Presentazione del libro/corso del Dr. Giuseppe Stefanelli.
Maggiori informazioni presso High Quality Events
Telefono/fax 0239435510 - 3484105804 mail to hqe.formazione@gmail.com
Descrizione del nuovo libro della Dr.ssa Gabriella Guaglio "Bocca e Alta Cervicale" che si aggiunge ai due precedenti volumi e che li completa con nuove informazioni scientifiche. Segue programma del suo corso "Disturbi posturali correlati con la bocca" e relativa scheda di iscrizione
Programma corso dr. Giuseppe Stefanelli 2012HQE Formazione
Il Sistema Stomatolgnatico nel contesto posturale e craniodonzia.
Dr. Giuseppe Stefanelli da HQE Formazione: Milano 27-28 gennaio, 2-3 marzo, 6-7 aprile 2012
www.hqeformazione.com
Osteopatia cranica neonatale e plasticità neurofasciale - Pierre RenaudeauBraglia
Questo articolo propone di ridefinire l'osteopatia cranica per i bambini, a seguito delle
scoperte in ambito biologico di R. Schleip sulla plasticità neurofasciale e dei dati scientifici
noti su elasticità, plasticità dell'osso, ma anche mobilità e, più sorprendentemente,
contrattilità del cranio.
Presentazione del libro/corso del Dr. Giuseppe Stefanelli.
Maggiori informazioni presso High Quality Events
Telefono/fax 0239435510 - 3484105804 mail to hqe.formazione@gmail.com
Descrizione del nuovo libro della Dr.ssa Gabriella Guaglio "Bocca e Alta Cervicale" che si aggiunge ai due precedenti volumi e che li completa con nuove informazioni scientifiche. Segue programma del suo corso "Disturbi posturali correlati con la bocca" e relativa scheda di iscrizione
Programma corso dr. Giuseppe Stefanelli 2012HQE Formazione
Il Sistema Stomatolgnatico nel contesto posturale e craniodonzia.
Dr. Giuseppe Stefanelli da HQE Formazione: Milano 27-28 gennaio, 2-3 marzo, 6-7 aprile 2012
www.hqeformazione.com
Osteopatia cranica neonatale e plasticità neurofasciale - Pierre RenaudeauBraglia
Questo articolo propone di ridefinire l'osteopatia cranica per i bambini, a seguito delle
scoperte in ambito biologico di R. Schleip sulla plasticità neurofasciale e dei dati scientifici
noti su elasticità, plasticità dell'osso, ma anche mobilità e, più sorprendentemente,
contrattilità del cranio.
Instabilità naturale della colonna cervicale nel bambino -di Luc Peeters, MSc...Braglia
I traumi della colonna cervicale nei bambini interessano in genere la parte
superiore della colonna cervicale, dall’occipite sino a C3: la biomeccanica e
l’anatomia particolare della colonna cervicale nei bambini possono giustificare
questa problematica.
Il fulcro dei movimenti della colonna cervicale nel bambino si posiziona a livello
di C2-C3 mentre nell’adulto invece è a livello di C5-C6. Per questo motivo è
consigliabile mettere il bambino supino in modo che l’occipite sia sempre un po’
più basso del torace
Occlusione e anatomia funzionale, visti attraverso la RNO / OFM e Protesi in ...HQE Formazione
Prof. Francisco Macedo
Occlusione e anatomia funzionale,
visti attraverso la RNO / OFM e Protesi in riabilitazione
Sansepolcro (AR), 16/17 Giugno 2011 -Borgo Palace Hotel
Ogni minima alterazione residua dell’acetabolo pu condurre, in et adulta, ad una artrosi dell’anca
(N.B. da qui l’importanza, nel corso della valutazione osteopatica del neonato, del trattamento
di tutte le disfunzioni intraossee dell’iliaco, oltre che del bacino !!)
L’efficacia massima quando le cure iniziano precocemente, nel primo mese o, se possibile, anche
nei primi giorni di vita.
In presenza di lussazione alla nascita, le alterazioni anatomiche secondarie alla dislocazione della
testa femorale non sono ancora consolidate, mentre possono esserlo quando il trattamento inizia
tardivamente, dopo il 2 o 3 mese di vita del bambino.
IL TRATTAMENTO DELL’ARTROSI ISOLATA SCAFO-TRAPEZIO-TRAPEZOIDE CON TENODESI DE...Alberto Mantovani
SUMMARY
The authors report their experience in the treatment of isolated STT arthritis using a novel technique and propose a new clinico-radiological classification for the condition in four stages. In STT arthritis, the joint is rendered unstable due to the rupture of the capitotrapezium and volar scaphotrapezial ligaments. The objective of the operation is to stabilise this joint and, thus, eliminate the pain and the tenosynovitis that occurs due to the instability.
MATERIAL AND METHODOS. The technique involves deepening of the gutter for the flexor carpi radialis in the trapezium, excision of the distal part of the scaphoid and anchorage of the FCR in its fibro-osseous canal.
The hand is immobilised in a plaster for 2-3 weeks depending upon the condition of the tenosynovium and the tendon noted during surgery.
