SlideShare a Scribd company logo
1 of 35
di: GIULIA CORVISERI ARDESIA
CARLA FORTUNATO
SILVIA FORZESE
MARTINA COCO
ENRICA LA MANNA
2^ N
Lawrence Alma-Tadema
 In epoca Romana le nozze erano precedute dal
fidanzamento chiamato “Sponsalia”, cerimonia
solenne durante la quale si compiva la promessa di
matrimonio. Durante la cerimonia, il fidanzato
chiedeva al padre della promessa sposa:
“Spondesne?” (Prometti? ) ed egli rispondeva:
“Spondeo” (Prometto).
 Questa cerimonia era fondata sulla tradizione
patriarcale e si svolgeva in presenza degli aruspici e
di tutti gli amici delle due famiglie che avevano la
funzione di testimoni dell‟impegno matrimoniale.
 Presi gli accordi, i due fidanzati si scambiavano un
bacio casto, chiamato „‟bacio di religione‟‟, che non
offendeva le antiche tradizioni. In seguito, avveniva
lo scambio dei doni, che costituivano il pegno del
contratto matrimoniale. Dopo, il futuro sposo donava
alla ragazza un anello chiamato anulus pronubus.
 Questo anello non era un semplice regalo ma
svolgeva una funzione simbolica: era una sorta di
catena attraverso cui il futuro sposo legava a sé la
fidanzata ricavandone il pieno possesso. Una volta
che l‟ anello era al dito, la ragazza giurava fedeltà
allo sposo. Infatti, l‟anulus veniva infilato al penultimo
dito della mano sinistra (anularis da cui partiva una
vena che giungeva dritta al cuore).
 << Causam esse huius rei Apion in libris
Aegyptiacis hanc dicit, quod insectis apertisque
humanis corporibus, repertum est nervum
tenuissimum ab eo uno digito ad cor hominis
pervenire>>.
Aulo Gellio – Noctes Atticae X
 << Apione, nei libri Egiziani, dice essere questa la
ragione di ciò, che, tagliati e aperti i corpi umani, fu
scoperto un nervo sottilissimo che giunge da
quell‟unico dito al cuore dell‟uomo>>.
 Dopo aver firmato il contratto nuziale, seguiva un
banchetto al quale partecipavano tutti i presenti.
 Il fidanzamento era regolato da norme giuridiche ben
precise. Infatti, se una delle due parti non
manteneva l‟impegno preso, l‟altra parte poteva fare
causa; quindi il giudice istituiva un processo durante
il quale domandava le cause della rottura del
fidanzamento. Se non trovava una giusta causa,
stabiliva una pena pecuniaria a carico di chi non
aveva mantenuto la promessa, come si legge da
Aulo Gellio – Noctes Atticae IV, che qui di seguito si
riporta:
 << Si iustam causam non inveniebat, litem
aestimabat et eum, qui spoponderat se aut
accepturum aut daturum esse uxorem, pecunia
multabat>>.
 << Se non trovava una giusta causa, stimava la lite e
multava con denaro colui che aveva promesso che
avrebbe accettato o dato moglie>>.
 Nella società romana esistevano i matrimoni
d‟amore, ma la maggior parte delle volte le unioni
erano combinate dalle famiglie. Gli uomini si
sposavano intorno ai trent‟anni, le ragazze non
appena erano in grado di avere figli.
 Tuttavia, abbiamo qualche esempio di matrimonio
felice, così come si legge nella lettera di Plinio il
Giovane, dove elogia la moglie Calpurnia, ricca di
tutte le virtù proprie di una buona matrona romana:
 << Calpurniae uxori meae summum est acumen,
summa frugalitas; amat me, quod castitatis indicium
est. Meos libellos habet, lectitat, ediscit etiam>>.
 << Mia moglie Calpurnia ha una grandissima
intelligenza, moderazione; mi ama, il che è indice di
castità. Ha i miei scritti, li legge ed anche li
impara>>.
 Il giorno delle nozze era scelto con cautela in mezzo
a una serie di giorni e di mesi di cattivo auspicio che
erano evitati dalla superstizione. Il periodo migliore
era la seconda metà del mese di giugno.
 A Roma c‟erano tre differenti forme di matrimonio:
 Per confarreatio;
 Per coemptio;
 Usus.
 Il matrimonio per confarreatio era il
più antico e solenne, creato secondo
la leggenda da Romolo e per questo
ritenuto sacro e inscindibile. Alla vigilia
delle nozze la sposa consacrava i
giocattoli della propria infanzia agli dei
e la mattina del matrimonio si copriva
il capo con il flammeum, un velo
arancione sul quale veniva posta una
corona di mirto e fiori d‟arancio e sotto
il velo aveva i capelli divisi in sei
trecce o ciocche.
 La sposa
indossava una
tunica senza orli
(tunica recta). La
casa della sposa
era addobbata a
festa;
nell‟ingresso si
stendevano dei
tappeti e nelle
case patrizie si
aprivano gli
armadi che
custodivano le
immagini di cera
degli antenati.
 Il rito del matrimonio
iniziava con un sacrificio
agli dei per verificare il
consenso degli dei al
matrimonio.
 A questo
punto della
cerimonia, gli
sposi
mangiavano
insieme una
focaccia di
farro, il panis
farreus,
simbolo della
vita coniugale:
il pane
mangiato
insieme
favoriva la
concordia e
l‟unità degli
affetti.
 Dopo, in presenza di
dieci testimoni, venivano
sottoscritte le tabulae
nuptiales. Infine, la
pronuba, una donna che
aveva avuto un unico
marito, congiungeva le
destre degli sposi, il
dextrarum iunctio, in
segno di reciproca
fedeltà.
 La cerimonia proseguiva con un banchetto,
