2. Ai tempi della fondazione di Roma, gruppi di persone con vincolo di
parentela formavano una familia. Diverse familiae formavano una gens: il
più importante era il pater familias, ma della familias facevano parte
anche i parenti, i servitori ed i clientes
4. Le gentes originarie sono gli arcaici clan familiari romani che sono esistiti al momento
della nascita di Roma.
Ogni membro di una gens, sia di nascita sia di adozione, portava lo stesso nome. Al
tempo della fondazione di Roma avvenne la federazione di un gruppo di clan
preesistenti sotto l'azione unificatrice di Romolo, a cui si aggiunsero molte familiae,
realizzando la fusione del popolo romano con quello dei Sabini.
Le gentes originarie furono circa un centinaio.
5. Era il capo indiscusso di tutto il clan, a lui erano sottomessi la moglie, i figli, gli schiavi
e tutti gli altri membri della famiglia. Su tutti costoro egli aveva diritto di vita o di morte,
o quello di venderlo come schiavo.
Per la tradizione romana uno dei primi atti di Romolo fu quello di vietare la pratica di
esporre i neonati, divieto valido per tutti i figli, tranne quelli che fossero nati con delle
malformazioni.[
6. Il vero, tipico ruolo materno, a Roma, era quello che si stringeva tra le madri e
tra i figli adolescenti e adulti, ed era il ruolo di consigliera morale, di mentore,
di custode dei valori civici, di esempio che spronava all'affermazione della
parte migliore di sé.
A Roma il ruolo delle donne nella famiglia e nella società era
culturalmente valorizzato da privilegi che ne riconfermavano
l'importanza. In particolare era valorizzato il ruolo materno. Il ruolo della
madre romana era quello di punto di riferimento affettivo e di nutrice.
7. Le ancelle si occupavano della cura della casa, sia dal
punto di vista estetico che dal punto di vista più pratico,
occupandosi delle faccende domestiche.
Potevano essere consanguinei, ma più spesso si trattava di
servitori legati alla famiglia anche da generazioni, oppure di liberti
(schiavi liberati). Erano totalmente dipendenti dal pater familias.
8. I maschi venivano istruiti ai valori aristocratici dal padre o da precettori; le bambine
erano introdotte al governo della casa dalla madre.
Il figlio che nasceva nella famiglia romana o vi veniva adottato, era sottoposto alla
podestà del pater, spesso fino all’età matura. Se era femmina, usciva dalla podestà del
pater solo per passare a quella del marito; il maschio invece, aveva una possibilità in più
, che era l’emancipazione.
9. Bonaccorso Sergio
Oliva Francesco
Figuera Checco
Penna Raul
Rossi Andrea
Faranca Alessandro