This technique has been utilised in 11 patients between 1995 and 2004 and the results have been reviewed.
RESULTS. Complete and permanent relief of pain was obtained in each of the 11 patients within an average period of 6 months. The follow-up ranged from 1-9 years. There was no loss of range of flexion nor extension as compared to the pre-operative conditions. In fact, we only noted an improvement in the mobility or it remained unchanged.
The scapho-lunate angle, too, was not affected following surgery. The increased angle noted in two patients before surgery, too, remained intact.
CONCLUSIONS. This technique of FCR tenodesis and minimal bony resection of the distal end of the scaphoid is a simple and efficient method that offers consistent results in the treatment of STT arthritis. It probably owes its success to the fact that it tackles the cause of pain i.e. the instability due to the ruptured capitotrapezium and volar scaphotrapezial ligaments.
Il trattamento osteopatico nell’Artrite Idiopatica Giovanile – Studio Sperime...Braglia
L’artrite idiopatica giovanile (AIG), secondo la International League of Association for Rheumatology (ILAR) è definita come “artrite ad eziologia sconosciuta di una o più articolazioni, con insorgenza prima dei sedici anni e con una durata minima di sei settimane”; colpisce circa un bambino ogni 1.000 e si calcola che in Italia ne siano affetti circa 10.000 bambini e adolescenti .
Si riconoscono differenti forme di AIG; le più frequenti sono l’oligoartrite che colpisce più spesso le bambine (dai 3 ai 10 anni), interessa al massimo 4 articolazioni e si associa spesso ad uveite anteriore asintomatica che a lungo andare, se non curata, può portare a cheratopatia, glaucoma o cecità e la poliartrite che colpisce più spesso ragazzine in età puberale, interessa più di 4 articolazioni ed in rari casi può essere sieropositiva per il fattore reumatoide; se non curata precocemente può provocare danni articolari irreversibili.
Meno frequenti l’ artrite sistemica con costante presenza di febbre elevata (sino a 40°/41°) per alcune ore al giorno che può perdurare settimane o mesi a cui si accompagna un rash cutaneo che ricorda molto quello del morbillo e la sindrome entesite artrite ( ERA ) che colpisce i maschi tra gli 8 e i 10 anni e presenta , oltre alla sinovite articolare, entesite soprattutto del tendine d’Achille e interessamento oculare con uveite anteriore acuta manifesta.
Osteosintesi percutanea del radio distale: Tecnica di Legnago (2013)Alberto Mantovani
SUMMARY
Purpose: We have developed and used a system of percutaneous fixation of unstable distal radius fractures (DRF)
using 4 Kirschner (K) wires. These wires are passed from the lateral side of the radius and connected among themselves
using a clamp. We call this the “Legnago technique” and the objective of this study is to standardize the
method and make it safe and easily reproducible. Methods: 27 patients aged from 45 to 102, 3 men and 24 women,
were treated using this technique. The indications were strictly limited to type A2 and A3 of the AO classification,
excluding the A3.3. These were usually emergency procedures, performed under local anaesthesia and under
image intensifier control. We recommend a small incision at the entry point of each K wire and blunt dissection up
to the bone in order to avoid impalement of vessels, tendons or nerves.We follow a standard sequence of passing four
K wires, starting with a 2 mm K wire from the radial styloid into the medullary canal of the radius. This is inserted
dorsal to the tendons of the first extensor compartment. The K wire was mounted on a Jacob’s chuck handle and
was pre-bent at its leading end to around 30 degrees. This helps to control the direction of the wire within the bone
and, also, helps in achieving the reduction. The subsequent three wires of diameter 1.8 mm are passed using a motorised
drill from the lateral aspect of the lower end of the radius across the fracture site to engage the opposite cortex.
Finally, each of the wires is bent adequately in a convergent direction along the axis of the wrist on the lateral side
and held together with the help of a clamp. Results: Each patient was evaluated according to MayoWrist Score criteria,
with a follow-up ranging from 4-26 months.We noted 17 excellent results, 7 good and 3 satisfactory. Radiological
consolidation of the fracture was achieved in each patient, at an average delay of 40 days. Union occurred
with no change in the radiological parameters achieved by the operation. The complications included three cases of
superficial infection around the K wires and a partial lesion of the superficial radial nerve. The patients regained
complete autonomy in the use of the affected upper limb for activities of daily living within a week from the operation.
None of the patients underwent supervised physiotherapy. Conclusions: The Legnago technique of percutaneous
fixation of the DRF has proved efficacious in the treatment of unstable extra-articular fractures. The particular
arrangement of insertion of the K-wires and their connection using an external fixator clamp allowed early
active mobilisation of the wrist without plaster support. This concurs with recent experimental demonstrations according
to which the biomechanical stability of the percutaneous fixation of the DRF with externally connected
crossing K wires is superimposable to that obtained by volar locked plates. RivChirMano 2012; 3: 339-349
Osteopatia pediatrica è un testo fondamentale per gli studenti di Osteopatia e i professionisti della salute, che trovano nel libro nozioni riguardanti l’embriologia, la gravidanza, il parto e lo sviluppo del bambino. Gli autori approfondiscono i principi della diagnosi e del trattamento osteopatico, gli approcci viscerale, fasciale, craniosacrale e linfatico, il GOT (General Osteopathic Treatment) e il metodo di trattamento secondo Fulford.
