“ Creare consapevolezza e responsabilità è l’essenza di un buon Coaching.” (John Whitmore)
L’obiettivo di questa guida è farti entrare nel mondo del Coaching per conoscere le potenzialità della metodologia di crescita personale più potente al mondo.
In questo documento trovi:
* cosa è il Coaching, origini, storia e fondamenta teoriche;
* informazioni riguardo a come lavora un Coach;
* chiarimenti riguardo al processo di Coaching;
* dettagli sulle tipologie di Coaching esistenti;
* FAQ e terminologia del Coaching.
L'importanza delle comunicazzione nei luohi di lavoro e nella vita quotidiana: come avviene il processo di comunicazione, consigli utili e regole d'oro del leader
Técnicas, instrumentos y procesos del coaching
Presentación para la asignatura Electiva V: Coaching Empresarial, profesora Sofía Izquierdo.
Instituto Universitario Politécnico Santiago Mariño
Il contributo della psicologia allo sviluppo organizzativomario d'andreta
Una proposta di lettura integrata delle organizzazioni, strutturale e funzionale, volta a promuovere la risoluzione di problemi, migliorare la qualità del funzionamento organizzativo e dei prodotti/servizi offerti ed il benessere organizzativo, attraverso una metodologia di ricerca-intervento psicosociologica fondata sulla valorizzazione del ruolo delle dimensioni relazionali e culturali dei processi organizzativi e l'utilizzo del piccolo gruppo come strumento per il cambiamento.
La psicologia organizzativa: dalla psicotecnica all’intervento psicosociologico.
Organigramma e struttura organizzativa, ruoli e mansioni, processi, dimensioni socio-relazionali delle organizzazioni, clima e cultura organizzativa, il ruolo delle dinamiche di gruppo e dei processi inconsci nel funzionamento sociale delle organizzazioni. L’intervento per lo sviluppo organizzativo.
“ Creare consapevolezza e responsabilità è l’essenza di un buon Coaching.” (John Whitmore)
L’obiettivo di questa guida è farti entrare nel mondo del Coaching per conoscere le potenzialità della metodologia di crescita personale più potente al mondo.
In questo documento trovi:
* cosa è il Coaching, origini, storia e fondamenta teoriche;
* informazioni riguardo a come lavora un Coach;
* chiarimenti riguardo al processo di Coaching;
* dettagli sulle tipologie di Coaching esistenti;
* FAQ e terminologia del Coaching.
L'importanza delle comunicazzione nei luohi di lavoro e nella vita quotidiana: come avviene il processo di comunicazione, consigli utili e regole d'oro del leader
Técnicas, instrumentos y procesos del coaching
Presentación para la asignatura Electiva V: Coaching Empresarial, profesora Sofía Izquierdo.
Instituto Universitario Politécnico Santiago Mariño
Il contributo della psicologia allo sviluppo organizzativomario d'andreta
Una proposta di lettura integrata delle organizzazioni, strutturale e funzionale, volta a promuovere la risoluzione di problemi, migliorare la qualità del funzionamento organizzativo e dei prodotti/servizi offerti ed il benessere organizzativo, attraverso una metodologia di ricerca-intervento psicosociologica fondata sulla valorizzazione del ruolo delle dimensioni relazionali e culturali dei processi organizzativi e l'utilizzo del piccolo gruppo come strumento per il cambiamento.
La psicologia organizzativa: dalla psicotecnica all’intervento psicosociologico.
Organigramma e struttura organizzativa, ruoli e mansioni, processi, dimensioni socio-relazionali delle organizzazioni, clima e cultura organizzativa, il ruolo delle dinamiche di gruppo e dei processi inconsci nel funzionamento sociale delle organizzazioni. L’intervento per lo sviluppo organizzativo.
Palestra ministrada para a minha turma do Empretec em 2011. Antes de fazer upload decidir fazer comentário em todos os slides, assim pensei poder compartilhar melhor o que eu queria dizer com cada tópico. Sugiro fazer o download para ler esses comentários.
Scopo della PNL è darvi le metodologie perché si attui in voi un processo di crescita delle vostre possibilità, per porvi in maniera nuova e più efficace nelle sfide di ogni giorno.
