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1
Sei fattori chiave per l’educazione
di bambini Malati
Webinar, 27 settembre 2016
Michele Capurso & John Dennis
Università of Perugia
michele.capurso@unipg.it
LeHo
Learning at Home and in The
Hospital
www.lehoproject.eu
3
Come funziona la sessione di oggi:
Speaker unico (Michele Capurso);
Interazione in chat coordinata da John Dennis;
Durata circa 45 minuti
I partecipanti sono invitati ad usare la Chat per:
Commenti, domande, osservazioni…
segnalare propri progetti o attività coerenti con i contenuti;
Tutta la sessione è registrata.
KEF: il processo del progetto LeHo
Key Educational Factors
KEF and the illness from ICT to KEF
ICT solutions for
a better education of
Children with a Medical Condition
literature
researches guidelines
1stFG
2ndFG
Key Educational Factors
Relazioni
Costruire senso e
Conoscenza
Assumere ruoli
difronte ad altri
Metacognizione
Individualità
Key
Educational
Factors
K
E
F
Comunicazione
inter-istituzionale
6
Relazioni
• L’apprendimento autentico si realizza all’interno di un sistema di
interazioni con altri e con degli artefatti culturali (Cole 1996,
Vygotskii 1978, Salzberger-Wittenberg 1983).
• Attraverso l’interazione sociale con i pari e con altre
persone più competenti, chi apprende può esprimere competenze
che superano quelle che avrebbe espresso individualmente
(Vygotskii 1978).
Problemi?
Facilitazioni?
Progetti o attività?
7
Costruire senso e conoscenze
• L’apprendimento è più efficace se consente ai soggetti
coinvolti di costruire attivamente il loro sapere attraverso
l’interazione sociale e l’esperienza concreta (APA, 1997; Fosnot,
2005).
• Ogni processo educativo dovrebbe sempre essere percepito
come
dotato senso da parte
di tutti gli attori che
vi prendono parte.
(APA, 1997;
Bronfenbrenner, 2005).
L’ospedale crea o distrugge il senso delle cose?
8
Assumere ruoli di fronte agli altri
• I nuovi apprendimenti dovrebbero sempre condurre chi apprende
ad assumere ruoli nuovi e più attivi. Tali ruoli, a loro volta,
dovrebbero essere riconosciuti da altri (Bronfenbrenner 1979).
• Nuove abilità apprese dovrebbero consentire alla persona di
raccontare ad altri la propria realtà interna ed esterna (Bruner,
1990).
Uscire da ruoli passivi o solo di “malato”.
Progetti, attività?
9
Metacognizione
• Pensare, ragionare, ordinare, pianificare, controllare dovrebbero
alternarsi ad azioni concrete come fare, agire, costruire disegnare,
lavorare a livello manuale (Flavell 1979; Brown 1975; Beard 2006).
• L’uso di materiali diversi nel processo di apprendimento attiva diverse
forme di pensiero e diverse esperienze sensoriali (Montessori
1961,1972).
• L’uso di strumenti gestiti autonomamente dal soggetto o co-gestiti con
i pari (es. checklist, moduli, schemi, discussioni di gruppo ecc.) nei
diversi momenti dell’apprendimento favoriscono lo sviluppo
dell’indipendenza (Scuola di Barbiana, 1967; Slavin, 2012).
10
Individualità
• Ciascuna persona è dotata di strategie di apprendimento, modi di
avvicinarsi alle materie e abilità diverse. Tutti questi aspetti sono
funzione delle esperienze pregresse, del clima sociale, della
motivazione, della cultura, di stili personali e del livello di sviluppo
individuale (Apa 1997, Dixon- Krauss 2002; Rogers 1994).
• Ogni processo educativo dovrebbe essere
preceduto da una fase di ascolto e di valutazione
della storia del bambino, dei suoi desideri, delle
sue attitudini e della sua cultura (Rogers 1994).
Riconoscere e far esprimere individualità.
Progetti, attività?
