Pagine da Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, n° 1-2
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Slide dell'intervento della Prof.ssa Laura Borgogni Laghi durante la Giornata di Studio "La Psicologia positiva nella clinica, nella scuola e nell'azienda", tenuta il 12 ottobre 2012 all'Università Europea di Roma.
Il senso di autoefficacia e la fiducia in noi stessi influenzano le nostre scelte, l’energia che mettiamo nel fare le cose, quanto persistiamo nei nostri intenti di fronte agli ostacoli e al fallimento ed anche sul nostro stato d’animo. E tu, quanto credi nelle tue capacità?
GIPS, Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, n° 26
ANNO EDIZIONE: 2017
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 38
GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 23
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Slide dell'intervento della Prof.ssa Laura Borgogni Laghi durante la Giornata di Studio "La Psicologia positiva nella clinica, nella scuola e nell'azienda", tenuta il 12 ottobre 2012 all'Università Europea di Roma.
Il senso di autoefficacia e la fiducia in noi stessi influenzano le nostre scelte, l’energia che mettiamo nel fare le cose, quanto persistiamo nei nostri intenti di fronte agli ostacoli e al fallimento ed anche sul nostro stato d’animo. E tu, quanto credi nelle tue capacità?
GIPS, Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, n° 26
ANNO EDIZIONE: 2017
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 38
GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 23
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GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 24
ANNO EDIZIONE: 2016
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 48
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GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 24
ANNO EDIZIONE: 2016
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 48
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Il giornale italiano di psicologia dello sport, n°7
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GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 20
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GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 27
ANNO EDIZIONE: 2018
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 40
Marcella Bounous e Lucia Miola
La preparazione psicologica nella ginnastica ritmica: il ruolo dell’imagery nell’apprendimento motorio
Francesco Gongolo e Francesca Valent
La definizione di doping secondo gli iscritti ad un grande evento sportivo in Friuli Venezia Giulia: la mezza maratona Città di Palmanova 2016
Giovanni Ottoboni, Francesco Casciaro e Alessia Tessari
Il sistema di allenamento analogico/simbolico nel minivolley: una valutazione delle componenti mnestico/attentive
Daniela Senarega, Emilia Restani e Sofia Pionetti
Disortografia ed effetti di un protocollo di attività motoria
Aurelia De Lorenzo, Paolo R. Brustio, Bilardo Giorgia, Monica E. Liubicich e Emanuela Rabaglietti
Ginnastica ritmica, ginnastica artistica e compiti in dual-task: uno studio su giovani atlete
Rossana Di Battista e Giada Mendozzi
Feedback del docente, motivazione e differenze di genere in Educazione fisica
GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 22 - See more at: http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/gips-il-giornale-italiano-di-psicologia-dello-sport-n-22#sthash.rBj1m2a2.dpuf
Analisi evolutiva dei processi attentivi, preparazione mentale nella maratona, riabilitazione mentale dopo infortunio, ginnastica ritmica, benefici di una vecchiaia attiva.
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GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 18 -
http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/gips-il-giornale-italiano-di-psicologia-dello-sport-n-18
Chiara D’Angelo, Francesca Tagliani e Caterina Gozzoli
Competitività,coesione e conflitto nella performance sportiva di team a equipaggiamento multiplo
Stefano Gandini
Il ruolo delle abilità cognitive nella formazione del calciatore esperto: uno studio
Rossana Di Battista e Luigi Capasso
Gli effetti dell’attività fisica sull’agilità in bambini della scuola primaria
Francesco Di Gruttola
Valutare l’immaginazione motoria: dalla ricerca alla pratica quotidiana
Merve Ulku Kulaksiz
Il perfezionismo nello sport: una caratteristica personale paradossale
Fabio Lucidi, Fulvio Giardina e Laura Bortoli
Psicologia dello sport e ruolo dello psicologo dello sport: documento unitario presentato alla 7ª Commissione del Senato della Repubblica
Scopri di più http://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/gips-giornale-italiano-di-psicologia-dello-sport-n-25
GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 20
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SdS - Scuola dello Sport, n° 105
SALUTO A MARIO GULINELLI
Rossana Ciuffetti, Mario Pescante, Vittorio Zambardino
L’INFLUENZA DELL’ATTIVITÀ FISICA E SPORTIVA SUL SISTEMA NERVOSO CENTRALE – MECCANISMI D’AZIONE A LIVELLO MOLECOLARE E CELLULARE
Philipp Zimmer, Michael Oberste, Wilhelm Bloch
Le neuroscienze, frontiera attuale delle scienze motorie e sportive
Nel presente articolo di review viene illustrato e discusso l’attuale stato della ricerca sull'influenza dell'attività fisica e sportiva sul Sistema Nervoso Centrale (SNC). Per i fattori molecolari e cellulari qui descritti valgono due presupposti fondamentali. In primo luogo occorre sapere che questi fattori reagiscono sensibilmente all’esercizio fisico ed in secondo luogo che esiste una relazione diretta o indiretta con gli adattamenti funzionali e strutturali nel SNC. Sebbene sia noto da tempo che una regolare attività fisica ha un effetto positivo sul volume e sull’efficienza del cervello (per esempio sulle funzioni cognitive) e sul rischio di sviluppo di malattie neurodegenerative (n.d.t. ad esempio, Parkinson e Alzheimer), solo nel passato più recente si è iniziato a scoprire quali sono i meccanismi sottostanti. Ciò è dovuto naturalmente anche alla scarsa “accessibilità” del SNC all’indagine scientifica. Oggi sappiamo che in funzione del tipo, dell’intensità e durata dell'esercizio, avviene, sia centralmente che perifericamente, l’increzione di fattori neurotrofici che stimolano, tra l’altro, la neurogenesi, per esempio nella formazione dell'ippocampo, rilevante per le capacità mnemoniche. Inoltre a tali fattori di crescita vengono in parte attribuiti un effetto neuroprotettivo ed anche un’azione sul metabolismo dei neuroni. Oltre ai fattori di crescita lo sport sembra influenzare anche il funzionamento del sistema dopaminergico nigrostriatale che a sua volta ha un’influenza rilevante sulle succitate funzioni del SNC. Da quando è stato dimostrato che il lattato non solo viene prodotto nel SNC, ma è anche in grado di attraversare la barriera ematoencefalica mediante specifici trasportatori, si pone la questione se il lattato, fungendo da substrato energetico a livello centrale, potrebbe spiegare gli adattamenti funzionali del SNC prima e dopo l’esercizio fisico. Infine si discute l’effetto antinfiammatorio a medio termine dell’esercizio fisico e sportivo, considerando sia l’ambito delle malattie neurodegenerative, sia quello dell’efficienza cognitiva.
ETÁ DELLE MASSIME PRESTAZIONI E IMPORTANZA DELLA PRESTAZIONE GIOVANILE NEGLI SPORT INVERNALI
Roberto Campaci, Fulvio Scola, Andrea Zattoni
Età delle massime prestazioni nelle principali discipline invernali e rilevanza della prestazione agonistica internazionale giovanile come prognosi per i risultati a livello assoluto: differenza tra discipline e generi
Si analizzano alcune tra le discipline dei Giochi olimpici invernali di Sochi 2014, sia degli sport della neve sia d
Lo scouting del portiere. Ricerca, selezione e promozione del talento nel calcio
S.Baroncini - D.Borri - M. Borri
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Metodologia
ISBN: 9788860287205
PAGINE: 80
.
Il calcio è da sempre in evoluzione e insieme al gioco si evolvono le caratteristiche del portiere. Mutamento che ha favorito la nascita di nuove figure professionali, tra le quali quella dell’osservatore specifico del ruolo. Una figura innovativa che presenta caratteristiche peculiari utili ad agevolare i Club nella complessa ricerca e selezione dei numeri uno.
Ecco, quindi, il primo manuale tecnico-pratico sullo scouting dei portieri; incentrato sul Settore Giovanile, ma che offre anche spunti per l’atleta evoluto. Una guida semplice, professionale, rivolta agli appassionati, ai portieri e agli addetti ai lavori.
Scopri il libro qui https://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/lo-scouting-del-portiere-ricerca-selezione-e-promozione-del-talento-nel-calcio
Vincere nel calcio con il cervello inconscio
M. Seno - C. Bourrel
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Metodologia
ISBN: 978886028709X
PAGINE: 216
.
Obiettivi primari degli Autori nel proporre i principi metodologici che ispirano questo manuale sono:
- il privilegiare il gioco reale con partite ridotte volte al miglioramento di tutte le abilità tecniche ordinarie,
- perfezionare i gesti specifici ai ruoli lavorando su situazioni “reali,
- mantenere l’abilità tecnica di gesti “rari” poco utilizzati in partita,
- eliminare particolari forme di “conformismo” nelle sedute di allenamento meglio utilizzando il tempo risparmiato.
Concetto didattico di base quello che nega ogni forma di apprendimento basata sull’ascolto di istruzioni verbali sul “come si dovrebbe fare”, puntando invece su esperienze pratiche e relative decisioni e scelte dei vari comportamenti volti a risolvere problemi legati alle situazioni di gioco: sostengono infatti gli Autori che di fatto “il tempo di pratica specifica intensiva è la chiave di ogni apprendimento e di ogni allenamento efficace!”
Da puntualizzare inoltre che gli argomenti e le riflessioni sviluppate in questo nuovo libro sono basate sulla ricerca scientifica che conferma la superiorità dell’intelligenza inconscia, nell’interpretare le situazioni di urgenza nel gioco, sull’utilizzazione di forme di forza muscolare animalesca. Si tratta in fondo del trasferimento al gioco della soluzione adottata dalla specie umana come forma di sopravvivenza ed evoluzione suggerita da Madre Natura.
