In Italia la corruzione pubblica è diffusa e sistemica, come ci confermano le statistiche ufficiali. Trasparenza amministrativa e controllo sociale sono importanti armi strategiche per prevenire il diffondersi dell'illecito nella Pubblica Amministrazione. Ma in Italia esiste una vera legge su trasparenza e diritto di accesso? Quali sono i problemi che ostacolano la nostra libertà di informazione?
Legge 190 del 2012 e Piano Nazionale AnticorruzioneAudit in Italy
La Legge 190/2012, il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) ed i successivi Decreti attuativi obbligano sia gli Enti Locali che le società private partecipate da Enti Locali ad adottare efficacemente il Piano di Prevenzione della Corruzione (entro il 31 gennaio di ogni anno), il Programma per la trasparenza e l'integrità (da aggiornare annualmente), oltre ai previsti Codici di comportamento.
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e le nuove Linee Guida (Protocollo di intesa del 15 luglio 2014) tra ANAC, Prefetture ed Enti Locali richiedono inoltre l'introduzione di adeguate misure organizzative e gestionali per la prevenzione degli eventi corruttivi che si rifacciano alle best practice tipiche del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo disciplinato dal Decreto Legislativo 231 del 2001 (in materia di responsabilità amministrativa degli enti in sede penale).
Il 9 settembre 2014 l'ANAC ha poi approvato il Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio per l'omessa adozione degli adempimenti obbligatori prevedendo l'irrogazione di una sanzione amministrativa (fino ad un massimo di 10.000 euro), commisurata in concreto alla gravità dell'infrazione e correlata alla dimensione organizzativa dell'amministrazione ed al grado di esposizione di questa, o di sue attività, al rischio di corruzione.
Sintesi Rapporto sulla corruzione del governo MontiTrecentoSessanta
La sintesi del rapporto del governo Monti presentato il 22 ottobre 2012.
Maggiori informazioni sul sito enricoletta.it all'indirizzo http://bit.ly/schedacorruzione
Legge 190 del 2012 e Piano Nazionale AnticorruzioneAudit in Italy
La Legge 190/2012, il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) ed i successivi Decreti attuativi obbligano sia gli Enti Locali che le società private partecipate da Enti Locali ad adottare efficacemente il Piano di Prevenzione della Corruzione (entro il 31 gennaio di ogni anno), il Programma per la trasparenza e l'integrità (da aggiornare annualmente), oltre ai previsti Codici di comportamento.
Il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) e le nuove Linee Guida (Protocollo di intesa del 15 luglio 2014) tra ANAC, Prefetture ed Enti Locali richiedono inoltre l'introduzione di adeguate misure organizzative e gestionali per la prevenzione degli eventi corruttivi che si rifacciano alle best practice tipiche del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo disciplinato dal Decreto Legislativo 231 del 2001 (in materia di responsabilità amministrativa degli enti in sede penale).
Il 9 settembre 2014 l'ANAC ha poi approvato il Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio per l'omessa adozione degli adempimenti obbligatori prevedendo l'irrogazione di una sanzione amministrativa (fino ad un massimo di 10.000 euro), commisurata in concreto alla gravità dell'infrazione e correlata alla dimensione organizzativa dell'amministrazione ed al grado di esposizione di questa, o di sue attività, al rischio di corruzione.
Sintesi Rapporto sulla corruzione del governo MontiTrecentoSessanta
La sintesi del rapporto del governo Monti presentato il 22 ottobre 2012.
Maggiori informazioni sul sito enricoletta.it all'indirizzo http://bit.ly/schedacorruzione
Determina anac 8 2015 prevenzione della corruzione nelle società controllate ...Andrea Ferrarini
Sintesi delle Linee Guida per la prevenzione della corruzione negli enti pubblici economici, nelle società controllate/partecipate dalla Pubblica Amministrazione e negli altri enti privati (fondazioni, associazioni, ecc ...) controllate o partecipate. Le Linne Guida sono state approvate da ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) con la determinazione 8/2015
Inefficienza e corruzione, bortoletti, master anticorruzione, roma tor vergat...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale
contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare,
hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
La prevenzione partecipata: la prevenzione della corruzione nelle società e negli enti privati controllati o partecipati dalle pubbliche amministrazioni
Seminario sul Piano Prevenzione Corruzione 2018-2020 di InnovaPuglia - Dott. Vito di Gennaro Responsabile Anticorruzione e trasparenza - Lunedì 26 marzo ore 9.30 Tecnopolis Sala Convegni
Presentazione di Stefano Bonetto - Presidente commission etecnica UNI - al convegno UNI ACCREDIA "UNI ISO 37001 sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione" del 3 febbraio 2017
Ipertrofia normativa e burocrazia difensiva, Bortoletti, master anticorruzion...Maurizio Bortoletti
“SULLA BASE DEL PASSATO IL PRESENTE PRUDENTEMENTE AGISCE PER NON GUASTARE L’AZIONE FUTURA”.
