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Liceo classico L.Ariosto Indirizzo di Scienze Sociali Classe 4 R STAGE FORMATIVO MODELLI DI WELFARE: COME RISPONDERE AI BISOGNI I servizi alla persona e sociosanitari come osservatorio privilegiato delle nuove politiche di welfare locale. a.s. 2005/2006
IL MINORE Liceo classico L.Ariosto Indirizzo di Scienze Sociali Classe 4 R OGGETTO  O SOGGETTO? Dall’antichità ad oggi un problema ancora irrisolto. a.s. 2005/2006
Tirocinanti Luca Bolzati Angela Cantelli Filippo Carlotti
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Un ringraziamento particolare... Alle professoresse  Silvana Fattori  Marina Gallerani Daniela Veloccia per le fonti della parte teorica. Ad  Agnese Bregoli per la collaborazione tecnica.
“ Quale esempio eccellente del potere dell’abito fu il piccolo Oliver Twist! Avvolto nella coperta […] sarebbe potuto essere tanto il figlio di un nobile, quanto il figlio di un accattone; […] Ma dopo che era stato infagottato nelle vecchie fasce di cotone, […] venne ad essere in tal modo segnato, etichettato e destinato al proprio posto: […] un orfano dell’ospizio.” Dickens C ., Le avventure di Oliver Twist
Indice ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
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Perchè questa scelta... La scelta di indagare le problematiche dei minori nella società è nata, principalmente, dall’esperienza svoltasi lo scorso anno durante il periodo di stage formativo nelle scuole d’infanzia del Comune. Quello che più ci ha colpito è lo sguardo ingenuo che solo i bambini possiedono, quello sguardo sincero che mostra la realtà così com’è, e ne resta colpito da ogni piccolo particolare. E  gli adulti, come guardano i bambini? È proprio da questo sguardo che dipende la concezione del minore come  oggetto  o come  soggetto . Il minore dipende dallo sguardo dell’adulto.
Dalla teoria… … alla pratica!
Dalla teoria… ,[object Object],Il minore oggi : le problematiche interne ed esterne alla famiglia
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],IL MINORE NELLA STORIA
[object Object],La società medievale e l'apprendistato come educazione Questa coscienza non esisteva. Ciò  non significa  che i bambini fossero trascurati, abbandonati o disprezzati.   = Coscienza delle particolari caratteristiche infantili, caratteristiche che essenzialmente distinguono il bambino dall'adulto, anche giovane.
Il bambino piccolissimo, ancora troppo fragile per mescolarsi alla vita degli adulti non conta nulla, ma appena ritenuto capace di fare a meno delle madri e delle nutrici, (quindi circa all’età di sette anni)  veniva inglobato nel  mondo degli adulti . Nella societa medievale vi era l’abitudine di  collocare i figli, all’età di circa sette o nove anni  in casa d’altri per i servizi più grossolani, impegnandoli in tal modo fino a quattordici / diciotto anni.   Non si tenevano i figli presso di sé, ma si mandavano in un’altra famiglia, con o senza contratto, perché vi abitassero e vi cominciassero a vivere, per imparare un mestiere o istruirsi. In questo modo, l’ apprendistato  può essere inteso come una forma molto diffusa di educazione,  Diventavano apprendisti Avanti
Per quanto riguarda l’uguaglianza tra i figli, è noto che nel medioevo il figlio primogenito era il privilegiato, in quanto ereditava il patrimonio del padre, per evitare la frammentazione del patrimonio.  In questa trasmissione per via diretta da una generazione all’altra,  non c’era posto per la scuola.  Di fatto, la scuola era riservata ad una categoria particolare della società La norma generale era  l’apprendistato.  Dovunque si lavorava o ci si divertiva,  i bambini erano con i grandi e così  imparavano la vita . Il destino degli altri figli era ridotto alla  vita religiosa  o, per gli uomini, alla  vita da cavalieri . Indietro
Il bambino al centro, come si può notare dall’abbigliamento, è gia considerato parte del mondo degli adulti. INDIETRO
Un famoso scudiero... INDIETRO
La  lenta e graduale  sostituzione della scuola all’apprendistato esprime anche una  maggiore vicinanza della famiglia al bambino , una famiglia che si concentra su di lui collegando in tal modo senso di famiglia e senso di infanzia.  Nel Quattrocento e nel Cinquecento, i secoli del Rinascimento,  la natura reale e il sentimento della famiglia si trasformano. L’avvenimento essenziale consiste nell’estendersi della frequenza scolastica. La scuola comincia ad essere sempre meno riservata ad una classe privilegiata, e sempre più uno strumento di normale iniziazione sociale, di passaggio dalla condizione di bambino a quella di adulto. La nascita del sentimento dell'infanzia
Alla fine del Cinquecento il sentimento per l’infanzia si è trasformato e tende a riconoscere il piacere che si trova nei modi dei bambini piccini, a bamboleggiare con loro.  Giocare coi bambini, probabilmente, era sempre piaciuto alle madri, alle nutrici, alle bambinaie, ma si trattava di qualcosa che apparteneva al vasto dominio dei sentimenti inespressi. Questa tendenza a vezzeggiare i bambini è riferita con più efficacia dalle reazioni critiche che provocò alla fine del Cinquecento e soprattutto nel Seicento.  Indietro
Il Seicento: l'educazione e la nascita del collegio La scuola si fa strumento di severa disciplina.  Necessità della Chiesa di entrare in ogni ambito della vita delle persone, per combattere il protestantesimo.  L’educazione, quindi, si mostra uno strumento molto utile.  Si responsabilizzano i genitori della vita e dell’educazione dei propri figli. Collegi e scuole gesuitiche Moralizzazione della società
Questi insegnamenti erano effettuati anche per mezzo di trattati d’educazione per i genitori, dove si insegnava loro come comportarsi con i figli (decidere tra carezze o punizioni, …). Il bambino diventò sempre più un elemento essenziale della quotidianità. La morale impone di dare a tutti i figli, non solo al primogenito, una preparazione alla vita. La famiglia del Seicento si distingue da quella del Medioevo per la socievolezza che mantiene, ma non è ancora la famiglia moderna.  Indietro  FUORI DALL’ETICA DELLA CONTRORIFORMA...
L'illuminismo Dal Settecento in poi si fa largo una visione della famiglia dove prevale l’uguaglianza. Spinti dai nuovi ideali, si va sempre di più dalla famiglia-casata alla famiglia moderna basata sui sentimenti.   Inoltre, fino al Seicento la vita era sempre pubblica, non solo per il re che non era mai solo, ma anche per la gente comune. A partire dal Settecento, la famiglia comincia ad appartarsi rispetto alla società respingendola al di là di una zona di vita privata sempre più estesa. L’esigenza ora è difendersi dalla gente.  La mancanza di intimità, aveva ostacolato a lungo la formazione del sentimento della famiglia. Indietro
L'Età Vittoriana e le sue contraddizioni Quando Carlo II tornando dall’esilio in Francia, riportò la monarchia in Inghilterra, abolì le leggi proibizioniste di Cromwell ed il popolo si lasciò andare a svaghi e divertimenti come reazione alla repressione. L’incoronazione della regina Vittoria nei primi anni dell’Ottocento segnò la fine di questi divertimenti attraverso la repressione della morale sessuale. Questo creò un’apparente borghesia perbenista dallo spiccato moralismo che nascondeva la povertà e il malessere delle classi basse.  Chi meglio di poeti e scrittori può descrivere le dinamiche della società in modo così veritiero e profondo?
