Gestione del rischio di corruzione principi e linee guida iso 31000 2010_19_0...Andrea Ferrarini
La norma UNI ISO 31000:2010 può fornire dei suggerimenti utili, alle pubbliche amministrazioni, per gestire in modo tempestivo, sistematico ed efficace il rischio di corruzione.
Le slides si concentrano soprattutto sulla "struttura di gestione del rischio, cioè su quella parte della norma che definisce le responsabilità, le risorse, le modalità organizzative e la strategia ottimale per la gestione del rischio
Prevenire la corruzione attraverso i valori: etica e legalitàAndrea Ferrarini
Penso che la prevenzione della corruzione passi non soltanto dal rafforzamento dall'introduzione di nuovi controlli negli enti pubblici. E' altrettanto importante "ricostruire" i valori dell'etica pubblica. La crisi di senso della politica, il vuoto dei valori, il limite di un'etica (e di una politica) basata solo sull'individualismo, sono cose note a tutti. Ma come si può reagire a questo vuoto, a questa crisi? Nei miei incontri di formazione, sto cominciando a proporre di ricostruire l'etica pubblica, attraverso due nozioni (quella di responsabilità e quella di fedeltà), che sono stati definiti in modo nuovo dai filosofi etici contemporanei. Fedeltà e responsabilità possono "fondare" e "giustificare" la legalità, che è rinuncia alla propria libertà assoluta in nome della legge. E possono "dare valore" al ruolo degli enti pubblici, dei dipendenti pubblici e di tutto ciò che tutela gli interessi di tutti noi
Risk Management e prevenzione della Corruzione - Università di MilanoAndrea Ferrarini
La gestione del rischio, prima di essere un insieme di tecniche e modalità di intervento, è una disciplina che propone una nuova prospettiva per studiare gli eventi che influenzano la vita delle persone e delle organizzazioni. E la corruzione è indubbiamente un fenomeno che influenza negativamente tanto il funzionamento della Pubblica Amministrazione, quanto le dinamiche economiche e sociali di una Nazione.
Il corso si propone di introdurre alcuni concetti del Risk Management, per descrivere la relazione che intercorre fra corruzione e Pubblica Amministrazione, per comprendere la funzione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione e per chiarire il ruolo giocato dai Referenti e del personale che lavora nelle aree a rischio di corruzione nello sviluppo delle politiche di prevenzione.
La valutazione del rischio di corruzione negli enti localiAndrea Ferrarini
Come valutare il rischio di corruzione negli enti locali, in base alle indicazioni fornite dal Piano nazionale Anticorruzione e ai principi della norma UNI ISO 31000:2010.
Slide della giornata di fomazione promossa da Avviso Pubblico e RisorseComuni a Milano, il 6 novembre 2013
Gestione del rischio di corruzione principi e linee guida iso 31000 2010_19_0...Andrea Ferrarini
La norma UNI ISO 31000:2010 può fornire dei suggerimenti utili, alle pubbliche amministrazioni, per gestire in modo tempestivo, sistematico ed efficace il rischio di corruzione.
Le slides si concentrano soprattutto sulla "struttura di gestione del rischio, cioè su quella parte della norma che definisce le responsabilità, le risorse, le modalità organizzative e la strategia ottimale per la gestione del rischio
Prevenire la corruzione attraverso i valori: etica e legalitàAndrea Ferrarini
Penso che la prevenzione della corruzione passi non soltanto dal rafforzamento dall'introduzione di nuovi controlli negli enti pubblici. E' altrettanto importante "ricostruire" i valori dell'etica pubblica. La crisi di senso della politica, il vuoto dei valori, il limite di un'etica (e di una politica) basata solo sull'individualismo, sono cose note a tutti. Ma come si può reagire a questo vuoto, a questa crisi? Nei miei incontri di formazione, sto cominciando a proporre di ricostruire l'etica pubblica, attraverso due nozioni (quella di responsabilità e quella di fedeltà), che sono stati definiti in modo nuovo dai filosofi etici contemporanei. Fedeltà e responsabilità possono "fondare" e "giustificare" la legalità, che è rinuncia alla propria libertà assoluta in nome della legge. E possono "dare valore" al ruolo degli enti pubblici, dei dipendenti pubblici e di tutto ciò che tutela gli interessi di tutti noi
Risk Management e prevenzione della Corruzione - Università di MilanoAndrea Ferrarini
La gestione del rischio, prima di essere un insieme di tecniche e modalità di intervento, è una disciplina che propone una nuova prospettiva per studiare gli eventi che influenzano la vita delle persone e delle organizzazioni. E la corruzione è indubbiamente un fenomeno che influenza negativamente tanto il funzionamento della Pubblica Amministrazione, quanto le dinamiche economiche e sociali di una Nazione.
