SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA - A. Vantaggiato.pdf
1. Università Cattolica di Milano – Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria – A.A. 2009/2010
Attività di Tirocinio II INDIRIZZO – Seconda fase
A cura di VANTAGGIATO Addolorata
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SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
TITOLO “Di festa in festa con le nostre tradizioni”
SOTTOTITOLO “Il mio paese e le sue tradizioni”
DESTINATARI 24 alunni (14 maschi e 10 femmine) di quattro e cinque anni.
DOCENTI
COINVOLTI
Le due insegnanti di sezione, l’insegnante d’inglese e la tirocinante.
MOTIVAZIONI Nella costruzione dell’identità personale, rientrano, tra le altre competenze, il
senso di appartenenza alla comunità familiare, a quella scolastica e a quella
sociale.
Da qui la proposta di un percorso che nasce dall’esigenza di far conoscere ai
bambini la propria storia, le tradizioni, gli usi e i costumi della realtà in cui
vivono, attraverso esperienze dirette, concrete e coinvolgenti per rafforzare il
legame con la propria realtà.
Al fine di offrire ai bambini i primi elementi per la conoscenza della realtà che li
circonda troveranno spazio progressive esplorazioni dell’ambiente, sotto forma
di uscite didattiche. La conoscenza dell’ambiente culturale e delle sue tradizioni,
integrandosi con attività proprie di altri campi d'esperienza, consentirà
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anche di sviluppare il rapporto col passato attraverso la ricostruzione di eventi
personali della vita del bambino.
Anche il momento del pasto sarà occasione per conoscere e rinnovare le
tradizioni culturali della comunità
1) Analisi della
situazione
Rientrano tra le preconoscenze e negli obiettivi già conseguiti dai bambini nel
corso dell’anno:
Saper collocare eventi nel tempo, comprendendo la successione
temporale degli stessi.
Saper ascoltare, comprendere e raccontare una storia secondo un ordine
logico dei fatti.
Riprodurre una breve storia ascoltata.
Cogliere in maniera intuitiva le relazioni di causa-effetto.
Recitare poesie e filastrocche in gruppo e da soli.
Riprodurre mediante l’attività grafica elementi riconoscibili.
Colorare rispettando i margini.
2) Principale
Campo di
esperienza
coinvolto
Il sé e l’altro (Conoscere la propria realtà territoriale - luoghi, storie, tradizioni -
e quella di altri bambini - vicini e lontani - per confrontare le diverse situazioni
anche sul piano del loro ‘dover essere’).
3) FINALITA’
GENERALI
IN RIFERIMENTO AI DOCUMENTI NORMATIVI:
Educare il bambino ad una cittadinanza unitaria e plurale attraverso la
conoscenza e la trasmissione delle proprie e altrui tradizioni: non si
possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda
memoria e condivisione delle radici storiche.
Condurre il bambino nelle prime forme di esplorazione e scoperta
intenzionale ed organizzata della realtà di vita nonché della storia e delle
tradizioni locali.
Riconoscere e apprezzare l’identità personale ed altrui nelle connessioni
con le differenze di cultura e di valori esistenti nelle comunità e tradizioni
di appartenenza.
3.1) OBIETTIVI
DIDATTICI
Obiettivi Specifici
Conoscere la propria realtà territoriale (luoghi, storie, tradizioni) e
sviluppare un senso di appartenenza
Conoscere la realtà territoriale di altri bambini (vicini e lontani) per
confrontare le diverse situazioni.
Collocare persone, fatti ed eventi nel tempo.
Ricostruire ed elaborare successioni di eventi.
Orientarsi nello spazio e strutturarlo fisicamente e graficamente.
Interconnessioni tra campi d’esperienza
Il sé e l’altro
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
Rafforzare l’identità.
Rafforzare la disponibilità alla collaborazione.
Condividere regole per realizzare un progetto comune.
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Linguaggi, creatività, espressione
Gestualità, arte, musica, multimedialità
Dare forma e colore all’esperienza con una varietà di strumenti
(drammatizzazione).
Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all’esperienza,
individualmente e in gruppo, con una varietà creativa di strumenti e
materiali, “lasciando traccia” di sé.
Utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurre, inventare suoni,
rumori, melodie anche col canto, da soli e in gruppo;
Incontrare diverse espressioni di arte presenti nel territorio per scoprire
quali corrispondono ai propri gusti e consentono una più creativa e
soddisfacente espressione del proprio mondo.
I discorsi e le parole
Comunicazione, lingua, cultura
Ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o improvvisate
(storie fantastiche e racconti).
