Presentazione creata a scopo universitario per il corso di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Nelle slide viene trattato il concetto della trasparenza all'interno della Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione alla sua evoluzione all'interno della normativa. Infine si propongono anche due importanti casi studi inerenti al tema trattato.
Le novità della normativa italiana in tema di trasparenzaros2004
Il principio giuridico della trasparenza è stato oggetto di una seria evoluzione nel corso degli ultimi 20 anni, che ha seguito di pari passo l’evoluzione della Pubblica Amministrazione italiana e delle norme che la regolano. La trasparenza può essere il fine al quale giungere attraverso strumenti quali la pubblicità o il diritto di accesso, oppure può essere essa stessa uno strumento per evitare fenomeni quali la corruzione o l’elusione del principio di concorrenza. Il D.Lgs. 150/2009, le delibere della CIVIT, il Nuovo CAD affrontano il principio della trasparenza sotto varie dimensioni. Ma il principio è presente anche nella normativa sulla Comunicazione, sulla Semplificazione, sul Procurement.
Obiettivo del webinar è dunque illustrare le varie declinazioni del principio giuridico della trasparenza, in particolar modo quello relativo alla recente normativa, con la presentazione di alcune indicazioni su come un’amministrazione può essere effettivamente “trasparente”.
Viaggio al centro della PA , IWA , FORUM PA 2015 Laura Strano
Viaggio al centro della PA con IWA e il gruppo facebook Trasparenza siti web pa e l'intervento del dott. Mauro Rosario Nicastri, Responsabile Trasparenza AgID
Le novità della normativa italiana in tema di trasparenzaros2004
Il principio giuridico della trasparenza è stato oggetto di una seria evoluzione nel corso degli ultimi 20 anni, che ha seguito di pari passo l’evoluzione della Pubblica Amministrazione italiana e delle norme che la regolano. La trasparenza può essere il fine al quale giungere attraverso strumenti quali la pubblicità o il diritto di accesso, oppure può essere essa stessa uno strumento per evitare fenomeni quali la corruzione o l’elusione del principio di concorrenza. Il D.Lgs. 150/2009, le delibere della CIVIT, il Nuovo CAD affrontano il principio della trasparenza sotto varie dimensioni. Ma il principio è presente anche nella normativa sulla Comunicazione, sulla Semplificazione, sul Procurement.
Obiettivo del webinar è dunque illustrare le varie declinazioni del principio giuridico della trasparenza, in particolar modo quello relativo alla recente normativa, con la presentazione di alcune indicazioni su come un’amministrazione può essere effettivamente “trasparente”.
Viaggio al centro della PA , IWA , FORUM PA 2015 Laura Strano
Viaggio al centro della PA con IWA e il gruppo facebook Trasparenza siti web pa e l'intervento del dott. Mauro Rosario Nicastri, Responsabile Trasparenza AgID
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
IN DIRITTO
Il convenuto Giuseppe Ciampolillo con gli scritti (blog) a lui riferibili non ha prodotto alcuna lesione alla reputazione ed all’ immagine del ricorrente Anzà Salvatore.
Egli ha esercitato il diritto di critica riconosciuto dall’ ordinamento giuridico e pertanto non deve alcun risarcimento per l’ obbligazione extracontrattuale da illecito civile come chiede il ricorrente le cui domande vanno per ciò rigettate mentre lo stesso Anzà va condannato al rimborso delle spese giudiziali a favore del Ciampolillo.
La condotta di questi non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.), sol perché i suoi scritti contengono dubbi e perplessità sulla correttezza professionale del dr. Anzà. Sovviene in ogni caso la generale causa di giustificazione di cui all'art. 51 cod. pen., sub specie di esercizio del diritto di critica, preordinato ad ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole deontologiche. [Cass. pen., Sez. V, 05/07/2010, n. 33994]-
L'esimente, che nell’ elaborazione costante di dottrina e giurisprudenza, si realizza relativamente all'esercizio di un diritto (ovvero all'adempimento di un dovere), quando il diritto di cronaca o quello di critica sia conforme ai seguenti limiti:
- verità del fatto narrato;
- pertinenza (intesa quale obbiettivo interesse del fatto per la pubblica opinione)
- e continenza, ovvero correttezza del suo riferimento.
