5.cosa ha di particolarel'ortoterapia e evidenze in letteratura
1. Terapia orticolturale o
orticoltura terapeutica?
Secondo AHTA American Horticultural Therapy Association
c’è una profonda differenza
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2. Il ruolo dell’ orticoltura
nel promuovere il
benessere umano e lo
sviluppo sociale
Diane Relf, 1992
17-18 luglio 2012
3. Sono indispensabili 4 elementi per
individuare un’attività di TO:
Una procedura di trattamento
incentrata su operazioni che
riguardano le piante
Un paziente a cui sia stata
definita la diagnosi e anche la
terapia
Un obiettivo del trattamento
valutato e misurato
Un professionista qualificato
che somministri il trattamento
Si tratta di individuare la progettazione migliore per i bisogni della persona contestualizzandola
cioè incontrandola nel suo sistema di relazioni ( Zampetti A.,Leggio C. Sabatini P. Rapporto Istisan 11/29)
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4. Terapia orticolturale
• L’orticoltura è un
Tutto supporto ai mezzi
centrato terapeutici
sulla
persona • Interazione con la
natura
Ruolo del
terapista
• formazione
Progetto • obiettivi
terapeutico • verifiche
L’orticoltura viene utilizzata come supporto ai mezzi terapeutici di riabilitazione fisica e
psichica di persone con handicap o disturbi o disagio sociale (Matsuo,1998)
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5. ORTICOLTURA TERAPEUTICA
È un processo che
usa le piante e la
relazione con esse
come mezzo per
creare o migliorare
il benessere nei
partecipanti.
Non ci sono obiettivi definiti
clinicamente e documentati.
Nell’orticoltura
terapeutica è
centrale la pianta.
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6. Dove si usano?
centri diurni per anziani
comunità di ricovero e riabilitazione
programmi e strutture per malati
terminali
comunità alloggio
programmi di sostegno al dolore
istituti per ciechi
gruppi famiglia
Dove si usano? programmi per malati oncologici
ospedali
programmi di disintossicazione
unità di riabilitazione
programmi di sostegno ai malati di
demenza
centri di salute mentale
sistemi scolastici
rifugi per vittime di abusi
programmi per giovani a rischio
istituti correzionali
rifugi per senzatetto
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programmi per il recupero di disabilità
7. I LUOGHI
Setting terapeutico
Terapia orticolturale
Setting di lavoro
Lavoro in azienda con attività legate alle abilità della persona
Setting ricreativo
Community gardens , orti sociali
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8. SETTING TERAPEUTICO
vi operano persone con apposita formazione
psicologica ed agronomica insieme, in Italia
spesso fatta sul campo vista la mancanza di
una figura professionale definita e
riconosciuta. Necessita di un programma
terapeutico preciso con obiettivi definiti.
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9. SETTING DI LAVORO
gli utenti fanno lavori in azienda aiutando i
gestori nelle attività di ogni giorno che però
devono essere legate alle capacità della
persona e agli obiettivi che deve raggiungere.
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10. SETTING RICREATIVO
I cosiddetti “community gardens” in cui gli aspetti terapeutici non sono
così evidenti. Le persone lavorano da sole o in gruppo nel loro giardino.
Non è una forma di terapia diretta e sebbene gli effetti benefici ci siano gli
utenti non ne sono sempre consapevoli. A questo setting appartengono
gli orti sociali che si sono molto diffusi nelle città negli ultimi anni, anche
in Italia
Tremont Community Garden, Bronx 2012
17-18 luglio
12. L’agricoltura si presta bene perché
In letteratura
•La stessa attività può essere utilizzata per soddisfare diversi
bisogni terapeutici : una singola attività può essere presentata
in vari modi a seconda delle abilità e delle possibilità del
paziente. (Haas & al., 1998)
•Le attività possono essere modificate in modo da gratificare la
persona (Jarrot et al., 2002)
•Permette di ottenere benefici contemporaneamente in più
sfere diverse (Haas &al.1998)
•Permette relazioni reciproche tra natura e persone (Stein
1997, Mackenzie et alii 2000).