11
Comunicazione inter-istituzionale
• I processi educativi sono sostenuti da una buona comunicazione e
dal reciproco riconoscimento di istituzioni diverse, sia a livello
locale che tra il livello locale e quello più centralizzato
(Bronfenbrenner 2005). I processi comunicativi sono sostenuti da
strumenti amministrativi appropriati e condivisi (Johnson, 2008,
Neal 2013).
Altre scuole ed istituzioni riconoscono le funzioni della scuola in ospedale?
L’ospedale vi riconosce come istituzione scolastica?
Problemi, buone prassi…
12
Come usare i KEF
• Guida alla progettazione Educativa
• Griglia di valutazione dello sviluppo del singolo
bambino o ragazzo
• Framework di valutazione di un intero progetto
13
Valutare la scuola tramite i KEF
• Nell’ambito del progetto Leho si è sviluppata una scala per
valutare la percezione della qualità della scuola in
ospedale/domiciliare tramite le dimensioni dei KEF.
• La scala si chiama “QSE for Home and Hospital Education”
(www.lehoproject.eu/qse)
• Stiamo cercando collaborazioni per la versione italiana;
• Nei prossimi mesi vorremmo procedere alla validazione
scientifica della scala.
14
14
Collegare attività ai KEF
Avete svolto o vi vengono in mente
attività che si ricollegano ad uno o
più KEF?
Collegatevi a
http://tinyurl.com/lehokef
e descrivetele!
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http://tinyurl.com/lehokef
16
Risorse:
Leho KEF:
www.lehoproject.eu/kef
Esercitazione/lavoro di gruppo sui KEF:
tinyurl.com/lehokef
Leho toolkit:
http://www.lehoproject.eu/en/toolkit
Focus group su Home and Hospital Education:
www.lehoproject.eu/focus
QSE for HHE Scale:
www.lehoproject.eu/qse
Per una bibliografia sui KEF si veda il documento ufficiale sui KEF
prodotto dal progetto leHo (www.lehoproject.eu/kef).
Sei fattori chiave per l’educazione
di bambini Malati
Webinar, 27 settembre 2016
Michele Capurso & John Dennis
Università of Perugia
michele.capurso@unipg.it
LeHo
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LeHo project: 6 six key educational factors

  • 1. 1
  • 2. Sei fattori chiave per l’educazione di bambini Malati Webinar, 27 settembre 2016 Michele Capurso & John Dennis Università of Perugia michele.capurso@unipg.it LeHo Learning at Home and in The Hospital www.lehoproject.eu
  • 3. 3 Come funziona la sessione di oggi: Speaker unico (Michele Capurso); Interazione in chat coordinata da John Dennis; Durata circa 45 minuti I partecipanti sono invitati ad usare la Chat per: Commenti, domande, osservazioni… segnalare propri progetti o attività coerenti con i contenuti; Tutta la sessione è registrata.
  • 4. KEF: il processo del progetto LeHo Key Educational Factors KEF and the illness from ICT to KEF ICT solutions for a better education of Children with a Medical Condition literature researches guidelines 1stFG 2ndFG
  • 5. Key Educational Factors Relazioni Costruire senso e Conoscenza Assumere ruoli difronte ad altri Metacognizione Individualità Key Educational Factors K E F Comunicazione inter-istituzionale
  • 6. 6 Relazioni • L’apprendimento autentico si realizza all’interno di un sistema di interazioni con altri e con degli artefatti culturali (Cole 1996, Vygotskii 1978, Salzberger-Wittenberg 1983). • Attraverso l’interazione sociale con i pari e con altre persone più competenti, chi apprende può esprimere competenze che superano quelle che avrebbe espresso individualmente (Vygotskii 1978). Problemi? Facilitazioni? Progetti o attività?
  • 7. 7 Costruire senso e conoscenze • L’apprendimento è più efficace se consente ai soggetti coinvolti di costruire attivamente il loro sapere attraverso l’interazione sociale e l’esperienza concreta (APA, 1997; Fosnot, 2005). • Ogni processo educativo dovrebbe sempre essere percepito come dotato senso da parte di tutti gli attori che vi prendono parte. (APA, 1997; Bronfenbrenner, 2005). L’ospedale crea o distrugge il senso delle cose?