Scopri il libro qui https://www.calzetti-mariucci.it/shop/prodotti/vincere-nel-calcio-con-il-cervello-inconscio
GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 24
ANNO EDIZIONE: 2016
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 48
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GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 24
ANNO EDIZIONE: 2016
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 48
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Il giornale italiano di psicologia dello sport, n°7
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GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 20
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GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 27
ANNO EDIZIONE: 2018
GENERE: Rivista
CATEGORIE: GIPS-Il Giornale Italiano di psicologia sportiva
PAGINE: 40
Marcella Bounous e Lucia Miola
La preparazione psicologica nella ginnastica ritmica: il ruolo dell’imagery nell’apprendimento motorio
Francesco Gongolo e Francesca Valent
La definizione di doping secondo gli iscritti ad un grande evento sportivo in Friuli Venezia Giulia: la mezza maratona Città di Palmanova 2016
Giovanni Ottoboni, Francesco Casciaro e Alessia Tessari
Il sistema di allenamento analogico/simbolico nel minivolley: una valutazione delle componenti mnestico/attentive
Daniela Senarega, Emilia Restani e Sofia Pionetti
Disortografia ed effetti di un protocollo di attività motoria
Aurelia De Lorenzo, Paolo R. Brustio, Bilardo Giorgia, Monica E. Liubicich e Emanuela Rabaglietti
Ginnastica ritmica, ginnastica artistica e compiti in dual-task: uno studio su giovani atlete
Rossana Di Battista e Giada Mendozzi
Feedback del docente, motivazione e differenze di genere in Educazione fisica
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Analisi evolutiva dei processi attentivi, preparazione mentale nella maratona, riabilitazione mentale dopo infortunio, ginnastica ritmica, benefici di una vecchiaia attiva.
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GIPS- Il Giornale Italiano di psicologia dello Sport, n° 18 -
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Chiara D’Angelo, Francesca Tagliani e Caterina Gozzoli
Competitività,coesione e conflitto nella performance sportiva di team a equipaggiamento multiplo
Stefano Gandini
Il ruolo delle abilità cognitive nella formazione del calciatore esperto: uno studio
Rossana Di Battista e Luigi Capasso
Gli effetti dell’attività fisica sull’agilità in bambini della scuola primaria
Francesco Di Gruttola
Valutare l’immaginazione motoria: dalla ricerca alla pratica quotidiana
Merve Ulku Kulaksiz
Il perfezionismo nello sport: una caratteristica personale paradossale
Fabio Lucidi, Fulvio Giardina e Laura Bortoli
Psicologia dello sport e ruolo dello psicologo dello sport: documento unitario presentato alla 7ª Commissione del Senato della Repubblica
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SdS - Scuola dello Sport, n° 105
SALUTO A MARIO GULINELLI
Rossana Ciuffetti, Mario Pescante, Vittorio Zambardino
L’INFLUENZA DELL’ATTIVITÀ FISICA E SPORTIVA SUL SISTEMA NERVOSO CENTRALE – MECCANISMI D’AZIONE A LIVELLO MOLECOLARE E CELLULARE
Philipp Zimmer, Michael Oberste, Wilhelm Bloch
Le neuroscienze, frontiera attuale delle scienze motorie e sportive
Nel presente articolo di review viene illustrato e discusso l’attuale stato della ricerca sull'influenza dell'attività fisica e sportiva sul Sistema Nervoso Centrale (SNC). Per i fattori molecolari e cellulari qui descritti valgono due presupposti fondamentali. In primo luogo occorre sapere che questi fattori reagiscono sensibilmente all’esercizio fisico ed in secondo luogo che esiste una relazione diretta o indiretta con gli adattamenti funzionali e strutturali nel SNC. Sebbene sia noto da tempo che una regolare attività fisica ha un effetto positivo sul volume e sull’efficienza del cervello (per esempio sulle funzioni cognitive) e sul rischio di sviluppo di malattie neurodegenerative (n.d.t. ad esempio, Parkinson e Alzheimer), solo nel passato più recente si è iniziato a scoprire quali sono i meccanismi sottostanti. Ciò è dovuto naturalmente anche alla scarsa “accessibilità” del SNC all’indagine scientifica. Oggi sappiamo che in funzione del tipo, dell’intensità e durata dell'esercizio, avviene, sia centralmente che perifericamente, l’increzione di fattori neurotrofici che stimolano, tra l’altro, la neurogenesi, per esempio nella formazione dell'ippocampo, rilevante per le capacità mnemoniche. Inoltre a tali fattori di crescita vengono in parte attribuiti un effetto neuroprotettivo ed anche un’azione sul metabolismo dei neuroni. Oltre ai fattori di crescita lo sport sembra influenzare anche il funzionamento del sistema dopaminergico nigrostriatale che a sua volta ha un’influenza rilevante sulle succitate funzioni del SNC. Da quando è stato dimostrato che il lattato non solo viene prodotto nel SNC, ma è anche in grado di attraversare la barriera ematoencefalica mediante specifici trasportatori, si pone la questione se il lattato, fungendo da substrato energetico a livello centrale, potrebbe spiegare gli adattamenti funzionali del SNC prima e dopo l’esercizio fisico. Infine si discute l’effetto antinfiammatorio a medio termine dell’esercizio fisico e sportivo, considerando sia l’ambito delle malattie neurodegenerative, sia quello dell’efficienza cognitiva.
ETÁ DELLE MASSIME PRESTAZIONI E IMPORTANZA DELLA PRESTAZIONE GIOVANILE NEGLI SPORT INVERNALI
Roberto Campaci, Fulvio Scola, Andrea Zattoni
Età delle massime prestazioni nelle principali discipline invernali e rilevanza della prestazione agonistica internazionale giovanile come prognosi per i risultati a livello assoluto: differenza tra discipline e generi
Si analizzano alcune tra le discipline dei Giochi olimpici invernali di Sochi 2014, sia degli sport della neve sia d
Lo scouting del portiere. Ricerca, selezione e promozione del talento nel calcio
S.Baroncini - D.Borri - M. Borri
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Metodologia
ISBN: 9788860287205
PAGINE: 80
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Il calcio è da sempre in evoluzione e insieme al gioco si evolvono le caratteristiche del portiere. Mutamento che ha favorito la nascita di nuove figure professionali, tra le quali quella dell’osservatore specifico del ruolo. Una figura innovativa che presenta caratteristiche peculiari utili ad agevolare i Club nella complessa ricerca e selezione dei numeri uno.
Ecco, quindi, il primo manuale tecnico-pratico sullo scouting dei portieri; incentrato sul Settore Giovanile, ma che offre anche spunti per l’atleta evoluto. Una guida semplice, professionale, rivolta agli appassionati, ai portieri e agli addetti ai lavori.
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Vincere nel calcio con il cervello inconscio
M. Seno - C. Bourrel
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Metodologia
ISBN: 978886028709X
PAGINE: 216
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Obiettivi primari degli Autori nel proporre i principi metodologici che ispirano questo manuale sono:
- il privilegiare il gioco reale con partite ridotte volte al miglioramento di tutte le abilità tecniche ordinarie,
- perfezionare i gesti specifici ai ruoli lavorando su situazioni “reali,
- mantenere l’abilità tecnica di gesti “rari” poco utilizzati in partita,
- eliminare particolari forme di “conformismo” nelle sedute di allenamento meglio utilizzando il tempo risparmiato.
Concetto didattico di base quello che nega ogni forma di apprendimento basata sull’ascolto di istruzioni verbali sul “come si dovrebbe fare”, puntando invece su esperienze pratiche e relative decisioni e scelte dei vari comportamenti volti a risolvere problemi legati alle situazioni di gioco: sostengono infatti gli Autori che di fatto “il tempo di pratica specifica intensiva è la chiave di ogni apprendimento e di ogni allenamento efficace!”
Da puntualizzare inoltre che gli argomenti e le riflessioni sviluppate in questo nuovo libro sono basate sulla ricerca scientifica che conferma la superiorità dell’intelligenza inconscia, nell’interpretare le situazioni di urgenza nel gioco, sull’utilizzazione di forme di forza muscolare animalesca. Si tratta in fondo del trasferimento al gioco della soluzione adottata dalla specie umana come forma di sopravvivenza ed evoluzione suggerita da Madre Natura.
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Programmazione annuale dell'allenamento nella pallavolo under 16/18
R. Giannini, A. Giuliani, M. Moretti, M. Paolini
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro (con eserciziario video online)
CATEGORIE: Volley
ISBN: 9788860287151
PAGINE: 232
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36 esercizi video online, 60 sedute di allenamento
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Allenare è un’arte, non una scienza (Julio Velasco)
Programmazione annuale dell’allenamento nella pallavolo Under 16-18 è l’opera condivisa di quattro autori, che mettono a disposizione del lettore la loro grande esperienza, creando un manuale estremamente pratico da utlizzare.
Il libro comprende 60 allenamenti, accompagnati da 35 clip video, diviso in dieci temi di grande attualità per la fascia di età dei 16-18 anni e non solo.
I contributi di Romano Giannini, Alberto Giuliani, Maurizio Moretti, ognuno dei quali ha portato il suo stile unico e la sua personalità, sono stati efficacemente integrati e ricondotti a una linea comune di lavoro dalla regia di Marco Paolini, che ha fatto sua un’altra massima dell’amico Velasco: ”Agli allenatori dico: non cercate la novità della novità della novità; per allenare bene si deve conoscere il gioco!”
Hybrid training. Come unire più pratiche allenanti per migliorare la performance e l’aspetto fisico
Luca Dalseno, Nicola Comini
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ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Allenamento sportivo, Fitness
ISBN: 9788860287199
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Hybrid Training è un manuale ricco di schede teoriche e pratiche per allenare sinergicamente forza, resistenza, flessibilità e agilità, grazie alla combinazione delle varie modalità di allenamento (bilanciere, corpo libero, kettlebell, clave, palle mediche).
La finalità è quella di alzare l’asticella della performance atletico/estetica di chiunque, dal neofita all’atleta professionista, attraverso nozioni di teoria e pratica delle metodologie di allenamento, con indicazioni utili per la programmazione e la creazione di programmi di lavoro efficaci.
