Evoluzione normativa contabilizzazione calore (decreto 102 e norma uni 10200)Claudio Gori
L'intervento prende in rassegna l'evoluzione normativa che ha portato all'obbligo di contabilizzazione calore, introducendo il focus sulla certificazione del dato.
Per una ripartizione delle spese di riscaldamento corretta ed equa la normativa tecnica di riferimento è la UNI 10200 dal titolo “Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria – Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione ed acqua calda sanitaria“.
La norma fornisce i principi e le indicazioni per la ripartizione delle spese di riscaldamento (climatizzazione invernale) e per la produzione di acqua calda sanitaria, nei condomini serviti da impianto termico centralizzato o da impianto di teleriscaldamento dotati di sistemi per la termoregolazione e contabilizzazione del calore.
La norma definisce la metodologia di calcolo e le procedure per la ripartizione delle spese di riscaldamento in proporzione ai consumi volontari e involontari (perdite del sistema) di energia termica delle singole unità immobiliari del condominio.
Certificazione energetica: quadro legislativo e normativo, bilancio energetic...Gruppo EDEN
Certificazione energetica degli edifici in Italia e in Emilia Romagna:
- quadro legislativo e normativo aggiornato alla nuove Specifiche Tecniche UNI TS 11300:2014
- bilancio energetico del sistema edificio impianto
- sistemi di classificazione
- modelli di Attestato di Prestazione Energetica APE
Versione ridotta della presentazione preparata per il seminario dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Modena - 6 Novembre 2014
Relatori: ing. Sonia Subazzoli e ing. Emanuele Pifferi
Studio Associato Gruppo EDEN
www.ediliziaenergetica.it
www.facebook.com/gruppoeden
Contributo dei ponti termici nel calcolo della prestazione energetica di un e...Gruppo EDEN
Novità introdotte dalla revisione del 2 ottobre 2014 delle norme UNI TS 11300 per quanto riguarda il calcolo dei Ponti Termici. Esempi di Abachi e Atlanti dei Ponti Termici utilizzabili da Norme UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211. Esempi di calcolo della trasmittanza lineica con il Software Termo.
Con la revisione del 2014 della norma UNI TS 11300-1 è stata tolta la possibilità di calcolare i ponti termici in modo forfettario e da Appendice A della norma 14683. La presentazione illustra come calcolare la trasmittanza lineica dei ponti termici seguendo le indicazioni delle norme UNI TS 11300, UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211.
Viene inoltre mostrato l'utilizzo dell'Atlante dei ponti termici elaborato dal CENED, gratuito, per il calcolo delle trasmittanze lineiche per i ponti termici più comuni in Italia.
Per scaricare gratuitamente gli Atlanti dei Ponti Termici, vedere esempi di calcolo della trasmittanza lineica: www.ediliziaenergetica.it/documentazione-tmp/approfondimenti
Evoluzione normativa contabilizzazione calore (decreto 102 e norma uni 10200)Claudio Gori
L'intervento prende in rassegna l'evoluzione normativa che ha portato all'obbligo di contabilizzazione calore, introducendo il focus sulla certificazione del dato.
Per una ripartizione delle spese di riscaldamento corretta ed equa la normativa tecnica di riferimento è la UNI 10200 dal titolo “Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria – Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione ed acqua calda sanitaria“.
La norma fornisce i principi e le indicazioni per la ripartizione delle spese di riscaldamento (climatizzazione invernale) e per la produzione di acqua calda sanitaria, nei condomini serviti da impianto termico centralizzato o da impianto di teleriscaldamento dotati di sistemi per la termoregolazione e contabilizzazione del calore.
La norma definisce la metodologia di calcolo e le procedure per la ripartizione delle spese di riscaldamento in proporzione ai consumi volontari e involontari (perdite del sistema) di energia termica delle singole unità immobiliari del condominio.
