Questa è una presentazione di Arte riguardo Cimabue
Ticonzero news 145.pdf
1. Ticonzero news
I commenti posi-
tivi dei clienti
consentono di
dimostrare i suc-
cessi raggiunti e
di porre in risalto
Sommario
Scienza&Società
• Mario Agostinelli, Un Piano energetico ambien-
tale senza Green News Deal
• Roberto Vacca, Energia, calore e il fisico antipa-
tico
• Luigi Campanella, La Madonna di Rubens /
Pneumatici riciclati / Il nome di Cartagine / Lo
zampino del microbiota / I biberon più antichi
• Paolo Manzelli, Quantum Habitat for Quan-
tum Green Architecture
• PierLuigi Albini, Considerazioni attorno al Neo-
socialismo
EconomiaPoliticaSocietà
• Fabrizio Ciocca, Africani d'Italia
Luigi Agostini, La Grande Privatizzazione: bi-
lancio e prospettive. Ilva, Eni, Kuka
Recensioni e critica
• Giovanna Corchia, Sasha e il paese scomparso
Segnalazioni
• Roberto Vacca, L’invenzione del tempo
• Grammenos Mastrojeini e Antonello Pasini,
Effetto serra effetto guerra
• TTecnologico,
Immagini interne: animali di Pixabay
Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati
n. I n. 145 gennaio 2024
M. Agostinelli Energenze
L. Agostini❖ Note critiche
P. L. Albini Labirinti di lettura
P.L. Albini Recensioni di saggi
Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà
Autori Vari Frodi&Favole
Autori Vari Articoli di Scienza&Società
Autori Vari R/C recensioni e critica
A. Bailetti A proposito di film
G. Camarda Cronache di politica economica
L. Campanella Comunicare scienza
A. Castronuovo Meccanica della fantasia
O. Cilona Democrazia&Impresa
G. Corchia Cultura&Società
A. M. Curci Il cielo indiviso
E. D’Alessio Altrove e Dintorni
A. De Marco Bioculture
G. Grütter Disegno e Immagine
G. Iannarone Educazione alla legalità
M. Maggi Tecnorischio&Ambiente
P. Manzelli Scienza e Arte
L. Michelini Civitas
R. Nobili Filosofia scientifica
S. Ombuen Urbania
P. Pallottino Figure
F. Rufo Biopolitiche
R. Vacca Fuori dal coro
E. Ventura Divagazioni
F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza
Le rubriche aperiodiche di Ticonzero
n. Codice ISSN 2420-8442
Sommario
Scienza&Società
Roberto Vacca, Perbenismo e wokeness
Luigi Campanella, Smog / Biosensori comme-
stibili / Carbonio blu / Prodotti qualificati / Mi-
croplastiche / Gas serra / Ecocidio / Rifiuti far-
maceutici
Mario Agostinelli, COP 28: la trappola della
lenta transizione dai fossili
EPS.EconomiaPoliticaSocietà
• Stefano Berni, La finanza è oggi la continuazio-
ne della guerra con altri mezzi
• Gian Carlo Blangiardo, Aggiorniamo (e depo-
tenziamo) l’invecchiamento demografico
Recensioni e critica
• PierLuigi Albini, Essere natura di Andrea
Staid / Etica ed evoluzionismo di Eleonora Se-
verini
Le segnalazioni
• Pietro Greco, Homo. Arte e scienza
• PierLuigi Albini, Traduzione, riduzione e com-
mento de il Milione o la descrizione del mon-
do di Marco Polo
• Scienze notizie, La lettura della mente potreb-
be diventare una realtà
2. Fuori dal coro di Roberto Vacca
59. Perbenismo e wokeness
Aveva ragione Paola. Le avevo chiesto di ri-
guardare un mio vecchio articolo che stava per
essere incluso in un’antologia. Mi aveva detto:
“Può andare bene. Però avevi usato la parola
“negro”. Cambia con “nero”.”
Avevo risposto:
“Non è necessario. “Negro” è parola ita-
liana. Sarebbe anche inglese. Prima era la for-
ma usuale, mentre ”nigger” era quella dispre-
giativa – considerata offensiva – sebbene ai
tempi antichi anche “nigger” fosse quasi accet-
tabile. Quando ero ragazzino, la mia nonna
americana Lillian Vernon De Bosis (persona
soave), mi insegnò la poesiola:
“There was an old nigger and he had a
wooden leg,
He had no tobacco – no tobacco could he
beg.
Another old nigger was as cunning as a
fox
And he always had tobacco in his old to-
bacco box.”
Paola aveva detto:
“Le lingue cambiano. Gli americani han-
no preferito “black” o “african-american”. Nes-
suno li ha obbligati. Anche qui da noi non c’è
obbligo, ma “negro” oggi suona male.”