“ Quale esempio eccellente del potere dell’abito fu il piccolo Oliver Twist! Avvolto nella coperta che fino a quel momento era stata la sua sola protezione, sarebbe potuto essere tanto il figlio di un nobile, quanto il figlio di un accattone; […]Ma dopo che era stato infagottato nelle vecchie fasce di cotone, […] venne ad essere in tal modo segnato, etichettato e destinato al proprio posto: un bambino a carico della parrocchia, un orfano dell’ospizio […]. Oliver strillò a tutto spiano. Se avesse saputo di essere orfano e affidato all’affettuosa misericordia di fabbricieri e direttori di ospizi, forse avrebbe strillato ancora più forte.”. Charles Dickens,  Oliver Twist Tutti gli uomini nascono allo stesso modo, ma purtroppo la sorte di un bambino dipende da chi gli sta intorno…
“ Avvezza ad ubbidire a John, mi avvicinai alla sua poltrona: […] sapevo che mi avrebbe percossa e mentre aspettavo, tremante, d’essere colpita, osservavo l’aspetto brutale e disgustoso di colui che si accingeva a farlo. Forse egli mi lesse in viso quel pensiero, perché ad un tratto, senza dir parola,[…] mi colpì. […] – Questo è per la sfacciataggine con la quale parli alla mamma, - disse, - e per come te la sei svignata, andando a nasconderti dietro le tende, e per l’espressione dei tuoi occhi due minuti fa, talpa!- Abituata alle ingiurie di John Reed, non mi passava per la testa di rispondergli; non pensavo ad altro che scansare il colpo che certo avrebbe fatto seguito agli insulti.”   Charlotte Bronte , Jane Eyre
Molto spesso i bambini abbandonati venivano  accolti in  istituti dove disciplina e omologazione si curavano  di  dare una buona immagine alla società. “ […]- Signorina Temple! […] Chi è quella ragazza coi capelli arricciati? […] – E con mano tremante [il signor Brocklehurst] puntò il bastone verso quell’oggetto disgustoso. - È Julia Severn – rispose in tono pacato la signorina Temple. - Julia Severn? E perché ha i capelli arricciati? Perché, in isfida ai regolamenti e ai principi di questa casa, si uniforma così sfacciatamente alle abitudini mondane? Qui, in un istituto di carità, in una casa evangelica, mostrarsi con una pettinatura tutta a ricci! - I capelli di Julia sono ricci naturalmente – ribatté la signorina Temple con voce ancor più pacata. - Naturalmente sì! Ma noi non ci conformiamo alla natura! […] Ho detto e ripetuto che i capelli devono essere tesi, pettinati con semplicità e modestia. Signorina Temple, i capelli di quella bambina devono essere rasati; […].”  C. Bronte,  Jane Eyre
“ La vecchia era una donna ricca di saggezza e di esperienza; sapeva cosa giovava ai bambini e aveva un’idea molto chiara e precisa di cosa giovava a lei. Per conseguenza destinava a se stessa la maggior parte del contributo settimanale e nutriva gli orfanelli della parrocchia con razioni ancora più scarse di quelle previste inizialmente;[…] proprio quando un bambino era riuscito a sopravvivere […] in otto casi su dieci accadeva perversamente o che si ammalasse di fame e di freddo, o  che cadesse nel  fuoco, […]tutte  circostanze a  causa delle quali l’infelice,  piccola   c reatura finiva di solito all’altro  mondo , ove  si  riuniva coi genitori mai conosciuti di questo.”   “ […] il consiglio di amministrazione dell’ospizio si recava a fare pellegrinaggi periodici alla fattoria e, invariabilmente, mandava il giorno prima il messo parrocchiale ad avvertire che vi sarebbe stata l’ispezione. All’arrivo del consiglio, i bambini erano puliti e lindi; e che altro avrebbe potuto volere la gente?”   C. Dickens,  Oliver Twist
“ Ai piedi di una ripida salita, aspettò che sopraggiungesse una diligenza, poi chiese l’elemosina ai passeggeri […]”  i quali gli proposero  “[…] di far loro vedere sin dove sarebbe riuscito a correre per mezzo penny. Il povero Oliver cercò di star dietro per un tratto alla diligenza, ma non vi riuscì, a causa dello sfinimento e dei piedi indolenziti. Quando i passeggeri se ne accorsero, si rimisero in tasca le monetine, dicendo che era un  mascalzoncello pigro e non meritava un bel nulla .”   C. Dickens,  Oliver  Twi st Nelle strade, poi, la vita era ancor più difficile…
W. Blake,  The Chimney Sweeper (Songs of Innocence ), 1789 When my mother died I was very young, And my father sold me while yet my tongue Could scarcely cry " 'weep! 'weep! 'weep! 'weep!" So your chimneys I sweep & in soot I sleep. There's little Tom Dacre, who cried when his head, That curl'd like a lamb's back. was shav'd: so I said "Hush. Tom! never mind it, for when your head's bare You know that the soot cannot spoil your white hair”. And so he was quiet & that very night, As Tom was a-sleeping, he had such a sight! That thousands of sweepers, Dick, Joe, Ned or Jack. Were all of them lock'd up in coffins of black.  And by came an Angel who had a bright key, And he open'd the coffins & set them all free; Then down a green plain leaping, laughing, they run, And wash in a river. and shine in the Sun. Then naked & white, all their bags left behind, They rise upon clouds and sport in the wind; And the Angel told Tom, if he'd be a good boy, He'd have God for his father & never want joy. And so Tom awoke; and we rose in the dark. And got with our bags & our brushes to work. Tho' the morning was cold, Tom was happy & warm; So if all do their duty they need not fear harm
W. Blake,  The Chimney Sweeper (Songs of Experience), 1794 A little black thing among the snow: Crying weep, weep, in notes of woe! Where are thy father & mother! say! They are both gone up to the church to pray. Because I was happy upon the heath, And smil'd among the winters snow: They clothed me in the clothes of de ath, And taught me to sing the notes of  woe And because I am happy, & dance  & sing, They think they have done me no  injury: And are gone to praise God & his  Priest & King Who make up a heaven of our  misery.   .  INDIETRO
Il minore oggi ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],Il contesto del trauma, quindi sarà la  relazione con la madre , cioè il primo mondo con cui il bambino impara a relazionarsi e la difesa che lo tutela fin tanto che non avrà sviluppato la coscienza della differenza tra sé e l’esterno. Il trauma infantile nella teoria psicoanalitica
[object Object],“ Il concetto di trauma comporta necessariamente una connessione di questo tipo con una breccia aperta in una  barriera , altrimenti efficace, che si oppone agli stimoli.” La barriera, dotata di una propria provvista d’energia, cerca di difendere l’organismo dall’irruzione precoce della realtà esterna Quali meccanismi entrano in azione?
In seguito al trauma, il bambino tenta ugualmente l’identificazione con la madre, poiché è l’unica difesa che può mettere in atto. L’ introiezione  di vissuti per la maggior parte negativi, però,  si rifletterà sui suoi comportamenti .  Definizione Il soggetto del trauma, quindi, non riuscirà ad emanciparsi, perché  rimarrà sempre legato al destino dell’oggetto  e il trauma continuerà a ripetersi. L'identificazione
Il bambino acquisisce il senso del tempo grazie al ritmo e alla continuità che la madre gli trasmette. Questo gli permette di  proiettare  la sua fiducia in se stesso anche verso il mondo esterno e il futuro.  Se, invece, la separazione dalla madre è troppo lunga o definitiva, il bambino potrebbe sviluppare sfiducia e aggressività verso l’esterno e il nuovo che, secondo la sua visione, non può portargli nulla di buono. Fiducia nel futuro
Reazioni al dolore Nel contesto traumatico, anche le reazioni al dolore, che solitamente sono la protesta e la lotta, si sviluppano in modo contorto in rassegnazione, assenza di speranza, passività; si nota una diminuzione di movimenti attivi fisici e un appiattimento dei sentimenti (Bowlby). “ Queste risposte depressive corrispondono ad uno  sforzo di adattamento all’ambiente  che si manifesta con il soffocamento dell’esperienza soggettiva; in tal modo il desiderio disperato di uno stato perduto è soppresso attraverso un’inibizione generalizzata delle emozioni.”. A. M. e J. Sandler
“ Il lavoro del lutto è un processo di  rielaborazione  nell’intimo dell’individuo  del sentimento di essere responsabili della morte  di una persona cara, sentimento dovuto alle pulsioni distruttive che accompagnano l’amore (Winnicott).”. Il senso di colpa per la morte del genitore è dovuto all’identificazione con l’altro genitore e alla fantasia che il genitore superstite sia il colpevole. La perdita di un genitore nei primi anni di vita, inoltre, ha quasi sempre profonde ripercussioni sul  problema dell’identità di genere , poiché l’individuo non ha una figura maschile o femminile con cui confrontarsi ed acquisire fiducia nel mondo. Il minore oggi Lavoro sul lutto
INDIETRO Termine che indica il processo mediante cui il soggetto si costituisce gradualmente come tale assimilando uno o più tratti di un altro individuo e modellandosi su di essi. Freud distingue l’identificazione primaria, che rappresenta la forma originaria di legame con l’oggetto e l’identificazione con l’altro, come avviene per esempio nell’innamoramento. In assenza di trauma l’identificazione serve all’emancipazione dell’individuo dall’oggetto d’amore. Identificazione
[object Object],INDIETRO Proiezione
La nozione di abbandono può ritenersi il centro attorno al quale ruota l'intera disciplina e le problematiche relative agli istituti di affido e adozione. Si tratta di forme più subdole di abbandono che delineano situazioni dai contorni meno netti, ma non per questo meno drammatiche.   Nei secoli scorsi il numero delle nascite indesiderate era considerevolmente elevato, per cui molti bambini venivano  abbandonati al momento del parto o a pochi mesi di vita. Attualmente la riduzione della natalità, legata anche al diffondersi dei mezzi anticoncezionali e all’aborto, ha reso molto meno numerosi i casi  A  questa diminuzione si è sostituito, però, il crescente diffondersi dei casi di abbandono larvato o tardivo. ABBANDONO L'ABBANDONO
Il termine « abbandono » oggi si riferisce proprio a episodi come questi dove  è stato accertato che il minore sia privo dell'assistenza materiale e morale da parte dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi .   Nella legge 149/2001 il legislatore specifica questo come situazione di base per l’intervento. La situazione di abbandono per il minore può ricorrere quando: ,[object Object],[object Object],[object Object],C’è la famiglia tenuta a provvedere al minore , Ma esso risulta ugualmente privo dell'assistenza morale e materiale di cui necessita per la sua crescita. L'abbandono non richiede ulteriori indagini. Il minore oggi
Abuso e Maltrattamento FENOMENO COMPLESSO CODICE PENALE FRAMMENTATO Norme che proteggono direttamente la famiglia Norme che tutelano i diritti del singolo Legge n. 154 del 5 aprile 2001 “ Misure contro la violenza nelle relazioni famigliari” Artt. 571 e 572 del Codice Penale  Abuso dei mezzi di correzione e il maltrattamento del minore. ABUSO il quadro giuridico
Norme che proteggono direttamente la famiglia Legge n. 154 del 5 aprile 2001 “ Misure contro la violenza nelle relazioni famigliari” Modalità di allontanamento del coniuge che compie atti di abuso verso i componenti del nucleo famigliare: In quali casi? “ Quando la condotta del coniuge o di altro convivente è causa di grave pregiudizio all’integrità fisica o morale ovvero alla libertà dell’altro coniuge o convivente” “ Il giudice […] ordina al coniuge o convivente […] la cessazione della stessa condotta e dispone l’allontanamento dalla casa familiare prescrivendogli altresì, ove occorra, di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dall’istante […] ed in prossimità dei luoghi di istruzione dei figli della coppia, salvo che questi non debba frequentare i medesimi luoghi per esigenze di lavoro”.  Art. 2 Intervento del giudice
Sostegno per le donne e i minori del nucleo famigliare Intervento dei  servizi sociali  o di un centro di  mediazione famigliare Associazioni che sostengono e accolgono  soggetti che hanno subito abusi e maltrattamenti. Pagamento periodico di un  assegno  a favore delle persone conviventi Durata dell’allontanamento Non superiore ai  sei mesi Può essere prorogata soltanto se ricorrono gravi motivi.