Certificazione energetica: quadro legislativo e normativo, bilancio energetic...Gruppo EDEN
Certificazione energetica degli edifici in Italia e in Emilia Romagna:
- quadro legislativo e normativo aggiornato alla nuove Specifiche Tecniche UNI TS 11300:2014
- bilancio energetico del sistema edificio impianto
- sistemi di classificazione
- modelli di Attestato di Prestazione Energetica APE
Versione ridotta della presentazione preparata per il seminario dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Modena - 6 Novembre 2014
Relatori: ing. Sonia Subazzoli e ing. Emanuele Pifferi
Studio Associato Gruppo EDEN
www.ediliziaenergetica.it
www.facebook.com/gruppoeden
Contributo dei ponti termici nel calcolo della prestazione energetica di un e...Gruppo EDEN
Novità introdotte dalla revisione del 2 ottobre 2014 delle norme UNI TS 11300 per quanto riguarda il calcolo dei Ponti Termici. Esempi di Abachi e Atlanti dei Ponti Termici utilizzabili da Norme UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211. Esempi di calcolo della trasmittanza lineica con il Software Termo.
Con la revisione del 2014 della norma UNI TS 11300-1 è stata tolta la possibilità di calcolare i ponti termici in modo forfettario e da Appendice A della norma 14683. La presentazione illustra come calcolare la trasmittanza lineica dei ponti termici seguendo le indicazioni delle norme UNI TS 11300, UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211.
Viene inoltre mostrato l'utilizzo dell'Atlante dei ponti termici elaborato dal CENED, gratuito, per il calcolo delle trasmittanze lineiche per i ponti termici più comuni in Italia.
Per scaricare gratuitamente gli Atlanti dei Ponti Termici, vedere esempi di calcolo della trasmittanza lineica: www.ediliziaenergetica.it/documentazione-tmp/approfondimenti
Quando si pensa al risparmio energetico domestico viene spesso in mente la coibentazione, l'installazione di pannelli solari e l'acquisto di elettrodomestici a basso consumo. Esiste però un'altra azione semplice ed efficace che ogni cittadino può fare per risparmiare energia e soldi in casa: la contabilizzazione individuale del calore.
Il condominio italiano in media consuma 27.900 metri cubi di gas all'anno ed emette 56mila chilogrammi di anidride carbonica nell'atmosfera. La sua bolletta media è pari ad oltre 26.300 euro, circa 1.256 euro a famiglia.
Oggi la ripartizione dei costi di riscaldamento nei condomini si effettua in base ai millesimi e non è più la soluzione migliore. Tale metodo è iniquo poichè penalizza l’utente che paga la quota di riscaldamento anche quando non utilizza l’abitazione.L’utente vuole pagare in funzione dei consumi e non dei millesimi, oltre a voler fare un corretto uso dell’energia. Esistono dispositivi di termoregolazione e contabilizzazione che permettono di raggiungere entrambi questi obiettivi, senza grossi interventi impiantistici e consentendo immediati ritorni economici.
Il sistema di contabilizzazione individuale del calore calcola la quantità di calore effettivamente consumata in ogni appartamento e, utilizzando le valvole termostatiche, consente di regolare le temperature di ogni alloggio secondo le esigenze di ciascuna famiglia. In ogni caso, bisogna pagare una quota fissa (dal 20% al 40% suddivisa tra tutti i condomini in base ai millesimi) per coprire i costi della manutenzione della caldaia comune degli altri apparecchi collegati e per compensare gli scambi di calore con gli appartamenti adiacenti.
Contattaci per maggiori informazioni e per cominciare a risparmiare salvaguardando l'ambiente!
Le novità sulla certificazione energetica degli edifici in regione Piemonte. DM 26/06/15, Normativa nazionale e regionale. Aggiornamento norme tecniche UNI 11300.
Questa seconda relazione fornisce le informazioni sui risultati del meccanismo incentivante, analizzando le richieste di concessione inviate al GSE e ammesse con contratto attivato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015
Slide sul Superbonus al 110%: la detrazione fiscale in edilizia, introdotta dalla Legge Rilancio, dedicata alla riqualificazione energetica e sismica degli edifici
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01 ing. Lattanzi - Evoluzione legislazione e normativa tecnica per l’efficien...Murgiasmart
Workshop Murgiasmart presenta: Evoluzione legislazione e normativa tecnica per l’efficienza energetica degli edifici “Dal decreto requisiti minimi alle nuove linee guida per la certificazione energetica degli edifici”
ing. Vincenzo Lattanzi - Esperto efficienza energetica edifici - Energy manager
Slide sul Superbonus al 110%: la detrazione fiscale in edilizia, introdotta dalla Legge Rilancio, dedicata alla riqualificazione energetica e sismica degli edifici
Diagnosi energetica Centro Commerciale_RomaAltaEnergia
La presenza dei Centri Commerciali nelle città porta con il tempo ad interrogarci come poter trasformare questi grandi colossi da edifici molto energivori a strutture sostenibili. La nostra sfida è lavorare per raggiungere tale obiettivo di efficienza energetica, generando una gestione più oculata delle risorse e migliorando il comfort ambientale.
