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Economia Aziendale
L’assetto organizzativo
Docenti:
Stefano Colli Lanzi
Claudio Sponchioni
2
Indice
● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di
complessità e componenti
● I principi guida nelle scelte di organizzazione
● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output
● La struttura organizzativa: forme di base e varianti
● Le strutture organizzative: criteri di scelta
● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo
● Domande di verifica
3
Assetto organizzativo: definizione
L’insieme delle variabili che configurano l’organismo personale e che
definiscono, indirizzano e coordinano i comportamenti delle persone
Definire, Indirizzare,
coordinare
Comportamenti delle
persone
Insieme delle variabili
configurano organismo pers.
4
Assetto organizzativo: condizioni di efficacia (metafora calcistica)
Obiettivi e
risorse a
disposizione
Livello di
discrezionalità
Deleghe e
responsabilità
Spirito di
squadra
Motivazione
(socialità, stima,
realizzazione)
Meccanismi di
integr. e coord.
(compiti, tempi,
volumi)
Profili personali
e professionali
coerenti
Chiara
definizione delle
mansioni
Modalità
tecniche e
procedure da
seguire
Adeguata
remunerazione
5
Assetto organizzativo: elementi di complessità
Contesto interno
ed esterno
molto dinamico
Razionalità
limitata delle
persone
Comportamenti
organizzativi
non sono
controllabili
Risultati non
sempre
valutabili
Forti relazioni di
interdipendenza
Valori e bisogni
delle persone
disomogenei
Strutture
informali che si
sovrappongono
alle strutture
formali
Comportamenti
opportunistici
Scelte
organizzative
soggette a
vincoli
Storia
dell’azienda
«Path
dependence»
6
Assetto organizzativo: componenti (o variabili organizzative)
Struttura organizzativa
● Struttura
organizzativa di base
(quali unità
organizzative attivare,
compiti e relazioni)
● Struttura delle singole
unità organizzative
(mansioni e
responsabilità)
Distribuzione dell’autorità
● Scelte di
decentramento (chi
prende decisioni)
● Scelte di delega
(grado di libertà delle
scelte)
Sistemi operativi
● Sistemi di
pianificazione
strategica
● Sistemi di
programmazione e
controllo
● Sistemi di gestione del
personale
● Sistemi informativi
7
Indice
● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di
complessità e componenti
● I principi guida nelle scelte di organizzazione
● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output
● La struttura organizzativa: forme di base e varianti
● Le strutture organizzative: criteri di scelta
● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo
● Domande di verifica
8
I principi guida nelle scelte di organizzazione
Scelte organizzative
Orientamento al dinamismoOrientamento alle personeCoerenza interna
9
Coerenza interna
Coerenza interna
Bisogni persone e contenuti mansioni
● Differenti persone sentono vari
bisogni (elementari, sicurezza,
socialità, stima, realizzazione) con
differenti intensità e dunque la
motivazione al lavoro è sollecitata da
differenti condizioni
● Ad esempio, tanto più sono forti i bisogni di
socialità, di stima e di realizzazione tanto più il
lavoro deve essere organizzato in forma di lavoro
di gruppo e con contenuti ricchi
Strategia e struttura
● La struttura organizzativa di base
deve essere scelta in funzione
dell’estensione e della disomogeneità
delle combinazioni economiche
(strategia)
● Ad esempio imprese piccole e semplici devono
adottare una struttura elementare, imprese
medio-grandi con un’unica area d’affari una
struttura funzionale, ecc.