Il processo con cui almeno due parti, integrando percezioni, bisogni e motivazioni diverse, cercano di raggiungere un accordo su un punto di interesse reciproco, tale da consentire a ciascuno il massimo vantaggio.
Una presentazione semplice e immediata per esprimere alcuni concetti chiave sui temi della motivazione, creare un gruppo ed essere in una squadra vincente, leadership e tipi di leader.
Presentazione del libro del Consiglio italiano per le Scienze Sociali (CSS) per capire e rilanciare l’Italia Sono soldi ben spesi? Perché e come valutare l’efficacia delle politiche pubbliche
Palestra ministrada para a minha turma do Empretec em 2011. Antes de fazer upload decidir fazer comentário em todos os slides, assim pensei poder compartilhar melhor o que eu queria dizer com cada tópico. Sugiro fazer o download para ler esses comentários.
Scopo della PNL è darvi le metodologie perché si attui in voi un processo di crescita delle vostre possibilità, per porvi in maniera nuova e più efficace nelle sfide di ogni giorno.
Il processo con cui almeno due parti, integrando percezioni, bisogni e motivazioni diverse, cercano di raggiungere un accordo su un punto di interesse reciproco, tale da consentire a ciascuno il massimo vantaggio.
Una presentazione semplice e immediata per esprimere alcuni concetti chiave sui temi della motivazione, creare un gruppo ed essere in una squadra vincente, leadership e tipi di leader.
Presentazione del libro del Consiglio italiano per le Scienze Sociali (CSS) per capire e rilanciare l’Italia Sono soldi ben spesi? Perché e come valutare l’efficacia delle politiche pubbliche
CoopUPBologna 2018: MVP, testing e validazioneKilowatt
Slide del quarto appuntamento dell'edizione 2018/19 di CoopUP Bologna, il percorso di incubazione, networking e formazione di Kilowatt e Confcooperative Bologna, in collaborazione con Emil Banca e Irecoop.
CooopUPBologna IV edizione | idea di impresa: strumenti per modellare la prop...Kilowatt
Appuntamento#2 della quarta edizione di CoopUPBologna - il percorso di formazione, incubazione e networking promosso Confcooperative Bologna e Kilowatt in collaborazione con Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna - su proposta di valore e business model.
Slide del quarto appuntamento di CoopUP Bologna, il percorso di incubazione, networking e formazione di Kilowatt e Confcooperative Bologna, in collaborazione con Emil Banca e Irecoop.
Open Innovation: un approccio all’innovazione centrato sulla collaborazione, ...Iris Network
Masterclass tenuta da Letizia Piangerelli e Paolo Campagnano in occasione del XV Workshop sull'Impresa Sociale 2017 - Riva del Garda
SESSIONE PARALLELA di Venerdì 15 Settembre | ore 9
Masterclass
A cura di
Letizia Piangerelli | CoopUp, CoopUp IN
Paolo Campagnano | Impact Hub Trentino
Con un intervento di Nicola Cabria, Human Foundation
L’atto di innovare è riconosciuto quale elemento imprescindibile per competere e creare valore. Tuttavia, in un mondo interconnesso dove la velocità e la portata della digitalizzazione stanno trasformando la natura stessa di prodotti e servizi, non è soltanto utile domandarsi “perché” innovare, ma anche il “come” diventa rilevante.
L’innovazione condotta soltanto nel chiuso dei propri uffici preposti non è più funzionale allo scopo. La risoluzione di sfide sociali e imprenditoriali è sempre più l’esito di un complesso processo di co-creazione, che coinvolge flussi di conoscenza tra un mix di attori. “Alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove” ha dunque delle implicazioni non solo sui risultati, ma soprattutto sui processi organizzativi e sulle dinamiche culturali e personali dei soggetti che decidono di collaborare.
Nato in un contesto dove la leva e il fine era essenzialmente la tecnologia, l’open innovation si sta trasformando in molti casi in un approccio dove la collaborazione tra persone torna al centro dei processi produttivi, sia in quanto utenti (fonte diffusa di conoscenza), sia in quanto soci e collaboratori (fonte di idee, competenze, esperienze, reti), a prescindere dai ruoli e dalla “residenza” in un organigramma.