accompagnato da musiche e canti e da inni nuziali
cantati dai partecipanti. Al termine della cena, allo
spuntare di Venere, in serata, avveniva la deductio,
ossia il trasferimento della sposa dalla casa paterna
a quella maritale.
 Lo sposo, in ricordo dell‟antico matrimonio per ratto delle
Sabine, fingeva di rapire la moglie.
 Giunta alla soglia della casa nuziale, la sposa
rispondeva al marito che le domandava: “Quis es?”,
con l‟espressione formulare: “Ubi tu Gaius, ego
Gaia”. Dopo una serie di riti dedicati agli dei, la
sposa veniva condotta nella camera nuziale, dove lo
sposo scioglieva la cintura virginale. Il giorno
seguente la sposa, che vestiva per la prima volta gli
abiti matronali, faceva dei sacrifici ai Lari ed ai
Penati e riceveva doni dal marito.
 Infine, seguiva un banchetto riservato ai parenti degli
sposi.
 Dopo il matrimonio, il
vincolo poteva essere
sciolto attraverso il
repudium o il
divortium: nel primo
caso la richiesta era
avanzata soltanto dal
marito per alcuni
motivi previsti dalla
legge, ad esempio
l‟adulterio da parte
della donna; nel
secondo caso lo
scioglimento avveniva
con l‟accordo di
entrambe le parti.
 Il matrimonio per coemptio era un vero e proprio
atto di compravendita dove la futura sposa veniva
venduta dal pater familias al futuro marito alla
presenza di cinque testimoni e del libripens, che
reggeva una bilancia. Su questa bilancia, il marito
poneva il prezzo della moglie. Il marito metteva una
mano sulla spalla della sposa e diceva: “Hanc ego
mulierem ex iure Quiritium meum esse aio eaque
mihi empta est hoc aere aenaeque libra”.
 << Dichiaro che questa donna è mia, secondo il
diritto dei Quiriti e l‟ho comprata con questo bronzo e
questa bilancia>>.
 Con questo rito, la moglie non veniva chiamata
matrona come nel matrimonio per confaerratio, ma
semplicemente uxor. Conclusa la cerimonia, si
svolgeva il banchetto di nozze e poi la deductio.
 Esisteva anche un altro tipo di legame, che oggi
definiremmo „‟convivenza‟‟, che a quell‟epoca si
chiamava usus. Infatti, la donna, dopo un anno di
convivenza, cadeva sotto la manus del marito.
 Quindi, entrava a far parte della sua famiglia fili loco.
Se la donna non voleva che si producesse tale
effetto, poteva ricorrere alla trinoctis usurpatio, cioè
si allontanava per tre notti dalla casa coniugale
interrompendo l‟anno di convivenza necessario per
costituire la manus.
 Secondo alcuni autori, dato che l‟usus della donna si
basava su una convivenza di un anno come
l‟usucapione delle cose (Possideo quia possideo),
ciò significa che la donna era considerata come una
res mobilis. Però si tratta di una deduzione non
fondata sulle fonti disponibili, perché da esse
piuttosto risulta che i Romani conoscevano la
differenza tra personae e res. La donna, quindi, non
era una res per i Romani.
 Nel nostro ordinamento, il matrimonio è regolato
dalle norme del codice civile ed è riconosciuto dalla
costituzione, che, all‟articolo 29, recita:
 „‟La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come
società naturale fondata sul matrimonio. Il
matrimonio è ordinato sull‟uguaglianza morale e
giuridica dei coniugi‟‟.
 Mentre in alcuni paesi del mondo è stata introdotta la
possibilità di contrarre matrimonio tra persone dello
stesso sesso, nel nostro diritto è inammissibile, in
quanto urta contro il principio di matrimonio definito
nella Costituzione come società naturale ed
esplicitamente in tutte le disposizioni legislative,
dove si parla espressamente di marito e moglie.
 È conseguentemente vietata anche la trascrizione di
un matrimonio celebrato all‟estero tra persone dello
stesso sesso, perché in contrasto con l‟ordine
pubblico interno.
 Tuttavia, il dibattito politico è molto acceso tra coloro
che sono a favore e coloro che sono contrari.
 Può contrarre matrimonio:
- chi ha raggiunto la maggiore età. Peraltro, chi ha
compiuto sedici anni può essere ammesso a
contrarre matrimonio qualora il tribunale conceda
l‟autorizzazione;
- chi ha capacità di intendere e volere, cioè non può
contrarre matrimonio l‟interdetto per grave infermità
mentale;
- libertà di stato: non può contrarre matrimonio colui
che è legato già ad altra persona da matrimonio
civile.
 Il matrimonio deve
essere preceduto dalla
pubblicazione, che
consiste nell‟affissione
alla porta della casa
comunale del luogo di
residenza dei coniugi di
un atto, dove sono
contenuti tutti gli
elementi necessari ad
identificare gli sposi e il
luogo di celebrazione.
 Scopo della
pubblicazione è di
consentire a chiunque
abbia interesse ad
opporsi al matrimonio.
 In Italia, i principali tipi di matrimonio sono due:
- Matrimonio civile, celebrato innanzi all‟ufficiale di
Stato civile;
 Matrimonio concordatario, celebrato innanzi a un
ministro del culto cattolico.
Il fidanzamento e il matrimonio in epoca romana e nel nostro ordinamento
Il fidanzamento e il matrimonio in epoca romana e nel nostro ordinamento

