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Il rapporto tra enti pubblici e volontariato
Gli strumenti
Franco Pesaresi
12 ottobre 2015 - Fermo
13 ottobre 2015 – Macerata
I rapporti fra volontariato ed ente
locale
LE COLLABORAZIONI A RILEVANZA
ECONOMICA
• Erogazione di contributi
• Appalti, concessioni e convenzioni
• Concessione di spazi e locali
Franco Pesaresi 2
Tipologia delle forme
di
collaborazione
caratteristiche
Occasionale Sostegno singole attività, contributo
strumentale Comune fornisce sede, associazione chiede contributo annuo
Progettuale,
propositivo
Comune favorisce la partecipazione a progetti allargati, richiede
proposte.
Il volontariato si propone per la soluzione di problemi locali, fa
proposte.
convenzionale Il comune affida la gestione di attività. Continuità dell’attività
svolta. Rimborsi non di mercato.
partenariato Il comune stimola e coordina la costituzione di reti di soggetti
che erogano servizi. Il comune promuove processi di
partecipazione del volontariato nella programmazione dei
servizi. Il volontariato si assume delle responsabilità nella
gestione della propria attività, collabora con gli altri soggetti
della rete.
Pubblica amministrazione e ODV
Le pubbliche amministrazioni utilizzano vari strumenti per
regolare i rapporti con le ODV, anche in relazione al
contenuto del rapporto.
Questi strumenti sono:
• Convenzioni
• Regolamenti
• Accordi di programma
• Contratti di comodato
• Autorizzazioni, accreditamento
• contratti di fornitura
3Franco Pesaresi
1. LE CONVENZIONI
4Franco Pesaresi
CONVENZIONE odv
ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO ex art.7 Legge266/1991
“1. Lo Stato, le regioni, le province autonome, gli enti locali e gli altri
enti pubblici possono stipulare convenzioni con le organizzazioni di
volontariato iscritte da almeno sei mesi nei registri di cui all'articolo 6
e che dimostrino attitudine e capacità operativa.
2. Le convenzioni devono contenere disposizioni dirette a garantire
l'esistenza delle condizioni necessarie a svolgere con continuità le
attività oggetto della convenzione, nonché il rispetto dei diritti e della
dignità degli utenti. Devono inoltre prevedere forme di verifica delle
prestazioni e di controllo della loro qualità nonché le modalità di
rimborso delle spese.
3. La copertura assicurativa di cui all'articolo 4 è elemento essenziale
della convenzione e gli oneri relativi sono a carico dell'ente con il quale
viene stipulata la convenzione medesima.”
5Franco Pesaresi
Marche LR 15/2012
• Art. 3: Gli aderenti non possono intrattenere alcuna forma di
rapporto di lavoro, subordinato o autonomo, con
l’organizzazione di riferimento; al volontario possono essere
soltanto rimborsate dall’organizzazione le spese
effettivamente sostenute per l’attività volontaria prestata.
• Le organizzazioni di volontariato possono assumere lavoratori
dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo
esclusivamente nei limiti necessari ad assicurare il regolare e
continuo espletamento delle loro attività oppure occorrenti a
qualificare o specializzare le attività stesse; l’ attività
volontaria deve essere comunque quantitativamente o
qualitativamente prevalente.
6Franco Pesaresi
Marche LR 15/2012
• Art. 4: L'iscrizione da almeno 6 mesi nel registro regionale
del volontariato è condizione necessaria per accedere ai
contributi pubblici, nonché per stipulare le convenzioni.
• Art. 5. La Regione, gli enti da essa dipendenti e gli enti locali
pubblicizzano la propria volontà di stipulare le convenzioni di
cui al comma 1 secondo modalità dagli stessi definite,
dandone comunque comunicazione a tutte le organizzazioni
del territorio di riferimento iscritte al registro e operanti nel
settore oggetto della convenzione.