Risulta fondamentale una continua ricerca di coerenza per evitare che un assetto
organizzativo superato diventi un freno alla crescita (coerenza dinamica)
10
Coerenza interna
Orientamento alle persone
Principio economico
● È un principio base per realizzare
condizioni di vita economica duratura
delle impresa
1. In ogni azienda si devono realizzare le condizioni che permetto alle persone di
essere fortemente motivate a lavorare intensamente e in modo contributivo
Esistono ampi spazi di discrezionalità che devono essere riempiti con l’impegno, l’iniziativa. Il rispetto delle
regole formali, paralizzerebbe la vita dell’impresa
2. Necessario creare un clima organizzativo favorevole e una forte coesione all’interno
dei gruppi di persone
I vuoti lasciati da strumenti tecnici devono essere colmati dallo spirito di squadra, dal senso di coesione
3. Sono gli organi di governo economico delle imprese ad avere la responsabilità
di organizzare un assetto organizzativo per favorire uno svolgimento efficiente
delle attività lavorative
Crescenti livelli di efficienza si devono perseguire mediante l’innovazione organizzativa e tecnica piuttosto che
attraverso la pressione sullo sforzo dei prestatori di lavoro
● Le imprese devono essere organizzate
e gestite nel rispetto della dignità
delle persone
Principio etico
11
Indice
● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di
complessità e componenti
● I principi guida nelle scelte di organizzazione
● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output
● La struttura organizzativa: forme di base e varianti
● Le strutture organizzative: criteri di scelta
● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo
● Domande di verifica
12
Struttura organizzativa: definizione
La configurazione unitaria e coordinata degli organi aziendali e degli insiemi
di compiti e di responsabilità assegnai a ciascuno di tali organi
Organi aziendali
Insiemi di compiti e
responsabilità degli organi
Configurazione unitaria e
coordinata
13
Struttura organizzativa: fasi
Analisi combinazioni
economiche
● Analizzando le
combinazioni
economiche
aziendali si
definisce
l’insieme di
compiti che
devono essere
svolti
Criterio
divisione del
lavoro
● Si sceglie un
criterio di
divisione del
lavoro e
l’insieme di
compiti viene
suddiviso in
sottoinsiemi di
compiti per
ciascuna unità
organizzativa
(ufficio, reparto,
ecc.)
Definizione
Gerarchia
● Le varie unità
organizzative
vengono
aggregate a più
livelli di una
gerarchia. La
gerarchia ha
doppio
significato di
comando e di
controllo
Assegnazione
mansioni
● Il sottoinsieme di
compiti
assegnato a
ciascuna unità
organizzativa
viene suddiviso
in aggregati
corrispondenti
alle singole
posizioni.
L’insieme di
compiti assegnati
alle singole
posizioni sono
chiamati
mansioni
14
Struttura organizzativa: output
Organigrammi
Mansionari
Output del
processo di
progettazione della
struttura
organizzativa
Strutturaorganizzativaformale
Elenco di unità
organizzative
Elenco di compiti
per unità
organizzativa
Insieme di relazioni
gerarchiche
15
Indice
● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di
complessità e componenti
● I principi guida nelle scelte di organizzazione
● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output
● La struttura organizzativa: forme di base e varianti
● Le strutture organizzative: criteri di scelta
● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo
● Domande di verifica
16
La struttura organizzativa: forme di base e varianti
Struttura funzionale Struttura elementare Struttura divisionale
Struttura a matrice
Forme di base
Struttura div. con funz. acc. Strutt. funz. con una divis.
