XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Lab scuola politica Perugia 3 mag 2014
1. Laboratorio di scuola politica
proposte di buon senso per il bene comune
A cura di Giuseppe Carpentieri
http://peppecarpentieri.wordpress.com
Qualcosa” che non va, creative commons;, ediz. 2014, su scribd, calameo, Issuu
Prosperanza, creative commons, 2014, su calameo, Issuu
Dalla resilienza alla rigenerazione, creative commons, 2014, su Issuu
Piccoli consigli per vivere la fine di un’epoca e l’inizio di un
cambio di paradigma culturale utile all’evoluzione delle
comunità.
3 maggio 2014
2. Creare un gruppo attivo
Accesso alla
conoscenza
Condivisione
delle
conoscenze e
delle esperienze
Elaborazione
degli obiettivi
3. • Stabilire un obiettivo condiviso e
perseguirlo con metodi e strumenti
• L’uso di competenze “specifiche forti” e
l’uso di competenze “trasversali”
• Usare il metodo della visione:
immaginare la comunità che vogliamo
Visione politica
Obiettivo
condiviso
competenze visione
4. Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
(“competenze specifiche forti”)
regole,
democrazia,
trasparenza e
partecipazione
Competenze
specifiche
Conoscenze
e ricerca
Valori
5. Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
(“competenze trasversali”)
Gestire le emozioni
Comunicare
Guidare,
motivare e
valorizzare
Gestire le
relazioni ed i
conflitti
Negoziare
6. Attitudini per un gruppo di persone
flessibilità
Sperimentare altri
punti di vista
Incontrare
effettivamente le
persone
Disponibilità a capire
7. Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
esperienza
feedback
Generalizzazione
teorizzazione
Proiezione
futura
Si riparte
1
Percorso di apprendimento
8. • Per il gruppo:
– Open space technology (sviluppare la creatività
lavorando insieme)
– World cafè
– Democrazia, uguaglianza, regole e coinvolgimento
attivo
Metodi e strumenti di lavoro
incontri
Progettazione,
priorità
Comunicazione,
Azioni politiche
9. La realtà è
complessa
scomporre
soluzioni
“Competenze specifiche forti”:
incontri, ricerche, Open space
proposte
Valutazione politica collegiale
“Competenze trasversali”
Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
10. Attitudini per un politico e per un gruppo di persone
esperienza
feedback
Generalizzazione
teorizzazione
Proiezione
futura
Si riparte
1
Percorso di apprendimento
Metodo di Auto analisi
con l’uso delle mappe
mentali
11. Organizzazioni a rete
nodi
• Entità relativamente autoregolate, di dimensioni diversificate (associazione …)
connessioni
• Legami fra i nodi, regole e valori condivisi, relazioni, scambi
strutture
• Direzione strategica, centro operativo, consulenza
Proprietà operative
• Meccanismi di guida e controllo (procedure, norme, manuali ...)
• Meccanismi di informazione e comunicazione (sistema informativo, incontri …)
• Meccanismi di valutazione, compensazione e sviluppo (valutazioni ...)
• Meccanismi di integrazione e coordinamento (gruppi di lavoro, comitati …)
13. Cultura organizzativa e abilità del coordinamento
• Capacità di avere la visione complessiva di un’intera serie di punti di
vista al fine di centrare il problemacreatività
• Abilità nel sentire quali sono le vere esigenze delle persone considerando che sono
la vera risorsa di un’organizzazione e rispondere per tempo a tali esigenzesensibilità
• Capacità di intuire il futuro e di costruirlo secondo un progetto
profondamente sentitovisione
• Capacità di adattarsi facilmenteversatilità
• Essere in grado di eliminare le attività dispersive e di
concentrare gli sforzi e le risorse verso i cambiamenti importantifocalizzazione
• Capacità di gestire e vivere le prospettive a lungo termine,
anziché ricerca i risultati immediatipazienza
14. La politica è comunicazione
Secondo wikipeda: i media sociali come un
gruppo di applicazioni Internet basate sui
presupposti ideologici e tecnologici del Web
2.0 che consentono la creazione e lo scambio
di contenuti generati dagli utenti
I social media rappresentano
fondamentalmente un cambiamento nel
modo in cui la gente apprende, legge e
condivide informazioni e contenuti. In essi si
verifica una fusione tra sociologia e tecnologia
che trasforma il monologo (da uno a molti) in
dialogo (da molti a molti) e ha luogo una
democratizzazione dell'informazione che
trasforma le persone da fruitori di contenuti
ad editori.
comunicazione
Web 2.0
abilità
competenze
15. Approcci
• Capire lo Stato così com’è e progettarne uno
diverso
• Capire i bisogni reali umani e progettare una
società adeguata
• Fare entrambe le cose?!