TIZIANO, Allegoria della Prudenza, 1565-1570, colore ad olio, National Gallery, Londra.
Valutare il rischio di corruzione 18 09 2018_webinar_ferrariniAndrea Ferrarini
Slides del webinar tenuto in data 18 09 2018, nell'ambito del progetto DigiPRo.
Le sides presentano alcuni concetti-chiave da conoscere per gestire il rischio di corruzione:
- corruzione sistemica, spicciola e amministrativa
- analisi dei processi
-valutazione del rischio
- monitoraggio delle anomalie
Prevenire la corruzione attraverso i valori: etica e legalitàAndrea Ferrarini
Penso che la prevenzione della corruzione passi non soltanto dal rafforzamento dall'introduzione di nuovi controlli negli enti pubblici. E' altrettanto importante "ricostruire" i valori dell'etica pubblica. La crisi di senso della politica, il vuoto dei valori, il limite di un'etica (e di una politica) basata solo sull'individualismo, sono cose note a tutti. Ma come si può reagire a questo vuoto, a questa crisi? Nei miei incontri di formazione, sto cominciando a proporre di ricostruire l'etica pubblica, attraverso due nozioni (quella di responsabilità e quella di fedeltà), che sono stati definiti in modo nuovo dai filosofi etici contemporanei. Fedeltà e responsabilità possono "fondare" e "giustificare" la legalità, che è rinuncia alla propria libertà assoluta in nome della legge. E possono "dare valore" al ruolo degli enti pubblici, dei dipendenti pubblici e di tutto ciò che tutela gli interessi di tutti noi
Presentazione di Emanuele Montemerano - Presidente dell'Organismo di Vigilanza di Accredia - al convegno UNI ACCREDIA "UNI ISO 37001 sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione" del 3 febbraio 2017
Bortoletti, criminalità organizzata e pa. una lettura del fenomeno nelle reg...Barbara Minguzzi
In una nazione ubriaca di sostantivi astratti (solidarietà! legalità! giustizia!), in un’Italia drogata di parole, dobbiamo riuscire a tornare a vedere i fatti. Talvolta sono grandi fatti, talvolta sono piccoli gesti, ma è solo da queste intuizioni, soluzioni, opere, iniziative che può rinascere la speranza e può ricominciare a consolidarsi una nuova fiducia reciproca tra governati e governanti, operai e industriali, studenti – insegnanti e genitori, cittadini e Istituzioni.
Determina anac 8 2015 prevenzione della corruzione nelle società controllate ...Andrea Ferrarini
Sintesi delle Linee Guida per la prevenzione della corruzione negli enti pubblici economici, nelle società controllate/partecipate dalla Pubblica Amministrazione e negli altri enti privati (fondazioni, associazioni, ecc ...) controllate o partecipate. Le Linne Guida sono state approvate da ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) con la determinazione 8/2015
Inefficienza e corruzione, bortoletti, master anticorruzione, roma tor vergat...Maurizio Bortoletti
“Le amministrazioni pubbliche sono una delle cose più imperfette che esistano per la loro essenziale
contraddizione: sono spaventosi di potenza e insieme inermi, sopraffanno ma si lasciano puerilmente gabbare,
hanno ricchezze immense e vivono lesinando, sono concepite secondo ordine e vivono in disordine.
In questo c’è il dramma dello Stato contemporaneo.
Ma con ciò siamo giunti ai confini della nostra disciplina che dobbiamo rispettare”
Prof. Massimo Severo Giannini, Diritto Amministrativo, 1970.
La prevenzione partecipata: la prevenzione della corruzione nelle società e negli enti privati controllati o partecipati dalle pubbliche amministrazioni
Seminario sul Piano Prevenzione Corruzione 2018-2020 di InnovaPuglia - Dott. Vito di Gennaro Responsabile Anticorruzione e trasparenza - Lunedì 26 marzo ore 9.30 Tecnopolis Sala Convegni
Presentazione di Stefano Bonetto - Presidente commission etecnica UNI - al convegno UNI ACCREDIA "UNI ISO 37001 sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione" del 3 febbraio 2017
Ipertrofia normativa e burocrazia difensiva, Bortoletti, master anticorruzion...Maurizio Bortoletti
“SULLA BASE DEL PASSATO IL PRESENTE PRUDENTEMENTE AGISCE PER NON GUASTARE L’AZIONE FUTURA”.
