Prevenire la corruzione attraverso i valori: etica e legalitàAndrea Ferrarini
Penso che la prevenzione della corruzione passi non soltanto dal rafforzamento dall'introduzione di nuovi controlli negli enti pubblici. E' altrettanto importante "ricostruire" i valori dell'etica pubblica. La crisi di senso della politica, il vuoto dei valori, il limite di un'etica (e di una politica) basata solo sull'individualismo, sono cose note a tutti. Ma come si può reagire a questo vuoto, a questa crisi? Nei miei incontri di formazione, sto cominciando a proporre di ricostruire l'etica pubblica, attraverso due nozioni (quella di responsabilità e quella di fedeltà), che sono stati definiti in modo nuovo dai filosofi etici contemporanei. Fedeltà e responsabilità possono "fondare" e "giustificare" la legalità, che è rinuncia alla propria libertà assoluta in nome della legge. E possono "dare valore" al ruolo degli enti pubblici, dei dipendenti pubblici e di tutto ciò che tutela gli interessi di tutti noi
La trasparenza amministrativa: un'arma per prevenire la corruzione pubblicaQuattrogatti.info
In Italia la corruzione pubblica è diffusa e sistemica, come ci confermano le statistiche ufficiali. Trasparenza amministrativa e controllo sociale sono importanti armi strategiche per prevenire il diffondersi dell'illecito nella Pubblica Amministrazione. Ma in Italia esiste una vera legge su trasparenza e diritto di accesso? Quali sono i problemi che ostacolano la nostra libertà di informazione?
La prevenzione partecipata: la prevenzione della corruzione nelle società e negli enti privati controllati o partecipati dalle pubbliche amministrazioni
Determina anac 8 2015 prevenzione della corruzione nelle società controllate ...Andrea Ferrarini
Sintesi delle Linee Guida per la prevenzione della corruzione negli enti pubblici economici, nelle società controllate/partecipate dalla Pubblica Amministrazione e negli altri enti privati (fondazioni, associazioni, ecc ...) controllate o partecipate. Le Linne Guida sono state approvate da ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) con la determinazione 8/2015
Prevenire la corruzione attraverso i valori: etica e legalitàAndrea Ferrarini
Penso che la prevenzione della corruzione passi non soltanto dal rafforzamento dall'introduzione di nuovi controlli negli enti pubblici. E' altrettanto importante "ricostruire" i valori dell'etica pubblica. La crisi di senso della politica, il vuoto dei valori, il limite di un'etica (e di una politica) basata solo sull'individualismo, sono cose note a tutti. Ma come si può reagire a questo vuoto, a questa crisi? Nei miei incontri di formazione, sto cominciando a proporre di ricostruire l'etica pubblica, attraverso due nozioni (quella di responsabilità e quella di fedeltà), che sono stati definiti in modo nuovo dai filosofi etici contemporanei. Fedeltà e responsabilità possono "fondare" e "giustificare" la legalità, che è rinuncia alla propria libertà assoluta in nome della legge. E possono "dare valore" al ruolo degli enti pubblici, dei dipendenti pubblici e di tutto ciò che tutela gli interessi di tutti noi
La trasparenza amministrativa: un'arma per prevenire la corruzione pubblicaQuattrogatti.info
In Italia la corruzione pubblica è diffusa e sistemica, come ci confermano le statistiche ufficiali. Trasparenza amministrativa e controllo sociale sono importanti armi strategiche per prevenire il diffondersi dell'illecito nella Pubblica Amministrazione. Ma in Italia esiste una vera legge su trasparenza e diritto di accesso? Quali sono i problemi che ostacolano la nostra libertà di informazione?
La prevenzione partecipata: la prevenzione della corruzione nelle società e negli enti privati controllati o partecipati dalle pubbliche amministrazioni
Determina anac 8 2015 prevenzione della corruzione nelle società controllate ...Andrea Ferrarini
Sintesi delle Linee Guida per la prevenzione della corruzione negli enti pubblici economici, nelle società controllate/partecipate dalla Pubblica Amministrazione e negli altri enti privati (fondazioni, associazioni, ecc ...) controllate o partecipate. Le Linne Guida sono state approvate da ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) con la determinazione 8/2015
Inefficienza e corruzione, bortoletti, master anticorruzione, roma tor vergat...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale
contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare,
hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
Sintesi Rapporto sulla corruzione del governo MontiTrecentoSessanta
La sintesi del rapporto del governo Monti presentato il 22 ottobre 2012.