Varianti
17
Struttura funzionale
● Impresa di
medie
dimensioni con
unico prodotto
(o prodotti
omogenei),
destinato ad un
solo mercato
(categoria di
clienti
relativamente
omogenei)
● Divisione del
lavoro secondo
il criterio delle
coordinazioni
parziali
(funzioni)
Direzione
Generale
Direzione
Ricerca
Direzione
Commerciale
Direzione
Tecnica
Organo di
governo
economico
Organi
direttivi
Organi
esecutivi
Ufficio
acquisti
materie prime
Ufficio
acquisti
Impianti e
macchine
Reparto
montaggio
18
Struttura elementare
● Impresa di
piccole
dimensioni e
relativamente
semplice
● La funzione di
governo
economico e la
funzione di
direzione sono
svolte da un
unico organo di
direzione
centrale
● Nella struttura
elementare
manca il livello
delle direzioni
di funzione
Direzione
Generale
Organo di
governo
economico
e di direzione
Organi
esecutivi
Ufficio
acquisti
materie prime
Ufficio
acquisti
Impianti e
macchine
Reparto
montaggio
19
Struttura divisionale
● Impresa di
grandi
dimensioni con
combinazioni
produttive
disomogenee
(tipico imprese
diversificazione
non correlata)
● Suddivisione per
combinazioni
parziali
(prodotto-
mercato)
● Ciascuna
divisione è
responsabile del
proprio risultato
reddituale
DT = Direzione Tecnica; DC = Direzione
Commerciale; DR = Direzione Ricerca
Direzione
Generale
Direzione di
divisione
(Prodotto C)
Direzione di
divisione
(Prodotto B)
Direzione di
divisione
(prodotto A)
DT DC DR DT DC DR DT DC DR
Organo di
governo
economico
Organi
Direttivi
I° livello
Organi
esecutivi
Organi
Direttivi
II° livello
20
Struttura a matrice
● Nel caso l’impresa
abbia più linee di
prodotto (Prd. A,
B, C,) tra loro
legate da alcune
relazioni di
comunanza o
interdipendenza di
conoscenze e
complementarietà
di risorse
DT = Direzione Tecnica; DC = Direzione
Commerciale; DR = Direzione Ricerca
Direzione
Generale
DT
DC
DR
Prd.
A
Prd.
B
Prd.
C
21
Struttura divisionale con funzione centralizzata
● Nel caso vi sia la
convenienza a
centralizzare la
funzione di
ricerca e
sviluppo mentre
invece è alta
l’interdipendenz
a tra le funzioni
tecnica e
commerciale.
● Risulta
comunque
opportuno
differenziare gli
orientamenti
manageriali di
ciascuna linea
rispetto alle
altre
DT = Direzione Tecnica; DC = Direzione
Commerciale
Direzione
Generale
Direzione
Ricerca
Direzione di
divisione
(Prodotto B)
Direzione di
divisione
(prodotto A)
DT DC DT DC
Organo di
governo
economico
Organi
Direttivi
I° livello
Organi
esecutivi
Organi
Direttivi
II° livello
22
Struttura funzionale con una divisione
● Nel caso in cui
un’azienda possa
sperimentare
economie di scala
e specializzazione
per due linee di
prodotto. Mentre
per la terza è
necessaria una
divisione ad hoc
perché è molto
forte
l’interdipendenza
tra le funzioni
tecnica,
commerciale e
ricerca
Direzione
Generale
Divisione
Prodotto C
Direzione
Commerciale
Direzione
Tecnica
Prd A Prd B DT DC DR
Organo di
governo
economico
Organi
direttivi
Organi
esecutivi Prd A Prd B
23
Indice
● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di
complessità e componenti
● I principi guida nelle scelte di organizzazione
● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output
● La struttura organizzativa: forme di base e varianti
● Le strutture organizzative: criteri di scelta
● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo
● Domande di verifica
24
Le strutture organizzative: criteri di scelta
Economia di
scala
Valutazione dei
costi in caso di
funzione unitaria
a livello
aziendale e in
caso di
ripartizione tra
le divisioni
Ripartendo una
funzione tra più
divisioni (es. più
stabilimenti, più reti
di vendita) si hanno
duplicazione di costi.
