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End Of Waste:
applicazioni pratiche




        Francesco Loro
              Arpav
Osservatorio Rifiuti e Compostaggio
La definizione della Direttiva (Art. 6)

                 Cessazione della qualifica di
                   rifiuto
                 • Operazioni di recupero
                 • Criteri specifici definiti sulla
                   base di condizioni
                 • Procedura di Comitato
                 • Alcuni obiettivi minimi:
                   carta, C&D, PFU, Tessili
                 • Possibilità di definire
                   standard nazionali
Direttiva Rifiuti (2008/98/CE)
• Meccanismo End of waste (EoW) regolato nell´art. 6
• Motivazione per l’introduzione dell’EoW?
   – Incoraggiare la produzione di materiali riciclati di alta
     qualità
   – Aumentare, grazie a prodotti riciclati di alta qualità, la
     fiducia dei consumatori
   – Diminuire gli oneri superflui & facilitare il mercato interno
     per il commercio di prodotti riciclati di alta qualità [cfr.
     COM(2005)666 def.].
• EoW presupposto necessario ed essenziale per creare
  cd. società del recupero/riciclo (premessa 28 ecc., art.
  11)
Il Recepimento in Italia (D.Lgs 205/2010)
              Art. 184 ter (abroga il precedente Art. 181 bis)
              Ricalca nei tratti essenziali le scelte europee
              Introduce quattro diverse possibilità oltre ai
                  Regolamenti comunitari:
                  1. EoW con Decreto Ministeriale (esempio CSS)
                  2. EoW attraverso D.M. 5/2/98
                  3. EoW attraverso autorizzazioni (art. 9bis)
                  4. EoW attraverso Accordi di programma
                     specifici
                  Alcuni problemi interpretativi rispetto
                     all’applicazione nel periodo transitorio
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
              La genesi del Reg. 333/2011
                    •I perché del Reg. 333/2011

              La struttura del Regolamento
                    •Articoli
                    •Allegati

              Il ruolo dei controlli e della
              certificazione
Reg. 333/2011: genesi del regolamento
I lavori preparatori al Reg.333/2011 sono iniziati nel 2008.
           http://ftp.jrc.es/EURdoc/JRC53238.pdf
Reg. 333/2011 sui rottami metallici

       La struttura del testo
Artt. 1 e 2 : Campo di
applicazione e Definizioni
                                              Criteri stabiliti sulla
Artt. 3 e 4 : Criteri per rottami di          base delle condizioni
Fe ed Acciaio / Al.                           dell’Art. 6 della
                                              Direttiva


1. Conformità del materiale in ingresso
2. Conformità del processo di recupero     1. Punto 2 degli allegati
3. Conformità dell’esito del recupero      2. Punto 3 degli allegati
4. Rispetto degli obblighi previsti agli   3. Punto 1 degli allegati
   artt. 5 e 6
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
                            Gli articoli 5 e 6:

Art. 5: Dichiarazione di conformità
Il produttore deve utilizzare un modello conforme all’All. III (anche
elettronico) per ogni partita e deve trasmetterla al detentore
successivo conservandone copia per un anno.

Art.6: Gestione della qualità
Il gestore deve attuare un sistema di qualità accessibile alle Autorità
competenti che permetta di verificare:
   1.   Accettazione rifiuti in ingresso
   2.   Monitoraggio di processo e verifica qualità output
   3.   Radioattività
   4.   Meccanismo di feedback
Reg. 333/2011 sui rottami metallici

                  • Il ruolo del sistema di
                    gestione della qualità
                  • Organismi terzi ed
                    indipendenti
                  • Periodicità del
                    controllo (ogni 3 anni)
                  • Ruolo dei controlli
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
                        Come soddisfare
                   le disposizioni dell’art. 6?
            1.   Applicare un SGQ che dimostri
                 la conformità ai criteri degli art.
                 3e4
            2.   Prevedere una serie di
                 procedimenti documentati
            3.   Prevedere nel SGQ gli obblighi
                 di monitoraggio
            4.   Controllo dei fornitori
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
            La dichiarazione di conformità

            •   Allegato III
            •   Obbligo di conservazione di una
                copia
            •   Trasmissione ai soggetti
                coinvolti
            •   Può essere rilasciato solo dopo
                le risultanze positive dell’audit
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
 CRITERI per ROTTAMI di FERRO e ACCIAIO: art. 3 – ALLEGATO I


                                                               Rottame in uscita
                                                                Rottame in uscita
     Rifiuti in ingresso
      Rifiuti in ingresso                                         criteri p.to 11
                                                                   criteri p.to
                                    trattamento
                                     trattamento
        criteri p.to 22
         criteri p.to                                                   ++
                                    criteri p.to 33
                                     criteri p.to              Rispetto art. 55ee66
                                                                Rispetto art.