Maggiori informazioni sul sito enricoletta.it all'indirizzo http://bit.ly/schedacorruzione
Legge 190 del 2012 e Piano Nazionale AnticorruzioneAudit in Italy
La Legge 190/2012, il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) ed i successivi Decreti attuativi obbligano sia gli Enti Locali che le società private partecipate da Enti Locali ad adottare efficacemente il Piano di Prevenzione della Corruzione (entro il 31 gennaio di ogni anno), il Programma per la trasparenza e l'integrità (da aggiornare annualmente), oltre ai previsti Codici di comportamento.
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e le nuove Linee Guida (Protocollo di intesa del 15 luglio 2014) tra ANAC, Prefetture ed Enti Locali richiedono inoltre l'introduzione di adeguate misure organizzative e gestionali per la prevenzione degli eventi corruttivi che si rifacciano alle best practice tipiche del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo disciplinato dal Decreto Legislativo 231 del 2001 (in materia di responsabilità amministrativa degli enti in sede penale).
Il 9 settembre 2014 l'ANAC ha poi approvato il Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio per l'omessa adozione degli adempimenti obbligatori prevedendo l'irrogazione di una sanzione amministrativa (fino ad un massimo di 10.000 euro), commisurata in concreto alla gravità dell'infrazione e correlata alla dimensione organizzativa dell'amministrazione ed al grado di esposizione di questa, o di sue attività, al rischio di corruzione.
Gestione del rischio di corruzione principi e linee guida iso 31000 2010_19_0...Andrea Ferrarini
La norma UNI ISO 31000:2010 può fornire dei suggerimenti utili, alle pubbliche amministrazioni, per gestire in modo tempestivo, sistematico ed efficace il rischio di corruzione.
Le slides si concentrano soprattutto sulla "struttura di gestione del rischio, cioè su quella parte della norma che definisce le responsabilità, le risorse, le modalità organizzative e la strategia ottimale per la gestione del rischio
Risk Management e prevenzione della Corruzione - Università di MilanoAndrea Ferrarini
La gestione del rischio, prima di essere un insieme di tecniche e modalità di intervento, è una disciplina che propone una nuova prospettiva per studiare gli eventi che influenzano la vita delle persone e delle organizzazioni. E la corruzione è indubbiamente un fenomeno che influenza negativamente tanto il funzionamento della Pubblica Amministrazione, quanto le dinamiche economiche e sociali di una Nazione.
Il corso si propone di introdurre alcuni concetti del Risk Management, per descrivere la relazione che intercorre fra corruzione e Pubblica Amministrazione, per comprendere la funzione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione e per chiarire il ruolo giocato dai Referenti e del personale che lavora nelle aree a rischio di corruzione nello sviluppo delle politiche di prevenzione.
Ipertrofia normativa e burocrazia difensiva, Bortoletti, master anticorruzion...Maurizio Bortoletti
“SULLA BASE DEL PASSATO IL PRESENTE PRUDENTEMENTE AGISCE PER NON GUASTARE L’AZIONE FUTURA”.
TIZIANO, Allegoria della Prudenza, 1565-1570, colore ad olio, National Gallery, Londra.
AO CAGLIARI, Bortoletti, 23 novembre 2017, la prevenzione della corruzione i...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare, hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
Valutare il rischio di corruzione 18 09 2018_webinar_ferrariniAndrea Ferrarini
Slides del webinar tenuto in data 18 09 2018, nell'ambito del progetto DigiPRo.
Le sides presentano alcuni concetti-chiave da conoscere per gestire il rischio di corruzione:
- corruzione sistemica, spicciola e amministrativa
- analisi dei processi
-valutazione del rischio
- monitoraggio delle anomalie
La valutazione del rischio di corruzione negli enti localiAndrea Ferrarini
Come valutare il rischio di corruzione negli enti locali, in base alle indicazioni fornite dal Piano nazionale Anticorruzione e ai principi della norma UNI ISO 31000:2010.
