Le novità e i problemi da affrontare nell'applicazione della DGR 293/2016 della regione Marche relativa ai tirocini finalizzati all'inclusione sociale.
esempio di analisi criticita' dopo sperimentazione sportello incontro domanda offerta lavoro con proposte operative per esiti migliorativi del servizio (metodologia applicabile anche ad altri settori).
ho ridotte le slides e privilegiata la descrizione pratica del sistema, piuttosto che le enunciazioni di principio ormai abbastanza scontate
Sintesi:
Gli interventi più urgenti dovrebbero riguardare chi non ha età per la pensione e non ha un lavoro. Un sistema che venga in aiuto in ogni età della vita post-adolescenziale, ormai dilatatasi a dismisura, è qui descritto e risponde alle obiezioni che non si può dare reddito minimo garantito se mancano i soldi e che tutti ne approfitterebbero per non lavorare. In questo modello sarebbero tutti attivi, almeno 5 ore al giorno, in cambio del reddito minimo garantito utilizzato come ammortizzatore universale in sostituzione di quelli attuali, discriminanti a seconda della forza contrattuale. Mentre gli attuali ammortizzatori vengono assegnati a fondo perduto, determinando condizioni favorevoli per lavoro in nero, altissima è la spesa dello Stato per sostenere attività di tutela del territorio e cura alle persone. Nulla verrebbe dato senza contropartita 'accessoria' scalando l’ammontare dei voucher (sistema INPS già in vigore), accumulati mensilmente per attività richieste da associazioni/enti/aziende e smistate da unità territoriali comunali, da reddito minimo garantito erogato da INPS (a tutti quando restano senza lavoro, fino a regolare occupazione). Spinta molto forte nel modello viene data a occupazione stabile fra i 25 e i 55 anni, mentre flessibilità è consentita, anzi incoraggiata per tentativi di lavoro autonomo da sperimentare senza remissione se non funziona, nelle fasce di età d’ingresso e uscita dal mercato del lavoro (18-25 55-67).
esempio di analisi criticita' dopo sperimentazione sportello incontro domanda offerta lavoro con proposte operative per esiti migliorativi del servizio (metodologia applicabile anche ad altri settori).
ho ridotte le slides e privilegiata la descrizione pratica del sistema, piuttosto che le enunciazioni di principio ormai abbastanza scontate
Sintesi:
Gli interventi più urgenti dovrebbero riguardare chi non ha età per la pensione e non ha un lavoro. Un sistema che venga in aiuto in ogni età della vita post-adolescenziale, ormai dilatatasi a dismisura, è qui descritto e risponde alle obiezioni che non si può dare reddito minimo garantito se mancano i soldi e che tutti ne approfitterebbero per non lavorare. In questo modello sarebbero tutti attivi, almeno 5 ore al giorno, in cambio del reddito minimo garantito utilizzato come ammortizzatore universale in sostituzione di quelli attuali, discriminanti a seconda della forza contrattuale. Mentre gli attuali ammortizzatori vengono assegnati a fondo perduto, determinando condizioni favorevoli per lavoro in nero, altissima è la spesa dello Stato per sostenere attività di tutela del territorio e cura alle persone. Nulla verrebbe dato senza contropartita 'accessoria' scalando l’ammontare dei voucher (sistema INPS già in vigore), accumulati mensilmente per attività richieste da associazioni/enti/aziende e smistate da unità territoriali comunali, da reddito minimo garantito erogato da INPS (a tutti quando restano senza lavoro, fino a regolare occupazione). Spinta molto forte nel modello viene data a occupazione stabile fra i 25 e i 55 anni, mentre flessibilità è consentita, anzi incoraggiata per tentativi di lavoro autonomo da sperimentare senza remissione se non funziona, nelle fasce di età d’ingresso e uscita dal mercato del lavoro (18-25 55-67).
Jobs Act: cosa cambia per davvero nella gestione del lavoro? Punto per punto,...Fondazione CUOA
Le slide dell'intervento di Simone Baghin, Docente Faculty MBA Imprenditori CUOA Business School e Consulente del lavoro al seminario "Jobs Act: cosa cambia per davvero nella gestione del lavoro?"
10 dicembre 2014, Fondazione CUOA
Rassegna della normativa sui tirocini in SiciliaGiovanni Nocera
In seguito alla pubblicazione delle linee guida garanzia giovani sicilia si ripropongono le slides di approfondimento sulla normativa regionale per l'attivazione dei tirocini formativi.