Competenze
specifiche
forti
Competenze
trasversali
Conoscenze
e soluzioni
creative
16. Un ragionevole dubbio
Lo psicologo e filosofo umanista Erich Fromm ricorda il
fatto che milioni di persone condividano gli stessi
vizi non rendi questi vizi virtù
In una cultura collettiva, giudizi e ragionamenti si
basano su quelle che vengono percepite come le
verità del paradigma fondamentale. Di
conseguenza, se le credenze paradigmatiche di
una cultura fossero false o inesatte, la
popolazione che avesse consapevolmente
operato secondo quelle credenze fallaci
esprimerebbe collettivamente giudizi e
ragionamenti di cattiva qualità.
• Fonte: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni
2010, pag.258
18. Sintesi visioni di politica economica
• (1989) Politica post ideologica (fine dei regimi autoritari: nazi-
fascismo [1944] e comunismo)
– Economia del debito (modello della crescita quantitativa)
• Capitalismo:
– Pensiero Liberista (o neo liberista) [Reagan&Thatcher], (modello
della crescita)
– Pensiero keynesiano (modello della crescita)
• Finanza ed implosione (Hyman Minsky) dell’economia del debito
(crescita) e fine dei partiti otto-novecenteschi (?), cosa ci attende?
• Picco del petrolio e fine dell’era industriale
• Esiste un altro modello? SI, uscire dall’economia del debito ed
adozione dell’approccio qualitativo rispettoso della democrazia e
delle leggi della fisica, la bioeconomia.
19. Feudalesimo elitario
1968. Colpo di Stato: manuale pratico di Edward Luttwak
[...] “Il colpo di stato si attua traendo vantaggio da questo
comportamento meccanico: durante il golpe, perché usa
parti dell’apparato dello stato per appropriarsi il controllo
delle leve; dopo, perché il valore delle leve dipende dal fatto
che lo stato è una macchina“. Chi sono i congiurati migliori?
Ecco come li descrive Luttwak (p. 35): ” Tutto il potere, tutta
la partecipazione, è nelle mani di una piccola élite istruita,
benestante e sicura, e quindi radicalmente differente dalla
vasta maggioranza dei suoi concittadini, praticamente una
razza a parte. Le masse riconoscono questa realtà e
accettano il monopolio del potere dell’élite, salvo che
qualche esazione insopportabile porti a una rivolta
disperata [...]
2011
2009
2012
20. Disoccupazione, sistemi a confronto
Confronto fra “l’austerità” europea e la “politica espansiva” negli USA, effetti
sull’occupazione
Fonte: Paul Krugman, Fuori da questa crisi, adesso! Garzanti, 2013
21. Indice GINI, diseguaglianza
Italia regina europea delle diseguaglianze. Così la crisi ha impoverito la
classe media; 11 marzo 2013 Corriere Sera
25. La crisi energetica
Dipendere da una sola fonte non rinnovabile
Condivisione
delle
conoscenze e
delle
esperienze
Elaborazione
degli obiettivi
26. Picco del petrolio
La teoria del picco di Hubbert (detta anche più
brevemente picco di Hubbert) è una teoria
scientifica (o modello) proposta, nella sua
formulazione iniziale, nel 1956 dal geofisico
americano Marion King Hubbert, riguardante
l'evoluzione temporale della produzione di una
qualsiasi risorsa minerale o fonte fossile esauribile o
fisicamente limitata.
Oggi siamo nel picco del petrolio e questo
significa che la domanda di petrolio è
superiore all’offerta (estrazione). Una società
che usa il petrolio come risorsa primaria
nell’agricoltura, nella produzione di merci,
nei trasporti al momento del picco è
praticamente in crisi. E’ necessario ripensare
e ricordare la società quando non dipendeva
dal petrolio e impiegare le nuove tecnologie
delle fonti alternative.