Slide della giornata di fomazione promossa da Avviso Pubblico e RisorseComuni a Milano, il 6 novembre 2013
Attività di controllo della pubblica amministrazione - mappatura del processo...Andrea Ferrarini
Il documento rappresenta una analisi molto dettagliata del rischio corruttivo associato alla fase di avvio dei processi di controllo delle pubbliche amministrazioni. Nel documento si tratta in particolare dei controlli su soggetti esterni, che sono caratterizzati dal fatto di avere un input complesso (multiplo). L'analisi è certamente eccessivamente dettagliata, rispetto allo sviluppo attuale del risk assessment nelle pubbliche amministrazioni (finalizzato alla redazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione). Tuttavia, mostra le potenzialità di una analisi che parta dalla mappatura dei processi, identificando gli elementi critici che possono essere "aggrediti" dalla corruzione".
FOIA: accesso generalizzato (Art. 5, c. 2, d.lgs. 33/2013): una analisi per p...Andrea Ferrarini
Il documento analizza il procedimento di accesso generalizzato, soffermandosi sul "punti di vista" del rischiedente, del controinteressato e della pubblica amministrazione. Nel tentativo di rappresentare il processo reale di interazione tra cittadini e pubblica amministrazione, finalizzato all'accesso generalizzato ai dati, ai documenti e alle informazioni. Nel Documento si analizza anche il rischio di corruzione (paradossalmente) presente nell'accesso generalizzato e vengono proposte soluzioni organizzative e informative, per garantire la legalità e l'efficacia dell'accesso generalizzato
Inefficienza e corruzione, bortoletti, master anticorruzione, roma tor vergat...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale
contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare,
hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
Sintesi Rapporto sulla corruzione del governo MontiTrecentoSessanta
La sintesi del rapporto del governo Monti presentato il 22 ottobre 2012.
Maggiori informazioni sul sito enricoletta.it all'indirizzo http://bit.ly/schedacorruzione
Legge 190 del 2012 e Piano Nazionale AnticorruzioneAudit in Italy
La Legge 190/2012, il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) ed i successivi Decreti attuativi obbligano sia gli Enti Locali che le società private partecipate da Enti Locali ad adottare efficacemente il Piano di Prevenzione della Corruzione (entro il 31 gennaio di ogni anno), il Programma per la trasparenza e l'integrità (da aggiornare annualmente), oltre ai previsti Codici di comportamento.
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e le nuove Linee Guida (Protocollo di intesa del 15 luglio 2014) tra ANAC, Prefetture ed Enti Locali richiedono inoltre l'introduzione di adeguate misure organizzative e gestionali per la prevenzione degli eventi corruttivi che si rifacciano alle best practice tipiche del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo disciplinato dal Decreto Legislativo 231 del 2001 (in materia di responsabilità amministrativa degli enti in sede penale).
Il 9 settembre 2014 l'ANAC ha poi approvato il Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio per l'omessa adozione degli adempimenti obbligatori prevedendo l'irrogazione di una sanzione amministrativa (fino ad un massimo di 10.000 euro), commisurata in concreto alla gravità dell'infrazione e correlata alla dimensione organizzativa dell'amministrazione ed al grado di esposizione di questa, o di sue attività, al rischio di corruzione.
Gestione del rischio di corruzione principi e linee guida iso 31000 2010_19_0...Andrea Ferrarini
La norma UNI ISO 31000:2010 può fornire dei suggerimenti utili, alle pubbliche amministrazioni, per gestire in modo tempestivo, sistematico ed efficace il rischio di corruzione.