TIZIANO, Allegoria della Prudenza, 1565-1570, colore ad olio, National Gallery, Londra.
Valutare il rischio di corruzione 18 09 2018_webinar_ferrariniAndrea Ferrarini
Slides del webinar tenuto in data 18 09 2018, nell'ambito del progetto DigiPRo.
Le sides presentano alcuni concetti-chiave da conoscere per gestire il rischio di corruzione:
- corruzione sistemica, spicciola e amministrativa
- analisi dei processi
-valutazione del rischio
- monitoraggio delle anomalie
Prevenire la corruzione attraverso i valori: etica e legalitàAndrea Ferrarini
Penso che la prevenzione della corruzione passi non soltanto dal rafforzamento dall'introduzione di nuovi controlli negli enti pubblici. E' altrettanto importante "ricostruire" i valori dell'etica pubblica. La crisi di senso della politica, il vuoto dei valori, il limite di un'etica (e di una politica) basata solo sull'individualismo, sono cose note a tutti. Ma come si può reagire a questo vuoto, a questa crisi? Nei miei incontri di formazione, sto cominciando a proporre di ricostruire l'etica pubblica, attraverso due nozioni (quella di responsabilità e quella di fedeltà), che sono stati definiti in modo nuovo dai filosofi etici contemporanei. Fedeltà e responsabilità possono "fondare" e "giustificare" la legalità, che è rinuncia alla propria libertà assoluta in nome della legge. E possono "dare valore" al ruolo degli enti pubblici, dei dipendenti pubblici e di tutto ciò che tutela gli interessi di tutti noi
Presentazione di Emanuele Montemerano - Presidente dell'Organismo di Vigilanza di Accredia - al convegno UNI ACCREDIA "UNI ISO 37001 sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione" del 3 febbraio 2017
Bortoletti, criminalità organizzata e pa. una lettura del fenomeno nelle reg...Barbara Minguzzi
In una nazione ubriaca di sostantivi astratti (solidarietà! legalità! giustizia!), in un’Italia drogata di parole, dobbiamo riuscire a tornare a vedere i fatti. Talvolta sono grandi fatti, talvolta sono piccoli gesti, ma è solo da queste intuizioni, soluzioni, opere, iniziative che può rinascere la speranza e può ricominciare a consolidarsi una nuova fiducia reciproca tra governati e governanti, operai e industriali, studenti – insegnanti e genitori, cittadini e Istituzioni.
Risk Management e prevenzione della Corruzione - Università di MilanoAndrea Ferrarini
La gestione del rischio, prima di essere un insieme di tecniche e modalità di intervento, è una disciplina che propone una nuova prospettiva per studiare gli eventi che influenzano la vita delle persone e delle organizzazioni. E la corruzione è indubbiamente un fenomeno che influenza negativamente tanto il funzionamento della Pubblica Amministrazione, quanto le dinamiche economiche e sociali di una Nazione.
Il corso si propone di introdurre alcuni concetti del Risk Management, per descrivere la relazione che intercorre fra corruzione e Pubblica Amministrazione, per comprendere la funzione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione e per chiarire il ruolo giocato dai Referenti e del personale che lavora nelle aree a rischio di corruzione nello sviluppo delle politiche di prevenzione.
The document discusses whistleblowing and provides guidance on when and how to blow the whistle. It defines whistleblowing as raising concerns about misconduct within an organization. There are different types of whistleblowing like internal (within the organization) or external (going public). Whistleblowers should have documented evidence and exhaust internal reporting procedures before going public. The document also discusses challenges whistleblowers may face like retaliation and the psychological toll it can take. Case studies of whistleblowers from NASA and India are provided to illustrate the risks and impacts of blowing the whistle.
La trasparenza amministrativa: un'arma per prevenire la corruzione pubblicaQuattrogatti.info
In Italia la corruzione pubblica è diffusa e sistemica, come ci confermano le statistiche ufficiali. Trasparenza amministrativa e controllo sociale sono importanti armi strategiche per prevenire il diffondersi dell'illecito nella Pubblica Amministrazione. Ma in Italia esiste una vera legge su trasparenza e diritto di accesso? Quali sono i problemi che ostacolano la nostra libertà di informazione?
Per accedere alla registrazione del seminario vai a questo link: http://goo.gl/jHfXLO
I webinar del Progetto Valutazione delle Performance (http://goo.gl/8cRWaU) sono una occasione di formazione per chiunque sia interessato al performance management nella PA.
