XXI Congresso CSeRMEG 23-24 ottobre 2009 PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI o LINEE GUIDA SULLE PATOLOGIE? Per una pratica guidata non solo dalla nosografia - www.csermeg.it
La presa in carico dei pazienti diabetici (Marina Bosisio)csermeg
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Prendere in carico: la medicina generale tra nosografia e bisogni (Massimo To...csermeg
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Modelli di funzionamento delle cure territoriali in Europa (Giorgio Visentin)csermeg
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Attribuibilità degli eventi cardiovascolari (Marina Bosisio)csermeg
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Studio Italiano sulla depressione in medicina generale (Loretta Castellani)csermeg
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La ricerca come strumento di spiegazione dei bisogni (Gianni Tognoni)csermeg
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Presa in carico dei pazienti - ripresa degli argomenti discussi venerdi' (Gia...csermeg
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Epidemiologia dei bisogni di presa in carico (Lino Gambarelli)csermeg
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Il paziente simulato presentazione ed esemplificazione del metodo (Norma Sart...csermeg
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Modelli di funzionamento delle cure territoriali (Sergio Bernabe')csermeg
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Presa in carico o linee guida sulle patologie? - introduzione al congresso (V...csermeg
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Bisogni e presa in carico: pazienti con problemi cronici (Guido Danti)csermeg
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Il movimento Giotto giovani medici di medicina generale (Norma Sartori, Aless...csermeg
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Orientarsi in psichiatria (Francesco Benincasa)csermeg
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Progetto sugli Stili di vita (Roberto Della Vedova)csermeg
This document summarizes the results of a study called EFAR-Italy that compared the effectiveness of an online facilitated access to an alcohol reduction website versus face-to-face brief intervention conducted by general practitioners (GPs) for risky drinkers. The study found that facilitated access to the website was not inferior and may have been more effective than face-to-face intervention in reducing risky drinking levels at 3-month follow up. The results provide evidence that internet and new technologies can be helpful for health promotion and that facilitated access is a promising methodology for GP intervention.
Verso una definizione operativa di anziano fragile (Mario Saugo) csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 16 aprile 2005 SPECIAL INTERESTS Le passioni disciplinari in Medicina Generale, idee ed esperienze a confronto - www.csermeg.it
Il metodo più diffuso per perdere peso è costituito dalla restrizione calorica, attuata tramite la prescrizione di un programma alimentare da un nutrizionista o un dietologo –nel migliore dei casi-, o una dieta “fai da te”. Ma, nonostante la perdita di peso può essere raggiunta attraverso la restrizione alimentare e/o con l’incremento dell’attività fisica, la stragrande maggioranza delle persone recupera i chili persi a lungo termine. A quattro anni e mezzo dalla conclusione della dieta, infatti, mediamente le persone mantengono una perdita di 3 kg, ovvero il 3,2% della riduzione del peso iniziale. La percentuale di persone che hanno mantenuto la perdita di peso, varia da meno del 3%, se consideriamo il mantenimento del 100% della perdita di peso, al 28%, se consideriamo un mantenimento di meno del 10% della perdita del peso iniziale, dopo 4 anni (Priya Sumithran P., Proietto J., 2013). Quali soluzioni a questo risultato disastroso? Protocolli standardizzati basati sull’approccio mindfulness, che coltiva, fra gli altri, un atteggiamento di accettazione, sono risultati essere il trattamento elettivo per l’alimentazione emotiva ed il mantenimento della perdita del peso in eccesso.
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Epidemiologia dei bisogni di presa in carico (Lino Gambarelli)csermeg
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Progetto sugli Stili di vita (Roberto Della Vedova)csermeg
This document summarizes the results of a study called EFAR-Italy that compared the effectiveness of an online facilitated access to an alcohol reduction website versus face-to-face brief intervention conducted by general practitioners (GPs) for risky drinkers. The study found that facilitated access to the website was not inferior and may have been more effective than face-to-face intervention in reducing risky drinking levels at 3-month follow up. The results provide evidence that internet and new technologies can be helpful for health promotion and that facilitated access is a promising methodology for GP intervention.
