Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Convegno “APP & GAME Il benessere dei giovani verso comunità media-educative” 9-10 Giugno 2014 Ex Convento S. Francesco Pordenone
1. I
media
e
l’educazione
alla
salute
“L’essenziale
è
invisibile
agli
occhi”
Do5.ssa
Liboria
Lidia
Pantaleo
9
giugno
2014
lidia.pantaleo@gmail.com
Media
Educator
MED
2.
3.
4.
XI
Rapporto
Censis/UCSI
sulla
Comunicazione,
Roma
11/10/2013:
l’evoluzione
digitale
della
specie.
ERA
BIOMEDIATICA
UTENTE
PROSUMER
EVOLUZIONE
DELLA
SPECIE
Condivisione
delle
biografie
personali
sui
social.
Utente
consumatore
e
produ;ore.
Connessi
da
PC
o
mobile
Superconnessi:
Always
on
5. Indagine
conosciNva
sulla
condizione
dell’Infanzia
e
dell’Adolescenza
in
Italia
2012
(7-‐11
anni)
TV
à
41%
un’ora
al
giorno.
Computer
à
44%
fino
ad
un’ora
al
giorno.
Internet
à
35,4%
fino
ad
un’ora
al
giorno.
Il
62%
dei
bambini
ha
a
disposizione
un
telefonino
proprio!!!
•
Giocare
(50,9%)
•
YouTube
(32,4%)
•
iTunes
(25,3%)
per
ascoltare
musica
• Navigare
(22,5%
)
• Instagram
o
altre
applicazioni
per
le
foto
(20,3%)
• WhatsApp
(9,8%)
uFlizza,
per
scambiare
gratuitamente
messaggi
di
testo
o
foto
• Social
Network
(9,4%)
MA
solo
il
3,9%
degli
studenN
ha
usato
quasi
ogni
giorno
Internet
a
scuola!!!!!
6.
Nell’ul'mo
decennio,
le
risorse
educa've
aperte
ci
hanno
portato
verso
un
mondo
educa'vo
disponibile
per
tu7
coloro
che
hanno
accesso
a
una
connessione
Internet.
2013
2003
7. E’
un
bene?
E’
un
male?
…
qualunque
previsione
sul
futuro
rischia
di
essere
troppo
conserva'va.
Quello
che
so
è
che
nei
prossimi
decenni
dovremo
acquisire
nuove
abilità
e
competenze
per
essere
efficaci
(…)
C.J.
Bonk,
2010
8. L’evoluzione
della
specie:
dai
na'vi
digitali
alla
saggezza
digitale
(…)
dal
bisogno
di
comunicare
ai
bambini
come
e
perché
usare
la
tecnologia
alla
necessità
educaFva
di
comunicare
un
forte
senso
del
quando
l’uso
della
tecnologia
è
saggio
(M.
Prensky,
2013)
Le
tecnologie
educaNve:
un
terreno
scivoloso,
un’impresa
eurisFca
dal
punto
di
vista
della
ricerca
e
della
riflessione,
un
tema
controverso
che
non
può
ridursi
a
una
mera
quesFone
di
strumenF
e
tecnologie
(…)
con
cadute
apocaliXche
o
inte-‐
graliste.
(M.
Ranieri,
2011)
Alcune
EVIDENZE
…
10. L’uso
del
digitale
tout
court
non
fa
da
solo
la
differenza.
§ Rischio
di
protesizzazione
tecnologica
§ Rischio
di
sudditanza
ai
vincoli
dei
linguaggi
mediali
§ Rischio
di
difficoltà
relazionali
§ Rischio
di
essere
schiacciaN
dai
meccanismi
comunicaNvi
digitali
§ Rischio
di
essere
fagocitaN
dall’oppressione
dell’offerta
tecnologica
Tra;o
da
h;p://www.lexisnexis.com/
11. "La
promozione
della
salute
è
il
processo
che
conferisce
alle
popolazioni
i
mezzi
per
assicurare
un
maggior
controllo
sul
loro
livello
di
salute
e
migliorarlo.