Partecipare attivamente e in modo adeguato alle conversazioni.
La conoscenza del mondo
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
Riferire eventi del passato dimostrando consapevolezza della loro
collocazione temporale.
Localizzare e collocare se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali.
Ricordare e ricostruire attraverso diverse forme di documentazione
quello che si è visto, fatto e sentito.
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4) ATTIVITA’ DIDATTICHE in sintesi
PERCORSO:
descrizioni delle
FASI di lavoro
FASE D’INNESCO
Attività 1
Uscita sul territorio
Conversazione
Scheda strutturata: “Questa è la mia città”, mettendo in evidenza lo stemma
della città di Galatina (Le), raffigurante la civetta.
FASE ATTUATIVA
Attività 2
Brainstorming: ai bambini sarà chiesto il nome del loro paese e se conoscono il
nome della strada dove si trova la loro casa.
Visione di una max mappa del paese di Galatina dove saranno state individuate
di rosso le strade di residenza dei bambini e inserite le loro foto.
Scheda illustrata: “Questa è la mia casa” che coloreranno a seconda di com’è la
propria casa.
Attività 3
Ascolto e comprensione del racconto “La storia di Kiosci”.
Conversazione/riflessione sul personaggio e sul luogo della storia, mettendo in
evidenza com’è fatta la casa degli eschimesi, di che colore è e di quale forma,
riflettendo sulla differenza tra la propria casa e quella di Kiosci.
Schede strutturate: “La storia di Kiosci” e “Ad ognuno la sua casa”: la docente
propone ed analizza le schede e stimola la verbalizzazione di ciò che vedono,
nominando le case (iglù). Fornisce poi le indicazioni per colorarle.
Attività 4
Ascolto e comprensione della storia legata alle proprie tradizioni “Lu
Sciacuddrhi”
Conversazione/riflessione sul personaggio fantastico e sul suo modo di
comportarsi nelle tradizioni del passato
Racconto orale da parte di ogni bambino della storia appena ascoltata
Scheda libera: rappresentare iconicamente come immaginano Lu Sciacuddrhi
Attività 5
Arrivo del personaggio tipico delle tradizioni Galatinesi “Lu Sciacuddrhi”, è un
pupazzo che ben raffigura il personaggio in questione: viene toccato, guardato
dai bambini, preso con sé.
Ascolto della filastrocca in dialetto su “Lu Sciacuddrhi” e memorizzazione in
gruppo della stessa.
Scheda illustrata su “Lu Sciacuddrhi” da colorare secondo le indicazioni.
Attività 6
Realizzazione dello Sciacuddrhi mediante varie tecniche.
Cartellone con i disegni dei bambini “RACCOGLIAMO LE IDEE” sullo
Sciacuddrhi e le foto che li ritraggono insieme, quando Lu Sciacuddrhi viene a
trovarli.
Piccola mostra con le creazioni dei bambini.
FASE FINALE
Attività 7
Drammatizzazione del racconto fantastico “ Lu Sciacuddrhi”.
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4.1) ATTIVITA’ DIDATTICHE nel dettaglio
FASE D’INNESCO
Attività 1
descrizione attività raggruppamenti media
(mezzi e
strumenti)
tempi spazi
cosa fa
l’insegnante
cosa fa l’alunno
3 ore
Insieme ad un
vigile urbano
accompagna i
bambini a
esplorare le strade
della città,
documentando
tutto ciò che si
osserva.
Osserva e fa
tesoro di quanto il
vigile e la propria
insegnante spiega
loro
Lavoro in grandi
gruppi (tutta la
sezione).
- Sussidi
visivi:
fotografie.
- Risorse
umane:
vigile
urbano...
Il territorio.
Sollecita una
conversazione in
loco e in classe.
Interagisce con i
compagni e la
docente, nel dire la
propria opinione e
far emergere le
proprie riflessioni.
Lavoro in classe
con
insegnante/alunni
(a senso multiplo).
- Risorse
umane:
esperienze
dirette.
Il territorio e
la sezione.
Spiega il
significato della
scheda
strutturata:
“Questa è la mia
città”, mettendo
in evidenza lo
stemma della città
di Galatina (Le);
Fornisce
indicazioni
dettagliate, passo
per passo,
riguardo i colori
da usare per
colorare quanto
raffigurato nella
scheda e il ricalco
delle lettere
tratteggiate.
Ascolta le
indicazioni della
docente, colora e
ripassa i tratteggi.
Lavoro in classe
con due insegnanti
in compresenza.
