Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- L'ansiaValeria Pozzoni
Il terzo modulo tratta di tutto ciò che riguarda l'ansia: Fobie, Attacchi di Panico, Disturbo d'Ansia Generalizzato, Disturbo Osssessivo-Compulsivo, Disturbo Post Traumatico da Stress ecc. Si cerca di spiegare di cosa si tratta, quali ne sono le cause e le cure.
Cosa fai per la tua ansia? In questa presentazione espongo cos'è l'ansia, la definizione, i tipi di ansia, e i rimedi. Ci sono rimedi naturali o fai da te, oppure quando questi non funzionano e ci si rivolge ad un terapeuta, un aiuto molto importante arriva dalla psicoterapia breve dinamico-esperenziale.
Depressione e Ansia - Progetto Itaca Bergamoprogettoitaca
Questo video è uno degli strumenti che ITACA sviluppa per aiutare a combattere depressione e ansia. Aiutaci in queso lavoro, donaci il tuo 5 per mille. Per te è gratuito, per noi è molto! C.F. 95140330168
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneValeria Pozzoni
Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- L'ansiaValeria Pozzoni
Il terzo modulo tratta di tutto ciò che riguarda l'ansia: Fobie, Attacchi di Panico, Disturbo d'Ansia Generalizzato, Disturbo Osssessivo-Compulsivo, Disturbo Post Traumatico da Stress ecc. Si cerca di spiegare di cosa si tratta, quali ne sono le cause e le cure.
Cosa fai per la tua ansia? In questa presentazione espongo cos'è l'ansia, la definizione, i tipi di ansia, e i rimedi. Ci sono rimedi naturali o fai da te, oppure quando questi non funzionano e ci si rivolge ad un terapeuta, un aiuto molto importante arriva dalla psicoterapia breve dinamico-esperenziale.
Depressione e Ansia - Progetto Itaca Bergamoprogettoitaca
Questo video è uno degli strumenti che ITACA sviluppa per aiutare a combattere depressione e ansia. Aiutaci in queso lavoro, donaci il tuo 5 per mille. Per te è gratuito, per noi è molto! C.F. 95140330168
Gruppo di psicoeducazione ai sintomi e alle emozioni- La depressioneValeria Pozzoni
Il secondo modulo riguarda la depressione ed è un argomento molto sentito dai nostri pazienti. Nel corso della discussione è spesso emerso il desiderio di ottenere informazioni anche su altri disturbi dell'umore (ad esempio il Disturbo Bipolare) o patologia psichiatrica (quale la psicosi)
La violenza sulle donne può essere definita come un abuso di potere e di controllo, che si manifesta attraverso il sopruso fisico, sessuale, psicologico ed economico.
E' un protocollo di primo soccorso ideato per soccorritori occasionali e costituito da manovre e comportamenti finalizzati alla gestione immediata dei sintomi dell'attacco di panico e dell'ansia acuta
Orlando Todarello
UNIVERSITA’ degli STUDI di BARI - DIPARTIMENTO di SCIENZE NEUROLOGICHE e PSICHIATRICHE
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA POLICLINICO CONSORZIALE-BARI U. O.di PSICHIATRIA “L. BINI”
Bari, 12 dicembre 2009
Le dipendenze comportamentali. AP incontra del 28_4_15Sonia Bertinat
Le dipendenze comportamentali sono un fenomeno che sempre più sta affiancando, se non superando, le dipendenze “classiche” con sostanza.
Durate l’incontro sarà possibile conoscere il nuovo panorama delle dipendenze senza sostanza:
- Internet e device addiction
- Dipendenze affettive
- Shopping o accumulo compulsivo
- Workaholism
- Sex addiction
Cosa hanno in comune con le dipendenze “classiche”? Perché sono considerate dipendenze? Quali sono gli strumenti psicologici per affrontarle?
L’ansia e lo stress sono i responsabili dell’80% delle malattie in America. Ma quali sono i disturbi che provocano l’ansia e lo stress? Quanto incidono le emozioni? Cosa sono le malattie da stress? Si può valutare il nostro stato di ansia e di stress? Esistono dei rimedi naturali efficaci per riportare in equilibrio il nostro stato psicofisico? In questo articolo trovi le risposte a tutte queste domande e molto altro ancora.