More Related Content

What's hot

La società romana.
La società romana.La società romana.
La società romana.1GL14_15
 
Sfruttamento minorile:la schiavitù moderna
Sfruttamento minorile:la schiavitù modernaSfruttamento minorile:la schiavitù moderna
Sfruttamento minorile:la schiavitù modernas4r40l1v4r1
 
Societa di israele_al_tempo_di_gesu
Societa di israele_al_tempo_di_gesuSocieta di israele_al_tempo_di_gesu
Societa di israele_al_tempo_di_gesuBuola
 
I Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo MagnoI Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo MagnoGiorgio Scudeletti
 
MARGHERITA HACK
MARGHERITA HACKMARGHERITA HACK
MARGHERITA HACKdenise68
 
Alimentazione sostenibile - WWF
Alimentazione sostenibile - WWFAlimentazione sostenibile - WWF
Alimentazione sostenibile - WWFmenuamici
 
Noemi Colangeli_Giovanni Verga
Noemi Colangeli_Giovanni Verga Noemi Colangeli_Giovanni Verga
Noemi Colangeli_Giovanni Verga Noemi Colangeli
 
Schema Novelle Decamerone
Schema Novelle DecameroneSchema Novelle Decamerone
Schema Novelle DecameroneDavide Bonera
 
La Riforma Protestante e la Controriforma
La Riforma Protestante e la ControriformaLa Riforma Protestante e la Controriforma
La Riforma Protestante e la Controriformaclasse3Achiavari
 
Slides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatroSlides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatroteozenoni
 
Il giorno della donna
Il giorno della donnaIl giorno della donna
Il giorno della donnaesterbesusso
 
I centri della vita e della cultura nel medioevo
I centri della vita e della cultura nel medioevo I centri della vita e della cultura nel medioevo
I centri della vita e della cultura nel medioevo la-prof
 
Colombo e la scoperta dell'America
Colombo e la scoperta dell'AmericaColombo e la scoperta dell'America
Colombo e la scoperta dell'AmericaMarco Chizzali
 
Scenari del primo dopoguerra: Russia, Germania,Francia,Gran Bretagna, Usa
Scenari del primo dopoguerra: Russia, Germania,Francia,Gran Bretagna, UsaScenari del primo dopoguerra: Russia, Germania,Francia,Gran Bretagna, Usa
Scenari del primo dopoguerra: Russia, Germania,Francia,Gran Bretagna, UsaGiorgio Scudeletti
 
Tecnica dello straniamento - Giovanni Verga
Tecnica dello straniamento - Giovanni VergaTecnica dello straniamento - Giovanni Verga
Tecnica dello straniamento - Giovanni VergaGiorgio Spano
 

What's hot (20)

La società romana.
La società romana.La società romana.
La società romana.
 