L’Accordo di rinnovo del CCNL tra ANAPA/UNAPASS-ReteImpresAgenzie e FIBA/CISL, FISAC/CGIL, FNA e UILCA, le sole OO.SS. rappresentative delle Lavoratrici e dei Lavoratori del settore, è l’unico ad avere rilevanza giuridica.
Garanzia Giovani: il piano italiano ha preso il via il 1 Maggio 2014Parma Couture
E-book gratuito a cura di AGEVOFACILE - Aiuti alle (nuove) imprese.
Aggiornamento: 20 Maggio 2014
Nella prima settimana dal lancio del piano, avvenuto il 1 Maggio 2014, quasi 30.000 giovani hanno aderito a Garanzia Giovani tramite il sito nazionale e i portali regionali, con un trend in costante crescita.
Il Ministero del Lavoro sta ora promuovendo specifici Protocolli di collaborazione con le principali Associazioni imprenditoriali, ed anche con alcune grandi imprese, finalizzati ad incrementare e rendere facilmente disponibili sulla piattaforma della "Garanzia Giovani" le offerte delle imprese.
Dopo quelli con Finmeccanica (28 marzo) e con la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) (22 aprile) e l'Associazione Giovani Imprenditori Agricoli (AGIA) (7 maggio), sono stati siglati i protocolli con le organizzazioni che fanno parte di Rete Imprese Italia: Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti.
Scadenza per la registrazione sul sito
www.garanziagiovani.gov.it: 31 Dicembre 2015
Indice
1. Contesto normativo
2. Risorse disponibili
3. Destinatari
3.1. Giovani
3.2. Imprese
4. Ruolo delle Regioni
5. Natura del sostegno ai giovani
6. Servizi attivati
6.1. Accoglienza
6.2. Orientamento
6.3. Formazione
6.4. Accompagnamento al lavoro
6.5. Apprendistato
6.6. Tirocini
6.7. Servizio civile
6.8. Sostegno all’autoimprenditorialità
6.9. Mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE
6.10. Bonus occupazionale per le imprese
7. Collegamenti
La somministrazione di lavoro è stata recentemente oggetto di importanti modifiche da parte del D.Lgs. n. 81/2015 che ne ha esteso l’ambito di applicabilità.
Il Ministero del Lavoro propone un istituto nazionale di contrasto alla povertà.
l Sia è un nuovo schema contro la povertà, è allo stesso tempo universale e selettivo in base alle condizioni economiche.
Continua a leggere l'articolo di Massimo Baldini e Michele Pacifico su http://www.lavoce.info/un-sostegno-contro-la-poverta/
Leggi l'intero documento su http://www.lavoro.gov.it/ConsiglieraNazionale/In_Evidenza/Documents/2013-09-20%20Relazione%20povert%C3%A018settembre2013.pdf
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionaliFranco Pesaresi
Le slides illustrano le poche norme nazionali e le diversificate norme regionali sui Puniti unici di accesso. La seconda parte si occupa delle funzioni e dell'organizzazione dei PUA.
Jobs Act: cosa cambia per davvero nella gestione del lavoro? Punto per punto,...Fondazione CUOA
Le slide dell'intervento di Simone Baghin, Docente Faculty MBA Imprenditori CUOA Business School e Consulente del lavoro al seminario "Jobs Act: cosa cambia per davvero nella gestione del lavoro?"
10 dicembre 2014, Fondazione CUOA
Rassegna della normativa sui tirocini in SiciliaGiovanni Nocera
In seguito alla pubblicazione delle linee guida garanzia giovani sicilia si ripropongono le slides di approfondimento sulla normativa regionale per l'attivazione dei tirocini formativi.
L’Accordo di rinnovo del CCNL tra ANAPA/UNAPASS-ReteImpresAgenzie e FIBA/CISL, FISAC/CGIL, FNA e UILCA, le sole OO.SS. rappresentative delle Lavoratrici e dei Lavoratori del settore, è l’unico ad avere rilevanza giuridica.
Garanzia Giovani: il piano italiano ha preso il via il 1 Maggio 2014Parma Couture
E-book gratuito a cura di AGEVOFACILE - Aiuti alle (nuove) imprese.
