Febbraio 2011
Materiale didattico utilizzato durante il corso "Mappe mentali e concettuali" realizzato nell'Isola Imparafacile da Imparafacile Runo (aka Giovanni Dalla Bona)
Il periodo che intercorre tra la decisione di avere un figlio e i primi anni di vita del nuovo arrivato rappresentano un momento di grande importanza sia per la persona che diventerà genitore sia per la persona che presto si affaccerà al mondo. Sono molti gli aspetti che coinvolgono genitore-figlio in questa fase di vita: la gravidanza, la nascita, l’allattamento, il sonno, l’alimentazione.
Lo psicologo perinatale è un professionista che possiede una preparazione specifica in uno o più ambiti e ha il compito di guidare, aiutare, sostenere e supportare i genitori in questo periodo di vita. La figura dello psicologo perinatale è coinvolta durante i corsi di accompagnamento alla nascita, nella collaborazione con altri specialisti come ginecologi, ostetriche, consulenti professionali in allattamento, psichiatri e pediatri.
In queste slide viene presentato il ruolo dello psicologo perinatale con un’attenzione agli ambiti e alle aree di intervento. Si cercherà inoltre di delineare nello specifico quali competenze e conoscenze sono necessarie per lavorare in quest’ambito.
Obiettivi
- Saper definire la psicologia perinatale
- Riconoscere ed individuare ambiti e aree di intervento della psicologia perinatale
- Conoscere i contenuti della psicologia perinatale
- Identificare il ruolo dello psicologo perinatale
Partendo da Plutarco, attraverso i quadri di Magritte, ci soffermiamo su l' applicazione di questo aforisma di Alfred Korzybski, con l' intento di contrapporre al neo-riduzionismo il pensiero di Gregory Bateson.
Elementi che caratterizzano la comunicazione e assiomi della comunicazione di Paul Watzlawick.
Ada Moscarella
psicologa, mediatrice familiare
www.ampsico.it
http://mifacciobene.wordpress.com
Febbraio 2011
Materiale didattico utilizzato durante il corso "Mappe mentali e concettuali" realizzato nell'Isola Imparafacile da Imparafacile Runo (aka Giovanni Dalla Bona)
Il periodo che intercorre tra la decisione di avere un figlio e i primi anni di vita del nuovo arrivato rappresentano un momento di grande importanza sia per la persona che diventerà genitore sia per la persona che presto si affaccerà al mondo. Sono molti gli aspetti che coinvolgono genitore-figlio in questa fase di vita: la gravidanza, la nascita, l’allattamento, il sonno, l’alimentazione.
Lo psicologo perinatale è un professionista che possiede una preparazione specifica in uno o più ambiti e ha il compito di guidare, aiutare, sostenere e supportare i genitori in questo periodo di vita. La figura dello psicologo perinatale è coinvolta durante i corsi di accompagnamento alla nascita, nella collaborazione con altri specialisti come ginecologi, ostetriche, consulenti professionali in allattamento, psichiatri e pediatri.
In queste slide viene presentato il ruolo dello psicologo perinatale con un’attenzione agli ambiti e alle aree di intervento. Si cercherà inoltre di delineare nello specifico quali competenze e conoscenze sono necessarie per lavorare in quest’ambito.
Obiettivi
- Saper definire la psicologia perinatale
- Riconoscere ed individuare ambiti e aree di intervento della psicologia perinatale
- Conoscere i contenuti della psicologia perinatale
- Identificare il ruolo dello psicologo perinatale
Partendo da Plutarco, attraverso i quadri di Magritte, ci soffermiamo su l' applicazione di questo aforisma di Alfred Korzybski, con l' intento di contrapporre al neo-riduzionismo il pensiero di Gregory Bateson.
Elementi che caratterizzano la comunicazione e assiomi della comunicazione di Paul Watzlawick.
Ada Moscarella
psicologa, mediatrice familiare
www.ampsico.it
http://mifacciobene.wordpress.com
The document summarizes an employee training program launched by EY called "People Management into action – How to lead High Performing Team". The objectives of the program are to reinforce leaders' awareness of their role, align leader behaviors to develop, motivate and empower employees, and boost the impact of performance management on developing high performing teams. The first module focused on providing clear direction and leadership. Participants found that the program helped consolidate the importance of counseling employees. It stresses that as people are the primary asset, leaders must dedicate time to understanding individual needs and goals to keep employees motivated and engaged.
L'incontro, proposto da Giunti congiuntamente con l'Ordine degli Psicologi della Lombardia, è rivolto a tutti gli iscritti e finalizzato a presentare uno degli strumenti utili per la valutazione dell'orientamento motivazionale.
Il talento è “l’inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività” (Wikipedia).
Non è una Persona e tantomeno una “super Persona”, è una potenzialità. Alla base delle politiche di Talent Management spesso c’è l’idea di cercare, trattenere e coltivare “Persone di talento” che diventano facilmente “Persone con potenzialità” e quindi “giovani”.