7Franco Pesaresi
Marche DGR 884/2013 a
Gli enti manifestano e pubblicizzano la propria volontà di stipulare le
convenzione, secondo modalità dagli stessi definite, dandone
comunicazione alle organizzazioni del territorio iscritte nel registro,
indicando:
• Oggetto dell’attività in convenzione e le modalità di svolgimento;
• I parametri e la capacità operativa dell’organizzazione di
volontariato con riguardo all’attività oggetto della convenzione;
• I requisiti generali necessari ed i criteri specifici che danno titolo di
priorità nella scelta dell’organizzazione;
• Le disposizioni idonee a garantire l’esistenza delle condizioni
necessarie a svolgere con continuità le attività oggetto della
convenzione.
8Franco Pesaresi
Marche DGR 884/2013 b
Le convenzioni hanno una durata minima di un anno e massima di tre ani e
possono essere rinnovate.
I criteri di priorità da adottare nella scelta della organizzazione di volontariato
(OdV) con il quale stipulare la convenzione sono i seguenti:
• La competenza, la professionalità e esperienza maturata dalla OdV nel
settore;
• La disponibilità di strutture idonee;
• La collocazione della sede dell’OdV;
• L’attivazione di sistemi di formazione dei volontari;
• La prevalenza dei volontari rispetto al personale retribuito;
• La quantità delle prestazioni erogate e il numero di convenzioni attivate;
• Il collegamento associativo con altre OdV,
• L’ordine di iscrizione nel registro regionale.
9Franco Pesaresi
Marche DGR 884/2013: le
convenzioni contengono/1
• L’identificazione dell’organizzazione e gli estremi
dell’iscrizione;
• L’oggetto della convenzione;
• La tipologia e le modalità di erogazione delle attività;
• La durata del rapporto di collaborazione;
• Il contenuto e le modalità delle prestazioni di volontariato;
• Il numero, la qualifica ed il tempo di impiego delle persone
impiegate distinguendo tra volontari (prevalenti) e dipendenti
• Le modalità di coordinamento dei volontari con i servizi
pubblici;
• Le disposizioni per garantire i diritti e la dignità degli utenti;
10Franco Pesaresi
Marche DGR 884/2013: le
convenzioni contengono/2
• L’individuazione dei responsabili delle attività;
• Il possesso da parte dei volontari delle cognizioni tecnico pratiche
necessarie allo svolgimento delle attività;
• Le coperture assicurative per la responsabilità civile verso
terzi/infortuni/malattie dei volontari;
• L’indicazione delle spese e degli eventuali oneri ammessi a rimborso
(fra i quali l’assicurazione);
• Le modalità della rendicontazione e i tempi di liquidazione;
• Le strutture e le attrezzature impiegate;
• Le modalità di rapporto e di reciproca informazione fra PA e OdV
• I criteri e le forme di verifica dei risultati e di controllo di qualità.
11Franco Pesaresi
Marche DGR 884/2013: le
convenzioni contengono/3
• L’obbligo di comunicazione delle variazioni degli
elementi della convenzione da parte delle OdV;
• L’obbligo per le OdV di presentare periodicamente
una relazione sull’attività svolta all’ente;
• Le cause e le modalità di risoluzione della
collaborazione;
• Le condizioni di salvaguardia dell’autonomia
organizzativa e metodologica dell’OdV.
12Franco Pesaresi
Le attività (oggetto della convenzione)
Si raccomanda di definire in modo puntuale (anche con il rinvio a specifici
allegati ):
• le attività, i servizi e le prestazioni oggetto della convenzione;
• le modalità, i criteri e le procedure per lo svolgimento delle attività, servizi e
prestazioni convenzionati, includendo l’eventuale ricorso a terzi soggetti, in
qualunque modo remunerati.