Modificai quel testo e cominciai a ragio-
nare sulla tendenza americana a evitare espres-
sioni che possano implicare l’approvazione di
pregiudizi razziali, discriminazioni o disugua-
glianze sociali.
È diventato ormai un vasto movimento
con fautori e oppositori e dure polemiche su
tutti i mezzi di comunicazione: si chiama
wokeness. [continua]
Comunicare scienza di Luigi Campanella
108. Smog / Biosensori commestibili / Carbonio blu /
Prodotti qualificati / Microplastiche / Gas serra / Ecoci-
dio Rifiuti farmaceutici
Lo smog è considerato un nemico di cuore e polmoni,
In particolare il particolato atmosferico (PM), compo-
nente principale dell'inquinamento, danneggia i polmo-
ni ostruendoli e inibisce alcuni processi enzimatici per
l'azione dei metalli contenuti nel PM. La storia del tra-
sporto pubblico ha evidenziato quest'ultima gravità. La
benzina di prima generazione conteneva piombo e dal
suo uso derivò una crescente statistica di intossicazione
del sangue da metalli, in particolare piombo. Si cercò di
porre rimedio con la benzina verde, nella quale l'azione
antidetonante esercitata dal piombo nella benzina rossa
veniva invece svolta dagli idrocarburi aromatici. Il ri-
sultato fu però una crescita rapida dei tumori del rene
in relazione al carattere cancerogeno del benzene, il
primo degli idrocarburi aromatici. Si tentò di rimediare
ancora con la benzina verde di seconda generazione,
ma le patologie cardiovascolari e polmonari sono au-
mentate in relazione al nuovo responsabile da essa pro-
dotto, proprio il PM.
Quest'ultima situazione, nella sua gravità anche
superiore ai casi precedenti, ha obbligato ad ulteriori
correttivi che oggi ci fanno stare più tranquilli, come
combustibili più controllati e marmitte catalitiche. L'in-
quinamento infatti danneggia vasi ed arterie con accre-
sciuto rischio di ictus e infarto, peggio in presenza di
infezioni virali. La corrispondenza tra concentrazione
del PM e malattie cardiovascolari è oggettivamente
comprovata da banche dati aggiornate e affidabili con
valori delle patologie più elevati proprio nei Paesi da
valori medi annuali di PM più alti (rispettivamente 70 e
50 microgrammi per mc in India e […] [continua]
108.1 Smog
3. EPS – articoli di Autori Vari
204. La finanza è oggi la continuazione della
guerra con altri mezzi, di Stefano Berni
Allo stesso modo con cui gli uomini nel paleoliti-
co si fronteggiavano tra tribù per predare, com-
battere, derubare, così oggi si comportano gli uo-
mini della finanza, almeno stando alla lettura an-
tropologica che se ne ricava leggendo l’insolito e
drammatico libro di Silvano Cacciari. La logica
del mercato e dei suoi attori principali
(economisti, finanzieri, brokers, speculatori) ri-
spondono alle stesse dinamiche tipiche di un
comportamento neotribale in cui conta solo vin-
cere. Non si tratta di un semplice gioco, come
vorrebbero farci credere gli stessi finanziatori,
utilizzando il termine “giocare in borsa”. Nel gio-
co infatti c’è un aspetto ludico, divertente, dove
si può perdere tutto ma non la vita stessa. Nella
finanza attuale invece il gioco si fa duro, non ha
regole ben definite ma tutto è permesso, tanto che
la finanziarizzazione assomiglia più ad una guer-
ra che, appunto, a un semplice gioco.
Cacciari non è tanto scandalizzato nel de-
scrivere la realtà cruenta che soggiace dietro la
finanza, quanto è preoccupato che tutto questo
fenomeno è perlopiù sottaciuto, invisibile, alme-
no nella sua manifestazione, e poco conosciuto,
benché dall’economico dipenda ormai la vita di
ciascuno di noi e non solo dei giocatori. Infatti, se
nella guerra (almeno classicamente intesa) o nel
gioco giocano persone le quali rischiano perso-
nalmente, qui il rischio di perdite economiche
ingenti, che mettono in ginocchio l’economia
mondiale, riguarda tutti. La finanza attuale svolge
una guerra di alcuni scommettitori contro altri, i
quali però investono capitali spesso non più ri-
conducibili a loro stessi […] [continua]
Energenze di Mario Agostinelli
60. COP 28: la trappola della lenta transizione dai
fossili [estratto]
[…]
Le conclusioni della Cop 28 di Dubai
La Ue si era presentata a Dubai con l’obiettivo più
ambizioso di sempre: ottenere un impegno globale
sul phase out delle fossili, con la sola eccezione di
quella frazione “unabated”, insostituibile prima del
2050.