                                                            il personale qualificato
                                                            classifica ogni partita
  controlli a vista su                                   fa un controllo visivo su ogni
    tutti i rifiuti da                                    partita (2%estranei, ossidi,
      personale                                          oli, radioattività, pericolosità,
  qualificato formato                                          POPs, contenitori a
                                                                   pressione)
                                                            Almeno ogni 6 mesi
                                                                                  12
                                                         merceologica sugli estranei
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
 CRITERI per ROTTAMI di ALLUMINIO e sue LEGHE: art. 4 – ALLEGATO II


                                                               Rottame in uscita
                                                                Rottame in uscita
     Rifiuti in ingresso
      Rifiuti in ingresso                                         criteri p.to 11
                                                                   criteri p.to
                                    trattamento
                                     trattamento
        criteri p.to 22
         criteri p.to                                                   ++
                                    criteri p.to 33
                                     criteri p.to              Rispetto art. 55ee66
                                                                Rispetto art.



                                                      il personale qualificato classifica ogni
                                                                     partita
    controlli a vista su
                                                       fa un controllo visivo su ogni partita
      tutti i rifiuti da
                                                      (5%estranei o resa al 90%, PVC, oli,
        personale
                                                         radioattività pericolosità, POPs,
    qualificato formato
                                                             contenitori a pressione)
                                                       Almeno ogni 6 mesi merceologica
                                                         sugli estranei/resa del metallo
                                                                                      13
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
                         problemi


              Verifica visiva
              Verifica visiva
              Personale qualificato
              Personale qualificato
              Controllo di filiera
              Controllo di filiera
              Certificazione della filiera
              Certificazione della filiera
                                        14
Il Reg. (CE) 1179/2012
   Cocciame di Vetro

    Stessi presupposti del Reg. 333/2011
    Stessa struttura (Articoli + Allegati)
    Stesse condizioni per la definizione
    dello status di EoW
    Entrata in vigore dal 11 giugno 2013
Il Reg. (CE) 1179/2012

       Alcuni numeri sulla raccolta del vetro

Quantità       Quantità      Quantita          Vetro
Vetro pro      Vetro pro     vetro pro         raccolto in
capite 2011    capite 2010   capite (italia)   Veneto da
                             2010              RU 2010
40 kg/ab       39 kg/ab      29 kg/ab          191.000 t
Il Reg. (CE) 1179/2012
• I criteri sono definiti all’Art. 3 e all’Allegato 1
             Specifiche tecniche (cliente, settore)
Punto 1      Componenti non vetrose
             Assenza caratteristiche di pericolo

             Sono ammessi i rifiuti recuperabili del vetro da imballaggio,
             vetro piano, vasellame privo di vetro al Pb
Punto 2      E’ escluso il vetro da raccolta indifferenziata e vetro da servizi
             sanitari
             I rifiuto contenenti vetro devono essere raccolti, separati,
Punto 3      trasformati e tenuti divisi dalle altre tipologie
             I processi di preparazione devono essere completati


Per ogni punto sono previsti gli obblighi minimi di monitoraggio interno
Il Reg. (CE) 1179/2012

      Art. 4 “Dichiarazione di
        conformità”
        – Per ciascuna partita
        – Allegato II
        – Obbligo di trasmissione e
          conservazione
        – Anche in formato elettronico
Il Reg. (CE) 1179/2012

         Art. 5 Sistema di gestione
         • Attestazione di un
           organismo terzo ed
           indipendente
         • Richieste competenze
           specifiche
           – NACE 38
           – NACE 23.1
IL CSS
            Obiettivi:
1.ridurre i quantitativi di
emissioni clima alteranti
2.Ridurre il ricorso alla discarca
3.Rispetto della gerarchia dei
rifiuti
Il DM CSS - EoW
Il D. Lgs 205/2010 abroga la definizione di CDR
ed introduce all’ Art. 183 comma 1 lett. cc