I seminari on line sono dedicati anzitutto ai Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
Organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica,con la collaborazione di FormezPa, i webinar integrano il percorso di affiancamento delle amministrazioni che hanno aderito al Progetto e sono rivolti, in particolar modo, agli attori principali del Ciclo di gestione della performance nei Comuni, ovvero ai direttori generali, segretari generali, dirigenti, funzionari apicali e ai componenti degli Organismi indipendenti di valutazione (Oiv).
In questa guida è possibile trovare solo qualche utile consiglio per chi, vuole intraprendere un percorso di consapevolezza, responsabilità e impegno; per chi, come noi, vuole diventare a pieno titolo un «cittadino».
Bortoletti, trasparenza, università brescia, 31 gennaio 2011Maurizio Bortoletti
Una informazione corretta sul fenomeno è una necessità, equivalente alla stessa azione di contrasto, secondo il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia: nell’Audizione avanti alle Commissioni I e II Riunite del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame del ddl 2156, 6 luglio 2010, ha rimarcato “… la duplice necessità di neutralizzare adeguatamente le condotte illecite e di garantire una forte trasparenza sul fenomeno, anche per evitare che una amplificazione di dati inesatti possa incidere sull’immagine del Paese e, conseguentemente, sul suo rating in sede internazionale…”. Sono, quindi, queste, questioni che vanno autenticamente interpretate per evitare il riproporsi di scelte sintomatiche, tipiche di un “ospedale da campo”, che in passato hanno alimentato l’ipertrofia del nostro sistema penale - con il consueto inasprimento delle pene che ha avuto, tra gli effetti collaterali, quello di aumentare in modo direttamente proporzionale la loro ineffettività – e hanno stimolato la scelta di politiche pret a porter, da one stop shop della democrazia, come in un “gioco dell’oca” dove si fanno tre passi avanti ad ogni stretta seguita all’aumento dell’allarme sociale e tre passi indietro ad ogni momento di relativa tranquillità. Correct information on the phenomenon is a necessity, equivalent to the same enforcement action, according to the Director of the Anti-Mafia Investigation: forward to hearing Commissions I and II Riunite of the Senate in the examination of the Bill 2156, July 6 2010, he remarked "... the dual need to adequately neutralize the illegal conduct and to ensure a high level of transparency on the phenomenon, also to prevent amplification of inaccurate data can affect the image of the country and, consequently, on its credit rating in the international ... ".
They are, therefore, these issues must be authentically interpreted to prevent the recurrence of symptomatic choices, typical of a "field hospital", which in the past have fueled the hypertrophy of our criminal justice system - with the usual stiffer penalties that had , among the side effects, the increase in direct proportion to their ineffectiveness - and have stimulated the choice of policies pret a porter, from one stop shop of democracy, as in a "snakes and ladders" where there are three steps ahead closely followed every increase of social alarm and three steps back for every moment of relative tranquility.
Nel 2012 il governo Monti ha varato un’agenda digitale per l’Italia. Un passo importante, ma che si scontra con due problemi radicali:
l’arretratezza delle infrastrutture e un forte analfabetismo digitale, ben oltre la media europea; una mancanza di diritti fondamentali come il diritto all’informazione che possano dare sostanza all’agenda digitale.
Questa presentazione offre una breve panoramica dello stato dell’informatizzazione in Italia, dei cambiamenti che l’agenda digitale cerca di introdurre e degli strumenti che possono aiutarla a produrre risultati più radicali.
Nelle ultime slide ci soffermeremo infine sulle proposte dei partiti.
Presentazione creata a scopo universitario per il corso di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Nelle slide viene trattato il concetto della trasparenza all'interno della Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione alla sua evoluzione all'interno della normativa. Infine si propongono anche due importanti casi studi inerenti al tema trattato.
Il "Data divide". Criticità e prospettive dell'Open Data nella PA italianaUgo Bonelli
La crescente diffusione di iniziative Open Data della pubblica Amministrazione locale (offerta) trova ancora una limitata domanda da parte dei potenziali utilizzatori (imprese e sviluppatori). La presentazione cerca di delineare una mappatura delle progettualità esistenti e nello stesso tempo di evidenziare quelle che sembrano le principali criticità emerse nello sviluppo di queste iniziative. Se, da un lato è auspicabile una progressiva "apertura" della PA grazie a dati e informazioni liberamente disponibili, dall'altro è necessario non ricoprire tali attività di proprietà taumaturgiche; impatti, regole e standard sono, infatti, ancora lungi dall'essersi consolidati. Le principali problematiche nelle PA riguardano aspetti organizzativi e gestionali per raggiungere "l'obiettivo dato" pubblico aperto, tenendo ben presente che tali progetti sono solo una parte, un "di cui", di una ben più ampia strategia di Open Government.