L’ insonnia è un disturbo del riposo notturno che può riguardare sia la qualità che la quantità del sonno. I disturbi del sonno sono diventati un serio problema medico, psicologico e ad elevata incidenza sulla popolazione mondiale. Le principali alterazioni che possono essere subite dal sonno riguardano sia aspetti quantitativi sia aspetti qualitativi. La durata “normale” del sonno varia considerevolmente da persona a persona, cosicché alcuni soggetti necessitano di dormire poco (dormitori brevi), mentre altri richiedono una quantità di sonno maggiore della media (dormitori lunghi). In entrambi i casi sopra citati, tuttavia, non è presente una patologia, poiché durante le ore diurne il soggetto presenta un normale livello di vigilanza. I disturbi del sonno sono invece caratterizzati da un riposo carente per qualità e quantità che provoca disagio e compromette il normale funzionamento sociale e lavorativo del soggetto. Le cure naturali e olistiche per risolvere il problema.
L’ ipertensione arteriosa è un aumento anomalo della pressione con cui il cuore pompa il sangue nell’aorta e di conseguenza in tutto l’organismo. La pressione arteriosa presenta due valori: quello sistolico (la cosiddetta massima) e quello diastolico (la minima). La prima in un adulto sano può variare dai 115 ai 140 mm di mercurio, la seconda tra i 70 e gli 85-90. Nel 95% dei casi di ipertensione arteriosa non c’è una causa evidente, anche se lo stress, l’ansia, lo stile di vita e l’alimentazione giocano un ruolo determinante.
In una piccola parte (5%) essa è dovuta a malattie di tiroide, rene e surrene. Quasi sempre non ci sono sintomi e il riscontro è occasionale, eccetto che per improvvisi sbalzi o picchi (valore sistolico oltre i 160) che provocano cefalea, disturbi visivi e senso di stordimento. Curarla è fondamentale per prevenire malattie cardiovascolari anche molto gravi.
La violenza sulle donne può essere definita come un abuso di potere e di controllo, che si manifesta attraverso il sopruso fisico, sessuale, psicologico ed economico.
E' un protocollo di primo soccorso ideato per soccorritori occasionali e costituito da manovre e comportamenti finalizzati alla gestione immediata dei sintomi dell'attacco di panico e dell'ansia acuta
Orlando Todarello
UNIVERSITA’ degli STUDI di BARI - DIPARTIMENTO di SCIENZE NEUROLOGICHE e PSICHIATRICHE
AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA POLICLINICO CONSORZIALE-BARI U. O.di PSICHIATRIA “L. BINI”
Bari, 12 dicembre 2009
Le dipendenze comportamentali. AP incontra del 28_4_15Sonia Bertinat
Le dipendenze comportamentali sono un fenomeno che sempre più sta affiancando, se non superando, le dipendenze “classiche” con sostanza.
Durate l’incontro sarà possibile conoscere il nuovo panorama delle dipendenze senza sostanza:
- Internet e device addiction
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- Shopping o accumulo compulsivo
- Workaholism
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Cosa hanno in comune con le dipendenze “classiche”? Perché sono considerate dipendenze? Quali sono gli strumenti psicologici per affrontarle?
L’ansia e lo stress sono i responsabili dell’80% delle malattie in America. Ma quali sono i disturbi che provocano l’ansia e lo stress? Quanto incidono le emozioni? Cosa sono le malattie da stress? Si può valutare il nostro stato di ansia e di stress? Esistono dei rimedi naturali efficaci per riportare in equilibrio il nostro stato psicofisico? In questo articolo trovi le risposte a tutte queste domande e molto altro ancora.
L’ insonnia è un disturbo del riposo notturno che può riguardare sia la qualità che la quantità del sonno. I disturbi del sonno sono diventati un serio problema medico, psicologico e ad elevata incidenza sulla popolazione mondiale. Le principali alterazioni che possono essere subite dal sonno riguardano sia aspetti quantitativi sia aspetti qualitativi. La durata “normale” del sonno varia considerevolmente da persona a persona, cosicché alcuni soggetti necessitano di dormire poco (dormitori brevi), mentre altri richiedono una quantità di sonno maggiore della media (dormitori lunghi). In entrambi i casi sopra citati, tuttavia, non è presente una patologia, poiché durante le ore diurne il soggetto presenta un normale livello di vigilanza. I disturbi del sonno sono invece caratterizzati da un riposo carente per qualità e quantità che provoca disagio e compromette il normale funzionamento sociale e lavorativo del soggetto. Le cure naturali e olistiche per risolvere il problema.
