Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus. G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Traccia dei temi trattati al workshop Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus tenuto nell'ambito di G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Dalla creazione dell'identità sessuale allo svilupparsi dell'affettività e delle sessualità nelle varie fasi del processo evolutivo.
Le azioni educative per la formazione degli operatori e la formazione personale nell'ambito dell'educazione sessuale da parte di esperti in sessuologia e psicologia sessuale.
Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus. G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Traccia dei temi trattati al workshop Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus tenuto nell'ambito di G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Dalla creazione dell'identità sessuale allo svilupparsi dell'affettività e delle sessualità nelle varie fasi del processo evolutivo.
Le azioni educative per la formazione degli operatori e la formazione personale nell'ambito dell'educazione sessuale da parte di esperti in sessuologia e psicologia sessuale.
Si presenta il progetto di avvio di un intervento di peer education di territorio. L'intervento è al momento nella sua fase centrale di sviluppo (gennaio 2014). E' stato costituito il gruppo di lavoro e coordinamento, e si è nella fase di individuazione dei peer educator. La peculiarità del progetto consiste nel fatto che l'ambito di realizzazione non è limitato ad una scuola, ma esteso ad preciso territorio: quello relativo ai comuni si Gassino, San Mauro Torinese, Rivalba, San Rafaele Cimena.
Ripensare la professionalità dell’insegnante nella scuola dell’infanzia, prim...Arianna Lazzari
La presentazione si propone di offrire un contributo al dibattito sulla professionalità docente da una prospettiva inedita e relativamente poco esplorata in letteratura, quella della continuità tra i diversi gradi del sistema scolastico. Se da un lato la letteratura sulla professionalità degli insegnanti risulta essere piuttosto ricca e variegata – facendo riferimento ai molteplici paradigmi, da quello manageriale a quello del professionista riflessivo, che ne caratterizzano la ricerca empirica – dall’altro essa appare contraddistinta da una certa settorialità che delimita il campo di indagine a quello di ciascun grado scolastico in cui tale professionalità viene esercitata.
L’elaborazione di questo contributo ‘a tre voci’ nasce dunque dalla volontà comune delle autrici di riflettere sul tema della professionalità a partire da una prospettiva piuttosto inusuale, che mette in relazione gli esiti di tre ricerche empiriche i cui soggetti protagonisti sono insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. La riflessione sui risultati di tali ricerche costituisce il punto di approdo di un confronto scaturito all’interno di un percorso di dottorato che ciascuna delle tre autrici ha intrapreso all’interno Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna tra il 2008 e il 2013. Il presente contributo si propone dunque di innescare un dialogo tra le molteplici concettualizzazioni che emergono dai vissuti professionali degli insegnanti coinvolti nei tre studi con l’intento di esplorare nuove piste di ricerca e, al contempo, di creare un terreno comune che renda possibile il confronto tra queste diversi sguardi sul tema della professionalità docente.
Augmented Didactics - Teach the Teacher Edition
Why APPs are important for Education
(consciousness, multiple intelligence, disruptive innovation in educational and evaluation solutions)
How to Implement Educational Tools and Processes merging digital and traditional solutions
Costruire e valutare le competenze di cittadinanza globaleStep4
Questa pubblicazione ha lo scopo di orientare e accompagnare i docenti che decideranno di applicare un modello di costruzione e valutazione delle competenze di cittadinanza globale (ECG) nella scuola secondaria di I e II grado.
L’approccio proposto prevede che le scuole - e in primis gli insegnanti - siano proattivi e in grado di ingaggiare gli studenti nell’applicare concretamente le competenze acquisite sullo sviluppo sostenibile e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, impegnandosi personalmente nel promuovere azioni a beneficio del proprio territorio e attivandosi nel loro ruolo di cittadini globali.