Aggiornamento: 20 Maggio 2014
Nella prima settimana dal lancio del piano, avvenuto il 1 Maggio 2014, quasi 30.000 giovani hanno aderito a Garanzia Giovani tramite il sito nazionale e i portali regionali, con un trend in costante crescita.
Il Ministero del Lavoro sta ora promuovendo specifici Protocolli di collaborazione con le principali Associazioni imprenditoriali, ed anche con alcune grandi imprese, finalizzati ad incrementare e rendere facilmente disponibili sulla piattaforma della "Garanzia Giovani" le offerte delle imprese.
Dopo quelli con Finmeccanica (28 marzo) e con la Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) (22 aprile) e l'Associazione Giovani Imprenditori Agricoli (AGIA) (7 maggio), sono stati siglati i protocolli con le organizzazioni che fanno parte di Rete Imprese Italia: Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti.
Scadenza per la registrazione sul sito
www.garanziagiovani.gov.it: 31 Dicembre 2015
Indice
1. Contesto normativo
2. Risorse disponibili
3. Destinatari
3.1. Giovani
3.2. Imprese
4. Ruolo delle Regioni
5. Natura del sostegno ai giovani
6. Servizi attivati
6.1. Accoglienza
6.2. Orientamento
6.3. Formazione
6.4. Accompagnamento al lavoro
6.5. Apprendistato
6.6. Tirocini
6.7. Servizio civile
6.8. Sostegno all’autoimprenditorialità
6.9. Mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi UE
6.10. Bonus occupazionale per le imprese
7. Collegamenti
La somministrazione di lavoro è stata recentemente oggetto di importanti modifiche da parte del D.Lgs. n. 81/2015 che ne ha esteso l’ambito di applicabilità.
Il Ministero del Lavoro propone un istituto nazionale di contrasto alla povertà.
l Sia è un nuovo schema contro la povertà, è allo stesso tempo universale e selettivo in base alle condizioni economiche.
Continua a leggere l'articolo di Massimo Baldini e Michele Pacifico su http://www.lavoce.info/un-sostegno-contro-la-poverta/
Leggi l'intero documento su http://www.lavoro.gov.it/ConsiglieraNazionale/In_Evidenza/Documents/2013-09-20%20Relazione%20povert%C3%A018settembre2013.pdf
L'integrazione sociosanitaria nelle Marche: l'U.O. SeSFranco Pesaresi
La presentazione delle caratteristiche della unità operativa sociale e sanitaria (U.O.SeS) nel quadro del modello di integrazione sociosanitaria delle Marche.
PUA Punti unici di accesso. 1° parte: le norme nazionali e regionaliFranco Pesaresi
Le slides illustrano le poche norme nazionali e le diversificate norme regionali sui Puniti unici di accesso. La seconda parte si occupa delle funzioni e dell'organizzazione dei PUA.
L'unità di valutazione multidimensionale in ItaliaFranco Pesaresi
L'organizzazione, gli strumenti, il PAI e il case manager nelle modalità di lavoro delle unità di valutazione multidimensionali (UVM) nelle regioni italiane.
L'assistenza agli anziani nella regione MarcheFranco Pesaresi
L'assistenza agli anziani non autosufficienti nelle Marche: l'assistenza informale dei familiari, le badanti, l'assegno di cura, l'ADI, il SAD, le strutture residenziali.
Circolare INPS n. 118: prime indicazioni operative su incentivo assunzioni gi...Parma Couture
In data 3 Ottobre 2014 l'INPS ha pubblicato la Circolare n. 118 con le prime indicazioni operative sull'applicazione del Decreto Direttoriale del Ministero del Lavoro n. 1709 dell'8 Agosto 2014. Il Decreto disciplina l'attuazione della misura "Bonus Occupazione" a vantaggio dei datori di lavoro che assumono giovani partecipanti al programma. Pur non essendo ancora disponibile la piattaforma telematica dell'INPS per la prenotazione dell'incentivo, quest'ultimo potrà essere fruito dalle imprese che effettuano assunzioni a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente decreto su Internet (3/10/2014). Il Decreto prevede che le modalità operative per la richiesta del bonus siano fornite con apposita circolare INPS da emanare entro un mese dalla pubblicazione (ancora da avvenire) del presente Decreto sulla Gazzetta Ufficiale.
