordpress, Tripadvisor ecc.).
Teo Muccigrosso Intervento Stage Finanza, Matematica e FilosofiaLogic & Knowledge
Stage Scienza e Realtà 2013-14
Il ruolo del rating nei mercati finanziari
In un mercato efficiente le informazioni sono complete ed esaustive e sono veicolate senza asimmetria tra gli operatori. In teoria, quindi, non vi sarebbe alcun bisogno dell’esistenza di organi atti a valutare la rischiosità di titoli pubblici o privati in relazione alle prospettive di investimento.
Nella realtà è però ben noto che l’efficienza dei mercati è solo uno stato a cui si cerca di tendere.
Fenomeni quali l’asimmetria informativa, l’azzardo morale, la selezione avversa e l’esternalità sono insiti nei mercati e tanto basta a giustificare la nascita delle agenzie di rating, anche se la loro presenza non è comunque sufficiente a far coincidere – neppure asintoticamente – l’efficienza teorica dalla situazione di efficienza reale. Di conseguenza i mercati risentono delle informazioni che le agenzie diffondono. Il rating è un metodo a risposta probabilistica che informa sul rischio, e quindi sull’affidabilità, dei titoli di un paese, delle azioni di un’impresa o, più in generale, sul grado di rischiosità che presenta l’attività di un operatore economico. Per molti studiosi ed esperti le agenzie di rating influenzano spesso il prezzo dei titoli scambiati sul mercato. Per altri, invece, queste ultime ratificano semplicemente le informazioni già presenti sul mercato, senza quindi
influenzarlo. E’ da considerare che l’esistenza stessa delle agenzie denota l’inefficienza dei mercati.
Tuttavia la loro attività non è una garanzia per l’annullamento delle inefficienze e, di conseguenza, dei possibili fallimenti di mercato. Sulla certificazione del rating fanno leva le negoziazioni dei titoli o le operazioni interbancarie, comprese quelle con le banche centrali. E’ difficile quindi affermare che l’informazione delle agenzie di rating non condizioni il mercato. In sintesi, si può assumere che il rating sia uno strumento finalizzato a far funzionare meglio il mercato, ma la dimostrazione di quest’assunto non è affatto semplice. Basti pensare ad alcune vicende emblematiche dell’attuale crisi finanziaria mondiale: le agenzie di rating valutarono positivamente i titoli di imprese come Lehman Brothers, Enron e Parmalat, che poi fallirono, provocando la perdita di milioni di euro a molti risparmiatori. Un fallimento del mercato, inteso come effetto di un’inefficienza dello stesso, può essere quindi dovuta a un’informazione errata. Dati i recenti sviluppi dell’economia globale, le riflessioni degli economisti e dei policy makers sono dunque
rivolte al se e al come fare affidamento sull’informazione delle agenzie di rating, adottando una normativa più rigida e strutturata oppure c’è chi indica una via più drastica che porterebbe a fare a meno delle agenzie stesse.
Presentazione di 11 lucidi che dopo un'introduzione sulla storia e i limiti del modello descrive tramite le equazioni quattro situazioni che portano al modello preda predatore di Lotka Volterra. Nelle conclusioni è presente un grafico delle oscillazioni e l'equazione delle specie in competizione.
Vorrei cogliere l'occasione per salutare la mia commissione d'esame che non ha gradito questa presentazione: "Ciao commissione, a mai più rivederci"
Wireless Sensor Network (WSN) is a promising field for research. As the use of this field increases, it is
required to give proper security to this field. So to ensure the security of communication of data or messages and to
control the use of data in WSN is of great importance. As sensor networks interact with responsive data and operate
in unfriendly unattended area, from the time of system design these security concerns should be addressed. The paper,
presents a modified Motesec security protocol which is a security mechanism for Wireless sensor network. In this
protocol a hash function based approach is used to detect replay attacks. For data access control key lock matching
method i.e. memory data access control policy is used to prevent unauthorized data access. Encoding and
reconstruction scheme is used to find out attacker. Flooding attack detection by comparing data rate. There is currently
massive research is present in the area of wireless sensor network security..Keywords: GPS,GCM,LBS Android.
Keywords: secure communication architecture, wireless Sensor network security.
Prospettive del nuovo web: web 2.0, collaborative filtering, wikipediaGino Roncaglia
Gino Roncaglia (Università della Tuscia) - Slide dell'intervento per il convegno 'Strumenti collaborativi e scrittura storica nella fase del web 2.0', Firenze 15 febbraio 2008. Il video dell'intervento è disponibile su Zentation: http://www.zentation.com/viewer/index.php?passcode=fqd88n7erh
Il Web 2.0 è un termine utilizzato per indicare genericamente uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente (blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Twitter, Gmail, Wordpress, Tripadvisor ecc.).