La programmazione proposta alla fine della parte teorica si divide in due blocchi principali inframezzati da una sezione settimanale di test, finalizzati al monitoraggio dei risultati ottenuti nel blocco iniziale.
Una ulteriore differenziazione viene proposta all’interno delle singole sedute di allenamento nelle tre fasi principali previste per Forza/Potenza, Volume e Endurance, per poter offrire a ogni individuo la possibilità di adattarsi ai diversi stimoli condizionanti più utili, nelle varie concatenazioni realizzabili, al benessere del proprio organismo e al proprio livello di prestazione.
A completamento dell’offerta didattica, viene incluso un esempio pratico di 15 settimane di allenamento e una ricca proposta di video e foto esplicativi dei warm up e degli esercizi contenuti nel manuale.
Allenamento della forza - Scienza e pratica è uno dei testi più importanti per gli addetti ai lavori e più conosciuti dagli specialisti del settore.
Questa seconda edizione italiana (dalla terza edizione USA Science and practice of strength training) è arricchita da un nuovo apparato grafico e da contenuti tecnici che rispecchiano lo stato dell’arte della scienza dell’allenamento, oltre a indicazioni precise e puntuali per l’applicazione sul campo dei concetti teorici presentati.
Il manuale affronta in maniera davvero competente e autorevole la complessità della programmazione dell’allenamento della forza, fornendo al contempo
approcci diretti per specifiche situazioni,
esigenze e circostanze, sempre spiegati in maniera esauriente e in dettaglio, per garantire al lettore la piena comprensione dei fondamenti scientifici dell’allenamento stesso.
Allenamento della forza - Scienza e pratica è suddiviso in tre parti:
la prima delle quali si focalizza sulle basi dell’allenamento della forza generale e di quella compito-atleta-specifica.
La seconda è dedicata ai metodi di allenamento della forza e della velocità, con approfondimenti su timing, prevenzione degli infortuni, sovrallenamento, monitoraggio dell’atleta, argomenti dei tre capitoli completamente nuovi che arricchiscono questa nuova edizione.
Infine, la terza parte offre ulteriori esempi di applicazione pratica sui singoli individui e per gruppi specifici quali donne, giovani e anziani. Il tutto attraverso esempi di programmi di lavoro che possono essere stilati, basandosi sui concetti espressi diffusamente nell’opera.
Lo storico team autoriale, formato da Vladimir Zatsiorsky e William Kraemer, vede ora la partecipazione di Andrew Fry: tre autori che hanno allenato oltre mille atleti di élite, olimpionici e campioni del mondo e che hanno voluto inserire una ricca bibliografia di approfondimento, per supportare il lettore nello sviluppo dell’apprendimento e della creazione di programmi di allenamento con matrice di originalità per superare finalmente il mito del “Programma valido per ogni stagione”.
Révolution marathon - Maratona, nuove prospettive di allenamento
Veronique Billat
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Corsa
ISBN: 9788860287144
PAGINE: 120
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In questo denso e curatissimo manuale la professoressa Veronique Billat ha trasferito, da importante cultrice della materia quale è, e avvalendosi della preziosa opera di traduzione, revisione tecnica e adattamento del collega Stefano Lazzer, eccellenti indicazioni per un allenamento minimalista alla maratona. Ciò attraverso una tipologia di programmazione adattabile ad ogni età e ad ogni livello di performance e soprattutto nel rispetto di impegni quotidiani, già molto vincolanti negli ambiti professionali e familiari.
Una proposta di elevata qualità che analizza i principali aspetti fisiologici che intervengono nella preparazione fisica per la maratona. Realizzando un’analisi delle metodologie dell’allenamento per la maratona, da quelle più tradizionali a quelle più recenti, con lo scopo di proporre al lettore delle novità scientifiche che gli consentano di migliorare le prestazioni, sia esso un assiduo praticante o semplicemente appassionato, che cerca una soluzione per rendere possibile il correre e completare una maratona.
Il secondo grande eserciziario per allenare la pallavolo
Mauro Marchetti, Maurizio Radice
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Esercitazioni
ISBN: 9788860287106
PAGINE: 256
.
Con approccio sistemico ecologico dinamico in 502 esercizi
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Il nuovo eserciziario di Pallavolo di Mauro Marchetti e Maurizio Radice raccoglie 502 proposte operative fondate sui metodi di lavoro dei due Autori, ma anche di altri specialisti del settore, di tutti i livelli.
Argomenti più attuali e originali: la leadership situazionale, i nuovi principi di organizzazione dell’allenamento, feedback e rinforzi, potere del punteggio, progressione nell’insegnamento dei fondamentali. Una brevissima introduzione è doverosa per definire il sistema complesso costituito dalla pallavolo, pratica sportiva composta da molteplici aspetti connessi e interdipendenti tra di essi e che costituisce, appunto, un sistema non scomponibile e poco prevedibile nei suoi effetti.
Da qui l’adeguamento resosi necessario, come è avvenuto da qualche anno nel mondo dell’insegnamento-apprendimento, verso approcci metodologici nuovi, inevitabilmente più rispondenti alle evidenze scientifiche delle neuroscienze, con adattamenti concretizzatisi in un approccio sistemico-ecologico-dinamico secondo lo schema RPE.
In un gioco open skill come il volley la riproduzione del gesto non è infatti mai fine a sé stessa ma risposta a uno stimolo visivo da lettura (Read) che condiziona la scelta (Program) della reazione (Execute), reagire cioè in conseguenza di cosa è stato letto, riconosciuto e provocato.
Il tutto implica quindi non più un modo di allenare in maniera analitica e isolata dal contesto ma inserendo le abilità da apprendere all’interno delle varie fasi di gioco e di gara, con l’allenatore che ri-organizza l’allenamento creando modalità e interventi inediti per attivare nel cervello aspetti attentivi e motivazionali.
Ottimizzare il movimento nello sport - Lo sviluppo delle abilità motorie nell’approccio ecologico
Rob Gray
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ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Allenamento sportivo
ISBN: 9788860287069
PAGINE: 232
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Una ventata di rivoluzionaria novità quella di Gray nell’interpretazione delle modalità da adottare da parte di individui comuni e sportivi d’élite per perfezionare le proprie abilità motorie.
La pratica sportiva e lo stesso coaching ad essa connesso devono diventare più creativi e divertenti, dando agli atleti l’opportunità di esplorare e sostenere le proprie caratteristiche e la propria creatività. Infatti è tempo, secondo l’Autore, di allontanarsi dall’idea che si possa “imparare” attraverso una noiosa ripetizione di un’abilità in un ambiente di pratica simile, per quanto possibile, all’attività che si vuole perfezionare correndo attraverso le gomme, colpendo improbabili bersagli o dribblando conetti.
Questo libro permette di rivolgere uno sguardo interessato all’entusiasmante approccio alternativo su come impariamo a muoverci e sulle implicazioni che riguardano il coaching in merito alla fase di progettazione pratica, sullo sviluppo della possibilità di mantenere i bambini impegnati in una confacente attività sportiva e, a livelli più elevati, sulla prevenzione degli infortuni derivanti da sollecitazioni spinte, sullo sviluppo della tecnologia di allenamento e relativo utilizzo degli strumenti di analisi e molto altro ancora.
Semplificare per divertire, formare e allenare con la pallavolo
P. D'Aniello, G. Filomena, M. Ruscello
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Settore giovanile
ISBN: 9788860287021
PAGINE: 144
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Piccola guida pensata per chi si avvicina al volley S3 e alle attività motorie con i bambini
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Partendo dal progetto della FIPAV Volley S3, questo manuale pratico vuole illustrare ai neofiti che si avvicinano all’insegnamento di attività motorie, alcuni concetti fondamentali di teoria e metodologia dell’allenamento, secondo un’ottica di supporto all’inclusione sia scolastica che sportiva.
Pertanto, così come il Volley S3 ha stravolto la didattica dell’insegnamento che, tramite il gioco insegna i fondamentali della pallavolo, anche questo libro, illustrando il Volley S3, stimola a conoscere e ad approfondire i concetti base del movimento.<
A completare l’opera, una vasta mole di attività proposta sotto forma di giochi e un’appendice riservata al Sitting Volley.
Gli autori, Giulio Filomena, docente di scuola Secondaria di Primo grado e docente federale, Pasquale d’Aniello, docente di scuola Secondaria di Primo grado e allenatore della Nazionale italiana under 17/f e Michele Ruscello, Dirigente Scolastico e docente federale, da circa 40 anni collaborano con la FIPAV, organizzano e tengono corsi per allenatori.
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Yoga Anatomy
Leslie Kaminoff, Amy Matthews
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Yoga/Pilates
ISBN: 9788860287045
PAGINE: 336
86 posizioni con descrizione tecnica e analisi anatomica
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IN LINGUA ITALIANA - Terza edizione
Yoga anatomy è uno tra i libri sullo yoga più venduti al mondo; gli autori, Leslie Kaminoff e Amy Matthews, sono riconosciuti esperti internazionali e insegnanti di anatomia, respirazione e lavoro del corpo.
Con più di un milione di copie vendute in tutto il mondo, Yoga Anatomy è diventato, sin dalla sua prima edizione, una risorsa insostituibile per praticanti, appassionati e istruttori di yoga.
Ampliata e aggiornata, questa terza edizione fornisce una comprensione ancora più profonda dello yoga attraverso l’analisi delle strutture e dei principi alla base di ogni movimento. L’edizione attuale presenta nuovi contenuti per migliorare ulteriormente la pratica yoga:
si inizia con un capitolo completamente nuovo, sull’anatomia raccontata come una vera e propria storia.
I capitoli dedicati al sistema scheletrico e a quello muscolare sono stati aggiornati, mentre si è aggiunto un nuovo capitolo dedicato al sistema nervoso e alle sue principali funzioni.
I capitoli incentrati su respirazione e sulla colonna vertebrale contengono importanti interventi aggiuntivi per consentire una visione più approfondita dell’anatomia specifica, dei danni che può subire la colonna e dell’eziologia del mal di schiena. Inoltre, sono presenti box di approfondimento con indicazioni su come poter guidare al meglio gli allievi al raggiungimento delle asana.
