Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
Per ritirare una copia compilare il modulo online: http://www.asarva.org/2013/11/guida-pratica-alla-gestione-dei-rifiuti-nelle-imprese/
Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
Per ritirare una copia compilare il modulo online: http://www.asarva.org/2013/11/guida-pratica-alla-gestione-dei-rifiuti-nelle-imprese/
Introduzione alle funzioni di manutenzione - SLIDEClaudio Cancelli
Saper comprendere la necessità e le funzionalità dell’HW e del SW necessari ad interpretare le funzioni di diagnostica nei sistemi di elaborazione con controllo a microprocessore.
Waste management plan and relevant experience in venetofrancesco loro
This presentation represent the summary of 30 years of evolution on waste management in Veneto (norh-East of Italy). the role of Mechanical Biological Treatment in a advanced waste management system and some suggestion for Lithuania
Special Shredder dedicated to sample preparation before laboratory analysis. Dedicated to waste sample and bulky materials as plastic, wood, cable, RDF
Modulistica, aspetti operativi e ripercussioni in termini di iter e tempistic...Roberta Agnoli
Intervento dell' Ing. Piccoli e Ing. Squarcina del Settore Ambiente e Territorio della Provincia di Vicenza durante la conferenza organizzata dalla Fondazione Giacomo Rumor Centro Produttività Veneto (CPV) il 10-09-2013
Lezione n. 13 (2 ore) - Le procedure di competenza dei servizi comunali (part...Simone Chiarelli
Lezione n. 13 (2 ore) - Le procedure di competenza dei servizi comunali (parte 2): approfondimento sulla disciplina urbanistico-edilizia, commercio e attività produttive (SUAP), tutela dell’ambiente e del paesaggio
Introduzione alle funzioni di manutenzione - SLIDEClaudio Cancelli
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Lunedì 25 gennaio 2016 si è tenuto al Cinema Grotta di Sesto Fiorentino l'iniziativa pubblica organizzata dalle Mamme NO Inceneritore dal titolo "Inceneritore di Firenze: cosa possiamo ancora fare? Nessun rischio evitabile è accettabile".
All’incontro sono intervenuti diversi relatori che hanno illustrato i rischi sulla salute dei cittadini, le alternative possibili e di successo già in atto in diverse realtà italiane ed estere e il ricorso al Tar:
- ANNIBALE BIGGERI – Professore Ordinario di Statistica Medica, Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni “G. Parenti” Università di Firenze.
- CLAUDIO TAMBURINI – Avvocato, Coordinamento Comitati della Piana
- ROSSANO ERCOLINI – Presidente Zero Waste Italy
- DON DANIELE BANI – Parroco di San Martino (Sesto Fiorentino)
Di seguito le slide della presentazione di CLAUDIO TAMBURINI dal titolo: “Azioni legali: tempi e prospettive del ricorso al TAR”
Per l'occasione il Cinema Grotta era strapieno di persone dentro e fuori la sala. Oltre 800 persone erano presenti al Cinema, a cui si sono aggiunte circa 400 persone che hanno seguito l'evento in diretta streaming.
Presentazione a supporto dell'intervento di Luca Mariotto, UTILITALIA al webinar "UNI/PDR 132:2022. UNO STRUMENTO PER LA TRACCIABILITÀ DEI RIFIUTI URBANI" del 19 settembre 2022
IL CONTROLLO E LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DEI PONTI ESISTENTIFranco Bontempi
I CONCETTI ALLA BASE DELLA VALUTAZIONE DELLE OPERE D’ARTE ESISTENTI, PONTI E VIADOTTI, EVIDENZIANDONE I PRESUPPOSTI E ILLUSTRANDO L’IMPORTANZA DI UNA NORMATIVA AGILE E PRESTAZIONALE.
fascicolo n° 142 Luglio/Agosto 2020 di “Strade & Autostrade”.
http://www.stradeeautostrade.it/
Medipav segue attentamente le normative specifiche in ambito pavimentazioni industriali verificando sempre le condizioni dettate dalle normative vigenti e dai Codici di buona Pratica sviluppati all'associazione di categoria.