La sfida per le organizzazioni che vogliono innovare risiede dunque non tanto nelle idee che si è capaci di generare, ma nella capacità di creare il contesto culturale, organizzativo e ambientale più adeguato per cogliere i benefici che l’apertura può apportare. Hackaton, call4ideas, incubatori aziendali, partnership con startup, spin-off sono solo alcune delle modalità più note per fare innovazione aperta, ma se non utilizzati all’interno di una strategia consapevole rischiano di produrre più costi che benefici, anche in termini reputazionali.
Scopo della Masterclass è fornire una panoramica su come funziona l’open innovation, a partire da casi concreti provenienti anche dal mondo dell’impresa sociale, ed esplorare alcuni strumenti metodologici che possono poi essere riutilizzati nei propri contesti, per sviluppare nuove idee o affinare quelle esistenti, adottare pratiche collaborative, costruire network e spazi utili per attivare dinamiche di innovazione e aumentare la capacità dell’impresa sociale di generare impatto nella società.
Le politiche pubbliche possono modificare i nostri comportamenti per il megli...Quattrogatti.info
In tempi di austerità e rigore, la politica pubblica può servirsi di un approccio nuovo per migliorare il contesto in cui i cittadini prendono le loro scelte individuali e sociali: il nudge (spinta gentile).
La breve presentazione contiene considerazioni sul rapporto tra Start-up e Aziende nell'approccio al cambiamento, con l'introduzione di due strumenti originali di analisi: le "piramidi del cambiamento-innovazione" e la "macchina del cambiamento". Lo scopo dell'autore, Sergio Rossi, è cercare di ridurre le asimmetrie tra i due attori ed accrescere proficuamente la cooperazione.
ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle...armelleguillermet
ASIS - Training #5 - Metodologia generale per lo sviluppo/miglioramento delle politiche pubbliche a sostegno dell'Innovazione Sociale (IS) basata sull'approccio dal basso verso l'alto
Modelli di produzione e misurazione impatto Kilowatt
Cos'è la generazione di impatto? Come si produce e misura? Le slides dell'intervento di Nicoletta Tranquillo a CoopUp Bologna III edizione, il percorso di formazione e networking di Confcooperative Bologna, Kilowatt, Emil Banca e Irecoop Emilia Romagna.
IV Rapporto Iris Network - presentazioneIris Network
Presentata martedì 13 aprile la IV edizione del Rapporto sull’impresa sociale di Iris Network: L’impresa sociale in Italia. Identità, ruoli e resilienza.
Il Rapporto è una pubblicazione periodica che descrive lo stato dell’arte e l’evoluzione dell’impresa sociale in Italia.
Agire sulle radici economiche delle disuguaglianze | Maurizio FranziniIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La plenaria pomeridiana del XVII Workshop sull’impresa sociale ha avuto il piacere di ospitare un keynote speech del professor Maurizio Franzini (professore ordinario di Politica Economica, Dipartimento di Economia e Diritto, Sapienza Università Roma) dal titolo Agire sulle radici economiche della disuguaglianza: il ruolo dell’impresa sociale. Ha introdotto l’intervento Carlo Borzaga (Euricse).
Agire sulle radici psicologiche delle disuguaglianze | Chiara VolpatoIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Gianfranco MarocchiIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Sara DepedriIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Come l'identità diventa valore | Elisa ChiafIris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Introduzione alla XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale | Marco Mus...Iris Network
XVII Workshop sull'impresa sociale
12-13 settembre 2019
Riva del Garda (TN)
www.workshop.irisnetwork.it
La XVII edizione del Workshop sull'impresa sociale si è aperta con una sessione plenaria che ha previsto le seguenti presentazioni.