La maggiore novità di quest’ultima edizione risiede principalmente nelle immagini, completamente ridisegnate e stilizzate per una rappresentazione di immediata comprensione dell’allineamento da raggiungere, coadiuvate da una sezione testuale dedicata alla respirazione e alla sua connessione stretta con il movimento.
Le asana sono classificate in sei sezioni:
in piedi,
sedute,
in ginocchio,
supine,
prone
e sulle braccia.
Gli Autori, Leslie Kaminoff e Amy Matthews, entrambi professionisti yoga di fama internazionale, con questo manuale offrono una solida base fondata sui principi della pratica yoga, che accomuna molte correnti di questa disciplina.
Yoga Anatomy si rivela un punto di riferimento eccellente per chi si avvicina allo yoga, per chi lo pratica da tempo, ma anche per gli insegnanti, grazie alla capacità degli Autori di illuminare ogni movimento con una luce nuova e originale.
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Come impariamo a muoverci. L’apprendimento delle abilità motorie nell’approccio ecologico
Rob Gray
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Allenamento sportivo
ISBN: 9788860287076
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In questo manuale di grande impatto e diffusione vengono analizzati gli evidence-based principles, i principi di base che regolano l’apprendimento e il coaching del movimento ottimale, attraverso il controllo dei meccanismi di acquisizione delle competenze tecniche nei vari sport: di fatto, una teoria estremamente innovativa rispetto alle modalità più diffuse di allenare e praticare le abilità sportive.
L’Autore si impegna a fornire adeguate risposte ad altrettanti quesiti sul passaggio che avviene dalle normali competenze alla padronanza del gesto sportivo per gli alti livelli, sul rendere economico ed efficiente il movimento derivante dall’insieme di “molte parti anatomiche in movimento”, sul riuscire ad eseguire con calma il gesto imprevisto come se fosse del tutto usuale. A leggere poi le situazioni agonistiche con la capacità di applicare l’opzione migliore disponibile e a rimediare alle fragilità insite nei processi esecutivi, rispondendo con atteggiamenti anti-fragili alle sfide proposte dalla competizione.
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Basi metodologiche per l'allenamento nello sport
Renato Manno
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L’Autore espone con uno stile comprensibilissimo un excursus completo ed estremamente ben documentato sugli aspetti dell’allenamento sportivo: dall’insegnamento all’organizzazione, dalla valutazione della prestazione in rapporto all’attività allenante all’esame delle capacità forza, resistenza, velocità, coordinazione, abilità motorie. Aggiornatissimi i capitoli dedicati all’apprendimento delle tecniche nello sport, alla preparazione giovanile, all’esercizio fisico per Master e maturi.
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Di grande utilità didattica sono la sintesi introduttiva presente in ciascun capitolo sugli argomenti trattati, i sommari e le schede di autovalutazione e le ricchissime bibliografie.
Traspaiono con chiarezza nelle varie descrizioni le esperienze maturate da Renato Manno come insegnante e conferenziere e veramente notevoli risultano i richiami e le citazioni di ricerche ormai classiche e fondamentali e di altre recentissime ed importanti per obiettivi e originalità.
Allenamento pliometrico. Evidenze scientifiche, metodologia e pratica
Italo Sannicandro - Giacomo Cofano
ANNO EDIZIONE: 2024
GENERE: Libro
CATEGORIE: Allenamento sportivo
ISBN: 9788860287038
PAGINE: 148
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Il testo affronta l’analisi dei presupposti funzionali alla base dell’allenamento pliometrico, definendone il concetto e descrivendo i fattori fisiologici coinvolti.
Il crescente interesse da parte della comunità scientifica sui metodi di allenamento della forza, e sul metodo pliometrico in particolare, ha determinato una mole rilevante di studi applicativi che gli Autori hanno classificato e riassunto nel testo.
Il corredo di riferimenti bibliografici a supporto di ogni capitolo è al tempo stesso un indicatore della complessità del tema ed un elemento che impreziosisce il carattere scientifico dell’opera.
Questo approccio ha condotto gli Autori a evidenziare i contributi presenti in letteratura che hanno descritto con maggiore puntualità e rigore metodologico i vantaggi prestativi derivanti dall’allenamento pliometrico: questa parte del testo è stata completata da un numero consistente di programmi verificati e controllati nei training study analizzati.
Lo sguardo è stato principalmente rivolto ai giochi sportivi, ma alcune parti ed alcune proposte assumono una rilevanza metodologica decisamente più trasversale in ambito sportivo e motorio.
Il testo soddisfa l’interesse ed i bisogni formativi sia degli studenti e dei laureati in Scienze della attività motorie e sportive, sia dei preparatori atletici delle diverse discipline sportive che cercano di applicare i principi metodologici dell’allenamento pliometrico, basandosi sulle evidenze scientifiche più recenti ed aggiornate.
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Questa è una storia appassionata e passionale, con il piccolo d’uomo che cresce e per crescere ha bisogno di giocare. Giocare muovendosi in modo vigoroso, intelligente e creativo, insieme agli altri.
Il diritto al gioco sta a cuore ai numerosi autori di questa storia, che prende forma in 70 giochi di movimento e nelle loro innumerevoli varianti. Essa offre, con parole e immagini, un metodo originale al cui centro c’è il bambino attivo.
Il libro traccia una nuova via, tutta lastricata di giochi: una via che non può esaurirsi in questo manuale, perché essa è anche la strada obbligata di tutti coloro che, a diverso titolo, educano i bambini alla vita: insegnanti, genitori, educatori sportivi. Perciò questo manuale era ovvio che non restasse isolato e fosse invece il naturale capostipite di una (per ora) trilogia in cui Joy of moving si estende alla famiglia (Joy of moving Family) e poi abbraccia l’intero mondo dell’avviamento allo sport (Joy of moving Multisport).
In un decennio, la validità del metodo Joy of moving, che anima quest’opera, è stata confermata da una serie di ricerche scientifiche. Dalla sua prima edizione, l’opera ha mantenuto la sua identità e la sua essenza, ma si è rinnovata per fare spazio a nuove teorie ed evidenze scientifiche che ne avvalorano l’innovatività per educare attraverso il movimento e contribuire allo sviluppo olistico del bambino.
Quest’opera è stata creata per far giocare i bambini, quindi è ricca di giochi. Ma non si limita a offrirne una valigia piena: consente di comprendere anche quale sia la logica di questi giochi, inventati o reinventati per dare al lettore le chiavi del movimento. Perché non si perda nei meandri delle oltre 600 pagine dell’opera, gli viene consegnato un filo di Arianna che lo condurrà, insieme ai bambini, a essere autonomo interprete del gioco, del gioco per la vita.
Il volume è composto da due parti complementari, ricche di ponti che le collegano, contaminando la teoria con la pratica e la pratica con la teoria.
La prima parte, arricchita ed aggiornata in questa nuova edizione, tratteggia un metodo educativo che nella seconda parte trova la sua esemplificazione. Le immagini dei video collegati a ciascun gioco danno con immediatezza l’idea di come queste attività siano realizzabili con gioia e chiamino tutti dentro a giocare!
La maggior parte dei giochi originari sono stati mantenuti; ad essi ne sono stati aggiunti altri per arricchire le proposte, sempre più necessarie, per nutrire il bambino di competenze per la vita.
Gli Autori hanno scelto di donare i diritti d’autore a L’Amaca Onlus (www.amacaonlus.org), associazione che promuove progetti di aiuto concreto di sviluppo in Italia e in Africa, e ad APEA - Acción Por una Educación Activa, associazione boliviana senza di fini di lucro per la promozione e la difesa dei diritti di bambini e giovani attraverso attività ludico-sportive.
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The document is a position statement from the National Strength and Conditioning Association on weightlifting for sports performance. It discusses how weightlifting can improve athletic performance through increased muscle strength, power, and rate of force development. Weightlifting exercises like the clean and snatch recruit more muscle fibers and activate the nervous system differently than other forms of resistance training. The statement recommends incorporating weightlifting exercises into training programs for athletes in many sports to help enhance performance.
L'allenamento ottimale
Juergen Weineck
ANNO EDIZIONE: 2023
GENERE: libro
CATEGORIE: Allenamento sportivo
ISBN: 9788860286970
PAGINE: 920
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Una teoria dell’allenamento basata sui principi della fisiologia del movimento, con particolare riferimento all’allenamento infantile e giovanile
L’allenamento ottimale di Juergen Weineck è il classico per eccellenza della teoria e scienza dell’allenamento e, da oltre quattro decenni, rappresenta uno dei principali testi di riferimento sulla materia, in tutta Europa e non solo.
Le varie edizioni del trattato sono state rese in più di quindici lingue e questa terza edizione italiana (sulla diciassettesima edizione originale) rimarrà certamente ancora per anni un cardine essenziale della letteratura specialistica internazionale.
Il lettore troverà, dettagliatamente esposti e doviziosamente collegati alla produzione scientifica mondiale, davvero i più recenti e, ad oggi, ancora insuperati sviluppi della scienza dell'allenamento, e, avvalendosi dell’orientamento pratico dell’opera, avrà la possibilità di applicare, facilmente e direttamente, i progressi scientifici alla pratica quotidiana di allenamento ed esercizio.
Juergen Weineck ha riversato e assai ben illustrato e descritto le diverse metodologie di allenamento utilizzate nel mondo e la loro efficace concreta applicazione, con focus sui fondamenti e sui collegamenti medici e fisiologici della prestazione. Un’attenzione particolare è stata dedicata ai problemi specifici dell'allenamento di resistenza e dell'allenabilità in generale nel contesto della formazione motoria e dell'allenamento per bambini e per giovani.