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Seminario di Primavera CSeRMEG 16 aprile 2005 SPECIAL INTERESTS Le passioni disciplinari in Medicina Generale, idee ed esperienze a confronto - www.csermeg.it
Il metodo più diffuso per perdere peso è costituito dalla restrizione calorica, attuata tramite la prescrizione di un programma alimentare da un nutrizionista o un dietologo –nel migliore dei casi-, o una dieta “fai da te”. Ma, nonostante la perdita di peso può essere raggiunta attraverso la restrizione alimentare e/o con l’incremento dell’attività fisica, la stragrande maggioranza delle persone recupera i chili persi a lungo termine. A quattro anni e mezzo dalla conclusione della dieta, infatti, mediamente le persone mantengono una perdita di 3 kg, ovvero il 3,2% della riduzione del peso iniziale. La percentuale di persone che hanno mantenuto la perdita di peso, varia da meno del 3%, se consideriamo il mantenimento del 100% della perdita di peso, al 28%, se consideriamo un mantenimento di meno del 10% della perdita del peso iniziale, dopo 4 anni (Priya Sumithran P., Proietto J., 2013). Quali soluzioni a questo risultato disastroso? Protocolli standardizzati basati sull’approccio mindfulness, che coltiva, fra gli altri, un atteggiamento di accettazione, sono risultati essere il trattamento elettivo per l’alimentazione emotiva ed il mantenimento della perdita del peso in eccesso.
Scegliere lo sport per il proprio figlio è un atto di grande responsabilità per la crescita psicofisica del bambino/ragazzo.
Questa presentazione ha lo scopo di aiutare a comprendere meglio quali sono i fattori su cui puntare.
Obesità e Sovrappeso: cause, conseguenze e terapieLuca Pecchioli
Nella maggior parte dei pazienti l’aumento di peso è dovuto
all’alterazione dell’equilibrio tra le calorie introdotte (con
gli alimenti ipercalorici) e quelle utilizzate (per una riduzione
dell’esercizio fisico e dell’attività motoria)
Similar to Progetto di ricerca: Il testamento Biologico (Max Dagenhardt, Roberto Della Vedova) (10)
Seminario di Primavera CSeRMEG 8 aprile 2017
IL CENTRO STUDI e LA MEDICINA GENERALE DEL FUTURO: progetti in corso, analisi, aspettative e proposte
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La Scuola di Ricerca CseRMEG – Bicocca (Marina Bosisio)csermeg
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Rischio Radiologico (Ernesto Mola e Giorgio Visentin)csermeg
1) The document discusses the responsibilities of family doctors in regards to justification and optimization of medical imaging according to the European BSS 2013 guidelines. It describes how family doctors can contribute to ensuring imaging examinations are justified based on clinical need and protocols are optimized to reduce radiation exposure.
2) The document outlines various ways family doctors can help with risk assessment, communication, and management including sharing guidelines, communicating with specialists, collecting patient exposure histories, and involving patients in decision making.
3) WONCA commits to cooperation across stakeholders to promote radiation protection culture through education and establish clear justification processes and clinical imaging guidelines.
2. CSeRMEG PRESUPPOSTI
• In Italia non esiste ancora una normativa
definitiva e condivisa sulle dichiarazioni
anticipate di volontà nei trattamenti sanitari
• In questo vuoto normativo i medici
possono, in taluni casi, entrare in
contraddizione con l’art. 32 della C.I. (“…
nessuno può essere obbligato a un
trattamento sanitario se non per
disposizione di legge. La legge non può in
nessun caso violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana.”)
3. CSeRMEGSCOPO DELLA RICERCA
• Esaminare le opinioni dei nostri pazienti
nei confronti delle dichiarazioni di volontà
anticipate nei trattamenti sanitari
• Indagare cosa ne pensano sui
provvedimenti di sostegno vitale e
sull’opportunità di redigere un Testamento
Biologico
• Analizzare quali variabili influenzano tali
opinioni
4. CSeRMEG METODI
• Studio osservazionale, trasversale e
multicentrico
• Setting: l’ambulatorio di Medicina
Generale
• Dati: tramite la somministrazione di un
questionario anonimo costruito ad hoc
• Figure coinvolte: MMG, collaboratori di
studio (segretaria, infermiera, tirocinante),
pazienti maggiorenni e consenzienti (1
ogni 5)
5. CSeRMEG METODI
• Questionario: 25 domande a risposta
multipla + 1 libera, suddivise in 3 distinte
aree:
_ 1ª informazioni generali sul paziente;
_ 2ª i provvedimenti di sostegno vitale,
l’accanimento terapeutico;
_ 3ª il testamento biologico
16. CSeRMEG
I provvedimenti di sostegno vitale
dovrebbero essere iniziati e continuati
in ogni caso, perché la vita umana
vale più di ogni altra cosa.
