2. Cosa sono e come sono state
osservate
●
Una costellazione è ognuna delle 88 parti
in cui la sfera celeste è convenzionalmente
suddivisa allo scopo di mappare le stelle.
●
Esse venivano utilizzate , nell'antichità,dai
navigatori e dai marinai arabi e cinesi che si
orientavano grazie ad esse nei viaggi per
mare
3.
4. ●
Il primo che inventò ed utilizzò il telescopio
per osservare gli asterismi delle
costellazioni, il disegno formato dalle
stelle, con una risoluzione molto maggiore
rispetto che ad occhio nudo, fu Galileo
Galilei.
5. ●
In età moderna sono stati inventati e
progettati i telescopi ottici che si dividono in
due categorie: rifrattori e riflettori.
Quest'ultimi hanno permesso un
'osservazione ancora migliore delle stelle e
delle costellazioni del cielo.
●
Il telescopio rifrattore, grazie ad un insieme
di lenti, sfrutta il fenomeno della rifrazione
per focalizzare l'immagine.
●
Il telescopio riflettore, grazie ad un insieme
di specchi, sfrutta il fenomeno della
riflessione per focalizzare l'immagine.
6. ●
Da un punto di vista etimologico, le
costellazioni hanno nomi che derivano dalla
mitologia, si pensi per esempio a Cassiopea,
Cefeo o Ercole
7. Costellazioni
dello zodiaco
Date astrologiche
Ariete 21 marzo – 20 aprile
Toro 21 aprile – 20 maggio
Gemelli 21 maggio – 21 giugno
Cancro 22 giugno – 22 luglio
Leone 23 luglio – 23 agosto
Vergine 24 agosto – 22 settembre
Bilancia 23 settembre – 22 ottobre
Scorpione 23 ottobre – 22 novembre
Sagittario 23 novembre – 21 dicembre
Capricorno 22 dicembre – 20 gennaio
Acquario 21 gennaio – 19 febbraio
Pesci 20 febbraio – 20 marzo
8. ●
Le date "tropicali" (che dividono lo zodiaco a
partire dall'equinozio di primavera) sono
usate nell'astrologia occidentale; le date
"siderali" (che dividono lo zodiaco a partire
dall'allineamento del sole con il punto
della sfera celeste detto d'Ariete o gamma,
e non risentono direttamente della
precessione degli equinozi citata prima) sono
usate in altre tradizioni astrologiche.
9.
10. LE COSTELLAZIONI & LA LORO
STORIA Presentazione a cura di
Gian Marco Sernissi