Anche se l'esercizio del diritto di critica trova un limite preciso nell'inammissibilità degli attacchi puramente personali, intesi esclusivamente a colpire la sfera privata dell'offeso e che possono sfociare, quindi, nell'ingiuria, la contumelia e la lesione della reputazione, dal concetto di critica esula, comunque, il requisito dell'obbiettività e della serenità (confacenti invece al diritto di cronaca, come meglio innanzi) in quanto attività essenzialmente valutativa, frutto, quindi, di una lettura personale degli eventi e molto spesso indirizzata a manifestare, con passione e coinvolgimento, un dissenso. Nell'esercizio del diritto di critica, pertanto, è logicamente ammissibile un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo anche ad una compressione del diritto alla reputazione dello stesso.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
IN DIRITTO
Il convenuto Giuseppe Ciampolillo con gli scritti (blog) a lui riferibili non ha prodotto alcuna lesione alla reputazione ed all’ immagine del ricorrente Anzà Salvatore.
Egli ha esercitato il diritto di critica riconosciuto dall’ ordinamento giuridico e pertanto non deve alcun risarcimento per l’ obbligazione extracontrattuale da illecito civile come chiede il ricorrente le cui domande vanno per ciò rigettate mentre lo stesso Anzà va condannato al rimborso delle spese giudiziali a favore del Ciampolillo.
La condotta di questi non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.), sol perché i suoi scritti contengono dubbi e perplessità sulla correttezza professionale del dr. Anzà. Sovviene in ogni caso la generale causa di giustificazione di cui all'art. 51 cod. pen., sub specie di esercizio del diritto di critica, preordinato ad ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole deontologiche. [Cass. pen., Sez. V, 05/07/2010, n. 33994]-
L'esimente, che nell’ elaborazione costante di dottrina e giurisprudenza, si realizza relativamente all'esercizio di un diritto (ovvero all'adempimento di un dovere), quando il diritto di cronaca o quello di critica sia conforme ai seguenti limiti:
- verità del fatto narrato;
- pertinenza (intesa quale obbiettivo interesse del fatto per la pubblica opinione)
- e continenza, ovvero correttezza del suo riferimento.
Anche se l'esercizio del diritto di critica trova un limite preciso nell'inammissibilità degli attacchi puramente personali, intesi esclusivamente a colpire la sfera privata dell'offeso e che possono sfociare, quindi, nell'ingiuria, la contumelia e la lesione della reputazione, dal concetto di critica esula, comunque, il requisito dell'obbiettività e della serenità (confacenti invece al diritto di cronaca, come meglio innanzi) in quanto attività essenzialmente valutativa, frutto, quindi, di una lettura personale degli eventi e molto spesso indirizzata a manifestare, con passione e coinvolgimento, un dissenso. Nell'esercizio del diritto di critica, pertanto, è logicamente ammissibile un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo anche ad una compressione del diritto alla reputazione dello stesso.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Per accedere alla registrazione del seminario vai a questo link: http://goo.gl/jHfXLO
I webinar del Progetto Valutazione delle Performance (http://goo.gl/8cRWaU) sono una occasione di formazione per chiunque sia interessato al performance management nella PA.
I seminari on line sono dedicati anzitutto ai Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
Organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica,con la collaborazione di FormezPa, i webinar integrano il percorso di affiancamento delle amministrazioni che hanno aderito al Progetto e sono rivolti, in particolar modo, agli attori principali del Ciclo di gestione della performance nei Comuni, ovvero ai direttori generali, segretari generali, dirigenti, funzionari apicali e ai componenti degli Organismi indipendenti di valutazione (Oiv).
Pubblico in questo spazio una mia presentazione del 2008 sul principio di trasparenza nella pubblica amministrazione. I link interni non sono attivi, facendo riferimento a vecchi materiali. Appena possibile, sistemerò la presentazione.