Le slides si concentrano soprattutto sulla "struttura di gestione del rischio, cioè su quella parte della norma che definisce le responsabilità, le risorse, le modalità organizzative e la strategia ottimale per la gestione del rischio
Risk Management e prevenzione della Corruzione - Università di MilanoAndrea Ferrarini
La gestione del rischio, prima di essere un insieme di tecniche e modalità di intervento, è una disciplina che propone una nuova prospettiva per studiare gli eventi che influenzano la vita delle persone e delle organizzazioni. E la corruzione è indubbiamente un fenomeno che influenza negativamente tanto il funzionamento della Pubblica Amministrazione, quanto le dinamiche economiche e sociali di una Nazione.
Il corso si propone di introdurre alcuni concetti del Risk Management, per descrivere la relazione che intercorre fra corruzione e Pubblica Amministrazione, per comprendere la funzione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione e per chiarire il ruolo giocato dai Referenti e del personale che lavora nelle aree a rischio di corruzione nello sviluppo delle politiche di prevenzione.
Ipertrofia normativa e burocrazia difensiva, Bortoletti, master anticorruzion...Maurizio Bortoletti
“SULLA BASE DEL PASSATO IL PRESENTE PRUDENTEMENTE AGISCE PER NON GUASTARE L’AZIONE FUTURA”.
TIZIANO, Allegoria della Prudenza, 1565-1570, colore ad olio, National Gallery, Londra.
AO CAGLIARI, Bortoletti, 23 novembre 2017, la prevenzione della corruzione i...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare, hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
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Valutare il rischio di corruzione 18 09 2018_webinar_ferrariniAndrea Ferrarini
Slides del webinar tenuto in data 18 09 2018, nell'ambito del progetto DigiPRo.
Le sides presentano alcuni concetti-chiave da conoscere per gestire il rischio di corruzione:
- corruzione sistemica, spicciola e amministrativa
- analisi dei processi
-valutazione del rischio
- monitoraggio delle anomalie
La valutazione del rischio di corruzione negli enti localiAndrea Ferrarini
Come valutare il rischio di corruzione negli enti locali, in base alle indicazioni fornite dal Piano nazionale Anticorruzione e ai principi della norma UNI ISO 31000:2010.
Slide della giornata di fomazione promossa da Avviso Pubblico e RisorseComuni a Milano, il 6 novembre 2013
Attività di controllo della pubblica amministrazione - mappatura del processo...Andrea Ferrarini
Il documento rappresenta una analisi molto dettagliata del rischio corruttivo associato alla fase di avvio dei processi di controllo delle pubbliche amministrazioni. Nel documento si tratta in particolare dei controlli su soggetti esterni, che sono caratterizzati dal fatto di avere un input complesso (multiplo). L'analisi è certamente eccessivamente dettagliata, rispetto allo sviluppo attuale del risk assessment nelle pubbliche amministrazioni (finalizzato alla redazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione). Tuttavia, mostra le potenzialità di una analisi che parta dalla mappatura dei processi, identificando gli elementi critici che possono essere "aggrediti" dalla corruzione".
FOIA: accesso generalizzato (Art. 5, c. 2, d.lgs. 33/2013): una analisi per p...Andrea Ferrarini
Il documento analizza il procedimento di accesso generalizzato, soffermandosi sul "punti di vista" del rischiedente, del controinteressato e della pubblica amministrazione. Nel tentativo di rappresentare il processo reale di interazione tra cittadini e pubblica amministrazione, finalizzato all'accesso generalizzato ai dati, ai documenti e alle informazioni. Nel Documento si analizza anche il rischio di corruzione (paradossalmente) presente nell'accesso generalizzato e vengono proposte soluzioni organizzative e informative, per garantire la legalità e l'efficacia dell'accesso generalizzato
Accesso civico generalizzato. Il punto di vista del dottor RossiMassimo Di Rienzo
Slides presentate nell'ambito del webinar IFEL: "Obblighi di pubblicazione e FOIA: linee guida, questioni interpretative ancora aperte e soluzioni organizzative"
slides presentate in occasione dell'incontro del 24 febbraio 2017 presso la Scuola Marcelli di Velletri, per la sperimentazione del programma FUORICLASSE di Save the Children Onlus e in applicazione del Programma Triennale di Prevenzione della Corruzione del Comune di Velletri (RM)
Mappatura dei processi e prevenzione della corruzione (det. ANAC 12/2015: Nuo...Andrea Ferrarini
Entro il 2017 le pubbliche amministrazioni dovranno completare la mappatura dei propri processi e utilizzarla per la prevenzione della corruzione. Ma che differenza c'è fra mappatura dei procedimenti e mappatura dei processi? Quali informazioni devono essere incluse nella mappatura dei processi. E, infine, cos'è il BPMN?