Il corso si propone di introdurre alcuni concetti del Risk Management, per descrivere la relazione che intercorre fra corruzione e Pubblica Amministrazione, per comprendere la funzione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione e per chiarire il ruolo giocato dai Referenti e del personale che lavora nelle aree a rischio di corruzione nello sviluppo delle politiche di prevenzione.
La valutazione del rischio di corruzione negli enti localiAndrea Ferrarini
Come valutare il rischio di corruzione negli enti locali, in base alle indicazioni fornite dal Piano nazionale Anticorruzione e ai principi della norma UNI ISO 31000:2010.
Slide della giornata di fomazione promossa da Avviso Pubblico e RisorseComuni a Milano, il 6 novembre 2013
AO CAGLIARI, Bortoletti, 23 novembre 2017, la prevenzione della corruzione i...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare, hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...Andrea Ferrarini
La corruzione è un fenomeno complesso e la gestione del rischio ad essa associato necessita di una modellizzazione, vale a dire di una semplificazione. La norma UNI ISO 31000:2010 (Principi e Linee Guida per la Gestione del Rischio) può essere d'aiuto, perché descrive il rischio come l'effetto dell'incertezza sugli obiettivi. Nel caso della corruzione, esistono tre tipi di incertezza: incertezza organizzativa, incertezza etica e incertezza relativa agli interessi. L'analisi del rischio di corruzione deve sviluppare una conoscenza del rischio, riducendo tali tipi di incertezza. Anche la definizione di criteri di rischio aiuta a circoscrivere il campo d'azione e la portata della gestione del rischio, individuando quegli aspetti e quei fattori che possono essere individuati, misurati e trattati dall'amministrazione pubblica.
Una giornata dedicata ai temi della trasparenza, dell'integrità e, quindi, della prevenzione della corruzione e delle altre forme di distorsione dell'azione amministrativa, con sullo sfondo il "Modello Salerno", riprendendo la definizione di Confindustria Sanità in relazione alla storia del ritorno all'equilibrio operativo della ASL di Salerno che perdeva 500 euro al minuto, 700 mila euro al giorno, 250 milioni di euro all'anno.
Valutare il rischio di corruzione 18 09 2018_webinar_ferrariniAndrea Ferrarini
Slides del webinar tenuto in data 18 09 2018, nell'ambito del progetto DigiPRo.
Le sides presentano alcuni concetti-chiave da conoscere per gestire il rischio di corruzione:
- corruzione sistemica, spicciola e amministrativa
- analisi dei processi
-valutazione del rischio
- monitoraggio delle anomalie
Il Ciclo Etico per gli operatori del controllo pubblicoAndrea Ferrarini
La corruzione può essere descritta in diversi modi: come uno scambio occulto tra un "agente" e un soggetto privato. Oppure come una scelta razionale, che dipende dal monopolio del decisore pubblico, dalla discrezionalità delle sue scelte e dall'assenza di trasparenza. O ancora, la corruzione può essere rappresentata come una rete a invarianza di scala (free scale network) in cui alcuni nodi (funzionari pubblici, mediatori/faccendieri) sono iper connessi.
Ma la decisione di offrire o accettare una tangente (o un altro tipo di utilità) non deriva sempre da un calcolo razionale: entrano in gioco anche convenzioni sociali (per esempio il maggiore o minore "costo etico" di alcune condotte corruttivo), valori individuali e valori condivisi. Esiste, purtroppo una "etica" della corruzione (che giustifica le scelte orientate alla corruzione). Alla quale bisognerebbe opporre un'etica dell'integrità, fondata sui valori di legalità, libertà, responsabilità e fedeltà.
Inefficienza e corruzione, bortoletti, master anticorruzione, roma tor vergat...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale
contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare,
hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
Ipertrofia normativa e burocrazia difensiva, Bortoletti, master anticorruzion...Maurizio Bortoletti
“SULLA BASE DEL PASSATO IL PRESENTE PRUDENTEMENTE AGISCE PER NON GUASTARE L’AZIONE FUTURA”.
TIZIANO, Allegoria della Prudenza, 1565-1570, colore ad olio, National Gallery, Londra.
La prevenzione partecipata: la prevenzione della corruzione nelle società e negli enti privati controllati o partecipati dalle pubbliche amministrazioni
Bortoletti, corruzione, scuola superiore economia finanze, milano 17 maggio 2011Maurizio Bortoletti
Combating money laundering and terrorist financing is critical to the reduction of social evils and human misery such as drug trafficking, human trafficking and finances terrorist attacks with which we have become only too familiar. The ultimate objective is quite simply to deter and detect organised crime and terrorism.