Amianto nei cantieri - Camera Commercio Padova 13 Aprile 2018francesco loro
presentazione per il corso ARPAV in collaborazione con Camera Commercio del Veneto - Presentazione della linea guida ARPAV sulla gestione dell'amianto nei cantieri
WasteandChemicals è una società specializzata nel fornire servizi di consulenza tecnico-giuridica di alto profilo nel campo della Valutazione Ambientale, Permitting, gestione delle sostanze chimiche e dei rifiuti, ripristino di siti contaminati e bonifiche. Waach ha sede a Roma ma svolge la sua attività sia in ambito nazionale che internazionale avvalendosi di professionisti altamente qualificati con consolidata esperienza in ambito nazionale ed internazionale
La gestione dei rifiuti delle attivitá di manutenzione
1. La gestione dei rifiuti delle
attivitá di manutenzione
Loro Francesco – Treviso 13 Febbraio 2014
2. Gli articoli di riferimento/1
Art. 230 «Rifiuti derivanti dalle attivitá di manutenzione delle infrastrutture»
1. Il luogo di produzione dei rifiuti derivanti da attività di manutenzione alle infrastrutture, effettuata direttamente dal gestore
dell'infrastruttura a rete e degli impianti per l'erogazione di forniture e servizi di interesse pubblico o tramite terzi, può coincidere con la
sede del cantiere che gestisce l'attività manutentiva o con la sede locale del gestore della infrastruttura nelle cui competenze rientra il
tratto di infrastruttura interessata dai lavori di manutenzione ovvero con il luogo di concentramento dove il materiale tolto d'opera viene
trasportato per la successiva valutazione tecnica, finalizzata all'individuazione del materiale effettivamente, direttamente ed
oggettivamente riutilizzabile, senza essere sottoposto ad alcun trattamento.
1-bis. I rifiuti derivanti dalla attività di raccolta e pulizia delle infrastrutture autostradali, con esclusione di quelli prodotti dagli impianti per
l'erogazione di forniture e servizi di interesse pubblico o da altre attività economiche, sono raccolti direttamente dal gestore della
infrastruttura a rete che provvede alla consegna a gestori del servizio dei rifiuti solidi urbani.
(comma introdotto dall'art. 2, comma 30-quinquies, d.lgs. n. 4 del 2008)
2. La valutazione tecnica del gestore della infrastruttura di cui al comma 1 è eseguita non oltre sessanta giorni dalla data di ultimazione dei
lavori. La documentazione relativa alla valutazione tecnica è conservata, unitamente ai registri di carico e scarico, per cinque anni.
3. Le disposizioni dei commi 1 e 2 si applicano anche ai rifiuti derivanti da attività manutentiva, effettuata direttamente da gestori
erogatori di pubblico servizio o tramite terzi, dei mezzi e degli impianti fruitori delle infrastrutture di cui al comma 1.
4. Fermo restando quanto previsto nell'articolo 190, comma 3, i registri di carico e scarico relativi ai rifiuti prodotti dai soggetti e dalle
attività di cui al presente articolo possono essere tenuti nel luogo di produzione dei rifiuti così come definito nel comma 1.
5. I rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie di qualsiasi tipologia, sia pubbliche che asservite ad edifici
privati, si considerano prodotti dal soggetto che svolge l'attività di pulizia manutentiva. Tali rifiuti potranno essere conferiti direttamente
ad impianti di smaltimento o recupero o, in alternativa, raggruppati temporaneamente presso la sede o unità locale del soggetto che
svolge l'attività di pulizia manutentiva. I soggetti che svolgono attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie aderiscono al sistema
SISTRI ai sensi dell’articolo dell’art. 188-ter, comma 1, lettera f). Il soggetto che svolge l'attività di pulizia manutentiva è comunque tenuto
all’iscrizione all’Albo dei gestori ambientali, prevista dall’articolo 212, comma 5, per lo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto di
rifiuti.
(comma così sostituito dall'art. 33 del d.lgs. n. 205 del 2010)
3. Art. 266. Disposizioni finali
…Omissis…
•4. I rifiuti provenienti da attività di
manutenzione o assistenza sanitaria si
considerano prodotti presso la sede o il
domicilio del soggetto che svolge tali attività.
…Omissis…
Gli articoli di riferimento/2
4. Art. 230 c.1 «i luoghi di produzione»
• Regolamentazione speciale per
infrastrutture a rete ed impianti di
erogazione di forniture e servizi di
interesse pubblico
• Il luogo di produzione del rifiuto puó
essere fatto coincidere con:
• Il cantiere stesso
• La sede locale del gestore
• Un punto di concentramento in attesa di
valutazione tecnica (vedi c.2)
5. Art. 230 c.1 bis «Rifiuti delle strutture a
rete»
• Per i soli rifiuti prodotti lungo le
infrastutture a rete
• Derivanti dalle operazioni di pulizia
• La raccolta puó essere fatta dal
gestore della rete o dal gestore del
servizio di raccolta (per le autostrade)