17. CSeRMEG
È opportuno che i provvedimenti di
sostegno vitale non siano continuati se
il loro risultato fosse il prolungamento di
sofferenze che ugualmente portano al
morire.
18. CSeRMEG
I provvedimenti di sostegno vitale non
dovrebbero essere iniziati e continuati
se il loro risultato fosse mantenere uno
stato d’incoscienza permanente, privo
di possibilità di recupero.
19. CSeRMEG
I provvedimenti di sostegno vitale non
dovrebbero essere iniziati e continuati
se il loro risultato fosse mantenere uno
stato di demenza avanzata, privo di
possibilità di recupero.
20. CSeRMEG
E' necessario che siano intrapresi tutti i
provvedimenti volti ad alleviare le
sofferenze di un malato terminale
(inclusi farmaci oppiacei), anche se essi
rischiassero di anticipare la fine della
vita.
21. CSeRMEG
Qualora un malato si trovi in condizione
d’incoscienza permanente (stato
vegetativo permanente) e non sia in
grado di alimentarsi in modo naturale, la
somministrazione artificiale di acqua e
sostanze nutrienti è sempre e comunque
doverosa.
22. CSeRMEG
Nel caso in cui un malato, da lungo
tempo in condizione d’incoscienza
permanente o di demenza avanzata,
abbia un arresto cardiorespiratorio, la
rianimazione cardiopolmonare è sempre
e comunque doverosa.
23. CSeRMEG
Ritengo che eventuali volontà da Me
espresse riguardo a rianimazione
cardiopolmonare, idratazione e
nutrizione artificiale dovrebbero essere
sempre rispettate fino in fondo.
25. CSeRMEG IL TESTAMENTO
BIOLOGICO
• L’85% degli
intervistati è
favorevole a redigere
il Testamento
Biologico
• Il 7% NON è
favorevole
• 8% non ha risposto
• L’85% degli
intervistati è
favorevole a
nominare un
rappresentante
fiduciario
• Il 7% NON è
favorevole
• 8% non ha risposto
26. CSeRMEG
Presso quale di queste figure
vorrebbe depositare il proprio
Testamento Biologico?
28. CSeRMEG IL TESTAMENTO
BIOLOGICO
• Il 46% è d’accordo sul
rinnovo obbligatorio a
cadenze prefissate
del T.B., pena la
perdita della sua
validità
• Il 45% NON è
d’accordo
• 8% non ha risposto
• Il 23% ritiene che le
volontà espresse nel
T. B. possano essere,
in taluni casi, anche
disattese dai medici
• Il 68% NON è
d’accordo
• 9% non ha risposto
29. CSeRMEG IL TESTAMENTO
BIOLOGICO
• Il 12% dei pz ha lasciato un proprio
commento scritto nello spazio apposito
dell’ultima domanda
31. CSeRMEG
I provvedimenti di sostegno vitale dovrebbero
essere iniziati e continuati in ogni caso, perché la
vita umana vale più di ogni altra cosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base al
GRADO DI ISTRUZIONE
32. CSeRMEG
I provvedimenti di sostegno vitale dovrebbero
essere iniziati e continuati in ogni caso, perché la
vita umana vale più di ogni altra cosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base al
GRADO DI ISTRUZIONE
33. CSeRMEG
I provvedimenti di sostegno vitale dovrebbero
essere iniziati e continuati in ogni caso, perché la
vita umana vale più di ogni altra cosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base al
GRADO DI ISTRUZIONE
34. CSeRMEG
I provvedimenti di sostegno vitale dovrebbero essere
iniziati e continuati in ogni caso, perché la vita umana
vale più di ogni altra cosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base alla FEDE
RELIGIOSA
35. CSeRMEG
I provvedimenti di sostegno vitale dovrebbero essere
iniziati e continuati in ogni caso, perché la vita umana
vale più di ogni altra cosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base alla FEDE
RELIGIOSA
36. CSeRMEG
I provvedimenti di sostegno vitale dovrebbero essere
iniziati e continuati in ogni caso, perché la vita umana
vale più di ogni altra cosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base alla FEDE
RELIGIOSA
37. CSeRMEG