INTRODUZIONE ALLA XVII EDIZIONE DEL WORKSHOP SULL'IMPRESA SOCIALE
Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
COME L'IDENTITA' DIVENTA VALORE: ECONOMICO, SOCIALE E POLITICO
Elisa Chiaf (Cooperativa di Bessimo), Sara Depedri (Euricse), Gianfranco Marocchi (Welfare Oggi)
AGIRE SULLE RADICI PSICOLOGICHE DELLA DISUGUAGLIANZA: IL RUOLO DELL'IMPRESA SOCIALE
Keynote speech di Chiara Volpato | professore ordinario di Psicologia Sociale, Dipartimento di Psicologia, degli Studi di Milano-Bicocca
Modera Marika Damaggio | Corriere del Trentino
Conclusioni di Marco Musella | Iris Network – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Impresa sociale e PubblicaAmministrazione: la sfida degli outcome fund. Una p...Iris Network
Mara Airoldi (Government Outcomes Lab, Blavatnik School of Government, University of Oxford)
Keynote speech
XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
The Demand of Social Finance. Evidence from ItalyIris Network
Marco Musella (Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Marco Traversi (Project Ahead), Melania Verde
(Università degli Studi di Napoli "Federico II"), Cristiano Masetto (APEUR)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Impact Investing: a new paradigma for the practitioner. Ten years of experien...Iris Network
Lorenza Morandini, Marco Nannini (Impact Hub Milano)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
“Comunicare è un’impresa. Sociale”. Innovazione e visioni per la comunicazion...Iris Network
Giuseppe Manzo, Maria Felicia Gemelli, Eleonora Vanni (Legacoopsociali)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Capitalising the Social, Socializing Capital?. Le narrative sull’imprenditori...Iris Network
Marco Guglielmo (University of Birmingham)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Rendicontare l’impatto sociale delle imprese sociali e degli enti del terzo s...Iris Network
Marco Bellucci (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Carmela Nitti (Università degli Studi di Firenze - ARCO Action Research for CO-development), Chiara Chimirri (ARCO Action Research for CO-development), Luca Bagnoli (Università degli Studi di Firenze)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Un confronto internazionale sulla regolamentazione della trasparenza e della ...Iris Network
Giulia Bellante, Laura Berardi, Michele A. Rea (Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Le strategie di finanziamento dell'economia sociale nell'era digitale. Alcuni...Iris Network
Andrea Bassi, Alessandro Fabbri (Università di Bologna)
Paper presentato in occasione della XIII edizione del Colloquio Scientifico sull’impresa sociale (24-25 maggio 2019, Dipartimento di Management e Diritto dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”).
www.irisnetwork.it
Le comunità: tra casa, territorio e servizi | WIS18 | Matteo BusnelliIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Matteo Busnelli (Legacoop Lombardia) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Nuove forme dell'abitare - Cooperativa Di Abitanti | WIS18 | Luca BorghiIris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Luca Borghi (Cooperativa di abitanti Andria) nella sessione "Nuove forme dell'abitare".
SESSIONE PARALLELA | giovedì 13 Settembre | ore 14
A cura di Angela Silvia Pavesi | Dipartimento Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano
Rossana Zaccaria | Legacoop Abitanti
Intervengono:
Matteo Busnelli | Legacoop Lombardia
Sara Travaglini | Cooperativa sociale Dar Casa, Milano
Luca Borghi | Cooperativa di abitanti Andria, Correggio (RE)
Zoni | Finabita Legacoop Abitanti
Piccirillo | Confcooperative Habitat
Oggetti alla ricerca. L’abitare, inteso non solo in termini di infrastrutture ma come capacità di insediarsi in contesti sociali ed economici densi di relazioni, rappresenta una sfida di policy making e un campo di azione per una molteplicità di attori: sviluppatori di progetti edilizi, soggetti finanziari, istituzioni pubbliche, gestori di servizi di facilities e di welfare, community manager, produttori di tecnologie ecc. L’insieme di questi soggetti sta dando vita a un ecosistema di risorse che, in forme e modi diversi, “impatta” sui processi di sviluppo abitativo e urbano, operando trasversalmente a diverse politiche (sociali, ambientali, culturali, agricole, economiche, ecc.). L’abitare rappresenta quindi un formidabile generatore di domande di ricerca e, al tempo stesso, un ambito di sperimentazione sociale che scaturisce dall’incrocio tra questo ricco quadro di offerta e una rinnovata “voglia di comunità” che, anche in forma ambivalente, si palesa nella nuova stratificazione della società italiana.
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...Iris Network
XVI Workshop sull'impresa sociale
13-14 settembre 2018, Riva del Garda
Intervento di Chiara Maria Leveque (Fondazione Lang) nella sessione "Misurare l’impatto: metodologie a supporto del cambiamento".