Sulla base dell’attività svolta, l’Affidante potrebbe consegnare all’Affidatario, o
potrebbe comunque pretendere, che l’Affidatario utilizzi dei mezzi di
riconoscimento (quali divise, tesserini, cartellini di riconoscimento, ecc.). In
questo caso si rende opportuno specificare, come obbligazioni delle parti, le
modalità e i termini di utilizzo degli stessi).
13Franco Pesaresi
LA RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI
La liquidazione dei contributi è effettuata previa
presentazione da parte del beneficiario della
RENDICONTAZIONE dell’iniziativa;
• Il consuntivo deve riportare sia le voci di spesa
che quelle di entrata;
• in ogni caso, il contributo non può superare lo
sbilancio effettivamente sostenuto e
rendicontato.
14Franco Pesaresi
TRATTAMENTO FISCALE DEL
CONTRIBUTO LIBERALE
“Le Regioni, le province, i comuni, gli altri enti pubblici
e privati devono operare una ritenuta del 4% a titolo di
acconto e con obbligo di rivalsa sull’ammontare dei
contributi corrisposti ad imprese, esclusi quelli per
l’acquisto dei beni strumentali”
(ex art.28 DPR600/1973)
15Franco Pesaresi
QUANDO SI APPLICA LA RITENUTA DEL 4%?
Agenzia delle Entrate Risoluzione 166/E/2008:
• quando i contributi sono erogati non ad una impresa ma ad una
associazione - o più in generale ad un ente non commerciale - occorre
distinguere a seconda che lo stesso sia destinato ad essere utilizzato per le
attività istituzionali dell’ente ovvero nel quadro della sua eventuale attività
commerciale. Mentre nel primo caso l'Amministrazione non è infatti
tenuta ad effettuare la ritenuta, nella seconda ipotesi, invece, deve
effettuare, sul contributo erogato, la ritenuta del 4% prescritta dall’art. 28,
secondo comma, del DPR n.600 del 1973.
SE EROGATO PER PROMUOVERE ATTIVITA’ ISTITUZIONALE LA P.A. NON
EFFETTUA RITENUTE
SE EROGATO PER PROMUOVERE ATTIVITA’ IN RELAZIONE ALLE QUALI
L’ASSOCIAZIONE PERCEPISCE ANCHE INTROITI DI NATURA COMMERCIALE LA
P.A. DEVE EFFETTUARE LA RITENUTA A TITOLO DI ACCONTO DEL 4%
16Franco Pesaresi
QUALE DOCUMENTO FISCALE PER I
CONTRIBUTI?
Spett.le Comune di ___
Ricevuta fiscale n.1 del 31/12/2014.
Il sottoscritto, Mario Rossi , legale rappresentante dell’associazione XXXX,
con sede in Ancona, Via del Mare n.1, CF xxxxxxx
DICHIARA
di ricevere dal Comune di …………il contributo liberale pari ad € 1.200,00 (euro
milleduecento/00) erogato giusta delibera n. …del…………..
Il Presidente
Mario Rossi
marca da bollo da € 1,81.
17Franco Pesaresi
2. Concessione di spazi e
attrezzature
18Franco Pesaresi
Regolamento per l’accesso alle
strutture (Marche DGR 884/2013)
19Franco Pesaresi
Contenuti del Regolamento per
l’accesso alle strutture (Marc he DGR 884/2013)
20Franco Pesaresi
Contenuti del Regolamento per
l’accesso alle strutture (Marche DGR 884/2013)
21Franco Pesaresi
Concessione di spazi e attrezzature
(Marche DGR 884/2013)
22Franco Pesaresi
Contratti di comodato
Particolare attenzione deve essere posta:
• alla corretta e puntuale individuazione del bene. La
descrizione deve garantire che non possano sorgere dubbi sul
bene effettivamente concesso in comodato;
• alla c.d. “destinazione d’uso” del bene oggetto del comodato,
indicando con precisione finalità, termini e modalità di utilizzo
del bene.