Ed è proprio stata la parola “unabated” a for-
nire la via di fuga, il lasciapassare per tutte le in-
frastrutture energetiche che continueranno a usare
combustibili fossili, magari (ma non è detto) con
l’adozione di tecnologie per la cattura e lo stoccag-
gio di CO2.
Dice infatti Chicco Testa che sono stati trovati
i giusti compromessi per mettere d’accordo tutti,
dai petrolieri agli ambientalisti, riconoscendo il
diritto di cittadinanza a tutte le tecnologie utilizza-
bili: non solo rinnovabili, ma anche nucleare, cat-
tura del carbonio, idrogeno, combustibili low-
carbon. Ed è purtroppo vero. Dubai, con lo spiega-
mento muscolare degno dei nuovi padroni delle
ferriere del 2023, ha archiviato l’obiettivo di fissa-
re il tempo di fuoriuscita dai fossili, lasciando i
Paesi contraenti liberi di fare le scelte più conve-
nienti sul mercato ed in base alle risorse di cui di-
spongono nei loro confini.
La Cop 28 aveva tre obiettivi dichiarati: una
roadmap per il phase-out delle fonti fossili; il so-
stegno finanziario per i paesi in via di sviluppo,
l’eliminazione progressiva dei sussidi dannosi a
carbone petrolio e gas, con trasferimento verso
sussidi utili a rinnovabili […] [continua]
4. Recensioni di saggi e critica di PierLuigi Albini
254. Essere natura di Andrea Staid
L’autore è un antropologo che prospetta la necessità di fondare un’ecologia di tutto il vivente, per contra-
stare davvero il riscaldamento globale in corso, dovuto – non ci sono più dubbi – alle attività umane a par-
tire dalla prima rivoluzione industriale. Non che in precedenza l’umanità non avesse sfruttato le risorse
offerte dalla Terra, ma la scarsa potenza tecnica del tempo e i limitati numeri delle popolazioni permette-
vano la rigenerazione di gran parte del cosiddetto capitale naturale. [continua]
259. Etica ed evoluzionismo di Eleonora Severini
Si tratta di una ricognizione importante sul tema del titolo, che andrebbe non solo letta, ma riflettuta e ap-
profondita. Intanto perché, nei limiti delle 144 pagine, compie una rassegna ampia dei diversi contributi
storici e contemporanei sull’etica in rapporto all’evoluzionismo, permettendo a chi legge di coniugare la
scienza e un ramo della filosofia. La qualcosa non avviene troppo spesso, specialmente per quanto riguar-
da l’evoluzionismo (come, del resto, anche per l’estetica1 ). Scrive l’autrice che nello “intreccio tra rifles-
sione filosofica e discipline empiriche, la cornice epistemologica di riferimento non può che essere quella
fornita dall’evoluzionismo darwiniano”. [continua]
EPS – articoli di Autori Vari
205. Aggiorniamo (e depotenziamo) l’invecchiamento demografico, di Gian Carlo Blangiardo
Nel volume italiano del Dizionario Demografico Multilingue, con il quale alla fine degli anni ’50 Bernar-
do Colombo metteva a disposizione degli studiosi un importante e utile strumento di lavoro, si definivano
vecchi “ […] coloro che sono entrati nell’età senile, o vecchiaia, il cui inizio si fa coincidere spesso, con-
venzionalmente, coll’età delle quiescenza o età della pensione (60 o 65 anni di solito “(Colombo, 1959,
p.45). A quel tempo l’aspettativa di vita di un sessantacinquenne, secondo le tavole Istat 1960-62, era di
13,4 anni per i maschi e 15,3 per le femmine. Da allora sono passati più di sessant’anni e la vita residua
attesa al 65° compleanno è salita a 18,9 e 21,9 anni, rispettivamente per maschi e femmine, ma il confine
statistico dell’età senile non ha subìto alcuna modifica, nonostante il costante allungamento di quella che
formalmente è la stagione della senilità.
Misure alternative dell’invecchiamento
A ben vedere, una interessante proposta per rendere “mobile” la soglia di accesso alle età anziane, così da
tenere conto delle conquiste sul fronte della durata della vita, è stata avanzata già quasi mezzo secolo fa.
L’idea consisteva nel sostituire la classica definizione di anziano, inteso come colui che “ha vissuto per un
certo numero di anni”, con quella più elastica che considera tale “chi ha ancora (mediamente) da vivere
per non più di un certo numero di anni” (Rayder, 1975; Di Comite, 1977). [continua]
5. Segnalazioni
Le News di Ticonzero sono visibili anche su
Ticonzero Facebook Calaméo Slideshare Tablet e
smartphone
Altervista
Clicca sopra: Ctrl+cursore ↑
salvo diversa indicazione
Editor e publisher: PierLuigi Albini
Ctrl+click sull’immagine
Scienze Notizie
La lettura della mente potrebbe diventare realtà grazie a una nuova scoperta