SESSIONE PARALLELA | venerdì 14 Settembre | ore 9
A cura di Elisa Chiaf | Università degli Studi di Brescia – Socialis
Intervengono:
Sara Depedri | Euricse
Stefano Mantovani | Cooperativa sociale Noncello, Pordenone
Sara Marconi | Rete delle Case del Quartiere, Torino
Stefania Ieluzzi | Comune di Torino – Cascina Roccafranca
Nicola Corini | Cooperativa sociale Cauto, Brescia
Chiara Maria Leveque | Fondazione Lang
Serena Kaneklin | Associazione CAF, Milano
Valentina Tosi, Gabriele Guzzetti | Tiresia, Politecnico di Milano
Matteo Olivo | Cooperativa sociale Uscita di Sicurezza, Grosseto
Oggetti alla ricerca. Negli ultimi anni il tema della misurazione d’impatto è entrato prepotentemente nelle agende delle imprese sociali italiane. Dopo la stagione della “rendicontazione sociale”, si è ora nella fase della “misurazione d’impatto”, tesa a definire se il progetto funziona o se genera il cambiamento atteso. A tali domande è necessario rispondere con metodologie complesse, per questo il supporto della ricerca risulta essere fondamentale. Dai metodi partecipativi alle sperimentazioni controllate randomizzate, l’attenzione sul “come si misura l’impatto” è altissima. Durante la sessione si dibatterà sul tema da un altro punto di vista: “come la misurazione è stata utilizzata”, per il cambiamento organizzativo, il supporto allo sviluppo di una policy, il capacity building o la legittimazione?
Associazione CAF - Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi | WIS18...
La valutazione di impatto nelle fondazioni bancarie
1. La valutazione di impatto nelle fondazioni bancarie
Gian Paolo Barbetta – Stefano Cima – Paolo Canino
Fondazione Cariplo
WORKSHOP IRIS Network sull'impresa sociale “Ridisegnare i servizi per aumentare l’impatto
Riva del Garda 17-18 settembre 2014
2. Valutazione: un solo termine, molti significati
Diciamo che FACCIAMO VALUTAZIONE per:
1)SELEZIONARE (i soggetti o i progetti migliori … rating)
2)RENDICONTARE (le attività svolte … accountability)
3)FORMARCI UN GIUDIZIO INFORMATO (su ciò che è stato fatto … assessment)
-dei clienti (customer satisfaction)
-degli attuatori (community of practice)
-altro?
4)RIFLETTERE CRITICAMENTE PER MIGLIORARE (una attività … implementation analysis o formative evaluation)
5)INDIVIDUARE LE CONSEGUENZE (gli effetti o l’impatto) (di un’azione … impact evaluation)
6)STIMARE IL COSTO-EFFICACIA (o costo-beneficio) (di un intervento … cost-effectiveness, cost-benefit)
7)VANTARCI (di quanto si è bravi …. com’è che non trovo la traduzione?)
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
2
3. Valutazione: figli e figliastri?
Tutti i diversi significati sono perfettamente legittimi …
… ma forse conviene DISTINGUERE I TERMINI, ad esempio chiamando: SELEZIONE (la n. 1) e
RENDICONTAZIONE (la n. 2).
NON sono VALUTAZIONE.
Le attività 3) - 6) hanno invece una FINALITÀ VALUTATIVA:
CONOSCERE MEGLIO CIÒ CHE È ACCADUTO (O STA ACCADENDO) COME CONSEGUENZA DI UN’ATTIVITA’ SVOLTA.
Pongono però l’accento su diversi OBIETTIVI SPECIFICI:
-capire che cosa pensano i protagonisti dell’attività (la n. 3)
-capire se si possa migliorare l’attuazione dell’attività (la n. 4)
-capire quale impatto abbia avuto l’attività (la n. 5)
-capire a che prezzo sia ottenuto l’(eventuale) impatto (la n. 6)
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
3
4. Valutazione per le fondazioni di erogazione
I DIVERSI OBIETTIVI SPECIFICI della valutazione sono perfettamente legittimi.