Centralizzando invece
si ottengono economie
di scala
Economie di
specializzazione
Valutazione del
grado di
specializzazione
richiesta nelle
singole funzioni
Tanto più è alta la
specializzazione
richiesta tanto più
sono convenienti
funzioni centralizzate
Economie di
raggio d’azione
Valutazione delle
competenze core
o competenze
distintive comuni
a tutte le
combinazioni
economiche
parziali
Ad esempio la gestione
di un marchio deve
essere gestito a livello
centrale per
garantirne lo sviluppo
e l’integrità
Livello di
interdipendenza
Valutazione del
livello di
interdipendenza
tra le funzioni
Se le funzioni sono
raggruppate in una
divisione si realizza
una forte integrazione
gerarchica, se sono
collocate in diverse
funzioni centralizzate
la loro integrazione è
meno agevole
Fabbisogno di
differenziazione
Valutazione
dell’esigenza di
separare le
funzioni relative
ad una linea di
prodotto da
quelle relative
alle altre
Ad esempio sono
richiesti atteggiamenti
manageriali molto
diversi (orientamento
al mercato vs
all’innovazione)
25
Le strutture organizzative: criteri di scelta
Struttura
Economie di
scala
Economie di
specializzaz.
Economie di
raggio d’azione
Livello di
interdipend.
Fabbisogno di
differenziaz.
Funzionale Alto Alto Alto Basso Basso
Divisionale Basso Basso Alto Alto Alto
Matrice Alto Alto Alto Alto Alto
Mista:
divisionale
con funzione
centralizzata
Alto per
funzione Ricerca
Alto per
funzione Ricerca
Alto per
funzione Ricerca
Alto per
funzione tecnico
commerciale
Alto per
prodotto
Mista
Funzionale
con una
divisione
Alto per
divisione
prodotto A e
prodotto B
Alto per
divisione
prodotto A e
prodotto B
Alto per
divisione
prodotto A e
prodotto B
Alto per
divisione
prodotto C
Alto per
divisione
prodotto C
26
Indice
● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di
complessità e componenti
● I principi guida nelle scelte di organizzazione
● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output
● La struttura organizzativa: forme di base e varianti
● Le strutture organizzative: criteri di scelta
● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo
● Domande di verifica
27
Modello strategia-struttura
Variabili Stadio 1 Stadio 2 Stadio 3 Stadio 4
Dimensioni Piccole Medie e Grandi Medie e Grandi Medie e Grandi
Articolazione
Strategica
Monoprodotto e
monomercato
Gamma di prodotti
omogenei, mercati
ampi omogeni
Diversificazione
correlata, mercati
disomogenei
Diversificazione non
correlata
Potere, stile di
direzione
Accentrato,
personalistico
Decentrato,
manageriale
Decentrato,
manageriale
Decentrato,
manageriale
Valori, principi
Disponibilità,
obbedienza
Efficienza
Efficienza,
flessibilità
Efficienza,
flessibilità
Formalizzazione
dell’assetto
Bassa Alta Alta Alta
Struttura
organizzativa
Elementare Funzionale Mista o a matrice Divisionale
● Multidimensionalità: nelle aziende con combinazioni economiche non semplici il lavoro
può essere sempre diviso secondo più dimensioni (funzioni, linee di prodotto,
tecnologia, aree geoeconomiche, categorie di clienti)
28
Lessico organizzativo
● Compito: è un insieme di attività umane elementari
necessariamente collegate tra loro
● Mansione (job): è l’insieme dei compiti attribuiti ad una
posizione nell’ambito di un’unità organizzativa
● Posizione: è un ruolo definito da un insieme di compiti o
mansioni
● Ruolo: è un modello di comportamento che soddisfa le
esigenze e le aspettative del gruppo nei confronti
dell’individuo per il fatto di ricoprire una determinata
posizione lavorativa
● Organo (unità organizzativa): insieme di posizioni finalizzate
ad un obiettivo
29
Indice
● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di
complessità e componenti
● I principi guida nelle scelte di organizzazione
● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output
● La struttura organizzativa: forme di base e varianti
● Le strutture organizzative: criteri di scelta
● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo
● Domande di verifica
30
Domande di verifica
1. Qual è la definizione di assetto
organizzativo? Quali sono le condizioni di
efficacia, gli elementi di complessità e le
variabili organizzative?
2. Quali sono i principi guida delle scelte
organizzative? Cosa si intende per
coerenza interna, orientamento alle
persone e orientamento al dinamismo?