Project Work sugli Open Data e il loro grado di sviluppo all'interno del sistema italiano, all'interno della prova di esame per il corso di Gestione dei Dati Digitali, del Minor in Computer and Data Science presso l'Università Ca' Foscari di Venezia
4 domande ai candidati alla presidenza Regione LIguriaEnrico Alletto
Giovanni Toti, Raffaella Paita, Luca Pastorino, Alice Salvatore, Enrico Musso, Antonio Bruno.
Abbiamo raccolto tutte le risposte dei cadidati su: banda larga, dati aperti, partecipazione e innovazione in un documento liberamente scaricabile online.
Previste dalla Direttiva 8/2009 n. 8 e rivolte a tutte le amministrazioni pubbliche, le Linee guida intendono avviare un processo verso il "miglioramento continuo" della qualità dei siti web pubblici
Nel "Vademecum Social Media e PA" pubblicato a fine 2011 dal Ministero per la PA e la Semplificazione, sono contenute anche utili indicazioni sulle norme da tenere in conto nel momento nel quale una PA decide di utilizzare un social network site.
Similar to Presentazione su Trasparenza e Corruzione per Quattrogatti.info (20)
Presentazione su Trasparenza e Corruzione per Quattrogatti.info
1. A che punto siamo con la trasparenza made in Italy?
La trasparenza amministrativa: un’arma per
prevenire la corruzione pubblica
Cinzia Roma
02/12/2013
2. 2
Intro: l’emergenza corruzione
L’Italia è la democrazia europea più corrotta dopo
Grecia e Bulgaria: la corruzione nel nostro Paese è
diffusa e radicata a tutti i livelli di amministrazione
pubblica, un vero e proprio cancro che pregiudica
gravemente la crescita economica
2
Approfondimento: vuoi saperne di più sulla corruzione pubblica? Clicca qui
Come combatterla?
• Per contrastare la corruzione, la repressione penale è necessaria, ma non
sufficiente: occorre un intervento che agisca anche sul lato della prevenzione
• Alcuni studi condotti da organismi sovranazionali come il rapporto del Greco
raccomandano da tempo al nostro Paese l’adozione di una politica improntata alla
prevenzione della corruzione
3. 3
Un impegno concentrato
sulla prevenzione:
• Si avvale della collaborazione attiva della società civile e promuove una
lotta alla corruzione “dal basso”, contribuendo a rafforzare il principio
della partecipazione democratica e il legame di fiducia tra cittadini e
istituzioni
• Opera principalmente sul versante amministrativo, diffondendo la
cultura della trasparenza nella P.A. (Pubblica Amministrazione): la
corruzione infatti nasce in quelle aree di opacità del potere che si
sottraggono alla pubblica visibilità
• Agisce sull’area grigia della corruzione, più
sommersa e nascosta, dove lecito e illecito si
incontrano e le occasioni del malaffare
proliferano quotidianamente
4. 4
+ Trasparenza - Corruzione
• La trasparenza è il diritto di controllo e verifica
dell’effettivo rispetto dei principi costituzionali di
“buon andamento e imparzialità” della P.A.
• Una P.A. trasparente consente conoscibilità e
controllabilità sociale del proprio operato, rende
conto ai suoi cittadini stabilendo forme di
confronto aperte e partecipate, contribuisce a
ricostruire un rapporto di fiducia tra
amministratori e amministrati, responsabilizza i
suoi dirigenti e funzionari Agli inizi del ‘900 l’onorevole Filippo Turati
auspicava una P.A. accessibile e trasparente
come una “casa di vetro”
• L’implementazione delle tecnologie informatiche
rappresenta un alleato strategico della battaglia per
la trasparenza e l’apertura della P.A.
5. 5
I principi della trasparenza
amministrativa (1)
Pubblicità e Accessibilità totale
ogni P.A. rende consultabile e universalmente
accessibile il suo patrimonio di dati (atti,
documenti, informazioni) pubblicandolo sul
proprio sito web istituzionale.
E’ importante selezionare i dati da pubblicare:
puntare sulla qualità più che sulla quantità,
perché dati sovrabbondanti, obsoleti, poco utili e
incomprensibili sortiscono spesso l’effetto
contrario a quello della trasparenza
1
6. 6
Libero utilizzo e condivisione
Pubblicare non basta: i dati devono essere divulgati in maniera comprensibile,
aggiornata, completa, non equivoca; devono essere riutilizzabili e riproducibili, in
modo che chiunque possa elaborarli e diffonderli.