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13. Il lavoro agricolo può essere semplice da eseguire
Il contesto agricolo si rivela adatto ad accogliere persone che in altri contesti non potrebbero essere
inserite
Gli imprenditori agricoli possono integrare il proprio reddito
Ritmi non incalzanti
Varietà dei lavori poco ripetitivi
Tutti sono partecipi del risultato anche coloro che possono svolgere solo funzioni marginali
I prodotti non portano i segni dei disagi delle persone
L’orto porta ai fondamenti della vita.
Si impara il concetto di rete perché la natura non conosce settori ma tutto è collegato
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Concetto di cicli, purtroppo la nostra società non ragiona in termini di cicli ma di senso unico
14. Le aziende agricole più adatte sono quelle che hanno
• dimensioni medio-piccole e familiari che favoriscono le relazioni e i contatti tra le
persone
• elevato grado di diversificazione di prodotti e servizi
• adozione di pratiche di coltivazione biologica
•attività con un elevato impiego di lavoro e poco meccanizzabili.
Modello delle care farms
olandesi
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15. Cosa ha di particolare
l’ortoterapia?
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16. Il contatto con la natura ha un effetto positivo sul
benessere psicofisico di ogni persona,
indipendentemente dalla presenza o meno di uno
stato di patologia. La persona tocca con mano,
proprio nel senso letterale dell’espressione, i frutti
del proprio lavoro.
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17. EVIDENZE IN LETTERATURA
• I benefici delle pratiche di orticoltura e di terapia
assistita con gli animali sono oggetto di analisi da
circa trenta anni; la letteratura internazionale
riporta studi sistematici su varie tipologie di
utenza e su contesti specifici, spesso non
generalizzabili ma comunque altamente
significativi della validità delle attività.
• Una vasta rassegna bibliografica sulla terapia
orticolturale si trova sul sito dell’American
Horticultural Therapy Association (AHTA)
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19. In generale, emerge una validità della
terapia orticolturale sul piano
cognitivo, psicologico, fisico e sociale; in
particolare essa produce benefici in
termini di benessere individuale e
miglioramento della qualità della vita
attraverso la riduzione dello stress e il
miglioramento della coesione sociale.
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20. BENEFICI PSICOLOGICI
• Effetti positivi immediati sulla soddisfazione della vita, il benessere, la
percezione di sé, (Perrins-Margalis et al., 2000),
• Livelli ridotti di stress e fatica mentale e una maggiore integrazione sociale
e culturale (Armstrong 2000).
• Aumento della sicurezza di sé , aumento dell’autostima e concentrazione,
miglioramento dello stato di salute, senso della comunità, realizzazione di
sé , apprendimento di nuove abilità, possibilità di inserimento sociale
(Gezoindheidsraad, 2004).
• Aumentata autostima, consapevolezza e responsabilità (Kaiser 1976)
• Aumentato senso di tranquillità (Kaplan 1973)
• Sensazione di rilassamento, autonomia e apertura (Gezoindheidsraad,
2004).
• Deterioramento più lento delle condizioni fisiche e mentali nelle persone
anziane ( Sempik et al. 2003)
• Soddisfazione e senso di realizzazione quando le piante danno il loro
prodotto (Kaplan 1973 e Lewis17-18 luglio 2012
1979)
21. • alte correlazioni tra il giardinaggio e il benessere
psicofisiologico, indagine effettuata su 361 giardinieri (Kidd and
Brascamp 2004
• Aiuta a riconciliarsi con i ritmi naturali della natura (cohen,
2009;
Haller & Kramer , 2006; Porter & Porter, 2009
• migliora la qualità della vita (Willets e Sperling, 1983; Waliczek
et al., 1996);
• aumenta l’autostima (Moore, 1989; Blair et al., 1991; Smith e
Aldous, 1994; Feenstra et al., 1999; Pothukuchi e Bickes, 2001);
• migliora la sensazione di benessere (Relf et al., 1992; Ulrich e