Perché sono importanti?
3. Qual è la definizione di struttura
organizzativa? Quali sono le fasi
attraverso le quali si arriva alla struttura
organizzativa? E quali gli output del
processo?
4. Quali sono le principali forme di struttura
organizzativa, le relative caratteristiche, i
criteri di scelta e i vantaggi/svantaggi di
ciascuna?
5. Che cosa si intende per modello struttura
strategia e multidimensionalità?
Non hai veramente capito qualcosa finché
non sei in grado di spiegarla a tua nonna.
Albert Einstein (1879 - 1955)

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Assetto Organizzativo

  • 2. 2 Indice ● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di complessità e componenti ● I principi guida nelle scelte di organizzazione ● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output ● La struttura organizzativa: forme di base e varianti ● Le strutture organizzative: criteri di scelta ● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo ● Domande di verifica
  • 3. 3 Assetto organizzativo: definizione L’insieme delle variabili che configurano l’organismo personale e che definiscono, indirizzano e coordinano i comportamenti delle persone Definire, Indirizzare, coordinare Comportamenti delle persone Insieme delle variabili configurano organismo pers.
  • 4. 4 Assetto organizzativo: condizioni di efficacia (metafora calcistica) Obiettivi e risorse a disposizione Livello di discrezionalità Deleghe e responsabilità Spirito di squadra Motivazione (socialità, stima, realizzazione) Meccanismi di integr. e coord. (compiti, tempi, volumi) Profili personali e professionali coerenti Chiara definizione delle mansioni Modalità tecniche e procedure da seguire Adeguata remunerazione
  • 5. 5 Assetto organizzativo: elementi di complessità Contesto interno ed esterno molto dinamico Razionalità limitata delle persone Comportamenti organizzativi non sono controllabili Risultati non sempre valutabili Forti relazioni di interdipendenza Valori e bisogni delle persone disomogenei Strutture informali che si sovrappongono alle strutture formali Comportamenti opportunistici Scelte organizzative soggette a vincoli Storia dell’azienda «Path dependence»
  • 6. 6 Assetto organizzativo: componenti (o variabili organizzative) Struttura organizzativa ● Struttura organizzativa di base (quali unità organizzative attivare, compiti e relazioni) ● Struttura delle singole unità organizzative (mansioni e responsabilità) Distribuzione dell’autorità ● Scelte di decentramento (chi prende decisioni) ● Scelte di delega (grado di libertà delle scelte) Sistemi operativi ● Sistemi di pianificazione strategica ● Sistemi di programmazione e controllo ● Sistemi di gestione del personale ● Sistemi informativi
  • 7. 7 Indice ● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di complessità e componenti ● I principi guida nelle scelte di organizzazione ● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output ● La struttura organizzativa: forme di base e varianti ● Le strutture organizzative: criteri di scelta ● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo ● Domande di verifica
  • 8. 8 I principi guida nelle scelte di organizzazione Scelte organizzative Orientamento al dinamismoOrientamento alle personeCoerenza interna
  • 9. 9 Coerenza interna Coerenza interna Bisogni persone e contenuti mansioni ● Differenti persone sentono vari bisogni (elementari, sicurezza, socialità, stima, realizzazione) con differenti intensità e dunque la motivazione al lavoro è sollecitata da differenti condizioni ● Ad esempio, tanto più sono forti i bisogni di socialità, di stima e di realizzazione tanto più il lavoro deve essere organizzato in forma di lavoro di gruppo e con contenuti ricchi Strategia e struttura ● La struttura organizzativa di base deve essere scelta in funzione dell’estensione e della disomogeneità delle combinazioni economiche (strategia) ● Ad esempio imprese piccole e semplici devono adottare una struttura elementare, imprese medio-grandi con un’unica area d’affari una struttura funzionale, ecc. Risulta fondamentale una continua ricerca di coerenza per evitare che un assetto organizzativo superato diventi un freno alla crescita (coerenza dinamica)