L’ ipertensione arteriosa è un aumento anomalo della pressione con cui il cuore pompa il sangue nell’aorta e di conseguenza in tutto l’organismo. La pressione arteriosa presenta due valori: quello sistolico (la cosiddetta massima) e quello diastolico (la minima). La prima in un adulto sano può variare dai 115 ai 140 mm di mercurio, la seconda tra i 70 e gli 85-90. Nel 95% dei casi di ipertensione arteriosa non c’è una causa evidente, anche se lo stress, l’ansia, lo stile di vita e l’alimentazione giocano un ruolo determinante.
In una piccola parte (5%) essa è dovuta a malattie di tiroide, rene e surrene. Quasi sempre non ci sono sintomi e il riscontro è occasionale, eccetto che per improvvisi sbalzi o picchi (valore sistolico oltre i 160) che provocano cefalea, disturbi visivi e senso di stordimento. Curarla è fondamentale per prevenire malattie cardiovascolari anche molto gravi.
Estensione rimedi IMO in clinica olismologicaLorenzo Capello
Allergie, intolleranze, acidosi,ansia, rabbia, insonnia, fibromialgia, influenza....ESTENSIONE DELL’USO DI ALCUNI Rimedi Reckeweg IN CLINICA OLISMOLOGICA
Rianimare 2014 - Urgenze, emergenze e pseudo-emergenze nel bambino: 10 cose c...Salvamento Academy
RIANIMARE 2014 - 2° Meeting nazionale Salvamento Academy. Roma "Auditorium Ministero della Salute 30/11/2014. Relatore: Dott. Alberto Ferrando (Medical Course Director Salvamento Academy)
Estensione dell'uso di alcuni Rimedi Reckeweg in clinica olismologicaLorenzo Capello
Allergie, intolleranze, acidosi,ansia, rabbia, insonnia, fibromialgia, influenza....Estensione dell'uso di alcuni Rimedi Reckeweg in clinica olismologica
1. Quarta LezioneQuarta Lezione
La psicopatologia e la clinicaLa psicopatologia e la clinica
dei disturbi ddei disturbi d’’ansiaansia
2. SVILUPPO INFANTILE FOBICO
FdA (loro stesse ansiose) iperprotettive e
controllanti ansichè esplorare assieme ai
figli tendono all’evitamento, comunicano
allarme alle novità o alle paure
fisiologiche, restringono la base sicura
3. SVILUPPO INFANTILE FOBICO
•Aumento dell’attenzione selettiva al pericolo e ricerca di
figure protettive
•Evitamento delle condizioni minacciose
•Riduzione dell’esplorazione
•Aumento del controllo sull’ambiente e sulle persone (novità
emotive)
•Sviluppo di credenze su sè vulnerabile e gli altri minacciosi
•Controllo sulla propria emotività (sentita come pericolosa
perchè sconosciuta e perchè fonte di vulnerabilità sociale)
•cicli interpersonali fobici
4. SVILUPPO INFANTILE FOBICO
Conseguenze di personalità e scompensi patologici tipici
dell’infanzia
•Personalità controllanti: leadership, capocomico (falsamente estroversi)
•Personalità evitante le relazioni nuove o le situazioni sconosciute
•Tendenza compensatori all’autonomia e fastidio per gli atteggiamenti di cura
vissuti come controllo
•Tendenza ad essere insofferenti di fronte a problemi emotivi o comunicazioni
intime
•Enuresi (ristabilisce il contatto con la fda)
•Pavor nocturnus (incapacità di lasciarsi andare ipnagogica)
•Asma psicogeno, ed altre patologie psicosomatiche
•Fobie scolastiche
5. •Disturbo d’Ansia da Separazione
•Il Disturbo di Panico con o Senza Agorafobia
•Le Fobie Specifica
•La Fobia Sociale
•Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo
•Il PTSD (?)