L'INPS ha fornito le istruzioni per l'Incentivo Garanzia Giovani che prevede il riconoscimento di uno sgravio contributivo ai lavoratori che assumono giovani iscritti al programma.
Italia Lavoro ha pubblicato la guida periodica Incentivi all'Assunzione e Creazione d'Impresa, realizzata nell'ambito del programma POT Pianificazione Operativa Territoriale.
Il documento fornisce una sintesi aggiornata degli incentivi all’assunzione e alla creazione d’impresa a livello nazionale, regionale e provinciale.
La guida è suddivisa in tre sezioni:
- Incentivi all’assunzione previsti dalla normativa nazionale;
- Incentivi all’assunzione e alla creazione d’impresa previsti dalla normativa regionale;
- Avvisi regionali/provinciali che prevedono incentivi all’assunzione e alla creazione d’impresa.
E' online la guida agli incentivi aggiornata al 30 novembre 2014.
Il documento, elaborato nell'ambito del programma POT Pianificazione Operativa Territoriale, fornisce - come di consueto - una sintesi degli incentivi all’assunzione e alla creazione d’impresa a livello nazionale, regionale e provinciale.
La guida è suddivisa in tre sezioni:
- Incentivi all’assunzione previsti dalla normativa nazionale;
- Incentivi all’assunzione e alla creazione d’impresa previsti dalla normativa regionale;
- Avvisi regionali/provinciali che prevedono incentivi all’assunzione e alla creazione d’impresa.
Similar to Marche DGR 293/2016. Tirocini finalizzati all'inclusione sociale (20)
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
Per le persone senza dimora, la residenza anagrafica rappresenta un requisito decisivo per le sue possibilità di inclusione, perché ad essa si collega la possibilità di usufruire dei servizi sanitari, socio-assistenziali e abitativi, erogati dagli enti locali.
Una persona senza dimora può eleggere a suo domicilio non necessariamente un luogo fisico, l’importante è che scelga il Comune presso cui stabilisce i suoi interessi In questo caso, la persona viene iscritta in una via fittizia, territorialmente non esistente ma equivalente in valore giuridico; una via dove non vive nessuno e che in realtà non esiste, ma che viene istituita per dare la possibilità anche alle persone senza dimora di ottenere la residenza e i diritti ad essa connessi.
A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, l'articolo si occupa delle residenze per
anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo
con la recensione del libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis
Edizioni, 2023).
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Il servizio di Pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato. Il pronto intervento sociale viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno.
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
Le dimissioni protette sono state individuate come Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS). L'articolo riordina il quadro normativo delle dimissioni protette.
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per
l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, l'autore propone un’analisi
dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema
organizzativo dei servizi.
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
Questo ebook racconta dei primi due anni (2022-2023) di attuazione della parte sanitaria del PNRR nella Regione Marche. Parliamo di quella che tecnicamente si chiama Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il PNRR prevede, come è noto, numerosi investimenti sia nella sanità territoriale che in quella ospedaliera, nulla purtroppo per la prevenzione. Parliamo per intenderci di Case della salute, di ospedali di comunità, di centrali operative territoriali, di grandi attrezzature sanitarie, di digitalizzazione ecc.
In queste pagine si cercherà di mettere in condizione il lettore di valutare come procede nelle Marche l’attuazione del PNRR nel settore sanitario, fornendo documentazione e valutazioni.
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
Seconda parte di un articolo che affronta il tema della regolamentazione nazionale degli alloggi per anziani. Negli ultimi due anni sono uscite ben 5 norme che dicono cose diverse ed inadeguate.
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi
dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e
confuso.
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
La rivista "Abitare e Anziani" n.3/2023 ha dedicato l'intero numero agli alloggi assistiti. E' presente il mio articolo: "Gli alloggi assistiti: un'alternativa alle strutture residenziali per anziani".
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
Conciliare qualità e complessità oggi implica abbandonare la vecchia concezione delle organizzazioni sanitarie come strutture gerarchiche lineari: i sistemi sanitari e gli ospedali sono sempre più entità complesse governate da leggi di interazione e auto-organizzazione, spesso soggette a fenomeni emergenti, come lo è stato la minaccia pandemica. Sarà questa la chiave per riformare l’assistenza compresa quella ospedaliera, facendo convergere la pluralità di attori su un unico obiettivo: aumentare la flessibilità del sistema. Tutto il contrario della logica di “una singola causa genera un singolo effetto”.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
Le proposte del "Patto per la non autosufficienza" per la legge di bilancio 2024 per avviare un piano di legislatura per l'attuazione della L. 33/2023.