L'autore, partendo dall’allenamento delle principali capacità che caratterizzano il movimento umano (resistenza, forza, velocità, mobilità articolare, capacità coordinative) e da alcuni fattori specifici della prestazione, offre una quantità immensa di suggerimenti sull’ottimizzazione dell’allenamento sportivo, rivolti ad
allenatori,
medici sportivi,
insegnanti di educazione fisica,
studenti alla ricerca di materiali idonei per il completamento della loro preparazione, anche rivolta all’implementazione di conoscenze relative all’allenamento fisico personalizzato e al movimento mirato alla salute di atleti dilettanti e professionisti.
Punto di forza dell’opera rimane la chiarezza espositiva che contraddistingue ogni aspetto dell’enorme campo tematico preso in considerazione dall’autore: tutto ciò grazie alle competenze di Weineck, che è stato medico, ex atleta di alto livello, insegnante dotato di uno stile di esposizione essenziale e conciso, sempre affiancato da una copiosa iconografia, realizzata con illustrazioni e tabelle originali, che chiariscono, mettono in risalto e completano i contenuti del volume.
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Calcio che passione! 100 campionati di serie A
Giordano Dal Monte
ANNO EDIZIONE: 2023
GENERE: Libro
CATEGORIE: Storie di sport
ISBN: 9788860287007
PAGINE: 432
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Sintesi storica, stagione per stagione, dalle fonti giornalistiche e televisive
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Nella vasta, attuale disponibilità di dati informatici – che rende ogni ricostruzione parziale e non priva di errori – e nella pluralità di voci che hanno raccontato il calcio a partire dalle proprie esperienze, il grande impegno di Giordano Dalmonte è quello di aver lavorato sulle fonti giornalistiche originali e sui contributi audio e video di un secolo, per una resa narrativa sintetica ma di grande accuratezza di ben 100 anni di quel grande e coinvolgente evento collettivo che è, da sempre, il Campionato di Serie A.
L’effetto sulle varie generazioni risulta molto diversificato, con motivi di semplice ricostruzione storica per i più giovani, di nostalgica reimmersione in atmosfere già vissute per i meno giovani: trasversale a tutte le età è invece la i scoperta di centinaia di aneddoti e di episodi che costituiscono a tutt’oggi il seme antico di rivalità storiche, del proliferare di tradizioni consolidate e di richiami alla memoria di tanti personaggi che hanno dato molto al calcio e di cui oggi permane un piacevole ricordo.
Un libro fruibile e leggibile per sezioni e periodi storici che, pur senza un unico preciso motivo di coinvolgimento, risponde alle esigenze di chi può considerarsi parte integrante di un ideale movimento: “Calcio, che passione”!
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Il metodo masterball per l'avviamento alla pallavolo. Attraverso lo sviluppo cognitivo-motorio tra gli 8 e i 12 anni con l'attrezzo palla
Carmelo Pittera, Enzo Tarascio, Umberto Boemo
ANNO EDIZIONE: 2023
Libro, 290 pagine
ISBN: 9788860286925
.È la prima proposta di una collana di pubblicazioni che si basano sul cognitivismo e sulle intuizioni di Carmelo Pittera elaborate assieme al Dott. Massimo Sciuto, Vincenzo Tarascio, Agustin Ganly e Umberto Boemo per il sistema educativo Psi.Co.M. (psico-cognitivo-motorio).
L’obiettivo è lo sviluppo cognitivo-motorio di giovani di età compresa tra 8 e 12 anni, utilizzando l’attrezzo-palla. Il metodo di apprendimento è semplice e fruibile da bambini e ragazzi ed è basato sullo sfruttamento “delle nuove opportunità trasversali che possano migliorare qualsiasi gesto in funzione del movimento con il quale lo percepiamo, lontano o vicino, a seconda delle abilità inserite nel proprio scaffale esperenziale” (dalla presentazione di Andrea Lucchetta).
Ne nasce una implementazione delle opportunità di accrescimento del bagaglio individuale e di acquisizioni motorie importanti da estrarre all’occorrenza per eseguire correttamente il gesto sportivo ed anche ovviamente la gestualità quotidiana.
Alle premesse teorico-pratiche per gli istruttori sui collegamenti neuro-funzionali e sulle posture, fanno seguito le descrizioni di cinque procedimenti didattico-metodologici della struttura delle Unità di Educazione Modulare e delle modalità di valutazione con l’attrezzo-palla.
La parte pratica è costituita da ben 32 Unità Educative Modulari (U.E.M.) più altre 8 U.E.M.-Allievo-Istruttore con indicazioni accurate sugli obiettivi, descrizione della successione dei compiti motori, arricchite di consigli per gli istruttori e splendidamente illustrate con disegni e tavole iconografiche originali di Umberto Boemo.
Il manuale è di grande utilità e di ampliamento di prospettive per educatori, insegnanti, istruttori sportivi e per tutti coloro che si occupano con professionalità dell’educazione motoria giovanile.
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Esercizi per l'allenamento in palestra
NSCA National Strength Conditioning Association
ANNO EDIZIONE: 2023
GENERE: Libro + eserciziario video online
CATEGORIE: Fitness
ISBN: 9788860286956
PAGINE: 272
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Giunto alla seconda edizione italiana (quarta americana), il manuale Esercizi per l’allenamento in palestra è una risorsa pratica fondamentale per i personal trainer attivi o aspiranti specialisti dell’allenamento della forza e della condizione fisica.
Dimostrazioni video di utilizzo del bilanciere e degli esercizi con le macchine rendono il testo uno strumento prezioso per tutti coloro che si preparano all’esame di certificazione NSCA e per tutti gli specialisti che progettano programmi per atleti e praticanti di tutte le età e di ogni livello.
Il manuale costituisce un riferimento aggiornato e la raccolta più attuale e completa di tecniche di allenamento di resistenza; al suo interno presenta:
100 esercizi in totale, ciascuno descritto passo a passo, al fine di proporre la tecnica esecutiva più sicura ed efficace;
fotografie di ogni esercizio, che ne mostrano distintamente tutti i dettagli tecnici;
videoclip online (accessibili tramite QR-Code) che permettono di visionare la dinamica esecutiva corretta, evidenziando nel contempo gli errori più comuni.
La NSCA-National Strength and Conditioning Association, fondata nel 1978, è una associazione no-pro t che ha come scopo lo sviluppo professionale degli specialisti del settore di tutto il mondo, consentendo loro di ottenere il massimo impatto nella loro attività. I mezzi di cui l’associazione si avvale permettono la diffusione capillare delle conoscenze scienti che di base e della loro applicazione nella pratica, oltre a offrire certificazioni qualificate, riviste specializzate, servizi che favoriscono lo sviluppo della carriera, opportunità di networking e formazione. La comunità NSCA è composta da più di 60.000 membri e professionisti certificati attivi in tutto il mondo nella promozione e miglioramento degli standard operativi come ricercatori, educatori, allenatori e specialisti della tattica, personal trainer e altri ruoli correlati.
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1. STRUMENTI
GIORNALE ITALIANO
STRUMENTI
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
N UOVE SCALE PER LA MISURA DELLE CONVINZIONI DI EFFICACIA
PERSONALE E COLLETTIVA NELLO SPORT
Jessica Militello
Patrizia Steca
Università degli Studi di Milano –
Bicocca, Facoltà di Psicologia
RIASSUNTO
Scopo del presente contributo è quello di
presentare quattro nuove scale sviluppate per
valutare l’efficacia percepita personale e collettiva
nel basket e nel calcio. Le nuove scale sono state
sviluppate seguendo le linee guida sviluppate da
Bandura, a partire da interviste con atleti
professionisti e allenatori. Sia le scale di efficacia
personale che quelle di efficacia collettiva misurano
differenti dimensioni, che spaziano dal possesso
delle abilità tecniche alla gestione delle emozioni e
delle relazioni con i compagni e l’allenatore. Ai fini
del presente contributo, 381 giocatori di basket e
176 calciatori, appartenenti a squadre di diverse
categorie, hanno compilato le nuove scale. Per tutte
le dimensioni da esse misurate è stato esaminato
il ruolo dell’età, dell’anzianità di gioco, della durata
di appartenenza alla squadra e della categoria.
Le nuove scale hanno mostrano una buona capacità
di discriminare atleti caratterizzati da diversi livelli
di efficacia percepita e possono essere utilizzate
per elaborare profili relativi a punti di forza e
di debolezza percepiti e riportati dagli atleti.
La loro applicazione può risultare molto utile
inprogrammi di allenamento personalizzati, finalizzati
a promuovere il miglioramento della prestazione
e il benessere dell’atleta.
PAROLE CHIAVE
Efficacia personale percepita; efficacia collettiva
percepita; basket; calcio.
ABSTRACT
The present study aims to present four new scales
measuring self- and collective efficacy beliefs of
basket and soccer players. The new scales have
been developed following Bandura’s guidelines,
mainly using materials collected through interviews
with players and coaches. The scales assess
various dimensions of self- and collective efficacy
beliefs, ranging from the management of technical
abilities to the regulation of emotions and the
management of interpersonal relationships with
team mates and coach. The new scales were
administered to 381 basket players and 176 soccer
players, belonging to teams of different categories.
The role of age, seniority, seniority in the actual
team and category in influencing both self- and
collective efficacy beliefs has been explored. The
new scale showed a good discriminative capacity
and they may be fruitfully used in order to create
individual profiles of strengths and weaknesses,
perceived and reported by the athletes. Their
application may be very useful in implementing
training programs highly personalized and aimed to
promote athletes high performance and well-being.
KEY WORDS
Self-efficacy beliefs; collective efficacy beliefs;
basket; soccer.
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Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT Numero 1 – 2008
INTRODUZIONE
Bandura (1995; 1997) definisce l’autoefficacia percepita come l’insieme delle convinzioni relative alle proprie capacità di organizzare
ed eseguire le sequenze di azioni necessarie
per produrre determinati risultati in domini
specifici. Numerosi studi testimoniano i
“vantaggi” dell’autoefficacia, soprattutto nei
contesti in cui la prestazione è di centrale
importanza (si veda Bandura, 1997 per una
rassegna): chi possiede elevate convinzioni
di efficacia personale, s’impegna in compiti
difficili nei quali può mettere alla prova e
mostrare le sue capacità, ha aspirazioni ed
obiettivi ambiziosi, non desiste di fronte alle
difficoltà ma intensifica lo sforzo e sfrutta al
meglio le proprie risorse.