Il dato “grezzo” si trasforma così in informazione fruibile
I principi della trasparenza
amministrativa (2)
Per essere realmente accessibili e riutilizzabili i dati devono essere pubblicati in
formato aperto, ovvero privi di copyright, brevetti o licenze che ne limitano la
riproduzione. L’elaborazione deve essere resa possibile a tutti dal proprio pc
tramite software non proprietari, liberi e gratuiti:
è questa la filosofia “Open Data”
Approfondimento: vuoi saperne di più sugli Open Data? clicca qui
2
7. 7
Partecipazione e valutazione
I principi della trasparenza
amministrativa (3)
Conoscere è potere: l’attiva partecipazione dei cittadini,
formati e informati, nel ruolo di controllori e co-
amministratori della cosa pubblica, è un momento
fondamentale della trasparenza
L’uso consapevole delle tecnologie
informatiche si rivela strumento
necessario di monitoraggio e
partecipazione democratica
3
8. 8
L’evoluzione del principio della trasparenza
nella legge italiana (1)
1990
La trasparenza come concessione e non vero diritto:
• Il diritto di accesso è limitato: la richiesta è valida solo se
sussiste nei confronti degli atti un interesse diretto, concreto,
attuale e adeguatamente motivato
• Non è consentita la possibilità di un suo utilizzo come mezzo di
controllo generalizzato dell’operato delle PP.AA.
Legge sulla trasparenza del procedimento amministrativo
(l. n. 241/90)
Vediamo come il principio giuridico della trasparenza amministrativa si è evoluto
nella normativa italiana, presentando le tappe legislative fondamentali :
9. 9
L’evoluzione del principio della trasparenza
nella legge italiana (2)
2009
Riforma Brunetta della P.A. (d. lgs. n. 150/2009)
• La trasparenza come accessibilità totale, anche attraverso lo
strumento della pubblicazione dei dati in possesso delle PP.AA. sui
siti web istituzionali, con lo scopo di garantire forme di controllo
sociale e di misurazione della performance
• Istituzione della CiVIT (Commissione Indipendente per la
Valutazione, l’Integrità e la Trasparenza della P.A.) come organismo
di guida e controllo
Ma di quali dati parliamo? Sommariamente: documenti e informazioni riguardanti
l’organizzazione della P.A., i procedimenti, il personale, sovvenzioni e contributi, incarichi
e consulenze, la gestione dei servizi pubblici, gli appalti pubblici, la valutazione della
performance.
10. 10
L’evoluzione del principio della trasparenza
nella legge italiana (3)
2012
Decreto Sviluppo Monti (d. l. n. 83/2012)
• La trasparenza come strumento strategico per la prevenzione della corruzione
pubblica
• Nuovi obblighi di pubblicità; in particolare l’art. 18 prevede per ogni PP.AA. la
pubblicazione on line e in formato aperto dei dati relativi alle spese superiori ai
1000 euro sostenute nell’anno, al fine di garantire trasparenza sui contratti e i
processi d’impiego delle risorse pubbliche. Questo articolo è stato
successivamente abrogato dal d. lgs. 33/2013
2012
Legge Anti-corruzione (l. 190/2012)
• Ribadisce il ruolo della trasparenza come antidoto contro la corruzione
pubblica
• La Civit ricopre il ruolo di Autorità nazionale Anticorruzione
• Obbligo per ogni PP.AA. di redigere e pubblicare un Piano di prevenzione
della corruzione entro il 31 gennaio 2014
11. 11
L’evoluzione del principio della trasparenza
nella legge italiana (4)
2013
Decreto di riordino della disciplina riguardante la trasparenza
(d. lgs. n. 33/2013)
• Introduce l’istituto dell’accesso civico ai fini di permettere il
controllo sociale dell’operato della P.A.: se la pubblicazione online
per alcuni dati è stata omessa, il cittadino ha il diritto di richiederla
e ottenerla dalla P.A. in maniera gratuita, non motivata e non
sottoposta ad alcuna limitazione
• Prevede nuovi obblighi di pubblicazione online: ad esempio, è
obbligatorio per ogni P.A. pubblicare sul proprio sito web la
situazione patrimoniale (redditi, incarichi, partecipazioni a società..)