Nell’impostare la proposta di costruzione e valutazione delle competenze abbiamo messo insieme quanto elaborato, sperimentato, prodotto su queste tematiche, cercando di costruire un modello di riferimento coerente che valorizzasse le buone pratiche ed evitasse inutili ripetizioni. Partendo da quanto proposto da UNESCO, il modello che proponiamo tenta di arricchire i risultati di apprendimento con i principi e gli obiettivi proposti dalla Strategia italiana per l’educazione alla cittadinanza globale e li mette in relazione con le competenze di cittadinanza proposte dal MIUR. Abbiamo sintetizzato 8 indicatori chiave (3 cognitivi, 2 socio- affettivi e 3 comportamentali) per ognuno dei quali viene proposto di selezionare il livello di competenza raggiunto dal singolo studente, partendo dal livello minimo (corrispondente al 6) di chi è sostanzialmente inconsapevole e agisce solo se guidato da qualcuno, fino al livello massimo (corrispondente al 10) di chi identifica e mette in pratica le soluzioni, guidando anche gli altri verso il cambiamento.
Si presenta il progetto di avvio di un intervento di peer education di territorio. L'intervento è al momento nella sua fase centrale di sviluppo (gennaio 2014). E' stato costituito il gruppo di lavoro e coordinamento, e si è nella fase di individuazione dei peer educator. La peculiarità del progetto consiste nel fatto che l'ambito di realizzazione non è limitato ad una scuola, ma esteso ad preciso territorio: quello relativo ai comuni si Gassino, San Mauro Torinese, Rivalba, San Rafaele Cimena.
Ripensare la professionalità dell’insegnante nella scuola dell’infanzia, prim...Arianna Lazzari
La presentazione si propone di offrire un contributo al dibattito sulla professionalità docente da una prospettiva inedita e relativamente poco esplorata in letteratura, quella della continuità tra i diversi gradi del sistema scolastico. Se da un lato la letteratura sulla professionalità degli insegnanti risulta essere piuttosto ricca e variegata – facendo riferimento ai molteplici paradigmi, da quello manageriale a quello del professionista riflessivo, che ne caratterizzano la ricerca empirica – dall’altro essa appare contraddistinta da una certa settorialità che delimita il campo di indagine a quello di ciascun grado scolastico in cui tale professionalità viene esercitata.
L’elaborazione di questo contributo ‘a tre voci’ nasce dunque dalla volontà comune delle autrici di riflettere sul tema della professionalità a partire da una prospettiva piuttosto inusuale, che mette in relazione gli esiti di tre ricerche empiriche i cui soggetti protagonisti sono insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. La riflessione sui risultati di tali ricerche costituisce il punto di approdo di un confronto scaturito all’interno di un percorso di dottorato che ciascuna delle tre autrici ha intrapreso all’interno Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna tra il 2008 e il 2013. Il presente contributo si propone dunque di innescare un dialogo tra le molteplici concettualizzazioni che emergono dai vissuti professionali degli insegnanti coinvolti nei tre studi con l’intento di esplorare nuove piste di ricerca e, al contempo, di creare un terreno comune che renda possibile il confronto tra queste diversi sguardi sul tema della professionalità docente.
Augmented Didactics - Teach the Teacher Edition
Why APPs are important for Education
(consciousness, multiple intelligence, disruptive innovation in educational and evaluation solutions)
How to Implement Educational Tools and Processes merging digital and traditional solutions
Costruire e valutare le competenze di cittadinanza globaleStep4
Questa pubblicazione ha lo scopo di orientare e accompagnare i docenti che decideranno di applicare un modello di costruzione e valutazione delle competenze di cittadinanza globale (ECG) nella scuola secondaria di I e II grado.
L’approccio proposto prevede che le scuole - e in primis gli insegnanti - siano proattivi e in grado di ingaggiare gli studenti nell’applicare concretamente le competenze acquisite sullo sviluppo sostenibile e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, impegnandosi personalmente nel promuovere azioni a beneficio del proprio territorio e attivandosi nel loro ruolo di cittadini globali.