Chi, al contrario, ha uno scarso senso di
autoefficacia, si ritira di fronte a compiti difficili o vi mette uno scarso impegno, ha basse
aspirazioni, in caso di difficoltà o fallimenti si
riprende lentamente ed è soggetto a sconforto e disagio emotivo.
In ambito sportivo, le convinzioni degli atleti
relative alla propria efficacia rivestono un
ruolo centrale, sia nella fase di gara, dove
promuovono la scelta ottimale delle strategie, regolando il grado di sforzo e favorendo
la coordinazione nell’esecuzione delle attività, sia nella fase preparatoria e di allenamento, in quanto sostegno essenziale nella
costruzione e nel consolidamento di un elevato livello di prestazione (Bandura, 1997;
Caprara, 1996; Caprara e Pastorelli, 2002).
Vari sono i meccanismi attraverso i quali le
convinzioni di autoefficacia influenzano positivamente l’autoregolazione e il successo
dell’atleta (Bandura, 1997; Feltz e Lirgg,
2001; Feltz, Short, e Sullivan, 2007; Moritz,
Feltz, Fahrbach, e Mach, 2000). Elevate convinzioni di autoefficacia favoriscono la scelta
di obiettivi stimolanti e sostengono l’impegno e lo sforzo anche quando i successi non
si raggiungono facilmente o i fallimenti
minacciano pericolosamente le aspettative
di riuscita. Gli atleti più sicuri della propria
efficacia mostrano una maggiore capacità di
concentrazione, soprattutto attraverso il controllo di pensieri intrusivi e una gestione adeguata dei fattori di stress; tendono ad accettare maggiormente i rischi della competizione, mostrandosi pronti anche a fronteggiare
gli inevitabili momenti di crisi. Elevate convinzioni di autoefficacia, inoltre, favoriscono
la tolleranza alla fatica e il controllo del dolore, così come un più rapido recupero dagli
2. GIORNALE ITALIANO
RICERCHE
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
A SPETTI PSICOLOGICI DEL TIFO ULTRÀ: APPARTENENZA
E VIOLENZA IN DUE GRUPPI PALERMITANI
Cinzia Novara
Gioachino Lavanco
Università degli Studi di Palermo,
Facoltà di Scienze della Formazione
INTRODUZIONE
RIASSUNTO
Lo studio è finalizzato a comprendere
l’atteggiamento di due gruppi del tifo palermitano
(38 Warriors e 26 Brigate Rosa Nero), nei
confronti della violenza calcistica ed il legame
di appartenenza in quanto gruppi ultras. La ricerca
consiste di una parte quantitativa e di una
qualitativa. Per la prima è stato impiegato
un questionario a risposte chiuse delle quali sono
state calcolate le percentuali di risposta da parte
delle due tifoserie. Per la seconda sono state
utilizzate domande aperte per comprendere
la percezione della fan violence da parte
degli intervistati. Per entrambi i gruppi, l’interazione
tra i tesserati ai rispettivi club risulta importante
anche al di fuori dell’evento calcistico. La violenza
viene principalmente motivata, nel campione,
quale risposta alle provocazioni avversarie,
provocazioni che possono anche non dipendere
dalla competizione sportiva. Si evince, inoltre,
una percezione della violenza come “inevitabile”
specialmente quando c’è da difendere i colori
della squadra, l’onore della città e della maglia.
PAROLE CHIAVE
Violenza calcistica; psicologia di comunità;
dinamiche sociali.
ABSTRACT
The study aims to understand the attitude of the two
groups of gaming Palermo (38 Warriors, 26 Brigate
Rosa Nero), against football violence and the bond
of belonging as ultras groups. The research includes
a quantitative and a qualitative part. For the first part
it has been used a questionnaire which closed
answers and were calculated response rates by the
two groups. For the second part it has been used
open-ended questions to understand the perception
of fan violence. For both groups, the interaction of
ingroup is important even outside the football field.
Violence is mainly motivated, in the sample, as a
response to provocations rivals, provocations that
may not depend from sports competition. It follows
also a perception of violence as “inevitable”
especially when there is to defend the colours of
the team, the honour of the city and the mesh.
KEY WORDS
Fan violence; community psychology;
social dynamics.
Elias e Dunning (1989), riprendendo la teoria
aristotelica, considerano l’esperienza sportiva
come una sfera emetica nella quale possono
essere trasferite quelle tensioni, quella alternanza di stati emotivi che risulterebbero
sconvolgenti e pericolosi se vissuti nella vita
reale; è in questo clima del laissez faire che
atleti e tifosi si lascerebbero trasportare da
emozioni che nel tempo “ordinario” sarebbero altrimenti represse. In luogo di una teoria
siffatta, che potremmo definire catartica, in
quanto codifica il tifo come un agire “straordinario” e precipitato di un quotidiano amaro
e ricco di tensioni, proponiamo una lettura
situazionale del tifo, sia esso violento o non.
La teoria di Lewin (1972) legge qualsiasi comportamento o mutamento in un campo psicologico come dipendente dalla particolare
configurazione del campo stesso in quel dato
momento. Il campo di cui parla Lewin è un
sistema dinamico, un sistema di forze interdipendenti e contestualmente definite. Così,
fattori interni e fattori esterni al soggetto contribuiscono ad influenzarne il comportamento. Utilizzando la teoria lewiniana possiamo
comprendere meglio le caratteristiche psicologiche dell’esperienza sportiva, che risulta
dall’interdipendenza tra fattori psicologi –
intrinseci – e fattori sociali – estrinseci – che
finiscono, però, per ricadere nel mondo psichico del soggetto. Ciò consente di approfondire la conoscenza di quelle forze che
entrano in gioco nel determinare gli umori e i
comportamenti degli ultras, le cui motivazioni vanno ricercate al di là della dimensione
individuale.
Anche l’ambiente reale e fisico sembra indirizzare il comportamento delle persone
verso determinate forme espressive. Barker
(1987) individuò l’esistenza di setting comportamentali, unità sovraindividuali che
danno omogeneità e regolarità ai comportamenti delle persone. Si può pertanto supporre che il setting “stadio” induca i tifosi ad
assumere atteggiamenti specifici di quella
situazione. Similare è il modello assunto
dalla teoria di Dal Lago (2001), il quale ritiene
che i diversi settori all’interno dello stadio
spingano e autorizzino a comportamenti prescrittivi di ruoli. Così avremo il tifoso di tribuna (spesso una persona distinta e benestante) che manifesterà il proprio dissenso in
maniera più o meno garbata, i sostenitori
presenti in gradinata che saranno più inclini
ad assumere comportamenti di intemperan-
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT Numero 1 – 2008
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3. RICERCHE
GIORNALE ITALIANO
RICERCHE
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
N UOVE SCALE PER LA MISURA DELLE CONVINZIONI DI EFFICACIA
PERSONALE E COLLETTIVA NELLO SPORT
Anna Maria Roncoroni
Sara Peruselli
Università degli Studi di Pavia,
Dipartimento di Psicologia
RIASSUNTO
L’attività sportiva riveste un ruolo importante per i giovani in quanto contribuisce allo sviluppo armonico
dell’individuo in termini di benessere psico-fisico, sociale e relazionale, oltre a rappresentare un’esperienza
formativa importante. Il ruolo dell’allenatore, figura importante che funge da guida del gruppo, gestendone
le relazioni, educando, fungendo da modello, serve per comprendere il funzionamento della squadra in
termini di motivazione e prestazione. Il Modello Multidimensionale di Chelladurai consente di esaminare
l’efficacia della leadership in contesti sportivi considerando l’interazione e l’interdipendenza di leader/
squadra/ambiente, misurabile attraverso la Leadership Scale for Sports (LSS). L’obiettivo di questa ricerca
è di analizzare, attraverso l’utilizzo della LSS, le caratteristiche della leadership in 111 calciatori e
19 calciatrici di età comparsa tra i 12 ed i 20 anni ed i rispettivi allenatori, analizzando le differenze
di età e genere. I dati sono stati analizzati attraverso il test di Mann-Whitney per confrontare le tre scale
somministrate ed il test di Kruskal-Wallis per analizzare le differenze di sesso ed età. Inoltre il test di
Wilcoxon ha consentito di confrontare la scala dell’allenatore ideale con quella della percezione che
gli atleti hanno del proprio attuale allenatore. L’allenatore è visto come meno propenso a dare istruzioni,
meno supportivo e fornirebbe meno feedback positivi. Dai dati sembra che l’allenatore ideale debba dare
meno istruzioni e direttive rispetto a quanto dice di fare l’allenatore attuale, ma dovrebbe darne di più
rispetto a quanto è invece percepito dai ragazzi. Per spiegare questi risultati si ipotizza l’esistenza di una
difficoltà a livello comunicativo.
PAROLE CHIAVE
Leadership in contesti sportivi; relazione coach-atleti; LSS; squadre di calcio.
ABSTRACT
Sportive activity assumes an important role for young people since it contributes to the harmonic
development of individuals and to their well-being in terms of psycho-physical, social and relational
well-being and it is also fundamental as a formative experience. The role of the coach, who represents
the guide of the team, consists in managing relations, educating, being a model and his role is also
important in order to understand how the team works in terms of motivation and performance.
The Chelladurai’s Multidimensional Model allows to examine the effectiveness of leadership functioning
in sportive contexts by considering interaction and interdependence of leader/team/context, which can
be evaluated by using the Leadership Scale for Sports (LSS). The aim of this research regards the analysis of leadership characteristics in 130 soccer players (111 males and 19 females) aging from 12 to 20,
and their respective coaches, by analyzing age and gender differences. Data were analyzed with the
Mann-Whitney test which was used to compare the 3 scale administered and the Kruskal-Wallis test
was used to analyze the differences in age and sex. Moreover we used the Wilcoxon test to allow
the comparison between the scale which refers to the ideal coach with the one of the actual coach.