Bortoletti, trasparenza, università brescia, 31 gennaio 2011Maurizio Bortoletti
Una informazione corretta sul fenomeno è una necessità, equivalente alla stessa azione di contrasto, secondo il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia: nell’Audizione avanti alle Commissioni I e II Riunite del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame del ddl 2156, 6 luglio 2010, ha rimarcato “… la duplice necessità di neutralizzare adeguatamente le condotte illecite e di garantire una forte trasparenza sul fenomeno, anche per evitare che una amplificazione di dati inesatti possa incidere sull’immagine del Paese e, conseguentemente, sul suo rating in sede internazionale…”. Sono, quindi, queste, questioni che vanno autenticamente interpretate per evitare il riproporsi di scelte sintomatiche, tipiche di un “ospedale da campo”, che in passato hanno alimentato l’ipertrofia del nostro sistema penale - con il consueto inasprimento delle pene che ha avuto, tra gli effetti collaterali, quello di aumentare in modo direttamente proporzionale la loro ineffettività – e hanno stimolato la scelta di politiche pret a porter, da one stop shop della democrazia, come in un “gioco dell’oca” dove si fanno tre passi avanti ad ogni stretta seguita all’aumento dell’allarme sociale e tre passi indietro ad ogni momento di relativa tranquillità. Correct information on the phenomenon is a necessity, equivalent to the same enforcement action, according to the Director of the Anti-Mafia Investigation: forward to hearing Commissions I and II Riunite of the Senate in the examination of the Bill 2156, July 6 2010, he remarked "... the dual need to adequately neutralize the illegal conduct and to ensure a high level of transparency on the phenomenon, also to prevent amplification of inaccurate data can affect the image of the country and, consequently, on its credit rating in the international ... ".
They are, therefore, these issues must be authentically interpreted to prevent the recurrence of symptomatic choices, typical of a "field hospital", which in the past have fueled the hypertrophy of our criminal justice system - with the usual stiffer penalties that had , among the side effects, the increase in direct proportion to their ineffectiveness - and have stimulated the choice of policies pret a porter, from one stop shop of democracy, as in a "snakes and ladders" where there are three steps ahead closely followed every increase of social alarm and three steps back for every moment of relative tranquility.
Presentazione su Trasparenza e Corruzione per Quattrogatti.infoCinzia Roma
In Italia la corruzione pubblica è diffusa e sistemica, come ci confermano le statistiche ufficiali. Trasparenza amministrativa e controllo sociale sono importanti armi strategiche per prevenire il diffondersi dell'illecito nella Pubblica Amministrazione. Ma in Italia esiste una vera legge su trasparenza e diritto di accesso? Quali sono i problemi che ostacolano la nostra libertà di informazione?
PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA: un traguardo non ancora raggiuntoleideepreMiano
Presentazione sul tema della legalità e il ruolo che questa assume in termini di partecipazione e trasparenza. A cura di Paolo Vinella e Emanuela Muolo. Le idee preMiano!
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
IN DIRITTO
Il convenuto Giuseppe Ciampolillo con gli scritti (blog) a lui riferibili non ha prodotto alcuna lesione alla reputazione ed all’ immagine del ricorrente Anzà Salvatore.
Egli ha esercitato il diritto di critica riconosciuto dall’ ordinamento giuridico e pertanto non deve alcun risarcimento per l’ obbligazione extracontrattuale da illecito civile come chiede il ricorrente le cui domande vanno per ciò rigettate mentre lo stesso Anzà va condannato al rimborso delle spese giudiziali a favore del Ciampolillo.
La condotta di questi non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.), sol perché i suoi scritti contengono dubbi e perplessità sulla correttezza professionale del dr. Anzà. Sovviene in ogni caso la generale causa di giustificazione di cui all'art. 51 cod. pen., sub specie di esercizio del diritto di critica, preordinato ad ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole deontologiche. [Cass. pen., Sez. V, 05/07/2010, n. 33994]-
L'esimente, che nell’ elaborazione costante di dottrina e giurisprudenza, si realizza relativamente all'esercizio di un diritto (ovvero all'adempimento di un dovere), quando il diritto di cronaca o quello di critica sia conforme ai seguenti limiti:
- verità del fatto narrato;
- pertinenza (intesa quale obbiettivo interesse del fatto per la pubblica opinione)
- e continenza, ovvero correttezza del suo riferimento.
Anche se l'esercizio del diritto di critica trova un limite preciso nell'inammissibilità degli attacchi puramente personali, intesi esclusivamente a colpire la sfera privata dell'offeso e che possono sfociare, quindi, nell'ingiuria, la contumelia e la lesione della reputazione, dal concetto di critica esula, comunque, il requisito dell'obbiettività e della serenità (confacenti invece al diritto di cronaca, come meglio innanzi) in quanto attività essenzialmente valutativa, frutto, quindi, di una lettura personale degli eventi e molto spesso indirizzata a manifestare, con passione e coinvolgimento, un dissenso. Nell'esercizio del diritto di critica, pertanto, è logicamente ammissibile un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo anche ad una compressione del diritto alla reputazione dello stesso.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
IN DIRITTO
Il convenuto Giuseppe Ciampolillo con gli scritti (blog) a lui riferibili non ha prodotto alcuna lesione alla reputazione ed all’ immagine del ricorrente Anzà Salvatore.