Tuttavia, per capire che OBIETTIVO VALUTATIVO assumere, diventa rilevante capire CHE COSA DEBBA FARE una Fondazione di erogazione
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
4
5. Valutazione per le fondazioni di erogazione
1.Fondazioni che RISOLVONO PROBLEMI (dunque “complementari” o “sostitutive” dell’ente pubblico o privato-sociale):
un ruolo difficile da svolgere, a meno di grandissima selettività (ci occupiamo solo di ...)
2. Fondazioni che MOSTRANO COME I PROBLEMI SI POTREBBERO RISOLVERE (“sostegno della innovazione, sviluppo conoscenza”):
è l’unico ruolo che ci pare possibile.
Significa:
a) scoprire e rappresentare bisogni (vecchi e nuovi) (advocacy)
b)escogitare nuove soluzioni (scouting) …
c)determinarne l’efficacia (sperimentatore) e, infine
d)determinarne la cost-effectiveness rispetto alle pratiche correnti (stesso risultato con minore costo, risultato migliore a parità di costo)
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
5
6. Come sviluppare conoscenza? 1
Per sostenere l’innovazione, è cruciale lo SVILUPPO DI CONOSCENZA SULL’EFFETTO E I COSTI DELLE AZIONI INTRAPRESE
La produzione di conoscenza sugli effetti e sui costi degli interventi è un processo sofisticato.
Condizione necessaria è – prima di avviare gli interventi – rispondere alle domande:
1)Gli effetti e i costi “SU CHE COSA”? (identificazione dell’OBIETTIVO DEL CAMBIAMENTO)
2)Gli effetti e i costi “DI CHE COSA”? (identificazione del MECCANISMO che potrebbe generare il cambiamento)
3)Gli effetti e i costi “SU CHI”? (identificazione dei SOGGETTI su cui si verifica il cambiamento)
MEGLIO INTERVENTI SEMPLICI
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
6
7. Come sviluppare conoscenza? 2
Definire bene i progetti!!
servono:
a)analisi dettagliate prima di avviare (o sostenere) gli interventi per sviluppare conoscenza preliminare (Quali sono i fattori che causano il fenomeno su cui vogliamo intervenire? Su quali è possibile agire? Con che strumenti? Ecc.)
b)La costruzione di un QUADRO LOGICO degli interventi che si intendono sostenere
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
7
8. Come sviluppare conoscenza? 3
Poi – PER MISURARE L’IMPATTO - bisogna disegnare interventi che consentano di farlo.
Spesso si ragiona con INDICATORI, misurandoli PRIMA e DOPO l’intervento … IMPATTO = DOPO - PRIMA
Di solito E’ SBAGLIATO perché:
1)I processi spontanei influenzano le variabili obiettivo
2)Raramente le persone su cui agiamo sono un campione significativo dell’universo
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
8
9. Come sviluppare conoscenza? 4
PER MISURARE L’IMPATTO – bisogna ADOTTARE una
LOGICA CONTROFATTUALE.
L’impatto NON È la differenza tra dopo e prima (o tra destinatari e non destinatari di) un intervento …
… ma
la differenza tra
ciò che succede dopo l’intervento (fattuale)
e ciò che sarebbe successo senza l’intervento (controfattuale)
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
9
10. Rischi nel non utilizzare la logica controfattuale
1)Dinamica spontanea
2)Differenze nelle condizioni di partenza e self-selection
10
11. Primo esempio: dinamica spontanea1
Intervento: incentivi per la stabilizzazione dei precari
•5.000 euro alle imprese che assumono a tempo indeterminato un proprio dipendente a tempo determinato o co.co.pro.
•Gli incentivi vanno a ruba: in una settimana, 2.000 incentivi assegnati. Quindi 2.000 precari stabilizzati.
•L’assessore dice: “Grazie agli incentivi, ci sono 2.000 precari in meno” ma …
11
12. Primo esempio 2
•I dati dicono soltanto che l’EFFETTO degli incentivi può essere qualunque valore tra zero (se sarebbero stati TUTTI assunti anche senza incentivi) e 2.000 (se NESSUNO sarebbe stato assunto senza incentivi).
•I dati a disposizione non consentono di dire quanti sarebbero gli assunti senza incentivi (il controfattuale), ma dire che nessuno sarebbe assunto è una ipotesi forte.
•Il fenomeno ha infatti una sua dinamica spontanea.