  • 10. 10 Coerenza interna Orientamento alle persone Principio economico ● È un principio base per realizzare condizioni di vita economica duratura delle impresa 1. In ogni azienda si devono realizzare le condizioni che permetto alle persone di essere fortemente motivate a lavorare intensamente e in modo contributivo Esistono ampi spazi di discrezionalità che devono essere riempiti con l’impegno, l’iniziativa. Il rispetto delle regole formali, paralizzerebbe la vita dell’impresa 2. Necessario creare un clima organizzativo favorevole e una forte coesione all’interno dei gruppi di persone I vuoti lasciati da strumenti tecnici devono essere colmati dallo spirito di squadra, dal senso di coesione 3. Sono gli organi di governo economico delle imprese ad avere la responsabilità di organizzare un assetto organizzativo per favorire uno svolgimento efficiente delle attività lavorative Crescenti livelli di efficienza si devono perseguire mediante l’innovazione organizzativa e tecnica piuttosto che attraverso la pressione sullo sforzo dei prestatori di lavoro ● Le imprese devono essere organizzate e gestite nel rispetto della dignità delle persone Principio etico
  • 11. 11 Indice ● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di complessità e componenti ● I principi guida nelle scelte di organizzazione ● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output ● La struttura organizzativa: forme di base e varianti ● Le strutture organizzative: criteri di scelta ● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo ● Domande di verifica
  • 12. 12 Struttura organizzativa: definizione La configurazione unitaria e coordinata degli organi aziendali e degli insiemi di compiti e di responsabilità assegnai a ciascuno di tali organi Organi aziendali Insiemi di compiti e responsabilità degli organi Configurazione unitaria e coordinata
  • 13. 13 Struttura organizzativa: fasi Analisi combinazioni economiche ● Analizzando le combinazioni economiche aziendali si definisce l’insieme di compiti che devono essere svolti Criterio divisione del lavoro ● Si sceglie un criterio di divisione del lavoro e l’insieme di compiti viene suddiviso in sottoinsiemi di compiti per ciascuna unità organizzativa (ufficio, reparto, ecc.) Definizione Gerarchia ● Le varie unità organizzative vengono aggregate a più livelli di una gerarchia. La gerarchia ha doppio significato di comando e di controllo Assegnazione mansioni ● Il sottoinsieme di compiti assegnato a ciascuna unità organizzativa viene suddiviso in aggregati corrispondenti alle singole posizioni. L’insieme di compiti assegnati alle singole posizioni sono chiamati mansioni
  • 14. 14 Struttura organizzativa: output Organigrammi Mansionari Output del processo di progettazione della struttura organizzativa Strutturaorganizzativaformale Elenco di unità organizzative Elenco di compiti per unità organizzativa Insieme di relazioni gerarchiche
  • 15. 15 Indice ● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di complessità e componenti ● I principi guida nelle scelte di organizzazione ● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output ● La struttura organizzativa: forme di base e varianti ● Le strutture organizzative: criteri di scelta ● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo ● Domande di verifica
  • 16. 16 La struttura organizzativa: forme di base e varianti Struttura funzionale Struttura elementare Struttura divisionale Struttura a matrice Forme di base Struttura div. con funz. acc. Strutt. funz. con una divis. Varianti
  • 17. 17 Struttura funzionale ● Impresa di medie dimensioni con unico prodotto (o prodotti omogenei), destinato ad un solo mercato (categoria di clienti relativamente omogenei) ● Divisione del lavoro secondo il criterio delle coordinazioni parziali (funzioni) Direzione Generale Direzione Ricerca Direzione Commerciale Direzione Tecnica Organo di governo economico Organi direttivi Organi esecutivi Ufficio acquisti materie prime Ufficio acquisti Impianti e macchine Reparto montaggio