Prospettive energetiche e sistemi di incentivazioneConsorzio Q-RAD
Convegno "Sistemi radianti nella riqualificazione efficiente", Firenze 8 ottobre 2016. Presentazione dell'Ing. Alessandro Mazzari. Incentivi e detrazioni per sistemi radianti
Quando si pensa al risparmio energetico domestico viene spesso in mente la coibentazione, l'installazione di pannelli solari e l'acquisto di elettrodomestici a basso consumo. Esiste però un'altra azione semplice ed efficace che ogni cittadino può fare per risparmiare energia e soldi in casa: la contabilizzazione individuale del calore.
Il condominio italiano in media consuma 27.900 metri cubi di gas all'anno ed emette 56mila chilogrammi di anidride carbonica nell'atmosfera. La sua bolletta media è pari ad oltre 26.300 euro, circa 1.256 euro a famiglia.
Oggi la ripartizione dei costi di riscaldamento nei condomini si effettua in base ai millesimi e non è più la soluzione migliore. Tale metodo è iniquo poichè penalizza l’utente che paga la quota di riscaldamento anche quando non utilizza l’abitazione.L’utente vuole pagare in funzione dei consumi e non dei millesimi, oltre a voler fare un corretto uso dell’energia. Esistono dispositivi di termoregolazione e contabilizzazione che permettono di raggiungere entrambi questi obiettivi, senza grossi interventi impiantistici e consentendo immediati ritorni economici.
Il sistema di contabilizzazione individuale del calore calcola la quantità di calore effettivamente consumata in ogni appartamento e, utilizzando le valvole termostatiche, consente di regolare le temperature di ogni alloggio secondo le esigenze di ciascuna famiglia. In ogni caso, bisogna pagare una quota fissa (dal 20% al 40% suddivisa tra tutti i condomini in base ai millesimi) per coprire i costi della manutenzione della caldaia comune degli altri apparecchi collegati e per compensare gli scambi di calore con gli appartamenti adiacenti.
Contattaci per maggiori informazioni e per cominciare a risparmiare salvaguardando l'ambiente!
Le novità sulla certificazione energetica degli edifici in regione Piemonte. DM 26/06/15, Normativa nazionale e regionale. Aggiornamento norme tecniche UNI 11300.
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Convegno "Sistemi radianti nella riqualificazione efficiente", Firenze 8 ottobre 2016. Presentazione dell'Ing. Alessandro Mazzari. Incentivi e detrazioni per sistemi radianti
Presentazione illustrata da Filippo Marcelli (Unità Conto Termico, GSE), nel corso del seminario organizzato da Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile e GSE con il patrocinio di Anci Emilia Romagna - Modena, 27 Aprile 2016.
Relazione tecnica e quadro economico impianto geotermico AndranoTutor Casa
Relazione tecnica e quadro economico impianto geotermico Andrano. www.tutorcasa.it pubblica la progettazione completa di un impianto geotermico e segue passo passo la sua realizzazione. L'indice del progetto a questo link:
http://www.tutorcasa.it/progetto-completo-impianto-geotermico/progetto-completo-impianto-geotermico-15443.html
Inquadramento Normativo e Legislativo - Contabilizzazione del Calore Felicetto Massa
"INQUADRAMENTO NORMATIVO E LEGISLATIVO" - Seminario LA CONTABILIZZAZIONE E LA RIPARTIZIONE DI CALORE NEGLI IMPIANTI CENTRALIZZATI Organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Frosinone in Collaborazione con AICARR
Nuove soluzioni di impianto ed efficienza, il futuro che verrà - Livio de San...Viessmann Italia
Gli obiettivi di risparmio dei consumi di energia primaria dettati dalla Direttiva Europea 2012/27, il ruolo della riqualificazione in un’ottica di contenimento energetico, aspetti positivi e limiti del Decreto 28 dicembre 2012 “Conto Energia Termico” in riferimento alle diverse tecnologie per impiego di fonti rinnovabili
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida aggiornata a gennaio 2016 con tutte le informazioni sulle detrazioni del 65% sugli interventi di riqualificazione energetica
Presentazione a cura dell'Ingegnere Davide Valenzano, Responsabile Unità Affari Regolatori del GSE, in occasione della Prima Giornata Nazione dell'Efficienza energetica (tenutasi a Roma, lo scorso 19 Giugno).