Teo Muccigrosso Intervento Stage Finanza, Matematica e FilosofiaLogic & Knowledge
Stage Scienza e Realtà 2013-14
Il ruolo del rating nei mercati finanziari
In un mercato efficiente le informazioni sono complete ed esaustive e sono veicolate senza asimmetria tra gli operatori. In teoria, quindi, non vi sarebbe alcun bisogno dell’esistenza di organi atti a valutare la rischiosità di titoli pubblici o privati in relazione alle prospettive di investimento.
Nella realtà è però ben noto che l’efficienza dei mercati è solo uno stato a cui si cerca di tendere.
Fenomeni quali l’asimmetria informativa, l’azzardo morale, la selezione avversa e l’esternalità sono insiti nei mercati e tanto basta a giustificare la nascita delle agenzie di rating, anche se la loro presenza non è comunque sufficiente a far coincidere – neppure asintoticamente – l’efficienza teorica dalla situazione di efficienza reale. Di conseguenza i mercati risentono delle informazioni che le agenzie diffondono. Il rating è un metodo a risposta probabilistica che informa sul rischio, e quindi sull’affidabilità, dei titoli di un paese, delle azioni di un’impresa o, più in generale, sul grado di rischiosità che presenta l’attività di un operatore economico. Per molti studiosi ed esperti le agenzie di rating influenzano spesso il prezzo dei titoli scambiati sul mercato. Per altri, invece, queste ultime ratificano semplicemente le informazioni già presenti sul mercato, senza quindi
influenzarlo. E’ da considerare che l’esistenza stessa delle agenzie denota l’inefficienza dei mercati.
Tuttavia la loro attività non è una garanzia per l’annullamento delle inefficienze e, di conseguenza, dei possibili fallimenti di mercato. Sulla certificazione del rating fanno leva le negoziazioni dei titoli o le operazioni interbancarie, comprese quelle con le banche centrali. E’ difficile quindi affermare che l’informazione delle agenzie di rating non condizioni il mercato. In sintesi, si può assumere che il rating sia uno strumento finalizzato a far funzionare meglio il mercato, ma la dimostrazione di quest’assunto non è affatto semplice. Basti pensare ad alcune vicende emblematiche dell’attuale crisi finanziaria mondiale: le agenzie di rating valutarono positivamente i titoli di imprese come Lehman Brothers, Enron e Parmalat, che poi fallirono, provocando la perdita di milioni di euro a molti risparmiatori. Un fallimento del mercato, inteso come effetto di un’inefficienza dello stesso, può essere quindi dovuta a un’informazione errata. Dati i recenti sviluppi dell’economia globale, le riflessioni degli economisti e dei policy makers sono dunque
rivolte al se e al come fare affidamento sull’informazione delle agenzie di rating, adottando una normativa più rigida e strutturata oppure c’è chi indica una via più drastica che porterebbe a fare a meno delle agenzie stesse.
Presentazione di 11 lucidi che dopo un'introduzione sulla storia e i limiti del modello descrive tramite le equazioni quattro situazioni che portano al modello preda predatore di Lotka Volterra. Nelle conclusioni è presente un grafico delle oscillazioni e l'equazione delle specie in competizione.
Vorrei cogliere l'occasione per salutare la mia commissione d'esame che non ha gradito questa presentazione: "Ciao commissione, a mai più rivederci"
Wireless Sensor Network (WSN) is a promising field for research. As the use of this field increases, it is
required to give proper security to this field. So to ensure the security of communication of data or messages and to
control the use of data in WSN is of great importance. As sensor networks interact with responsive data and operate
in unfriendly unattended area, from the time of system design these security concerns should be addressed. The paper,
presents a modified Motesec security protocol which is a security mechanism for Wireless sensor network. In this
protocol a hash function based approach is used to detect replay attacks. For data access control key lock matching
method i.e. memory data access control policy is used to prevent unauthorized data access. Encoding and
reconstruction scheme is used to find out attacker. Flooding attack detection by comparing data rate. There is currently
massive research is present in the area of wireless sensor network security..Keywords: GPS,GCM,LBS Android.
Keywords: secure communication architecture, wireless Sensor network security.
Big data is a term which refers to those data sets or combinations of data sets whose volume,
complexity, and rate of growth make them difficult to be captured, managed, processed or analysed by
traditional tools and technologies. Big data is relatively a new concept that includes huge quantities of data,
social media analytics and real time data. Over the past era, there have been a lot of efforts and studies are
carried out in growing proficient tools for performing various tasks in big data. Due to the large and
complex collection of datasets it is difficult to process on traditional data processing applications. This
concern turns to be further mandatory for producing various tools in big data. In this survey, a various
collection of big data tools are illustrated and also analysed with the salient features.