Sfruttamento minorile:la schiavitù moderna
Sfruttamento minorile:la schiavitù modernaSfruttamento minorile:la schiavitù moderna
Sfruttamento minorile:la schiavitù moderna
 
Societa di israele_al_tempo_di_gesu
Societa di israele_al_tempo_di_gesuSocieta di israele_al_tempo_di_gesu
Societa di israele_al_tempo_di_gesu
 
I Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo MagnoI Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo Magno
 
Le rivoluzioni inglesi
Le rivoluzioni inglesiLe rivoluzioni inglesi
Le rivoluzioni inglesi
 
MARGHERITA HACK
MARGHERITA HACKMARGHERITA HACK
MARGHERITA HACK
 
Alimentazione sostenibile - WWF
Alimentazione sostenibile - WWFAlimentazione sostenibile - WWF
Alimentazione sostenibile - WWF
 
Noemi Colangeli_Giovanni Verga
Noemi Colangeli_Giovanni Verga Noemi Colangeli_Giovanni Verga
Noemi Colangeli_Giovanni Verga
 
Biomolecole: domande
Biomolecole: domandeBiomolecole: domande
Biomolecole: domande
 
Il feudalesimo
Il feudalesimoIl feudalesimo
Il feudalesimo
 
Schema Novelle Decamerone
Schema Novelle DecameroneSchema Novelle Decamerone
Schema Novelle Decamerone
 
La Riforma Protestante e la Controriforma
La Riforma Protestante e la ControriformaLa Riforma Protestante e la Controriforma
La Riforma Protestante e la Controriforma
 
Slides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatroSlides su Goldoni e il teatro
Slides su Goldoni e il teatro
 
La reggia di caserta
La reggia di casertaLa reggia di caserta
La reggia di caserta
 
Il giorno della donna
Il giorno della donnaIl giorno della donna
Il giorno della donna
 
I centri della vita e della cultura nel medioevo
I centri della vita e della cultura nel medioevo I centri della vita e della cultura nel medioevo
I centri della vita e della cultura nel medioevo
 
Colombo e la scoperta dell'America
Colombo e la scoperta dell'AmericaColombo e la scoperta dell'America
Colombo e la scoperta dell'America
 
Scenari del primo dopoguerra: Russia, Germania,Francia,Gran Bretagna, Usa
Scenari del primo dopoguerra: Russia, Germania,Francia,Gran Bretagna, UsaScenari del primo dopoguerra: Russia, Germania,Francia,Gran Bretagna, Usa
Scenari del primo dopoguerra: Russia, Germania,Francia,Gran Bretagna, Usa
 
Crisi della chiesa
Crisi della chiesaCrisi della chiesa
Crisi della chiesa
 
Tecnica dello straniamento - Giovanni Verga
Tecnica dello straniamento - Giovanni VergaTecnica dello straniamento - Giovanni Verga
Tecnica dello straniamento - Giovanni Verga
 

Viewers also liked

La parità uomo - donna in famiglia. Dall'antica Roma a oggi
La parità uomo - donna in famiglia. Dall'antica Roma a oggiLa parità uomo - donna in famiglia. Dall'antica Roma a oggi
La parità uomo - donna in famiglia. Dall'antica Roma a oggiPrimo Levi
 
La donna romana in età monarchica e repubblicana
La donna romana in età monarchica e repubblicanaLa donna romana in età monarchica e repubblicana
La donna romana in età monarchica e repubblicanaliceolinguisticocesena
 
la Donna a Roma
la Donna a Romala Donna a Roma
la Donna a Romamuela11
 
Indumentaria griega y romana
Indumentaria  griega y romanaIndumentaria  griega y romana
Indumentaria griega y romanaTere Chacón
 
Vestimentas Griegas
Vestimentas GriegasVestimentas Griegas
Vestimentas GriegasAmandayBea
 

Viewers also liked (9)

La parità uomo - donna in famiglia. Dall'antica Roma a oggi
La parità uomo - donna in famiglia. Dall'antica Roma a oggiLa parità uomo - donna in famiglia. Dall'antica Roma a oggi
La parità uomo - donna in famiglia. Dall'antica Roma a oggi
 