Novità e conferme sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico. Intervento di Valentina Falzaresi (Agenzia delle Entrate- Direzione regionale Emilia-Romagna) all'interno del convegno "Tutto dichiarazioni". Slide aggiornate a giugno 2015
Conferenza Gli Impianti Fotovoltaici Investimenti e Ritorno Economico 19 9 2007 redatto da Per. Ind. Maurizio Pasini dell'Assessorato all'Ambiente del Comune di Rimini
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2. D. Lgs 102/14 + D.Lgs 141/16 Legge dello stato di
recepimento direttiva UE
Obblighi di installazione di impianti di
contabilizzazione in tutti gli edifici dotati di impianto
centralizzato ENTRO il 31/12/2016
Obbligo di adozione di un criterio di riparto speciale
Criterio base 10200 (l’attuale con revisione 2015)
3. La UNI 10200 è la Norma tecnica
per la Progettazione degli impianti di
contabilizzazione
Ossia come effettuare il riparto dei costi del servizio
riscaldamento
Altro riferimento il Codice Civile
Criteri generali di riparto delle spese in condominio
Art. 1123 Art. 1124
Artt. 68 e 69 regolamento CC
4. Obblighi
• Riguarda tutti gli impianti centralizzati esistenti
• Obbligo di contabilizzazione e fatturazione
individuale dei consumi per riscaldamento, acqua
calda sanitaria e raffrescamento entro il 31/12/2016
• Nessuna proroga
• Obbligo di riferimento ai consumi effettivi
• Non sono ammessi coefficienti correttivi in
nessun caso
• Possibile metodo semplificato, sempre in base ai
consumi effettivi
• Sanzione a chi ripartisce i costi in modo difforme
5. Cosa è accaduto
• Obblighi d’installazione: – obblighi
sostanzialmente invariati – scadenza
31/12/2016 invariata – obbligo contatori per
singolo edificio in centrale termica
• Criterio di riparto – Criterio fondamentale:
UNI 10200… – … ma possibile in molti casi
criterio semplificato (?) Corretti molti errori e
refusi del testo iniziale Introdotta una mina
vagante nel criterio di riparto
6. A chi si applica
Definizioni:
• condominio edificio con almeno due unità
immobiliari, di proprietà in via esclusiva di
soggetti che sono anche comproprietari delle
parti comuni;
• edificio polifunzionale edificio destinato a scopi
diversi e occupato da almeno due soggetti che
devono ripartire tra loro la fattura dell'energia
acquistata;
Sono definizioni aggiunte nella legge italiana.
Non ci sono nella direttiva 2012/27/UE
Non cambia nulla con il D.Lgs 141/16
7. Art. 9
Misurazione e fatturazione dei consumi
energetici
Per favorire il contenimento dei consumi energetici
attraverso la contabilizzazione dei consumi
individuali di ciascuna unità immobiliare e la
suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi
delle medesime:
- qualora il riscaldamento, il raffreddamento o la
fornitura di acqua calda ad un edificio o a
un condominio siano effettuati tramite
allacciamento ad una rete di
teleriscaldamento o tramite una fonte di
riscaldamento o raffreddamento centralizzata, è
obbligatoria, l'installazione di un contatore di
fornitura alla rete o del punto di fornitura
dell'edificio o del condominio;
8. Art. 9
Misurazione e fatturazione dei consumi
energetici
a) Per favorire il contenimento dei consumi energetici
attraverso la contabilizzazione dei consumi individuali di
ciascuna unità immobiliare e la suddivisione delle spese in
base ai consumi effettivi delle medesime
b) nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una
fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da
una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura
centralizzato che alimenta una pluralità di edifici, è
obbligatoria l'installazione entro il 31 dicembre 2016, a cura
del proprietario, di sottocontatori per misurare l'effettivo
consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda
per ciascuna unità immobiliare, nella misura in cui sia
tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e
proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali.