2- صورة الطبيب و الممرض image of doctors & nurses- 2May Haddad MD.MPH
صورة الطبيب و الممرض
في صبحية صحوية –الجزء 2
مقتطفات عن "صبحية صحوية"- إعداد د. مي حداد
may_haddad@hotmail.com
يونيو/حزيران 2012 إلى يونيو/حزيران 2013
هذا المقال المصور يستكمل المقال الأول "صورة الطبيب
و الممرض في صبحية صحوية "-1 و الذي غطى مقتطفات من الفترة الزمنية نوفمبر- تشرين الثاني 2011 إلى مايو- أيار 2012
Presentation of the discussion of the thesis in Technical Analysis. The subject is the measure and grade of the correlation among the main financial markets, including FTSE Mib, FTSE 100, Dow Jones, Nikkei 225, CAC 40, DAX.
Lezione di Web Marketing per Master in Marketing e Comunicazione a cura di Luigi Sciolti di Up Vision srl presso l'istituto di formazione manageriale Aforisma (Lecce). Il WEB 2.0 e le nuove frontiere del Marketing... un corso completo ricco di spunti e strategie da utilizzare per promuovere aziende attraverso le attività di web marketing e la comunicazione online.
Web 2.0 e condivisione del sapere: Marco Marcellini Milano 24 MaggioMarco Marcellini
Internet e condivisione del sapere: il sito web della Raccolta Paolo Gnerucci come applicazione del Web 2.0 - Libri Antichi e di Pregio a Milano - 24 Maggio 2008. Il sito web è disponibile all'indirizzo www.raccoltagnerucci.it
Il web 2.0 è l'insieme delle tecnologie collaborative per organizzare Internet come una piattaforma in cui tutti possono inserire i propri contributi ed interagire con gli altri utenti. Il termine nasce da una frase coniata da O'Reilly e da Dale Dougherty nel 2004 e il documento che ne ha ufficialmente sancito l'inizio risale al 30 settembre del 2005. "Il Web 2.0 è la rete intesa come una piattaforma con tutti i dispositivi collegati; le applicazioni Web 2.0 sono quelle che permettono di ottenere la maggior parte dei vantaggi intrinseci della piattaforma, fornendo il software come un servizio in continuo aggiornamento e che migliora con l'utilizzo delle persone, sfruttando e mescolando i dati da sorgenti multiple, tra cui gli utenti, i quali forniscono i propri contenuti e servizi in un modo da permetterne il riutilizzo da parte di altri utenti, e creando una serie di effetti attraverso "un'architettura della partecipazione" che va oltre la metafora delle pagine del Web 1.0 per produrre così user experience più significative". (traduzione da "Web 2.0: compact definition", Tim O'Reilly) Il web 2.0 vuole segnare una separazione netta con la New Economy dell'inizio millennio definita come web 1.0 e caratterizzata da siti web statici, di sola consultazione e con scarsa possibilità di interazione dell'utente. La tendenza attuale è quella di indicare come Web 2.0 l'insieme di tutti gli strumenti/le applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utenti quali i blog, i forum, le chat, etc... In ambito aziendale, la condivisione del Web 2.0 permette di creare idee insieme a tutti i dipendenti, commentare gli sviluppi di progetti in collaborazione con i dipendenti. Tutto ciò è stato reso possibile da collegamenti ad Internet molto più veloci e dall'unione di varie tecnologie di facile apprendimento e uso. Come appena citato, Il Web 1.0 a differenza del Web 2.0 era composto prevalentemente da siti web "statici", che non davano alcuna possibilità di interazione con l'utente, eccetto la normale navigazione tra le pagine, l'uso delle e-mail e dei motori di ricerca. Il Web 2.0 viceversa costituisce un approccio filosofico alla rete che ne connota la dimensione sociale, la condivisione, l'autorialità rispetto alla mera fruizione. Il ruolo dell'utente in questo senso diventa centrale, esce dalla passività che lo contraddiceva nel Web 1.0 per diventare protagonista tramite la creazione, modifica e condivisione di contenuti multimediali a propria scelta.
https://www.vincenzocalabro.it
Presentazione tenuta in occasione della 5^ riunione "I giovani di Charme & relax". Ho cercato di introdurre il tema del Web 2.0 presentando alcune applicazioni di pratico utilizzo. Alla fine ho proposto un Thwate Notarization Party per i presenti.
Web e Web 2.0 Storia dell'evoluzione delle opportunità della reteph5
chiaccherata sulle opportunità delle nuove tecnologie all'interno di un corso dedicato ad operatori del settore turistico.