 Combustibile Solido Secondario:
 Il combustibile solido prodotto da rifiuti che
 rispetta le caratteristiche di classificazione e di
 specificazione individuate delle norme tecniche
 UNI CEN/TS 15359 e successive modifiche ed
 integrazioni; fatta salva l'applicazione
 dell'articolo 184-ter, il combustibile solido
 secondario, e' classificato come rifiuto speciale


              RIMANE UN RIFIUTO
CDR vs CSS vs CSS-EoW
         CDR                             CSS                      CSS-EoW
E’un rifiuto non pericoloso    E’un rifiuto non pericoloso        NON E’ UN RIFIUTO

 E’ un combustibile solido      E’ un combustibile solido      E’ un combustibile solido

  Si genera attraverso un        Si genera attraverso un        Si genera attraverso un
        trattamento                    trattamento                    trattamento
E’ottenuto da rifiuti urbani   E’ottenuto da rifiuti urbani   E’ottenuto da una limitata
e speciali                     e speciali                     tipologia di rifiuti urbani e
                                                              speciali non pericolosi
Due tipologie (CDR / CDRQ) Molte tipologie (125)              Molte tipologie (18)

E’un tipo di CSS               Non é un CDR                   E’un sottoinsieme del CSS
IL CSS
• La definizione delle specifiche tecniche del CSS
  risale ai primi anni 2000
• Le norme tecniche sono state sviluppate
  nell’ambito del WG343 al quale ha preso parte
  il CTI
IL CSS EOW
                 • Parametri piú restrittivi
                   rispetto al CSS
                 • Individuazione dei CER
Art. 6 della       ammissibili
Direttiva        • Produttori autorizzati AIA
2008/98/CE       • Utilizzatori industriali
                   (cementifici – centrali)
                 • Filiera certificata
                 • Registrazione REACh
La classificazione del CSS EOW
                       La norma UNI prevede 5 classi per i parametri PCI, Cl, Hg.



                                                Caratteristiche di classificazione


                                                                                           Valori limite per classe
                                                    Unità di
      Caratteristica        Misura statistica
                                                     misura                1           2             3                4   5


PCI                            media             MJ/kg t.q.              ≥ 25        ≥ 20         ≥ 15          ≥ 10           ≥3

Cl                             media                 % s.s.             ≤ 0,2        ≤ 0,6       ≤ 1,0          ≤ 1,5          ≤3

                             mediana            mg/MJ t.q.              ≤ 0,02       ≤ 0,03     ≤ 0,08         ≤ 0,15         ≤ 0,50
Hg
                           80° percentile       mg/MJ t.q.              ≤ 0,04       ≤ 0,06     ≤ 0,16         ≤ 0,30         ≤ 1,00


 Per essere definito EOW il CSS deve rientrare nella classe 3 (PCI, Cl) e 2 (Hg).
             Deve essere verificato ogni sottolotto di produzione
La specificazione
                   Caratteristiche di specificazione
                            Misura         Unità di
       Parametro                                       Valore Limite
                           statistica       misura
                            Parametri fisici
Ceneri                       Media           % s.s          (1)
Umidità                      Media           % t.q.         (1)
                           Parametri chimici
Antimonio (Sb)              Mediana       mg/kg s.s.        50
Arsenico (As)               Mediana       mg/kg s.s.         5
Cadmio (Cd)                 Mediana       mg/kg s.s.         5
Cromo (Cr)                  Mediana       mg/kg s.s.       100
Cobalto (Co)                Mediana       mg/kg s.s.        20
Manganese (Mn)              Mediana       mg/kg s.s.       250
Nichel (Ni)                 mediana       mg/kg s.s.        30
Piombo (Pb)                 mediana       mg/kg s.s.       250
Rame (Cu)                   mediana       mg/kg s.s.       500
Tallio (Tl)                 mediana       mg/kg s.s.         5
Vanadio (V)                 mediana       mg/kg s.s.        10

Σ metalli                   mediana      mg/kg s.s.         --
I parametri di specificazione
Nella CEN 15359 i parametri di specificazione
sono definiti in sede contrattuale tra produttore
ed utilizzatore