I DISTURBI D’ANSIA PER IL DSM IV-TR
I DISTURBI D’ANSIA rappresentano i più frequenti
problemi psichici nell’inf. e nell’ado dove raggiungono
una prevalenza di circa il 15 %
6. Disturbo d’Ansia da Separazione
Situazione da base sicura inesistenteSituazione da base sicura inesistente
Si manifesta in etSi manifesta in etàà scolastica (5scolastica (5--8 anni) ma presente sin8 anni) ma presente sin
dalla primissima infanziadalla primissima infanzia
Fobia scolasticaFobia scolastica
Fattori di rischio (Fattori di rischio (gemellaritgemellaritàà omozomoz., genitori ansiosi o., genitori ansiosi o
depressi,depressi,……))
Significativa riduzione del funzionamento sociale edSignificativa riduzione del funzionamento sociale ed
individuale per la difficoltindividuale per la difficoltàà di separazionedi separazione
AttivitAttivitàà di controllo continuo sul genitore che diminuiscedi controllo continuo sul genitore che diminuisce
la capacitla capacitàà esplorativa e di concentrazione (Ginevra)esplorativa e di concentrazione (Ginevra)
Sviluppo in personalitSviluppo in personalitàà evitanteevitante
7. CRITERI DESCRITTIVI DELL’ATTACCO DI PANICO SECONDO IL DSM-IV
1) palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia
2) sudorazione
3) tremori fini o a grandi scosse
4) dispnea o sensazione di soffocamento
5) sensazione di asfissia
6) dolore o fastidio al petto
7) nausea o disturbi addominali
8) sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di
svenimento
9) derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere
distaccati da sé stessi)
10)paura di perdere il controllo o di impazzire
11)paura di morire
12)parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio)
13)brividi o vampate di calore.
IL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO
8. • Aumento della frequenza cardiaca
• Aumento della frequenza
respiratoria
• Iperossigenazione
• Sudore freddo per vasocostrizione
periferica
• Effetti gastrointestinali per la
vasocostrizione (come si dice
paura a Roma)
• Aumento della vigilanza
REAZIONI FISIOLOGICHE ALLA PAURA
AUMENTO DELL’ADRENALINA CHE PREPARA ALLA
FUGA O ALL’ATTACCO DI FRONTE AD UNA MINACCIA
9. CRITERI DESCRITTIVI DELL’ATTACCO DI PANICO SECONDO IL DSM-IV
1) palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia
2) sudorazione
3) tremori fini o a grandi scosse
4) dispnea o sensazione di soffocamento
5) sensazione di asfissia
6) dolore o fastidio al petto
7) nausea o disturbi addominali
8) sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di
svenimento
9) derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere
distaccati da sé stessi)
10)paura di perdere il controllo o di impazzire
11)paura di morire
IL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO
10. FOBIA SPECIFICAFOBIA SPECIFICA
paura marcata, persistente, e eccessiva quando sipaura marcata, persistente, e eccessiva quando si èè inin
presenza di, o quando si aspetta di affrontare, un oggettopresenza di, o quando si aspetta di affrontare, un oggetto
o una situazione specifici.o una situazione specifici.
La diagnosiLa diagnosi èè appropriata solo seappropriata solo se evitamentoevitamento, paura, o ansia, paura, o ansia anticipatoriaanticipatoria
di affrontare lo stimolo fobico interferiscono significativamentdi affrontare lo stimolo fobico interferiscono significativamente con lae con la
routine quotidiana, il funzionamento lavorativo o la vita socialroutine quotidiana, il funzionamento lavorativo o la vita sociale dellae della
persona, o se l'individuopersona, o se l'individuo èè marcatamente afflitto dalla presenza della fobiamarcatamente afflitto dalla presenza della fobia
gli adolescenti e gli adulti riconoscono che la pauragli adolescenti e gli adulti riconoscono che la paura èè eccessiva oeccessiva o
irragionevole questo può non essere il caso nei bambiniirragionevole questo può non essere il caso nei bambini
In individui al di sotto dei 18 anni, i sintomi devono persisterIn individui al di sotto dei 18 anni, i sintomi devono persistere da almeno 6e da almeno 6
mesi prima della diagnosi di Fobia Specificamesi prima della diagnosi di Fobia Specifica
EvitamentoEvitamento dello stimolodello stimolo
La minaccia può essere collegata alla previsione di un danno relLa minaccia può essere collegata alla previsione di un danno relativa aativa a
certi aspetti dell'oggetto o situazionecerti aspetti dell'oggetto o situazione (w1 e w2)
11. FOBIA SPECIFICAFOBIA SPECIFICA
Tipo AnimaliTipo Animali. Questo sottotipo dovrebbe essere specificato se la paura viene. Questo sottotipo dovrebbe essere specificato se la paura viene
provocata da animali o insetti. Questo sottotipo esordisce generprovocata da animali o insetti. Questo sottotipo esordisce generalmentealmente
nell'infanzia.nell'infanzia.
Tipo Ambiente NaturaleTipo Ambiente Naturale. Questo sottotipo dovrebbe essere specificato se la. Questo sottotipo dovrebbe essere specificato se la
paura viene provocata da elementi dell'ambiente naturale, come tpaura viene provocata da elementi dell'ambiente naturale, come temporali,emporali,
altezze, acqua. Questo sottotipo esordisce generalmente nell'infaltezze, acqua. Questo sottotipo esordisce generalmente nell'infanzia.anzia.