Pinning laterale bloccato del radio distale: tecnica di LegnagoAlberto Mantovani
CORSO ANNUALE S.E.R.T.O.T. 2013, Piacenza
Fratture di polso
TRATTAMENTO CHIRURGICO MINI INVASIVO
Pinning laterale bloccato del radio distale: Tecnica di Legnago
I bite dentali sembrano tutti uguali ma poi se analizzati danno risposte funzionali differenti e talvolta imprevedibili. Una piccola dimostrazione di differenti tipi di comuni bite proposti costruiti in uno stesso soggetto.
INTRODUZIONE
Il trattamento delle fratture del radio distale ha subito un’ importante evoluzione dopo l’introduzione delle placche a stabilità angolare, con vantaggio sulla precoce mobilizzazione del polso e delle dita. Questi sistemi di sintesi però sono abbastanza invasivi, sia che si usi un accesso chirurgico volare che dorsale al radio distale. Per questo è stato ideato da Orbay (1) il chiodo–placca dorsale (Dorsal Nail Plate) DNP (Hand Innovations Depuy), che può essere applicato con un piccolo accesso chirurgico dorsale e minore manipolazione dei tendini estensori rispetto alle placche dorsali.
Il DNP è un mezzo di sintesi che si può definire misto (chiodo-placca). Esso è costituito infatti da una parte a forma di chiodo che viene inserita intramidollare nel radio prossimale e una parte a forma di placca che viene avvitata con viti o pins a stabilità angolare come una mensola dorsale sul radio distale fratturato (fig. 1).
Il DNP visto di profilo ha una forma “a baionetta”. La sua porzione intramidollare a forma di chiodo presenta 3 fori che servono a bloccarlo con tre viti monocorticali alla diafisi del radio. La sua porzione extramidollare, a forma di placca, presenta 4 fori filettati in cui si bloccano viti o pins a stabilità angolare. In questa estremità del DNP vi è anche un foro in cui si avvita il suo manipolo di posizionamento.
LA ZOPPIA NEL BAMBINO: DIFFERENZIARE LE CAUSE BENIGNE DA QUELLE PIU’ PREOCCUP...Braglia
La zoppia nei bambini è frequente – l’incidenza è più o meno di 2/1000 – ma non è mai normale;
indica dolore, debolezza o anomalie strutturali. In molti casi è il risultato di un trauma. La zoppia in
genere si risolve e non lascia sequele. La diagnosi differenziale non è sempre semplice (tabella 1) e
in alcuni casi la zoppia è associata a morbidità significative.
Mirante - Risultati con la prescrizione “a base energetica“ osservati attrav...Federico Bo
I congresso internazionale V.T.C.
Trento 15-16 novembre 2015
Vincenzo Mirante - Optometrista
In collaborazione medica con il Dott. Roberto Coccoluto - Ortodonzista
Il Corso è rivolto agli operatori che intendono affermare le conoscenze in ambito gnato-posturale e ortopedico-funzionale con particolare riguardo all’aspetto pratico.
Instabilità naturale della colonna cervicale nel bambino -di Luc Peeters, MSc...Braglia
I traumi della colonna cervicale nei bambini interessano in genere la parte
superiore della colonna cervicale, dall’occipite sino a C3: la biomeccanica e
l’anatomia particolare della colonna cervicale nei bambini possono giustificare
questa problematica.
Il fulcro dei movimenti della colonna cervicale nel bambino si posiziona a livello
di C2-C3 mentre nell’adulto invece è a livello di C5-C6. Per questo motivo è
consigliabile mettere il bambino supino in modo che l’occipite sia sempre un po’
più basso del torace
Occlusione e anatomia funzionale, visti attraverso la RNO / OFM e Protesi in ...HQE Formazione
Prof. Francisco Macedo
Occlusione e anatomia funzionale,
visti attraverso la RNO / OFM e Protesi in riabilitazione
Sansepolcro (AR), 16/17 Giugno 2011 -Borgo Palace Hotel
Ogni minima alterazione residua dell’acetabolo pu condurre, in et adulta, ad una artrosi dell’anca
(N.B. da qui l’importanza, nel corso della valutazione osteopatica del neonato, del trattamento
di tutte le disfunzioni intraossee dell’iliaco, oltre che del bacino !!)
L’efficacia massima quando le cure iniziano precocemente, nel primo mese o, se possibile, anche
nei primi giorni di vita.
In presenza di lussazione alla nascita, le alterazioni anatomiche secondarie alla dislocazione della
testa femorale non sono ancora consolidate, mentre possono esserlo quando il trattamento inizia
tardivamente, dopo il 2 o 3 mese di vita del bambino.