Nel CSS EoW per i parametri di specificazione
sono definiti i valori limite e le frequenze
analitiche in funzione della potenzialitá
impiantistica (verifica per ogni lotto di
produzione)
Rifiuti ammessi
   • Rifiuti urbani
   • Rifiuti speciali non
     pericolosi
   • Non sono ammessi alcuni
     rifiuti non pericolosi
     (Allegato III)
   • Rispetto della gerarchia dei
     rifiuti
   • Uso di altri materiali purché
     non pericolosi
La produzione e l’uso del CSS
        Obiettivo: Massima tutela ambientale
Produzione           Cementifici          Centrali
                                          termoelettriche
Solo impianti        Capacitá di          Potenza termica
autorizzati AIA      produzione           superiore a 50 Mw
                     superiore alle 500
                     t/d di clinker
Certificazione       Autorizzazione AIA   Autorizzazione AIA
qualitá ambientale
UNI EN 15358         Uni EN ISO 14001   Uni EN ISO 14001
                     Registrazione EMAS Registrazione EMAS
                     Emissioni conformi   Emissioni conformi
                     al D.Lgs 133/05      al D.Lgs 133/05
La dichiarazione di conformitá

     • Rispetto delle prescizione tecniche
     • Verifica dei parametri di
       classificazione
     • Verifica dei dati dell’utilizzatore
     • Rispetto delle disposizioni
       nazionali e comunitarie
       sull’immissione al commercio
       (REACh)
Sistema di gestione della qualitá

• Obbligo di sistemi di gestione della qualitá
• Schemi specifici con elementi standard:
  – Procedure di processo
  – Monitoraggio di processo e recording
  – Controllo degli output
• Norma specifica per gli impianti CSS (UNI EN
  15358) o registrazione EMAS
Disciplina del deposito, trasporto ed utilizzo.
• Limitare la movimentazione del CSS presso
  depositi intermedi
• Limitazioni temporali al deposito
• Limitare le possibili fonti di alterazione del CSS
• Documentazione in triplice copia



       Garantire la qualitá del CSS tra
         produttore ed utilizzatore
Quali altri settori?
       • Carta
       • Rottami di rame e
         leghe di rame
       • Biowaste
       • Rifiuti plastici
       • Aggregati riciclati

       http://susproc.jrc.ec.europa.eu/activities/
       waste/index.html
Grazie per la cortese attenzione