Nell’impostare la proposta di costruzione e valutazione delle competenze abbiamo messo insieme quanto elaborato, sperimentato, prodotto su queste tematiche, cercando di costruire un modello di riferimento coerente che valorizzasse le buone pratiche ed evitasse inutili ripetizioni. Partendo da quanto proposto da UNESCO, il modello che proponiamo tenta di arricchire i risultati di apprendimento con i principi e gli obiettivi proposti dalla Strategia italiana per l’educazione alla cittadinanza globale e li mette in relazione con le competenze di cittadinanza proposte dal MIUR. Abbiamo sintetizzato 8 indicatori chiave (3 cognitivi, 2 socio- affettivi e 3 comportamentali) per ognuno dei quali viene proposto di selezionare il livello di competenza raggiunto dal singolo studente, partendo dal livello minimo (corrispondente al 6) di chi è sostanzialmente inconsapevole e agisce solo se guidato da qualcuno, fino al livello massimo (corrispondente al 10) di chi identifica e mette in pratica le soluzioni, guidando anche gli altri verso il cambiamento.
Making Sense Of It All: Mapping the Current to the PastJohn Dennis
This project is about the representation of the present as an analogy to the past and differences between situations that do and don’t map well to the past.
Time :The role of agency in temporal metaphorsJohn Dennis
In this presentation, we describe metaphors and their structure, we also discuss how temporal metaphors can be used in psychological research to better understand the nature of metaphors.
Time: Structural alignment and retrospective duration estimatesJohn Dennis
By psychological point of view, the concept of time estimation is presented, we also discuss some perspective and problem on psychological research on time estimation.
In questa presentazione illustriamo ”Drawing Together”, un'applicazione di disegno collaborativo che permette all’insegnante e tutti i bambini connessi di disegnare assieme su una lavagna condivisa.
2. Sei fattori chiave per l’educazione
di bambini Malati
Webinar, 27 settembre 2016
Michele Capurso & John Dennis
Università of Perugia
michele.capurso@unipg.it
LeHo
Learning at Home and in The
Hospital
www.lehoproject.eu
3. 3
Come funziona la sessione di oggi:
Speaker unico (Michele Capurso);
Interazione in chat coordinata da John Dennis;
Durata circa 45 minuti
I partecipanti sono invitati ad usare la Chat per:
Commenti, domande, osservazioni…
segnalare propri progetti o attività coerenti con i contenuti;
Tutta la sessione è registrata.
4. KEF: il processo del progetto LeHo
Key Educational Factors
KEF and the illness from ICT to KEF
ICT solutions for
a better education of
Children with a Medical Condition
literature
researches guidelines
1stFG
2ndFG
5. Key Educational Factors
Relazioni
Costruire senso e
Conoscenza
Assumere ruoli
difronte ad altri
Metacognizione
Individualità
Key
Educational
Factors
K
E
F
Comunicazione
inter-istituzionale
6. 6
Relazioni
• L’apprendimento autentico si realizza all’interno di un sistema di
interazioni con altri e con degli artefatti culturali (Cole 1996,
Vygotskii 1978, Salzberger-Wittenberg 1983).
• Attraverso l’interazione sociale con i pari e con altre
persone più competenti, chi apprende può esprimere competenze
che superano quelle che avrebbe espresso individualmente
(Vygotskii 1978).
Problemi?
Facilitazioni?
Progetti o attività?
7. 7
Costruire senso e conoscenze
• L’apprendimento è più efficace se consente ai soggetti
coinvolti di costruire attivamente il loro sapere attraverso
l’interazione sociale e l’esperienza concreta (APA, 1997; Fosnot,
2005).
• Ogni processo educativo dovrebbe sempre essere percepito
come
dotato senso da parte
di tutti gli attori che
vi prendono parte.
(APA, 1997;
Bronfenbrenner, 2005).
L’ospedale crea o distrugge il senso delle cose?
8. 8
Assumere ruoli di fronte agli altri
• I nuovi apprendimenti dovrebbero sempre condurre chi apprende
ad assumere ruoli nuovi e più attivi. Tali ruoli, a loro volta,
dovrebbero essere riconosciuti da altri (Bronfenbrenner 1979).