27. Fonte: D. & D. Meadows, J. Randers, I nuovi limiti dello sviluppo, Oscar Mondadori 2006
Picco dei metalli
28. Fonte: D. & D. Meadows, J. Randers, I nuovi limiti dello sviluppo, Oscar Mondadori 2006, pag. 132
Flusso dei materiali
29. Efficienza significa ridurre l’uso di materiale ed energia in
ogni merce o prestazione grazie a una tecnologia e
un’organizzazione ottimizzate, grazie al riciclaggio e alla
limitata produzione di rifiuti.
Riduzione
dei grandi
consumi con
l’efficienza
trasporti
agricoltura
edilizia
energia
Piani nazionali
30. La crisi della democrazia rappresentativa
Dipendere da una religione: la crescita infinita
Condivisione
delle
conoscenze e
delle
esperienze
Elaborazione
degli obiettivi
31. Controllo della moneta debito
• Banche, SpA, assicurazioni, paradisi fiscali
Serbatoi di pensiero (think tank)
• liberismo, pensiero unico
Organizzazioni politiche
• Partiti, media
Leggi, norme
La crisi della democrazia rappresentativa
Il modello feudale che provoca diseguaglianze, povertà e violazione dei
diritti umani.
32. Svelare le credenze del PIL
• L’affermazione che la crescita economica sia indispensabile per far
crescere l’occupazione viene ripetuta come un mantra benché, a
differenza del mantra, non abbia lo scopo di liberare la mente
dalla realtà illusoria, ma di avvilupparla in una illusione irreale,
priva di riscontri empirici e di fondamenti teorici. Dal 1960 al 1998
in Italia il prodotto interno lordo a prezzi costanti si è più che
triplicato, passando da 423.828 a 1.416.055 miliardi di lire (valori a
prezzi 1990), la popolazione è cresciuta da 48.967.000 a
57.040.000 abitanti, con un incremento del 16,5 per cento, ma il
numero degli occupati è rimasto costantemente intorno ai 20
milioni (erano 20.330.000 nel 1960 e 20.435.000 nel 1998). Una
crescita così rilevante non solo non ha fatto crescere l’occupazione
in valori assoluti, ma l’ha fatta diminuire in percentuale, dal 41,5 al
35,8 per cento della popolazione. *
*MAURIZIO PALLANTE, “estratto” da Orientare la politica economica e industriale a creare occupazione nelle tecnologie che
riducono l’impronta ecologica. Perugia, 9 ottobre 2010
33. Indicatori della qualità di vita
• “Benessere Equo e Sostenibile” (BES) (CNEL ed ISTAT dal 2011, “Gruppo di
indirizzo sulla misura del progresso sulla società italiana” come obiettivo per integrare
il PIL)
– invece che concentrarsi su un concetto di produzione, quale è il Pil, si deve
privilegiare la misura del benessere economico delle persone;
– non esiste una misura singola che possa dar conto di tutte le varie dimensioni del
benessere e gli indicatori compositi non sono una risposta soddisfacente, così
come la misura della felicità;
– ci si deve concentrare sulle dimensioni rilevanti per il benessere degli individui: lo
stato psicofisico delle persone, la conoscenza e la capacità di comprendere il
mondo in cui viviamo, il lavoro, il benessere materiale, l’ambiente, i rapporti
interpersonali e la partecipazione alla vita della società e l’insicurezza. Inoltre,
bisogna guardare alla distribuzione di tutte le dimensioni del benessere (equità)
• “Depiliamoci” – Benessere Interno Lordo
(http://www.benessereinternolordo.net/joomla/)
• Happy Index Planet (http://www.happyplanetindex.org/)
• Indicatore del progresso autentico (GPI) è un concetto nell'economia verde
e nell'economia di assistenza sociale che è stata suggerita per sostituire il Prodotto
Interno Lordo (PIL) come misuratore dello sviluppo economico.
• Felicità Interna Lorda (FIL) Il termine fu coniato nella metà degli anni ottanta dal
re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck che mise in rilievo il suo impegno per la
costruzione di un'economia coerente con la cultura tradizionale del suo paese basata
sui valori spirituali del buddhismo.
34.