  • 8. 8 Assumere ruoli di fronte agli altri • I nuovi apprendimenti dovrebbero sempre condurre chi apprende ad assumere ruoli nuovi e più attivi. Tali ruoli, a loro volta, dovrebbero essere riconosciuti da altri (Bronfenbrenner 1979). • Nuove abilità apprese dovrebbero consentire alla persona di raccontare ad altri la propria realtà interna ed esterna (Bruner, 1990). Uscire da ruoli passivi o solo di “malato”. Progetti, attività?
  • 9. 9 Metacognizione • Pensare, ragionare, ordinare, pianificare, controllare dovrebbero alternarsi ad azioni concrete come fare, agire, costruire disegnare, lavorare a livello manuale (Flavell 1979; Brown 1975; Beard 2006). • L’uso di materiali diversi nel processo di apprendimento attiva diverse forme di pensiero e diverse esperienze sensoriali (Montessori 1961,1972). • L’uso di strumenti gestiti autonomamente dal soggetto o co-gestiti con i pari (es. checklist, moduli, schemi, discussioni di gruppo ecc.) nei diversi momenti dell’apprendimento favoriscono lo sviluppo dell’indipendenza (Scuola di Barbiana, 1967; Slavin, 2012).
  • 10. 10 Individualità • Ciascuna persona è dotata di strategie di apprendimento, modi di avvicinarsi alle materie e abilità diverse. Tutti questi aspetti sono funzione delle esperienze pregresse, del clima sociale, della motivazione, della cultura, di stili personali e del livello di sviluppo individuale (Apa 1997, Dixon- Krauss 2002; Rogers 1994). • Ogni processo educativo dovrebbe essere preceduto da una fase di ascolto e di valutazione della storia del bambino, dei suoi desideri, delle sue attitudini e della sua cultura (Rogers 1994). Riconoscere e far esprimere individualità. Progetti, attività?
  • 11. 11 Comunicazione inter-istituzionale • I processi educativi sono sostenuti da una buona comunicazione e dal reciproco riconoscimento di istituzioni diverse, sia a livello locale che tra il livello locale e quello più centralizzato (Bronfenbrenner 2005). I processi comunicativi sono sostenuti da strumenti amministrativi appropriati e condivisi (Johnson, 2008, Neal 2013). Altre scuole ed istituzioni riconoscono le funzioni della scuola in ospedale? L’ospedale vi riconosce come istituzione scolastica? Problemi, buone prassi…
  • 12. 12 Come usare i KEF • Guida alla progettazione Educativa • Griglia di valutazione dello sviluppo del singolo bambino o ragazzo • Framework di valutazione di un intero progetto
  • 13. 13 Valutare la scuola tramite i KEF • Nell’ambito del progetto Leho si è sviluppata una scala per valutare la percezione della qualità della scuola in ospedale/domiciliare tramite le dimensioni dei KEF. • La scala si chiama “QSE for Home and Hospital Education” (www.lehoproject.eu/qse) • Stiamo cercando collaborazioni per la versione italiana; • Nei prossimi mesi vorremmo procedere alla validazione scientifica della scala.
  • 14. 14 14 Collegare attività ai KEF Avete svolto o vi vengono in mente attività che si ricollegano ad uno o più KEF? Collegatevi a http://tinyurl.com/lehokef e descrivetele!
  • 16. 16 Risorse: Leho KEF: www.lehoproject.eu/kef Esercitazione/lavoro di gruppo sui KEF: tinyurl.com/lehokef Leho toolkit: http://www.lehoproject.eu/en/toolkit Focus group su Home and Hospital Education: www.lehoproject.eu/focus QSE for HHE Scale: www.lehoproject.eu/qse Per una bibliografia sui KEF si veda il documento ufficiale sui KEF prodotto dal progetto leHo (www.lehoproject.eu/kef).
  • 17. Sei fattori chiave per l’educazione di bambini Malati Webinar, 27 settembre 2016 Michele Capurso & John Dennis Università of Perugia michele.capurso@unipg.it LeHo Learning at Home and in The Hospital www.lehoproject.eu