We must remember what we are dealing with : money laundering and terrorist financing do not simply undermine our financial systems but, in facilitating crime and murderous terrorist acts, they challenge our fundamental values of democracy, the rule of law and human rights.
And the reality is that this crime is never far away. As Jeffrey Robinson, in his book, “The Laundrymen” wrote: “If you walk one mile in any direction from the main central railway station in any major city in Europe or North America you will pass within an elbow’s distance of a property that is owned by, managed by, or has been constructed by dirty money”.
Money laundering and organised crime go hand in hand. And our attempts to fight it matter to us all as individuals and citizens.
International financial centres, such as that one there is in every capital of our countries, are attractive to money launderers who want to clean their ill-gotten gains or terrorist financiers who want to use the financial sector to fund their activities. We must all play our part in identifying and mitigating the risks, both within our shores, and across the globally linked financial system. A key challenge for us all is to do this in an effective and cost-efficient way.
It is a constant reality that criminals and terrorists quickly modify the techniques of their operations to avoid detection, exploiting the gaps between, as well as within, our national and international financial systems. For this reason, a truly global network of countries is essential if we are to ensure that criminals and terrorists do not have access to the financial system and hence to the resources they need to remain active.
Sintesi Rapporto sulla corruzione del governo MontiTrecentoSessanta
La sintesi del rapporto del governo Monti presentato il 22 ottobre 2012.
Maggiori informazioni sul sito enricoletta.it all'indirizzo http://bit.ly/schedacorruzione
Bortoletti, criminalità organizzata e pa. una lettura del fenomeno nelle reg...Barbara Minguzzi
In una nazione ubriaca di sostantivi astratti (solidarietà! legalità! giustizia!), in un’Italia drogata di parole, dobbiamo riuscire a tornare a vedere i fatti. Talvolta sono grandi fatti, talvolta sono piccoli gesti, ma è solo da queste intuizioni, soluzioni, opere, iniziative che può rinascere la speranza e può ricominciare a consolidarsi una nuova fiducia reciproca tra governati e governanti, operai e industriali, studenti – insegnanti e genitori, cittadini e Istituzioni.
La trasparenza amministrativa: un'arma per prevenire la corruzione pubblicaQuattrogatti.info
In Italia la corruzione pubblica è diffusa e sistemica, come ci confermano le statistiche ufficiali. Trasparenza amministrativa e controllo sociale sono importanti armi strategiche per prevenire il diffondersi dell'illecito nella Pubblica Amministrazione. Ma in Italia esiste una vera legge su trasparenza e diritto di accesso? Quali sono i problemi che ostacolano la nostra libertà di informazione?
AO CAGLIARI, Bortoletti, 23 novembre 2017, la prevenzione della corruzione i...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare, hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...Andrea Ferrarini
La corruzione è un fenomeno complesso e la gestione del rischio ad essa associato necessita di una modellizzazione, vale a dire di una semplificazione. La norma UNI ISO 31000:2010 (Principi e Linee Guida per la Gestione del Rischio) può essere d'aiuto, perché descrive il rischio come l'effetto dell'incertezza sugli obiettivi. Nel caso della corruzione, esistono tre tipi di incertezza: incertezza organizzativa, incertezza etica e incertezza relativa agli interessi. L'analisi del rischio di corruzione deve sviluppare una conoscenza del rischio, riducendo tali tipi di incertezza. Anche la definizione di criteri di rischio aiuta a circoscrivere il campo d'azione e la portata della gestione del rischio, individuando quegli aspetti e quei fattori che possono essere individuati, misurati e trattati dall'amministrazione pubblica.
Una giornata dedicata ai temi della trasparenza, dell'integrità e, quindi, della prevenzione della corruzione e delle altre forme di distorsione dell'azione amministrativa, con sullo sfondo il "Modello Salerno", riprendendo la definizione di Confindustria Sanità in relazione alla storia del ritorno all'equilibrio operativo della ASL di Salerno che perdeva 500 euro al minuto, 700 mila euro al giorno, 250 milioni di euro all'anno.
Valutare il rischio di corruzione 18 09 2018_webinar_ferrariniAndrea Ferrarini
Slides del webinar tenuto in data 18 09 2018, nell'ambito del progetto DigiPRo.
Le sides presentano alcuni concetti-chiave da conoscere per gestire il rischio di corruzione:
- corruzione sistemica, spicciola e amministrativa
- analisi dei processi
-valutazione del rischio
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Il Ciclo Etico per gli operatori del controllo pubblicoAndrea Ferrarini
La corruzione può essere descritta in diversi modi: come uno scambio occulto tra un "agente" e un soggetto privato. Oppure come una scelta razionale, che dipende dal monopolio del decisore pubblico, dalla discrezionalità delle sue scelte e dall'assenza di trasparenza. O ancora, la corruzione può essere rappresentata come una rete a invarianza di scala (free scale network) in cui alcuni nodi (funzionari pubblici, mediatori/faccendieri) sono iper connessi.