  • 18. 18 Struttura elementare ● Impresa di piccole dimensioni e relativamente semplice ● La funzione di governo economico e la funzione di direzione sono svolte da un unico organo di direzione centrale ● Nella struttura elementare manca il livello delle direzioni di funzione Direzione Generale Organo di governo economico e di direzione Organi esecutivi Ufficio acquisti materie prime Ufficio acquisti Impianti e macchine Reparto montaggio
  • 19. 19 Struttura divisionale ● Impresa di grandi dimensioni con combinazioni produttive disomogenee (tipico imprese diversificazione non correlata) ● Suddivisione per combinazioni parziali (prodotto- mercato) ● Ciascuna divisione è responsabile del proprio risultato reddituale DT = Direzione Tecnica; DC = Direzione Commerciale; DR = Direzione Ricerca Direzione Generale Direzione di divisione (Prodotto C) Direzione di divisione (Prodotto B) Direzione di divisione (prodotto A) DT DC DR DT DC DR DT DC DR Organo di governo economico Organi Direttivi I° livello Organi esecutivi Organi Direttivi II° livello
  • 20. 20 Struttura a matrice ● Nel caso l’impresa abbia più linee di prodotto (Prd. A, B, C,) tra loro legate da alcune relazioni di comunanza o interdipendenza di conoscenze e complementarietà di risorse DT = Direzione Tecnica; DC = Direzione Commerciale; DR = Direzione Ricerca Direzione Generale DT DC DR Prd. A Prd. B Prd. C
  • 21. 21 Struttura divisionale con funzione centralizzata ● Nel caso vi sia la convenienza a centralizzare la funzione di ricerca e sviluppo mentre invece è alta l’interdipendenz a tra le funzioni tecnica e commerciale. ● Risulta comunque opportuno differenziare gli orientamenti manageriali di ciascuna linea rispetto alle altre DT = Direzione Tecnica; DC = Direzione Commerciale Direzione Generale Direzione Ricerca Direzione di divisione (Prodotto B) Direzione di divisione (prodotto A) DT DC DT DC Organo di governo economico Organi Direttivi I° livello Organi esecutivi Organi Direttivi II° livello
  • 22. 22 Struttura funzionale con una divisione ● Nel caso in cui un’azienda possa sperimentare economie di scala e specializzazione per due linee di prodotto. Mentre per la terza è necessaria una divisione ad hoc perché è molto forte l’interdipendenza tra le funzioni tecnica, commerciale e ricerca Direzione Generale Divisione Prodotto C Direzione Commerciale Direzione Tecnica Prd A Prd B DT DC DR Organo di governo economico Organi direttivi Organi esecutivi Prd A Prd B
  • 23. 23 Indice ● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di complessità e componenti ● I principi guida nelle scelte di organizzazione ● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output ● La struttura organizzativa: forme di base e varianti ● Le strutture organizzative: criteri di scelta ● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo ● Domande di verifica
  • 24. 24 Le strutture organizzative: criteri di scelta Economia di scala Valutazione dei costi in caso di funzione unitaria a livello aziendale e in caso di ripartizione tra le divisioni Ripartendo una funzione tra più divisioni (es. più stabilimenti, più reti di vendita) si hanno duplicazione di costi. Centralizzando invece si ottengono economie di scala Economie di specializzazione Valutazione del grado di specializzazione richiesta nelle singole funzioni Tanto più è alta la specializzazione richiesta tanto più sono convenienti funzioni centralizzate Economie di raggio d’azione Valutazione delle competenze core o competenze distintive comuni a tutte le combinazioni economiche parziali Ad esempio la gestione di un marchio deve essere gestito a livello centrale per garantirne lo sviluppo e l’integrità Livello di interdipendenza Valutazione del livello di interdipendenza tra le funzioni Se le funzioni sono raggruppate in una divisione si realizza una forte integrazione gerarchica, se sono collocate in diverse funzioni centralizzate la loro integrazione è meno agevole Fabbisogno di differenziazione Valutazione dell’esigenza di separare le funzioni relative ad una linea di prodotto da quelle relative alle altre Ad esempio sono richiesti atteggiamenti manageriali molto diversi (orientamento al mercato vs all’innovazione)