35. Esseri
umani
Crescita pil + produttività
Bisogni dell'economia
Bio-
Economia
Piena realizzazione
degli esseri umani
Bisogni degli uominiFondamenti
Fine ultimo
DecrescitaCrescita
(+quantità)
(+qualità)
limite
Fare sempre
Fare bene
Armonia
con la natura
- hybris
Cos’é la decrescita : sistemi a confronto
Esseri
umani
Bio-
Economia
36. • Merci che non sono beni
- Sprechi (es. Casa mal costruita)
• Beni che si possono avere solo sotto forma di
merci
- Richiedono competenze tecniche specialistiche (es. TAC)
•Beni che possono non essere merci
- Autoproduzione (es. Cibo, ripetizioni, cura di anziani/bambini)
-Scambi non mercantili fondati sul dono e la reciprocità
•Beni che non possono essere merci
- beni relazionali (rapp. D’amore, solidarietà, d’empatia)
- creatività, spiritualità, gioco disinteressato
+ convivialità
Cos’é la decrescita : Merci e Beni
37. • Merci che non sono beni
• Beni che non sono merci
• Uso e acquisto + consapevole dei Beni che si possono avere solo
sotto forma di merci (+ locale, stagionale, duraturo, riutilizzo,
riparazione, senza imballaggi, etc.)
Scambi
mercantili
Scambi non
mercantili fondati sul
dono e la reciprocità
Autoproduzione di beni
e fornitura diretta di
servizi alla persona
Meno e Meglio!
selettivo
selettivo
Cos’é la decrescita : Merci e Beni
38. non sempre
sono BENI
non necessariamente
sono MERCI
MERCI BENI
BENZINA CONSUMATA
STANDO IN CODA
MARMELLATA
FATTA IN CASA
non sempre hanno una
connotazione positiva
posso produrre per me
o per donare
Oggetti o servizi che si
scambiano per denaro
Oggetti o servizi che
rispondono ad un bisogno o
soddisfano un desiderio
Cos’é la decrescita : Merci e Beni
39. vengono scambiate
con denaro
non vengono scambiati
con denaro
MERCI BENI
Concepite per produrne
sempre di più
non ha senso produrne
più del necessario
sono destinate
alla vendita
non sono destinati
alla vendita
Cos’é la decrescita : Merci e Beni
40. fanno aumentare:
Migliorano
la qualità della vita!
MERCI BENI
il PIL
il consumo
di risorse naturali
l’inquinamento
riducono il PIL
riducono sprechi
e inquinamento
Cos’é la decrescita : Merci e Beni
42. crescita del PIL
cibo
babysitter
impresa
di pulizie
badante
per anziani
decrescita
cibo
cibo
cibo
cura dei figli
cura degli anziani
giocattoli
vestitivestitivestiti
Cos’é la decrescita : L’economia della decrescita
43. Fonte: Franco Archibugi,
pianificazione strategica, Alinea
2005, pag. 88
I
Identificazione unità
di programmazione.
Definizione mandati e
missioni
II
Struttura di
programma
III
Temporalizzazione e
fissazione di
traguardi (targets)
IV
Specificazione dei
progetti e delle
operazioni
V
Sistemi di
monitoraggio e
controllo dei
risultati
VI
Contabilità dei
costi operativi,
loro finanziamento
e bilancio di
programma
Ciclo di processo di
pianificazione strategica
44. Obiettivi riforma PA
Miglioramento
delle performance• Controllo strategico interno
Soddisfazione
dei destinatari
dei servii
• Giudizio dal basso
partecipazione
• Far conoscere i dati
delle performance ai
cittadini
45. Valutazione e controllo strategico
• L’attività di valutazione e controllo strategico (art. 6
D, Lgs. 286/1999) mira a verificare, in funzione
dell’esercizio dei poteri di indirizzo da parte dei
competenti organi, l’effettiva attuazione delle scelte
contenute nelle direttive ed atti di indirizzo politico.
• Le strutture di controllo strategico supportano
l’organo politico ai fini della valutazione del
personale dirigenziale; nelle amministrazioni statali,
detto controllo è affidato ad apposite strutture,
denominate «servizi di controllo interno»
• Fonte: Vincenzo Pedaci, Il management pubblico, IV edizione, Simone, 2012, pag.258.
46. Supporto di indirizzo alle decisioni politiche anche attraverso
gli strumenti del controllo di gestione, al fine di fornire
indicazioni di indirizzo per rimediare agli scostamenti e
ripensare la strategia
FINALITA’ DEL CONTROLLO STRATEGICO
Verificare se la strategia
dell’Ente è giusta: se gli obiettivi
fissati sono stati conseguiti
Analizzare gli eventuali
scostamenti e fattori ostatici
cercando possibili rimedi
Identificare la responsabilità
politica e gestionale della
mancata attuazione delle scelte
Fonte: Vincenzo Pedaci, Il management pubblico, IV edizione, Simone, 2012, pag.258.