L'efficienza in termini di costi può essere valutata con
riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN
15459.
9. Eventuali casi di impossibilità tecnica alla installazione dei
suddetti sistemi di contabilizzazione o di inefficienza in
termini di costi e sproporzione rispetto ai risparmi
energetici potenziali, devono essere riportati in apposita
relazione tecnica del progettista o del tecnico abilitato;
Tolto il riferimento ai «fornitori del servizio», l’obbligo è in capo
alla proprietà.
Ciò non consente a ciascun proprietario di arrangiarsi: il
progetto deve essere unitario. Sia l’impossibilità, sia la non
convenienza devono essere valutati da un tecnico In caso
di impossibilità o non convenienza si passa alla lettera c)
(indiretta)
Sostanzialmente non cambia nulla
rispetto al D.Lgs 102/14
10. Struttura tipica di un impianto centralizzato a zone con
contabilizzazione. Si predispone una derivazione per ogni zona. Su
ogni derivazione vanno installati: • Un conta calorie per misurare il
calore prelevato • Una valvola per poter comandare l’accensione
della zona (ad esempio, da cronotermostato)
11. c) nei casi in cui l’uso di sotto-contatori non sia
tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi
e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali,
per la misura del riscaldamento si ricorre, a cura dei
medesimi soggetti di cui alla lettera b), all’installazione di
sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del
calore individuali per quantificare il consumo di
calore in corrispondenza a ciascun corpo scaldante
posto all’interno delle unità immobiliari dei condomini o
degli edifici polifunzionali, secondo quanto previsto da
norme tecniche vigenti
salvo che l’installazione di tali sistemi risulti essere non
efficiente in termini di costi con riferimento alla
metodologia indicata nella norma UNI EN 15459
In questo caso l’uso della UNI EN 15459 è
obbligatorio non si scappa.
12. Qui si fa riferimento agli impianti a colonne montanti o ad altri
casi in cui non sia possibile installare sottocontatori (contacalorie)
«se non è possibile o non conveniente la contabilizzazione
diretta, si ricorre all’indiretta + termoregolazione» da ribadire… il
riferimento obbligatorio è la 15459 (!)
13. Art. 9
Misurazione e fatturazione dei consumi
energetici
Per favorire il contenimento dei consumi energetici attraverso la
contabilizzazione dei consumi individuali di ciascuna unità immobiliare
..
d) quando i condomini o gli edifici polifunzionali sono alimentati da
teleriscaldamento o teleraffreddamento o da sistemi comuni di
riscaldamento o raffreddamento, per la corretta suddivisione delle
spese connesse al consumo di calore per il riscaldamento, il
raffreddamento delle unità immobiliari e delle aree comuni,
nonché per l’uso di acqua calda per il fabbisogno domestico, se
prodotta in modo centralizzato, l’importo complessivo è suddiviso
tra gli utenti finali, in base alla norma tecnica UNI 10200.
Sono chiaramente affermati tre principi:
1) Si devono ripartire le spese in base ai consumi
effettivi
2) Riguarda riscaldamento, raffrescamento ed
acqua calda sanitaria
3) Il criterio di base è dato dalla UNI 10200… .poi c’è
l’eccezione al criterio generale
14. Criteri di riparto
• Principio generale di ripartizione secondo UNI 10200 –
Si determina il costo dell’energia utile all’uscita del
generatore (contatore di energia generale o sotto
contatore)
– il prelievo volontario, cioè l’energia erogata dai corpi
scaldanti deve essere conteggiata a consumo
– Il prelievo involontario (energia corrispondente alle perdite
della rete di distribuzione) va ripartito in base ad una
proporzione fissa (a millesimi), così come tutte le spese
legate alla mera disponibilità del servizio (quota per
potenza impegnata).