TipoTipo SangueSangue--IniezioniIniezioni--FeriteFerite. Questo sottotipo dovrebbe essere specificato se la. Questo sottotipo dovrebbe essere specificato se la
paura viene provocata dalla vista del sangue o di una ferita, opaura viene provocata dalla vista del sangue o di una ferita, o dal riceveredal ricevere
un'iniezione o altre procedure mediche invasive. Questo sottotipun'iniezione o altre procedure mediche invasive. Questo sottotipo ha un'elevatao ha un'elevata
familiaritfamiliaritàà, ed, ed èè spesso caratterizzato da un'imponente rispostaspesso caratterizzato da un'imponente risposta vasovagalevasovagale..
TipoTipo SituazionaleSituazionale. Questo sottotipo dovrebbe essere specificato se la paura. Questo sottotipo dovrebbe essere specificato se la paura
viene provocata da una situazione specifica, come trasporti pubbviene provocata da una situazione specifica, come trasporti pubblici, tunnel,lici, tunnel,
ponti, ascensori, volare, guidare, o luoghi chiusi. Questo sottoponti, ascensori, volare, guidare, o luoghi chiusi. Questo sottotipo ha unatipo ha una
distribuzione dell'etdistribuzione dell'etàà di esordio bimodale, con un picco nell'infanzia e un altrodi esordio bimodale, con un picco nell'infanzia e un altro
picco verso i 25 anni. Questo sottotipo sembra simile al Disturbpicco verso i 25 anni. Questo sottotipo sembra simile al Disturbo di Panico cono di Panico con
Agorafobia per la distribuzione tra i sessi, la concentrazione fAgorafobia per la distribuzione tra i sessi, la concentrazione familiare, e l'etamiliare, e l'etàà didi
esordio.esordio.
12. DISTURBO DA ANSIA SOCIALEDISTURBO DA ANSIA SOCIALE
paura marcata e persistente che riguarda le situazioni sociali opaura marcata e persistente che riguarda le situazioni sociali o
prestazionaliprestazionali che possono creare imbarazzoche possono creare imbarazzo
(va diversificata dalla normale paura di affrontare situazioni(va diversificata dalla normale paura di affrontare situazioni
imbarazzanti)imbarazzanti)
sintomi di ansia classici (palpitazioni, tremori, sudorazione, malessere gastrointestinale,
diarrea, tensione muscolare, arrossamento del viso, confusione) nelle situazioni sociali
temute, e nei casi gravi questi sintomi possono soddisfare i criteri per un Attacco di Panico
Parlare in pubblicoParlare in pubblico
Affrontare il commesso di un negozioAffrontare il commesso di un negozio
Prestazione sportiva (specie di gruppo)Prestazione sportiva (specie di gruppo)
Mangiare in gruppoMangiare in gruppo
13. DISTURBO DA ANSIA SOCIALEDISTURBO DA ANSIA SOCIALE
Situazione sociale temutaSituazione sociale temuta
Paura sociale dei segni dellaPaura sociale dei segni della
paura (tremori,paura (tremori, etcetc.) per il.) per il
timore di essere consideratitimore di essere considerati
matti o stupidi o deboli (matti o stupidi o deboli (smismi
ago)ago)
Attivazione deiAttivazione dei
segni della paurasegni della paura
(tremore, rossore,(tremore, rossore,
incertezza nellaincertezza nella
voce,voce, etcetc.).)
Peggioramento dellaPeggioramento della
performance socialeperformance sociale
Controllo eControllo e
focalizzazionefocalizzazione su di ssu di séé
14. DallDall’’ansia sociale alla personalitansia sociale alla personalitàà evitanteevitante
La caratteristica essenziale del Disturbo Evitante di PersonalitLa caratteristica essenziale del Disturbo Evitante di Personalitàà
èè una modalituna modalitàà pervasivapervasiva di inibizione sociale, sentimenti didi inibizione sociale, sentimenti di
inadeguatezza e ipersensibilitinadeguatezza e ipersensibilitàà alla valutazionealla valutazione negativanegativa……
1)evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale,
poiché teme di essere criticato, disapprovato, o rifiutato
2)è riluttante nell’entrare in relazione con persone, a meno che non sia certo di
piacere
3)è inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato
4)si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali
5)è inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza
6)si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli
altri
7)è insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in
qualsiasi nuova attività, poiché questo può rivelarsi imbarazzante.