1. MI SONO PERSO?
ovvero come trovare la strada con
l’aiuto dei fenomeni celesti
Mario Sandri
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2. Gli uomini hanno imparato ad orientarsi
osservando il Sole e le stelle
In tutto il mondo, fin dai tempi più antichi gli uomini hanno scrutato il cielo con curiosità e paura.
Hanno sempre osservato i suoi fenomeni : pioggia, neve, fulmini, vento, arcobaleno, stelle,
Sole….pensando che li mandassero gli dei o fossero dovuti a delle magie. Ma l’osservazione del
cielo è stata molto utile agli uomini, perché ha fatto scoprire come potevano muoversi con
sicurezza senza perdere la strada che cercavano. I popoli antichi scoprirono molti segreti del
cielo: per esempio i Greci hanno dato il nome alle costellazioni, gli Egiziani hanno scoperto che la
Terra gira intorno al Sole, gli Arabi hanno dato il nome a molte stelle. Sempre nell’antichità gli
uomini hanno scoperto dei sistemi di orientamento che si usano ancora. Orientarsi vuole dire
conoscere la posizione in cui ci si trova, per sapere in quale direzione andare. Per orientarsi in
modo sicuro occorre avere dei punti di riferimento che non cambiano mai. Questi punti di
riferimento devono anche essere uguali per tutti, altrimenti non si riesce a fare capire agli altri la
propria posizione. Oggi nelle città ci possono essere molti punti di riferimento: strade, segnali,
cartelloni, monumenti… ma gli antichi viaggiatori dovevano orientarsi in luoghi dove non era per
niente facile avere dei punti di riferimento: pensa al mare o al deserto… Però c’era un modo
abbastanza sicuro per riuscire ad orientarsi: era osservare attentamente il cielo, di giorno e di
notte. La parola “orientarsi” significa proprio “trovare l’Oriente” : l’Oriente è il punto in cui sembra
nascere il Sole. Osservare il Sole mentre “ si sposta” nel cielo permette di avere dei punti di
riferimento uguali per tutti. Questi punti si chiamano “punti cardinali” e sono quattro : Est ( che è
l’Oriente, dove nasce il sole ), Ovest, Nord, Sud. Quando il Sole tramontava e arrivava la notte gli
uomini antichi hanno scoperto che potevano orientarsi con le stelle. Impararono che la stella
Polare (che è l’ultima stella della costellazione dell’Orsa Minore ) rimane sempre a segnare il
Nord. Sapendo dove si trova il Nord è possibile conoscere gli altri tre punti cardinali : il Sud sta di
fronte al Nord, a destra c’è l’Est e a sinistra c’è l’Ovest. I punti cardinali sono fondamentali per
orientarsi in modo sicuro in ogni luogo del mondo.
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3. Orientamento
Un buon escursionista fra le proprie conoscenze
teoriche deve perlomeno possedere alcune
cognizioni in tema di orientamento.
Orientamento come la capacità di determinare la
propria posizione rispetto a quello che ci
circonda.
Vi sono modi comunque di trovare i punti
cardinali anche senza bussola sfruttando gli
elementi della natura e usando semplicemente
l'orologio o un bastone.
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4. Ma in che emisfero mi trovo?
Problema:
non so dove sono, so solo che mi trovo in
una stanza senza finestre e vedo solo un
lavandino.
Come posso sapere in che emisfero mi
trovo?
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5. Ma in che emisfero mi trovo?
Il problema è molto semplice da risolvere:
1. riempio il lavandino con l’acqua;
2. tolgo il tappo;
3. osservo il verso del vortice che si forma:
– se il verso è orario sono nell’emisfero nord
– se il verso è antiorario sono nell’emisfero
sud
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6. Il cammino del Sole
Il Sole sorge a EST
Il Sole tramonta a OVEST
Il Sole a mezzogiorno è a SUD
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7. Lo gnomone
Si pianta a terra un
bastone, detto
in questo caso anche
gnomone, in modo che
inizialmente non faccia
ombra sul terreno. Dopo
qualche minuto apparirà
l'ombra sul terreno e
quando questa è ben
definita essa punta a
EST.
EST
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8. E se ho un orologio?
Occorre usare un orologio con
le lancette, e disporlo
orizzontalmente. La linea che
unisce il Sole con il centro
dell'orologio e che passa per la
lancetta delle ore corrisponde
ad un certo orario. Si divide
l'ora trovata per due e la linea
ad essa corrispondente che si
unisce al centro dell'orologio ci
indica la direzione nord-sud.
Da ricordarsi che in estate è in
vigore l'ora legale e quindi
occorre togliere un'ora da
quella segnata dall'orologio.
Esempio ore 3 / 2 = 1,5
questo indicherà il SUD
come da disegno.
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9. E con la Luna?
La Luna sorge a EST La Luna tramonta a OVEST
La Luna a mezzanotte è a SUD solo
se è Luna Piena, altrimenti il SUD è
determinato quando la Luna si trova
nel punto più alto del cielo
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10. Esiste lo gnomone lunare?
Lo gnomone può
essere ancora
utilizzato con la Luna,
però funziona bene
solo quando la fase è
prossima a quella di
Luna Piena
EST
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12. Orientarsi con le stelle
Cominciamo ora ad illustrare i passi
fondamentali che occorre compiere
quando ci si appresta a scrutare la volta
celeste in cerca delle costellazioni.
È basilare poter determinare subito i 4
punti cardinali; a tal scopo illustriamo
come determinare in modo semplice
il Nord.
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13. 1 - Individuare l’Orsa Maggiore
Per prima cosa bisogna
cercare l'Orsa Maggiore,
costellazione visibile tutto
l'anno dalle nostre
latitudini.