Norme che tutelano i diritti del singolo Art. 571 del Codice Penale Abuso dei mezzi di correzione o disciplina Chi viene danneggiato? Persona sotto l’autorità dell’adulto. Affidata per motivi di: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],PENA: Reclusione della durata relativa alla gravità del danno  (da un mese a otto anni). Abuso dei mezzi di correzione o disciplina e  maltrattamento . Chi viene danneggiato? Persona della famiglia o minore di quattordici anni. PENA: Reclusione della durata relativa alla gravità del danno  (da un anno a venti anni). Art. 572 del Codice Penale
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],AVANTI Forme di abuso
[object Object],[object Object],[object Object],INDIETRO I soggetti dell'abuso
INDIETRO Azione fisicamente dannosa, diretta contro il bambino, causa di  lesioni  che richiedono cure mediche. VIOLENZA FISICA ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],RITARDI NELLA CRESCITA E NELLO SVILUPPO  recuperabili con il miglioramento delle condizioni di vita. Sindrome da maltrattamento Abuso fisico
Incapacità da parte dei genitori di comportarsi adeguatamente per la tutela della salute, della sicurezza e del benessere del bambino. + ABUSO FISICO = Danno ulteriore per il minore totale assenza delle cure materne che caratterizzano solitamente il rapporto madre – famiglia – bambino. Sindrome da deprivazione AVANTI Trascuratezza
Totale indifferenza del genitore verso il mondo del bambino o la mancata percezione degli stimoli che la realtà esterna gli offre. esempio:  Inadempienza scolastica I genitori demotivano i figli rispetto all'esperienza della scuola, privandoli della possibilità di sviluppare le proprie relazioni e le proprie conoscenze. ,[object Object],[object Object],CAUSE: INDIETRO SINDROME DA DEPRIVAZIONE
[object Object],INDIETRO ,[object Object],Cause della trascuratezza
Difficoltà di identificazione Non si realizza attraverso azioni dalle conseguenze visibili, ma è costituita dal susseguirsi delle micro-violenze quotidiane a cui molti bambini vengono sottoposti in differenti ambienti familiari. ? Alcune tra le più diffuse: ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Abuso psicologico
Due tipi di abuso psicologico Abuso psicologico in senso stretto ABUSO FISICO E SESSUALE Il figlio può essere accudito normalmente, ma gli viene negato il diritto ad una crescita equilibrata e serena. Possono essere presenti anche abuso fisico e/o abuso sessuale. Come componente di violenze più complesse Il piccolo tenderà a vivere ogni relazione affettiva come un attacco alla sua mente e spesso vivrà l'abuso come una proposta affettiva, in una confusione tanto terribile quanto inevitabile. Confusione INDIETRO
EFFETTI Privazione della possibilità di disporre liberamente del proprio corpo e della possibilità di scelta del partner, su un piano di parità e in modo proporzionato alla raggiunta età. «Sfruttamento sessuale»; Coinvolgimento di un minore immaturo in attività sessuali rivolte esclusivamente al soddisfacimento dei bisogni dell'adulto. Abuso sessuale
[object Object],[object Object],INDIETRO Sensi di colpa Oltre a tacere l'accaduto, il bambino tende a considerarsi colpevole per quanto è successo, soprattutto se la violenza subita è stata agita da un parente, quasi ritenendosi il primo attore della seduzione. Particolari reazioni comportamentali ,[object Object],[object Object],Sintomi fisici
Chi è il genitore che maltratta? ,[object Object],[object Object],Nascita di un figlio È vista come l'unica via di uscita, l'unico modo per riscattare le proprie deprivazioni, per colmare i propri vuoti e recuperare la fiducia in se stesso. Il divenire di un percorso genitoriale inadeguato
[object Object],[object Object],Contesto familiare
INDIETRO I nuclei monoparentali ABUSO  = NUCLEI MONOPARENTALI   + Senso di   ISOLAMENTO E FRUSTRAZIONE   del genitore   + SEPARAZIONE DAL CONTESTO SOCIALE E DELLA COMUNITÀ Non è la norma, ma accade spesso.
bambini prematuri ammalati con difficoltà di alimentazione di addormentamento dal pianto frequente l'insufficienza sul piano fisico e mentale Soggetti dell'abuso
Il piccolo con genitori che trascurano deve adattarsi al fatto che il bisogno di attenzione,  l'affetto e la cura dei suoi genitori vengono prima di tutto Per molti bambini, il miglior modo per ottenere cibo, attenzione e affetto in un ambiente ostile sembra essere una  totale sottomissione ai desideri dei genitori In questi bambini è stata riconosciuta quella che alcuni autori hanno definito  «attenzione gelata »:  i piccoli fissano in modo continuo e mostrano un'eccezionale memoria per l'ambiente fisico e i fatti che accadono.  Il bambino che subisce abusi
Tra i bambini maltrattati, soprattutto tra i più grandi, si possono incontrare  minori aggressivi,spesso iperattivi , incapaci di stare fermi o di occuparsi in qualche attività con adeguata concentrazione. Questi atteggiamenti aggressivi sperimentati in ambito familiare, risultano  socialmente poco tollerabili  e scatenano così fenomeni espulsivi da parte dei gruppi sociali, ad esempio dalla scuola. I possibili percorsi di crescita tra sofferenza, disagio e devianza
Anche gli adolescenti sono inclini a nascondere gli abusi dei genitori come un segreto vergognoso; spesso esprimono la rabbia, soffocata per tanto tempo. il ragazzo deprivato non ha avuto modo di interiorizzare «un buon ambiente » e il comportamento antisociale, manifestato in adolescenza, può significare  l'inconscia ricerca di possibili punizioni e limitazioni della propria libertà , al fine di  regolamentare il suo «mondo interno»  allo sbando. Adolescenti
Un'infanzia vissuta in questo modo, inevitabilmente dà luogo allo strutturarsi di una  personalità confusa, vulnerabile e priva di difese reali ed efficaci Di fronte a una sofferenza, che va oltre la loro capacità di comprendere, l’adolescente va alla  ricerca di forme persecutorie, autopunitive e ricorre a fantasie riparatorie , ricostitutive del «nido» familiare distrutto Le esperienze traumatiche   possono provocare la  « coazione a ripetere  »,  ovvero la  tendenza a riproporre costantemente l'esperienza traumatica, fino a creare situazioni analoghe al proprio primitivo vissuto infantile COAZIONE A RIPETERE
Il recupero della propria autostima è fondamentale se si tiene conto che molti bambini maltrattati, diventati adulti, tendono a ripetere, con i propri figli, le violenze subite, poiché nel «ciclo dell'abuso» ogni minore deprivato diventa un adulto fortemente menomato nella capacità di offrire e di offrirsi. Il minore oggi
Legge 28 marzo 2001 n. 149   “ Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante  Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori  nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile”   AFFIDAMENTO FAMILIARE E ADOZIONE
“ Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia ”. Art. 1 Diritto soggettivo del minore e  principio guida  della legge. In situazioni di disagio, il giudice deve obbligatoriamente verificare che non sia possibile  intervenire preventivamente a sostegno  della famiglia. Servizi sociali
Istituto giuridico di solidarietà familiare che ha come scopo quello di aiutare il minore in una fase delicata della sua vita familiare, quando cioè i genitori che esercitano la potestà risultano  temporaneamente inidonei  a crescerlo. Situazione recuperabile Tempo massimo: due anni (prorogato o bloccato per il bene del minore) durante il quale i servizi controllano l’inserimento e danno sostegno. Affidamento familiare
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Caratteristiche della famiglia affidataria “ in grado di assicurargli il mantenimento, l’educazione, l’istruzione e le relazioni affettive di cui egli ha bisogno” . Art. 2, comma 1 “ il ricovero in istituto deve essere superato entro il 31 dicembre 2006”  Art. 2, comma 2
Istituto giuridico che si occupa di dare una famiglia ai minori in  stato di abbandono . PRESUPPOSTO PER LA DICHIARAZIONE DI ADOTTABILITÀ. Abbandono  morale  e  materiale ; comprende anche l’inadempimento dei doveri di chi esercità la potestà genitoriale: EDUCAZIONE ISTRUZIONE MANTENIMENTO Adozione
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Procedimento di adozione
Scopi dell’affido ,[object Object],[object Object],La complessità dei processi di separazione
“ L’idea di casa sembra superare l’idea di affetto ” perché costituisce per il bambino “ un  piccolo pezzo di mondo che egli può continuare a comprendere  e del quale può fidarsi nei momenti in cui l’amore viene meno ”. Winnicott “ cura del bambino nell’ambito della sua famiglia, cura in una famiglia, cura residenziale ”  A. Freud stabilisce un ordine di preferenza riguardo alle cure per i bambini. Perchè affido e non istituto?
Deve essere messo in condizione di pensare, comprendere ed elaborare le separazioni. La sicurezza interna facilita la comprensione. È importante ricordare che non si può generalizzare più di tanto poiché le dinamiche si diversificano a seconda del contesto. Doppia separazione
[object Object],[object Object],[object Object],Uso indiscriminato dell’affido. URGENZA!!! La cultura dell'affido in Italia
Affido Capacità dei soggetti coinvolti di rendere costruttiva la  complessità del conflitto . Tollerare la parzialità del proprio operato. Fare progetti a lungo termine. Attenzione ed elaborazione dei propri vissuti interni per non rischiare di proiettarli sulla famiglia. OGGETTIVITÀ Weber: avalutatività delle scienze sociali. Le figure professionali Il minore oggi
[object Object],[object Object],[object Object],INDIETRO Requisiti della famiglia adottiva
[object Object],[object Object],Essere genitori
[object Object],Sindrome del bambino iperattivo
[object Object],Opposizione Tale fase, che può durare da qualche mese a più di un anno, è comunemente nota come  "età del no"  e può suscitare nei genitori reazioni contrastanti.