                 Loro Francesco
  Osservatorio Rifiuti e Compostaggio – ARPAV

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  • 1. End Of Waste: applicazioni pratiche Francesco Loro Arpav Osservatorio Rifiuti e Compostaggio
  • 2. La definizione della Direttiva (Art. 6) Cessazione della qualifica di rifiuto • Operazioni di recupero • Criteri specifici definiti sulla base di condizioni • Procedura di Comitato • Alcuni obiettivi minimi: carta, C&D, PFU, Tessili • Possibilità di definire standard nazionali
  • 3. Direttiva Rifiuti (2008/98/CE) • Meccanismo End of waste (EoW) regolato nell´art. 6 • Motivazione per l’introduzione dell’EoW? – Incoraggiare la produzione di materiali riciclati di alta qualità – Aumentare, grazie a prodotti riciclati di alta qualità, la fiducia dei consumatori – Diminuire gli oneri superflui & facilitare il mercato interno per il commercio di prodotti riciclati di alta qualità [cfr. COM(2005)666 def.]. • EoW presupposto necessario ed essenziale per creare cd. società del recupero/riciclo (premessa 28 ecc., art. 11)
  • 4. Il Recepimento in Italia (D.Lgs 205/2010) Art. 184 ter (abroga il precedente Art. 181 bis) Ricalca nei tratti essenziali le scelte europee Introduce quattro diverse possibilità oltre ai Regolamenti comunitari: 1. EoW con Decreto Ministeriale (esempio CSS) 2. EoW attraverso D.M. 5/2/98 3. EoW attraverso autorizzazioni (art. 9bis) 4. EoW attraverso Accordi di programma specifici Alcuni problemi interpretativi rispetto all’applicazione nel periodo transitorio
  • 5. Reg. 333/2011 sui rottami metallici La genesi del Reg. 333/2011 •I perché del Reg. 333/2011 La struttura del Regolamento •Articoli •Allegati Il ruolo dei controlli e della certificazione
  • 6. Reg. 333/2011: genesi del regolamento I lavori preparatori al Reg.333/2011 sono iniziati nel 2008. http://ftp.jrc.es/EURdoc/JRC53238.pdf
  • 7. Reg. 333/2011 sui rottami metallici La struttura del testo Artt. 1 e 2 : Campo di applicazione e Definizioni Criteri stabiliti sulla Artt. 3 e 4 : Criteri per rottami di base delle condizioni Fe ed Acciaio / Al. dell’Art. 6 della Direttiva 1. Conformità del materiale in ingresso 2. Conformità del processo di recupero 1. Punto 2 degli allegati 3. Conformità dell’esito del recupero 2. Punto 3 degli allegati 4. Rispetto degli obblighi previsti agli 3. Punto 1 degli allegati artt. 5 e 6
  • 8. Reg. 333/2011 sui rottami metallici Gli articoli 5 e 6: Art. 5: Dichiarazione di conformità Il produttore deve utilizzare un modello conforme all’All. III (anche elettronico) per ogni partita e deve trasmetterla al detentore successivo conservandone copia per un anno. Art.6: Gestione della qualità Il gestore deve attuare un sistema di qualità accessibile alle Autorità competenti che permetta di verificare: 1. Accettazione rifiuti in ingresso 2. Monitoraggio di processo e verifica qualità output 3. Radioattività 4. Meccanismo di feedback
  • 9. Reg. 333/2011 sui rottami metallici • Il ruolo del sistema di gestione della qualità • Organismi terzi ed indipendenti • Periodicità del controllo (ogni 3 anni) • Ruolo dei controlli
  • 10. Reg. 333/2011 sui rottami metallici Come soddisfare le disposizioni dell’art. 6? 1. Applicare un SGQ che dimostri la conformità ai criteri degli art. 3e4 2. Prevedere una serie di procedimenti documentati 3. Prevedere nel SGQ gli obblighi di monitoraggio 4. Controllo dei fornitori
  • 11. Reg. 333/2011 sui rottami metallici La dichiarazione di conformità • Allegato III • Obbligo di conservazione di una copia • Trasmissione ai soggetti coinvolti • Può essere rilasciato solo dopo le risultanze positive dell’audit
  • 12. Reg. 333/2011 sui rottami metallici CRITERI per ROTTAMI di FERRO e ACCIAIO: art. 3 – ALLEGATO I Rottame in uscita Rottame in uscita Rifiuti in ingresso Rifiuti in ingresso criteri p.to 11 criteri p.to trattamento trattamento criteri p.to 22 criteri p.to ++ criteri p.to 33 criteri p.to Rispetto art. 55ee66 Rispetto art. il personale qualificato classifica ogni partita controlli a vista su fa un controllo visivo su ogni tutti i rifiuti da partita (2%estranei, ossidi, personale oli, radioattività, pericolosità, qualificato formato POPs, contenitori a pressione) Almeno ogni 6 mesi 12 merceologica sugli estranei