Egli ha esercitato il diritto di critica riconosciuto dall’ ordinamento giuridico e pertanto non deve alcun risarcimento per l’ obbligazione extracontrattuale da illecito civile come chiede il ricorrente le cui domande vanno per ciò rigettate mentre lo stesso Anzà va condannato al rimborso delle spese giudiziali a favore del Ciampolillo.
La condotta di questi non integra il delitto di diffamazione (art. 595 cod. pen.), sol perché i suoi scritti contengono dubbi e perplessità sulla correttezza professionale del dr. Anzà. Sovviene in ogni caso la generale causa di giustificazione di cui all'art. 51 cod. pen., sub specie di esercizio del diritto di critica, preordinato ad ottenere il controllo di eventuali violazioni delle regole deontologiche. [Cass. pen., Sez. V, 05/07/2010, n. 33994]-
L'esimente, che nell’ elaborazione costante di dottrina e giurisprudenza, si realizza relativamente all'esercizio di un diritto (ovvero all'adempimento di un dovere), quando il diritto di cronaca o quello di critica sia conforme ai seguenti limiti:
- verità del fatto narrato;
- pertinenza (intesa quale obbiettivo interesse del fatto per la pubblica opinione)
- e continenza, ovvero correttezza del suo riferimento.
Anche se l'esercizio del diritto di critica trova un limite preciso nell'inammissibilità degli attacchi puramente personali, intesi esclusivamente a colpire la sfera privata dell'offeso e che possono sfociare, quindi, nell'ingiuria, la contumelia e la lesione della reputazione, dal concetto di critica esula, comunque, il requisito dell'obbiettività e della serenità (confacenti invece al diritto di cronaca, come meglio innanzi) in quanto attività essenzialmente valutativa, frutto, quindi, di una lettura personale degli eventi e molto spesso indirizzata a manifestare, con passione e coinvolgimento, un dissenso. Nell'esercizio del diritto di critica, pertanto, è logicamente ammissibile un'intrinseca valenza aggressiva nei confronti del destinatario che dia luogo anche ad una compressione del diritto alla reputazione dello stesso.
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2014/01/audizione-assessore-lo-bello-dr-capilli.html
Per accedere alla registrazione del seminario vai a questo link: http://goo.gl/jHfXLO
I webinar del Progetto Valutazione delle Performance (http://goo.gl/8cRWaU) sono una occasione di formazione per chiunque sia interessato al performance management nella PA.
I seminari on line sono dedicati anzitutto ai Comuni delle Regioni Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
Organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica,con la collaborazione di FormezPa, i webinar integrano il percorso di affiancamento delle amministrazioni che hanno aderito al Progetto e sono rivolti, in particolar modo, agli attori principali del Ciclo di gestione della performance nei Comuni, ovvero ai direttori generali, segretari generali, dirigenti, funzionari apicali e ai componenti degli Organismi indipendenti di valutazione (Oiv).
Pubblico in questo spazio una mia presentazione del 2008 sul principio di trasparenza nella pubblica amministrazione. I link interni non sono attivi, facendo riferimento a vecchi materiali. Appena possibile, sistemerò la presentazione.
Bortoletti, trasparenza, università brescia, 31 gennaio 2011Maurizio Bortoletti
Una informazione corretta sul fenomeno è una necessità, equivalente alla stessa azione di contrasto, secondo il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia: nell’Audizione avanti alle Commissioni I e II Riunite del Senato della Repubblica nell’ambito dell’esame del ddl 2156, 6 luglio 2010, ha rimarcato “… la duplice necessità di neutralizzare adeguatamente le condotte illecite e di garantire una forte trasparenza sul fenomeno, anche per evitare che una amplificazione di dati inesatti possa incidere sull’immagine del Paese e, conseguentemente, sul suo rating in sede internazionale…”. Sono, quindi, queste, questioni che vanno autenticamente interpretate per evitare il riproporsi di scelte sintomatiche, tipiche di un “ospedale da campo”, che in passato hanno alimentato l’ipertrofia del nostro sistema penale - con il consueto inasprimento delle pene che ha avuto, tra gli effetti collaterali, quello di aumentare in modo direttamente proporzionale la loro ineffettività – e hanno stimolato la scelta di politiche pret a porter, da one stop shop della democrazia, come in un “gioco dell’oca” dove si fanno tre passi avanti ad ogni stretta seguita all’aumento dell’allarme sociale e tre passi indietro ad ogni momento di relativa tranquillità. Correct information on the phenomenon is a necessity, equivalent to the same enforcement action, according to the Director of the Anti-Mafia Investigation: forward to hearing Commissions I and II Riunite of the Senate in the examination of the Bill 2156, July 6 2010, he remarked "... the dual need to adequately neutralize the illegal conduct and to ensure a high level of transparency on the phenomenon, also to prevent amplification of inaccurate data can affect the image of the country and, consequently, on its credit rating in the international ... ".