Un bene immobile può, ad esempio, essere concesso in comodato per essere
utilizzato come casa famiglia, circolo ricreativo o sede sociale. Il bene mobile
può invece essere utilizzato per lo svolgimento delle attività istituzionali, per
supportare l’organizzazione interna dell’Affidatario, ecc.
23Franco Pesaresi
3. Altri strumenti
24Franco Pesaresi
Regolamenti e accordi di programma
• Nel diritto il termine regolamento viene usato per designare
atti normativi emanati da organi dello stato ed altri enti
pubblici, ed anche enti privati per disciplinare determinate
materie o il proprio funzionamento.
• L’accordo di programma , è una convenzione tra enti
territoriali (regioni, comuni, ecc.) ed altre amministrazioni
pubbliche mediante la quale le parti coordinano le loro
attività per la realizzazione di opere, interventi o programmi di
intervento.
25Franco Pesaresi
Autorizzazione/accreditamento
Per gestire talune attività (una comunità per minori, per disabili,
ecc.) occorre essere autorizzati.
• Le procedure di autorizzazione.
Per svolgerle con i corrispettivi o le contribuzioni pubbliche
occorre inoltre essere accreditati ed avere un accordo
contrattuale o convenzione.
• Le procedure per l’accreditamento e per l’accordo
contrattuale
26Franco Pesaresi
LE ASSOCIAZIONI POSSONO
PARTECIPARE AD APPALTI?
SI.
la normativa e la giurisprudenza sia interna che
comunitaria non operano alcuna discriminazione tra i
soggetti ammessi alle gare in relazione alla loro veste
giuridica, precisando che la nozione di operatore
economico utilizzata dal diritto comunitario è più
generica ed estesa del concetto di imprenditore.
• Attenzione: la P.A. può chiedere l’iscrizione al REA come requisito per
partecipare alle gare di appalto (ex art.39 del DLgs. 163/06, c.d. codice dei
contratti pubblici)
27Franco Pesaresi
LE ASSOCIAZIONI POSSONO PARTECIPARE AD
APPALTI? OPINIONI DIVERSE
L’autorità di vigilanza sui contratti pubblici (AVCP) ora
assorbita dall’ANAC ha però una opinione diversa (parere
26/2009):
«è da considerare illegittima la partecipazione a gare
d’appalti pubblici delle associazioni di volontariato, in
quanto l’espletamento di una procedura di selezione del
contraente, fondata sulla comparazione delle offerte con
criteri concorrenziali di convenienza tecnico-economica
risulta essere inconciliabile con il riconoscimento alle
associazioni di volontariato (art.5 L.266/1991) della
possibilità di usufruire di proventi costituiti esclusivamente
da rimborsi derivanti da convenzioni che prescindono dalle
regole di concorrenza».
28Franco Pesaresi
QUALE DOCUMENTO FISCALE PER I
CORRISPETTIVI DA APPALTI?
FATTURA SOGGETTA AD IVA A MENO CHE NON ABBIA AD OGGETTO PRESTAZIONI DI
SERVIZI ESENTI DA IVA. Esempi:
15) le prestazioni di trasporto di malati o feriti con veicoli all'uopo equipaggiati, effettuate da
imprese autorizzate e da ONLUS
19) le prestazioni di ricovero e cura rese da ONLUS, compresa la somministrazione di medicinali,
presidi sanitari e vitto, nonché le prestazioni di cura rese da stabilimenti termali;
20) le prestazioni educative dell'infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche
per la formazione, l'aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, rese da
ONLUS
21) le prestazioni proprie dei brefotrofi, orfanotrofi, asili, case di riposo per anziani e simili, delle
colonie marine, montane e campestri e degli alberghi e ostelli per la gioventù (...) comprese le
somministrazioni di vitto, indumenti e medicinali, le prestazioni curative e le altre prestazioni
accessorie;
22) le prestazioni proprie delle biblioteche, discoteche e simili e quelle inerenti alla visita di
musei, gallerie, pinacoteche, monumenti, ville, palazzi, parchi, giardini botanici e zoologici e
simili...