Parsons, 1992; Galindo e Rodrieguez, 2000; Kaplan, 2001; Jarrott
et al., 2002; Barnicle e Stoelzle Midden 2003; Hartig, 2003);
• riduce lo stress (Ulrich e Parsons, 1992; Whitehouse et al.,
2001; Rodiek, 2002);
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22. •migliora l’umore (Wichrowski et al., 2005; Whitehouse et
al., 2001);
• riduce l’ansia (Mooney e Milstein, 1994);
• allevia la depressione (Relf, 1978; Mooney e Milstein, 1994;
Cooper e Barnes, 1999);
• aumenta il senso di controllo (Relf et al., 1992);
• migliora la sensazione del proprio valore (Smith e
Aldous, 1994);
• aumenta la sensazione di calma e di rilassamento
(Moore, 1989; Relf et al., 1992);
• migliora le interazioni interpersonali (Langer e Rodin, 1976;
Moore, 1989; Perrins-Margalis et al., 2000);
• fornisce migliori schemi di funzionamento sociale (Langer e
Rodin, 1976);
• migliora la coesione del gruppo (Bunn, 1986)
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23. aumenta il senso di stabilità (Blair et al., 1991; Feenstra et al.,
1999; Pothukuchi e Bickes, 2001);
aumenta la propria soddisfazione personale (Blair et al., 1991;
Smith e Aldous, 1994; Feenstra et al., 1999; Pothukuchi e Bickes,
2001);
aumenta la sensazione di valere, l’orgoglio di sé (Hill e Relf, 1982
migliora la qualità della vita (Waliczek et al., 1996);
aumenta l’autostima e la sensazione di benessere (Pothukuchi e
Bickes, 2001; Relf et al.,
1992);
riduce lo stress e lo stato di ansietà (Rodiek, 2002; (Mooney e
Milstein, 1994);
migliora l’umore e allevia la depressione (Wichrowski et al., 2005;
Cooper et al., 1999);
aumenta la sensazione di valere, l’orgoglio di sé (Matsuo, 1995).
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24. BENEFICI COGNITIVI
• migliora le funzioni cognitive (Kaplan e Kaplan, 1989;
Cimprich, 1993; Herzog et al., 1997);
• migliorare la concentrazione (Wells, 2000; Taylor et
al., 2001);
• stimolare la memoria (Namazi e Haynes, 2004);
• Aumenta la possibilità di raggiungere degli obiettivi
(Willets e Sperling, 1983).
• migliora la capacità di attenzione (Hartig et al., 1991;
Ulrich et al., 1991; Ulrich e Parsons, 1992; Ulrich, 1999;
Taylor et al., 2001).
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25. BENEFICI SOCIALI
• Favorisce il lavoro di gruppo e di conseguenza il
potenziamento di abilità sociali e comunicative ( Sempik et al.
2003) (Seller at al. 1999)
• I contatti sociali riducono il senso di solitudine e di
depressione Gezoindheidsraad, 2004
• I community gardens in alcune città hanno contribuito alla
rivitalizzazione e alla coesione sociale in periferie a basso
reddito (Lewis 1992)
• aumentare le interazioni sociali (Perrins-Margalis et al., 2000);
• fornire migliori schemi di funzionamento sociale (Kuo et al.,
1998);
• Aumentare la coesione sociale tra vicini (Armstrong 2000)
• aumentare l’integrazione sociale (Kweon et al., 1998);
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26. BENEFICI FISICI
• migliorare la risposta immunitaria (Hartig et al., 1991; Ulrich et al.,
1991; Ulrich e Parsons 1992; Ulrich, 1999);
• ridurre lo stress (Rodiek, 2002);
• abbassare il ritmo cardiaco (Wichrowski et al., 2005);
• promuovere la salute fisica (Ulrich e Parsons, 1992; Kweon et al.,
1998; Cooper e Barnes, 1999; Armstrong, 2000; Rodiek, 2002);
• migliorare la motricità fine e grossolana e il coordinamento oculo-
manuale (Moore, 1989).
• diminuzione della frequenza cardiaca e aumento del colesterolo
protettivo in gruppi di anziani compresi fra i 69 e 90 anni di età che
praticano almeno tre ore di giardinaggio alla settimana ( Huppert,
2002)
• Nel 1984 Ulrich pubblica i risultati di una ricerca fondamentale per
quanto riguarda gli effetti misurabili dell’influenza della natura sulla
salute. Studio seguito da altri che adesso sono alla base delle teorie
degli architetti del paesaggio (Verderber & Reuman, 1987; Kaplan &
Kaplan, 1989; Cimprich 1990, 1992; Ulrich et al., 1991; Grahn, 1993;
Küller & Küller, 1994).