– Quota di eventuali locali comuni: a millesimi di proprietà
• La ripartizione fra prelievo volontario ed involontario può
essere – Misurata anno per anno dalle apparecchiature di
contabilizzazione – Determinata una volta per tutte con un
calcolo di prestazione energetica nel progetto
dell’impianto di contabilizzazione
15. Come si fa la ripartizione
1. Determinare le spese totali Ctot €
2. Determinare l’energia utile totale Qu kWh
3. Calcolare il costo unitario dell’energia utile
Ctot/Qu €/kWh
4. Ripartire l’energia utile totale (ed il costo
totale) fra consumi volontari Qvol Cvol
consumi involontari Qinv Cinv kWh €
5. Ripartire l’energia utile volontaria Qvol (letture
contatori individuali) kWh €
6. Ripartire l’energia utile involontaria Qinv
(millesimi di riscaldamento) kWh €
19. Volontario / involontario con il
ripartitore di calore
Il ripartitore non fornisce
una quantità di calore
espressa in kWh ma solo
un numero di «unità di
ripartizione»
proporzionale
all’energia erogata da
radiatore.
Non è noto il prelievo
volontario, quindi non è
più possibile scomporre il
consumo totale in
volontario ed
involontario sulla base
delle letture di anno in
anno
22. Come si applica il D.Lgs 141/16
• Si progetta e si realizza l’impianto di
contabilizzazione e termoregolazione
• Nel progetto deve essere compresa la
determinazione del criterio di riparto conforme alla
10200
• Nel progetto deve essere compresa anche la
proposta di nuove tabelle millesimali conformi alla UNI
10200
• L’assemblea adotta il criterio di riparto oppure fa
rifare il progetto ad altro tecnico
23. • Alla fine di ogni periodo di competenza del riparto
(bilancio del condominio)
– Si scaricano le letture dei ripartitori di calore
– Si determina la spesa per l’energia utile
complessiva prodotta ed il prezzo unitario del calore
– Si suddividono i consumi totali fra volontario ed
involontario
– Si determinano consumi volontari di ciascun
condomino in proporzione alla letture dei ripartitori
– Si determinano consumi involontari di ciascun
condomino in proporzione ai millesimi
– Consumi volontari ed involontari sono addebitati al
costo unitario della stagione corrente. Nei consumi
volontari confluiscono anche i costi per la
conduzione / manutenzione ed energia elettrica
24. Quando è applicabile la deroga alla
UNI 10200 (D.Lgs 141/16)
… In tutti i casi in cui siano comprovate «differenze di
fabbisogno termico per metro quadro tra le unità
immobiliari superiori al 50 per cento» Vedremo che
rientrano in questa casistica quasi tutti i condomini
esistenti italiani
• I fabbisogni termici sono i fabbisogni di energia utile
in kWh/m² anno
• Cosa significa «differenze superiori al 50%»?
Differenza è chiaro ma 50% un po’ meno.
• Occorre comunque una diagnosi energetica del
sistema edificio impianto peraltro obbligata dallo
stesso D.Lgs 141/16
• Si applica anche alle case vacanza ed al sanitario
con ricircolo (o con solare termico)? Sembra di si.
25. Come si applica la deroga
• Un tecnico deve produrre una relazione asseverata da cui
risulti che ci sono «differenze superiori al 50% nei fabbisogni di
energia termica fra le unità immobiliari»
• Si progetta e si realizza l’impianto di contabilizzazione
Nessun cambiamento, la semplificazione incide solo sul
criterio di riparto
• L’assemblea decide e delibera
– il ricorso alla deroga, vista la relazione asseverata del
tecnico (il ricorso al metodo semplificato è solo una
possibilità, non è un obbligo)
– la quota da ripartire in base al consumo volontario, può
andare da 70% a 100%
– il criterio per ripartire la quota restante utilizza i millesimi di
riscaldamento esistenti da 0% a 30%
• Alla fine di ogni periodo di competenza del riparto
(bilancio del condomini)
28. Che cosa si voleva fare e non si è
fatto
Un’argomentazione molto popolare è quella delle
«unità immobiliari sfavorite». Per questo motivo si
invocavano aumenti della «quota fissa» oppure sconti
permanenti ad alcuni condomini (ed aumenti ad altri…)
per limitare le differenze.