29Franco Pesaresi
30
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
franco.pesaresi@gmail.com

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Il rapporto tra enti pubblici e volontariato

  • 1. Il rapporto tra enti pubblici e volontariato Gli strumenti Franco Pesaresi 12 ottobre 2015 - Fermo 13 ottobre 2015 – Macerata
  • 2. I rapporti fra volontariato ed ente locale LE COLLABORAZIONI A RILEVANZA ECONOMICA • Erogazione di contributi • Appalti, concessioni e convenzioni • Concessione di spazi e locali Franco Pesaresi 2 Tipologia delle forme di collaborazione caratteristiche Occasionale Sostegno singole attività, contributo strumentale Comune fornisce sede, associazione chiede contributo annuo Progettuale, propositivo Comune favorisce la partecipazione a progetti allargati, richiede proposte. Il volontariato si propone per la soluzione di problemi locali, fa proposte. convenzionale Il comune affida la gestione di attività. Continuità dell’attività svolta. Rimborsi non di mercato. partenariato Il comune stimola e coordina la costituzione di reti di soggetti che erogano servizi. Il comune promuove processi di partecipazione del volontariato nella programmazione dei servizi. Il volontariato si assume delle responsabilità nella gestione della propria attività, collabora con gli altri soggetti della rete.
  • 3. Pubblica amministrazione e ODV Le pubbliche amministrazioni utilizzano vari strumenti per regolare i rapporti con le ODV, anche in relazione al contenuto del rapporto. Questi strumenti sono: • Convenzioni • Regolamenti • Accordi di programma • Contratti di comodato • Autorizzazioni, accreditamento • contratti di fornitura 3Franco Pesaresi
  • 5. CONVENZIONE odv ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO ex art.7 Legge266/1991 “1. Lo Stato, le regioni, le province autonome, gli enti locali e gli altri enti pubblici possono stipulare convenzioni con le organizzazioni di volontariato iscritte da almeno sei mesi nei registri di cui all'articolo 6 e che dimostrino attitudine e capacità operativa. 2. Le convenzioni devono contenere disposizioni dirette a garantire l'esistenza delle condizioni necessarie a svolgere con continuità le attività oggetto della convenzione, nonché il rispetto dei diritti e della dignità degli utenti. Devono inoltre prevedere forme di verifica delle prestazioni e di controllo della loro qualità nonché le modalità di rimborso delle spese. 3. La copertura assicurativa di cui all'articolo 4 è elemento essenziale della convenzione e gli oneri relativi sono a carico dell'ente con il quale viene stipulata la convenzione medesima.” 5Franco Pesaresi
  • 6. Marche LR 15/2012 • Art. 3: Gli aderenti non possono intrattenere alcuna forma di rapporto di lavoro, subordinato o autonomo, con l’organizzazione di riferimento; al volontario possono essere soltanto rimborsate dall’organizzazione le spese effettivamente sostenute per l’attività volontaria prestata. • Le organizzazioni di volontariato possono assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo esclusivamente nei limiti necessari ad assicurare il regolare e continuo espletamento delle loro attività oppure occorrenti a qualificare o specializzare le attività stesse; l’ attività volontaria deve essere comunque quantitativamente o qualitativamente prevalente. 6Franco Pesaresi
  • 7. Marche LR 15/2012 • Art. 4: L'iscrizione da almeno 6 mesi nel registro regionale del volontariato è condizione necessaria per accedere ai contributi pubblici, nonché per stipulare le convenzioni. • Art. 5. La Regione, gli enti da essa dipendenti e gli enti locali pubblicizzano la propria volontà di stipulare le convenzioni di cui al comma 1 secondo modalità dagli stessi definite, dandone comunque comunicazione a tutte le organizzazioni del territorio di riferimento iscritte al registro e operanti nel settore oggetto della convenzione. 7Franco Pesaresi