[object Object],Freud si occupò principalmente dello  sviluppo del complesso di Edipo nei maschi,  in quanto  riteneva che il conflitto fosse più intenso per i bambini,  piuttosto che per le bambine .  Secondo Freud , il bambino proverebbe desiderio sessuale per la propria madre e non vorrebbe condividerla col padre; contemporaneamente il bambino avrebbe paura che il padre, per punizione, lo possa castrare.  Complesso di Edipo
[object Object],Il minore oggi Sviluppo della personalità
Le risposte della società: il Welfare state ETICA DEL LAVORO Il lavoro è valore e dignità dell’uomo. ESTETICA DEL CONSUMO ha trasformato l’uomo da lavoratore a consumatore. 1948, Gran Bretagna Beveridge inaugura la nascita del  Welfare state Scopo : formare l’esercito industriale di riserva. Lo Stato deve farsi carico dei poveri per garantire l’uguaglianza. I lavoratori migliorano le  condizioni di vita +  consumo si alza lo standard di qualità della vita +  stipendio Per le imprese è più conveniente licenziare i lavoratori e aumentare il lavoro flessibile. oppure trasferirsi all’estero dove la manodopera costa meno. Tratto dal saggio di Angela Cantelli  È tempo di utopie – perché pensare nuove soluzioni  sul libro di Bauman  Lavoro, consumismo e nuove povertà
E i lavoratori? Chi non ha lavoro viene accantonato, isolato ignorato.   ETICA DEL LAVORO Il lavoro è valore e dignità dell’uomo. SCHERMO DI DIFESA DALLA REALTÀ BENEFICENZA + “ […] Avendo cessato di esistere agli occhi degli altri, cessano gradualmente di esistere anche ai loro occhi.”  Xavier Emmanuelli  Questi mezzi, però, non fanno altro che rafforzare i muri di una casa le cui fondamenta non reggono più.  + I partiti che per acquistare il consenso elettorale, mirano a perseverare nel riproporre le condizioni tradizionali le quali, in realtà, non garantiscono la sopravvivenza.
Composizione dei Servizi Sociali di Ferrara Settore Amministrativo Trasporti (con sede in Via Oroboni 42) Settore Anziani (con sede in Via Colombarola 18) Settore Adulti, suddiviso in Disagio Adulti e Autonomia Devianza (con sede in Piazza Buozzi 14) Settore Minori (con sede in Via Foro Boario 87 e in Via Oroboni 42) Tutela dei minori Sostegno della genitorialità
Strumenti di intervento socio-assistenziale Settore Minori ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Il minore oggi … alla pratica! 36 Affidamenti familiari 26 Adozioni 16 Minori contesi nelle separazioni 4 Devianza minorile 11 Abusi e maltrattamenti 13 Progetti di tutela madri con figli 38 Provvedimenti giudiziari sulla potestà 36 Inserimenti in Centri educativi pomeridiani Coop. Il Germoglio 43 Inserimenti in Centri educativi pomeridiani Associazione Arcobaleno 8 per 5 minori Borse lavoro 114 minori Servizio trasporto 197 nuclei familiari Interventi economici 366 Situazioni con provvedimento giudiziario 1357 Minori in carico Anno 2004 Servizio sociale Tutela minori e Genitorialità
…  alla pratica! Diario di bordo
Sede del Centro Servizi alla persona via Oroboni, 42 Incontro con la Responsabile del Settore Minori/Tutor Dott.ssa Cinzia Pagnoni Illustrazione tematiche del tirocinio, in particolare dell’affidamento familiare 27 marzo 2006 h 9.30 / 12.00 Perché? Dove?
[object Object],[object Object],[object Object],Lavoro in équipe Capire la situazione Offrire soluzioni alternative Fondamentale, sta alla base di ogni progetto. COSA OFFRONO I SERVIZI? Gruppo appartamento per i casi di emergenza e protezione del minore. Centri educativi pomeridiani sostegno alla genitorialità. Case famiglia Affidamento familiare per le situazioni recuperabili. Adozione per le situazioni irrecuperabili.
Sede del Segretariato Sociale via Foro Boario, 87 28 marzo 2006 h 12.00 / 13.30 Dove? Perché? Incontro con l’Assistente Sociale Dott.ssa Ilaria Pandini I centri educativi extra scolastici
PRINCIPIO GUIDA: DIRITTO DEL MINORE DI CRESCERE NELLA SUA FAMIGLIA D’ORIGINE. Due modalità d'intervento: 1) 2) SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ:  situazione non eccessivamente grave dove si interviene per prevenire la devianza. PROTEZIONE DEL MINORE:  situazione grave dove il Tribunale per minorenni dà precise prescrizioni in merito al  caso . suddivisi per: Area tematica:  dipende dalla formazione dell’operatore). Residenza:  ogni assistente sociale ha un territorio: Centro cittadino, Giardino Arianuova - Doro, Zona Est - Nord/Est, Zona Nord, Zona Sud. OGNI SITUAZIONE HA UN ASSISTENTE SOCIALE RESPONSABILE E DI RIFERIMENTO. PRIMO INCONTRO CON I SERVIZI: FASE DEL SEGRETARIATO SOCIALE.
Associazione Arcobaleno In convenzione con il Servizio Sociale dal 1989, nacque per le esigenze del quartiere per poi diventare un riferimento per la città. Gruppo 1 via Pietro Lana 9 ragazzi delle medie. Gruppo 2 via Torboli 11 ragazzi delle medie. Gruppo 3 via Mambro 11 ragazzi entro i 18 anni Pari per finalità: forte coinvolgimento della famiglia,  collaborazione  con le istituzioni e rispetto delle regole. ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Per dare un proseguimento a chi è stato negli altri due gruppi.   Punta   sul l’ autonomia   dei ragazzi e sulle loro   risorse .  Sono previsti anche   stage sul lavoro. In seguito alle politiche dello Stato di taglio dei fondi per i servizi, l’associazione ha dovuto chiedere un contributo facoltativo alle famiglie, ma per ora non ci sono liste d’attesa per gli inserimenti.
Partecipazione alle attività pomeridiane del Gruppo 2 dell’Associazione Arcobaleno. Perché? h 14.00 / 16.30 Dove? Gruppo 2 dell’Associazione Arcobaleno via Torboli, 15
...osservazioni “ Non mi sono trovata subito a mio agio, mi sentivo piuttosto estranea e non sapevo come comportarmi.. I ragazzi, invece, ci hanno accolti subito, come se fossero abituati alla presenza di nuovi ragazzi. Angela” “ Una giornata istruttiva ma al tempo stesso rilassante, che mi ha fatto provare diverse emozioni tra cui la sensazione di appartenere a quel gruppo da molto più tempo di quello che era in realtà. Luca” “ Un pomeriggio veramente divertente! Abbiamo giocato, abbiamo fatto i compiti e fatto merenda... E’ stata una bella esperienza, peccato che sia durata così poco. Filippo”
29 marzo 2006 Dove? Perché? h 14.30 / 17.00 Accompagnati dall’Assistente Sociale Dott.ssa Alessandra Cocci andiamo a conoscere la realtà di una casa famiglia. Sabbioni, frazione di Ferrara
Come fate a sostenere le spese economiche di una casa così grande e tante persone con solo un lavoro part-time? Noi e le altre famiglie dell’associazione Papa Giovanni XXIII mettiamo tutti gli stipendi in un unico conto dal quale ognuno prende a seconda delle necessità della famiglia. I servizi ci aiutano solamente con il contributo economico per i bambini che abbiamo in affido. Chi accogliete sotto il vostro tetto? Chiunque abbia bisogno di essere accolto. Per ora abbiamo due bambini in affido e una ragazza madre che ha appena partorito, ma vengono anche dei detenuti che non hanno più una famiglia. Che cos’è una casa famiglia? È una “normale” famiglia che ha deciso di aprire i suoi confini all’altro, cioè chiunque abbia bisogno di essere accolto per un periodo di tempo . Perché la scelta di avere tanti animali? Noi crediamo nella riscoperta della natura. I bambini stanno molto bene a contatto con la natura e gli animali e imparano che esistono anche ritmi di vita diversi da quelli che il mondo di oggi impone.
Non avevo idea di cosa potesse essere una casa - famiglia, pensavo che fosse organizzata da educatori invece, è la scelta di vita di una famiglia… beh, questo cambia tutto… Non avrei mai creduto che esistessero persone capaci di vivere a quel modo! Otto esseri umani, due cani, un gatto, un coniglio, un cavallo, un vasto assortimento di polli e… una capra! Due persone veramente fantastiche! Si occupano di tutti coloro che si trovano in difficoltà e lo fanno con passione e determinazione…
30 marzo 2006 Dove? Perché? h 9.00 / 12.00 Sede del Segretariato Sociale via Foro Boario, 87 Incontro con l’Assistente Sociale Coordinatrice Elisabetta Orlandini Adozioni
Adozione nazionale e internazionale 1967 ,[object Object],[object Object],1983 ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Bambino non riconosciuto   alla nascita a cui viene dato un nome fittizio. Il bambino non deve venire a conoscenza dei genitori e viceversa. Il genitore dice solo dopo la nascita del bambino che non lo vuole riconoscere (tempi più lunghi per l’adozione). Bambini trasparenti: Sono i casi più delicati poiché caratterizzati da gravi trascuratezze, maltrattamenti e abusi.
Adozione internazionale Adozione nazionale ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Deve avere una struttura in Italia ed un’uguale struttura nei paesi in cui operano. Commissione Internazionale per le adozioni:  verifica che gli enti siano accreditati e operanti mediante dei parametri da rispettare. FINALITÀ:   Sussidiarietà , cioè sviluppano progetti per il paese in cui operano, per le famiglie e i minori. In teoria più gli enti lavorano bene, più calano le adozioni internazionali.
Iter dell'adozione nei servizi ,[object Object],[object Object],Tematiche: La legge Il bambino La coppia Il periodo post-adozione ,[object Object],[object Object],Adozione Nazionale La domanda è valida per tre anni. Adozione Internazionale Se la coppia è idonea, viene fatto un decreto di idoneità che serve alla coppia per contattare un ente.
Adozione nazionale Adozione internazionale ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Riguardo alla visione del passato del bambino c’è chi pensa che la madre sia stata cattiva ad abbandonarlo o chi prova un sentimento di pietà nei confronti di quella donna che non aveva i mezzi per allevare il figlio…. Le assistenti sociali consigliano di avere una  visione neutra del passato del bambino  poiché non si conosce nulla di quel periodo di tempo. Chiedono, inoltre, ai genitori di inventare una storia che faccia capire al bambino ciò che veramente gli interessa, e cioè di  essere stato desiderato e tenuto dentro, anche solo nel cuore .
31 marzo 2006 Dove? Perché? h 10.00 / 12.00 e 14.00 / 16.30 Cooperativa Il Germoglio sede di Pontelagoscuro via Savonuzzi, 41 Incontro con   Laura Orlandini   della Cooperativa Il Germoglio e partecipazione alle attività pomeridiane.