They are, therefore, these issues must be authentically interpreted to prevent the recurrence of symptomatic choices, typical of a "field hospital", which in the past have fueled the hypertrophy of our criminal justice system - with the usual stiffer penalties that had , among the side effects, the increase in direct proportion to their ineffectiveness - and have stimulated the choice of policies pret a porter, from one stop shop of democracy, as in a "snakes and ladders" where there are three steps ahead closely followed every increase of social alarm and three steps back for every moment of relative tranquility.
Presentazione su Trasparenza e Corruzione per Quattrogatti.infoCinzia Roma
In Italia la corruzione pubblica è diffusa e sistemica, come ci confermano le statistiche ufficiali. Trasparenza amministrativa e controllo sociale sono importanti armi strategiche per prevenire il diffondersi dell'illecito nella Pubblica Amministrazione. Ma in Italia esiste una vera legge su trasparenza e diritto di accesso? Quali sono i problemi che ostacolano la nostra libertà di informazione?
PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA: un traguardo non ancora raggiuntoleideepreMiano
Presentazione sul tema della legalità e il ruolo che questa assume in termini di partecipazione e trasparenza. A cura di Paolo Vinella e Emanuela Muolo. Le idee preMiano!
1. LA TRASPARENZA NELLA
A.P. E IL PROBLEMA DELLA
CORRUZIONE IN ITALIA
Approfondimento a cura di:
Alessandro Catalano
Riccardo Faggiana
1
2. AGENDA
2
Introduzione al
concetto di
trasparenza
La funzione
chiave della
trasparenza
La trasparenza
come
strumento di
controllo
dell’attività
amministrativa
Gli strumenti a
garanzia della
trasparenza
amministrativa
La trasparenza
come strumento
che favorisce la
partecipazione
del cittadino
all’attività
amministrativa
Il problema
della Corruzione
in Italia
Approfondimenti:
Caso Ryanair &
EasyJet
Caso TIM,Wind,
H3G,Vodafone e
Fastweb
Agenda Trasparenza Cenni storici Funzioni chiave Gli strumenti La corruzione Effetti corruzione Approfondimento
3. IL CONCETTO DI « »
La TRASPARENZA negli ultimi anni ha
assunto un RUOLO CHIAVE fondamentale
all’interno della A.P. ed in generale nel
NOSTROORDINAMENTO.
PERCHÉ È IMPORTANTE ESSERE
TRASPARENTI?
3
Non deriva da una MODA o BISOGNO
TEMPORANEO ma risulta strettamente
connesso ad un FONDAMENTO presente
all’interno della nostra Costituzione. Il
tutto con riferimento ai principi di buon
andamento e imparzialità dell’azione
amministrativa, e nella Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione Europea.
1 2
Agenda Trasparenza Cenni storici Funzioni chiave Gli strumenti La corruzione Effetti corruzione Approfondimento
4. IL CONCETTO DI «TRASPARENZA»
Fatte tali premesse…
la trasparenza risulta essere un tema assolutamente attuale e moderno, spesso collegato con i
fenomeni dell’incentivo alla partecipazione all’attività pubblica da parte dei cittadini e della
lotta alla corruzione all’interno della amministrazione pubblica.
Per cui…
le nuove norme devono essere focalizzate/orientate alla trasparenza ed in particolare
devono prevedere l’obbligo di rendere note tutte le attività della A.P. quali:
- Bandi di concorso per selezione del personale;
- Entrate e uscite registrate in bilancio;
- Performance e risultati ottenuti e
- Procedure amministrative di vario tipo.
4
Agenda Trasparenza Cenni storici Funzioni chiave Gli strumenti La corruzione Effetti corruzione Approfondimento
5. ALCUNI CENNI STORICI…
- Si inizia a discutere di trasparenza amministrativa nel 1984 con la commissione Nigro, la
quale produsse due disegni di legge che furono alla base della legge 241/1990.