- Materiali
strutturati:
scheda.
La sezione.
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FASE ATTUATIVA
Attività 2
descrizione attività raggruppamenti media
(mezzi e
strumenti)
tempi spazi
cosa fa
l’insegnante
cosa fa l’alunno
Lavoro in classe
con
insegnante/alunni
(a senso multiplo).
- Sussidi
verbali
2 ore La sezione.
L’insegnante
chiede ai bambini
il nome del loro
paese e se
conoscono il
nome della strada
dove si trova la
loro casa.
Prova a ricordare
e a dire il nome
del paese e della
strada, oppure
dice di non
conoscerla.
Situa su una
grande mappa del
paese di Galatina
le foto dei
bambini in
corrispondenza
della loro strada e
la fa osservare ai
bambini.
Incuriosito, si
avvicinerà alla
mappa per
trovare la sua
casa,
contraddistinta
dalla sua faccina.
Lavoro in classe
con
insegnante/alunni
(a senso multiplo).
- Sussidi
visivi:
mappa e
fotografie.
La sezione.
Fornirà una
Scheda illustrata:
“Questa è la mia
casa”, che
spiegherà nel suo
significato.
Darà
indicazioni
dettagliate su
come deve essere
colorata
(ricordando il
colore della
propria casa).
Fornirà il
materiale
occorrente.
Farà attenzione a
quanto
l’insegnante dice
e colorerà
secondo i suoi
ricordi.
Lavoro in classe
con due insegnanti
in compresenza.
- Materiali
strutturati:
scheda
La sezione.
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Attività 3:
descrizione attività raggruppamenti media
(mezzi e
strumenti)
tempi spazi
cosa fa
l’insegnante
cosa fa l’alunno Lavoro in classe
con
insegnante/alunni
a senso unico).
- Sussidi verbali e
visivi 4 ore La sezione.
Legge “La
storia di Kiosci” e
fa vedere le
immagini.
Ascolta la storia.
Riprende la
storia, facendo
domande ai
bambini per
vedere quanto
hanno compreso.
Risponde alle
domande della
docente e prova a
raccontare la
storia.
Lavoro in classe
con
insegnante/alunni
(a senso multiplo).
- Sussidi verbali La sezione.
Orienta la
conversazione
sulla casa degli
eschimesi, di che
colore è e di
quale forma,
riflettendo sulla
differenza tra
propria casa e
quella di Kiosci.
Cerca di
ricordare la
propria casa e
cogliere le
differenze,
paragonandola a
quella
dell’eschimese,
descritta dalla
maestra e riportata
nell’illustrazione.
Lavoro in classe
con alunno/alunni
e
insegnante/alunni
(a senso multiplo).
- Sussidi verbali La sezione.
Propone e
analizza le schede
“La storia di
Kiosci” e “Ad
ognuno la sua
casa” e stimola la
verbalizzazione di
ciò che vedono.
Fornisce le
indicazioni per
colorarle.
Osserva bene le
immagini
cercando di
verbalizzarle,
nominando i nomi
delle case (iglù).
Colora le scheda
secondo le
indicazioni.
Lavoro in classe
con
insegnante/alunni
(a senso multiplo).
- Sussidi visivi
- Materiali
strutturati: schede
La sezione
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Attività 4:
descrizione attività raggruppamenti media
(mezzi e
strumenti)
tempi spazi
cosa fa
l’insegnante
cosa fa l’alunno
Lavoro in classe
con
insegnante/alunn
i a senso unico).
- Sussidi verbali 3 ore
Il salone.
Legge la storia
legata alle
tradizioni del
paese: “Lu
Sciacuddrhi”
Ascolta la storia
e cerca di
comprendere la
successione degli
eventi.
Parla e riflette
con i bambini
sul personaggio
fantastico e sul
suo modo di
comportarsi
nelle tradizioni
del passato.
Interviene e fa
le proprie
riflessioni,
ricordando magari
la storia che gli ha
raccontato il
nonno sullo
Sciacuddrhi.
Lavoro in classe
con
insegnante/alunn
i (a senso
multiplo).
- Sussidi verbali Il salone.
Ascolta la
rielaborazione
della storia da
parte dei
bambini, e coglie
il loro livello di
comprensione.
Eventualmente
ritorna sulla storia
per raccontarla di
nuovo,
sottolineando
alcuni particolari.
Racconta la
storia appena
ascoltata, guidato
da domande
stimolo.
Lavoro in classe
con
insegnante/alunn
i (a senso
multiplo).
- Sussidi verbali In giardino.