Questo
modo
di
procedere
deriva
da
un
conceNo
che
definisce
la
salute
come
la
misura
in
cui
un
gruppo
o
un
individuo
possono,
da
un
lato,
realizzare
le
proprie
ambizioni
e
soddisfare
i
propri
bisogni
e
dall’altro,
evolversi
con
l’ambiente
o
ada5arsi
a
questo.
La
salute
è
dunque
percepita
come
risorsa
della
vita
quoFdiana
e
non
come
il
fine
della
vita:
è
un
conceNo
posi'vo
che
meNe
in
valore
le
risorse
sociali
e
individuali,
come
le
capacità
fisiche.
Così,
la
promozione
della
salute
non
è
legata
soltanto
al
seNore
sanitario:
supera
gli
sFli
di
vita
per
mirare
al
benessere".
Carta
di
O;awa,
OMS
1986
12. 4
di
5
azioni
associabili
al
nostro
contesto
di
realtà
1.
Rafforzare
l’azione
comunitaria
2.
Sviluppare
le
ahtudini
personali
3.
Dare
gli
strumenN,
mediare
tra
interessi
e
visioni
diverse,
creare
senso
e
immaginario
4.
Creare
ambienN
favorevoli
5.
Ri-‐orientare
i
servizi
sanitari
elaborando
una
poliFca
pubblica
per
la
salute
13.
14. La
salute,
il
benessere
si
raggiunge
allorché
gli
individui
e
le
collehvità
sviluppano
e
mobilitano
al
meglio
le
proprie
risorse,
in
modo
da
soddisfare
prerogaNve
sia
personali
(fisiche
e
mentali),
sia
esterne
(sociali
e
materiali).
Occorre
agire
per
e
in
considerazione
dei
DeterminanN
di
salute
L’O.M.S.
definisce
i
determinan'
di
salute
come:
“i
faNori
personali,
sociali,
culturali,
economici
e
ambientali
che
influenzano
lo
stato
di
salute
di
individui
e
popolazioni”.
15. 1
sfida
PER
LA
COMUNITA’
EDUCAZIONE
ALLA
SALUTE
l’insieme
delle
opportunità
di
apprendimento
consapevolmente
costruite
LIFE
SKILLS
capacità
di
ado;are
un
comportamento
posiFvo
e
adaXvo
che
perme;a
agli
individui
di
affrontare
in
modo
efficace
le
necessità
e
le
sfide
quoFdiane.
EMPOWERMENT
il
processo
a;raverso
il
quale
le
persone
acquisiscono
un
maggiore
controllo
rispe;o
alle
decisioni
e
alle
azioni
che
riguardano
la
propria
salute.
16. ALLEANZA
partnership
tra
più
parF
che
perseguono
un
insieme
di
obieXvi
condivisi
COMUNITÀ
PER
LA
SALUTE
sforzi
colleXvi
compiuF
per
incrementare
il
controllo
sui
determinanF
di
salute
ABILITARE
promuovere
e
tutelare
la
propria
salute,
a;raverso
la
mobilitazione
di
risorse
umane
e
materiali
in
partnership
con
gruppi
o
singoli
STILE
DI
VITA
determinaF
dall’interazione
tra
le
cara;erisFche
personali
dell’individuo,
le
interazioni
sociali
e
le
condizioni
di
vita
socio-‐economiche
e
ambientali.
17. METAFORA
L’isola
sana:
un’isola
impegnata
e
coinvolta
in
un
processo
di
miglioramento
della
salute
e
della
qualità
della
vita
dei
propri
abitanF,
e
di
creazione
di
ambienF
fisici
e
sociali
più
sani
nell’oXca
dello
sviluppo
sostenibile.
Riferimento:
ada;amento
dalla
“Yanuca
Island
DeclaraFon”.
WHO
(WPRO),
Manila,
1995
La
Dichiarazione
dell’Isola
di
Yanuca
afferma
che
le
Isole
Sane
sono
luoghi
in
cui
i
bambini
sono
nutri'
nel
corpo
e
nella
mente,
gli
ambien'
invitano
ad
apprendere
e
a
diver'rsi,
le
persone
lavorano
e
invecchiano
con
dignità
e
l’equilibrio
ecologico
è
una
fonte
di
orgoglio.