47. Controllo di qualità nei servizi pubblici
Servizi,
modello di
riferimento
Qualità
prevista
Qualità
paragonata
Qualità
percepita
Qualità
prestata
qualità
progettata
Aspettativa che l’utente ha
nei confronti del servizio
Livelli standard coi
quali dovrebbe
essere erogato il
servizio
Qualità che il cittadino/utente
ritiene di ricevere
Confronto con gli altri
Enti
48. Ciclo e gestione delle performance
• Definizione e assegnazione degli obiettivi da raggiungere, dei valori
attesi di risultato e dei rispettivi indicatori
• Collegamento tra obiettivi e allocazione delle risorse
• Monitoraggio in corso di esercizio e attivazione degli eventuali interventi
correttivi
• Misurazione e valutazione delle performance, organizzativa e individuale
• Utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito
• Rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-
amministrativo, ai vertici delle amministrazioni nonché ai componenti
degli organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti e ai
destinatari dei servizi
Il ciclo della gestione si articola nelle seguenti fasi
Fonte: Vincenzo Pedaci, Il management pubblico, IV edizione, Simone, 2012, pag.205.
49. Ciclo e gestione delle performance
• Rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla
missione istituzionale, alle priorità politiche e alle strategie
dell’amministrazione
• Specifici e misurabili in termini concreti e chiari
• Tali da terminare un significativo miglioramento della qualità dei
servizi erogati e degli interventi
• Riferibili ad un arco temporale determinato
• Commisurati ai valori di riferimento derivanti da standard definiti a
livello nazionale e internazionale,
• Confrontabili con le tendenze della produttività dell’amministrazione
con riferimento, ove possibile, almeno al triennio precedente
• Correlati alla quantità e alla qualità delle risorse disponibili
Gli obiettivi sono:
Fonte: Vincenzo Pedaci, Il management pubblico, IV edizione, Simone, 2012, pag.206.
50. Trasparenza
• Governo
• Condivisione degli atti: Bilancio
valutazione
• Valutazione politica degli investimenti, spesa pubblica
Proposte dal
basso
• Individuazione di eventuali sprechi
http://www.governo.it/rapportiparlamento/documenti/rapporto_spending.pdf
Domanda &
offerta
Fondi
europei
Priorità
51. Trasparenza degli atti
Programma elettorale (Promesse,
mercato dei voti, fiducia politica)
Linee programmatiche di mandato
[Consiglio]
Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e
Piano Dettagliato degli Obiettivi (PDO)
[Giunta]
53. Fonte: Raffaele Parlangeli, Domenico Pellerano, Tecniche di performance management per
migliorare la P.A. Franco Angeli, 2012
54. Fonte: Giorgio Sangiorgi (a cura di), Management e governance nella pubblica
amministrazione, Franco Angeli, 2008
55. Democrazia diretta e partecipativa
• Introdurre tutti gli strumenti di democrazia
diretta e partecipativa negli Enti territoriali
(Regione, Provincia, Comune)
• Iniziativa e referendum (ambito regionale,
provinciale e comunale) senza quorum di
validità
– Referendum deliberativo ed abrogativo (mai
referendum consultivi)
• Bilancio partecipativo deliberativo (ambito
comunale)
56. Pianificazione partecipata
Il “comunicare” con gli
abitanti e tra gli abitanti
per comprendere,
ricostruire una “immagine
condivisa” della città
Town meeting
Assemblee di zona
sperimentare
Laboratori di quartiere
Scelta delle “priorità”
59. Priorità locali
• Bilancio comunale
• investimenti
regionale
• Ambito regionale
• Aggiornamento dei piani rispetto alle priorità locali
Legge
finanziaria
• Ambito nazionale
• Aggiornamento dei piani rispetto alle priorità regionali
Migliore
qualità della
vita
cittadini
piani
Domanda &
offerta
Fondi
europei
Priorità
63. Il termine resilienza viene usato in meccanica, in
ingegneria per indicare la capacità dei materiali a
resistere, mentre in psicologia indica la capacità
umana ad adattarsi e di affrontare le avversità della
vita. Mentre per rigenerazione si intende nel senso
sociale, morale o religioso, rinascita, rinnovamento
radicale, redenzione che si attua in una
collettività: rigenerazione morale, civile, politica di un
popolo, di una nazione, della società (dizionario
Treccani).