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
Dopo l’approvazione della Legge delega per la riforma del sistema della non autosufficienza (l. 33/2023), e in attesa dei decreti legislativi attuativi, l'articolo propone un’analisi delle spese per la Long Term Care in Italia negli ultimi 10 anni. Una lettura utile per sapere cosa rientra sotto il “cappello” della LTC e quali sono le varie voci di spesa pubblica, tra sanità, indennità di accompagnamento e altri interventi socio-assistenziali. L'articolo propone anche informazioni legate alle macro-funzioni della Long Term Care e un confronto coi numeri degli altri Paesi UE.
1. Marche DGR 293/2016 - Tirocini
finalizzati all’inclusione sociale
Le novità e i problemi da affrontare
Dott. Franco Pesaresi
Jesi, 4 luglio 2016 (slides riviste dopo l’incontro)
2. LE NORME REGIONALI SUI TIROCINI
La regione, in applicazione di accordi in
conferenza Stato-Regioni, con DGR 1134/2013
e DGR 293/2016 ha definito i tirocini.
La DGR 293/2916 ha innovato molto rispetto
alla situazione attuale ponendo una serie di
problemi.
2
3. LE TIPOLOGIE DI TIROCINI
A. Tirocini formativi e di orientamento: sono finalizzati ad agevolare le scelte professionali e
l’occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra scuola e lavoro mediante una
formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro. I destinatari sono i soggetti che
hanno conseguito un titolo di studio entro e non oltre 12 mesi. (dgr 1134/2013)
B. Tirocini di inserimento/reinserimento al lavoro: sono finalizzati a percorsi di
inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro. Sono rivolti principalmente a disoccupati
(anche in mobilità) e inoccupati. Questa tipologia di tirocini è altresì attivabile in favore di
lavoratori sospesi in regime di cassa integrazione a zero ore, sulla base di specifici accordi
sindacali, in attuazione delle politiche attive del lavoro, per l’erogazione di ammortizzatori
sociali. (dgr 1134/2013)
C. Tirocini formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento al lavoro, destinati a
soggetti svantaggiati di cui all’art. 4, comma 1, della legge 8 novembre 1991, n. 381 nonché
richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale. (dgr 1134/2013)
D. Tirocini formativi e di orientamento o di inserimento/reinserimento al lavoro destinati ai
disabili, di cui alla legge 68/99. (dgr 1134/2013)
E. i tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati
all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione delle persone prese in
carico dai servizi sociali e/o dai servizi sanitari competenti (DGR 293/2016).
3
4. I TIROCINI FINALIZZATI ALL’INCLUSIONE
Nella dgr 293 non c’è una definizione adeguata di questa
tipologia. A ben vedere la differenza è nella finalizzazione:
questa tipologia è finalizzata all’inclusione sociale invece
che al lavoro.
E. i tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati
all’inclusione sociale, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione delle persone prese in
carico dai servizi sociali e/o dai servizi sanitari competenti (DGR 293/2016).
L’unica definizione dei tirocini presente nella DGR
1134/2013 non si adatta a questa tipologia (E). Perché
farla rientrare?
«Il tirocinio è una misura formativa di politica attiva, finalizzata a creare un contatto diretto tra
un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favorirne l’arricchimento del bagaglio di
conoscenze, l’acquisizione di competenze professionali e l’inserimento o il reinserimento
lavorativo. Il tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione in
situazione che non si configura come un rapporto di lavoro.»