IL TRATTAMENTO DELL’ARTROSI ISOLATA SCAFO-TRAPEZIO-TRAPEZOIDE CON TENODESI DE...Alberto Mantovani
SUMMARY
The authors report their experience in the treatment of isolated STT arthritis using a novel technique and propose a new clinico-radiological classification for the condition in four stages. In STT arthritis, the joint is rendered unstable due to the rupture of the capitotrapezium and volar scaphotrapezial ligaments. The objective of the operation is to stabilise this joint and, thus, eliminate the pain and the tenosynovitis that occurs due to the instability.
MATERIAL AND METHODOS. The technique involves deepening of the gutter for the flexor carpi radialis in the trapezium, excision of the distal part of the scaphoid and anchorage of the FCR in its fibro-osseous canal.
The hand is immobilised in a plaster for 2-3 weeks depending upon the condition of the tenosynovium and the tendon noted during surgery.
This technique has been utilised in 11 patients between 1995 and 2004 and the results have been reviewed.
RESULTS. Complete and permanent relief of pain was obtained in each of the 11 patients within an average period of 6 months. The follow-up ranged from 1-9 years. There was no loss of range of flexion nor extension as compared to the pre-operative conditions. In fact, we only noted an improvement in the mobility or it remained unchanged.
The scapho-lunate angle, too, was not affected following surgery. The increased angle noted in two patients before surgery, too, remained intact.
CONCLUSIONS. This technique of FCR tenodesis and minimal bony resection of the distal end of the scaphoid is a simple and efficient method that offers consistent results in the treatment of STT arthritis. It probably owes its success to the fact that it tackles the cause of pain i.e. the instability due to the ruptured capitotrapezium and volar scaphotrapezial ligaments.
Il trattamento osteopatico nell’Artrite Idiopatica Giovanile – Studio Sperime...Braglia
L’artrite idiopatica giovanile (AIG), secondo la International League of Association for Rheumatology (ILAR) è definita come “artrite ad eziologia sconosciuta di una o più articolazioni, con insorgenza prima dei sedici anni e con una durata minima di sei settimane”; colpisce circa un bambino ogni 1.000 e si calcola che in Italia ne siano affetti circa 10.000 bambini e adolescenti .
Si riconoscono differenti forme di AIG; le più frequenti sono l’oligoartrite che colpisce più spesso le bambine (dai 3 ai 10 anni), interessa al massimo 4 articolazioni e si associa spesso ad uveite anteriore asintomatica che a lungo andare, se non curata, può portare a cheratopatia, glaucoma o cecità e la poliartrite che colpisce più spesso ragazzine in età puberale, interessa più di 4 articolazioni ed in rari casi può essere sieropositiva per il fattore reumatoide; se non curata precocemente può provocare danni articolari irreversibili.
Meno frequenti l’ artrite sistemica con costante presenza di febbre elevata (sino a 40°/41°) per alcune ore al giorno che può perdurare settimane o mesi a cui si accompagna un rash cutaneo che ricorda molto quello del morbillo e la sindrome entesite artrite ( ERA ) che colpisce i maschi tra gli 8 e i 10 anni e presenta , oltre alla sinovite articolare, entesite soprattutto del tendine d’Achille e interessamento oculare con uveite anteriore acuta manifesta.
Osteosintesi percutanea del radio distale: Tecnica di Legnago (2013)Alberto Mantovani
SUMMARY
Purpose: We have developed and used a system of percutaneous fixation of unstable distal radius fractures (DRF)
using 4 Kirschner (K) wires. These wires are passed from the lateral side of the radius and connected among themselves
using a clamp. We call this the “Legnago technique” and the objective of this study is to standardize the
method and make it safe and easily reproducible. Methods: 27 patients aged from 45 to 102, 3 men and 24 women,
were treated using this technique. The indications were strictly limited to type A2 and A3 of the AO classification,
excluding the A3.3. These were usually emergency procedures, performed under local anaesthesia and under
image intensifier control. We recommend a small incision at the entry point of each K wire and blunt dissection up
to the bone in order to avoid impalement of vessels, tendons or nerves.We follow a standard sequence of passing four
K wires, starting with a 2 mm K wire from the radial styloid into the medullary canal of the radius. This is inserted
dorsal to the tendons of the first extensor compartment. The K wire was mounted on a Jacob’s chuck handle and
was pre-bent at its leading end to around 30 degrees. This helps to control the direction of the wire within the bone
and, also, helps in achieving the reduction. The subsequent three wires of diameter 1.8 mm are passed using a motorised
drill from the lateral aspect of the lower end of the radius across the fracture site to engage the opposite cortex.
Finally, each of the wires is bent adequately in a convergent direction along the axis of the wrist on the lateral side
and held together with the help of a clamp. Results: Each patient was evaluated according to MayoWrist Score criteria,
with a follow-up ranging from 4-26 months.We noted 17 excellent results, 7 good and 3 satisfactory. Radiological
consolidation of the fracture was achieved in each patient, at an average delay of 40 days. Union occurred
with no change in the radiological parameters achieved by the operation. The complications included three cases of
superficial infection around the K wires and a partial lesion of the superficial radial nerve. The patients regained
complete autonomy in the use of the affected upper limb for activities of daily living within a week from the operation.