Cooperativa Il Germoglio Centro aperto alle segnalazioni dei servizi sociali, ma è a disposizione di chiunque voglia usufruirne. Elementari Medie Programma incentrato sul gruppo. Superiori Programma incentrato sulla relazione. ,[object Object],[object Object],[object Object],I  progetti di recupero scolastico  sono fatti in collaborazione con la scuola e insegnanti in pensione/volontari. Si punta sull’ autonomia  dei ragazzi e sull’acquisizione di un  metodo di studio  e di una propria  organizzazione .
Percorso di inserimento Giornata tipo ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Progetti con la Canottieri per un corso di canoa. Integrazione tra regole, controllo e sport.
“ Un’esperienza che avrebbe potuto essere interessante quanto quella svolta all’Arcobaleno, ma che purtroppo non si è dimostrata tale a causa della mancata organizzazione”. Luca “ Una giornata intensa… Al pomeriggio siamo stati alla Canottieri con i ragazzi, è stato veramente bello, ma purtroppo è stata un’esperienza breve”. Filippo “ Penso che quest’ultimo giorno avrebbe potuto essere più coinvolgente, ma capisco, eravamo troppo di passaggio. Dovendo rimanere un pomeriggio solo, non è facile entrare completamente in una realtà diversa ed è difficile anche per gli educatori coinvolgerci per così poco tempo”. Angela
R I F L E S S I O N I
“ […]ho imparato due cose molto importanti nell’osservazione diretta dei servizi. La prima è l’ interesse per l’altro , per i suoi problemi, un interesse costante che traspare da ogni progetto e intenzione. Questo sentimento dovrebbe essere più diffuso, anche se non è facile: la televisione certo non trasmette messaggi simili. Il secondo punto è la  collaborazione ; anche questo è un principio di base dei Servizi Sociali. Il lavoro a rete, l’integrazione tra i saperi sono elementi indispensabili per la riuscita dei progetti e per capire meglio la situazione da tutti i punti di vista, per avere un’idea più chiara della realtà. Chissà, magari è proprio da questi due punti che si potrebbe pensare a qualcosa di nuovo… […]”.  Angela
“ […] Cosa rimarrà in me di questo stage? Beh innanzitutto una parola. La parola aiuto. È di aiuto che il Welfare State si occupa, è soprattutto di aiuto che i bambini hanno bisogno. Lo Stato non fa abbastanza per i bambini, è spesso insufficiente rispetto a ciò che io credo dovrebbe essere fatto. I bambini non sono solo il mondo di domani. Sono anche il nostro mondo di ieri. E dimenticarsi di ciò che significa essere bambino, le paure che si avvertono, il senso di vuoto e di terrore quando la figura genitoriale manca o manca semplicemente col cuore, è probabilmente ciò che di più sbagliato un adulto possa fare. I bambini, ed anche i giovani più grandi, sono l’unica possibilità che hanno i grandi di guardare il mondo con gioia, senza pensare a quanto di brutto può portare il domani.”.  Luca
AA.VV.,  Politiche e servizi di Welfare locale Rapporto sociale 2004 , Ferrara 2005. Ariès P.,  Padri e figli nell’Europa medievale e moderna , Laterza, Bari 1996 Blake W.,  The Chimney Sweeper Brönte C.,  Jane Eyre Barbagli M. e Saraceno C. (a cura di),  Lo stato delle famiglie in Italia,  il Mulino, Bologna 1997 Bauman Z.,  Lavoro, consumismo e nuove povertà , Città Aperta Edizioni, Troina (En) 2004 Dickens C.,  Le avventure di   Oliver Twist Macario P. e Damilano G,  Il bambino negato , Editrice Elle Di Ci, Torino 1995 Nunziante Cesaro A. e Ferraro F. (a cura di),  La doppia famiglia , Francoangeli, Milano 1992 Rampinelli F.,  Storie di abbandoni,  Casa Editrice Le Lettere, Firenze 2000 Tittarelli e Cardillo,  Scienze sociali: il diritto e l’economia , Tramontana, Milano 2004 Ukmar G.,  Se mi vuoi bene, dimmi di no , FrancoAngeli, Milano 1997 Sitografia Di Bari C.,  I minori in stato di abbandono. Aspetti giuridici e sociologici. , dex1.tsd.unifi.it/altrodir/minori/dibari/ Immagini dal film di Roman Polanski  Oliver Twist,  2005   www.student-direct.co.uk/ ?p=265 Immagini Freud  www3.sympatico.ca  ,  www.pbs.org   Immagine quadro Cinquecento  www.valsesiascuole.it Immagini Jane Eyre  http://djuna.nkino Immagini de  La spada nella roccia  www.animazionet.it Legge n. 154/2001 e legge n. 149/2001,  www.parlamento.it Mappe  mappe.virgilio.it Bibliografia
Un lavoro di Luca Bolzati  Angela Cantelli Filippo Carlotti
 

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  • 2. IL MINORE Liceo classico L.Ariosto Indirizzo di Scienze Sociali Classe 4 R OGGETTO O SOGGETTO? Dall’antichità ad oggi un problema ancora irrisolto. a.s. 2005/2006
  • 3. Tirocinanti Luca Bolzati Angela Cantelli Filippo Carlotti
  • 4.
  • 5. Un ringraziamento particolare... Alle professoresse Silvana Fattori Marina Gallerani Daniela Veloccia per le fonti della parte teorica. Ad Agnese Bregoli per la collaborazione tecnica.
  • 6. “ Quale esempio eccellente del potere dell’abito fu il piccolo Oliver Twist! Avvolto nella coperta […] sarebbe potuto essere tanto il figlio di un nobile, quanto il figlio di un accattone; […] Ma dopo che era stato infagottato nelle vecchie fasce di cotone, […] venne ad essere in tal modo segnato, etichettato e destinato al proprio posto: […] un orfano dell’ospizio.” Dickens C ., Le avventure di Oliver Twist
  • 7.
  • 8.
  • 9. Perchè questa scelta... La scelta di indagare le problematiche dei minori nella società è nata, principalmente, dall’esperienza svoltasi lo scorso anno durante il periodo di stage formativo nelle scuole d’infanzia del Comune. Quello che più ci ha colpito è lo sguardo ingenuo che solo i bambini possiedono, quello sguardo sincero che mostra la realtà così com’è, e ne resta colpito da ogni piccolo particolare. E gli adulti, come guardano i bambini? È proprio da questo sguardo che dipende la concezione del minore come oggetto o come soggetto . Il minore dipende dallo sguardo dell’adulto.
  • 10. Dalla teoria… … alla pratica!
  • 11.
  • 12.
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  • 14. Il bambino piccolissimo, ancora troppo fragile per mescolarsi alla vita degli adulti non conta nulla, ma appena ritenuto capace di fare a meno delle madri e delle nutrici, (quindi circa all’età di sette anni) veniva inglobato nel mondo degli adulti . Nella societa medievale vi era l’abitudine di collocare i figli, all’età di circa sette o nove anni in casa d’altri per i servizi più grossolani, impegnandoli in tal modo fino a quattordici / diciotto anni. Non si tenevano i figli presso di sé, ma si mandavano in un’altra famiglia, con o senza contratto, perché vi abitassero e vi cominciassero a vivere, per imparare un mestiere o istruirsi. In questo modo, l’ apprendistato può essere inteso come una forma molto diffusa di educazione, Diventavano apprendisti Avanti
  • 15. Per quanto riguarda l’uguaglianza tra i figli, è noto che nel medioevo il figlio primogenito era il privilegiato, in quanto ereditava il patrimonio del padre, per evitare la frammentazione del patrimonio. In questa trasmissione per via diretta da una generazione all’altra, non c’era posto per la scuola. Di fatto, la scuola era riservata ad una categoria particolare della società La norma generale era l’apprendistato. Dovunque si lavorava o ci si divertiva, i bambini erano con i grandi e così imparavano la vita . Il destino degli altri figli era ridotto alla vita religiosa o, per gli uomini, alla vita da cavalieri . Indietro
  • 16. Il bambino al centro, come si può notare dall’abbigliamento, è gia considerato parte del mondo degli adulti. INDIETRO
  • 18. La lenta e graduale sostituzione della scuola all’apprendistato esprime anche una maggiore vicinanza della famiglia al bambino , una famiglia che si concentra su di lui collegando in tal modo senso di famiglia e senso di infanzia. Nel Quattrocento e nel Cinquecento, i secoli del Rinascimento, la natura reale e il sentimento della famiglia si trasformano. L’avvenimento essenziale consiste nell’estendersi della frequenza scolastica. La scuola comincia ad essere sempre meno riservata ad una classe privilegiata, e sempre più uno strumento di normale iniziazione sociale, di passaggio dalla condizione di bambino a quella di adulto. La nascita del sentimento dell'infanzia
  • 19. Alla fine del Cinquecento il sentimento per l’infanzia si è trasformato e tende a riconoscere il piacere che si trova nei modi dei bambini piccini, a bamboleggiare con loro. Giocare coi bambini, probabilmente, era sempre piaciuto alle madri, alle nutrici, alle bambinaie, ma si trattava di qualcosa che apparteneva al vasto dominio dei sentimenti inespressi. Questa tendenza a vezzeggiare i bambini è riferita con più efficacia dalle reazioni critiche che provocò alla fine del Cinquecento e soprattutto nel Seicento. Indietro
  • 20. Il Seicento: l'educazione e la nascita del collegio La scuola si fa strumento di severa disciplina. Necessità della Chiesa di entrare in ogni ambito della vita delle persone, per combattere il protestantesimo. L’educazione, quindi, si mostra uno strumento molto utile. Si responsabilizzano i genitori della vita e dell’educazione dei propri figli. Collegi e scuole gesuitiche Moralizzazione della società
  • 21. Questi insegnamenti erano effettuati anche per mezzo di trattati d’educazione per i genitori, dove si insegnava loro come comportarsi con i figli (decidere tra carezze o punizioni, …). Il bambino diventò sempre più un elemento essenziale della quotidianità. La morale impone di dare a tutti i figli, non solo al primogenito, una preparazione alla vita. La famiglia del Seicento si distingue da quella del Medioevo per la socievolezza che mantiene, ma non è ancora la famiglia moderna. Indietro FUORI DALL’ETICA DELLA CONTRORIFORMA...