  • 13. Reg. 333/2011 sui rottami metallici CRITERI per ROTTAMI di ALLUMINIO e sue LEGHE: art. 4 – ALLEGATO II Rottame in uscita Rottame in uscita Rifiuti in ingresso Rifiuti in ingresso criteri p.to 11 criteri p.to trattamento trattamento criteri p.to 22 criteri p.to ++ criteri p.to 33 criteri p.to Rispetto art. 55ee66 Rispetto art. il personale qualificato classifica ogni partita controlli a vista su fa un controllo visivo su ogni partita tutti i rifiuti da (5%estranei o resa al 90%, PVC, oli, personale radioattività pericolosità, POPs, qualificato formato contenitori a pressione) Almeno ogni 6 mesi merceologica sugli estranei/resa del metallo 13
  • 14. Reg. 333/2011 sui rottami metallici problemi Verifica visiva Verifica visiva Personale qualificato Personale qualificato Controllo di filiera Controllo di filiera Certificazione della filiera Certificazione della filiera 14
  • 15. Il Reg. (CE) 1179/2012 Cocciame di Vetro Stessi presupposti del Reg. 333/2011 Stessa struttura (Articoli + Allegati) Stesse condizioni per la definizione dello status di EoW Entrata in vigore dal 11 giugno 2013
  • 16. Il Reg. (CE) 1179/2012 Alcuni numeri sulla raccolta del vetro Quantità Quantità Quantita Vetro Vetro pro Vetro pro vetro pro raccolto in capite 2011 capite 2010 capite (italia) Veneto da 2010 RU 2010 40 kg/ab 39 kg/ab 29 kg/ab 191.000 t
  • 17. Il Reg. (CE) 1179/2012 • I criteri sono definiti all’Art. 3 e all’Allegato 1 Specifiche tecniche (cliente, settore) Punto 1 Componenti non vetrose Assenza caratteristiche di pericolo Sono ammessi i rifiuti recuperabili del vetro da imballaggio, vetro piano, vasellame privo di vetro al Pb Punto 2 E’ escluso il vetro da raccolta indifferenziata e vetro da servizi sanitari I rifiuto contenenti vetro devono essere raccolti, separati, Punto 3 trasformati e tenuti divisi dalle altre tipologie I processi di preparazione devono essere completati Per ogni punto sono previsti gli obblighi minimi di monitoraggio interno
  • 18. Il Reg. (CE) 1179/2012 Art. 4 “Dichiarazione di conformità” – Per ciascuna partita – Allegato II – Obbligo di trasmissione e conservazione – Anche in formato elettronico
  • 19. Il Reg. (CE) 1179/2012 Art. 5 Sistema di gestione • Attestazione di un organismo terzo ed indipendente • Richieste competenze specifiche – NACE 38 – NACE 23.1
  • 20. IL CSS Obiettivi: 1.ridurre i quantitativi di emissioni clima alteranti 2.Ridurre il ricorso alla discarca 3.Rispetto della gerarchia dei rifiuti
  • 21. Il DM CSS - EoW Il D. Lgs 205/2010 abroga la definizione di CDR ed introduce all’ Art. 183 comma 1 lett. cc Combustibile Solido Secondario: Il combustibile solido prodotto da rifiuti che rispetta le caratteristiche di classificazione e di specificazione individuate delle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e successive modifiche ed integrazioni; fatta salva l'applicazione dell'articolo 184-ter, il combustibile solido secondario, e' classificato come rifiuto speciale RIMANE UN RIFIUTO
  • 22. CDR vs CSS vs CSS-EoW CDR CSS CSS-EoW E’un rifiuto non pericoloso E’un rifiuto non pericoloso NON E’ UN RIFIUTO E’ un combustibile solido E’ un combustibile solido E’ un combustibile solido Si genera attraverso un Si genera attraverso un Si genera attraverso un trattamento trattamento trattamento E’ottenuto da rifiuti urbani E’ottenuto da rifiuti urbani E’ottenuto da una limitata e speciali e speciali tipologia di rifiuti urbani e speciali non pericolosi Due tipologie (CDR / CDRQ) Molte tipologie (125) Molte tipologie (18) E’un tipo di CSS Non é un CDR E’un sottoinsieme del CSS
  • 23. IL CSS • La definizione delle specifiche tecniche del CSS risale ai primi anni 2000 • Le norme tecniche sono state sviluppate nell’ambito del WG343 al quale ha preso parte il CTI
  • 24. IL CSS EOW • Parametri piú restrittivi rispetto al CSS • Individuazione dei CER Art. 6 della ammissibili Direttiva • Produttori autorizzati AIA 2008/98/CE • Utilizzatori industriali (cementifici – centrali) • Filiera certificata • Registrazione REACh