degli eletti, dei loro coniugi e anche dei parenti fino al secondo
grado
12. 12
Gli impegni internazionali
L’Italia non ha ancora ratificato la Convenzione del
Consiglio d’Europa del 2009 sul diritto di accesso ai
documenti ufficiali detenuti dalle pubbliche autorità
Ha ratificato solo nel 2012 la Convenzione civile e la Convenzione penale in materia
di corruzione del Consiglio d’Europa, datate 1999, in vigore già da anni negli altri
Stati membri del Consiglio
Nel 2011 ha firmato l’Open Government Partnership, un accordo internazionale per lo
scambio e l’aggiornamento reciproco tra i diversi Paesi delle iniziative volte a implementare la
cultura della trasparenza e la prevenzione della corruzione
Nel 2012 adotta e presenta l’Action Plan per l’Open Government, un piano unitario realizzato
con la consultazione pubblica che riassume le iniziative intraprese dal Governo per
promuovere la trasparenza amministrativa. Contestualmente lancia il primo portale dei dati
aperti www.dati.gov.it
13. 13
Quali i problemi?
• Attenzione al diritto di accesso!
È ancora regolato dalla legge 241/1990, una legge obsoleta che non è stata abrogata.
L’istituto dell’accesso civico introdotto dal d. lgs. 33/2013 non sostituisce e non modifica il diritto
di accesso della legge 241, in quanto concede la possibilità di richiedere senza obbligo di
motivazione solo quelle informazioni che la P.A., contravvenendo agli obblighi di legge, ha omesso
di pubblicare sul proprio sito web
• Il Foia è ancora lontano
Il nostro Paese è l’unico tra le democrazie europee a non possedere ancora un Freedom of
Information Act, la legislazione all’avanguardia in materia di libertà d’informazione e diritto di
accesso nata negli USA nel 1966 e adottata ormai da più di 80 Paesi nel mondo.
Il d. lgs. 33/2013, oltre ad esser stato approvato senza alcuna forma di consultazione pubblica, è
un mero riordino della normativa esistente in materia di trasparenza, non è un Foia anche se è
stato presentato come tale
La nostra legislazione sulla trasparenza resta una delle più restrittive in Europa,
non ancora adeguata agli standard internazionali
14. 14
Cosa non funziona? (1)
a) Riforme mancate (1)
61,8%
79,4%
75,6%
44,1%
50,0%
45,5%
52,9%
61,8%
61,8%
51,5%
59,0%
70,3%
52,9%
0 20 40 60 80 100
AffariEsteri
Ambiente
Benie Attività Culturali
Difesa
Giustizia
Interno
SviluppoEconomico
Infrastrutture e Trasporti
Istruzione, Università e Ricerca
Lavoroe Politiche Sociali
Politiche Agricole e Forestali
Salute
MEDIA
Le riforme in materia di
trasparenza sono rimaste quasi
del tutto inapplicate. Per la
maggior parte delle PP.AA.
centrali, da cui i cittadini si
aspettano il buon esempio, il
rispetto della trasparenza resta
un’affermazione di principio
scritta sulla carta.
La Civit ha misurato il livello di
conformità dei Ministeri, cioè il
loro livello di adempimento
rispetto agli obblighi normativi
sulla pubblicazione dei dati del
d. lgs. 150/2009.
L’adempimento medio è del 59%,
un dato piuttosto scoraggiante
Livello di conformità nei Ministeri
Fonte: Civit, Rapporto sulla Trasparenza dei Ministeri, 2012
15. 15
Cosa non funziona? (2)
Valutazioni medie P.A. per tipo di ente
Conformità
Facilità di accesso
a) Riforme mancate (2)
La società civile ha condotto un
monitoraggio partecipato sulla
trasparenza delle spese della P.A.
relativamente alle previsioni
dell’art. 18 del Decreto Sviluppo
(successivamente abrogato).
La valutazione è stata effettuata
con riferimento ai parametri della
conformità alla normativa e della
facilità di accesso alla sezione
“Amministrazione Trasparente” del
sito web. In una settimana sono
state valutate circa mille PP.AA.
La scala è compresa tra un minimo
di 0 e un massimo di 3; per
Presidenza del Consiglio e
Ministeri la media di conformità è
solo dello 0,14, mentre la media di
facilità di accesso è dello 0,21.
Fonte: Report “Salviamo gli Open Data”, 2013
16. 16
5%
39%
56%
Raggiunto
Parzialmente raggiunto
Non raggiunto
Cosa non funziona? (3)
a) Riforme mancate (3)
Un report realizzato da alcune associazioni della società civile ha
analizzato lo stato di attuazione degli impegni che l’Italia si è assunta
con l’Open Government Partnership, impegni riguardanti
principalmente la promozione della cultura della trasparenza nella P.A.
e la riforma della normativa in materia di corruzione.
Dalla valutazione risulta che la stragrande maggioranza degli obbiettivi
prefissati non è stato raggiunto
Fonte: Report della Società Civile sull’Open Government Partnership, 2013
17. 17
b) Chi controlla i controllori?