La donna romana in età monarchica e repubblicana
La donna romana in età monarchica e repubblicanaLa donna romana in età monarchica e repubblicana
La donna romana in età monarchica e repubblicana
 
la Donna a Roma
la Donna a Romala Donna a Roma
la Donna a Roma
 
La donna romana nell'età augustea
La donna romana nell'età augusteaLa donna romana nell'età augustea
La donna romana nell'età augustea
 
Abbigliamento dei romani
Abbigliamento dei romaniAbbigliamento dei romani
Abbigliamento dei romani
 
Vocabula cap. iv
Vocabula cap. ivVocabula cap. iv
Vocabula cap. iv
 
Indumentaria griega y romana
Indumentaria  griega y romanaIndumentaria  griega y romana
Indumentaria griega y romana
 
Vestimenta romana
Vestimenta romanaVestimenta romana
Vestimenta romana
 
Vestimentas Griegas
Vestimentas GriegasVestimentas Griegas
Vestimentas Griegas
 

More from Maria pia Dell'Erba

Progetto pluridisciplinare inglese 1 q
Progetto pluridisciplinare inglese 1 qProgetto pluridisciplinare inglese 1 q
Progetto pluridisciplinare inglese 1 qMaria pia Dell'Erba
 
Pp le dipendenze scienze 1 b corretto
Pp le dipendenze scienze 1 b correttoPp le dipendenze scienze 1 b corretto
Pp le dipendenze scienze 1 b correttoMaria pia Dell'Erba
 
6 modulo interdisciplinare ib 34-37
6 modulo interdisciplinare ib 34-376 modulo interdisciplinare ib 34-37
6 modulo interdisciplinare ib 34-37Maria pia Dell'Erba
 
5 modulo interdisciplinare ib 29-33 (1)
5 modulo interdisciplinare ib 29-33 (1)5 modulo interdisciplinare ib 29-33 (1)
5 modulo interdisciplinare ib 29-33 (1)Maria pia Dell'Erba
 
4 modulo interdisciplinare ib 19-28
4 modulo interdisciplinare ib 19-284 modulo interdisciplinare ib 19-28
4 modulo interdisciplinare ib 19-28Maria pia Dell'Erba
 
3 modulo interdisciplinare ib 14-18
3 modulo interdisciplinare ib 14-183 modulo interdisciplinare ib 14-18
3 modulo interdisciplinare ib 14-18Maria pia Dell'Erba
 
2 modulo interdisciplinare ib 9-13
2 modulo interdisciplinare ib 9-132 modulo interdisciplinare ib 9-13
2 modulo interdisciplinare ib 9-13Maria pia Dell'Erba
 
1 modulo interdisciplinare ib 1-8
1 modulo interdisciplinare ib 1-81 modulo interdisciplinare ib 1-8
1 modulo interdisciplinare ib 1-8Maria pia Dell'Erba
 
Luoghi pubblici e_privati_dallarte_classica_al_medioevo_148437
Luoghi pubblici e_privati_dallarte_classica_al_medioevo_148437Luoghi pubblici e_privati_dallarte_classica_al_medioevo_148437
Luoghi pubblici e_privati_dallarte_classica_al_medioevo_148437Maria pia Dell'Erba
 
La quadratura del cerchio. nascita del sonetto
La quadratura del cerchio. nascita del sonettoLa quadratura del cerchio. nascita del sonetto
La quadratura del cerchio. nascita del sonettoMaria pia Dell'Erba
 
Figure femminili nella scienza antica
Figure femminili nella scienza anticaFigure femminili nella scienza antica
Figure femminili nella scienza anticaMaria pia Dell'Erba
 
Galilei newton 1 g a.s. 2018 2019
Galilei newton 1 g a.s. 2018 2019 Galilei newton 1 g a.s. 2018 2019
Galilei newton 1 g a.s. 2018 2019 Maria pia Dell'Erba
 

More from Maria pia Dell'Erba (20)

Analisi del testo poetico
Analisi del testo poeticoAnalisi del testo poetico
Analisi del testo poetico
 
Progetto pluridisciplinare inglese 1 q
Progetto pluridisciplinare inglese 1 qProgetto pluridisciplinare inglese 1 q
Progetto pluridisciplinare inglese 1 q
 
Canto d'amore
Canto d'amoreCanto d'amore
Canto d'amore
 
Pp le dipendenze scienze 1 b corretto
Pp le dipendenze scienze 1 b correttoPp le dipendenze scienze 1 b corretto
Pp le dipendenze scienze 1 b corretto
 