seminario organizzato da Norton Rose Fulbright Studio Legale e Marsh in materia di "Governance dei rischi all'interno degli enti pubblici e delle società di diritto privato a controllo pubblico", alla luce del relativo Testo Unico
La legge, la tecnologia e la sicurezza dei dati e dei sistemi (Giorgio Spedic...Giorgio Spedicato
La sicurezza e la riservatezza nel trattamento dei dati trovano sempre uno spazio sempre maggiore nella disciplina comunitaria e nazionale.
Allo stato, le normative più interessanti sono certamente il D.Lgs. 196/03 sul trattamento dei dati personali e il D.Lgs. 231/01 sulla responsabilità delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni. Con l'abrogazione dell'obbligo di aggiornamento del Documento Programmatico sulla Sicurezza, tuttavia, i modelli organizzativi ex D.Lgs. 231/01 rappresentano l'ultima misura di sicurezza documentale ancora obbligatoria, sia pure limitatamente ai reati presupposto della legge. L'intervento illustra gli obblighi di sicurezza ancora esistenti per legge e il loro impatto sulle aziende.
Seminario sul Piano Prevenzione Corruzione 2018-2020 di InnovaPuglia - Dott. Vito di Gennaro Responsabile Anticorruzione e trasparenza - Lunedì 26 marzo ore 9.30 Tecnopolis Sala Convegni
Conflitto di interessi: i fumetti di Spazioetico (Il Comune più video-sorvegl...Andrea Ferrarini
Un Sindaco fissato per la sicurezza. Un comandante della Polizia Municipale impegnato per mantenere l'ordine pubblico nel Comune di "Busecca", situato in qualche luogo intorno a Milano. Un Comandante dei Carabinieri nato a Napoli da genitori tedeschi e una ditta fornitrice di telecamere non proprio raccomandabile.
Il primo fumetto di Spazioetico, che racconta una storia e poi analizza i conflitti e le convergenze di interessi, che possono aprire le porte alla corruzione.
Accesso generalizzato e catalogazione delle informazioniAndrea Ferrarini
Un primo tentativo di catalogare le informazioni ricavabili dai dati e dai documenti posseduti dalle pubbliche amministrazioni, per facilitare la valutazione delle istanze di accesso civico generalizzato (art.5, comma 2 del d.lgs. 33/2013).
Analisi del rischio di corruzione associato alla gestione delle attività in A...Andrea Ferrarini
L'attività libero professionale intramuraria (ALPI o intramoenia) presenta degli specifici rischi di corruzione. Un contributo, elaborato insieme a Massimo di Rienzo, alla prevenzione della corruzione in Sanità
Mappatura dei processi e analisi del rischio di corruzione: Regione LombardiaAndrea Ferrarini
Una introduzione generale alla mappatura dei processi in chiave anticorruzione e alla valutazione del rischio. Nelle slides, propongo un approccio "ibrido" che integra la metodologia di analisi dell'allegato 5 del PNA 2013 con alcuni indicatori di rischio sviluppate nelle linee guida anticorruzione di ANCI Lombardia.
La metodologia distingue 2 tipi di livello di rischio:
- Livello di rischio Teorico (ricavabile in astratto dai fattori di rischio corruttivo presenti nel processo
- Livello di rischio Rilevato (ricavato osservando le anomalie del processo)
Il Ciclo Etico per gli operatori del controllo pubblicoAndrea Ferrarini
La corruzione può essere descritta in diversi modi: come uno scambio occulto tra un "agente" e un soggetto privato. Oppure come una scelta razionale, che dipende dal monopolio del decisore pubblico, dalla discrezionalità delle sue scelte e dall'assenza di trasparenza. O ancora, la corruzione può essere rappresentata come una rete a invarianza di scala (free scale network) in cui alcuni nodi (funzionari pubblici, mediatori/faccendieri) sono iper connessi.