- Successivamente, è con l’articolo 11 della legge 150/2009 che effettivamente si
concretizza il concetto di trasparenza:
“La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della
pubblicazione sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti
ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo
delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di
misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, allo scopo di favorire forme diffuse di
controllo del rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Essa costituisce livello
essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche ai sensi dell'articolo 117,
secondo comma, lettera m), della Costituzione.”
5
Agenda Trasparenza Cenni storici Funzioni chiave Gli strumenti La corruzione Effetti corruzione Approfondimento
6. ALCUNI CENNI STORICI…
- L’inserimento del concetto di trasparenza all’interno del nostro
ordinamento è stato possibile grazie al D.Lgs n.33/2003 il quale predispone
un vero e proprio Codice della trasparenza.
Ma che cosa intendiamo effettivamente per trasparenza amministrativa?...
Per dare una risposta a questa domanda dobbiamo definire esattamente il
concetto di trasparenza:
6
Agenda Trasparenza Cenni storici Funzioni chiave Gli strumenti La corruzione Effetti corruzione Approfondimento
7. ALCUNI CENNI STORICI…
L’EnciclopediaTreccani fornisce la seguente definizione:
«Principio fondamentale dell’esercizio della funzione amministrativa, manifestazione del principio
di imparzialità e buon andamento contenuto nell’art.97 dellaCostituzione»
Mentre, la Presidenza delConsiglio dei Ministri fornisce un’altra definizione:
«La trasparenza amministrativa consiste, nella sua accezione più ampia, nell’assicurare la
massima circolazione possibile delle informazioni sia all’interno del sistema amministrativo, sia
fra questo ultimo ed il mondo esterno»
Entrambe le autorevoli definizioni rappresentano un buon punto di inizio per inquadrare la
tematica della trasparenza e ci permettono di identificare una delle numerose funzioni
della trasparenza amministrativa.
7
Agenda Trasparenza Cenni storici Funzioni chiave Gli strumenti La corruzione Effetti corruzione Approfondimento
8. LA FUNZIONE CHIAVE DELLA
TRASPARENZA
Attraverso le parole di Valerio Onida, uno dei più importanti giuristi del nostro
Paese, possiamo arrivare a definire le due principali funzioni della trasparenza:
1. Strumento per il controllo dell’attività amministrativa;
2. Strumento che incentiva la partecipazione dei cittadini.
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9. LATRASPARENZA COME STRUMENTO DI
CONTROLLO DELL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA
L’art.1 del D.Lgs. N. 33/2013 afferma che la trasparenza favorisce…
«forme di diffusione di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse
pubbliche».
Al giorno d’oggi, la trasparenza, intesa come strumento per il controllo dell’operato dei nostri
amministratori, viene richiesta con forza dai cittadini, i quali, in seguito ai casi di corruzione di pubblici
funzionari e di cattiva gestione delle risorse pubbliche, vogliono poter controllare il procedimento
amministrativo.
Ma…
il cittadino non si accontenta di poter consultare un atto o un documento, ma pretende molto di più.
Infatti, vuole anche comprendere ciò che viene reso pubblico, in virtù del fatto che vuole esercitare un
controllo effettivo.
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10. LATRASPARENZA COME STRUMENTO DI
CONTROLLO DELL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA
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Questo implica di fatto che le informazioni NON devono essere semplicemente fornite
dalla Pubblica Amministrazione al cittadino, ma devono essere informazioni di qualità
ovvero chiare, comprensibili, semplici, in modo tale da permettere al cittadino di esercitare
un accurato confronto ed una valutazione delle performance o dei risultati ottenuti.
In questo senso si è avvertita l’esigenza che i cittadini possano esercitare la propria sovranità
anche nei confronti dell’amministrazione. Per cui appare evidente la necessità di affermare il
diritto a comprendere e non solo a conoscere.
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11. Per parlare di rapporto di collaborazione tra Pubblica
Amministrazione e cittadini è necessario fare riferimento
alle riforme degli anno ‘90, le quali hanno dato vita ad un
nuovo modello di amministrazione che si caratterizza per
la sua apertura verso il pubblico
E sarà proprio con la legge 241/1990 che prenderà il via un
lento processo riformatore che culminerà nel D.Lgs
n.33/2003, con il quale si inizierà a dare rilevanza
costituzionale al principio di trasparenza, e quindi si
prefigura un modello di amministrazione concepito come
un «palazzo di vetro».