Presentazione forme
Presentazione formePresentazione forme
Presentazione forme
 
6 modulo interdisciplinare ib 34-37
6 modulo interdisciplinare ib 34-376 modulo interdisciplinare ib 34-37
6 modulo interdisciplinare ib 34-37
 
5 modulo interdisciplinare ib 29-33 (1)
5 modulo interdisciplinare ib 29-33 (1)5 modulo interdisciplinare ib 29-33 (1)
5 modulo interdisciplinare ib 29-33 (1)
 
4 modulo interdisciplinare ib 19-28
4 modulo interdisciplinare ib 19-284 modulo interdisciplinare ib 19-28
4 modulo interdisciplinare ib 19-28
 
3 modulo interdisciplinare ib 14-18
3 modulo interdisciplinare ib 14-183 modulo interdisciplinare ib 14-18
3 modulo interdisciplinare ib 14-18
 
2 modulo interdisciplinare ib 9-13
2 modulo interdisciplinare ib 9-132 modulo interdisciplinare ib 9-13
2 modulo interdisciplinare ib 9-13
 
1 modulo interdisciplinare ib 1-8
1 modulo interdisciplinare ib 1-81 modulo interdisciplinare ib 1-8
1 modulo interdisciplinare ib 1-8
 
Luoghi pubblici e_privati_dallarte_classica_al_medioevo_148437
Luoghi pubblici e_privati_dallarte_classica_al_medioevo_148437Luoghi pubblici e_privati_dallarte_classica_al_medioevo_148437
Luoghi pubblici e_privati_dallarte_classica_al_medioevo_148437
 
La quadratura del cerchio. nascita del sonetto
La quadratura del cerchio. nascita del sonettoLa quadratura del cerchio. nascita del sonetto
La quadratura del cerchio. nascita del sonetto
 
La sezione aurea
La sezione aureaLa sezione aurea
La sezione aurea
 
Sezione aurea ppt
Sezione aurea pptSezione aurea ppt
Sezione aurea ppt
 
Figure femminili nella scienza antica
Figure femminili nella scienza anticaFigure femminili nella scienza antica
Figure femminili nella scienza antica
 
Galilei newton 1 g a.s. 2018 2019
Galilei newton 1 g a.s. 2018 2019 Galilei newton 1 g a.s. 2018 2019
Galilei newton 1 g a.s. 2018 2019
 
Presentazione standard1
Presentazione standard1Presentazione standard1
Presentazione standard1
 
La gens romana
La gens romanaLa gens romana
La gens romana
 
Il clientelismo
Il clientelismoIl clientelismo
Il clientelismo
 

Recently uploaded

Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxSan Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxMartin M Flynn
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.giuliofiorerm
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 

Recently uploaded (8)

Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptxSan Giorgio e la leggenda del drago.pptx
San Giorgio e la leggenda del drago.pptx
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
 
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
RICERCA_SUGLI ANFIBI PER LA PRIMA MEDIA.
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
 

