1. CARATTERISTICHE, FINALITA’ ED UTILIZZO
TERAPEUTICO
AO Spedali Civili di Brescia
UONPIA- GRUPPO DI LAVORO PER LA CAA
Dott.ssa
Mariangela Innocenzi
TNPEE
2. In età evolutiva più del 5% della popolazione presenta disabilità
complesse della comunicazione che in assenza di adeguati interventi
interferiscono in modo significativo con lo sviluppo, in particolare
nell’ambito cognitivo e relazionale.
relazionale
Diventa allora necessario potenziare le modalità di comunicazione
esistenti, affiancandole con strumenti che permettano di superare il
deficit comunicativo e riattivare le relazioni con l’esterno, attraverso
un intervento di
3. CENNI STORICI DELLA CAA
• Anni ’70
Nasce in Canada e negli Stati Uniti, soprattutto nell’ ambito delle paralisi
cerebrali infantili o di disturbi con prevalente difficoltà espressiva.
• Anni ’80
Si costituisce l’ Associazione Internazionale di Comunicazione Aumentativa
Alternativa (ISAAC) attraverso la quale comincia a diffondersi nel mondo ed
inizia ad ampliare i propri ambiti di intervento ( ritardi mentali, gravi
disturbi di comprensione del linguaggio…).
• Anni ’90
Gli ambiti di intervento si allargano sempre di più sia dal punto di vista
clinico che dal punto di vista geografico, in particolare in Europa e in Italia.
4. CHE COS’E’ LA CAA?
La comunicazione aumentativa alternativa è il termine usato per
descrivere tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e
migliorare la comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad
utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale
e la scrittura.
Si definisce AUMENTATIVA perché non sostituisce ma incrementa le
possibilità comunicative naturali della persona.
Si definisce ALTERNATIVA perché intende tutto ciò che è alternativo
alla parola, cioè tutto ciò che sostituisce il sistema alfabetico quali: figure,
fotografie, simboli etc..
5. PATOLOGIE
I percorsi che si realizzano con la CAA si rivolgono sia a soggetti dell’età
evolutiva, sia a soggetti adulti affetti dalle seguenti patologie:
• CONGENITE: paralisi cerebrali infantili (PCI), autismo, sindrome di
Angelman, ritardo cognitivo
• ACQUISITE: ictus cerebrale, trauma cranico, afasia
• EVOLUTIVE: sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla, morbo di
Parkinson
• TEMPORANEE: trauma chirurgico, intubazione, tracheotomia
6. LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA
ALTERNATIVA (CAA)
È un area della pratica clinica che cerca di compensare la disabilità
temporanea o permanente di individui con bisogni comunicativi complessi
attraverso l’ uso di componenti comunicativi speciali o standard.
(ISAAC 2002)
Nella CAA possono essere utilizzati :
• sistemi di simboli o di immagini,
• strumenti digitali programmati per "prestare" la voce quando
necessario o tecnologie informatiche e strumenti computerizzati
appositamente adattati,
• modalità che consentano di leggere o scrivere anche a coloro che non
sono in grado di usare l’ alfabeto o la penna.
7. LA COMUNICAZIONE AUMENTATIVA
ALTERNATIVA (CAA)
• Non è una tecnica ma un APPROCCIO da utilizzare in tutti i momenti e
luoghi della vita della persona:
la comunicazione deve avvenire ogni
qualvolta ne sorga la necessità
• Utilizza tutte le competenze comunicative dell’ individuo:
linguaggio
verbale
residuo
comunicazione
con ausili
vocalizzazioni
segni
gesti
8. Dagli ultimi dati emerge che una buona parte dei piccoli utenti presenta
una disabilità complessa in cui sono contemporaneamente presenti
diverse aree problematiche, e ciò rende necessaria la continua
interazione di competenze professionali diverse
( neuropsichiatra infantile, psicologo, logopedista, terapista della neuro e
psicomotricità dell’ età evolutiva, fisioterapista, educatore professionale,
informatico ecc…).