18. 1
sfida
PER
LA
SCUOLA
• Ripensare
quanFtà
e
qualità
conoscenze
da
insegnare
(scelta
eFca)
• Riequilibrare
la
didaXca
nel
rapporto
tra
teoria
e
praFca
• Personalizzare
l’apprendimento
• Far
relazionare
idenFtà
culturale
e
universalità
del
sapere
nel
mondo
globalizzato
di
oggi.
• Promuovere
lo
star
bene
22. Siamo
immersi
nei
media,
ma
ci
comporNamo
come
“il
pesce
che
non
sa
dell’esistenza
dell’acqua”
(Marconato,
2013)
23. Oppure
guardiamo
questa
realtà
liquida
e
digitale
dall’esterno
come
uno
che
la
fissa
con
ammirazione
o
uno
che
la
punta
con
intenzioni
poco
pacifiche.
24. DimenNcando
che
i
MEDIA
sostengono
in
modo
quasi
naturale
i
PROCESSI
DI
APPRENDIMENTO
RICCHI;
IL
LORO
RUOLO
VIENE
SOTTOSTIMATO
O
SOTTOUTILIZZATO
O
ANCORA
MONODIREZIONATO
.
Non
esiste
solo
il
PC
o
solo
il
Web!
(Marconato,
2013)
30. MEDIA
EDUCATION
per
la
salute
significa:
• Promozione
acquisizione
delle
life
skills,
• uso
dei
linguaggi,
• lavoro
a;raverso
le
emozioni,
• aggancio
a
praNche
quoNdiane
• approccio
dialogico
• coinvolgimento
ahvo
(tra
persone
e
materiali)
• aXvazione
il
cooperaNve
learning
• AXvazione
del
learning
by
doing
• lavoro
sulle
funzioni
introiehve
(generaFvità,
fiducia,
tolleranza,
contenimento,
pensiero)
• me;ersi
in
contaso
• osservare
• ascoltare
• lavorare
su
compiN
e
relazioni
• ASSUMERSI
LA
RESPONSABILITA’
di
scelte
e
proposte
31. PROFESSIONI
D’AIUTO
per:
CONOSCERE
USARE
GUIDARE
• SCOPERTE
E
CONOSCENZA
DEI
LINGUAGGI
• CAPACITA’
DI
DECODIFICA
• PROCESSO
DI
DISCERNIMENTO
e
PRODUZIONE
condurre
VERSO
RESPONSABILITA’
+
RECIPROCITA’
+
COMPLEMENTARIETA’
Ahvare
il
PROCESSO
DELLA
CONSAPEVOLEZZA
35. Passaggio
dalla
conoscenza
tecnica
a
quella
educaNva
e
creaNva.
(es.
non
spiego
come
si
fa
una
pagina
web,
la
leggo,
l’analizzo,
la
uso
per
comunicare.
Facendo
scopro
come
si
fa
e
rifle;o
sul
suo
farsi,
…)
36. 1
• Educare
ai
media
(media
come
ogge;o
di
studio;
es.
il
funzionamento
del
pc)
2
• Educare
con
i
media
(media
per
favorire
l’apprendimento;
es.
cd
con
sorware
per
esercitazioni)
3
• Educare
asraverso
i
media
(usare
i
linguaggi
per
costruire
nuovi
linguaggi;
es.
dall’ascolto
di
una
web
radio
alla
costruzione
di
una
propria
web
radio
o
di
podcast)
37. O;obre
2013
Enfasi
su
dimensioni
criNco-‐
cogniNve
nell’analisi
dei
messaggi
e
su
valutazione
credibilità
informazioni
(es.
bufale,
…)
38. Asenzione
a
dimensione
eNco-‐sociale
nella
costruzione
collaboraNva
della
conoscenza
(es.
carte
geografiche
non
eurocentriche,
calendari,
google
Eart
…)
42. OUT
IN
MulNmedialità
=
Più
mezzi
che
confluiscono,
che
si
affiancano
e
che
si
possono
leggere
solo
nel
senso
predefinito
(es.
power
point,
web
1.0)
Media
EducaNon
=
Scoprire,
conoscere
i
linguaggi
dei
vari
media
e
loro
varianN
e
invarianN,
per
usarli
con
abilità,
competenza
e
pensiero
criNco
(fumeso,
giornale,
video,
radio,
animazione,
teatro,
web
2.0,
…)
43.