Il fidanzamento e il matrimonio in epoca romana e nel nostro ordinamento

  • 1. di: GIULIA CORVISERI ARDESIA CARLA FORTUNATO SILVIA FORZESE MARTINA COCO ENRICA LA MANNA 2^ N
  • 3.  In epoca Romana le nozze erano precedute dal fidanzamento chiamato “Sponsalia”, cerimonia solenne durante la quale si compiva la promessa di matrimonio. Durante la cerimonia, il fidanzato chiedeva al padre della promessa sposa: “Spondesne?” (Prometti? ) ed egli rispondeva: “Spondeo” (Prometto).
  • 4.  Questa cerimonia era fondata sulla tradizione patriarcale e si svolgeva in presenza degli aruspici e di tutti gli amici delle due famiglie che avevano la funzione di testimoni dell‟impegno matrimoniale.  Presi gli accordi, i due fidanzati si scambiavano un bacio casto, chiamato „‟bacio di religione‟‟, che non offendeva le antiche tradizioni. In seguito, avveniva lo scambio dei doni, che costituivano il pegno del contratto matrimoniale. Dopo, il futuro sposo donava alla ragazza un anello chiamato anulus pronubus.
  • 5.  Questo anello non era un semplice regalo ma svolgeva una funzione simbolica: era una sorta di catena attraverso cui il futuro sposo legava a sé la fidanzata ricavandone il pieno possesso. Una volta che l‟ anello era al dito, la ragazza giurava fedeltà allo sposo. Infatti, l‟anulus veniva infilato al penultimo dito della mano sinistra (anularis da cui partiva una vena che giungeva dritta al cuore).
  • 6.  << Causam esse huius rei Apion in libris Aegyptiacis hanc dicit, quod insectis apertisque humanis corporibus, repertum est nervum tenuissimum ab eo uno digito ad cor hominis pervenire>>. Aulo Gellio – Noctes Atticae X  << Apione, nei libri Egiziani, dice essere questa la ragione di ciò, che, tagliati e aperti i corpi umani, fu scoperto un nervo sottilissimo che giunge da quell‟unico dito al cuore dell‟uomo>>.
  • 7.  Dopo aver firmato il contratto nuziale, seguiva un banchetto al quale partecipavano tutti i presenti.
  • 8.  Il fidanzamento era regolato da norme giuridiche ben precise. Infatti, se una delle due parti non manteneva l‟impegno preso, l‟altra parte poteva fare causa; quindi il giudice istituiva un processo durante il quale domandava le cause della rottura del fidanzamento. Se non trovava una giusta causa, stabiliva una pena pecuniaria a carico di chi non aveva mantenuto la promessa, come si legge da Aulo Gellio – Noctes Atticae IV, che qui di seguito si riporta:
  • 9.  << Si iustam causam non inveniebat, litem aestimabat et eum, qui spoponderat se aut accepturum aut daturum esse uxorem, pecunia multabat>>.  << Se non trovava una giusta causa, stimava la lite e multava con denaro colui che aveva promesso che avrebbe accettato o dato moglie>>.
  • 10.
  • 11.  Nella società romana esistevano i matrimoni d‟amore, ma la maggior parte delle volte le unioni erano combinate dalle famiglie. Gli uomini si sposavano intorno ai trent‟anni, le ragazze non appena erano in grado di avere figli.  Tuttavia, abbiamo qualche esempio di matrimonio felice, così come si legge nella lettera di Plinio il Giovane, dove elogia la moglie Calpurnia, ricca di tutte le virtù proprie di una buona matrona romana:
  • 12.  << Calpurniae uxori meae summum est acumen, summa frugalitas; amat me, quod castitatis indicium est. Meos libellos habet, lectitat, ediscit etiam>>.  << Mia moglie Calpurnia ha una grandissima intelligenza, moderazione; mi ama, il che è indice di castità. Ha i miei scritti, li legge ed anche li impara>>.
  • 13.  Il giorno delle nozze era scelto con cautela in mezzo a una serie di giorni e di mesi di cattivo auspicio che erano evitati dalla superstizione. Il periodo migliore era la seconda metà del mese di giugno.  A Roma c‟erano tre differenti forme di matrimonio:  Per confarreatio;  Per coemptio;  Usus.
  • 14.  Il matrimonio per confarreatio era il più antico e solenne, creato secondo la leggenda da Romolo e per questo ritenuto sacro e inscindibile. Alla vigilia delle nozze la sposa consacrava i giocattoli della propria infanzia agli dei e la mattina del matrimonio si copriva il capo con il flammeum, un velo arancione sul quale veniva posta una corona di mirto e fiori d‟arancio e sotto il velo aveva i capelli divisi in sei trecce o ciocche.
  • 15.  La sposa indossava una tunica senza orli (tunica recta). La casa della sposa era addobbata a festa; nell‟ingresso si stendevano dei tappeti e nelle case patrizie si aprivano gli armadi che custodivano le immagini di cera degli antenati.
  • 16.  Il rito del matrimonio iniziava con un sacrificio agli dei per verificare il consenso degli dei al matrimonio.  A questo punto della cerimonia, gli sposi mangiavano insieme una focaccia di farro, il panis farreus, simbolo della vita coniugale: il pane mangiato insieme favoriva la concordia e l‟unità degli affetti.
  • 17.  Dopo, in presenza di dieci testimoni, venivano sottoscritte le tabulae nuptiales. Infine, la pronuba, una donna che aveva avuto un unico marito, congiungeva le destre degli sposi, il dextrarum iunctio, in segno di reciproca fedeltà.