12
13. Secondo esempio: self-selection1
Intervento: sostegno nella ricerca di lavoro
•I disoccupati che si iscrivono al Centro per l’impiego (CPI) ricevono il sostegno (formazione)
L’iscrizione ai CPI è volontaria
•I 200 iscritti del 2013 trovano lavoro più rapidamente, quattro mesi prima in media, dei non-iscritti
•Il solito assessore: “la nostra politica riduce di quattro mesi il periodo di disoccupazione”, ma …
13
14. Secondo esempio 2
•I dati non dicono nulla, perché non siamo sicuri che le condizioni di partenza degli iscritti e dei non-iscritti siano identiche
•Se, rispetto ai non iscritti, gli iscritti fossero in percentuale maggiore uomini, più giovani e con più alta istruzione, potremmo ancora dire – con l’assessore – che la riduzione del periodo di disoccupazione avviene grazie all’azione di sostegno?
•Oppure dipende anche da genere, età, istruzione e altro?
14
15. La logica controfattuale
Questi ERRORI si possono EVITARE adottando la logica dei risultati potenziali, secondo cui:
l’EFFETTO di un intervento è la differenza tra quanto si osserva in presenza dell’intervento e quanto si sarebbe osservato in sua assenza (il controfattuale).
Il «problema fondamentale dell’inferenza causale» Holland (1986): l’osservabilità di uno soltanto dei risultati potenziali su un generico soggetto a fronte di un intervento
Come ovviare al problema?
15
18. Soluzione 2: ESPERIMENTO RANDOMIZZATO CONTROLLATO 1
•E’ la tecnica è tipicamente adottata negli studi clinici.
•Un insieme di pazienti affetti da una patologia viene suddiviso in due gruppi mediante sorteggio: a un gruppo (‘sperimentale’) viene somministrato il nuovo farmaco del quale si vuole saggiare l’effetto; all’altro (di ‘controllo’) non si somministra nulla (placebo)
•Se la selezione è randomizzata (casuale), le differenze di partenza tra i due gruppi risultano nulle (sia sulle observable che sulle non-observable)
18
19. L’esperimento randomizzato 2
•L’effetto MEDIO dell’intervento è stimato con la differenza tra i risultati medi ottenuti dai trattati e dai non-trattati
•Difficoltà nel realizzare esperimenti per ragioni giuridiche, etiche e pratiche:
La partecipazione all’esperimento non può essere imposta
Se ci attendiamo che l’intervento abbia effetti positivi, in nome di che cosa escludiamo qualcuno dal beneficiarne?
Mancanza di consenso (degli operatori, dell’opinione pubblica)
Difficoltà pratica di mantenerne l’integrità.
19
20. Soluzione 3: ricostruire il controfattuale in contesti non sperimentali
L’idea-guida: comparare soggetti comparabili, cioè a dire comparare ai trattati i non-trattati (resi) equivalenti, salvo il fatto che sono non- trattati.
Quattro metodi, in relazione alle caratteristiche del processo di selezione e all’informazione disponibile:
•Selezione nelle variabili osservabili: Abbinamento;
•Soglia di ammissibilità: Regression Discontinuity Design;
•Dinamica “parallela”: Difference-in-Differences;
•“Esperimento naturale”: Variabili strumentali.
20
21. Abbinamento applicato a un corso di formazione dei disoccupati per il rientro nel lavoro
21
Si ringrazia il prof. Ugo Trivellato per l’esempio e il grafico
22. Regression Discontinuity Design applicato a un corso di formazione con ammissione dei migliori
22
Si ringrazia il prof. Ugo Trivellato per l’esempio e il grafico
23. La Diff-in-Diffs applicata a una politica di recupero urbano
23
Si ringrazia il prof. Ugo Trivellato per l’esempio e il grafico
24. La valutazione controfattuale in Fondazione Cariplo: il caso di Lavoro & Psiche
24
Si ringrazia il prof. Alberto Martini per le diapositive sul caso Lavoro e Psiche
25. Lavoro&Psiche
IL PROBLEMA
Le persone con disturbi psichiatrici sono in aumento.
In Regione Lombardia sono oltre 130.000 (circa il 25% soffre di disturbi gravi) e presentano difficoltà di accesso e tenuta nel mercato del lavoro.