(katalysis:
sostanza
che
prende
parte
a
una
reazione
chimica
accellerandola
e
agevolando
il
formarsi
lo
svilupparsi
di
tendenze
ma
di
suo
non
è
la
reazione;
essa
è
presente
nel
processo,
vi
partecipa
in
maniera
dis'nta,
lo
influenza
intermini
di
rapidità,
non
incide
in
maniera
decisiva
per
la
sua
riuscita)
MEDIA
come
catalizzatori
44. Quali
media
possono
essere
uNli?
LIM
RADIO
FOTOGRAFIA
PC
VIDEO
GIORNALE
TV
WEB
FUMETTO
TEATRO
LIBRO
NON
focalizzarsi
su
uno
in
parNcolare
e
tenendo
bene
in
conto
che
il
PC
non
è
il
media,
ma
un
meta-‐media
47. Alunno/a
Ascolta
Legge
Smonta
Analizza
Parla
Idea
Crea
Riflese
48. LA
PROGETTAZIONE
DELLE
ATTIVITA’
per
FASI
ATTIVE
e
COINVOLGENTI
•FASE
ESPLORATIVA:
domande
di
ahvazione,
input
visuali
o
narraNvi,
richiami
all’esperienza
personale
•FASE
COSTRUTTIVA:
ahvità
concrete
di
ricerca,
analisi,
produzione,
costruzione
ecc.
•FASE
VALUTATIVA-‐METACOGNITIVA:
debriefing
finale
con
discussioni
su
quanto
faso,
confronto
tra
visioni
in
ingresso
e
visioni
in
uscita,
ragionamenN
‘what
if…’
(M.
Ranieri,
2011)
49. ATTIVITÀ
esperienza
educatore
dà
consegna
ad
allievo
so;o
forma
di
“problema”
o
di
esperienza
Allievo
individualmente
o
a
gruppo
svolge
consegna
comunicazione
educatore
invita
ciascun
alunno
o
gruppo
a
raccontare
propria
esperienza
Allievo
narra,
presenta,
spiega
la
ragioni
del
suo
“agito”
analisi
educatore
esplicita
i
criteri
di
valutazione
del
prodo;o
e/o
fornisce
altre
soluzioni
possibili
Allievo
analizza
suo
prodo;o
in
base
a
criteri
esplicitaF
e
individua
punF
di
forza
e
di
debolezza
generalizzazione
educatore
rispecchia
i
buoni
modi
trovaF
,
ne
fa
sintesi,
e
invita
ad
ulteriori
buone
soluzioni
Allievo
isola
i
buoni
modi
di
risoluzione
e
cerca
altre
situazioni
a
cui
applicarli
applicazione
educatore
propone
una
nuova
consegna
in
cui
applicare
le
buone
soluzioni
e
ridà
avvio
ad
una
nuova
fase
esperienza
Allievo
applica
a
nuova
consegna
le
buone
soluzioni
e
inizia
una
nuova
fase
di
esperienza
50.
51.
52. Per
concludere
La
Media
Educazion
si
pone
come
compito
quello
di
"alfabeFzzare
i
ragazzi
nella
nuova
cultura
dei
media,
dar
loro
una
autonomia
criFca
di
fronte
ai
messaggi,
di
fornire
nuove
competenze.
Alfabe'zzazione,
coscienza
cri'ca,
nuova
ciNadinanza:
sono
gli
obie7vi
della
media
educa'on
".
R.Giannatelli
“Nessun
vento
è
favorevole
per
il
marinaio
che
non
sa
a
quale
porto
vuol
approdare”.
(Seneca,
leNera
71)
53. Lidia
Pantaleo
E-‐mail:
lidia.pantaleo@gmail.com
h;p://didaXcamediale.webnode.it
h;p://medialinguadocendo.wix.com/didaXca
(a
breve
online)