  • 18.  La cerimonia proseguiva con un banchetto, accompagnato da musiche e canti e da inni nuziali cantati dai partecipanti. Al termine della cena, allo spuntare di Venere, in serata, avveniva la deductio, ossia il trasferimento della sposa dalla casa paterna a quella maritale.
  • 19.  Lo sposo, in ricordo dell‟antico matrimonio per ratto delle Sabine, fingeva di rapire la moglie.
  • 20.  Giunta alla soglia della casa nuziale, la sposa rispondeva al marito che le domandava: “Quis es?”, con l‟espressione formulare: “Ubi tu Gaius, ego Gaia”. Dopo una serie di riti dedicati agli dei, la sposa veniva condotta nella camera nuziale, dove lo sposo scioglieva la cintura virginale. Il giorno seguente la sposa, che vestiva per la prima volta gli abiti matronali, faceva dei sacrifici ai Lari ed ai Penati e riceveva doni dal marito.
  • 21.  Infine, seguiva un banchetto riservato ai parenti degli sposi.
  • 22.  Dopo il matrimonio, il vincolo poteva essere sciolto attraverso il repudium o il divortium: nel primo caso la richiesta era avanzata soltanto dal marito per alcuni motivi previsti dalla legge, ad esempio l‟adulterio da parte della donna; nel secondo caso lo scioglimento avveniva con l‟accordo di entrambe le parti.
  • 23.  Il matrimonio per coemptio era un vero e proprio atto di compravendita dove la futura sposa veniva venduta dal pater familias al futuro marito alla presenza di cinque testimoni e del libripens, che reggeva una bilancia. Su questa bilancia, il marito poneva il prezzo della moglie. Il marito metteva una mano sulla spalla della sposa e diceva: “Hanc ego mulierem ex iure Quiritium meum esse aio eaque mihi empta est hoc aere aenaeque libra”.  << Dichiaro che questa donna è mia, secondo il diritto dei Quiriti e l‟ho comprata con questo bronzo e questa bilancia>>.
  • 24.  Con questo rito, la moglie non veniva chiamata matrona come nel matrimonio per confaerratio, ma semplicemente uxor. Conclusa la cerimonia, si svolgeva il banchetto di nozze e poi la deductio.
  • 25.  Esisteva anche un altro tipo di legame, che oggi definiremmo „‟convivenza‟‟, che a quell‟epoca si chiamava usus. Infatti, la donna, dopo un anno di convivenza, cadeva sotto la manus del marito.  Quindi, entrava a far parte della sua famiglia fili loco. Se la donna non voleva che si producesse tale effetto, poteva ricorrere alla trinoctis usurpatio, cioè si allontanava per tre notti dalla casa coniugale interrompendo l‟anno di convivenza necessario per costituire la manus.
  • 26.  Secondo alcuni autori, dato che l‟usus della donna si basava su una convivenza di un anno come l‟usucapione delle cose (Possideo quia possideo), ciò significa che la donna era considerata come una res mobilis. Però si tratta di una deduzione non fondata sulle fonti disponibili, perché da esse piuttosto risulta che i Romani conoscevano la differenza tra personae e res. La donna, quindi, non era una res per i Romani.
  • 27.
  • 28.  Nel nostro ordinamento, il matrimonio è regolato dalle norme del codice civile ed è riconosciuto dalla costituzione, che, all‟articolo 29, recita:  „‟La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull‟uguaglianza morale e giuridica dei coniugi‟‟.
  • 29.  Mentre in alcuni paesi del mondo è stata introdotta la possibilità di contrarre matrimonio tra persone dello stesso sesso, nel nostro diritto è inammissibile, in quanto urta contro il principio di matrimonio definito nella Costituzione come società naturale ed esplicitamente in tutte le disposizioni legislative, dove si parla espressamente di marito e moglie.  È conseguentemente vietata anche la trascrizione di un matrimonio celebrato all‟estero tra persone dello stesso sesso, perché in contrasto con l‟ordine pubblico interno.  Tuttavia, il dibattito politico è molto acceso tra coloro che sono a favore e coloro che sono contrari.
  • 30.  Può contrarre matrimonio: - chi ha raggiunto la maggiore età. Peraltro, chi ha compiuto sedici anni può essere ammesso a contrarre matrimonio qualora il tribunale conceda l‟autorizzazione; - chi ha capacità di intendere e volere, cioè non può contrarre matrimonio l‟interdetto per grave infermità mentale; - libertà di stato: non può contrarre matrimonio colui che è legato già ad altra persona da matrimonio civile.
  • 31.  Il matrimonio deve essere preceduto dalla pubblicazione, che consiste nell‟affissione alla porta della casa comunale del luogo di residenza dei coniugi di un atto, dove sono contenuti tutti gli elementi necessari ad identificare gli sposi e il luogo di celebrazione.  Scopo della pubblicazione è di consentire a chiunque abbia interesse ad opporsi al matrimonio.
  • 32.  In Italia, i principali tipi di matrimonio sono due: - Matrimonio civile, celebrato innanzi all‟ufficiale di Stato civile;
  • 33.  Matrimonio concordatario, celebrato innanzi a un ministro del culto cattolico.