  • 22. L'illuminismo Dal Settecento in poi si fa largo una visione della famiglia dove prevale l’uguaglianza. Spinti dai nuovi ideali, si va sempre di più dalla famiglia-casata alla famiglia moderna basata sui sentimenti. Inoltre, fino al Seicento la vita era sempre pubblica, non solo per il re che non era mai solo, ma anche per la gente comune. A partire dal Settecento, la famiglia comincia ad appartarsi rispetto alla società respingendola al di là di una zona di vita privata sempre più estesa. L’esigenza ora è difendersi dalla gente. La mancanza di intimità, aveva ostacolato a lungo la formazione del sentimento della famiglia. Indietro
  • 23. L'Età Vittoriana e le sue contraddizioni Quando Carlo II tornando dall’esilio in Francia, riportò la monarchia in Inghilterra, abolì le leggi proibizioniste di Cromwell ed il popolo si lasciò andare a svaghi e divertimenti come reazione alla repressione. L’incoronazione della regina Vittoria nei primi anni dell’Ottocento segnò la fine di questi divertimenti attraverso la repressione della morale sessuale. Questo creò un’apparente borghesia perbenista dallo spiccato moralismo che nascondeva la povertà e il malessere delle classi basse. Chi meglio di poeti e scrittori può descrivere le dinamiche della società in modo così veritiero e profondo?
  • 24. “ Quale esempio eccellente del potere dell’abito fu il piccolo Oliver Twist! Avvolto nella coperta che fino a quel momento era stata la sua sola protezione, sarebbe potuto essere tanto il figlio di un nobile, quanto il figlio di un accattone; […]Ma dopo che era stato infagottato nelle vecchie fasce di cotone, […] venne ad essere in tal modo segnato, etichettato e destinato al proprio posto: un bambino a carico della parrocchia, un orfano dell’ospizio […]. Oliver strillò a tutto spiano. Se avesse saputo di essere orfano e affidato all’affettuosa misericordia di fabbricieri e direttori di ospizi, forse avrebbe strillato ancora più forte.”. Charles Dickens, Oliver Twist Tutti gli uomini nascono allo stesso modo, ma purtroppo la sorte di un bambino dipende da chi gli sta intorno…
  • 25. “ Avvezza ad ubbidire a John, mi avvicinai alla sua poltrona: […] sapevo che mi avrebbe percossa e mentre aspettavo, tremante, d’essere colpita, osservavo l’aspetto brutale e disgustoso di colui che si accingeva a farlo. Forse egli mi lesse in viso quel pensiero, perché ad un tratto, senza dir parola,[…] mi colpì. […] – Questo è per la sfacciataggine con la quale parli alla mamma, - disse, - e per come te la sei svignata, andando a nasconderti dietro le tende, e per l’espressione dei tuoi occhi due minuti fa, talpa!- Abituata alle ingiurie di John Reed, non mi passava per la testa di rispondergli; non pensavo ad altro che scansare il colpo che certo avrebbe fatto seguito agli insulti.” Charlotte Bronte , Jane Eyre
  • 26. Molto spesso i bambini abbandonati venivano accolti in istituti dove disciplina e omologazione si curavano di dare una buona immagine alla società. “ […]- Signorina Temple! […] Chi è quella ragazza coi capelli arricciati? […] – E con mano tremante [il signor Brocklehurst] puntò il bastone verso quell’oggetto disgustoso. - È Julia Severn – rispose in tono pacato la signorina Temple. - Julia Severn? E perché ha i capelli arricciati? Perché, in isfida ai regolamenti e ai principi di questa casa, si uniforma così sfacciatamente alle abitudini mondane? Qui, in un istituto di carità, in una casa evangelica, mostrarsi con una pettinatura tutta a ricci! - I capelli di Julia sono ricci naturalmente – ribatté la signorina Temple con voce ancor più pacata. - Naturalmente sì! Ma noi non ci conformiamo alla natura! […] Ho detto e ripetuto che i capelli devono essere tesi, pettinati con semplicità e modestia. Signorina Temple, i capelli di quella bambina devono essere rasati; […].” C. Bronte, Jane Eyre
  • 27. “ La vecchia era una donna ricca di saggezza e di esperienza; sapeva cosa giovava ai bambini e aveva un’idea molto chiara e precisa di cosa giovava a lei. Per conseguenza destinava a se stessa la maggior parte del contributo settimanale e nutriva gli orfanelli della parrocchia con razioni ancora più scarse di quelle previste inizialmente;[…] proprio quando un bambino era riuscito a sopravvivere […] in otto casi su dieci accadeva perversamente o che si ammalasse di fame e di freddo, o che cadesse nel fuoco, […]tutte circostanze a causa delle quali l’infelice, piccola c reatura finiva di solito all’altro mondo , ove si riuniva coi genitori mai conosciuti di questo.” “ […] il consiglio di amministrazione dell’ospizio si recava a fare pellegrinaggi periodici alla fattoria e, invariabilmente, mandava il giorno prima il messo parrocchiale ad avvertire che vi sarebbe stata l’ispezione. All’arrivo del consiglio, i bambini erano puliti e lindi; e che altro avrebbe potuto volere la gente?” C. Dickens, Oliver Twist
  • 28. “ Ai piedi di una ripida salita, aspettò che sopraggiungesse una diligenza, poi chiese l’elemosina ai passeggeri […]” i quali gli proposero “[…] di far loro vedere sin dove sarebbe riuscito a correre per mezzo penny. Il povero Oliver cercò di star dietro per un tratto alla diligenza, ma non vi riuscì, a causa dello sfinimento e dei piedi indolenziti. Quando i passeggeri se ne accorsero, si rimisero in tasca le monetine, dicendo che era un mascalzoncello pigro e non meritava un bel nulla .” C. Dickens, Oliver Twi st Nelle strade, poi, la vita era ancor più difficile…
  • 29. W. Blake, The Chimney Sweeper (Songs of Innocence ), 1789 When my mother died I was very young, And my father sold me while yet my tongue Could scarcely cry " 'weep! 'weep! 'weep! 'weep!" So your chimneys I sweep & in soot I sleep. There's little Tom Dacre, who cried when his head, That curl'd like a lamb's back. was shav'd: so I said "Hush. Tom! never mind it, for when your head's bare You know that the soot cannot spoil your white hair”. And so he was quiet & that very night, As Tom was a-sleeping, he had such a sight! That thousands of sweepers, Dick, Joe, Ned or Jack. Were all of them lock'd up in coffins of black. And by came an Angel who had a bright key, And he open'd the coffins & set them all free; Then down a green plain leaping, laughing, they run, And wash in a river. and shine in the Sun. Then naked & white, all their bags left behind, They rise upon clouds and sport in the wind; And the Angel told Tom, if he'd be a good boy, He'd have God for his father & never want joy. And so Tom awoke; and we rose in the dark. And got with our bags & our brushes to work. Tho' the morning was cold, Tom was happy & warm; So if all do their duty they need not fear harm
  • 30. W. Blake, The Chimney Sweeper (Songs of Experience), 1794 A little black thing among the snow: Crying weep, weep, in notes of woe! Where are thy father & mother! say! They are both gone up to the church to pray. Because I was happy upon the heath, And smil'd among the winters snow: They clothed me in the clothes of de ath, And taught me to sing the notes of woe And because I am happy, & dance & sing, They think they have done me no injury: And are gone to praise God & his Priest & King Who make up a heaven of our misery. . INDIETRO
  • 31.
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  • 34. In seguito al trauma, il bambino tenta ugualmente l’identificazione con la madre, poiché è l’unica difesa che può mettere in atto. L’ introiezione di vissuti per la maggior parte negativi, però, si rifletterà sui suoi comportamenti . Definizione Il soggetto del trauma, quindi, non riuscirà ad emanciparsi, perché rimarrà sempre legato al destino dell’oggetto e il trauma continuerà a ripetersi. L'identificazione
  • 35. Il bambino acquisisce il senso del tempo grazie al ritmo e alla continuità che la madre gli trasmette. Questo gli permette di proiettare la sua fiducia in se stesso anche verso il mondo esterno e il futuro. Se, invece, la separazione dalla madre è troppo lunga o definitiva, il bambino potrebbe sviluppare sfiducia e aggressività verso l’esterno e il nuovo che, secondo la sua visione, non può portargli nulla di buono. Fiducia nel futuro
  • 36. Reazioni al dolore Nel contesto traumatico, anche le reazioni al dolore, che solitamente sono la protesta e la lotta, si sviluppano in modo contorto in rassegnazione, assenza di speranza, passività; si nota una diminuzione di movimenti attivi fisici e un appiattimento dei sentimenti (Bowlby). “ Queste risposte depressive corrispondono ad uno sforzo di adattamento all’ambiente che si manifesta con il soffocamento dell’esperienza soggettiva; in tal modo il desiderio disperato di uno stato perduto è soppresso attraverso un’inibizione generalizzata delle emozioni.”. A. M. e J. Sandler
  • 37. “ Il lavoro del lutto è un processo di rielaborazione nell’intimo dell’individuo del sentimento di essere responsabili della morte di una persona cara, sentimento dovuto alle pulsioni distruttive che accompagnano l’amore (Winnicott).”. Il senso di colpa per la morte del genitore è dovuto all’identificazione con l’altro genitore e alla fantasia che il genitore superstite sia il colpevole. La perdita di un genitore nei primi anni di vita, inoltre, ha quasi sempre profonde ripercussioni sul problema dell’identità di genere , poiché l’individuo non ha una figura maschile o femminile con cui confrontarsi ed acquisire fiducia nel mondo. Il minore oggi Lavoro sul lutto
  • 38. INDIETRO Termine che indica il processo mediante cui il soggetto si costituisce gradualmente come tale assimilando uno o più tratti di un altro individuo e modellandosi su di essi. Freud distingue l’identificazione primaria, che rappresenta la forma originaria di legame con l’oggetto e l’identificazione con l’altro, come avviene per esempio nell’innamoramento. In assenza di trauma l’identificazione serve all’emancipazione dell’individuo dall’oggetto d’amore. Identificazione
  • 39.