Ma la decisione di offrire o accettare una tangente (o un altro tipo di utilità) non deriva sempre da un calcolo razionale: entrano in gioco anche convenzioni sociali (per esempio il maggiore o minore "costo etico" di alcune condotte corruttivo), valori individuali e valori condivisi. Esiste, purtroppo una "etica" della corruzione (che giustifica le scelte orientate alla corruzione). Alla quale bisognerebbe opporre un'etica dell'integrità, fondata sui valori di legalità, libertà, responsabilità e fedeltà.
L'applicazione della norma ISO 31000 al rischio di corruzione: criteri di ris...Andrea Ferrarini
La corruzione è un fenomeno complesso e la gestione del rischio ad essa associato necessita di una modellizzazione, vale a dire di una semplificazione. La norma UNI ISO 31000:2010 (Principi e Linee Guida per la Gestione del Rischio) può essere d'aiuto, perché descrive il rischio come l'effetto dell'incertezza sugli obiettivi. Nel caso della corruzione, esistono tre tipi di incertezza: incertezza organizzativa, incertezza etica e incertezza relativa agli interessi. L'analisi del rischio di corruzione deve sviluppare una conoscenza del rischio, riducendo tali tipi di incertezza. Anche la definizione di criteri di rischio aiuta a circoscrivere il campo d'azione e la portata della gestione del rischio, individuando quegli aspetti e quei fattori che possono essere individuati, misurati e trattati dall'amministrazione pubblica.
CONTROLLI, OBIETTIVI, TRASPARENZA E VALORI - suggerimenti operativi e rifless...Andrea Ferrarini
L'attuazione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione si basa su 4 "colonne":
- L'effettività delle misure di prevenzione
- La definizione degli obiettivi di gestione del rischio (attraverso il coordinamento con il ciclo delle performances
- La trasparenza
- La diffusione dei valori della legalità, dell'etica e la ridefinizione dell'etica pubblica
La prevenzione della corruzione nelle società in controllo pubblico. Obbligo di legge o dovere morale?
1. Vicenza, 15 aprile 2015
Andrea Ferrarini,
Consulente organizzativo in sistemi di
gestione del rischio di reato
Cell. 3472728727
andrea.ferrarini2012@gmail.com
2. Le Linee Guida MEF - ANAC
Linee guida per l’attuazione della normativa in materia
di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte
delle società e degli enti di diritto privato
controllati e partecipati dalle pubbliche
amministrazioni e degli enti pubblici economici
In consultazione pubblica fino al 15 aprile
In seguito saranno adottate da ANAC con una
delibera e varranno per tutte le società
controllate/partecipate
3. Le Linee Guida MEF – ANAC
Ambito soggettivo di applicazione:
Società controllate dalla P.A. (art. 2359, c. 1, numeri 1 e 2)
Società partecipate dalla P.A.
Enti di diritto privato controllati dalla P.A. (ad es.
fondazioni e associazioni)
Enti di diritto privato partecipati dalla P.A. (es. fondazioni
bancarie, casse di previdenza dei liberi professionisti, ex
IPAB trasformate in associazioni o fondazioni).
Enti pubblici economici (ad es gli ATER
4. Le Linee Guida MEF – ANAC. Due
«strategie» di prevenzione della corruzione.
5. Le Linee Guida MEF – ANAC
Strategia FORTE: le società controllate sono assimilate
(per quanto riguarda il rischio di corruzione) alle P.A.
controllanti e devono adottare tutti gli strumenti di
prevenzione e trasparenza previsti per il settore pubblico;
Strategia DEBOLE: Le società partecipate hanno obblighi
ridotti solo per le attività di pubblico interesse
Modello 231:Tutte le società, controllate o partecipate, se
ancora non lo hanno fatto, devono adottare un modello
organizzativo e di gestione ex. d.lgs. n. 231 del 2001.