LATRASPARENZA COME STRUMENTO CHE FAVORISCE LA «PARTECIPAZIONE
DEL CITTADINO» ALL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA
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12. Osservando come la normativa stessa si è modificata sul tema, è possibile
individuare «tre periodi» che corrispondono a diverse tipologie di rapporto tra
il soggetto pubblico e i privati:
LATRASPARENZA COME STRUMENTO CHE FAVORISCE LA
PARTECIPAZIONE DEL CITTADINO ALL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA
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13. GLI «STRUMENTI» A GARANZIA DELLA
TRASPARENZA AMMINISTRATIVA
Considerato il ruolo chiave assegnato alla trasparenza amministrativa, è
importante garantire la sua concreta attuazione con degli strumenti
adeguati:
1. Il diritto di accesso;
2. La pubblicità riguardante l’organizzazione e l’attività della A.P.;
3. Altri strumenti di tutela della trasparenza.
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14. IL DIRITTO DI ACCESSO
Cosa s’intende per «diritto d’accesso»?...
Il sito web ufficiale del Governo Italiano lo definisce così: «Per diritto d’accesso si intende, il
diritto degli interessati a prendere visione e ad estrarre copia dei documenti amministrativi».
Ne sono titolari tutti i cittadini, società e associazioni, che abbiano un interesse diretto,
concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al
documento di cui si chiede l’accesso.
…Per cui, tale definizione riflette la concezione del diritto di accesso così come inquadrata dalla
legge 241/1990, la quale prevedeva un diritto di accesso limitato a chi voleva tutelare/difendere
un proprio diritto o interesse legittimo. In conclusione, tale diritto si configura come un istituto
che garantisce il singolo permettendogli di difendersi e di tutelare le proprie pretese nei
confronti della A.P.
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16. LA PUBBLICITA’
È proprio a partire dal fenomeno della corruzione che è stato plasmato il concetto di
«anticorruzione» collegato con quello di «trasparenza». Infatti, entrambi
costituiscono autonomi aspetti dell’agire della A.P. particolarmente correlati tra loro.
L’anticorruzione implica avversione, ossia contrasto della corruzione e della illegalità
nella A.P., ossia di quelle pratiche di violazione dei doveri collegati alle funzioni
pubbliche con pregiudizio degli interessi generali.
In conclusione, la trasparenza rappresenta un importante mezzo nonché antidoto in
grado di prevenire e contrastare la corruzione e l’illegalità: specialmente dove vi è
opacità, riservatezza, segreto è facile che possano esservi condotte illecite dei
funzionari pubblici.
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17. GLI ALTRI STRUMENTI A GARANZIA DELLA
TRASPARENZA
Esiste, infine, un terzo gruppo di strumenti a garanzia della trasparenza.Tra gli
strumenti vi sono:
• Obbligo di motivazione dei provvedimenti;
• Partecipazione al processo decisionale della PA;
• Obbligo di una conclusione espressa del procedimento;
• Istituzione di un ufficio per le relazioni con il pubblico;
Tali strumenti sicuramente favoriscono la trasparenza della Pubblica Amministrazione
quindi permettono di rendere ancora più controllabile l’operato dei pubblici uffici
favorendo la collaborazione tra il privato cittadino e l’Amministrazione.
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18. IL PROBLEMA DELLA
CORRUZIONE IN ITALIA
Il Rapporto GRECO (Group of States against corruption) sull’Italia del 2011 affermava:
«la corruzione è profondamente radicata in diverse aree della pubblica amministrazione,
nella società civile, così come nel settore privato. Il pagamento delle tangenti sembra pratica comune
per ottenere licenze e permessi, contratti pubblici, finanziamenti, per superare gli esami universitari,
esercitare la professione medica. La corruzione in Italia è un fenomeno pervasivo e sistemico che
influenza la società nel suo complesso»
Una delle principali ragioni storiche della presenza dei fenomeni di corruzione è la presenza di una
giuridicità debole. Un esempio di questo fenomeno è riscontrabile nel numero delle leggi vigenti,
molto più alto di quello degli altri paesi europei, le contraddizioni tra diverse norme sono continue
e la durata in vigore è a volte ridotta a pochi giorni.
Le cause di corruzione in Italia sono Italia sono oggi, da ricercare in molteplici componenti di natura
politica, istituzionale, economica e sociale.