Ma la decisione di offrire o accettare una tangente (o un altro tipo di utilità) non deriva sempre da un calcolo razionale: entrano in gioco anche convenzioni sociali (per esempio il maggiore o minore "costo etico" di alcune condotte corruttivo), valori individuali e valori condivisi. Esiste, purtroppo una "etica" della corruzione (che giustifica le scelte orientate alla corruzione). Alla quale bisognerebbe opporre un'etica dell'integrità, fondata sui valori di legalità, libertà, responsabilità e fedeltà.
Inefficienza e corruzione, bortoletti, master anticorruzione, roma tor vergat...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale
contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare,
hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
Ipertrofia normativa e burocrazia difensiva, Bortoletti, master anticorruzion...Maurizio Bortoletti
“SULLA BASE DEL PASSATO IL PRESENTE PRUDENTEMENTE AGISCE PER NON GUASTARE L’AZIONE FUTURA”.
TIZIANO, Allegoria della Prudenza, 1565-1570, colore ad olio, National Gallery, Londra.
La prevenzione partecipata: la prevenzione della corruzione nelle società e negli enti privati controllati o partecipati dalle pubbliche amministrazioni
Bortoletti, corruzione, scuola superiore economia finanze, milano 17 maggio 2011Maurizio Bortoletti
Combating money laundering and terrorist financing is critical to the reduction of social evils and human misery such as drug trafficking, human trafficking and finances terrorist attacks with which we have become only too familiar. The ultimate objective is quite simply to deter and detect organised crime and terrorism.
We must remember what we are dealing with : money laundering and terrorist financing do not simply undermine our financial systems but, in facilitating crime and murderous terrorist acts, they challenge our fundamental values of democracy, the rule of law and human rights.
And the reality is that this crime is never far away. As Jeffrey Robinson, in his book, “The Laundrymen” wrote: “If you walk one mile in any direction from the main central railway station in any major city in Europe or North America you will pass within an elbow’s distance of a property that is owned by, managed by, or has been constructed by dirty money”.
Money laundering and organised crime go hand in hand. And our attempts to fight it matter to us all as individuals and citizens.
International financial centres, such as that one there is in every capital of our countries, are attractive to money launderers who want to clean their ill-gotten gains or terrorist financiers who want to use the financial sector to fund their activities. We must all play our part in identifying and mitigating the risks, both within our shores, and across the globally linked financial system. A key challenge for us all is to do this in an effective and cost-efficient way.
It is a constant reality that criminals and terrorists quickly modify the techniques of their operations to avoid detection, exploiting the gaps between, as well as within, our national and international financial systems. For this reason, a truly global network of countries is essential if we are to ensure that criminals and terrorists do not have access to the financial system and hence to the resources they need to remain active.
Sintesi Rapporto sulla corruzione del governo MontiTrecentoSessanta
La sintesi del rapporto del governo Monti presentato il 22 ottobre 2012.
Maggiori informazioni sul sito enricoletta.it all'indirizzo http://bit.ly/schedacorruzione
Bortoletti, criminalità organizzata e pa. una lettura del fenomeno nelle reg...Barbara Minguzzi
In una nazione ubriaca di sostantivi astratti (solidarietà! legalità! giustizia!), in un’Italia drogata di parole, dobbiamo riuscire a tornare a vedere i fatti. Talvolta sono grandi fatti, talvolta sono piccoli gesti, ma è solo da queste intuizioni, soluzioni, opere, iniziative che può rinascere la speranza e può ricominciare a consolidarsi una nuova fiducia reciproca tra governati e governanti, operai e industriali, studenti – insegnanti e genitori, cittadini e Istituzioni.
La trasparenza amministrativa: un'arma per prevenire la corruzione pubblicaQuattrogatti.info
In Italia la corruzione pubblica è diffusa e sistemica, come ci confermano le statistiche ufficiali. Trasparenza amministrativa e controllo sociale sono importanti armi strategiche per prevenire il diffondersi dell'illecito nella Pubblica Amministrazione. Ma in Italia esiste una vera legge su trasparenza e diritto di accesso? Quali sono i problemi che ostacolano la nostra libertà di informazione?
Aggiornamento al 23 maggio alcune considerazione e confronti sulla nuova legge contro la corruzione..in discussione al Parlamento e la necessità di una regolamentazione delle lobbies
Business Ethics 2017 - Dall'identità d'impresa alla strategia AskesisSrl
Estratto delle slide del primo modulo del Percorso Formativo in Business Ethics 2017 della Business School Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza. Il primo modulo ha come titolo "Dall'identità d'impresa alla strategia: modelli e strumenti per ripondere alla complessità".