• Nuove abilità apprese dovrebbero consentire alla persona di
raccontare ad altri la propria realtà interna ed esterna (Bruner,
1990).
Uscire da ruoli passivi o solo di “malato”.
Progetti, attività?
9. 9
Metacognizione
• Pensare, ragionare, ordinare, pianificare, controllare dovrebbero
alternarsi ad azioni concrete come fare, agire, costruire disegnare,
lavorare a livello manuale (Flavell 1979; Brown 1975; Beard 2006).
• L’uso di materiali diversi nel processo di apprendimento attiva diverse
forme di pensiero e diverse esperienze sensoriali (Montessori
1961,1972).
• L’uso di strumenti gestiti autonomamente dal soggetto o co-gestiti con
i pari (es. checklist, moduli, schemi, discussioni di gruppo ecc.) nei
diversi momenti dell’apprendimento favoriscono lo sviluppo
dell’indipendenza (Scuola di Barbiana, 1967; Slavin, 2012).
10. 10
Individualità
• Ciascuna persona è dotata di strategie di apprendimento, modi di
avvicinarsi alle materie e abilità diverse. Tutti questi aspetti sono
funzione delle esperienze pregresse, del clima sociale, della
motivazione, della cultura, di stili personali e del livello di sviluppo
individuale (Apa 1997, Dixon- Krauss 2002; Rogers 1994).
• Ogni processo educativo dovrebbe essere
preceduto da una fase di ascolto e di valutazione
della storia del bambino, dei suoi desideri, delle
sue attitudini e della sua cultura (Rogers 1994).
Riconoscere e far esprimere individualità.
Progetti, attività?
11. 11
Comunicazione inter-istituzionale
• I processi educativi sono sostenuti da una buona comunicazione e
dal reciproco riconoscimento di istituzioni diverse, sia a livello
locale che tra il livello locale e quello più centralizzato
(Bronfenbrenner 2005). I processi comunicativi sono sostenuti da
strumenti amministrativi appropriati e condivisi (Johnson, 2008,
Neal 2013).
Altre scuole ed istituzioni riconoscono le funzioni della scuola in ospedale?
L’ospedale vi riconosce come istituzione scolastica?
Problemi, buone prassi…
12. 12
Come usare i KEF
• Guida alla progettazione Educativa
• Griglia di valutazione dello sviluppo del singolo
bambino o ragazzo
• Framework di valutazione di un intero progetto
13. 13
Valutare la scuola tramite i KEF
• Nell’ambito del progetto Leho si è sviluppata una scala per
valutare la percezione della qualità della scuola in
ospedale/domiciliare tramite le dimensioni dei KEF.
• La scala si chiama “QSE for Home and Hospital Education”
(www.lehoproject.eu/qse)
• Stiamo cercando collaborazioni per la versione italiana;
• Nei prossimi mesi vorremmo procedere alla validazione
scientifica della scala.
14. 14
14
Collegare attività ai KEF
Avete svolto o vi vengono in mente
attività che si ricollegano ad uno o
più KEF?
Collegatevi a
http://tinyurl.com/lehokef
e descrivetele!
16. 16
Risorse:
Leho KEF:
www.lehoproject.eu/kef
Esercitazione/lavoro di gruppo sui KEF:
tinyurl.com/lehokef
Leho toolkit:
http://www.lehoproject.eu/en/toolkit
Focus group su Home and Hospital Education:
www.lehoproject.eu/focus
QSE for HHE Scale:
www.lehoproject.eu/qse
Per una bibliografia sui KEF si veda il documento ufficiale sui KEF
prodotto dal progetto leHo (www.lehoproject.eu/kef).
17. Sei fattori chiave per l’educazione
di bambini Malati
Webinar, 27 settembre 2016
Michele Capurso & John Dennis
Università of Perugia
michele.capurso@unipg.it
LeHo
Learning at Home and in The
Hospital
www.lehoproject.eu