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LO STRUMENTO DEL SOCIAL
NETWORK per incremetare le
RETI SOCIALI
DOTT.SSA Silvia de Robertis
Che cosa è il SN?
STRUMENTO di rilevazione dei dati sulla
comunicazione per le
persone con complessi bisogni comunicativi e
i loro
partners comunicativi.
Un nuovo strumento di
valutazione per:
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comunicazione,
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Il Social Network fornisce al campo
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sviluppare e sostenere le reti sociali
Fattore importante:
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comunicativi della
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Il Modello dei Cerchi dei Partners
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Professionisti pagati
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Conoscenti
l’efficacia comunicativa della
persona spesso dipende dalla
sua capacità di utilizzare
varie modalità comunicative
e di riconoscere le situazioni
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ogni modalità ha più
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un bambino con severe disabilità motorie e
di parola utilizzerà:
- una comunicazione di tipo iniziale
(espressioni del viso, del linguaggio del
corpo, dello sguardo, dei gesti, di vocalizzi o
di altre modalità di comunicazione non
simbolica)
- una comunicazione del contesto-
dipendente
- una comunicazione indipendente.
Le rilevazione
dati del SN
Figura 8. Modalità di espressione
casi
bambino affetto da “Tetraparesi
spastica distonica con anartria”
Dati dal primo SOCIAL NETWORK
• Prende raramente l’iniziativa per comunicare
• Spesso è sottoposto a sollecitazioni verbali in
serie(es: cosa vuoi? vuoi uscire?).
• Comunicazione dipendente dal contesto,
primariamente per soddisfare i suoi bisogni
primari
• Gli argomenti delle comunicazioni sono
limitati, ( in particolare con poco spazio per
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interventi a commento di attività scolastiche e
non….)
• Poche le situazioni di gioco e condivisione
delle attivita’ con i suoi compagni
Comunicazione: primi obiettivi
• Incrementare l’iniziativa comunicativa
• Migliorare i “turni” della comunicazione,
evitando “pressione”
• Introdurre elementi simbolici, diminuendo
la “dipendenza dal contesto”
• Ampliare i contenuti delle comunicazioni,
aumentando le opportunità
• Aumentare le situazioni di gioco e la
condivisione con i compagni
Verifica finale
OBIETTIVI RAGGIUNTI:
• Aumentata l’iniziativa comunicativa
• Aumentata la partecipazione alle attività della
classe
• Usa correntemente un vocalizzo per
richiamare l’attenzione, salvo poi usare lo
sguardo, l’indicazione e/o il Comunicatore per
esprimersi
C.A.
12 anni
scuola media
diagnosi di ritardo di sviluppo e disabilità
motorie e visive
capacità verbali, linguistiche
danneggiate.
non ha un sistema di comunicazione
simbolico
utilizza modalità iniziali di
comunicazione.
Madre Assistente
1º 4 + 2
2º 0 0
3º 3 0
4º 13 15
5º 0 0
Figura 1. I partners di C.A. come riportato dagli intervistati
Durante l’intervista, la madre ha affermato
“Non mi ero resa conto di quanto mio
figlio fosse isolato”.
C. A. è un comunicatore emergente:
- si affida a forme non simboliche di
comunicazione per esprimersi;
- la sua gestualità, il linguaggio del
corpo e i suoi vocalizzi sono efficaci in
alcuni cerchi e situazioni ma non in
altre,
- ha iniziato ad utilizzare a scuola, un
ausilio semplice di comunicazione,
con cinque messaggi preregistrati.
L’équipe era d’accordo con il fatto
che l’utilizzo di un ausilio con voce
digitale era per far sì che C.A.
potesse:
1. salutare le persone
2. stabilire dei rapporti sociali.
:
1. Utilizzare un comunicatore
per interagire più
direttamente e spesso con i
suoi pari a scuola
Obiettivi da raggiungere
2. Aumentare l’uso di gesti
simbolici tramite
(a) il modellamento (cinque gesti
naturali individuati),
(b) incoraggiare l’uso dei gesti
significativi a casa e a scuola.
3. Incrementare il numero di persone
che si trovano nel suo 2º,
3º e 5º cerchio,
nel corso dei prossimi sei mesi.
Membri della famiglia Professionisti
pagati
Persone con complessi
bisogni comunicativi
* Assicura una
partecipazione
attiva dei membri
della famiglia nel
processo di
valutazione.
* Incoraggia lo
stabilirsi di
obiettivi di
collaborazione.
* Aiuta i professionisti a
distinguere tra risultati
clinici (su cui spesso è
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* Sposta l’attenzione dal
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* Aiuta la persona ad avere più
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“La Partecipazione è il solo
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5. social network e reti sociali

  • 1. LO STRUMENTO DEL SOCIAL NETWORK per incremetare le RETI SOCIALI DOTT.SSA Silvia de Robertis
  • 2. Che cosa è il SN? STRUMENTO di rilevazione dei dati sulla comunicazione per le persone con complessi bisogni comunicativi e i loro partners comunicativi.
  • 3. Un nuovo strumento di valutazione per: - stabilire realistici obiettivi di comunicazione, - pianificare specifici interventi - registrare i progressi nel tempo.