The coach is perceived to be less instructive, supportive and he encourages less their athletes by giving
positive feedback. The ideal coach seems to give less information and instructions than the coach say
to do, but he might give more of them as the athletes say. In order to explain this results we hypothesize
the presence of some difficulties in communication.
KEY WORDS
Leadership in sport contexts; coach-athlete relation; LSS; soccer teams.
INTRODUZIONE ED OBIETTIVI
La leadership è quel processo attraverso il quale è possibile influenzare individui e gruppi nel
raggiungimento di obiettivi (Barrow, 1977). Nel caso di squadre sportive, intese come sistemi dinamici di relazioni, gli obiettivi di squadra sono perseguibili attraverso continue interazioni tra i membri e con l’allenatore che cerca di incrementare le abilità dei singoli guidando gli
atleti attraverso allenamenti che si configurano come training non solo fisici, ma anche tecnici, tattici e psicologici (Bompa, 1983; Martens, 1987).
Studiare i processi di leadership in contesti sportivi diviene dunque importante in quanto permette di comprendere molti degli aspetti che riguardano la performance sportiva (Chelladurai
e Saleh, 1980). Inoltre dagli studi in letteratura emerge come oltre alle interazioni tra leader e
coloro che lo seguono (Tannenbaum, Weschler, e Massarik, 1961), ossia rispettivamente il
18
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT Numero 1 – 2008
4. GIORNALE ITALIANO
RICERCHE
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
L E DINAMICHE DI GRUPPO E LE CONVINZIONI DI EFFICACIA
IN DUE DIFFERENTI DISCIPLINE SPORTIVE
Francesca Castellini
Dario Monzani
Andrea Greco
Università degli Studi di Milano Bicocca
INTRODUZIONE
RIASSUNTO
Lo studio delle dinamiche di gruppo nella psicologia
dello sport si è generalmente occupato delle
discipline di squadra. Il presente contributo indaga
la coesione di gruppo e le convinzioni di efficacia
collettiva e personale in due differenti discipline
sportive: il basket, tipico sport di squadra, e l’atletica
leggera, tipico sport individuale. Rispetto alle
dimensioni indagate è stato esplorato il ruolo di età,
sesso, anzianità agonistica, categoria (nel basket)
e specialità (nell’atletica). Alla ricerca hanno
partecipato 292 soggetti, 131 atleti di differenti
specialità e 161 giocatori di basket di diverse
categorie, a cui sono stati somministrati questionari
finalizzati a valutare l’efficacia percepita personale
e collettiva e il GEQ per la misura della coesione;
le scale di efficacia personale e collettiva, di nuova
costruzione, indagano numerose dimensioni che
vanno dalla gestione delle emozioni alla relazione
col gruppo e l’allenatore. I risultati mostrano livelli
più alti di integrazione sociale tra giocatori ed atleti
più giovani, e una maggiore coesione nelle femmine
di entrambi gli sport; le convinzioni di efficacia
collettiva risultano maggiori nelle squadre di
pallacanestro che giocano nelle più alte serie
del campionato; inoltre, per gli atleti si sono rilevati
alti livelli di aggregazione sociale, più bassi per
i giocatori di pallacanestro.
PAROLE CHIAVE
Efficacia personale; efficacia collettiva;
coesione di squadra.
ABSTRACT
TIn sport psychology, the study of group dynamics
has been generally focused on team disciplines. The
present study explores group cohesion and self and
collective efficacy beliefs, in two sports: basketball,
a typical team sport, and athletics, a typical individual
sport. The role of several variables, such as age, sex,
agonistic seniority, category (for basketball) and
specializations (for athletics) has been investigated.
The research involved 292 individuals: 131 athletes
of several specializations and 161 basketball players
of several categories, which has been asked to fill
in various questionnaires in order to measure self and
collective efficacy beliefs and the GEQ for measuring
cohesion. The individual and collective efficacy scales
are new and assess several dimensions, from
emotions regulation to relationship within the group
and with the coach. Results show higher levels of
social integration in young basketball player and
athletes, and a higher cohesion in females of both
sports. Moreover, collective efficacy beliefs are higher
in basketball teams which play in high leagues,
and social attraction is higher for athletes than
for basketball players.
KEY WORDS
Self-efficacy beliefs ; collective efficacy beliefs;
group cohesion.
L’atletica leggera è un tipico sport individuale
nel quale l’atleta agisce da solo, contro uno o
più avversari: è, inoltre, uno sport fianco a
fianco e “indipendente” a causa della mancanza di attività coordinata tra i singoli atleti.
Al contrario, la pallacanestro, è un tipico sport
di squadra, dove l’atleta agisce contro la
squadra avversaria, in quanto membro di un
gruppo; è uno sport faccia a faccia e dipendente-interattivo a causa della forte cooperazione che si instaura tra i giocatori: per questi
motivi rientra tra gli sport definiti “gioco”, cioè
sport che si pratica con infinite variazioni possibili, dettate dalle specifiche situazioni, entro
le regole proprie di ogni attività (Tassi, 1993).
La differenziazione tra sport individuali e sport
di squadra si basa principalmente sul momento della gara e della competizione; gli
allenamenti, invece, si svolgono solitamente
in gruppo in entrambe le tipologie di sport. Il
“gruppo”, quindi, esiste anche negli sport
individuali, nonostante la responsabilità del
risultato raggiunto in gara appartenga al singolo atleta, che gareggia comunque in nome
di una squadra o società sportiva di cui fa
parte. Il gruppo è quindi un importante
“comune denominatore” di entrambe le tipologie di sport, benché scarsamente considerato negli sport individuali.
Zelli (2002) distingue i gruppi in “non sociali”
e “sociali”. Nel primo caso si riferisce ad un
insieme di persone che stanno nello stesso
posto nello stesso momento, ma che non
comunicano tra loro; il gruppo sociale è, invece, l’insieme di due o più persone che interagiscono tra loro e sono interdipendenti: i loro
bisogni e i loro scopi, infatti, fanno sì che
siano dipendenti l’uno dall’altro durante la
gara e nel raggiungimento degli obiettivi.
Secondo questa distinzione i gruppi sportivi
rientrano certamente tra i gruppi sociali. Però,
a differenza di quanto accade negli sport collettivi dove i giocatori lavorano ed interagiscono sempre sia in allenamento che durante le
competizioni, negli sport individuali ogni atleta affronta la gara da solo. Per questo solo
quando ci si riferisce a gruppi di giocatori di
una stessa società si parla di “squadra” quale
“gruppo sociale orientato al compito e alla
prestazione, i cui membri sono interdipendenti e sviluppano una forte identità collettiva” (Wegner e Whilhelm, 1999, p 15).
Gruppo e squadra non sono quindi la medesima cosa: la squadra può essere considerata un particolare tipo di gruppo, o meglio
qualcosa di più di un semplice gruppo; infat-
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT Numero 1 – 2008
23
5. GIORNALE ITALIANO
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
P S ICOPATOLOGIE FEMMINILI NELLO SPORT
E DIFFERENZA DI GENERE
Alessandra Parroni
Marta Corazzi
Lucia Corazza
Comitato Regionale Umbro
per il Gioco e lo Sport
RIASSUNTO
Nonostante la presenza femminile sia sempre più massiccia anche in ambiti sportivi un tempo considerati
prettamente maschili, come la boxe, il calcio, il rugby, scarseggiano ancora studi e letteratura scientifica in merito
alle differenze sessuali. L’importanza attribuita dalle atlete alla mediazione maschile nella valutazione dei propri
successi o insuccessi è rilevante nella pratica sportiva, poiché gli allenatori sono prevalentemente uomini, mentre
difficoltosi appaiono l’affidamento ad una donna ed il riconoscimento dell’autorevolezza femminile. Anche come
modelli ideali, con i quali confrontarsi nelle discipline agonistiche, vengono più spesso indicati dalle donne i
campioni del sesso opposto. Da un rapporto tutto “di genere” con il proprio corpo sessuato scaturiscono poi non
infrequenti patologie e disagi psichici, fra i quali i più evidenti sono i disturbi del comportamento alimentare,
il controllo ossessivo e l’eccessivo sfruttamento dell’efficienza fisica e della “performance”, il desiderio, talvolta
esasperato,di mantenere un “corpo da bambina” o ritornare ad una androginia preadolescenziale, tramite
la cancellazione dei cicli mestruali. Anche l’elevata statura o un particolare sviluppo della massa muscolare,
entrambe caratteristiche essenziali in sport quali, ad esempio il basket, possono indurre dismorfofobie
e problematiche di accettazione della propria immagine fisica.
PAROLE CHIAVE
Genere; Differenza sessuale; Psicopatologie femminili specifiche ed aspecifiche da sport; Dismorfofobie;
Androginia
ABSTRACT
Despite the increasingly presence of women in sport, especially in those usually practiced by male, such as
boxing, football, rugby, there are still insufficient studies and literature on sexual differences. The importance
attributed to masculine mediation in evaluating successes or failures from the athletes in competitive settings
remains significant, because coaches and trainers are mostly men. Male champions are then more often viewed
by women as ideals models. Psychical diseases and psychopathologies are not infrequent. The most
frequent are eating disorders, obsessive control, and exploitation of physical efficiency and performance, namely,
the desire to maintain a “child body” or to return to preadolescential androgyny through the control or elimination
of the menstruations. Even height or muscle development, which are important characteristics in sports such as
basket, can lead to dismorfofobie and problems of acceptance of individual physical image.