Non si tratta infatti di applicare una tecnica riabilitativa, ma di costruire
un SISTEMA FLESSIBILE SU MISURA per ogni bambino, da mettere
in campo in tutti i momenti e luoghi della vita poiché
LA COMUNICAZIONE E’ PER OGNUNO DI NOI NECESSARIA E
INDISPENSABILE IN OGNI MOMENTO,
e non solo nella stanza di terapia.
9. Tutte le persone che hanno a che fare con il bambino si trovano a dover
imparare una nuova lingua che come tale
deve poter essere
utilizzata in modo
deve essere sempre a
del bambino
10. L’ assenza di adeguate modalità per interagire e comunicare con gli altri in
un bambino che scopre il mondo determina
molte ricadute negative su tutti i piani dello sviluppo
(relazionale, linguistico, cognitivo, sociale, …)
In assenza di uno strumento adeguato di comunicazione è evidente che:
• le relazioni con il mondo si deteriorano,
• il linguaggio interno si impoverisce sempre di più
• il funzionamento cognitivo, a volte già compromesso di base, peggiora
• le interazioni sociali peggiorano
11. LO SVILUPPO DELLA COMUNICAZIONE
Necessita di continue “esperienze”
UN AMBIENTE NON RECETTIVO E CHE NON GRATIFICA
GLI SFORZI COMUNICATIVI
PORTA AD UN DETERIORAMENTO DELLA
COMUNICAZIONE
12. INDICAZIONI e BENEFICI
DELL’INTERVENTO
DI CAA
• Va messo in atto il più precocemente possibile
• È per chiunque abbia bisogni comunicativi
• Accelera lo sviluppo linguistico
• Sostiene lo sviluppo cognitivo
• È fondamentale nei disturbi primari della comunicazione
• Sostiene la comprensione
• Migliora i problemi di comportamento
13. TAPPE E PRINCIPI DELL’ INTERVENTO DI
CAA
• Partire dai minimi spazi di aggancio
• Scegliere situazioni altamente motivanti
• Strutturare un ambiente facilitante specifico
• Consentire maggiore controllo e prevedibilità
• Offrire opportunità di effettuare delle scelte
• Utilizzare la CAA sia in entrata che in uscita
• Lavorare soprattutto sul contesto
• Non effettuare verifiche prestazionali continue
• Sviluppare il “si” e il “ no”
• Affinare un sistema di indicazione/puntamento
• Costruire, condividere e aggiornare un vocabolario di immagini
• Sviluppare ausili personali di comunicazione:
simboli singoli, tabelle a tema, tabelle principali, voca ecc…
14. UTILIZZARE PRIMA DI TUTTO LA CAA IN ENTRATA
• Esplicitare ciò che succede e che il bambino comunica
• Anticipare ciò che si sta per fare
• Far sperimentare ciò che si sta per fare
• Far sperimentare ciò che si andrà a fare
• Espandere ed arricchire i segnali
• Usare più modalità comunicative contemporaneamente
(verbale, visiva, tattile…)
• Osservare e accogliere le risposte del bambino
Utilizzare la CAA in entrata utilizzando:
- Modeling
- Libri su misura
- Organizzazione dell’ ambiente
- Etichettatura
- Striscia delle attività, agenda e calendario
Offrire OPPORTUNITA’ di effettuare delle SCELTE
15. Le due aree cruciali per la riuscita di un intervento di CAA sono:
1
L’ INTERVENTO DI
COMUNICAZIONE INIZIALE
2L’ AGGIORNAMENTO
DEL VOCABOLARIO
IN ENTRAMBE IL RUOLO ATTIVO DELL’ AMBIENTE
E’ ASSOLUTAMENTE DETERMINANTE
16. 1. L’AREA DELLA COMUNICAZIONE INIZIALE
L’ area della comunicazione iniziale include tutto il lavoro necessario a:
• coinvolgere il bambino partendo da suoi interessi e dai minimi spazi di
aggancio
• modificare/sensibilizzare l’ ambiente nella direzione di una maggiore
capacità di cogliere segnali e dare ad essi risposta
Un neonato inizialmente non comunica
consapevolmente, ma attraverso
l’interazione continua che ha con la
madre e le risposte che riceve ai propri
segnali, può progressivamente “mettersi
dentro” il fatto che avvengono delle cose,
che si può chiedere, avere, interagire ecc…
17. È fondamentale avere la possibilità di capire ciò che gli altri cercano di
dire.