I meccanismi sanzionatori previsti dalla legge non sono efficacemente applicati, i
controlli risultano insufficienti, gli organi di monitoraggio soffrono di carenza di
risorse e non operano in condizioni di piena indipendenza dall’esecutivo. I commissari
della Civit, ad es., sono di nomina governativa. Come possono svolgere il proprio
lavoro se vicini a quelle istituzioni che dovrebbero monitorare?
c) Incertezza normativa
“In uno Stato corrotto, si fanno leggi a non finire”
(P. C. Tacito)
Nonostante il recente riordino, la frammentazione e la
sovrapposizione delle norme in materia di trasparenza
generano maggiore confusione e incertezza normativa,
pregiudicando l’effettiva conoscibilità degli obblighi e
l’adempimento da parte delle PP.AA.
Cosa non funziona? (4)
18. 18
Il cambiamento verso la trasparenza totale implica nel nostro Paese un profondo sforzo
culturale, organizzativo e tecnologico, una ristrutturazione importante del modo
tradizionale di operare della P.A., poco incline all’apertura e al confronto diretto coi suoi
cittadini
Cosa non funziona? (5)
La legislazione in materia di trasparenza non prevede lo stanziamento
di fondi specifici, anzi indica che il cambiamento avvenga senza
maggiori oneri per la finanza pubblica. Ma la riforma non è a costo
zero e le risorse economiche, umane e strumentali a disposizione
delle PP.AA e soprattutto degli Enti locali sono esigue
Tuttavia, è pur vero che la P.A. mostra scarsa lungimiranza e capacità di cogliere i ritorni
positivi del cambiamento, in termini di risparmio economico e di benefici pubblici. Non
dimentichiamo quanto il costo della corruzione pubblica pesi sulle finanze dello Stato!
d) Resistenza culturale
e) Mancanza di risorse
19. 19
Tuttavia…le buone prassi:
Per ora i migliori risultati sul fronte della trasparenza sono stati ottenuti dal “basso”:
Regioni ed Enti locali si sono distinti per
aver pubblicato i propri dati in formato
aperto e riutilizzabile, consapevoli
dell’importanza della digitalizzazione
della P.A. come antidoto contro
malamministrazione e corruzione.
La Regione Piemonte ha adottato per
prima in Italia un portale dei dati
pubblici e una legge regionale in
materia di Open Data
Mappa delle leggi regionali in materia di Open Data
20. 20
Per concludere:
la trasparenza brancola nel buio
Purtroppo nel nostro Paese la riforma della trasparenza
resta un obbiettivo solo sbandierato, una mera
affermazione di principio, uno slogan da campagna
elettorale; non è in grado di vincolare le PP.AA. e non è
sostenuta da una reale e concreta volontà politica di
cambiamento
Mentre i buoni propositi restano sulla carta (con l’eccezione delle iniziative
realizzate dal basso, che vanno promosse e sostenute), l’Italia è ancora ben
lontana dall’adozione di una vera legge sulla libertà d’informazione tale da
rendere la P.A. una casa di vetro e sconfiggere quello che Norberto Bobbio
definiva “la negazione della democrazia”: l’opacità del potere.
21. 21
Bibliografia essenziale
21
Corruzione:
• A. Vannucci, Atlante della Corruzione
• Commissione per lo Studio e ed Elaborazione di Proposte in tema di Trasparenza e
Prevenzione della Corruzione nella P.A., Rapporto – Corruzione in Italia. Per una
Politica di Prevenzione
Trasparenza e Open Data:
• Delibere, Linee Guida e Rapporti di Monitoraggio realizzati dalla CiVIT
• M. Capalbi, Open Government: un’Amministrazione Trasparente?
• Manuale Degli Open Data
• F. Merloni, La Trasparenza Amministrativa
• F. Di Donato, Lo Stato Trasparente
• Cittadinanzattiva e Fondazione Etica, Report della Società Civile sulla
Trasparenza della P.A. – Dalla Protesta alla Proposta
• Documento stilato dalla Fsni in occasione della “Giornata della Trasparenza”
• ActionAid, Report Il diritto di cambiare... dal basso. L’accountability nei Comuni
Italiani
22. Se hai apprezzato la presentazione,
inoltra il link ai tuoi amici e sostieni il nostro progetto!
Contatti:
quattrogatti@quattrogatti.info | @_quattrogatti | facebook.com/quattrogatti.info
Grazie!
Si ringrazia Edoardo Maturo (ActionAid Italy) per la revisione del lavoro
Contatti autore
@cinzia_roma