Fornisce un
foglio bianco e
chiede agli alunni
di rappresentare
iconicamente
come
immaginano Lu
Sciacuddrhi.
Produzione
grafica
dell’immagine
mentale che si è
fatta dello
Sciacuddrhi.
Lavoro
individuale
Libero.
- Foglio bianco
da utilizzare
liberamente per
dare sfogo alla
fantasia.
- Ausili vari
(matite e colori)
La sezione.
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Attività 5
descrizione attività raggruppamenti media
(mezzi e
strumenti)
tempi spazi
cosa fa
l’insegnante
cosa fa l’alunno
Lavoro in
piccolo gruppo
per attività
libere.
- Ausili
occasionali:
pupazzo di
stoffa
raffigurante
“Lu
Sciacuddrhi”
3 ore Il salone.
Prepara e fa
arrivare il
personaggio
tipico delle
tradizioni
Galatinesi “Lu
Sciacuddrhi” (è
un pupazzo che
ben raffigura il
personaggio in
questione)
Osserva, tocca,
guarda e prende
con sé “Lu
Sciacuddrhi”.
Legge la
filastrocca in
dialetto su “Lu
Sciacuddrhi” e
prova a farla
ripetere agli
alunni in coro,
per
memorizzarla.
Ascolta la
filastrocca e la
memorizza in
gruppo.
Lavoro in classe
con
insegnante/alun
ni (a senso
multiplo).
-Sussidi
verbali
Il salone.
Propone e
spiega la scheda
illustrata su “Lu
Sciacuddrhi”.
Fornisce le
indicazioni passo
per passo per
colorarla.
Colora la scheda. Lavoro in classe
con due
insegnanti in
compresenza.
- Materiali
strutturati:
scheda
La sezione.
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Attività 6:
descrizione attività raggruppamenti media
(mezzi e
strumenti)
tempi spazi
cosa fa
l’insegnante
cosa fa l’alunno
Lavoro in piccolo
gruppo con
l’assistenza
dell’insegnante.
- Sussidi visivi
- Ausili
occasionali
3 ore Il laboratorio
di pittura.
Spiega come
realizzare il
personaggio
fantastico,
fungendo da
esempio da
imitare.
Realizza lo
Sciacuddrhi
mediante le
tecniche fornite
dalla docente.
Mette insieme
le creazioni dei
bambini, i loro
disegni e le foto
per farne un
cartellone sulla
storia dello
Sciacuddrhi, oltre
che una piccola
mostra .
Consegna il suo
prodotto creativo
e reperisce dalla
cartella il disegno
dello Sciacuddrhi
per darlo alla
docente.
Osserva le
foto, i disegni e i
prodotti creativi
degli altri
compagni che
vengono sistemati
sul cartellone e
messi in mostra.
Lavoro in
laboratorio con
insegnante/alunni
(a senso
multiplo).
- Sussidi visivi:
fotografie,
disegni e
prodotti
creativi
Il laboratorio
di pittura.
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FASE FINALE
Attività 7:
descrizione attività raggruppamenti media
(mezzi e
strumenti)
tempi spazi
cosa fa
l’insegnante
cosa fa l’alunno
Lavoro a due,
insegnante/alunno.
Lavoro in piccolo
gruppo per attività
programmate.
-Sussidi
verbali e
simbolici.
6 ore
La sezione e
il salone.
Attribuisce ai
bambini dei ruoli
e delle parti della
storia sullo
Sciacuddrhi.
Farà recitare ai
bambini il
copione
guidandoli nella
turnazione, nei
gesti e nella
memorizzazione
delle parti.
Drammatizzerà
il racconto
fantastico “ Lu
Sciacuddrhi”.
5) METODOLOGIA a) Escursioni
Escursioni strutturate: visite guidate sul territorio.
b) Esercitazioni
Ideazione, progettazione e costruzione del personaggio – Lu Sciacuddrhi -
nel laboratorio artistico-creativo con materiale adattato allo scopo.
Attività di drammatizzazione ordinate a riprodurre i vissuti per mettersi
nei panni degli altri: role-play
c) Lezioni
Creazione di situazioni di stimolo all’ascolto, alla condivisione, alla
cooperazione rafforzando un clima sociale e relazionale positivo.
Lettura dell’insegnante di racconti fantastici.
Esposizione finalizzata alla presentazione di un’attività (nel presentare le
schede strutturate).
d) Conversazioni
Conversazione clinica tendente a individuare le conoscenze e i concetti
spontanei degli alunni intorno a determinati contenuti o problemi
(conoscenza del nome della propria via di residenza).