Nel 141/2016 è stata introdotta una possibile deroga al
criterio di riparto generale: • Il criterio di accesso alla
deroga recita «differenze superiori al 50%» e fa pensare
che si voglia porre un correttivo alle differenze fra unità
immobiliari • La soluzione consentita in deroga, almeno
il 70% a consumo senza correzioni di sorta, accentua
ulteriormente le differenze, aggravando le «unità
immobiliari sfavorite» pure con una maggiore quota
delle dispersioni delle reti…
29. Art. 16
Sanzioni
L’esercente l’attività di misura che non ottempera agli
obblighi di installazione di contatori di fornitura di cui
all'articolo 9, comma 5, lettera a), entro il termine ivi previsto,
è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 500
a 2500 euro.
Nei casi di cui all’articolo 9, comma 5, lettera b), il proprietario
dell’unità immobiliare che non installa, entro il termine ivi
previsto, un sotto-contatore di cui alla predetta lettera b), è
soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a
2500 euro per ciascuna unità immobiliare.
La disposizione di cui al presente comma non si applica
quando da una relazione tecnica di un progettista o di
un tecnico abilitato risulta che l’installazione del contatore
individuale non è tecnicamente possibile o non è efficiente in
termini di costi o non è proporzionata rispetto ai risparmi
energetici potenziali.
30. E ancora sulle Sanzioni
Nei casi di cui all’articolo 9, comma 5, lettera c) il proprietario
dell’unità immobiliare, che non provvede ad installare sistemi
di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali
per misurare il consumo di calore in corrispondenza di
ciascun corpo scaldante posto all’interno dell’unità
immobiliare, è soggetto alla sanzione amministrativa
pecuniaria da 500 a 2500 euro per ciascuna unità
immobiliare.
La disposizione di cui al primo periodo non si applica
quando da una relazione tecnica di un progettista o di
un tecnico abilitato risulta che l’installazione dei predetti
sistemi non è efficiente in termini di costi.
Il Condominio alimentato da teleriscaldamento o da
teleraffrescamento o da sistemi comuni di riscaldamento
o raffreddamento, che non ripartisce le spese in
conformità alle disposizioni di cui all’articolo 9 comma 5
lettera d), è soggetto ad una sanzione amministrativa da
500 a 2500 euro
31. I casi d’impossibilità tecnica
• Contabilizzazione diretta – Le zone in cui è suddiviso
l’impianto non corrispondono alle unità immobiliari
(dall’origine o a seguito di modifiche e/o vendite); – Il calore
viene emesso anche in altre zone (pannelli radianti) •
Contabilizzazione indiretta – I singoli corpi scaldanti non
sono equipaggiabili con sistemi conformi ad una norma
tecnica per misurarne l’emissione di calore
32. La valutazione economica
Eseguire la valutazione economica vuol dire confrontare fra
loro costi e ricavi generati dall’installazione della
contabilizzazione.
• I costi sono quelli di installazione e gestione del sistema,
dedotto il valore residuo degli impianti che abbiano durata
di vita superiore all’intervallo di calcolo
• I ricavi sono i risparmi grazie alla presenza della
contabilizzazione (minori prelievi di calore attesi) Trattandosi
di costi e ricavi periodici da confrontare con un investimento
inziale occorre anche riferirsi ad un periodo di tempo
ragionevolmente lungo in base alla durata attesa dei
componenti.
L’obbiettivo della legge è l’interesse generale. la valutazione
va fatta relativamente all’intero impianto, non ai singoli
condomini.
33. Il ricavo / risparmio grazie alla
contabilizzazione e
termoregolazione
I «ricavi» conseguibili con la contabilizzazione sono il valore
del combustibile risparmiato ogni anno.
Per valutare la riduzione di consumi grazie alla
contabilizzazione, occorre una diagnosi energetica
(riferimento UNI-TS 11300-2). Si tratta di una riduzione di
fabbisogno prevista di circa il 10%.
«Non è possibile risparmiare più di quanto si spende»
• La riduzione di consumi dovrebbe tenere conto dei
consumi storici, qualora significativamente diversi da quelli
standard, come nel caso di edifici poco utilizzati
• Non è corretto affermare che dove c’erano già dei
contatori non c’è alcun effetto: i contatori non permettono di
chiudere alcuni locali.