  • 40. La nozione di abbandono può ritenersi il centro attorno al quale ruota l'intera disciplina e le problematiche relative agli istituti di affido e adozione. Si tratta di forme più subdole di abbandono che delineano situazioni dai contorni meno netti, ma non per questo meno drammatiche. Nei secoli scorsi il numero delle nascite indesiderate era considerevolmente elevato, per cui molti bambini venivano abbandonati al momento del parto o a pochi mesi di vita. Attualmente la riduzione della natalità, legata anche al diffondersi dei mezzi anticoncezionali e all’aborto, ha reso molto meno numerosi i casi A questa diminuzione si è sostituito, però, il crescente diffondersi dei casi di abbandono larvato o tardivo. ABBANDONO L'ABBANDONO
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  • 42. Abuso e Maltrattamento FENOMENO COMPLESSO CODICE PENALE FRAMMENTATO Norme che proteggono direttamente la famiglia Norme che tutelano i diritti del singolo Legge n. 154 del 5 aprile 2001 “ Misure contro la violenza nelle relazioni famigliari” Artt. 571 e 572 del Codice Penale Abuso dei mezzi di correzione e il maltrattamento del minore. ABUSO il quadro giuridico
  • 43. Norme che proteggono direttamente la famiglia Legge n. 154 del 5 aprile 2001 “ Misure contro la violenza nelle relazioni famigliari” Modalità di allontanamento del coniuge che compie atti di abuso verso i componenti del nucleo famigliare: In quali casi? “ Quando la condotta del coniuge o di altro convivente è causa di grave pregiudizio all’integrità fisica o morale ovvero alla libertà dell’altro coniuge o convivente” “ Il giudice […] ordina al coniuge o convivente […] la cessazione della stessa condotta e dispone l’allontanamento dalla casa familiare prescrivendogli altresì, ove occorra, di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dall’istante […] ed in prossimità dei luoghi di istruzione dei figli della coppia, salvo che questi non debba frequentare i medesimi luoghi per esigenze di lavoro”. Art. 2 Intervento del giudice
  • 44. Sostegno per le donne e i minori del nucleo famigliare Intervento dei servizi sociali o di un centro di mediazione famigliare Associazioni che sostengono e accolgono soggetti che hanno subito abusi e maltrattamenti. Pagamento periodico di un assegno a favore delle persone conviventi Durata dell’allontanamento Non superiore ai sei mesi Può essere prorogata soltanto se ricorrono gravi motivi.
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  • 49. Incapacità da parte dei genitori di comportarsi adeguatamente per la tutela della salute, della sicurezza e del benessere del bambino. + ABUSO FISICO = Danno ulteriore per il minore totale assenza delle cure materne che caratterizzano solitamente il rapporto madre – famiglia – bambino. Sindrome da deprivazione AVANTI Trascuratezza
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  • 53. Due tipi di abuso psicologico Abuso psicologico in senso stretto ABUSO FISICO E SESSUALE Il figlio può essere accudito normalmente, ma gli viene negato il diritto ad una crescita equilibrata e serena. Possono essere presenti anche abuso fisico e/o abuso sessuale. Come componente di violenze più complesse Il piccolo tenderà a vivere ogni relazione affettiva come un attacco alla sua mente e spesso vivrà l'abuso come una proposta affettiva, in una confusione tanto terribile quanto inevitabile. Confusione INDIETRO
  • 54. EFFETTI Privazione della possibilità di disporre liberamente del proprio corpo e della possibilità di scelta del partner, su un piano di parità e in modo proporzionato alla raggiunta età. «Sfruttamento sessuale»; Coinvolgimento di un minore immaturo in attività sessuali rivolte esclusivamente al soddisfacimento dei bisogni dell'adulto. Abuso sessuale
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  • 58. INDIETRO I nuclei monoparentali ABUSO = NUCLEI MONOPARENTALI + Senso di ISOLAMENTO E FRUSTRAZIONE del genitore + SEPARAZIONE DAL CONTESTO SOCIALE E DELLA COMUNITÀ Non è la norma, ma accade spesso.
  • 59. bambini prematuri ammalati con difficoltà di alimentazione di addormentamento dal pianto frequente l'insufficienza sul piano fisico e mentale Soggetti dell'abuso
  • 60. Il piccolo con genitori che trascurano deve adattarsi al fatto che il bisogno di attenzione, l'affetto e la cura dei suoi genitori vengono prima di tutto Per molti bambini, il miglior modo per ottenere cibo, attenzione e affetto in un ambiente ostile sembra essere una totale sottomissione ai desideri dei genitori In questi bambini è stata riconosciuta quella che alcuni autori hanno definito «attenzione gelata »: i piccoli fissano in modo continuo e mostrano un'eccezionale memoria per l'ambiente fisico e i fatti che accadono. Il bambino che subisce abusi
  • 61. Tra i bambini maltrattati, soprattutto tra i più grandi, si possono incontrare minori aggressivi,spesso iperattivi , incapaci di stare fermi o di occuparsi in qualche attività con adeguata concentrazione. Questi atteggiamenti aggressivi sperimentati in ambito familiare, risultano socialmente poco tollerabili e scatenano così fenomeni espulsivi da parte dei gruppi sociali, ad esempio dalla scuola. I possibili percorsi di crescita tra sofferenza, disagio e devianza
  • 62. Anche gli adolescenti sono inclini a nascondere gli abusi dei genitori come un segreto vergognoso; spesso esprimono la rabbia, soffocata per tanto tempo. il ragazzo deprivato non ha avuto modo di interiorizzare «un buon ambiente » e il comportamento antisociale, manifestato in adolescenza, può significare l'inconscia ricerca di possibili punizioni e limitazioni della propria libertà , al fine di regolamentare il suo «mondo interno» allo sbando. Adolescenti
  • 63. Un'infanzia vissuta in questo modo, inevitabilmente dà luogo allo strutturarsi di una personalità confusa, vulnerabile e priva di difese reali ed efficaci Di fronte a una sofferenza, che va oltre la loro capacità di comprendere, l’adolescente va alla ricerca di forme persecutorie, autopunitive e ricorre a fantasie riparatorie , ricostitutive del «nido» familiare distrutto Le esperienze traumatiche possono provocare la « coazione a ripetere », ovvero la tendenza a riproporre costantemente l'esperienza traumatica, fino a creare situazioni analoghe al proprio primitivo vissuto infantile COAZIONE A RIPETERE
  • 64. Il recupero della propria autostima è fondamentale se si tiene conto che molti bambini maltrattati, diventati adulti, tendono a ripetere, con i propri figli, le violenze subite, poiché nel «ciclo dell'abuso» ogni minore deprivato diventa un adulto fortemente menomato nella capacità di offrire e di offrirsi. Il minore oggi
  • 65. Legge 28 marzo 2001 n. 149 “ Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile” AFFIDAMENTO FAMILIARE E ADOZIONE
  • 66. “ Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell’ambito della propria famiglia ”. Art. 1 Diritto soggettivo del minore e principio guida della legge. In situazioni di disagio, il giudice deve obbligatoriamente verificare che non sia possibile intervenire preventivamente a sostegno della famiglia. Servizi sociali
  • 67. Istituto giuridico di solidarietà familiare che ha come scopo quello di aiutare il minore in una fase delicata della sua vita familiare, quando cioè i genitori che esercitano la potestà risultano temporaneamente inidonei a crescerlo. Situazione recuperabile Tempo massimo: due anni (prorogato o bloccato per il bene del minore) durante il quale i servizi controllano l’inserimento e danno sostegno. Affidamento familiare
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  • 69. Istituto giuridico che si occupa di dare una famiglia ai minori in stato di abbandono . PRESUPPOSTO PER LA DICHIARAZIONE DI ADOTTABILITÀ. Abbandono morale e materiale ; comprende anche l’inadempimento dei doveri di chi esercità la potestà genitoriale: EDUCAZIONE ISTRUZIONE MANTENIMENTO Adozione
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  • 72. “ L’idea di casa sembra superare l’idea di affetto ” perché costituisce per il bambino “ un piccolo pezzo di mondo che egli può continuare a comprendere e del quale può fidarsi nei momenti in cui l’amore viene meno ”. Winnicott “ cura del bambino nell’ambito della sua famiglia, cura in una famiglia, cura residenziale ” A. Freud stabilisce un ordine di preferenza riguardo alle cure per i bambini. Perchè affido e non istituto?
  • 73. Deve essere messo in condizione di pensare, comprendere ed elaborare le separazioni. La sicurezza interna facilita la comprensione. È importante ricordare che non si può generalizzare più di tanto poiché le dinamiche si diversificano a seconda del contesto. Doppia separazione
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  • 75. Affido Capacità dei soggetti coinvolti di rendere costruttiva la complessità del conflitto . Tollerare la parzialità del proprio operato. Fare progetti a lungo termine. Attenzione ed elaborazione dei propri vissuti interni per non rischiare di proiettarli sulla famiglia. OGGETTIVITÀ Weber: avalutatività delle scienze sociali. Le figure professionali Il minore oggi
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  • 82. Le risposte della società: il Welfare state ETICA DEL LAVORO Il lavoro è valore e dignità dell’uomo. ESTETICA DEL CONSUMO ha trasformato l’uomo da lavoratore a consumatore. 1948, Gran Bretagna Beveridge inaugura la nascita del Welfare state Scopo : formare l’esercito industriale di riserva. Lo Stato deve farsi carico dei poveri per garantire l’uguaglianza. I lavoratori migliorano le condizioni di vita + consumo si alza lo standard di qualità della vita + stipendio Per le imprese è più conveniente licenziare i lavoratori e aumentare il lavoro flessibile. oppure trasferirsi all’estero dove la manodopera costa meno. Tratto dal saggio di Angela Cantelli È tempo di utopie – perché pensare nuove soluzioni sul libro di Bauman Lavoro, consumismo e nuove povertà
  • 83. E i lavoratori? Chi non ha lavoro viene accantonato, isolato ignorato. ETICA DEL LAVORO Il lavoro è valore e dignità dell’uomo. SCHERMO DI DIFESA DALLA REALTÀ BENEFICENZA + “ […] Avendo cessato di esistere agli occhi degli altri, cessano gradualmente di esistere anche ai loro occhi.” Xavier Emmanuelli Questi mezzi, però, non fanno altro che rafforzare i muri di una casa le cui fondamenta non reggono più. + I partiti che per acquistare il consenso elettorale, mirano a perseverare nel riproporre le condizioni tradizionali le quali, in realtà, non garantiscono la sopravvivenza.