Docente: Massimo Folador
10 tesi sull'impresa di Anna Grandori - - Al Complexity Literacy Meeting il l...Complexity Institute
La questione affrontata con coraggio dalla Grandori è centrale: se desideriamo trasformare il modello d’impresa dominante è necessario metter in discussione i suoi presupposti fondanti.
Si tratta di un breve saggio; di un “piccolo, affascinante e prezioso gioiello” attraverso il quale la Grandori dona ai lettori la propria saggezza scientifica maturata in molti anni di riflessioni e insegnamenti.
Conflitto di interessi: i fumetti di Spazioetico (Il Comune più video-sorvegl...Andrea Ferrarini
Un Sindaco fissato per la sicurezza. Un comandante della Polizia Municipale impegnato per mantenere l'ordine pubblico nel Comune di "Busecca", situato in qualche luogo intorno a Milano. Un Comandante dei Carabinieri nato a Napoli da genitori tedeschi e una ditta fornitrice di telecamere non proprio raccomandabile.
Il primo fumetto di Spazioetico, che racconta una storia e poi analizza i conflitti e le convergenze di interessi, che possono aprire le porte alla corruzione.
Accesso generalizzato e catalogazione delle informazioniAndrea Ferrarini
Un primo tentativo di catalogare le informazioni ricavabili dai dati e dai documenti posseduti dalle pubbliche amministrazioni, per facilitare la valutazione delle istanze di accesso civico generalizzato (art.5, comma 2 del d.lgs. 33/2013).
Analisi del rischio di corruzione associato alla gestione delle attività in A...Andrea Ferrarini
L'attività libero professionale intramuraria (ALPI o intramoenia) presenta degli specifici rischi di corruzione. Un contributo, elaborato insieme a Massimo di Rienzo, alla prevenzione della corruzione in Sanità
Mappatura dei processi e analisi del rischio di corruzione: Regione LombardiaAndrea Ferrarini
Una introduzione generale alla mappatura dei processi in chiave anticorruzione e alla valutazione del rischio. Nelle slides, propongo un approccio "ibrido" che integra la metodologia di analisi dell'allegato 5 del PNA 2013 con alcuni indicatori di rischio sviluppate nelle linee guida anticorruzione di ANCI Lombardia.
La metodologia distingue 2 tipi di livello di rischio:
- Livello di rischio Teorico (ricavabile in astratto dai fattori di rischio corruttivo presenti nel processo
- Livello di rischio Rilevato (ricavato osservando le anomalie del processo)
FOIA: accesso generalizzato (Art. 5, c. 2, d.lgs. 33/2013): una analisi per p...Andrea Ferrarini
Il documento analizza il procedimento di accesso generalizzato, soffermandosi sul "punti di vista" del rischiedente, del controinteressato e della pubblica amministrazione. Nel tentativo di rappresentare il processo reale di interazione tra cittadini e pubblica amministrazione, finalizzato all'accesso generalizzato ai dati, ai documenti e alle informazioni. Nel Documento si analizza anche il rischio di corruzione (paradossalmente) presente nell'accesso generalizzato e vengono proposte soluzioni organizzative e informative, per garantire la legalità e l'efficacia dell'accesso generalizzato
Attività di controllo della pubblica amministrazione - mappatura del processo...Andrea Ferrarini
Il documento rappresenta una analisi molto dettagliata del rischio corruttivo associato alla fase di avvio dei processi di controllo delle pubbliche amministrazioni. Nel documento si tratta in particolare dei controlli su soggetti esterni, che sono caratterizzati dal fatto di avere un input complesso (multiplo). L'analisi è certamente eccessivamente dettagliata, rispetto allo sviluppo attuale del risk assessment nelle pubbliche amministrazioni (finalizzato alla redazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione). Tuttavia, mostra le potenzialità di una analisi che parta dalla mappatura dei processi, identificando gli elementi critici che possono essere "aggrediti" dalla corruzione".
Mappatura dei processi e prevenzione della corruzione (det. ANAC 12/2015: Nuo...Andrea Ferrarini
Entro il 2017 le pubbliche amministrazioni dovranno completare la mappatura dei propri processi e utilizzarla per la prevenzione della corruzione. Ma che differenza c'è fra mappatura dei procedimenti e mappatura dei processi? Quali informazioni devono essere incluse nella mappatura dei processi. E, infine, cos'è il BPMN?