4
5. CARATTERISTICHE DEI TIROCINI
Tirocini
formativi e di
orientamento
Tirocini di
inserimento
/reinserime
nto al
lavoro
Tirocini per
soggetti
svantaggiati
Tirocini per
disabili
Tirocini
finalizzati
all’inclusione
sociale
DGR 293/16
Durata max per
soggetto ospitante
6 mesi 6 mesi 12 mesi 24 mesi 24 mesi
prorogabile di
24 mesi
Indennità minima
mensile spettante
(con almeno 75%
presenze)
(per inclusione:
se disabile grave
basta presenza del
40%)
350 euro
Di norma a
carico del
soggetto
ospitante
350 euro
Di norma a
carico del
soggetto
ospitante
350 euro
Di norma a
carico del
soggetto
ospitante
350 euro
Di norma a
carico del
soggetto
ospitante
180 euro
A carico ente
promotore o
ospitante o
all’ente che ha
in carico il
tirocinante o ad
altro soggetto
Trattamento fiscale Reddito
assimilato
Reddito
assimilato
Reddito
assimilato
Reddito
assimilato
Reddito
assimilato
5
6. Le principali novità della DGR 293/2016:
la durata del tirocinio
Art.2 : Durata del tirocinio
La durata del tirocinio non può essere superiore ai 24
mesi e può essere prorogata al massimo per la stessa
durata del progetto personalizzato, in seguito alla
attestazione di necessità da parte del servizio pubblico
che ha in carico la persona (24 mesi + 24).
Oltre i 4 anni il tirocinio può essere rinnovato presso lo
stesso soggetto ospitante (con la stipula di una nuova
convenzione) previa valutazione degli esiti da parte del
servizio pubblico che ha in carico la persona.
6
7. Il soggetto promotore
Art.5: soggetto promotore
Il soggetto promotore del tirocinio è di norma l’ente capofila di ATS ma ci sono
tutta una serie di altri soggetti che possono promuoverlo:
- Centri per l’Impiego;
- Istituzioni scolastiche;
- Enti di formazione accreditati regione Marche;
- Soggetti accreditati ai servizi per il lavoro della Regione Marche;
- Cooperative sociali;
- Enti del terzo settore accreditati SSR;
- Comuni, unioni comuni, unioni montane;
- Azienda Sanitaria Unica Regionale.
Novità:
• Soggetto promotore e soggetto che ha in carico il tirocinante POSSONO
COINCIDERE;
• Soggetto che ha in carico tirocinante e soggetto ospitante NON POSSONO
COINCIDERE;
• Anche ASUR (ed altri) può essere soggetto promotore.
7
8. Soggetto promotore e soggetto ospitante:
proposta alla regione
Art.3 : MODALITA’ DI ATTIVAZIONE
La dgr 293/2016 dispone che “Il soggetto promotore non può
coincidere con il soggetto ospitante”. Oggi in molti casi soggetto
promotore ed ospitante invece coincidono (spesso nei comuni).
Questo vincolo non c’è nell’accordo stato-regioni. E’ utile che
rimanga?
La Regione afferma che servono 3 soggetti per il tirocinio: promotore,
ospitante e tirocinante. La regione per risolvere il problema suggerisce
di reperire un soggetto promotore anche solo formale che potrebbe
essere l’Ambito sociale o altri. Per cui, per esempio, il soggetto
promotore potrebbe essere l’Ambito e il soggetto ospitante il comune.
In molti casi si può fare. Il problema vero è che la regione utilizza gli stessi criteri che si usano per
combattere lo sfruttamento del lavoro (lavoro pagato come tirocinio) mentre in questa tipologia
di inserimento questo rischio è assente.
8
9. Tutoraggio (art. 7)
• Nomina di un tutor aziendale (come avviene oggi) da parte
dell’azienda ospitante per garantire il raggiungimento degli obiettivi
e la valutazione del tirocinio.
• Individuazione di una case manager da parte dell’ente che ha in
carico il tirocinante, con tutta una serie di compiti che attengono
all’individuazione dell’azienda ospitante, al monitoraggio del
percorso, compresa una relazione dettagliata finale da cui si
evidenzi i risultati raggiunti, referente dell’azienda ospitante ecc..
• NOVITA’: ASUR (STDP UMEA DSM) e gli altri soggetti promotori
devono individuare il case manager per gli adempimenti previsti.
L’ASP per i suoi casi è già attrezzata con l’ operatore della
mediazione.
9
10. Il Centro per l’impiego
Il Centro per l’Impiego attraverso indirizzi e protocolli
indicati dalla Regione deve avere un ruolo cruciale nel
reperimento di luoghi di lavoro ospitanti i tirocinanti.
I servizi ed il case manager o l’operatore della
mediazione non possono e non devono essere lasciati
da soli a reperire le aziende e gli enti.
Chiarire quando il CIOF può fungere da soggetto
promotore.
10
11. Indennità di partecipazione e obblighi
assicurativi (art. 8)
• Indennità corrisposta al tirocinante è considerata come reddito assimilato a quello
di lavoro dipendente (necessità di emettere un Cud ed un cedolino da parte
dell’ente che eroga il contributo).