permanente e non sia in grado di alimentarsi in
modo naturale, la somministrazione artificiale di
acqua e sostanze nutrienti è sempre e comunque
doverosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base al
GRADO DI ISTRUZIONE
38. CSeRMEG
permanente e non sia in grado di alimentarsi in
modo naturale, la somministrazione artificiale di
acqua e sostanze nutrienti è sempre e comunque
doverosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base al
GRADO DI ISTRUZIONE
39. CSeRMEG
permanente e non sia in grado di alimentarsi in
modo naturale, la somministrazione artificiale di
acqua e sostanze nutrienti è sempre e comunque
doverosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base al
GRADO DI ISTRUZIONE
40. CSeRMEG
Qualora un malato si trovi in stato vegetativo
permanente e non sia in grado di alimentarsi in modo
naturale, la somministrazione artificiale di acqua e
sostanze nutrienti è sempre e comunque doverosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base alla FEDE
RELIGIOSA
41. CSeRMEG
Qualora un malato si trovi in stato vegetativo
permanente e non sia in grado di alimentarsi in modo
naturale, la somministrazione artificiale di acqua e
sostanze nutrienti è sempre e comunque doverosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base alla FEDE
RELIGIOSA
42. CSeRMEG
Qualora un malato si trovi in stato vegetativo
permanente e non sia in grado di alimentarsi in modo
naturale, la somministrazione artificiale di acqua e
sostanze nutrienti è sempre e comunque doverosa.
ANALISI del GRADO di ACCORDO in base alla FEDE
RELIGIOSA
44. CSeRMEG CONCLUSIONI
• 84%: i P.S.V. non vanno continuati per
prolungare sofferenze che portano
ugualmente al morire
• 80%: i P.S.V. non andrebbero
iniziati/continuati per mantenere uno stato
d’incoscienza permanente/demenza
avanzata, privi di possibilità di recupero
• 92%: è importante alleviare le sofferenze
dei malati
• 87%: eventuali volontà anticipate di
trattamento dovrebbero essere rispettate
45. CSeRMEG CONCLUSIONI
• Avere o meno una fede religiosa fa
differenza in modo statisticamente
significativo rispetto alle opinioni dei pz sui
P.S.V., mentre il grado d’istruzione
sembra influire in modo non significativo
• Non avere fede religiosa oppure avere un
alto grado d’istruzione fa diminuire il
numero di pz indecisi, perchè riduce i
questionari non compilati
46. CSeRMEG
MOLTE GRAZIE AI
PARTECIPANTI
E A VOI PER
• Accattoli PaoLlo’ATTENZIONE !!
• Agnolio Lilli
• Bernabè Sergio
• Bondielli Giuliana
• Botto Micca Marina
• Caraceni Luciano
• Carloni Maria Cristina
• Collecchia Gianpaolo
• Corti Nearco
• Degenhardt Massimiliano
• Della Vedova Roberto
• Di Giovambattista Elisabetta
• Fasiolo Adriana
• Galopin Tiziana
• Gambarelli Lino
• Longoni Paolo
• Mangiagalli Andrea
• Manni Antonio
• Milano Maria
• Mondazzi Annamaria
• Moro Agnese
• Nardo Claudio
• Pettenella Gianni
• Revignas Pierina
• Sarotto Maurizio
• Violante Annalisa
• Visentin Giorgio
Editor's Notes
A questi pz abbiamo chiesto di esprimere il proprio grado di accordo su 8 asserzioni, inerenti al tema dei provv di sostegno vitale, asserzioni che il pz deve intendere rivolte a sé stesso
11: 55% NON è d’accordo; 42% è d’accordo
12
13
14
15:92% del campione crede importante alleviare le sofferenze dei malati
16:Qui il campione si distribuisce più uniformemente
17
18
E' favorevole alla possibilità di lasciare delle dichiarazioni scritte di volontà anticipate nei trattamenti sanitari al fine di evitare l'accanimento terapeutico (T.B.)?
E' favorevole alla possibilità di nominare un rappresentante fiduciario che espliciti ai medici, qualora si trovasse nell’impossibilità ad esprimersi, il Suo T.B.?