In particolare ci
interessano le 7 stelle,
nel disegno unite dalle
linee, che individuano
una figura detta il
Grande Carro.
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14. 2 – Individuare la Stella Polare
Le due stelle evidenziate in
rosso sono estremamente utili
e non a caso sono
spesso chiamate le
"indicatrici".
Difatti prolungando la linea che
idealmente le unisce si
raggiunge una stella alquanto
brillante, la Stella Polare, della
quale torneremo a parlare
nella pagina successiva.
Alternativamente si può
individuare l'Orsa Minore; la
Stelle Polare è l'ultima della
sua "coda" ed è la stella più
luminosa di questa
costellazione.
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15. 3 – Individuare il Nord
A questo punto ci
basta avere di fronte
la Stella Polare per
essere certi di stare
guardando verso il
Nord.
Alle nostre spalle ci
sarà il Sud, alla
nostra sinistra l'Ovest
ed alla nostra destra
l'Est
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16. Ma perché la Stella Polare
indica il nord?
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17. Perché solo la Stella Polare
indica il nord?
A circa un grado di distanza
dal Polo Nord Celeste si trova
una stella luminosa detta
Stella Polare; il cerchio che
viene a descrivere attorno a
tale Polo risulta però così
piccolo da non essere
percettibile senza ricorrere a
precisi metodi di misura.
Di conseguenza la Stella
Polare ci sembra ferma.
mentre tutte le altre stelle
sembrano descrivergli un
cerchio attorno
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18. E nell’emisfero sud?
Nell’emisfero sud non esiste nessuna
stella che mi indica il SUD, perciò devo
utilizzare altri trucchi per orientarmi.
RICORDA: la Croce del Sud NON indica il
SUD. Lo fa solo in un breve periodo
dell’anno!
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19. La Stella Polare per avere altre
informazioni di dove mi trovo?
Se fossimo esattamente:
- Al Polo Nord terrestre, ovvero
alla latitudine di 90 gradi,
avremmo il Polo Nord Celeste
esattamente sopra la nostra
testa (nel linguaggio
astronomico si dice allo
zenith). Quindi vedremmo la
Stella Polare ad una altezza
dall'orizzonte di circa 90 gradi.
- All'equatore, ovvero alla
latitudine di 0 gradi, avremmo
il Polo Nord Celeste
esattamente all'orizzonte e
quindi vedremmo la Stella
Polare ad una altezza di circa
0 gradi.
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20. La Stella Polare per avere altre
informazioni di dove mi trovo?
- In Italia, ovvero ad
una latitudine media
di circa 42 gradi, la
vediamo quasi a metà
tra il punto sopra la
nostra testa e
l'orizzonte, a circa 42
gradi di altezza.
L'altezza della Stella
Polare sull'orizzonte
è circa uguale alla
latitudine
dell'osservatore.
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21. Ma questo vale solo
per la Stella Polare?
Questo metodo può essere applicato a tutte le
stelle del cielo, tuttavia per farlo ho bisogno di
un calendario, di un orologio e soprattutto …
… conoscere bene il cielo stellato!
È il metodo che usavano i marinai
prima dell’invenzione della bussola.
È il metodo con il quale Cristoforo
Colombo è giunto in America!
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22. Iniziamo a conoscere il cielo.
Ma cos’è una costellazione?
Osservando il cielo notturno ci
sembra di essere avvolti da
una enorme sfera nera sulla
quale si proiettano le stelle. È
la volta celeste.
Alcune stelle ci appaiono più
luminose delle altre e risultano
così più evidenti.
Supponiamo ora di voler
memorizzare la posizione di un
certo gruppo di stelle in
apparenza vicine come quelle
in figura:
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23. Cos’è una costellazione?
Le stelle che
appaiono più
luminose spiccano
sulle altre. Se
proviamo ad unirle
con linee immaginarie
potremmo cercare
di realizzare un
disegno:
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24. Cos’è una costellazione?
Con un po’ di fantasia questa
figura potrebbe ricordarci un
uomo con una cintura ai
fianchi.
È quello che avevano già
pensato gli
antichi identificando questo
insieme di stelle con il
personaggio leggendario di
Orione, cacciatore con la
spada appesa alla cintura, il
braccio sinistro che protende
in avanti lo scudo ed il destro
pronto a colpire.
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25. Si vedono sempre tutte
le costellazioni?
Un gruppo di amici decide di
passare la notte in aperta
campagna ad osservare le
stelle.
In particolare sono interessati
ad una costellazione che,
secondo le mappe celesti, in
quella stagione risulta visibile.
Purtroppo nel momento in cui
finalmente diviene notte la
costellazione si trova ancora
sotto l'orizzonte quindi non è
visibile.
Cosa fare?
Semplice, basta aspettare.
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26. Come riconosco le costellazioni?
Lo strumento per
sapere quali
costellazioni sono
visibili in cielo si
chiama
ASTROLABIO
ed ora lo
costruiamo …
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27. CamilleFlammarion,
Astronomiapopolare,1925.
Lo spettacolo dell’universo
si trasfigura davanti alla nostra mente
colma di stupore.
Non sono più blocchi di materia,
inerti ed errabondi
nell’eterna notte silente,
che Urania ci addita nel fondo dei cieli:
è la vita, la vita immensa,
universale, eterna,
che si dispiega in flussi armoniosi
fino agli orizzonti inaccessibili
dell’infinito in perpetua fuga!
Quale meravigliosa fuga!
Quale meravigliosa impresa!
Quali splendori da contemplare!
Quali vastità da percorrere!
È una sterminata galleria di immagini,
frutto delle nobili e pacifiche conquiste
dell’ingegno umano; conquiste sublimi,
che non sono costate né sangue né lacrime,
che ci fanno vivere
nella conoscenza del Vero
e nella contemplazione del Bello!