64. Il termine “rigenerazione urbana” appare nel
lessico della pianificazione urbanistica inglese alla
metà degli anni settanta. Nel 1993 fu istituita
un’agenzia a livello nazionale, Urban Regeneration
Agency (URA) con competenze nel tema della
“rigenerazione urbana”. In ambito urbanistico è
possibile individuare una periodizzazione del
concetto di “rigenerazione urbana” che parte dal
dopoguerra – piani di ricostruzione – fino agli anni
novanta, cioè dalla ricostruzione dei centri storici
ed urbani promossa dallo Stato fino alla nascita
delle agenzie pubbliche-private degli anni ottanta.
65. Urbanistica, pianificazione ed organizzazione
territoriale, insediamenti umani
• Piani regionali, piani territoriali
• Piani provinciali, piani territoriali
• Piani comunali, piani regolatori, piani operativi
«uso del suolo,
risorse, vincoli»
• Piani paesistici (tutela del paesaggio del territorio)
• Piani di bacino (difesa delle acque)
• Piani delle aree protette
• Piani dei parchi
«piano
specialistico»
• Piani del traffico
• Piani della mobilità
• Piani del rumore
• Piani delle cave (attività estrattive)
• Piani delle coste
• Piani dei servizi
«piano di settore»
Il Parlamento italiano nel corso degli anni ha promulgato leggi che hanno distribuito
«competenze» e «funzioni», spesso sovrapponendosi, creando una confusione che ha
favorito un cattiva gestione delle risorse territoriali. Ecco un elenco dei livelli di
competenza e dei piani:
66. Ambito comunale
• Piano di massima e previsione
programmatiche, localizzazioni,
zonizzazione
• Regolamento edilizio
Piano regolatore
generale (Piano
Strutturale C.; Piano
Urbanistico C. ..)
• Piani particolareggiati (P.P.)
• Piani di lottizzazione (P.L.)
• Piani per l’edilizia economica e popolare (P.E.E.P.)
• Piani per gli insediamenti produttivi (P.I.P.)
• Piani di recupero
• Programmi integrati e assimilati
Piani attuativi
67. • I cittadini dovrebbero sapere che l’elenco precedente dei piani
dimostra in quanti ambiti e livelli si possa pianificare, dimostra
la complessità burocratica delle politiche istituzionali e
testimonia quanto controllo dovrebbe esserci affinché si
possa prevenire la corruzione. I piani sono condizionati dai
criteri estimativi mercantili che non favoriscono la tutela degli
ecosistemi.
• E’ consuetudine far credere che tramite un’ideale
“compensativo” e grazie alla mercificazione del territorio sia
sempre possibile ripagare il danno di una scelta politica.
• Le leggi della natura e della fisica ci insegnano l’esatto
contrario, tutto si trasforma e non esistono processi
reversibili, mentre l’entropia cresce sempre.
Urbanistica, pianificazione ed organizzazione
territoriale, insediamenti umani
68. • Il Parlamento, consapevole delle leggi
della fisica ed applicando la
Costituzione, dovrebbe stimolare gli
Enti locali nell’uso di procedure
estimative condizionate dal valor d’uso
sociale, criterio non monetario, ed
associarlo alla misurazione dei flussi di
energia per far sviluppare una
pianificazione libera dalle obsolete
logiche mercantili che stanno
distruggendo risorse non rinnovabili
pregiudicando l’esistenza delle future
generazione. Per concretizzare questo
principio è necessario ripensare la
contabilità pubblica poiché gli
amministratori distruggono l’ambiente
per soddisfare l’obbligo del pareggio di
bilancio. Fonte immagine, Monica Lavagna, Life Cycle
Assessment in edilizia, Hoepli
Urbanistica, pianificazione ed organizzazione
territoriale, insediamenti umani
71. “Strumenti” finanziari dal basso
• I cittadini hanno il potere di condizionare le
istituzioni finanziare spostando i propri risparmi
verso progetti virtuosi.
• Il caso di Schonau. I cittadini acquistano la rete locale
ed auto producono energia con fonti alternative
(soldi privati).