6. Le Linee Guida MEF – ANAC
La strategia FORTE si applica anche alle società
controllate indirettamente dalla pubblica
amministrazione…
… e alle società in cui il controllo
pubblico è frazionato
fra più amministrazioni
7. Le Linee Guida MEF – ANAC
Gli enti privati controllati e gli enti pubblici economici sono
assimilati (per quanto riguarda gli obblighi di
prevenzione e trasparenza) alle società controllate;
Gli enti privati partecipati hanno gli stessi obblighi delle
società partecipate, anche se tali enti non sono considerati
dal decreto 33/2013 e non sono tenuti ad approvare un
Piano di Prevenzione. Le amministrazioni pubbliche
controllanti devono quindi, promuovere patti di
integrità, per garantire livelli adeguati di trasparenza e di
prevenzione della corruzione
8. Le Linee Guida MEF – ANAC
STRATEGIA FORTE STRATEGIA DEBOLE
Società controllate, enti privati
controllati, enti pubblici economici
Società partecipate
Modello organizzativo 231 (integrato) Modello Organizzativo 231
(integrato)
Piano Prevenzione della Corruzione
Programma Trasparenza e Integrità
inconferibilità (amministratori e
dirigenti)
Nomina Responsabile Prevenzione e
Responsabile della Trasparenza
Incompatibilità (amministratori e
dirigenti)
Trasparenza (pubblicazione dei dati) Trasparenza (pubblicazione dati)
inconferibilità (amministratori e dirigenti) Enti privati partecipati
Incompatibilità (amministratori e
dirigenti)
Modello organizzativo 231 e Patti di
integrità (promossi dalle P.A.
controllanti) per prevenzione della
corruzione e trasparenza
9. Le Linee Guida MEF – ANAC:
contenuti minimi Piano di prevenzione
Analisi del rischio di corruzione
Valutazione e integrazione del sistema di sontrolli
Codice di comportamento
Trasparenza (PTI e pubblicazione dati)
Divieto di assumere ex dipendenti pubblici
Formazione
Tutela del whistleblowing
Rotazione del personale
Attività di monitoraggio
10. Perché le P.A. devono prevenire la corruzione
nelle loro Società controllate/partecipate?
Il «modello Principale – Agente». E’ un modello teorico di stampo
economico, che descrive la corruzione come un «azzardo morale»:
l’agente «tradisce» il principale, che gli ha delegato la gestione dei propri
interessi.
LA SITUAZIONE DESCRITTA DAL MODELLO E’ AL SEGUENTE:
La Pubblica Amministrazione (Principale) delega alla società
controllata/partecipata (Agente) la gestione di alcune attività di pubblico
interesse, finanziandole con risorse pubbliche (=soldi dei cittadini).
La Pubblica Amministrazione vuole che la Società gestisca le risorse e
le attività nell’interesse dei cittadini, ma non può controllare l’operato
della Società.
11. Perché le P.A. devono prevenire la corruzione
nelle loro Società controllate/partecipate?
La Società Pubblica vuole perseguire il proprio interesse, che non
coincide con l’interesse dei cittadini e sa che la Pubblica
Amministrazione (il suo Principale) non la può controllare
Se il Principale non riesce (o non vuole) prevedere e indirizzare le
scelte dell’Agente, l’Agente non agirà mai nell’interesse del Principale
(azzardo morale). Perché l’Agente è «razionale» e vuole sempre
massimizzare il proprio interesse.
Anche la Pubblica Amministrazione è «razionale» (o dovrebbe
esserlo) e vuole sempre massimizzare l’interesse dei cittadini, ma può
massimizzarlo solo se riduce l’azzardo morale dell’Agente, attraverso
controlli,
Incentivi
sanzioni.
12. Perché le P.A. devono prevenire la corruzione
nelle loro Società controllate/partecipate?
Se le ragioni «economiche» non sembrano
convincenti, ci sono anche le ragioni di tipo morale:
La Pubblica amministrazione è responsabile del modo
in cui le risorse pubbliche sono gestite e del modo in
cui vengono erogati i servizi pubblici
La Pubblica amministrazione deve essere fedele al
proprio ruolo di garante della legalità e il rispetto degli
interessi pubblici
13. Perché le P.A. devono prevenire la corruzione
nelle loro Società controllate/partecipate?