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27. Esercizio fisico che ha ripercussioni positive sulla salute
(Gezoindheidsraad, 2004).
Esercizio fisico che ha ripercussioni positive su problemi
mentali, ansia e depressione ( Sempik et al. 2003)
Abbassamento della pressione sanguigna e della
frequenza cardiaca (Owen 1994)
La presenza di vegetazione accelera il recupero dopo uno
stress (Ulrich et al. 1991) ricerca fondamentale per
quanto riguarda gli effetti misurabili dell’influenza della
natura sulla salute. Studio seguito da altri che adesso
sono alla base delle teorie degli architetti del paesaggio
(Verderber & Reuman, 1987; Kaplan & Kaplan, 1989;
Cimprich 1990, 1992; Ulrich et al., 1991; Grahn, 1993;
Küller & Küller, 1994).
migliora la risposta immunitaria (Ulrich, 1999);
17-18 luglio 2012
28. E quindi cosa succede durante le
sedute?
L’attività di terapia orticolturale stimola le capacità affettive il paziente si
prende cura delle piante che gli sono state affidate
Aumenta la propria autonomia
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29. offre momenti di
progettazione partecipata
e la condivisione di micro
progetti da parte di ogni
componente del gruppo
stimola la persona a
formulare
proposte sui lavori da
eseguire
17-18 luglio 2012
41. The New York Botanical Garden organizza un percorso di studio biennale per il
conseguimento del diploma di terapista orticolturale in cui si studiano materie che
vanno dalla botanica alla medicina riabilitativa alla psicologia e prevede 300 ore di
praticantato in centri e/o ospedali specializzati.
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42. Negli Stati Uniti per esercitare la professione è
necessario iscriversi all’albo dei terapisti
al quale si accede con adeguato titolo di studio e
con un sistema di accreditamento a punti ottenibili
con corsi, pubblicazioni ed esperienza
professionale, organizzato in livelli therapist
assistant, therapist e master therapist.
Logo della Kansas State University in
cui circa trent’anni fa è iniziato il
primo corso di laurea in ortoterapia
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43. In Inghilterra
Thrive is a small national charity, founded in
1978, that uses gardening to change the lives
of disabled people. We use our passion for the
power of gardening to change the lives of
people touched by a disability
http://www.thrive.org.uk
17-18 luglio 2012
44. In Italia la Scuola Agraria di Monza e la
Fondazione Minoprio vicino a Como organizzano
corsi professionali per operatori in ortoterapia
ma da noi non esiste alcun riconoscimento
ufficiale della professione.
17-18 luglio 2012
45. A Catania è già al secondo anno un corso
di tre giorni organizzato in collaborazione
con l’ordine degli agronomi e la facoltà di
agraria di Catania
E-mail: ortoterapiasicilia@gmail.it
17-18 luglio 2012
46. Condivisione
delle esperienze
Costruzione di finora realizzate
percorsi In Italia
formativi
specifici
Utilizzo delle
esperienze
consolidate dei
paesi
anglosassoni
Riconoscimento della figura
professionale dell’ortoterapeuta
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47. Le politiche sanitarie sono molto caute nei confronti delle “terapie
verdi”, delle quali si riconosce l’attitudine a produrre benessere nei
pazienti ma non a produrre guarigione. Manca, pertanto, in Italia
una normativa organica in materia di attività e terapie assistite
associate alle piante pur non mancando professionisti aggiornati e
strutture in cui si pratica ortoterapia di qualità.
17-18 luglio 2012
48. collegare un’azione di ricerca e di
sperimentazione ad una di definizione di
inserire queste problematiche
linee guida testate scientificamente e
trasversalmente nelle politiche della
recepite dalla pubblica
salute, della solidarietà
amministrazione, per fare in modo che
sociale, dell’agricoltura, della
queste attività siano svolte fornendo un
ricerca, dell’istruzione e nelle norme che
minimo di garanzie, sul piano
regolano l’esercizio delle professioni
scientifico, alle persone che intendono
beneficiarne
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