34. I Costi da considerare
I costi comprendono:
• Il costo iniziale del sistema:
– Apparecchiature di contabilizzazione e termoregolazione
– Opere collegate (ad esempio opere murarie e modifiche
tubazioni)
– Smaltimenti di materiali di risulta
– Progettazione ed installazione del sistema
• I costi periodici, come:
– il servizio di contabilizzazione;
– la manutenzione ordinaria del sistema installato (batterie)
– la sostituzione periodica di componenti la cui durata di vita sia
inferiore al periodo di calcolo
• Il costo finale di smaltimento di impianti e componenti
35. I ricavi da considerare
I ricavi o costi negativi comprendono:
• I ricavi periodici, come:
– I risparmi attesi sui costi del combustibile;
– Eventuali riduzioni di costo di manutenzione relativi ad
apparecchiature dismesse
• I ricavi da incentivi
– simili a ricavi periodici ma di durata limitata
• I ricavi finali
– Valore residuo degli impianti al termine dell’intervallo di
calcolo
36. Come esprimere il risultato e
periodo di calcolo
Trasformare tutti i costi e ricavi periodici e/o differiti nel
tempo nei costi e ricavi equivalenti al momento iniziale
Per «spostare» nel tempo o «rateizzare» costi e ricavi si
utilizzano comuni formule di matematica finanziaria riportate
anche nella EN 15459, la quale prevede entrambi i tipi di
calcoli.
Il periodo di calcolo dovrebbe essere la durata di vita attesa
del sistema di contabilizzazione. Nel caso dei ripartitori, la
durata di vita attesa è di 10 anni. Per quelli con batterie
sostituibili potrà essere previsto un periodo doppio con un
costo una-tantum al decimo anno. Nel caso dei contatori
diretti, occorre fare attenzione al costo di verifica periodica
richiesta dalla MID (6…8 anni a seconda del tipo).
37. Esempio
Calcolo dei costi da considerare
DESCRIZIONE INTERVENTO N. COSTO UNITARIO
COSTI PREVISTI (IVA
INCLUSA)
AMMORTAMENTI a 10
anni
CENTRALE TERMICA: Lavaggio
Impianto + circolatori inverter
+ misuratore di energia
1 € 8.000,00 € 8.800,00 € 880,00
Contabilizzazione del calore
con sistema indiretto 140 € 7.000,00
(+IVA
10%) € 7.700,00 € 0,00
progettazione 1 € 2.240,00 € 2.869,44 € 0,00
manutenzione (per 10 anni) 10 150 (+ IVA 22%) € 1.500,00 € 0,00
lettura (10 ANNI) 140 5 (+ IVA 22%) € 8.540,00 € 0,00
TOTALE € 29.409,44 € 2.180,00
SGRAVIO FISCALE 50% € 10.999,13
TOTALE CON AMMORTAMENTI E SGRAVIO FISCALE € 16.230,31
39. Le maggioranze assembleari
• Validità delle delibere art 1136
– Comma 2: maggioranza degli intervenuti, metà del valore dell’edificio
regola generale
– Comma 5: maggioranza degli intervenuti, due terzi del valore
dell’edificio per casi speciali
• Innovazioni art. 1120
– In generale art. 1136 comma 5 maggioranza + 2/3 valore – Per
alcune meritevoli, art. 1136 comma 2 maggioranza + 1/2 valore
• L10/91 – art 26. Progettazione, messa in opera ed esercizio di edifici e
di impianti – Comma 2: Per gli interventi sugli edifici e sugli impianti volti
al contenimento del consumo energetico ed all'utilizzazione delle fonti di
energia di cui all'articolo 1, individuati attraverso un attestato di
certificazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un
tecnico abilitato, le pertinenti decisioni condominiali sono valide se
adottate con la maggioranza degli intervenuti, con un numero di voti
che rappresenti almeno un terzo del valore dell'edificio ultraridotta. –
Comma 5: Per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di
termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente
riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente
registrato, l'assemblea di condominio delibera con le maggioranze
previste dal secondo comma dell'articolo 1120 del codice civile
(maggioranza + 1/2 valore).