Determina anac 8 2015 prevenzione della corruzione nelle società controllate ...Andrea Ferrarini
Sintesi delle Linee Guida per la prevenzione della corruzione negli enti pubblici economici, nelle società controllate/partecipate dalla Pubblica Amministrazione e negli altri enti privati (fondazioni, associazioni, ecc ...) controllate o partecipate. Le Linne Guida sono state approvate da ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) con la determinazione 8/2015
CONTROLLI, OBIETTIVI, TRASPARENZA E VALORI - suggerimenti operativi e rifless...Andrea Ferrarini
L'attuazione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione si basa su 4 "colonne":
- L'effettività delle misure di prevenzione
- La definizione degli obiettivi di gestione del rischio (attraverso il coordinamento con il ciclo delle performances
- La trasparenza
- La diffusione dei valori della legalità, dell'etica e la ridefinizione dell'etica pubblica
Prevenire la corruzione attraverso i valori 1 parte_ferrarini
1. Prevenire la corruzione attraverso i valori:
il ruolo dell'etica nei contesti di interazione strategica (I Parte)
Andrea Ferrarini
andrea.ferrarini2012@gmail.com
https://www.linkedin.com/in/andreaferrarini
27 aprile 2015
PROGETTO “Interventi a supporto delle Riforme della PA”
LINEA ATTIVITA’ 3 - ULTERIORI INTERVENTI PER LA PREVENZIONE DELLA
CORRUZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI E LOCALI DEL MEZZOGIORNO
3. Legge n. 190/2012, comma 10 lettera c) e comma 11
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione deve individuare
il personale da inserire in programmi di formazione sui temi dell’etica
e della legalità
Ma cos’è l’etica? Etica e morale sono la stessa cosa?
• Come aggettivi, etico e morale sembrano essere sinonimi: se
anziché dire «la corruzione è una questione morale» dico «la
corruzione è un problema etico», cosa cambia?
• Secondo alcuni, la morale è individuale, mentre l’etica è comune
a più persone
• Secondo altri, l’etica individua ciò che è bene fare, mentre la
morale indica ciò che bisogna fare.
• In filosofia, Etica è sinonimo di Filosofia Morale
4. Etica e Morale … etimologia
Dal punto di vista etimologico, ETICA e MORALE sembrano essere
due sinonimi:
• ETICA < greco ethos: «abitudine, comportamento»
• MORALE < latino mos: «abitudine, comportamento»
Tuttavia, ethos e mos sono termini che hanno sfumature di
significato diverse
• MOS < indoeuropeo *med = misurare;
• MOS < indoeuropeo *mev = muovere
Quindi, nel termine MORALE, potremmo riconoscere un
richiamo alla necessità di capire perché le persone si
comportano in un certo modo e di «pesare/giudicare» le loro
azioni.
5. Etica e Morale … etimologia
ETHOS < indoeuropeo *swedh = luogo che circonda, tana, casa;
• Omero ed Esiodo usano il termine ethos per indicare la stalla o la
tana degli animali
• Erodoto usa il termine ethos con il significato di «abitazione»
• Nel XX Secolo, Heidegger ha interpretato ethos come «luogo in
cui si vive» nella sua Lettera sull’Umanismo
Quindi, nel termine ETICA possiamo riconoscere il richiamo alla
necessità di «prendersi cura» del luogo in cui si vive.
6. Etica e prevenzione della corruzione
Il dipendente pubblico deve «prendersi cura» della cosa pubblica e
del proprio ruolo pubblico:
• Deve agire in senso responsabile, garantendo il miglior uso
delle risorse pubbliche e quindi la sostenibilità dei servizi pubblici;
• Deve essere fedele a proprio ruolo e non tradire la propria
funzione pubblica in nome di interessi privati
• Deve essere libero, cioè non condizionato da alcun altro
interesse al di fuori dell’interesse pubblico
• La sua libertà deve confrontarsi con la legge, perché è nella
legge che l’azione della pubblica amministrazione deve avere il
suo fondamento
7. Etica e prevenzione della corruzione
RESPONSABILITA’, FEDELTA’, LIBERTA’ E LEGALITA’ sono
principi etici incompatibili con la corruzione, che è l’uso
irresponsabile dei poteri e delle risorse pubbliche, in cui il
dipendente pubblico infedele non è più libero di agire in nome della
legge, ma è vincolato ad agire in nome di interessi privati.
Questi valori, se diffusi, hanno riflessi anche sul piano morale:
possono spingere non solo i dipendenti pubblici, ma anche i politici
e i soggetti privati a misurare meglio le proprie scelte e a muoversi
meglio nello «spazio» della cosa pubblica.
TUTTO QUESTO RAGIONAMENTO «SUONA BENE» E SEMBRA
ANCHE SENSATO … MA POTREBBE ESSERE IN REALTA’
BANALE, SBAGLIATO, O SEMPLICEMENTE INUTILE.