  • 4. Il Social Network fornisce al campo della CAA uno strumento per valutare, sviluppare e sostenere le reti sociali
  • 5. Fattore importante: il SN aiuta a chiarire le differenze tra i vari partners comunicativi della persona e tra le particolari strategie utilizzate per comunicare con ognuno di loro
  • 7. Il Modello dei Cerchi dei Partners Comunicativi (CCP), - indica i più importanti interlocutori, - identifica i cerchi di comunicazione più deboli e più forti, - mostra i partners che possono beneficiare di formazione, - facilita una pianificazione basata su un approccio centrato sulla persona
  • 8. Professionisti pagati Amici Partners non familiari Famiglia Conoscenti
  • 9.
  • 10. l’efficacia comunicativa della persona spesso dipende dalla sua capacità di utilizzare varie modalità comunicative e di riconoscere le situazioni in cui ogni modalità ha più successo.
  • 11. un bambino con severe disabilità motorie e di parola utilizzerà: - una comunicazione di tipo iniziale (espressioni del viso, del linguaggio del corpo, dello sguardo, dei gesti, di vocalizzi o di altre modalità di comunicazione non simbolica) - una comunicazione del contesto- dipendente - una comunicazione indipendente.
  • 13.
  • 14. Figura 8. Modalità di espressione
  • 15. casi
  • 16. bambino affetto da “Tetraparesi spastica distonica con anartria”
  • 17. Dati dal primo SOCIAL NETWORK • Prende raramente l’iniziativa per comunicare • Spesso è sottoposto a sollecitazioni verbali in serie(es: cosa vuoi? vuoi uscire?). • Comunicazione dipendente dal contesto, primariamente per soddisfare i suoi bisogni primari • Gli argomenti delle comunicazioni sono limitati, ( in particolare con poco spazio per l’espressione di preferenze, emozioni, interventi a commento di attività scolastiche e non….) • Poche le situazioni di gioco e condivisione delle attivita’ con i suoi compagni
  • 18. Comunicazione: primi obiettivi • Incrementare l’iniziativa comunicativa • Migliorare i “turni” della comunicazione, evitando “pressione” • Introdurre elementi simbolici, diminuendo la “dipendenza dal contesto” • Ampliare i contenuti delle comunicazioni, aumentando le opportunità • Aumentare le situazioni di gioco e la condivisione con i compagni
  • 19. Verifica finale OBIETTIVI RAGGIUNTI: • Aumentata l’iniziativa comunicativa • Aumentata la partecipazione alle attività della classe • Usa correntemente un vocalizzo per richiamare l’attenzione, salvo poi usare lo sguardo, l’indicazione e/o il Comunicatore per esprimersi
  • 20. C.A. 12 anni scuola media diagnosi di ritardo di sviluppo e disabilità motorie e visive capacità verbali, linguistiche danneggiate. non ha un sistema di comunicazione simbolico utilizza modalità iniziali di comunicazione.
  • 21. Madre Assistente 1º 4 + 2 2º 0 0 3º 3 0 4º 13 15 5º 0 0 Figura 1. I partners di C.A. come riportato dagli intervistati
  • 22. Durante l’intervista, la madre ha affermato “Non mi ero resa conto di quanto mio figlio fosse isolato”.
  • 23. C. A. è un comunicatore emergente: - si affida a forme non simboliche di comunicazione per esprimersi; - la sua gestualità, il linguaggio del corpo e i suoi vocalizzi sono efficaci in alcuni cerchi e situazioni ma non in altre, - ha iniziato ad utilizzare a scuola, un ausilio semplice di comunicazione, con cinque messaggi preregistrati.
  • 24. L’équipe era d’accordo con il fatto che l’utilizzo di un ausilio con voce digitale era per far sì che C.A. potesse: 1. salutare le persone 2. stabilire dei rapporti sociali.
  • 25. : 1. Utilizzare un comunicatore per interagire più direttamente e spesso con i suoi pari a scuola Obiettivi da raggiungere
  • 26. 2. Aumentare l’uso di gesti simbolici tramite (a) il modellamento (cinque gesti naturali individuati), (b) incoraggiare l’uso dei gesti significativi a casa e a scuola.
  • 27. 3. Incrementare il numero di persone che si trovano nel suo 2º, 3º e 5º cerchio, nel corso dei prossimi sei mesi.
  • 28. Membri della famiglia Professionisti pagati Persone con complessi bisogni comunicativi * Assicura una partecipazione attiva dei membri della famiglia nel processo di valutazione. * Incoraggia lo stabilirsi di obiettivi di collaborazione. * Aiuta i professionisti a distinguere tra risultati clinici (su cui spesso è la nostra più comune attenzione) ed effetti (impatto sociale) dell’intervento. * Sposta l’attenzione dal nostro intervento al suo impatto sociale * Aiuta la persona ad avere più chiari i propri desideri * Consente alla persona di partecipare completamente nel processo di individuazione e pianificazione degli obiettivi. * Incrementa la possibilità di obbiettivi clinici che abbiano validità sociale.
  • 29. “La Partecipazione è il solo prerequisito alla comunicazione. Senza partecipazione non c’è nessuno cui parlare, niente di cui parlare, nessun ragione per comunicare”. Beukelman e Mirenda