None of the patients underwent supervised physiotherapy. Conclusions: The Legnago technique of percutaneous
fixation of the DRF has proved efficacious in the treatment of unstable extra-articular fractures. The particular
arrangement of insertion of the K-wires and their connection using an external fixator clamp allowed early
active mobilisation of the wrist without plaster support. This concurs with recent experimental demonstrations according
to which the biomechanical stability of the percutaneous fixation of the DRF with externally connected
crossing K wires is superimposable to that obtained by volar locked plates. RivChirMano 2012; 3: 339-349
Osteopatia pediatrica è un testo fondamentale per gli studenti di Osteopatia e i professionisti della salute, che trovano nel libro nozioni riguardanti l’embriologia, la gravidanza, il parto e lo sviluppo del bambino. Gli autori approfondiscono i principi della diagnosi e del trattamento osteopatico, gli approcci viscerale, fasciale, craniosacrale e linfatico, il GOT (General Osteopathic Treatment) e il metodo di trattamento secondo Fulford.
Pinning laterale bloccato del radio distale: tecnica di LegnagoAlberto Mantovani
CORSO ANNUALE S.E.R.T.O.T. 2013, Piacenza
Fratture di polso
TRATTAMENTO CHIRURGICO MINI INVASIVO
Pinning laterale bloccato del radio distale: Tecnica di Legnago
I bite dentali sembrano tutti uguali ma poi se analizzati danno risposte funzionali differenti e talvolta imprevedibili. Una piccola dimostrazione di differenti tipi di comuni bite proposti costruiti in uno stesso soggetto.
INTRODUZIONE
Il trattamento delle fratture del radio distale ha subito un’ importante evoluzione dopo l’introduzione delle placche a stabilità angolare, con vantaggio sulla precoce mobilizzazione del polso e delle dita. Questi sistemi di sintesi però sono abbastanza invasivi, sia che si usi un accesso chirurgico volare che dorsale al radio distale. Per questo è stato ideato da Orbay (1) il chiodo–placca dorsale (Dorsal Nail Plate) DNP (Hand Innovations Depuy), che può essere applicato con un piccolo accesso chirurgico dorsale e minore manipolazione dei tendini estensori rispetto alle placche dorsali.
Il DNP è un mezzo di sintesi che si può definire misto (chiodo-placca). Esso è costituito infatti da una parte a forma di chiodo che viene inserita intramidollare nel radio prossimale e una parte a forma di placca che viene avvitata con viti o pins a stabilità angolare come una mensola dorsale sul radio distale fratturato (fig. 1).
Il DNP visto di profilo ha una forma “a baionetta”. La sua porzione intramidollare a forma di chiodo presenta 3 fori che servono a bloccarlo con tre viti monocorticali alla diafisi del radio. La sua porzione extramidollare, a forma di placca, presenta 4 fori filettati in cui si bloccano viti o pins a stabilità angolare. In questa estremità del DNP vi è anche un foro in cui si avvita il suo manipolo di posizionamento.
LA ZOPPIA NEL BAMBINO: DIFFERENZIARE LE CAUSE BENIGNE DA QUELLE PIU’ PREOCCUP...Braglia
La zoppia nei bambini è frequente – l’incidenza è più o meno di 2/1000 – ma non è mai normale;
indica dolore, debolezza o anomalie strutturali. In molti casi è il risultato di un trauma. La zoppia in
genere si risolve e non lascia sequele. La diagnosi differenziale non è sempre semplice (tabella 1) e
in alcuni casi la zoppia è associata a morbidità significative.
Mirante - Risultati con la prescrizione “a base energetica“ osservati attrav...Federico Bo
I congresso internazionale V.T.C.
Trento 15-16 novembre 2015
Vincenzo Mirante - Optometrista
In collaborazione medica con il Dott. Roberto Coccoluto - Ortodonzista
Il Corso è rivolto agli operatori che intendono affermare le conoscenze in ambito gnato-posturale e ortopedico-funzionale con particolare riguardo all’aspetto pratico.
Evoluzione del trattamento ortodontico [modalità compatibilità]Mario Mosconi
Questo corso è dedicato allo studio ed all’applicazione pratica della tecnica ortodontica GEAW ( Gummetal Edgewise Arch Wire ) che in pratica riprende la filosofia e la meccanica della tecnica MEAW di Kim-Sato ma utilizza un filo molto particolare (Gummetal) che permette l’esecuzioni di anse semplificate, di facile esecuzione da parte dell’operatore ma soprattutto di minor ingombro e fastidio per il paziente rispetto alle classiche “scarpette” della tecnica originale. Il Gumetal è filo “elasto-plastico” nano strutturato, costituito da una lega di titanio dotato di estrema elasticità ma che, a differenza dei classici fili superelastici, mantiene la piegatura.
La tecnica MEAW/GEAW ha grandi potenzialità e trova indicazione in molte disgnazie complesse, complicate o meno da problematiche temporo-mandibolari, o ad alta percentuale prognostica chirurgica. Imparerete praticamente a costruire gli archi e acquisirete le meccaniche di trattamento per i vari tipi di malocclusione ma attenzione, per quanto fantastica questa è “solo” una tecnica. La cosa più importante è e deve rimanere la diagnosi!