  • 8. Marche DGR 884/2013 a Gli enti manifestano e pubblicizzano la propria volontà di stipulare le convenzione, secondo modalità dagli stessi definite, dandone comunicazione alle organizzazioni del territorio iscritte nel registro, indicando: • Oggetto dell’attività in convenzione e le modalità di svolgimento; • I parametri e la capacità operativa dell’organizzazione di volontariato con riguardo all’attività oggetto della convenzione; • I requisiti generali necessari ed i criteri specifici che danno titolo di priorità nella scelta dell’organizzazione; • Le disposizioni idonee a garantire l’esistenza delle condizioni necessarie a svolgere con continuità le attività oggetto della convenzione. 8Franco Pesaresi
  • 9. Marche DGR 884/2013 b Le convenzioni hanno una durata minima di un anno e massima di tre ani e possono essere rinnovate. I criteri di priorità da adottare nella scelta della organizzazione di volontariato (OdV) con il quale stipulare la convenzione sono i seguenti: • La competenza, la professionalità e esperienza maturata dalla OdV nel settore; • La disponibilità di strutture idonee; • La collocazione della sede dell’OdV; • L’attivazione di sistemi di formazione dei volontari; • La prevalenza dei volontari rispetto al personale retribuito; • La quantità delle prestazioni erogate e il numero di convenzioni attivate; • Il collegamento associativo con altre OdV, • L’ordine di iscrizione nel registro regionale. 9Franco Pesaresi
  • 10. Marche DGR 884/2013: le convenzioni contengono/1 • L’identificazione dell’organizzazione e gli estremi dell’iscrizione; • L’oggetto della convenzione; • La tipologia e le modalità di erogazione delle attività; • La durata del rapporto di collaborazione; • Il contenuto e le modalità delle prestazioni di volontariato; • Il numero, la qualifica ed il tempo di impiego delle persone impiegate distinguendo tra volontari (prevalenti) e dipendenti • Le modalità di coordinamento dei volontari con i servizi pubblici; • Le disposizioni per garantire i diritti e la dignità degli utenti; 10Franco Pesaresi
  • 11. Marche DGR 884/2013: le convenzioni contengono/2 • L’individuazione dei responsabili delle attività; • Il possesso da parte dei volontari delle cognizioni tecnico pratiche necessarie allo svolgimento delle attività; • Le coperture assicurative per la responsabilità civile verso terzi/infortuni/malattie dei volontari; • L’indicazione delle spese e degli eventuali oneri ammessi a rimborso (fra i quali l’assicurazione); • Le modalità della rendicontazione e i tempi di liquidazione; • Le strutture e le attrezzature impiegate; • Le modalità di rapporto e di reciproca informazione fra PA e OdV • I criteri e le forme di verifica dei risultati e di controllo di qualità. 11Franco Pesaresi
  • 12. Marche DGR 884/2013: le convenzioni contengono/3 • L’obbligo di comunicazione delle variazioni degli elementi della convenzione da parte delle OdV; • L’obbligo per le OdV di presentare periodicamente una relazione sull’attività svolta all’ente; • Le cause e le modalità di risoluzione della collaborazione; • Le condizioni di salvaguardia dell’autonomia organizzativa e metodologica dell’OdV. 12Franco Pesaresi