È un aspetto importante perché spesso si confonde la comprensione
linguistica con la comprensione intellettiva.
Un bambino può non capire perché non ce la fa dal punto di vista cognitivo,
ma molti bambini non capiscono perché non comprendono le parole, un po’
come succede a noi nei paesi stranieri.
A seconda del grado di problema linguistico, possono non capire mai o in
misura limitata le parole o possono non capirle quando sono meno frequenti
e conosciute, o quando la struttura della frase o del discorso diviene sempre
più complessa e lontana dalla realtà quotidiana.
18. Realizzare che si può comunicare e avere lo strumento per farlo sono
passaggi essenziali, e se non si possono utilizzare le parole si diviene
estremamente dipendenti da colui o coloro che ci possono o devono fornire
gli strumenti, poiché senza di essi la comunicazione è quasi impossibile.
Ecco perché, in alcuni situazioni, tra cui spesso i disturbi generalizzati
dello sviluppo, è di particolare importanza un uso della comunicazione
aumentativa anche in entrata che ha la funzione di supportare e
progressivamente di ampliare il livello della comprensione linguistica.
19. È necessario, quindi, fin da subito offrire al bambino opportunità di
SCELTA in tutte le situazioni possibili, in modo fortemente motivante.
All’ inizio è opportuno offrire due alternative
delle quali una sia gradita e l’ altra no.
Per un bambino che ha gravi difficoltà di comunicazione, offrire due
alternativa entrambe molto gradite rappresenta una trappola che pone
adulto e bambino in situazione di stallo.
Per poter scegliere sperimentando gli effetti «della mia scelta» e quindi
imparare ad assumere la responsabilità devo poter avere di fronte due
cose che hanno effetti diversi e ritorni diversi, rispetto «a me e chi mi interessa»
21. 2. L’ AREA DI AGGIORNAMENTO DEL VOCABOLARIO
La seconda area di grande importanza, soprattutto per i bambini che sono
arrivati alla possibilità di utilizzo di un sistema di comunicazione più
complesso, con simboli e tabelle, è rappresentata dal costruire,
condividere e soprattutto aggiornare il vocabolario di immagini.
Senza il nostro continuo supporto a quello che è il vocabolario di
immagini disponibile, la possibilità di interagire per l’ utente
diminuiscono drammaticamente
L’ aggiornamento del vocabolario è fortemente dipendente dai contesti
di vita ( famiglia, scuola, amici…) che meglio conoscono le continue
trasformazioni del quotidiano dei ragazzi e l’evolversi dei loro bisogni.
22. I VOCA
(comunicatore in voce)
La parte più tecnologica di quest’ area riguarda i
VOCA (comunicatore in voce).
Sono dei registratori digitali nei quali è possibile memorizzare
rapidamente uno o più messaggi in modo che possano essere utilizzati
dai ragazzi nelle interazioni comunicative.
23. I VANTAGGI del suo utilizzo:
• Consente un maggior controllo sul contesto
• E’ immediato
• Facilita la scelta del codice
• Favorisce l’ iniziativa comunicativa
• Consente l’ autonomia del soggetto nel padroneggiare il codice
• Agisce contemporaneamente in entrata e in uscita
• Facilita l’ interlocutore
La tecnologia semplice è uno strumento che unito all’ esperienza e alla
pratica facilita lo sviluppo della comunicazione intenzionale
E successivamente pone le basi per lo sviluppo della comprensione
verbale.