  • 84. Composizione dei Servizi Sociali di Ferrara Settore Amministrativo Trasporti (con sede in Via Oroboni 42) Settore Anziani (con sede in Via Colombarola 18) Settore Adulti, suddiviso in Disagio Adulti e Autonomia Devianza (con sede in Piazza Buozzi 14) Settore Minori (con sede in Via Foro Boario 87 e in Via Oroboni 42) Tutela dei minori Sostegno della genitorialità
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  • 86. Il minore oggi … alla pratica! 36 Affidamenti familiari 26 Adozioni 16 Minori contesi nelle separazioni 4 Devianza minorile 11 Abusi e maltrattamenti 13 Progetti di tutela madri con figli 38 Provvedimenti giudiziari sulla potestà 36 Inserimenti in Centri educativi pomeridiani Coop. Il Germoglio 43 Inserimenti in Centri educativi pomeridiani Associazione Arcobaleno 8 per 5 minori Borse lavoro 114 minori Servizio trasporto 197 nuclei familiari Interventi economici 366 Situazioni con provvedimento giudiziario 1357 Minori in carico Anno 2004 Servizio sociale Tutela minori e Genitorialità
  • 87. … alla pratica! Diario di bordo
  • 88. Sede del Centro Servizi alla persona via Oroboni, 42 Incontro con la Responsabile del Settore Minori/Tutor Dott.ssa Cinzia Pagnoni Illustrazione tematiche del tirocinio, in particolare dell’affidamento familiare 27 marzo 2006 h 9.30 / 12.00 Perché? Dove?
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  • 90. Sede del Segretariato Sociale via Foro Boario, 87 28 marzo 2006 h 12.00 / 13.30 Dove? Perché? Incontro con l’Assistente Sociale Dott.ssa Ilaria Pandini I centri educativi extra scolastici
  • 91. PRINCIPIO GUIDA: DIRITTO DEL MINORE DI CRESCERE NELLA SUA FAMIGLIA D’ORIGINE. Due modalità d'intervento: 1) 2) SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ: situazione non eccessivamente grave dove si interviene per prevenire la devianza. PROTEZIONE DEL MINORE: situazione grave dove il Tribunale per minorenni dà precise prescrizioni in merito al caso . suddivisi per: Area tematica: dipende dalla formazione dell’operatore). Residenza: ogni assistente sociale ha un territorio: Centro cittadino, Giardino Arianuova - Doro, Zona Est - Nord/Est, Zona Nord, Zona Sud. OGNI SITUAZIONE HA UN ASSISTENTE SOCIALE RESPONSABILE E DI RIFERIMENTO. PRIMO INCONTRO CON I SERVIZI: FASE DEL SEGRETARIATO SOCIALE.
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  • 93. Partecipazione alle attività pomeridiane del Gruppo 2 dell’Associazione Arcobaleno. Perché? h 14.00 / 16.30 Dove? Gruppo 2 dell’Associazione Arcobaleno via Torboli, 15
  • 94. ...osservazioni “ Non mi sono trovata subito a mio agio, mi sentivo piuttosto estranea e non sapevo come comportarmi.. I ragazzi, invece, ci hanno accolti subito, come se fossero abituati alla presenza di nuovi ragazzi. Angela” “ Una giornata istruttiva ma al tempo stesso rilassante, che mi ha fatto provare diverse emozioni tra cui la sensazione di appartenere a quel gruppo da molto più tempo di quello che era in realtà. Luca” “ Un pomeriggio veramente divertente! Abbiamo giocato, abbiamo fatto i compiti e fatto merenda... E’ stata una bella esperienza, peccato che sia durata così poco. Filippo”
  • 95. 29 marzo 2006 Dove? Perché? h 14.30 / 17.00 Accompagnati dall’Assistente Sociale Dott.ssa Alessandra Cocci andiamo a conoscere la realtà di una casa famiglia. Sabbioni, frazione di Ferrara
  • 96. Come fate a sostenere le spese economiche di una casa così grande e tante persone con solo un lavoro part-time? Noi e le altre famiglie dell’associazione Papa Giovanni XXIII mettiamo tutti gli stipendi in un unico conto dal quale ognuno prende a seconda delle necessità della famiglia. I servizi ci aiutano solamente con il contributo economico per i bambini che abbiamo in affido. Chi accogliete sotto il vostro tetto? Chiunque abbia bisogno di essere accolto. Per ora abbiamo due bambini in affido e una ragazza madre che ha appena partorito, ma vengono anche dei detenuti che non hanno più una famiglia. Che cos’è una casa famiglia? È una “normale” famiglia che ha deciso di aprire i suoi confini all’altro, cioè chiunque abbia bisogno di essere accolto per un periodo di tempo . Perché la scelta di avere tanti animali? Noi crediamo nella riscoperta della natura. I bambini stanno molto bene a contatto con la natura e gli animali e imparano che esistono anche ritmi di vita diversi da quelli che il mondo di oggi impone.
  • 97. Non avevo idea di cosa potesse essere una casa - famiglia, pensavo che fosse organizzata da educatori invece, è la scelta di vita di una famiglia… beh, questo cambia tutto… Non avrei mai creduto che esistessero persone capaci di vivere a quel modo! Otto esseri umani, due cani, un gatto, un coniglio, un cavallo, un vasto assortimento di polli e… una capra! Due persone veramente fantastiche! Si occupano di tutti coloro che si trovano in difficoltà e lo fanno con passione e determinazione…
  • 98. 30 marzo 2006 Dove? Perché? h 9.00 / 12.00 Sede del Segretariato Sociale via Foro Boario, 87 Incontro con l’Assistente Sociale Coordinatrice Elisabetta Orlandini Adozioni
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  • 103. 31 marzo 2006 Dove? Perché? h 10.00 / 12.00 e 14.00 / 16.30 Cooperativa Il Germoglio sede di Pontelagoscuro via Savonuzzi, 41 Incontro con Laura Orlandini della Cooperativa Il Germoglio e partecipazione alle attività pomeridiane.
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  • 106. “ Un’esperienza che avrebbe potuto essere interessante quanto quella svolta all’Arcobaleno, ma che purtroppo non si è dimostrata tale a causa della mancata organizzazione”. Luca “ Una giornata intensa… Al pomeriggio siamo stati alla Canottieri con i ragazzi, è stato veramente bello, ma purtroppo è stata un’esperienza breve”. Filippo “ Penso che quest’ultimo giorno avrebbe potuto essere più coinvolgente, ma capisco, eravamo troppo di passaggio. Dovendo rimanere un pomeriggio solo, non è facile entrare completamente in una realtà diversa ed è difficile anche per gli educatori coinvolgerci per così poco tempo”. Angela
  • 107. R I F L E S S I O N I
  • 108. “ […]ho imparato due cose molto importanti nell’osservazione diretta dei servizi. La prima è l’ interesse per l’altro , per i suoi problemi, un interesse costante che traspare da ogni progetto e intenzione. Questo sentimento dovrebbe essere più diffuso, anche se non è facile: la televisione certo non trasmette messaggi simili. Il secondo punto è la collaborazione ; anche questo è un principio di base dei Servizi Sociali. Il lavoro a rete, l’integrazione tra i saperi sono elementi indispensabili per la riuscita dei progetti e per capire meglio la situazione da tutti i punti di vista, per avere un’idea più chiara della realtà. Chissà, magari è proprio da questi due punti che si potrebbe pensare a qualcosa di nuovo… […]”. Angela
  • 109. “ […] Cosa rimarrà in me di questo stage? Beh innanzitutto una parola. La parola aiuto. È di aiuto che il Welfare State si occupa, è soprattutto di aiuto che i bambini hanno bisogno. Lo Stato non fa abbastanza per i bambini, è spesso insufficiente rispetto a ciò che io credo dovrebbe essere fatto. I bambini non sono solo il mondo di domani. Sono anche il nostro mondo di ieri. E dimenticarsi di ciò che significa essere bambino, le paure che si avvertono, il senso di vuoto e di terrore quando la figura genitoriale manca o manca semplicemente col cuore, è probabilmente ciò che di più sbagliato un adulto possa fare. I bambini, ed anche i giovani più grandi, sono l’unica possibilità che hanno i grandi di guardare il mondo con gioia, senza pensare a quanto di brutto può portare il domani.”. Luca
  • 110. AA.VV., Politiche e servizi di Welfare locale Rapporto sociale 2004 , Ferrara 2005. Ariès P., Padri e figli nell’Europa medievale e moderna , Laterza, Bari 1996 Blake W., The Chimney Sweeper Brönte C., Jane Eyre Barbagli M. e Saraceno C. (a cura di), Lo stato delle famiglie in Italia, il Mulino, Bologna 1997 Bauman Z., Lavoro, consumismo e nuove povertà , Città Aperta Edizioni, Troina (En) 2004 Dickens C., Le avventure di Oliver Twist Macario P. e Damilano G, Il bambino negato , Editrice Elle Di Ci, Torino 1995 Nunziante Cesaro A. e Ferraro F. (a cura di), La doppia famiglia , Francoangeli, Milano 1992 Rampinelli F., Storie di abbandoni, Casa Editrice Le Lettere, Firenze 2000 Tittarelli e Cardillo, Scienze sociali: il diritto e l’economia , Tramontana, Milano 2004 Ukmar G., Se mi vuoi bene, dimmi di no , FrancoAngeli, Milano 1997 Sitografia Di Bari C., I minori in stato di abbandono. Aspetti giuridici e sociologici. , dex1.tsd.unifi.it/altrodir/minori/dibari/ Immagini dal film di Roman Polanski Oliver Twist, 2005 www.student-direct.co.uk/ ?p=265 Immagini Freud www3.sympatico.ca , www.pbs.org Immagine quadro Cinquecento www.valsesiascuole.it Immagini Jane Eyre http://djuna.nkino Immagini de La spada nella roccia www.animazionet.it Legge n. 154/2001 e legge n. 149/2001, www.parlamento.it Mappe mappe.virgilio.it Bibliografia
  • 111. Un lavoro di Luca Bolzati Angela Cantelli Filippo Carlotti
  • 112.