• Il caso di Torraca (SA), prima city led al mondo.
L’Amministrazione rende il Comune auto sufficiente
con fonti alternative (soldi pubblici e uso degli
incentivi).
72. • Il contadino è l’uomo libero in grado di produrre tutto
ciò di cui ha bisogno e compra solo poche cose
necessarie, la sua economia reale è libera dai ricatti
della finanza e dai capricci del mercato.
• Le tecnologie odierne consentono di ricostruire
l’economia reale contadina con l’impiego
dell’agricoltura sinergica e l’autoproduzione energetica
con fonti alternative
• Pensare e progettare la comunità, relazioni e
reciprocità
• Co-gestire i beni comuni (acqua, cibo, energia,
internet)
“Civiltà contadina modernizzata”
73. Portare l’agricoltura sinergica in città e progettare
una rete di orti sinergici per i bisogni delle scuole
primarie e dei cittadini
“Civiltà contadina modernizzata”
74. “Civiltà contadina modernizzata”
Progettare una rete di fattorie
autosufficienti energeticamente a
servizio della città.
Lo schema energetico integrato è
un’applicazione per una fattoria,
estratto dal testo di Luciano Paoli,
energie rinnovabili impieghi su piccola
scala.
75. Autoprodurre energia: passare dalle grandi centrali
alla “generazione distribuita” con le fonti alternative.
“Civiltà contadina modernizzata”
77. Articolo 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e
tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della
Nazione.
Applicando l'articolo nove della nostra Costituzione possiamo risolvere
buona parte dei problemi occupazionali del nostro Paese. Secondo le
stime dell'Unesco l'Italia possiede fra il 60 e il 70% dei beni culturali
mondiali (rapporto Eurispes 2006), mentre il paesaggio nostrano fu
definito il giardino d'Europa. Pertanto è del tutto ridicolo credere che una
Nazione del genere possa ritenersi in crisi o che non ci siano opportunità
di lavoro, perché la ricchezza reale circonda i cittadini italiani, forse
incapaci di guardare e capire la bellezza che è intorno a loro. Tutti i
Governi che si sono succeduti hanno provveduto a smantellare la ricerca
per favorire istituti stranieri, e le SpA hanno potuto inquinare siti naturali
recando danni biologici e morti per tumori e neoplasie.
Per pianificare una politica nazionale sui temi della prevenzione
primaria, riduzione del rischio sismico, il riuso, il recupero e la
conservazione dei beni culturali è necessario riprendersi la politica
monetaria e industriale.
Fonte: “Qualcosa” che non va, agg. 2013
78. La società del presente/futuro
• Agire direttamente: integrare la democrazia
rappresentativa con la democrazia partecipativa e
diretta
• Sviluppare la resilienza locale, creatività
• Saper interpretare il mondo e benessere psicofisico
• Autoprodurre cibo, orti sinergici, consapevolezza dei
consumi, stili di vita
• Uso razionale dell’energia: prima eliminare gli sprechi
• Scambio e reciprocità: rete sociale, il valore del dono
• Mobilità intelligente
• Convivialità, cultura, sport e tempo libero
• Monete locali cioè sovrane e libere dal debito e dagli
interessi
• Strategia rifiuti zero/riciclo totale
79. Sintesi del percorso
Accesso alla
conoscenza
Condivisione
delle
conoscenze e
delle
esperienze
Elaborazione
degli obiettivi
azione cambiamento
80. Sintesi obiettivi e priorità
Sovranità
alimentare
Class action
efficace
Introdurre la
democrazia
Cambiare i
paradigmi
dell’istruzione
Restituire
sovranità alla
Repubblica
Sufficienza
energetica
81. Cultura
Maurizio Pallante
La decrescita felice
Salvatore Settis
Azione popolare
Paolo Michelotto
Democrazia dei cittadini
“Libertà individuale significa avere la libertà di controllare i propri pensieri e di