8. L’etica serve davvero a prevenire la corruzione???
E’ sufficiente scegliere bene, per non essere corrotti?
Oppure servono solo maggiori controlli e sanzioni più pesanti?
La corruzione è un reato di calcolo:
• corrotto e corruttore non agiscono perché pensano che la
corruzione sia giusta, ma perché conviene. Fanno un calcolo di
tipo economico.
• Le cronache ci insegnano che l’economia ha ragioni diverse
dalla morale.
Bisogna quindi capire in che modo l’etica può rendere svantaggiosa
la corruzione
10. Cos’è un contesto di interazione strategica
E’ una situazione in cui:
• Due o più persone (giocatori) agiscono per massimizzare il proprio
guadagno (payoff)
• I giocatori possono scegliere diversi comportamenti e a ciascun
comportamento è associato un payoff più o meno rilevante o negativo
• Il payoff di ciascun giocatore dipende non solo dalle sue scelte, ma
anche dalle scelte degli altri
Esempio: il dilemma del prigioniero
Strategia migliore per i giocatori (Equilibrio di Nash) = (confesso,confesso)
I GIOCATORI SONO DUE PROGIONIERI
N = ANNI DI PRIGIONE
PLAYER B
Confesso Non confesso
PLAYER A Confesso 5,5 0, 10
Non confesso 10, 0 3,3
11. La corruzione è un contesto di interazione strategica
Esempio: un politico e un dipendente pubblico chiedono soldi a una
azienda, per favorirla nell’assegnazione di un appalto:
• In questa situazione ci sono cinque giocatori: gli elettori, la P.A.,
il politico, il dipendente pubblico e l’azienda
• Gli elettori hanno scelto di votare il politico
• La P.A. ha delegato alcune funzioni al dipendente pubblico
• Il payoff degli elettori e della P.A. dipende dalle scelte del politico
e del dipendente pubblico
• L’azienda guadagna se paga la tangente e ottiene l’appalto
• Il politico e il dipendente pubblico guadagnano, se l’azienda
paga e non li denuncia
• Se il politico e il dipendente pubblico guadagnano, gli elettori e la
P.A. perdono ( = danni della corruzione)
12. La corruzione è un contesto di interazione strategica
Le interazioni strategiche della corruzione possono essere studiate
utilizzando:
• La teoria dell’agenzia, che attraverso il Modello Principale-
Agente studia le relazioni fra elettori, P.A., politici e dipendenti
pubblici
• La Teoria dei Giochi, che studia le interazioni fra corrotto e
corruttore
Entrambe queste teorie partono dal presupposto che i giocatori
vogliano massimizzare il proprio interesse
13. La relazione Principale - Agente
• Una o più persone (Principale) delegano un’altra persona
(Agente) ad agire al loro posto e a curare i loro interessi,
cedendogli parte del loro potere.
• L’elettore (Principale) delega il politico (Agente) attraverso il voto
• La P.A (Principale) delega il dipendente pubblico (Agente),
affidandogli delle mansioni, delle responsabilità e dei gradi di
discrezionalità
• Il Rapporto tra Principale e Agente è caratterizzato da una serie
di Asimmetrie Informative
14. Principale e Agente: Asimmetrie Informative
• Il Principale non è in grado di valutare tutte le capacità e l’onestà
dell’Agente, prima di averlo delegato ad agire
• Il Principale non può controllare puntualmente tutte le azioni e le
decisioni dell’Agente
• Le asimmetrie informative non possono essere eliminate (ma solo
attenuate) e possono condurre a:
• Selezione Avversa: il Principale affida il ruolo di Agente alla
persona sbagliata
• Azzardo Morale: L’Agente sfrutta il vantaggio informativo, per
massimizzare il proprio guadagno a discapito degli interessi del
Principale.
15. La corruzione come azzardo morale
• La corruzione è un azzardo morale, in cui l’Agente, sfruttando il
potere e la discrezionalità di cui dispone, favorisce gli interessi di
un terzo soggetto (a discapito dell’interesse del Principale), per
ricavarne un beneficio economico
• La corruzione non può essere eliminata, perché non possono
essere eliminate le asimmetrie informative che caratterizzano la
relazione tra principale e Agente
• Tuttavia può essere ridotta, attenuando le asimmetrie informative
che favoriscono l’ azzardo morale e la selezione avversa
16. Prevenzione della corruzione
Azzardo Morale
• Il Principale non può controllare puntualmente l’operato dell’agente,
ma può introdurre degli strumenti per scoprire i casi di azzardo
morale (regole di trasparenza, tutela del whistleblowing, piani di
audit, ecc …), dei vincoli (procedure che riducono la discrezionalità
dell’Agente), degli incentivi (legati al raggiungimento degli obiettivi
attesi dal Principale) e delle sanzioni.