  • 13. Le attività (oggetto della convenzione) Si raccomanda di definire in modo puntuale (anche con il rinvio a specifici allegati ): • le attività, i servizi e le prestazioni oggetto della convenzione; • le modalità, i criteri e le procedure per lo svolgimento delle attività, servizi e prestazioni convenzionati, includendo l’eventuale ricorso a terzi soggetti, in qualunque modo remunerati. Sulla base dell’attività svolta, l’Affidante potrebbe consegnare all’Affidatario, o potrebbe comunque pretendere, che l’Affidatario utilizzi dei mezzi di riconoscimento (quali divise, tesserini, cartellini di riconoscimento, ecc.). In questo caso si rende opportuno specificare, come obbligazioni delle parti, le modalità e i termini di utilizzo degli stessi). 13Franco Pesaresi
  • 14. LA RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI La liquidazione dei contributi è effettuata previa presentazione da parte del beneficiario della RENDICONTAZIONE dell’iniziativa; • Il consuntivo deve riportare sia le voci di spesa che quelle di entrata; • in ogni caso, il contributo non può superare lo sbilancio effettivamente sostenuto e rendicontato. 14Franco Pesaresi
  • 15. TRATTAMENTO FISCALE DEL CONTRIBUTO LIBERALE “Le Regioni, le province, i comuni, gli altri enti pubblici e privati devono operare una ritenuta del 4% a titolo di acconto e con obbligo di rivalsa sull’ammontare dei contributi corrisposti ad imprese, esclusi quelli per l’acquisto dei beni strumentali” (ex art.28 DPR600/1973) 15Franco Pesaresi
  • 16. QUANDO SI APPLICA LA RITENUTA DEL 4%? Agenzia delle Entrate Risoluzione 166/E/2008: • quando i contributi sono erogati non ad una impresa ma ad una associazione - o più in generale ad un ente non commerciale - occorre distinguere a seconda che lo stesso sia destinato ad essere utilizzato per le attività istituzionali dell’ente ovvero nel quadro della sua eventuale attività commerciale. Mentre nel primo caso l'Amministrazione non è infatti tenuta ad effettuare la ritenuta, nella seconda ipotesi, invece, deve effettuare, sul contributo erogato, la ritenuta del 4% prescritta dall’art. 28, secondo comma, del DPR n.600 del 1973. SE EROGATO PER PROMUOVERE ATTIVITA’ ISTITUZIONALE LA P.A. NON EFFETTUA RITENUTE SE EROGATO PER PROMUOVERE ATTIVITA’ IN RELAZIONE ALLE QUALI L’ASSOCIAZIONE PERCEPISCE ANCHE INTROITI DI NATURA COMMERCIALE LA P.A. DEVE EFFETTUARE LA RITENUTA A TITOLO DI ACCONTO DEL 4% 16Franco Pesaresi
  • 17. QUALE DOCUMENTO FISCALE PER I CONTRIBUTI? Spett.le Comune di ___ Ricevuta fiscale n.1 del 31/12/2014. Il sottoscritto, Mario Rossi , legale rappresentante dell’associazione XXXX, con sede in Ancona, Via del Mare n.1, CF xxxxxxx DICHIARA di ricevere dal Comune di …………il contributo liberale pari ad € 1.200,00 (euro milleduecento/00) erogato giusta delibera n. …del………….. Il Presidente Mario Rossi marca da bollo da € 1,81. 17Franco Pesaresi
  • 18. 2. Concessione di spazi e attrezzature 18Franco Pesaresi
  • 19. Regolamento per l’accesso alle strutture (Marche DGR 884/2013) 19Franco Pesaresi
  • 20. Contenuti del Regolamento per l’accesso alle strutture (Marc he DGR 884/2013) 20Franco Pesaresi
  • 21. Contenuti del Regolamento per l’accesso alle strutture (Marche DGR 884/2013) 21Franco Pesaresi
  • 22. Concessione di spazi e attrezzature (Marche DGR 884/2013) 22Franco Pesaresi
  • 23. Contratti di comodato Particolare attenzione deve essere posta: • alla corretta e puntuale individuazione del bene. La descrizione deve garantire che non possano sorgere dubbi sul bene effettivamente concesso in comodato; • alla c.d. “destinazione d’uso” del bene oggetto del comodato, indicando con precisione finalità, termini e modalità di utilizzo del bene. Un bene immobile può, ad esempio, essere concesso in comodato per essere utilizzato come casa famiglia, circolo ricreativo o sede sociale. Il bene mobile può invece essere utilizzato per lo svolgimento delle attività istituzionali, per supportare l’organizzazione interna dell’Affidatario, ecc. 23Franco Pesaresi