Abbiamo subito pensato che fosse necessario prepare queste slides. Per raccontare l'evoluzione della rete e ci dessero lo spunto per approfondire, durante l'incontro, il bello delle web relations e i cambiamenti introdotti dall'universo duepuntozero.
Applicazioni web e SaaS, considerazioni. [Report]Claudio Rava
Claudio Rava, claudio.rava(at)gmail.com
Progetto di esame, corso Tecnologie e Applicazioni per l'Internet, Politecnico di Milano.
Analisi della Web Trend Map 4, in particolare dell'Application Line.
Prof. Fabio Ciracì,
Università degli Studi del Salento, Lecce
Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso di laurea in
Scienze della Comunicazione
Corso di Informatica
AA 2010-2011, II sem.
2. COS’E’ IL WEB 2.0 ? Da alcuni anni tutti gli strumenti e i siti web che vogliono proporsi come di successo e innovativi si presentano come incarnazione del web 2.0, e a seconda delle situazioni e delle necessità piegano quest’espressione in un verso o nell’altro. E quali sono realmente le tendenze più innovative e promettenti del web? Ma cosa vuol dire l’espressione Web 2.0? Esiste davvero?
3. Come molti termini alla moda, l’espressione ‘Web 2.0’ ha, più che un significato preciso e ben definito, una connotazione abbastanza generale, e in parte generica Si può comunque affermare che il termine Web 2.0 è usato per indicare un generico stato di evoluzione di Internet, in particolare del WWW, caratterizzato da nuovi ingredienti, nuovi approcci, nuovi equilibri C’è chi è convinto di vedervi la rivoluzione di Internet, c’è invece chi nega addirittura la sua esistenza e qualunque elemento di novità Definire cosa è 2.0 è difficile, opinabile, fluido
4. Comunque la si pensi è innegabile che il Web ha preso una nuova direzione che influenzerà profondamente il futuro Fermiamoci allora un istante per riflettere sulle caratteristiche del Web 2.0, esaminandone gli elementi di base Solo così potremo comprendere meglio l’utilità di tante cose nuove che nascono ogni giorno, per partecipare con una maggior coscienza alla crescita di una rete che ci veda non più semplici fruitori delle informazioni, ma veri protagonisti ed artefici del cambiamento
5. Originariamente il Web (detto web 1.0) è stato creato per comunicare visualizzando documenti ipertestuali statici , con linguaggi conosciuti da pochi specialisti. CARATTERISTICHE DEL WEB 1.0 I siti erano delle strutture statiche create da pochi specialisti con l'uso di linguaggi, abbastanza complessi (tra i quali ha prevalso l’HTML) La comunicazione era pressochè unilaterale e quella bilaterale avveniva con e-mail. La maggior parte degli utenti erano quindi fruitori passivi Per conoscere meglio il primo web si può vedere questa presentazione
6.
7.
8. Il WEB 2.0 è costituito dai nuovi siti web Mentre il computer diventa un semplice terminale per utilizzare PROGRAMMI RESIDENTI IN RETE , come word editor, fogli di calcolo, database, programmi per trattare immagini, suoni e video, ecc., salvando i prodotti realizzati in appositi depositi nel web. che hanno INTERFACCIA , VELOCITÀ e FACILITÀ D'USO tali da far diventare il WEB PIÙ DINAMICO E INTERATTIVO
9. Il primo a parlare di web 2.0 è stato Tim O'Reilly in un articolo del 2005 Non si tratta di un rinnovamento delle tecniche (molte delle quali preesistenti) ma di una nuova filosofia, un nuovo modo di usare le piattaforme nel quale l’utente è al centro di tutti i principali processi La differenza però non è nella TECNOLOGIA ma nell’ APPROCCIO
10. Ad esempio il SOCIAL COMMERCE è l'evoluzione dell' E-COMMERCE in senso interattivo, che consente una maggiore partecipazione dei clienti, attraverso BLOG, FORUM, SISTEMI DI FEEDBACK ecc. Nel quale sosteneva che il Web è cambiato sotto i nostri occhi mentre non ce ne accorgevamo perché intanto cambiavamo anche noi in quanto fruitori della Rete Ciò significa che non parliamo di una rivoluzione, ma di una evoluzione
11. La rivista Time nel dicembre 2006 ha dedicato la copertina per l’uomo dell’anno 2007 all’ utente del web per il suo nuovo ruolo attivo nel gestire e controllare l’informazione WE ARE THE WEB
12. Siti web 2.0 nascono e muoiono continuamente, mentre ogni giorno germogliano nuove idee e nuovi servizi
13. Creando una vera e propria galassia di siti innovativi che si modifica in continuazione
14. Il Web diventa così la nuova agorà : spazio aperto di discussione libera e democratica Punto di forza del Web 2.0 è la condivisione delle informazioni in uno spazio aperto e accessibile