Selezione Avversa
• La probabilità di pescare a caso una mela marcia da un cesto che
contiene 100 mele dipende dal numero m di mele marce che sono
nel cesto: m/100. Anche se non possibile conoscere la moralità dell’
Agente prima di delegarlo, la probabilità di scegliere un Agente
infedele può essere ridotta diffondendo valori dell’etica pubblica
nell’intera «popolazione» da cui si selezionano gli agenti.
17. Corruzione e Teoria dei Giochi
Attraverso la Teoria dei Giochi, l’interazione fra corrotto e corruttore può
essere rappresentata come un gioco, in cui i due partecipanti hanno
qualcosa da guadagnare o da perdere, nel caso in cui scelgano o non
scelgano la corruzione:
• + P = il guadagno del corrotto (equivalente al valore della tangente
o dell’utilità richiesta)
• – P = il costo sostenuto dal corruttore (equivalente al valore della
tangente pagata o dell’utilità promessa)
• – R = il rischi che il corrotto e il corruttore corrono, scegliendo la
corruzione (rischio di essere scoperti, denunciato e sanzionati)
• + M = «guadagno morale» derivante dal rifiuto di essere corrotti ( =
la «soddisfazione morale» di essere considerati persone oneste)
• – M = «costi morali» associati alla scelta di essere corrotti ( = il
«danno morale» di essere giudicati delle persone disoneste)
• + V = vantaggio che il corruttore ricava dalla corruzione (ad
esempio aggiudicarsi un appalto a discapito della concorrenza)
18. Corruzione e Teoria dei Giochi
I payoff del corrotto e del corruttore (associati alla scelta di scegliere o meno
la corruzione, sono riassunti nella tabella seguente:
• Se entrambi i giocatori scelgono di rimanere onesti, non guadagnano
nulla (non ci sono incentivi ad essere entrambi onesti)
• Se entrambi i giocatori scelgono la corruzione, guadagnano entrambi
qualcosa, al netto dei costi e dei rischi associati all’accordo
• Nei restanti casi, chi è onesto ha solo un guadagno morale, mentre al
giocatore disonesto rimangono solo i rischi e costi morali della corruzione
( rappresentati da –(R+M))
AGENTE PUBBLICO
CORRUZIONE NO CORRUZIONE
SOGGETTO
PRIVATO
CORRUZIONE (V–P–M–R), (P–M–R) –(R+M), M
NO CORRUZIONE M, –(R+M) 0,0
19. Corruzione e Teoria dei Giochi
Se i rischi associati alla corruzione sono bassi (scarsa possibilità di essere
scoperti e sanzionati) e il guadagno morale è irrilevante, la corruzione è la
scelta più conveniente per entrambi i giocatori (Equilibrio di Nash)
Se i rischi aumentano, aumenta la probabilità che i due giocatori non
trovino un accordo. Ad esempio, se P è troppo elevato, il soggetto privato
potrebbe giudicare troppo rischiosa la corruzione.
Se anche il guadagno morale aumenta (e con esso i costi morali associati
alla corruzione), non corrompere può diventare la scelta più
conveniente per entrambi i giocatori.
AGENTE PUBBLICO
CORRUZIONE NO CORRUZIONE
SOGGETTO
PRIVATO
CORRUZIONE (V–P–M–R), (P–M–R) –(R+M), M
NO CORRUZIONE M, –(R+M) 0,0
20. Sì: l’etica serve davvero a prevenire la corruzione
Abbiamo visto che la diffusione di valori di etica pubblica può:
• Ridurre il rischio di «selezione avversa» e compensare le
asimmetrie informative che favoriscono la corruzione nella
relazione Principale – Agente
• Aumentare i «costi morali» della corruzione ed aumentare il
«guadagno morale» associato al rifiuto di chiedere o pagare
tangenti (o altre utilità)
• Indurre gli agenti pubblici e i soggetti privati a considerare
l’onestà «la scelta più conveniente»
Certamente, non sappiamo come i valori dell’etica pubblica possano
essere diffusi. Ma sappiamo perché è necessario diffonderli.
21. Prevenire la corruzione attraverso i valori:
il ruolo dell'etica nei contesti di interazione strategica (I Parte)
Andrea Ferrarini
andrea.ferrarini2012@gmail.com
https://www.linkedin.com/in/andreaferrarini
Cell. 3472728727
9 marzo 2015
PROGETTO “Interventi a supporto delle Riforme della PA”
LINEA ATTIVITA’ 3 - ULTERIORI INTERVENTI PER LA PREVENZIONE DELLA
CORRUZIONE NELLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI E LOCALI DEL MEZZOGIORNO