La tecnica va inscritta e reinterpretata secondo i principi della nostra scuola in una visione globale del soggetto, con particolare riguardo alle dinamiche gnato-posturali. Per questo il corso è riservato esclusivamente a coloro i quali abbiamo già ricevuto una preparazione in tal senso.
Il Corso è rivolto agli operatori che intendono
affermare le conoscenze in ambito gnato-posturale e
ortopedico-funzionale con particolare riguardo
all’aspetto pratico.
Uno studio di coorte su neonati affetti da Plagiocefalia non sinostosicaBraglia
Introduction: Plagiocephaly is a deformation of the skull with
various etiologies. It may be synostosic or not, and is a consequence
of the early fusion of one or more cranial sutures. This
pathology can determine, if not promptly addressed, a bad development
not only of the skull but also of the brain, depending on
the severity of the stenosis.
Materials and Methods: This study was performed on sample
of 347 consecutive infants affected by non-synostosis plagiocephaly
with post-natal age into range 10-910 days, were recruited
between December 2016 and September 2019.
Results: A significant negative trend for ODDI (oblique diameter
difference index) and CPI (cranial proportional index)index
among all therapies was observed (p<0.0001, for both), i.e. there
was a significant reduction of ODDI and CPI score, between first
and last therapy point. About infants with functional deficit only,
osteopathic deficit only and both functional and osteopathic deficit,
it resulted a significant negative trend (p<0.0001, for all), while
for infants without deficit, there was a significant positive trend
between first at last therapy point (p<0.0001).
Discussion: This study shows that an adequate rehabilitation
protocol and an early intake of the newborn generate an improvement
in osteopathic indices (ODDI and CPI) and a significant reduction
in the presence of infants with deficit already from the
second treatment.
Uno studio di coorte su neonati affetti da Plagiocefalia non sinostosicaBraglia
Plagiocephaly is a deformation of the skull with
various etiologies. It may be synostosic or not, and is a consequence
of the early fusion of one or more cranial sutures. This
pathology can determine, if not promptly addressed, a bad development
not only of the skull but also of the brain, depending on
the severity of the stenosis.
Discussion: This study shows that an adequate rehabilitation
protocol and an early intake of the newborn generate an improvement
in osteopathic indices (ODDI and CPI) and a significant reduction
in the presence of infants with deficit already from the
second treatment.
L’innovazione organizzativa attraverso il Project Cycle Management: l’esperienza dell’ASL Città di Torino - Premio Qualità 2017/2018 (*) - Prima edizione elettronica: Dicembre 2018 | ISBN: 978-88-943964-0-9 | Edizioni Asl Città di Torino | WWW.ASLCITTADITORINO.IT
il dottor Marco Spoliti illustra come curare nel modo migliore con Protesi la fratture di spalla di persone anziane, frattura omero prossimale, protesi inversa
Lo scopo del corso, è di formare i partecipanti all’uso di un nuovo paradigma di Analisi Posturale Integrata, basato su un metodo sviluppato dalla lunga esperienza del relatore in cui parte clinica e strumentale si fondono per oggettivare numericamente, graficamente e mediante sintesi descrittive ciò che caratterizza lo squilibrio osservato.
Lo scopo del corso, è di formare i partecipanti all’uso di un nuovo paradigma di Analisi Posturale Integrata, basato su un metodo sviluppato dalla lunga esperienza del relatore in cui parte clinica e strumentale si fondono per oggettivare numericamente, graficamente e mediante sintesi descrittive ciò che caratterizza lo squilibrio osservato.
Programma definitivo del congresso C'è Sirmione Symposium 2013. la prima giornata dedicata a Jean Pierre Meersseman, Chiropratico di livello mondiale. Congresso particolarmente interessante non solo per odontoiatri ma per Fisioterapisti, Chiropratici ed Osteopati nel quadro di una reale interdisciplinarietà.
Programma definitivo del congresso annuale "C'é Sirmione Symposium 2013". Il programma vede la prima giornata dedicata ll'intervento di Jean Pierre Meersseman, Chiropratico di livello mondiale. Questa edizione è particolarmente interessante non solo per gli odontoiatri ma anche per i Chiropratici,Fisioterapisti, Osteopati nel quadro di una assoluta interdisciplinarietà
Fabio Sinibaldi, Sara Achilli, Gestire emozioni, relazioni, biochimica e neurologia per guarire i casi
difficili e massimizzare l’efficacia delle cure dentistiche
Questo primo congresso nazionale SIDI è stato realizzato in grande stile,convocando alcuni tra i migliori relatori a Sirmione, la “perla del Lago di Garda”. E' un evento sganciato da logiche commerciali con lo scopo di dare una formazione il piu' possibile obiettiva. Questo resterà sempre una bussola di primaria importanza per SIDI ITALIA
Partecipare a questo primo congresso significa prendere parte alla partenza di un grande progetto scientifico indipendente, nel nome dell'italianità e della qualità.
Contro il turismo odontoiatrico a basso costo eper salvaguardare la salute del paziente.Perché l’Implantologia italiana è tra le migliori del mondo.