Noi, in linea con le più recenti best practices internazionali, proponiamo di focalizzarci su una interpretazione più orientata alla gestione dei talenti delle Persone. Questo punto di vista spinge a considerare centrale lo sviluppo del talento/caratteristica più che della “Persona” e sfuma l’attenzione dalle “Persone con potenzialità” (giovani) aprendo alla considerazione del talento in tutte le fasce di età e di seniority.
Sviluppare le organizzazioni attraverso le persone: i sistemi persolog® per a...Giulia Biguzzi
Le risorse umane e lo sviluppo di un nuovo approccio nella loro gestione costituiscono un punto di forza per le aziende, soprattutto in periodi di crisi. La prensentazione di Monica Davide all'evento #GestionedelleCrisiAziendali Pentadvisory Srl Consulenza integrata
Mida SpA - Talent management, Corrado Bottioguestb9bc3ba
Il talento è “l’inclinazione naturale di una persona a far bene una certa attività” (Wikipedia).
Non è una Persona e tantomeno una “super Persona”, è una potenzialità. Alla base delle politiche di Talent Management spesso c’è l’idea di cercare, trattenere e coltivare “Persone di talento” che diventano facilmente “Persone con potenzialità” e quindi “giovani”.
Noi, in linea con le più recenti best practices internazionali, proponiamo di focalizzarci su una interpretazione più orientata alla gestione dei talenti delle Persone. Questo punto di vista spinge a considerare centrale lo sviluppo del talento/caratteristica più che della “Persona” e sfuma l’attenzione dalle “Persone con potenzialità” (giovani) aprendo alla considerazione del talento in tutte le fasce di età e di seniority.
Con il termine Diversity Management si indica l’adozione di politiche del personale tese a valorizzare le diverse necessità e le aspettative delle varie tipologie di persone che lavorano, in funzione del miglioramento delle performances complessive dell’azienda. In questo lavoro viene analizzato il percorso storico del Diversity Management, nonchè il suo sviluppo nel contesto americano e italiano e i benefici che possono riscontrare le aziende che adottano tale approccio, soffermandosi, in ultima analisi, sull'importanza della leadership per implementare nel migliore dei modi il Diversity Management.
5. 5
Caratteristiche dell’organismo personale
Unitario
● Complementarietà delle persone e
delle loro competenze
2,2m
1,7m 1,6m 1,0m
1,0m
Dinamico
● Variazione dei valori, bisogni e
competenze professionali
Flessibile
● Adattabilità alle variazioni di
contesto
9. 9
Variabili individuali - Competenze
Conoscenze e capacità
tecnico specialistiche
Capacità di gestione
delle relazioni interpersonali
10. 10
Variabili individuali - Valori
Convinzioni e credenze in merito all’attività economica
e alle sue modalità di svolgimento
11. La retribuzione
(per
l’acquisizione
dei beni
necessari a
soddisfare i
bisogni)
Sicurezza fisica,
contratti di
lavoro, stile di
direzione
Possibilità di
interazione,
lavoro di
gruppo,
iniziative di
socializzazione
Contenuti del
lavoro sfidanti,
risultati visibili
e attribuibili
alle persone,
riconoscimenti
Contenuti del
lavoro che
permettono di
esprimere
un’ampia gamma
di competenze
11
Variabili individuali - Bisogni
Bisogni
elementari
Bisogni di
sicurezza
Bisogni di
socialità
Bisogni di
stima
Bisogni di
realizzazione
Abraham
Maslow
(1908-1970)
Frederick
Herzberg
(1923-2000)
Classi di bisogni
Condizioni di soddisfacimento dei bisogni
13. 13
Le variabili sociali - Dinamiche di gruppo
Amministrazione Vendite
Acquisti Marketing
GruppoFormale
Coerenza
Coesione
Cooperazione
Conflitto
Gruppo A Gruppo B
GruppoSociale
14. Cultura: Insieme di idee, valori, credenze, e di
convinzioni condivisi da un insieme di persone
14
Le variabili sociali – cultura aziendale
Sottoculture
Mark, we need to talk about
your understanding of
company culture
Culturaforte
15. 15
Le variabili sociali – Cultura organizzativa
Intel
Google
Insieme di idee, valori, convinzioni,
credenze che hanno per oggetto gli
aspetti critici del sistema organizzativo
Definizione
• Rapporto persona-azienda
• Distribuzione gerarchica autorità
• Dinamica aziendale
Variabili
Sistema
naturale
Tipi di
cultura
organizzativa
Sistema
tecnico
Sistema
politico
Interpretazio
ne del lavoro
Gerarchia
Dovere
individuale
Ottenimento di
ricompense
Contributo
variabile
Differenze di
competenze
Gestione
ordinata
Impegno /
responsabilità
Dinamica
organizzativa
Basata sul
progresso
Condizione
tecnica
Conquista del
potere
17. 17
Domande di verifica
1. Cos’è l’organismo personale e quali sono
le sue caratteristiche?
2. Quali variabili caratterizzano l’organismo
personale?
3. Quali sono le variabili individuali? Come le
descriveresti?
4. Quali sono le variabili sociali? Come le
descriveresti?
5. Quali sono i tipi di cultura organizzativa
esistenti?
Non hai veramente capito qualcosa finché
non sei in grado di spiegarla a tua nonna.
Albert Einstein (1879 - 1955)