KEY WORDS
Gender; Sexual difference; Specific and aspecific psychopathologies from sport; dismorfofobie; androgyny
Con il termine “genere” (dall’inglese “gender”) si intendono le aspettative sociali e culturali riguardo all’appartenenza biologica ed anatomica
di ciascun individuo al sesso maschile o femminile. L’identità di genere è il nucleo organizzatore dell’esperienza psichica e della relazione
con il mondo esterno. Chi si occupa di psicologia sa che le dimensioni interne del femminile e del maschile sono labili e complesse, spesso fluttuanti, e non si inscrivono nel dualismo rigido della struttura biologica ed anatomica. In pari modo può comunque constatare senza
alcun dubbio una specificità nei processi di costruzione della soggettività femminile ed una differenziazione, rispetto al maschile, nel percorso di sviluppo psicologico.
Gli “studi di genere” (“gender studies”), volti a verificare le effettive differenze fra uomini e donne in vari settori, sono completamente assenti dalla ricerca psicologica internazionale sino all’inizio degli anni ottanta. Per più di un secolo le teorie psicologiche si sono basate esclusivamente sul soggetto maschile. Significativo è che Freud sia giunto a formulare una teoria dello sviluppo infantile unica per entrambi i generi,
pur essendosi basato soprattutto sull’osservazione e l’ascolto di
donne. Del resto fu il primo a parlare di “indicibilità” dell’esperienza
femminile, soprattutto per quanto ne concerne la sessualità e l’affettività, tanto che le definì “un continente oscuro”. Anche i contributi femminili al pensiero psicoanalitico, come quelli di Anna Freud, Marie
Bonaparte, Helene Deutsch, Karen Horney ed altre, riconducono
comunque la donna ad una mancanza: ella è non-uomo, definita per
negazione.
Il nostro contributo consiste in una rassegna critica degli studi inerenti la specificità dei disagi e delle psicopatologie femminili nelle discipline agonistiche. Premettiamo che riguardo alle differenze di genere e
le loro implicazioni nella psicologia dello sport, la disamina accurata
della letteratura e delle ricerche esistenti fa riscontrare una forte carenza. Lo sport è tradizionalmente un dominio maschile, ma negli ultimi
anni si sono verificati notevoli cambiamenti, includendo una sempre
più massiccia presenza femminile anche in discipline un tempo considerate prettamente maschili come la boxe, il calcio, il rugby, il ciclismo
agonistico. Cann (1991) ha identificato fra i fattori sociali che hanno
limitato la partecipazione femminile allo sport principalmente la rappresentazione estetica del corpo femminile, secondo la quale, fino agli
anni cinquanta, l’assenza di sviluppo muscolare era una caratteristica
desiderabile. Le attività motorie considerate appropriate per le donne
erano la danza, il pattinaggio artistico, il tennis e l’equitazione, poi gli
sport individuali o che comunque non implicassero contatti fisici.
Ricordiamo che la prima squadra di ginnastica preparatoria femminile
fu fondata a Torino dall’istruttore svizzero Rudolph Obermann nel
1867.
Nella prima metà del novecento iniziano le discipline olimpioniche ed
aumenta la partecipazione delle donne a sport di squadra e di contatto, mentre l’educazione fisica diviene materia scolastica anche per le
ragazze. Nel periodo fascista in Italia lo sport viene associato alla virilità, mentre le donne devono praticare attività che ne esaltino i movimenti aggraziati. Con l’accesso femminile al voto ed il diffondersi del
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT Numero 1 – 2008
31
6. ESPERIENZE
GIORNALE ITALIANO
ESPERIENZE
DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
S FERA: UN MODELLO PER IL MIGLIORAMENTO CONTINUO
IN PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giuseppe Vercelli
Claudia Gambarino
Unità Operativa di Psicologia
dello Sport – SUISM –
Università degli Studi di Torino
RIASSUNTO
Il modello SFERA è stato sviluppato all’interno dell’Unità
Operativa di Psicologia dello Sport – Suism di Torino,
coniugando l’esperienza e l’osservazione maturata sul campo
e la ricerca scientifica, condotta analizzando le prestazioni di
centinaia di atleti che hanno raggiunto prestazioni di alto livello.
Tale modello, volto all’ottimizzazione della prestazione ed
al miglioramento continuo, ipotizza che si possano evidenziare
cinque fattori fondamentali, sui quali agire per la strutturazione
della rappresentazione mentale dell’atleta. Le dimensioni
riassunte attraverso l’acronimo SFERA sono Sincronia, punti di
Forza, Energia, Ritmo, Attivazione. Attualmente viene utilizzato
per la preparazione mentale di alcune Federazioni Sportive,
quali per esempio la FISI (Federazione Italiana Sport Invernali)
e la FICK (Federazione Italiana Canoa Kayak). Vi è inoltre la
possibilità di esportare la metodologia propria di SFERA in altri
ambiti operativi, collegati, per esempio, alla psicologia del lavoro, alla formazione aziendale e al management. Attualmente
sono in corso protocolli di ricerca, che hanno come obiettivo
la strutturazione e validazione di strumenti di valutazione ed
analisi, al fine di una codifica scientifica dei risultati ottenuti.
Il modello SFERA è stato sviluppato all’interno dell’Unità Operativa di Psicologia
dello Sport – Suism di Torino, coniugando l’esperienza e l’osservazione maturata
sul campo e la ricerca scientifica, condotta analizzando le prestazioni di centinaia di atleti che hanno raggiunto prestazioni di alto livello.
Attraverso una ricerca intervento, si è giunti allo sviluppo di un modello italiano
di tipo complesso, multidimensionale, con l’obiettivo di sistematizzare procedure che consentano l’ottimizzazione della prestazione ed il miglioramento continuo. Tale modello, nasce dalle basi teoriche del costruttivismo e ipotizza che si
possano evidenziare cinque fattori fondamentali, sui quali agire per la strutturazione della rappresentazione mentale dell’atleta. Le dimensioni non sono indipendenti una dall’altra, bensì ogni fattore è, in modo dinamico, alla base di un
altro ed ogni fattore agisce influenzandone reciprocamente il miglioramento e il
potenziamento.
In una prima fase è stata quindi effettuata una ricerca su un campione di 102 sciatori di alto livello, che ha utilizzato i seguenti strumenti di valutazione: intervista
semi-strutturata, Big Five Questionnaire (BFQ) (Caprara, Barbaranelli, e Borgogni,
1993), Test di Banati Fischer, Test di Bender – Visual Motor Gestalt Test (Bender,
1979), Heart Rate Variability (HRV).
Dall’analisi statistica dei dati ottenuti al BFQ e dall’analisi qualitativa degli strumenti utilizzati, è stato possibile evidenziare cinque fattori correlati positivamente con una prestazione di eccellenza, che hanno così delineato un Profilo
Emotivo. Tali fattori – Motivazione – Adattamento – Stabilità Emotiva – Energia –
Autoefficacia sono stati in seguito ri-nominalizzati e riassunti nell’acronimo
SFERA. Secondo il presente modello, entrare nella SFERA della massima prestazione, significa “costruire uno stato mentale che porti alla più funzionale rappresentazione della realtà della prestazione” (Vercelli, 2006). “L’entrata” nella SFERA
è favorita dal riconoscimento di un punto di riferimento, chiamato “punto attrattore” dal quale si può iniziare il percorso.
I FATTORI DELLA SFERA
PAROLE CHIAVE
Sincronia
SFERA; miglioramento continuo; ottimizzazione prestazione
La sincronia è la capacità di essere perfettamente presenti e concentrati su ciò
che si sta facendo nel momento in cui lo si sta facendo. È puro presente, vissuto, istante per istante, in uno stato di perfetta connessione tra mente e corpo.
Un atleta è in sincronia nel momento in cui riesce a fare ed immaginare allo stesso tempo, quando riesce ad agire nel qui ed ora, senza dialogo interno rispetto
al passato (per esempio ho sbagliato) o al futuro (per esempio non devo cadere).
Inoltre, in questo particolare stato si può raggiungere una perfetta corrispondenza tra risorse interne e risorse esterne. Nel momento in cui si è in sincronia si ha
la sensazione che il corpo e la mente siano un’unica cosa e parlino lo stesso linguaggio.
La mancanza di sincronia si esprime quindi principalmente attraverso una dissociazione tra mente e corpo. Questo avviene quando la mente si allontana dal presente e viaggia verso il futuro o ritorna al passato. Esempi di questo allontanamento dal presente sono il “pensare ad altro”, focalizzarsi sul giudizio degli altri
rispetto a quello che stiamo facendo, pensare a cose fatte in precedenza o da
fare in seguito, aver paura di sbagliare, focalizzarsi sul risultato e non sull’azione.
La sincronia si può allenare in diversi modi, attraverso, per esempio, esercizi sul
proprio dialogo interno, oppure attraverso l’allenamento al mantenimento di una
maggiore consapevolezza sul qui ed ora.
ABSTRACT
The SFERA model has been developed by the Sport
Psychology Unit of the University of Turin, Faculty of Motor
Science, combining observation and practical experience
on the field and the scientific research, conducted analyzing
hundreds of athletes that have reached high-level
performances. The aims of the model are the performance
optimization and the continuous improvement, and it
hypothesizes that five fundamental factors can be found. These
factors are important for structuring the mental representation
of athletes. The dimensions summarized in the acronym SFERA
are: Synchrony, points of Strength (in italian “Forza”), Energy,
Rhythm, Activation. Currently the SFERA model is used for
the mental training of some Sport Federations, like FISI (Italian
Winter Sports Federation) and FICK (Italian Canoe Kayak
Federation). Furthermore, there is the possibility to export the
SFERA methodology in others practical contests, linked, for
example, to the work and organizational psychology, to the
business formation and the management. Actually, scientific
studies are in progress, with the aim to structuralize and
validate an evaluation and analysis tool, with the purpose
of a scientific coding of the research results
KEY WORDS
SFERA; continuous improvement; performance optimization
34
Punti di forza
Sono le caratteristiche positive che si è consapevoli di possedere. In gara è infatti importante portare solo i punti di forza, per lasciare agli allenamenti successivi le aree di miglioramento. Il primo passo per poter realizzare questo obiettivo è
necessariamente saper riconoscere i propri punti di forza, saperli identificare,
esserne consapevoli e valorizzarli.
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT Numero 1 – 2008