  • 25. 25 Le strutture organizzative: criteri di scelta Struttura Economie di scala Economie di specializzaz. Economie di raggio d’azione Livello di interdipend. Fabbisogno di differenziaz. Funzionale Alto Alto Alto Basso Basso Divisionale Basso Basso Alto Alto Alto Matrice Alto Alto Alto Alto Alto Mista: divisionale con funzione centralizzata Alto per funzione Ricerca Alto per funzione Ricerca Alto per funzione Ricerca Alto per funzione tecnico commerciale Alto per prodotto Mista Funzionale con una divisione Alto per divisione prodotto A e prodotto B Alto per divisione prodotto A e prodotto B Alto per divisione prodotto A e prodotto B Alto per divisione prodotto C Alto per divisione prodotto C
  • 26. 26 Indice ● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di complessità e componenti ● I principi guida nelle scelte di organizzazione ● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output ● La struttura organizzativa: forme di base e varianti ● Le strutture organizzative: criteri di scelta ● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo ● Domande di verifica
  • 27. 27 Modello strategia-struttura Variabili Stadio 1 Stadio 2 Stadio 3 Stadio 4 Dimensioni Piccole Medie e Grandi Medie e Grandi Medie e Grandi Articolazione Strategica Monoprodotto e monomercato Gamma di prodotti omogenei, mercati ampi omogeni Diversificazione correlata, mercati disomogenei Diversificazione non correlata Potere, stile di direzione Accentrato, personalistico Decentrato, manageriale Decentrato, manageriale Decentrato, manageriale Valori, principi Disponibilità, obbedienza Efficienza Efficienza, flessibilità Efficienza, flessibilità Formalizzazione dell’assetto Bassa Alta Alta Alta Struttura organizzativa Elementare Funzionale Mista o a matrice Divisionale ● Multidimensionalità: nelle aziende con combinazioni economiche non semplici il lavoro può essere sempre diviso secondo più dimensioni (funzioni, linee di prodotto, tecnologia, aree geoeconomiche, categorie di clienti)
  • 28. 28 Lessico organizzativo ● Compito: è un insieme di attività umane elementari necessariamente collegate tra loro ● Mansione (job): è l’insieme dei compiti attribuiti ad una posizione nell’ambito di un’unità organizzativa ● Posizione: è un ruolo definito da un insieme di compiti o mansioni ● Ruolo: è un modello di comportamento che soddisfa le esigenze e le aspettative del gruppo nei confronti dell’individuo per il fatto di ricoprire una determinata posizione lavorativa ● Organo (unità organizzativa): insieme di posizioni finalizzate ad un obiettivo
  • 29. 29 Indice ● Assetto organizzativo: definizione, condizioni di efficacia, elementi di complessità e componenti ● I principi guida nelle scelte di organizzazione ● La struttura organizzativa: definizione, fasi e output ● La struttura organizzativa: forme di base e varianti ● Le strutture organizzative: criteri di scelta ● Modello strategia – struttura e lessico organizzativo ● Domande di verifica
  • 30. 30 Domande di verifica 1. Qual è la definizione di assetto organizzativo? Quali sono le condizioni di efficacia, gli elementi di complessità e le variabili organizzative? 2. Quali sono i principi guida delle scelte organizzative? Cosa si intende per coerenza interna, orientamento alle persone e orientamento al dinamismo? Perché sono importanti? 3. Qual è la definizione di struttura organizzativa? Quali sono le fasi attraverso le quali si arriva alla struttura organizzativa? E quali gli output del processo? 4. Quali sono le principali forme di struttura organizzativa, le relative caratteristiche, i criteri di scelta e i vantaggi/svantaggi di ciascuna? 5. Che cosa si intende per modello struttura strategia e multidimensionalità? Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarla a tua nonna. Albert Einstein (1879 - 1955)