Puoi leggere il programma dettagliato su
www.sidi talia.net e su www.hqeformazione.it
o telefonandoci allo 02.39 43 55 10 348. 410.58.04 – 349.79.20.343
Questo primo congresso nazionale SIDI è stato realizzato in grande stile,convocando alcuni tra i migliori relatori a Sirmione, la “perla del Lago di Garda”. E' un evento sganciato da logiche commerciali con lo scopo di dare una formazione il piu' possibile obiettiva. Questo resterà sempre una bussola di primaria importanza per SIDI ITALIA
Partecipare a questo primo congresso significa prendere parte alla partenza di un grande progetto scientifico indipendente, nel nome dell'italianità e della qualità.
Contro il turismo odontoiatrico a basso costo eper salvaguardare la salute del paziente.Perché l’Implantologia italiana è tra le migliori del mondo.
Puoi leggere il programma dettagliato su
www.sidi talia.net e su www.hqeformazione.it
o telefonandoci allo 02.39 43 55 10 348. 410.58.04 – 349.79.20.343
Craniodonzia è la nuova frontiera dell'Ortodonzia e rappresenta davvero un diverso ed innovativo metodo lavorativo. Il Dr. Giuseppe Stefanelli affronta e risolve con grande successo casi importanti di cui questa breve presentazione non evidenzia che una piccola parte.
Corso che integra tecnicamente gli insegnamenti del Dr. Giuseppe Stefanelli. Tenuto dall'ODT. Massimo Viglioli, si rivolge a chi ha già frequentato i corsi del Dr. Stefanelli o intendesse farlo prossimamente.
2. Curriculum Vitae
Laurea in Medicina e Chirurgia presso
Università Statale di Milano nel 1978.
Specialista odontoiatra dal 1982 con
particolare attività in campo gnatologico,
ortodontico e posturale.
Master in Applied Kinesiology nel 1990.
Docente di corsi di perfezionamento sul tema
gnato-posturale presso varie università
italiane e straniere ( Tufts University Boston ).
Membro e relatore all’Annual Conference
della Bioresearch Inc. di Milwaukee (WI-
USA).
Opinion leader in Italia della Tekscan di
Boston.
Oltre a varie pubblicazioni su riviste
specialistiche è autore dei libri:
“ Sistema Stomatognatico nel Contesto
Posturale ” (2003),
“ Ortognatodonzia Sistemica ” (2006),
“ Craniodonzia: Il Sistema ALF “ (2011).
Co-autore del libro “ Odontoiatria e Sport “
(2010).
Direttore Scientifico del congresso annuale
“C’è Sirmione Symposium”
Esercita la libera professione.
3. 8/9
Marzo Filosofia e Diagnosi
2013
La Filosofia Gnato-Posturale
Il Sistema Posturale
Organizzazione neurologica :fisiologia e interadattabilità
dei recettori sensoriali
I Sistemi Cinematici
Coordinazione motoria
Le catene muscolari
Circuiti dell’asse verticale e orizzontale
La dinamica elicoidale
Il Meccanismo Respiratorio Primario Cranio-Sacrale (MRP)
Fondamenti neuroanatomofisiologici
La meccanica elicoidale della base cranica
Accrescimento dinamico dello scheletro cranio-facciale
La flessione evolutiva della base cranica
Dinamica Sfeno-etmoido-vomere-mascellare
Dinamica Occipito-temporo-mandibolare
La Discrepanza dento-alveolare
L’adattamento mandibolare al piano occlusale mascellare
Piano occlusale e Occlusione funzionale
I piani di riferimento gnatologici
Formazione e maturazione del piano occlusale
Il piano occlusale tridimensionale elicoidale
Engrammi Cranio-Posturali
Asimmetria fisiologica
Relazione Centrica tra mito e realtà
Teorie e definizioni
Affidabilità dei classici riferimenti gnatologici
Relazione tra Asse Occipitale e Asse Mandibolare
L’asse Cerniera cranio-cervicale
La Relazione Centrica Funzionale
4. La Diagnosi Clinica
12/13 La Cartella Clinica Gnato-Posturale
Analisi posturale
Aprile Palpazione
2013 Test semeiotici posturali
Simmetrie toniche
Kinesiologia Applicata :
l’arte di interpretare il linguaggio corporeo
Basi neurofisiologiche e riflessi posturali
Il Test Muscolare
La Localizzazione Terapeutica (TL)
Il Challenge
Organizzazione Neurologica e Valutazione Neuromotoria
Switching test
Il Recettore Oculare
Cenni di anatomia e fisiologia oculare
Semeiotica e tests kinesiologici
Correlazione bocca-occhio
Valutazione cranio-sacrale secondo la K.A.