  • 25. La classificazione del CSS EOW La norma UNI prevede 5 classi per i parametri PCI, Cl, Hg. Caratteristiche di classificazione Valori limite per classe Unità di Caratteristica Misura statistica misura 1 2 3 4 5 PCI media MJ/kg t.q. ≥ 25 ≥ 20 ≥ 15 ≥ 10 ≥3 Cl media % s.s. ≤ 0,2 ≤ 0,6 ≤ 1,0 ≤ 1,5 ≤3 mediana mg/MJ t.q. ≤ 0,02 ≤ 0,03 ≤ 0,08 ≤ 0,15 ≤ 0,50 Hg 80° percentile mg/MJ t.q. ≤ 0,04 ≤ 0,06 ≤ 0,16 ≤ 0,30 ≤ 1,00 Per essere definito EOW il CSS deve rientrare nella classe 3 (PCI, Cl) e 2 (Hg). Deve essere verificato ogni sottolotto di produzione
  • 26. La specificazione Caratteristiche di specificazione Misura Unità di Parametro Valore Limite statistica misura Parametri fisici Ceneri Media % s.s (1) Umidità Media % t.q. (1) Parametri chimici Antimonio (Sb) Mediana mg/kg s.s. 50 Arsenico (As) Mediana mg/kg s.s. 5 Cadmio (Cd) Mediana mg/kg s.s. 5 Cromo (Cr) Mediana mg/kg s.s. 100 Cobalto (Co) Mediana mg/kg s.s. 20 Manganese (Mn) Mediana mg/kg s.s. 250 Nichel (Ni) mediana mg/kg s.s. 30 Piombo (Pb) mediana mg/kg s.s. 250 Rame (Cu) mediana mg/kg s.s. 500 Tallio (Tl) mediana mg/kg s.s. 5 Vanadio (V) mediana mg/kg s.s. 10 Σ metalli mediana mg/kg s.s. --
  • 27. I parametri di specificazione Nella CEN 15359 i parametri di specificazione sono definiti in sede contrattuale tra produttore ed utilizzatore Nel CSS EoW per i parametri di specificazione sono definiti i valori limite e le frequenze analitiche in funzione della potenzialitá impiantistica (verifica per ogni lotto di produzione)
  • 28. Rifiuti ammessi • Rifiuti urbani • Rifiuti speciali non pericolosi • Non sono ammessi alcuni rifiuti non pericolosi (Allegato III) • Rispetto della gerarchia dei rifiuti • Uso di altri materiali purché non pericolosi
  • 29. La produzione e l’uso del CSS Obiettivo: Massima tutela ambientale Produzione Cementifici Centrali termoelettriche Solo impianti Capacitá di Potenza termica autorizzati AIA produzione superiore a 50 Mw superiore alle 500 t/d di clinker Certificazione Autorizzazione AIA Autorizzazione AIA qualitá ambientale UNI EN 15358 Uni EN ISO 14001 Uni EN ISO 14001 Registrazione EMAS Registrazione EMAS Emissioni conformi Emissioni conformi al D.Lgs 133/05 al D.Lgs 133/05
  • 30. La dichiarazione di conformitá • Rispetto delle prescizione tecniche • Verifica dei parametri di classificazione • Verifica dei dati dell’utilizzatore • Rispetto delle disposizioni nazionali e comunitarie sull’immissione al commercio (REACh)
  • 31. Sistema di gestione della qualitá • Obbligo di sistemi di gestione della qualitá • Schemi specifici con elementi standard: – Procedure di processo – Monitoraggio di processo e recording – Controllo degli output • Norma specifica per gli impianti CSS (UNI EN 15358) o registrazione EMAS
  • 32. Disciplina del deposito, trasporto ed utilizzo. • Limitare la movimentazione del CSS presso depositi intermedi • Limitazioni temporali al deposito • Limitare le possibili fonti di alterazione del CSS • Documentazione in triplice copia Garantire la qualitá del CSS tra produttore ed utilizzatore
  • 33. Quali altri settori? • Carta • Rottami di rame e leghe di rame • Biowaste • Rifiuti plastici • Aggregati riciclati http://susproc.jrc.ec.europa.eu/activities/ waste/index.html
  • 34. Grazie per la cortese attenzione Loro Francesco Osservatorio Rifiuti e Compostaggio – ARPAV

Editor's Notes

  1. Ribadire che si tratta di principi generali sì, ma sono concretamente applicabili ogni qual volta ci si trovi in “dubbio” su come applicare la norma Rifiuti utilizzati come materiale nell’operazione di recupero PUNTO 1 Esclusione dei pericolosi non trattati Esclusione di limatura, scaglie e polveri contenti olio Esclusione dei fusti e contenitori che abbiano contenuto oli o vernici Processi e tecniche di trattamento PUNTO 2 Separazione alla fonte o processo di separazione Riduzione volumetrica finalizzata all’uso in fonderia Per i rifiuti pericolosi: Bonifica dei RAEE Bonifica dei CFC Pulizia dei cavi Pulizia dei contenitori Eliminazione delle sostanze pericolose
  2. Ribadire che si tratta di principi generali sì, ma sono concretamente applicabili ogni qual volta ci si trovi in “dubbio” su come applicare la norma
  3. Espresse da più parti le perplessità su queste cose
  4. Ricordarsi aspetti definiti all’art. 6 dichiarazione di conformitá e periodo intercorrente tra messa in esercizio e messa a regime