Discussione riassuntiva finalizzata alla sistemazione di esperienze e
informazioni raccolte in precedenza
Discussione orientata, mediante domande proposte dall’insegnante o
risposte suggerite dagli interventi degli alunni, ad analizzare e/o comparare
fatti del passato.
Rielaborazione del racconto.
6) VERIFICA E
VALUTAZIONE
Osservazione occasionale.
Produzione grafica.
Conversazione ed esposizione orale
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BIBLIOGRAFIA
AA.VV, L’insegnante come ricercatore all’interno di progetti educativo-didattici, I.S.U, 2002.
AA.VV., L’insegnante e la mediazione didattica, Milano, I.S.U, 2003.
AA.VV., L’insegnante nella complessità dell’azione educativa, Milano, I.S.U, 2002.
Centro per L’Innovazione e la sperimentazione educativa, Raccomandazioni per la comprensione e
l’attuazione dei Documenti nazionali della riforma, Milano, 2003.
D. Penso, Progettare nella scuola dell'infanzia. Dalla pedagogia della cura all'apprendimento, Edizioni Junior,
2009.
Serallegri Radi, Progetto guida. Guida didattica per la scuola dell’infanzia con progetti e percorsi integrati, Raffaello
Edizioni, 2007.
Materiali a disposizione sulla piattaforma on line in www.blackboard.unicatt.it, riguardanti i percorsi di
tirocinio.
MIUR, Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, Roma, settembre
2007.
Piano dell’Offerta Formativa del 3° Circolo Didattico “Gaetano Martinez”, Galatina (Le).
R. Fioravanti, G. Coppola, I. Lucaroni, Progetti e laboratori in primavera, Editrice Tre Sei, Chiaravalle (An),
2009.
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ALLEGATI
Di seguito sono riportate alcune delle schede che si intenderanno
somministrare ai bambini
1.1 Frontespizio
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1.2 SCHEDA “Questa è la mia città” (da allegare)
SCHEDA DA SOMMINISTRARE
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1.3 SCHEDA “Questa è la mia casa”
SCHEDA DA SOMMINISTRARE
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1.4 Storia da ascoltare
STORIA DA ASCOLTARE
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1.5 SCHEDA sulla comprensione della storia
SCHEDA DA SOMMINISTRARE
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1.6 Scoprire la casa di KIOSCI (eschimese) e fare il confronto con la propria
SCHEDA DA SOMMINISTRARE
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1.7 Filastrocca sullo SCIACUDDHRI da memorizzare
LU SCIACUDDHRI
Nell’antica leggenda galatinese LU SCIACUDDHRI è un piccolo folletto, brutto e peloso che durante la
notte intrecciava la criniera e la coda dei cavalli e saltava sulla pancia di chi compiva cattive azioni.
STORIA DIALETTALE DA MEMORIZZARE
Quandu li sordi se mentianu a llu
trifuddhri
Intru le case scia girandu lu Sciacuddhri
Era na specie de spiritu nostranu
Can nun era né animale né cristianu
Nu diavulicchiu ca male nu facia
Li prudia l’anima e se divertia
Intrhru a casa combinava ogni dispettu
De giurnu e de notte nu lassava rigettu
Ci cuntava ca la notte, la notte li facia
dispettu
Lu spoiacava e li zumpava sullu jettu
E certe fiate se divertia
Cu lli pija le rrobbè e le scundia.
Mo ci sape a ddhru è sciutu a spicciare
Nu sse sente cchiui numinare
Ca puru se combinava tutti ddhru
parapija
In fondu era sempre comu unu de
famija!
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1.7.1 La storia sullo SCIACUDDHRI da ascoltare
LU SCIACUDDHRI
STORIA IN ITALIANO
DA ASCOLTARE E COMPRENDERE
Quando si mettevano i soldi nel
salvadanaio
lo Sciacuddri andava in giro per le
case.
Sembrava un specie di Essere strano
che non era né animale né persona
era un diavolo, che però male non
faceva a nessuno.
Ma era un bel furbetto e si divertiva
nelle case faceva dispetti,
di giorno e di notte mai riposava.
A chi parlava di notte faceva dispetti,
lo scopriva e saltava sul letto
e a volte si divertiva
a prendere i vestiti e a nasconderli.
Adesso chissà dove è andato a finire.
Non si sente più il suo nome.
Nonostante facesse a tutti dei dispetti
in fondo era sempre come uno di
famiglia!
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1.7.3 SCHEDA da colorare
SCHEDA DA SOMMINISTRARE