• NON SI APPLICA AD AUTOGRILL e
STAZIONI DI SERVIZIO
6. Art. 230 c.2 «la valutazione tecnica»
• Il materiale tolto d’opera (lampioni, luci, guard-
rail, cavi, tubazioni….) non diviene
automaticamente un rifiuto
• Il gestore ha 60 giorni dalla conclusione
dell’opera per una valutazione tecnica
• Deve essere conservata la documentazione
unitamente ai Reg. C/S per 5 anni
• Materiale «effettivamente, direttamente,
oggettivamente»riutilizzabile, senza essere
sottoposto ad alcun trattamento (comma 1)
7. Art. 230 c.3 «i beneficiari»
• Possono usufruire delle speciali
disposizioni dell’art. 230:
• Direttamente i gestori erogatori
del servizio
• Soggetti terzi delegati
• I rifiuti prodotti dai mezzi e dagli
impianti che usufruiscono del
servizio
8. Art. 230 c. 5 «rifiuti degli spurghisti
• Introdotto con il D.Lgs. 205/2010
• Si applica ai rifiuti prodotti dalle «attivitá
di pulizia manutenziva» delle reti fognarie
• Sia pubbliche, sia private
• I rifiuti prodotti possono:
• Essere conferiti direttamente agli impianti
• Raggruppati temporaneamente presso la
sede o U.L. del produttore
9. Art. 266 c.4 «manutenzioni generiche ed
attivitá sanitarie
• Si applica ai rifiuti prodotti dalle
attivitá di manutezione (tutte)
• Alla assistenza sanitaria (domiciliare
o distretti dislocati)
• Si CONSIDERANO come prodotti
presso la sede del soggetto che
svolge tale attivitá
10. Un quadro variegato
• Attivitá di manutezione
• Attivitá sanitarie (alcuni tipi)
• Infrastrutture a rete
• Pulizia manutentiva delle fogne
Finalizzato a semplificare gli
adempimenti
In primo luogo la tenuta dei
registri di carico e scarico
Una deroga all’istituto del
deposito temporaneo
(art. 183 c. 1 lett. bb)
Jackson Pollok (1912-1956)
11. Un po’ di definizioni
• Manutenzione = complesso di azioni
finalizzato al mantenimento
dell’efficienza e della funzionalitá di
qualsiasi opera umana o naturale
(vedi anche DPR 380/01 Definizioni)
• Attivitá = «esplicazione delle proprie
capacitá» correlata alla definizione di
imprenditore data dal C.C. individua
l’attivitá di impresa.
12. L’oggetto della semplificazione
• Oggetto della semplificazione sono gli
adempimenti correlati alla gestione del
deposito temporaneo.
• Il deposito temporaneo è stato oggetto
di prolifica giurisprudenza sia a livello
europeo (Sentenza Corte di Giustizia
del 05/10/99, punto 49) sia nazionale
( sentenza Corte di Cassazione 9856
del 29/1/09 e 17460/2012 )
• La giurisprudenza individua come
indirizzo generale che l’unica deroga
concessa all’istituto del deposito
temporaneo sia quella prevista dall’art.
230 c.1.
13. Tre situazioni, tre predicati diversi…
• Art. 266 c.4
• I rifiuti … si CONSIDERANO prodotti presso la
sede….
• Art. 230 c. 1
• I rifiuti provenienti da attivitá di manutenzione
alle infrastrutture…puó COINCIDERE con la
sede del cantiere …o con la sede locale del
gestore
• Art. 230 c.5
• I rifiuti potranno essere…RAGGRUPPATI
TEMPORANEAMENTE presso la sede
Secondo la Corte di Cassazione solo l’art. 230
c.1 costituisce una deroga al regime del
deposito temporaneo.
14. Applicazione dell’Art. 230 c.1
• Alle infrastrutture a
rete
• Ai materiali tolti
d’opera che possono
essere recuperati
• Possono viaggiare senza FIR
• La compilazione del Reg. C/S
avviene in modo centralizzato
Il comma 3 estende la deroga ai rifiuti
prodotti dalle manutenzioni agli
impianti fruitori delle reti ed ai mezzi
usati per le manutenzioni.
15. Il caso spurghisti
• «Pulizia manutentiva» su
«reti fognarie di qualsiasi
tipologia, sia pubblica che
asservita ad edifici privati»
Il «raggruppamento
temporaneo» è sinonimo di
«deposito temporaneo»?
Lo svuotamento della vasca
Imhoff ?
Valgono le stesse deroghe
del art. 230 c. 1?
Costituisce una deroga alla
fase del trasporto?
16. La manutenzione generica
• Impossibile avere un
elenco esaustivo
• Puo’ comportare la
rimozione di pezzi
(materiale tolto d’opera)
• Appare applicabile la
«fictio juris» prevista
anche all’art. 230 c1
• Al materiale tolto d’opera puó
non applicarsi la definizione di
rifiuto in attesa di valutazione
tecnica ad opera del titolare
dell’impresa
• Registro unico presso la
sede operativa
• FIR Comunque?
• I rifiuti «strictu senso»
rimangono in deposito
temporaneo presso il sito e
vanno gestiti come tali
17. La questione sanitari (rifiuti)
• Oltre a quanto previsto all’art. 266 c.4
si deve tenere in considerazione
quanto previsto dal DPR 254/03 Art.4
cc. 2 e 3
• Le strutture decentrate sono
identificabili con i Distretti oltre alle
Assistenze Domiciliari (ADI)
• E’ possibile centralizzare il Reg. C/S ma
il deposito temporaneo rimane in situ
• FIR Vedi Sentenza C.C. 17640/12
18. Thanks for the attention
Non esistono soluzioni semplici a problemi complessi…
…ma almeno sforziamoci di non complicarle
intenzionalmente...