Lesioni respiratorie
Lesioni non respiratorie
Lesioni intraossee e splancnocraniche
Esercitazioni pratiche
La Diagnosi Radiologica
Teleradiografia laterale e frontale
Cefalometria: dati essenziali
Teleradiografie laterali dinamiche cervicali
Rx-trans-orale asse C0-C1-C2
Cone Beam 3D ( Scanora 3D )
La Diagnosi Strumentale
La pedana posturo-stabilometrica
Analisi computerizzata occlusale ( T-scan )
Cenni di elettrokinesiomiografia cranio-mandibolare
La Diagnosi sui modelli in gesso
La Norma Volumetrica
Le correlazioni cranio-posturo-dentali
I modelli e gli engrammi cranici
5. Le Cause di Disequilibrio Posturale
10/11 Test di Meersseman (JPM test)
Test di Relazione Centrica Funzionale (RCF test)
Maggio Challenge Propriocettivo Pelvi-Rachideo
2013 Challenge per categoria pelvica
Challenge sacrale
Challenge podalico
Procedura di normalizzazione dell’asse cranio-sacrale
nel paziente in estensione, in flessione, in torsione
Il reperimento della cera di RCF
Cause Stomatognatiche
-Disfunzione occlusale maggiore
-Disfunzioni linguali
-Muro incisivo
-Postura anomala mandibolare
-Teoria del Range Propriocettivo Tridimensionale Occlusale
(RPTO)
-Determinazione della dimensione verticale, sagittale e laterale
- Disfunzione occlusale minore
-Teoria dei versanti muscolari
-Individuazione delle interferenze centriche e deflettenti
- Analisi funzionale dinamica
-La Funzione masticatoria
- Dente Neurologico
- Stress Energetico e Bruxismo
- Trattamento Muscoli masticatori e manipolazione ATM
Esercitazione pratica
Cause Podaliche
Cenni di anatomia del piede
Fisiopatologia degli appoggi plantari
Correlazione tra deglutizione e postura
Anchiloglossia da frenulo linguale corto
Correlazione tra funzione masticatoria e deambulatoria
Challenge podalico specifico
Terapia ortesica con solette propriocettive
Esercitazione Pratica
6. Craniodonzia
10/11 Crollo dell’ortodonzia e della gnatologia dogmatica
Maggio -I Dieci Dogmi
2013 -Obbiettivi del trattamento ortodontico
-Il trattamento precoce
-Biotipologia
- Costituzione e Diatesi
- Regolazione ormonale della crescita cranio-facciale
- Cenni di PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI)
- Cenni di Medicina Funzionale
- Inquadramento Neuro-Vegetativo
- Messaggio biotipologico ed energetica cranio-sacrale
-Terapia Funzionale
- Espansione delle arcate
- Il Bionator di Balters
- Il Morso Aperto
-La lingua, apparecchio ortodontico naturale
- Placche di riposizionamento linguale
- Dispositivi propriocettori linguali
- Bite dinamico funzionale
- La RNO di P. Planas ( Placche e Piste Dirette )
- Rapporti tra occlusione, ortodonzia e scoliosi vertebrale
- ALF System ( Advanced Lightwire Functional )
-Terapia osteopatica cranio-sacrale da associare al trattamento
ortodontico
- Casi Clinici
7. casi clinici complessi trattati secondo la Craniodonzia
Caso 1. Grave Classe 2/1 endognatica. Trattamento con apparecchiatura ALF
Caso 2. Classe 2/1 deep bite. Trattamento con Bionator
Caso 3. Morso crociato monolaterale. Trattamento con piste dirette composito
8. casi clinici complessi trattati secondo la Craniodonzia
Caso 4. Cross posteriore monolaterale e open bite. Trattamento con ALF
Caso 5. Grave endognazia. Trattamento con ALF + apparecchiatura multibracket
Caso 6. Classe 2 Open bite. Trattamento con ERP + Tecnica MEAW
9. casi clinici complessi trattati secondo la Craniodonzia
Caso 7. Paziente disfunzionale ATM. Trattamento con ALF + Tecnica MEAW
Caso 8. Classe 2 deep bite. Trattamento con ALF + Tecnica MEAW
Caso 9. Morsus tectus. Trattamento con Tecnica MEAW
10. casi clinici complessi trattati secondo la Craniodonzia
Caso 10. Grave Open bite. Trattamento con Tecnica ALF+MEAW
Caso 11. Grave Open bite in paziente adulto.
Trattamento con Tecnica ALF+ MEAW.
Caso 12 Endognazia asimmetrica e open bite paziente adulto.
Tecnica ALF + MEAW
11. casi clinici complessi trattati secondo la Craniodonzia
Caso 13. Classe 3 ipodivergente. Tecnica ALF + MEAW
Caso 14. Grave Classe 3 iperdivergente. Tecnica ALF + MEAW
Caso 15. Classe 3 cross bilaterale in paziente adulto. Tecnica MEAW
12. Il corso si svolgerà a: VERONA
Date: 8/9 Marzo – 12/13 Aprile - 10/11 Maggio 2013
Partecipanti: max. 30
Quota: € 1500 + iva
ECM: 50 punti
Corso riservato a Medici Odontoiatri ed Odontoiatri
Iscrizioni :
High Quality Events
Via Paisiello, 12, 20131 Milano
Tel.02.39.43.55.10 - Fax 02/39.43.55.10
Cellulari: 348/4105804 – 349/7920343
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