• L’Indennità corrisposta non deve essere inferiore a 180 € mensili al superamento
della soglia del 75% delle presenze mensili stabilite nel progetto .
• Nel caso di tirocinante in possesso dell’attestazione di handicap (L. 104/92) è
sufficiente il superamento della soglia del 40% delle presenze stabilite.
• La nuova indennità e la copertura assicurativa è in capo all’ente promotore o
all’ente ospitante o all’ente che ha in carico il tirocinante o ad altro soggetto
giuridico secondo le modalità stabilite nella convenzione (L’indennità viene
parzialmente rimborsata dalla regione).
Obblighi assicurativi (come fino ad oggi)
• Il tirocinante deve essere assicurato contro gli infortuni sul lavoro
• E per responsabilità civile verso terzi.
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12. La convenzione/1
• La dgr 293/2016 propone una convenzione che dovrebbe
essere firmata tra il soggetto promotore e il soggetto
ospitante.
• La convenzione all’art. 7 sulle indennità prevede due
commi che non funzionano e che rischiano di affondare
gli inserimenti finalizzati all’inclusione.
• Il primo comma stabilisce chi paga l’indennità
prevedendo che possano pagare l’ente promotore, l’ente
ospitante, l’ente giuridico che ha in carico il tirocinante o
un altro soggetto. MA I DUE SOGGETTI FIRMATARI NON
POSSONO STABILIRE CHE SIANO ALTRI SOGGETTI NON
FIRMATARI A PAGARE L’INDENNITA’ .
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13. La convenzione/2
• Il terzo comma dell’art.7 della convenzione stabilisce che
l’indennità viene versata dal soggetto ospitante.
«La mancata corresponsione dell’indennità da parte del soggetto ospitante comporta
una sanzione amministrativa il cui ammontare è proporzionato alla gravità dell’illecito
commesso».
Questa disposizione condanna al fallimento gli attuali e i
futuri tirocini finalizzati all’inclusione. Non si troveranno
aziende – e spesso anche enti pubblici – disposti a farsi
carico degli adempimenti burocratici e del pagamento delle
indennità anticipando somme che arriveranno con ritardo.
• QUESTA DISPOSIZIONE VA ASSOLUTAMENTE ELIMINATA.
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14. Indennità di partecipazione: aspetti fiscali
La norma regionale definisce l’indennità un reddito assimilato con tutto
quello che ne consegue (necessità di emettere un Cud ed un cedolino da parte dell’ente che eroga il contributo).
L’accordo nazionale non ne fa cenno. E’ un eccesso quello che ha stabilito la
regione (un errore)?
Io ho qualche dubbio in materia. Rammento che la legge – art. 50 comma 1
lett. C) del DPR 917/1986 (Testo unico imposte sui redditi) – stabilisce che
“sono assimilati ai redditi di lavoro dipendente: le somme da chiunque
corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini
di studio o di addestramento professionale, se il beneficiario non è legato da
rapporti di lavoro dipendente nei confronti del soggetto erogante”. E’
evidente che questa tipologia di tirocinio non rientra in questa norma. Per cui
la norma va cancellata. In subordine verificare con un autorevole parere
tecnico la legittimità della disposizione.
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15. La posizione della regione sugli aspetti
fiscali
La regione afferma che si è scelto (quindi non si tratterebbe di un obbligo) di definire
l’indennità come un reddito assimilato per favorire l’assistito.
Nel caso della contribuzione vecchia maniera l’ente pubblico dovrebbe applicare una
ritenuta d’acconto del 20%. Invece con l’indennità considerata come reddito
assimilato all’assistito non verrebbero fatte trattenute o riduzioni se il suo reddito è
inferiore a 8.000 euro (no tax area).
In realtà questa posizione è tecnicamente discutibile perché la gran parte di coloro che
vengono ammessi al tirocinio con finalità di inclusione sociale sono a carico* dei
familiari per cui i loro redditi si sommano a quelli dei loro familiari. Se si sommano la
percentuale dell’Irpef è mediamente superiore al 20% (23% per redditi fino a 15.000
euro, 27% per redditi da 15.000 a 28.000 euro, ecc.).
Pertanto, a nostro avviso, la posizione della regione andrebbe rivista.