Tra i pz che hanno risposto di essere favorevoli al T.B.
Tra i pz che hanno risposto di essere favorevoli al T.B.
Il T.B. è un documento che può essere modificato o rinnovato nel tempo, e revocato in qualsiasi momento. Lei è d’accordo che debba essere obbligatoriamente rinnovato a cadenze prefissate da parte di chi lo compila, pena la perdita della sua validità?
Ritiene che le volontà espresse dall’interessato nel T.B. possano in taluni casi essere anche disattese e non rispettate dai medici che lo hanno in cura?
L’ultima domanda è aperta e prevede uno spazio da riempire con eventuali commenti
Ad una prima analisi statistica di questi dati ci siamo chiesti se le variabili del grado di istruzione, piuttosto che avere o meno una fede religiosa, potessero influenzare il grado d’accordo con 2 domande chiave del nostro questionario
11 – Qui rappresentata in colonne la numerosità dei pazienti che alla domanda 11 del questionario hanno risposto di essere più o meno d’accordo con l’iniziare e il continuare i provvedimenti di sostegno vitale in ogni caso, in base al loro grado di istruzione
11 - qui può esser utile togliere dal grafico il gruppo dei 5 senza istruzione
Vediamo che al crescere del grado di istruzione si accentuano le differenze tra i gruppi di colonne, con maggior percentuale di persone che scelgono di non essere d’accordo con la proposizione iniziale; inoltre diminuiscono gli indecisi, cioè chi lascia la risposta vuota senza rispondere
11 - qui ho tolto dal grafico il gruppo dei 5 senza istruzione - Le differenze tra i gruppi benché cospicue non sembrano essere statisticamente significative ad una preliminare analisi statistica, forse per la numerosità non sufficiente del campione.
16 - Qui rappresentata in colonne la numerosità dei pazienti che alla domanda 11 del questionario hanno risposto di essere più o meno d’accordo con l’iniziare e il continuare i provvedimenti di sostegno vitale in ogni caso, in base alla fede religiosa – Tra i 2 gruppi diminuiscono di molto le persone indecise, quelli che lasciano vuota la risposta
16 - Vediamo che il gruppo dei pz con fede distribuisce più o meno in modo uniforme il proprio grado di accordo nei confronti della domanda, mentre le persone senza fede religiosa hanno un’opinione molto più decisa. Diminuiscono inoltre gli indecisi, cioè chi lascia la risposta vuota senza rispondere
16 - Le differenze tra i gruppi sembrano essere statisticamente significative: Chi quadro = 42
16 – Qui rappresentata in colonne la numerosità dei pazienti che alla domanda 16 del questionario hanno risposto di essere più o meno d’accordo con la somministrazione di acqua e sostanze nutrienti, in base al loro grado di istruzione
16 - qui può esser utile togliere dal grafico il gruppo dei 5 senza istruzione, così come i numeri dalla riga sotto le ascisse
Vediamo che al crescere del grado di istruzione si accentuano le differenze tra i gruppi di colonne, con maggior percentuale di persone che scelgono di non essere d’accordo con la proposizione iniziale; inoltre diminuiscono gli indecisi, cioè chi lascia la risposta vuota senza rispondere
16 - qui ho tolto dal grafico il gruppo dei 5 senza istruzione
Le differenze tra i gruppi benché cospicue non sembrano essere statisticamente significative ad una preliminare analisi statistica, forse per la numerosità non sufficiente del campione.
16 - Qui rappresentata in colonne la numerosità dei pazienti che alla domanda 11 del questionario hanno risposto di essere più o meno d’accordo con l’iniziare e il continuare i provvedimenti di sostegno vitale in ogni caso, in base alla fede religiosa – Tra i 2 gruppi diminuiscono di molto le persone indecise, quelli che lasciano vuota la risposta
16 - Vediamo che il gruppo dei pz con fede distribuisce più o meno in modo uniforme il proprio grado di accordo nei confronti della domanda, mentre le persone senza fede religiosa hanno un’opinione molto più decisa. Diminuiscono inoltre gli indecisi, cioè chi lascia la risposta vuota senza rispondere
16 - Le differenze tra i gruppi sembrano essere statisticamente significative: Chi quadro = 26