L’OBIETTIVO
Testare la fattibilità e l’efficacia di un modello innovativo di integrazione lavorativa per pazienti psichiatrici gravi (schizofrenico, schizoide, paranoide, borderline e disturbo bipolare).
25
26. 1. Caratterizzato dalla presenza di un “Coach” professionista che:
sulla base di un progetto condiviso con i curanti ha preso in carico per almeno due anni circa 10 pazienti psichiatrici;
li ha accompagnati nelle rete dei servizi sociali, assistenziali e di inserimento lavorativo con un approccio personalizzato e multidimensionale;
ha attivato strumenti e servizi funzionali a facilitarne l’ingresso e la tenuta nel mercato del lavoro e il miglioramento delle condizioni di benessere.
2. Prevede il coinvolgimento della rete territoriale di soggetti (paziente, servizi psichiatrici, servizi sociali e lavorativi, comparto produttivo) che intervengono in più fasi del percorso di reinserimento del paziente in un contesto aziendale.
Il modello di intervento
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
26
27. DURATA:
2008-2009: progettazione partecipata delle linee guida dell’intervento e la selezione di 4 OCSM delle Regione Lombardia;
2009-2012: sperimentazione triennale dei progetti pilota (OCSM e Coach);
2013-2014: diffusione dei risultati e del modello sperimentato (comunità scientifica e Regione Lombardia).
PARTNER:
Progettazione: Direzioni Regionali Salute, Famiglia e Lavoro, Confcooperative, Urasam, Assolombarda, Ala Sacco, Asvapp
Realizzazione: Ala Sacco, Tavoli Tecnici degli OCSM di Bergamo, Como, Milano 1 e Sondrio
Valutazione: Asvapp, Irs
La durata e i partner
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
27
28. I destinatari dell’intervento sono stati pazienti psichiatrici in trattamento nei Centri Psico-sociali (CPS) operanti nel territorio degli OCSM selezionati con i seguenti criteri:
1. Diagnosi di disturbo psichico grave: schizofrenia e disturbi correlati, disturbo bipolare e disturbi di personalità gravi (ICD 10: F20, F31, F60.3, F60.1, F60.0) e avere manifestato almeno una volta sintomatologia psicotica;
2. Età compresa tra i 18 e i 50 anni;
3. Rapporto stabile e continuativo con il Servizio Psichiatrico;
4. Compenso psichico da almeno sei mesi e buona compliance alle cure;
5. Nessuna occupazione o tirocinio nei tre mesi precedenti l’avvio del progetto;
6. Motivazione e attitudine ad avviare un percorso di integrazione lavorativa.
I destinatari
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
28
29. I destinatari
ASL
Arruolati
Controlli
Sperimentali
Bergamo
83
41
42
Como
80
39
41
Milano
84
42
42
Sondrio
64
32
32
Totale
313
154
157
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
29
33. Che cosa si impara? I tirocini 1
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
33
34. Che cosa si impara? I tirocini 2
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
34
35. Che cosa si impara? I tirocini 3
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
35
36. Che cosa si impara? Il lavoro 1
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
36
37. Che cosa si impara? Il lavoro 2
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
37
38. Che cosa si impara? Il lavoro 3
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
38
39. TIROCINI
•I coach hanno una certa capacità di attivare tirocini
•Cessato l’intervento, i tirocini dei pazienti crollano
•C’è stato un fenomeno imitativo tra chi si occupa dei controlli (contaminazione, una brutta bestia, esito di un «errore» di impostazione dell’esperimento)
LAVORO
•I coach contano meno nell’attivare al lavoro … o forse c’è un periodo di attivazione più lungo
•Il periodo di crisi influenza negativamente (anche i controlli!!!)
Che cosa è successo?
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
39
40. NO
•Sapere che un intervento non funziona è utile almeno tanto quanto sapere che funziona
•Abbiamo appreso molte cose che non avremmo imparato senza sperimentazione
•Siamo in grado di fornire conoscenza ai decisori, pubblici o privati
E‘ stato inutile?
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
40
41. SCEGLIETE VOI SE ESSERE TRA QUELLI CHE PRESUMONO O TRA QUELLI CHE PROVANO
Grazie
17/09/2014
Osservatorio e Valutazione dell'Attività Erogativa
41