*Per l’Irpef I familiari possono essere considerati a carico solo se non dispongono di un reddito proprio
superiore 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili (pensioni di invalidità e indennità di
accompagnamento ecc. non contano).
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16. Indennità di partecipazione: chi paga?
• La nuova indennità è in capo all’ente promotore o all’ente ospitante o all’ente
che ha in carico il tirocinante o ad altro soggetto giuridico.
• Questo significa che in assenza di un accordo – ed è oggettivamente difficile
trovare un accordo quando mancano le risorse – ogni soggetto promotore
paga l’indennità dei casi che propone. Questo significa che soggetti promotori
come l’ASUR dovranno farsi carico dei loro assistiti (oggi non è così). L’ASUR è
consapevole e pronta?
• Questo significa inoltre che i soggetti promotori devono nominare il case
manager, trovare il soggetto ospitante, fare il progetto, seguire il caso e pagare
l’indennità e l’assicurazione. A questo punto non ha più senso che i casi non
promossi dall’ATS/comuni transitino nell’ATS/comuni. Sarebbe un inutile
passaggio burocratico.
• L’accordo nazionale dice testualmente: “L’indennità è corrisposta, di norma, da
parte dell’ente responsabile che ha preso in carico il tirocinante.”
• La norma regionale amplia le possibilità. In questo caso è un male. Se non si
identificano le responsabilità la tendenza può essere quella che si rifugge dalle
responsabilità con danni per gli assistiti che rischiano di non essere seguiti da
nessuno.
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17. Indennità di partecipazione: l’importo/1
DGR 293/2016
• Indennità prevista senza
differenziazione (180 €
mensili)
Regolamento ASP
• Indennità riconosciuta in
maniera differenziata in
base all’importo delle
pensioni percepite (esclusa
l’indennità di accompagno)
ed in base alla tipologia di
percorso di inserimento
(borsa, tirocinio, ecc.) e
all’orario prestato.
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18. Indennità di partecipazione: l’importo/2
• Un solo importo (180 euro) produce iniquità ed altri problemi
gestionali dei tirocini finalizzati all’inclusione. I disabili e le loro
famiglie riterranno giusta una uguale indennità sia per chi frequenta
10 ore che per chi frequenta 30 ore?
• L’ASP sta pensando di suddividere l’indennità in diverse fasce in
base alle ore lavorate. Per esempio:
– 180 € per chi svolge 30-36 ore sett.li;
– 144 € per chi svolge da 24 a 29 ore;
– Ecc.
• Ma questa ipotesi contrasta con la DGR 293 che
prevede un importo di almeno 180 euro? Ci sarà
il rimborso regionale in questa ipotesi?
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19. Rimane l’inserimento sociale volontario?
L’ASP prevede anche la tipologia dell’Inserimento sociale volontario (ISV)
come risposta a gravi situazioni di compromissione delle abilità personali,
relazionali e comunicative tali da non consentire lo svolgimento di compiti e
mansioni con finalità occupazionali. Non c’è un orario minimo da rispettare.
Non c’è una indennità. C’è la copertura assicurativa. Si tratta di una modalità
residuale.
Destinatari: • persone con disabilità, o con disturbi mentali; • non idonee a svolgere compiti e
mansioni con finalità occupazionali e produttive; • di età non superiore ai 65 anni • per le quali gli
interventi precedentemente messi in atto non hanno avuto esito positivo; • con grave situazione
emarginazione ed esclusione sociale tale da escludere da escludere le altre tipologie di
inserimento.
La normativa non la permetterebbe.
Possibile soluzione: le persone da ammettere all’ex inserimento sociale
volontario (ISV) si iscrivono ad una associazione di volontariato. L’ente
ospitante stipula una convenzione con l’associazione di volontariato che
preveda la permanenza di quelle stesse persone presso l’ente ospitante per lo
svolgimento di talune attività volontarie.
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20. IL NOSTRO PERCORSO
1. Seminario per evidenziare criticità ed adempimenti della
delibera 293/2016 (fatto in data 4/7/2016);
2. Azioni per far modificare gli aspetti critici della delibera
293/2016;
3. Approvazione nuovo regolamento ASP sui tirocini (ex
«inserimenti lavorativi e socio-assistenziali);
4. Attuazione DRG regionale e nuovo regolamento per tutti i
casi dall’ 1/1/2017.
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