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19. In Italia, le politiche per la prevenzione della corruzione sono da sempre
caratterizzate da una certa ambiguità e sono state spesso dettate dall’indignazione
dei momenti in cui gli scandali hanno superato la soglia di tolleranza dei cittadini.
La politica negli ultimi anni…
ha focalizzato maggiormente la propria attenzione verso
l’applicazione di determinate normative e strumenti volti a contrastare i fenomeni di
corruzione, soprattutto negli ambienti dove questa è più facile che si generi.
Alcuni strumenti utilizzati per contrastare i fenomeni corruttivi sono:
- il depotenziamento dei reati fiscali,
- di abuso d’ufficio,
- falso in bilancio.
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LE POLITICHE DI
DELLA CORRUZIONE
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20. LE POLITICHE DI
La diffusione della corruzione comporta danni economici “diretti” di svariati miliardi di euro,
mentre sono di meno agevole quantificazione i costi “indiretti”: basti pensare infatti ai ritardi
nella definizione di pratiche amministrative, al cattivo funzionamento degli apparati
pubblici, all’inadeguatezza, se non all’inutilità, di alcune opere pubbliche.
In particolare, si assiste ad un rialzo straordinario del costo delle grandi opere.
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DELLA CORRUZIONE
La corruzione compromette la fiducia dei mercati e delle imprese determinando una
perdita di competitività: gli operatori scelgono di investire in Paesi che diano, in tal senso,
maggiori garanzie.
È stato calcolato che ogni punto di discesa nella classifica redatta ogni anno dal
Transparency International, provoca la perdita del sedici per cento degli investimenti.
L'Italia oggi si colloca alla posizione numero 54 su 180 stati nell’indice del 2017. Mentre fino
al 2012 invece si era assistito ad una continua perdita di posizioni in questa speciale
classifica e si collocava settantaduesima
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22. APPROFONDIMENTO: L’AUTORITA’ ANTITRUST E
LATRASPARENZA NELLA PUBBLICITA’
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23. CASO &
L’Antitrust ha stabilito che le compagnie aeree Ryanair e EasyJet hanno violato il Codice del
Consumo ed ha per questo irrogato sanzioni per complessivi 1.050.000 euro a Ryanair
(850.000) e EasyJet (200.000) per la mancata trasparenza nelle vendite delle polizze assicurative
abbinate all’acquisto dei biglietti e per gli ostacoli posti all’esercizio del diritto di rimborso da parte
dei consumatori.
In particolare, sia Ryanair che EasyJet non hanno fornito, o lo hanno fatto in modo
assolutamente insufficiente e inadeguata, informazioni essenziali sulla polizza facoltativa
destinata a coprire i rischi per l’annullamento del viaggio.
Infatti, nella fase di acquisto sul web, è risultata sommaria l’indicazione dei rischi
effettivamente coperti dal contratto di assicurazione. Inoltre, non sono state date indicazioni
chiare sull'ammontare della franchigia prevista in caso di indennizzo, né è stato spiegato
che il risarcimento non avrebbe coperto le tasse e i diritti aeroportuali.
In entrambi i procedimenti l’Autorità ha poi ritenuto la pratica commerciale scorretta e
soprattutto la fee richiesta per il rilascio della certificazione attestante la mancata
fruizione del servizio di trasporto, indispensabile per il consumatore ai fini dell’indennizzo
delle spese sostenute.
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24. CASO
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di avviare procedimenti
sanzionatori nei confronti degli operatori telefonici Tim, Wind, H3G, Vodafone e Fastweb per
il mancato rispetto delle disposizioni relative alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle
offerte di comunicazioni elettroniche.
Per garantire la massima trasparenza e la confrontabilità delle tariffe, nonché il controllo dei
consumi e della spesa garantendo un'unità standard (mese) del periodo di riferimento delle
rate sottostanti a contratti in abbonamento per adesione, con la delibera 121/17/CONS
l'Autorità lo scorso mese di marzo aveva stabilito che per la telefonia fissa e per le offerte
convergenti l'unità temporale per la cadenza delle fatturazioni e del rinnovo delle offerte
dovesse avere come base il mese o suoi multipli.
Ma al termine delle verifiche effettuate da Agcom è emerso che gli operatori non hanno rispettato
la delibera dell'Autorità. Agcom sta valutando l'adozione di ulteriori iniziative, anche per evitare
che le condotte dei principali operatori di telecomunicazioni possano causare un effetto di
''trascinamento'' verso altri settori, caratterizzati dalle stesse modalità di fruizione dei servizi.
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