  • 25. Regolamenti e accordi di programma • Nel diritto il termine regolamento viene usato per designare atti normativi emanati da organi dello stato ed altri enti pubblici, ed anche enti privati per disciplinare determinate materie o il proprio funzionamento. • L’accordo di programma , è una convenzione tra enti territoriali (regioni, comuni, ecc.) ed altre amministrazioni pubbliche mediante la quale le parti coordinano le loro attività per la realizzazione di opere, interventi o programmi di intervento. 25Franco Pesaresi
  • 26. Autorizzazione/accreditamento Per gestire talune attività (una comunità per minori, per disabili, ecc.) occorre essere autorizzati. • Le procedure di autorizzazione. Per svolgerle con i corrispettivi o le contribuzioni pubbliche occorre inoltre essere accreditati ed avere un accordo contrattuale o convenzione. • Le procedure per l’accreditamento e per l’accordo contrattuale 26Franco Pesaresi
  • 27. LE ASSOCIAZIONI POSSONO PARTECIPARE AD APPALTI? SI. la normativa e la giurisprudenza sia interna che comunitaria non operano alcuna discriminazione tra i soggetti ammessi alle gare in relazione alla loro veste giuridica, precisando che la nozione di operatore economico utilizzata dal diritto comunitario è più generica ed estesa del concetto di imprenditore. • Attenzione: la P.A. può chiedere l’iscrizione al REA come requisito per partecipare alle gare di appalto (ex art.39 del DLgs. 163/06, c.d. codice dei contratti pubblici) 27Franco Pesaresi
  • 28. LE ASSOCIAZIONI POSSONO PARTECIPARE AD APPALTI? OPINIONI DIVERSE L’autorità di vigilanza sui contratti pubblici (AVCP) ora assorbita dall’ANAC ha però una opinione diversa (parere 26/2009): «è da considerare illegittima la partecipazione a gare d’appalti pubblici delle associazioni di volontariato, in quanto l’espletamento di una procedura di selezione del contraente, fondata sulla comparazione delle offerte con criteri concorrenziali di convenienza tecnico-economica risulta essere inconciliabile con il riconoscimento alle associazioni di volontariato (art.5 L.266/1991) della possibilità di usufruire di proventi costituiti esclusivamente da rimborsi derivanti da convenzioni che prescindono dalle regole di concorrenza». 28Franco Pesaresi
  • 29. QUALE DOCUMENTO FISCALE PER I CORRISPETTIVI DA APPALTI? FATTURA SOGGETTA AD IVA A MENO CHE NON ABBIA AD OGGETTO PRESTAZIONI DI SERVIZI ESENTI DA IVA. Esempi: 15) le prestazioni di trasporto di malati o feriti con veicoli all'uopo equipaggiati, effettuate da imprese autorizzate e da ONLUS 19) le prestazioni di ricovero e cura rese da ONLUS, compresa la somministrazione di medicinali, presidi sanitari e vitto, nonché le prestazioni di cura rese da stabilimenti termali; 20) le prestazioni educative dell'infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l'aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, rese da ONLUS 21) le prestazioni proprie dei brefotrofi, orfanotrofi, asili, case di riposo per anziani e simili, delle colonie marine, montane e campestri e degli alberghi e ostelli per la gioventù (...) comprese le somministrazioni di vitto, indumenti e medicinali, le prestazioni curative e le altre prestazioni accessorie; 22) le prestazioni proprie delle biblioteche, discoteche e simili e quelle inerenti alla visita di musei, gallerie, pinacoteche, monumenti, ville, palazzi, parchi, giardini botanici e zoologici e simili... 29Franco Pesaresi