Responsabilità, Fedeltà, Legalità e Rispetto per la
cosa pubblica non sono valori esclusivi del settore
pubblico. Possono valere anche per il settore privato e,
quindi, devono essere garantiti anche (e soprattutto)
all’interno delle società controllate/partecipate, laddove
vi è impiego di risorse pubbliche o svolgimento di
attività di pubblico interesse.
Farlo è difficile? … E’ certamente difficile, ma la
pubblica amministrazione esiste proprio per fare le cose
difficili. Le cose che i singoli privati non riescono a fare!
Altrimenti a cosa serve?
14. Allineamento del Modello 231 delle società controllate alla
normativa anticorruzione:
L.190/2012 – d.lgs. 33/2013 – d.lgs. 39/2013 – P.N.A. – Linee
Guida ANAC - MEF
16. AZIONE 1: CONTESTO INTERNO
1. Modifiche statutarie
2. Nomina del Responsabile per la Prevenzione della
Corruzione (RPC)
3. Nomina del Responsabile della Trasparenza (RT)
4. Identificazione delle attività di interesse pubblico e
delle attività a supporto della loro
gestione/realizzazione.
5. Eventuale riorganizzazione dei processi
6. Individuazione e nomina dell’organismo attestante
l’assolvimento degli obblighi di trasparenza
17. AZIONE 2: TRASPARENZA E
COMUNICAZIONE
7. definizione dei dati e delle informazioni soggette ad
obbligo di pubblicazione (d.lgs. 33/2013)
8. Definizione flussi di informazione, finalizzati alla
pubblicazione dei dati (d.lgs. 33/2013)
9. Realizzazione e compilazione della sezione «Società
Trasparente» del sito web aziendale
10. Promozione dell’Accesso Civico
11. Formazione sui temi dell’etica e della prevenzione della
corruzione
12. Definizione flussi informativi verso il Responsabile
prevenzione
18. AZIONE 3: AGGIORNAMENTO
13. Elaborazione e approvazione del Piano di prevenzione
della corruzione (PPC)
14. Elaborazione e approvazione Programma Trasparenza (PT)
15. Aggiornamento Codice Etico
16. Aggiornamento del Modello Organizzativo 231
17. Definizione di flussi informativi e procedure di
segnalazione al RPC (per garantire la tutela dei
whistleblowers in caso di segnalazioni al Responsabile
della Prevenzione)
18. Definizione di procedure di monitoraggio e riesame del
sistema di prevenzione della corruzione, nonché di
procedure per l’aggiornamento del PPC e del PT
19. Limbiate, 2 marzo 2015
Andrea Ferrarini,
Collaboratore Avviso Pubblico
Cell. 3472728727
andrea.ferrarini2012@gmail.com
20. 20
La Società ALFA Spa è una società controllata al 100%
dalla vostra Amministrazione, che svolge le seguenti
attività:
• Fornitura di acqua pubblica
• Gestione Reti fognarie,
• gestione dei rifiuti e risanamento ambientale
• Fornitura di energia elettrica e gas
• Gestione Trasporto Pubblico Locale
• Assistenza sociale
• Gestione Farmacie Comunali
• Riscossione Tributi
21. 21
Scegliete 3 delle attività svolte dalla ALFA Spa e cercate di individuare:
• I processi maggiormente esposti al rischio di corruzione
• Quali possono essere le cause del verificarsi di possibili casi di
corruzione.
• Quali sono le conseguenze negative della corruzione e per chi.
• Quali misure di prevenzione (controlli) bisognerebbe introdurre,
per ridurre il rischio di corruzione
• Quali standard etici (ad es. quali regole) possono ridurre il
rischio di corruzione.
• Quale strategia può essere attuata, per sensibilizzare la Società
ALFA SpA e convincerla a prevenire la corruzione
22. Vicenza, 15 aprile 2015
Andrea Ferrarini,
Consulente organizzativo in sistemi di
gestione del rischio di reato
Cell. 3472728727
andrea.ferrarini2012@gmail.com