3. Questa attività nasce dal desiderio di avviare
un percorso, con gli alunni, suggerito dalle
Linee Guida di Educazione Ambientale (2015)
che prevedono l’inserimento dell’Educazione
Ambientale nei programmi scolastici non
come nuova disciplina, ma come approccio
interdisciplinare che attraversa tutti i livelli di
istruzione dalla Scuola dell’Infanzia alla
Scuola Secondaria di 2°Grado.
Educazione allo Sviluppo
Sostenibile - ESS
3
4. Cos’è l’educazione allo Sviluppo
Sostenibile?
E’ un requisito fondamentale per rendere i
cittadini consapevoli della complessità e
della fragilità del contesto ambientale in cui
viviamo e della necessità di tutelarlo.
E’ un processo che dura per tutta la vita,
che tocca tutti gli aspetti ed i valori della vita:
rispetto per gli altri, per le diversità, per
l’ambiente e per le risorse della terra.
5. immagine,
tecnologia.
Classe di riferimento: CLASSE PRIMA
Argomento della lezione: In una classe
prima della scuola primaria si è proposto
un’attività nella quale si è fatto osservare la
trasformazione del chicco di grano in pane.
L’attività si inserisce in un progetto di
educazione ambientale e alimentare che
vuole far conoscere il tragitto che segue un
chicco di grano, dal momento della semina
alla raccolta della spiga, fino al momento in
cui entra a far parte della nostra quotidianità.
8. MOTIVAZIONE E FINALITA’
Mangiare non è solo un bisogno fisiologico dell’uomo, è un atto ricco di
significati. Il modo in cui ci si alimenta dipende dalle risorse offerte dal
territorio, dalla storia e dalla tradizione del proprio Paese, dalle abitudini
familiari e dal rapporto che si crea tra le persone e il cibo. La
condivisione del cibo rappresenta una vera e propria modalità di
comunicazione, di contatto e di scambio con gli altri e ha dunque una
forte valenza sociale e culturale. Una sana e corretta alimentazione è
l’insieme dei comportamenti e dei rapporti nei confronti del cibo che
permettono il mantenimento della propria salute nel rispetto
dell’ambiente e degli altri. Compito della scuola è quello di aiutare i
bambini a sviluppare un atteggiamento consapevole, positivo, verso il
cibo e gli alimenti, che consenta loro di conoscerli e sceglierli in modo
corretto. Questo progetto costituisce, pertanto, una significativa
occasione di crescita e di coinvolgimento non solo del bambino, ma
anche di tutto il contesto socio-educativo (scuola, famiglia, comunità
locale)
10. ACCORGIMENTI PER L’INCLUSIONE
L’obiettivo della Didattica Inclusiva è
far raggiungere a tutti gli alunni il
massimo grado possibile di
apprendimento e partecipazione
sociale, valorizzando le differenze
presenti nel gruppo classe.
È rivolta a tutti gli alunni non
soltanto agli allievi con Bisogni
Educativi Speciali. Il docente deve
essere in grado di adottare una
didattica creativa, adattiva,
flessibile e il più possibile vicina
alla realtà; questo comporta il
superamento di ogni rigidità
metodologica.
11. Materia prevalente
Obiettivi:
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
❖Mantenere sano il proprio organismo attraverso una
corretta alimentazione.
❖Contribuire a definire comportamenti rispettosi verso la
natura
❖Individuare le buone maniere da adottare a tavola
12. ALTRE MATERIE COINVOLTE
ITALIANO
❖ Comprendere i testi « Il Chicco di grano e la formica» e «Il
draghetto golosone» letti e ascoltati e rispondere in modo
completo a domande aperte
❖ Raccontare in modo essenziale ma comprensibile alcuni
aspetti di ciò che ha osservato
❖ Individuare e utilizzare aggettivi qualificativi
13. ARTE E IMMAGINE
❖ Conoscere e motivare i propri gusti
❖ Assaggiare i cibi
❖ Ricostruire e riordinare eventi legati alle abitudini alimentari
❖ Manipolare materiali alimentari
SCIENZE- TECNOLOGIA
❖Suddividere e classificare i cibi in categorie
❖Scoprire l’origine degli alimenti
❖Scoprire alcuni processi di trasformazione
❖Conoscere la piramide alimentare e le sostanze nutritive che la
compongono
❖Prendersi cura della propria persona per il proprio benessere
❖ Descrivere in generale la morfologia di piante e le funzioni che
svolgono le varie parti
❖Osservare e riprodurre il ciclo del seme
14. METODOLOGIE
Il percorso vuole stimolare il bambino alla scoperta della realtà, per
condurlo progressivamente alla conoscenza e alla riflessione.
Il punto di partenza della metodologia è:
• L'ESPERIENZA DIRETTA del bambino; il fare per scoprire
• Creare MOTIVAZIONI ED ASPETTATIVE sulle quali ragionare
• ASCOLTARE in modo democratico le opinioni di ogni bambino del
gruppo
• Stimolare l'osservazione, la sperimentazione attraverso esperienze
dirette in un approccio multisensoriale in attività di gruppo
• Stimolare la capacità di fare domande, riflettere, negoziare significati;
15. • Favorire la capacità di FORMULARE IPOTESI per
risolvere problemi (problem solving)
• Sviluppare la capacità di rappresentare,
confrontare, verificare le ipotesi iniziali
con le realtà scoperte
• Stimolare la metacognizione riflettendo
sulle modalità di soluzione dei problemi
• Tradurre i dati dell'esperienza in
elementi simbolici ed in tracce personali
dei percorsi compiuti
• RICORRERE AD ESPERIENZE mediate attraverso
l'ausilio di libri, LIM, lettore MP3, illustrazioni,
testimonianze dirette
• Favorire lo sviluppo delle competenze, dell'autonomia di
pensiero, dell'identità e della cittadinanza in un contesto di
collaborazione, di rispetto dell'altro, di norme
comportamentali condivise.
17. RUOLO DELL’INSEGNANTE
▪ Predispone lo spazio e i materiali
▪ Osserva le scoperte per valorizzarle
▪ Guida i bambini nel prendere coscienza di sé
▪ Valuta le sue esigenze e riequilibra via via le
proposte educative in base a tali esigenze
38. Il punto di partenza è stato la
lettura di una storia dove il
protagonista è EBBY, un
draghetto golosone che non
riesce a volare perché mangia
troppi dolci…
45. CON L’AUSILIO DELLE TIC
GLI ALUNNI HANNO VISIONATO
UN VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=owuLE7KJJ4I
PER RINFORZARE I CONCETTI
STUDIATI IN QUESTO PERCORSO
47. VALUTAZIONE
”Dobbiamo passare meno tempo a classificare i bambini e più tempo
ad aiutarli a identificare le loro competenze e i loro talenti naturali”
Gardner
“Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la
cura della documentazione.
La valutazione precede accompagna e segue i percorsi curricolari.
Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il
bilancio critico su quelle condotte a termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei
processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”.
Indicazioni Nazionali 2012
50. SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA
✓ Annali della Pubblica Istruzione « Indicazioni
Nazionali per il curricolo della scuola del primo ciclo
Le Monier, Firenze 2012
✓ Edizioni Didattiche “Gulliver”
✓ Edisses
✓ www. istruzione.it