far manifestare le sensazioni che si desiderano nella propria vita. Raggiungere la
libertà individuale consiste nello sviluppare nuove abitudini e competenze e
nell’abituarsi a far funzionare il cervello come noi desideriamo.“
82. Richard Sennett
L’uomo artigiano
Yona Friedman
Alternative energetiche
Wuppertal Institut
Futuro sostenibile
Pierre Rabhi
Manifesto per la terra e per l’uomo
Cultura
“Libertà individuale significa avere la libertà di controllare i propri pensieri e di
far manifestare le sensazioni che si desiderano nella propria vita. Raggiungere la
libertà individuale consiste nello sviluppare nuove abitudini e competenze e
nell’abituarsi a far funzionare il cervello come noi desideriamo.“
83. Cultura
“Libertà individuale significa avere la libertà di controllare i propri pensieri e di
far manifestare le sensazioni che si desiderano nella propria vita. Raggiungere la
libertà individuale consiste nello sviluppare nuove abitudini e competenze e
nell’abituarsi a far funzionare il cervello come noi desideriamo.“
84. Bibliografia
• ANTONIO MICLAVEZ, Euflazione, Arianna editrice, 2009
• ANTONIO LA SPINA, I costi dell’illegalità,il Mulino, 2008
• BENJAMIN R. BARBER, Consumati, da cittadini a clienti, Einaudi, 2010
• BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, Evoluzione spontanea, Macro edizioni, 2010
• DANIEL ESTULIN, Il club Bilderberg, Arianna editrice, 2009
• DANIEL LERCH, Post carbon cities, Transition Italia, 2010
• FERRUCCIO PINOTTI e LUCA TESCAROLI, Colletti sporchi, BUR, 2008
• FERRUCCIO PINOTTI, Fratelli d’Italia, BUR, 2007
• FRANCESCO VIGNARCA, Mercenari SpA, BUR, 2004
• GUSTAVO ZAGREBELSKY, Imparare democrazia, in ET Saggi [1443] Einaudi, 2005
• GIAMPAOLO FABRIS, La società post-crescita,Egea, 2010
• JEAN ZIEGLER, La privatizzazionedel mondo, Net, 2004
• JOHN PERKINS, Confessioni di un sicario dell’economia, Minimun fax, 2010
• J. STIGLITZ, A. SEN, J.P. FITOUSSI, La misura sbagliata delle nostre vite, Etas, 2010
• LORETTA NAPOLEONI, Economia canaglia. Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale, Saggiatore, 2008
• LORETTA NAPOLEONI, Il contagio, Rizzoli, 2011
• LORETTA NAPOLEONI, Democrazia vendesi, Rizzoli, 2013
• LIVIO de SANTOLI, Le comunità dell'energia, Quodlibet, 2011
• MARCO DELLA LUNA e ANTONIO MICLAVEZ, Euroschiavi, Arianna editrice, 2007
• MARCO DELLA LUNA e PAOLO CIONI, Neuroschiavi, Macro edizioni, 2008
• MARCO PIZZUTI, Rivelazioni non autorizzate, Ed. Il punto d’Incontro, 2009
• MARCO SABA, o la banca o la vita, Arianna editrice, 2008
• MAURIZIO PALLANTE, La decrescita felice, Edizioni per la Decrescita felice, 2009
• MAURIZIO PALLANTE, La felicità sostenibile, Rizzoli, 2009
• MAURIZIO PALLANTE, Meno e meglio, Bruno Mondadori, 2011
• MICHELE BUONO e PIERO RICCARDI, Il mondo alla rovescia, Edizioni per la Decrescita felice, 2009
• NINO GALLONI, MARCO DELLA LUNA, La moneta copernicana, Nexus, 2008
• NORBERTO BOBBIO, L’età dei diritti,in ET Saggi [478], Einaudi, Torino, 1995
• PAOLO MICHELOTTO, Democrazia dei cittadini,Troll edizioni, 2008
• PETER NORTH, Moneta locale, Arianna editrice, 2011
• ROB HOPKINS, Manuale pratico della transizione, Arianna editrice, 2009
• SERGE LATOUCHE, Come uscire dalla società dei consumi, Bollati Borighieri, 2011
• SERGE LATOUCHE, L’invenzione dell’economia, Arianna editrice, 2005
• SALVATORE SETTIS, Azione popolare, Einaudi, 2012
• THOMAS BENEDIKTER, Democrazia diretta, Sonda, 2008
• VANDANA SHIVA, Ritorno alla terra, Fazi editore, 2009
• WUPPERTAL INSTITUT, Futuro Sostenibile, Edizioni Ambiente, 2011
• ZYGMUNT BAUMAN, La società individualizzata, in biblioteca paperbacks [20], il Mulino, 2010