Rassegna di come alcuni global brand sono presenti e si stanno utilizzando i Social Media: McDonald's, H&M, ASOS. Infine uno spaccato dell'uso e potenzialità di Pinterest per i dettaglianti online. Credits: Econsultancy.
Social Media Trend 2017: scopri il Corso Ninja AcademyNinja Academy
Filippo Giotto e Luca La Mesa - docenti Ninja Academy, illustrano le piattaforme, gli strumenti e le tendenze da tenere d'occhio per comunicare sui Social. Scopri il Corso Ninja Academy: http://bit.ly/219O7Fw
Il Futuro del Marketing si chiama Content MarketingSimone Serni
Il Futuro del Marketing si chiama Content Marketing.
Devi saper mostrare ai tuoi clienti che il tuo prodotto non è solo migliore di altri, ma possiede anche un'anima, uno stile. Devi avere una storia da raccontare: solo così puoi rendere il tuo prodotto più attraente e interessante di quelli dei tuoi concorrenti.
Le Storie sono state l'elemento di unione di una comunità fin dalla notte dei tempi. Ogni comunità compartecipa alla vita e alle storie di tutti i suoi componenti.
Oggi, a noi consumatori non bastano le storie degli altri, vogliamo conoscere anche quelle dei prodotti e dei servizi che acquistiamo.
Per questo, lo storytelling è oggi così importante per il successo di un brand. Un compagno ideale dello storytelling? Si chiama content marketing.
I brand famosi hanno imparato che, promuovere se stessi non funziona più come accadeva negli anni '80/'90. La pubblicità serve ancora, ma serve a fare brand awareness (riconoscibilità di un brand), in sintesi serve a far ricordare che il brand esiste ed è sempre attuale, alla moda.
Per far acquistare un prodotto però, il brand ha bisogno di connettersi con i consumatori, far percepire a loro che quel prodotto è il prodotto giusto (proprio quello che stavano attendendo). Il futuro del marketing è estremo: non c‘è bisogno di un prodotto che serve, c'è bisogno del prodotto giusto, che piaccia e venga amato o desiderato.
Conoscere ed utilizzare al meglio i social network per comunicare in modo chiaro ed efficace con i propri clienti. www.mugellogram.it.
Queste sono le slide del Workshop di "Social Marketing per le attività Ristorative" tenuto in data 30 Marzo 2015 a Borgo San Lorenzo, in collaborazione con Confesercenti Mugello.
http://workshop-ristorazione-2015.eventbrite.it
Dal “Real Time Marketing” al “Micro-Moments Marketing” per innovare le rela...Davide Basile
Dopo il famosissimo tweet di Oreo al Super Bowl del 2013 il “Real Time Marketing” è divenuto una moda molto spesso rincorsa dalle aziende senza una base strategica che è invece indispensabile. Con la massiccia diffusione delle tecnologie mobile, poi, è sempre più necessario passare dal concetto di “Real Time Marketing” al cosiddetto “Micro-Moments Marketing” che consiste nell'intercettare i bisogni latenti che le persone manifestano attraverso l’interazione con il proprio device trasformandoli in occasioni di relazione con il proprio brand.
Intervento al dig.it4fashion - 1 Ottobre 2015 - Firenze
Tematiche per un'agenzia di viaggi modernaAlex Kornfeind
Internet via smartphone e tablet, un trend in crescita. Il 10% degli accessi a Internet su base mondiale viene effettuato da una connessione mobile, utilizzando un telefono cellulare smartphone o un tablet. In Italia su Facebook si discutono gli acquisti fatti, come in un'enorme piazza virtuale: il 63% dei navigatori partecipa ai gruppi di acquisto sui social network, il doppio del 32% dello stesso universo di utenti internet che effettivamente sono attivi nel comprare online.
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Il Futuro del Marketing si chiama Content MarketingSimone Serni
Il Futuro del Marketing si chiama Content Marketing.
Devi saper mostrare ai tuoi clienti che il tuo prodotto non è solo migliore di altri, ma possiede anche un'anima, uno stile. Devi avere una storia da raccontare: solo così puoi rendere il tuo prodotto più attraente e interessante di quelli dei tuoi concorrenti.
Le Storie sono state l'elemento di unione di una comunità fin dalla notte dei tempi. Ogni comunità compartecipa alla vita e alle storie di tutti i suoi componenti.
Oggi, a noi consumatori non bastano le storie degli altri, vogliamo conoscere anche quelle dei prodotti e dei servizi che acquistiamo.
Per questo, lo storytelling è oggi così importante per il successo di un brand. Un compagno ideale dello storytelling? Si chiama content marketing.
I brand famosi hanno imparato che, promuovere se stessi non funziona più come accadeva negli anni '80/'90. La pubblicità serve ancora, ma serve a fare brand awareness (riconoscibilità di un brand), in sintesi serve a far ricordare che il brand esiste ed è sempre attuale, alla moda.
Per far acquistare un prodotto però, il brand ha bisogno di connettersi con i consumatori, far percepire a loro che quel prodotto è il prodotto giusto (proprio quello che stavano attendendo). Il futuro del marketing è estremo: non c‘è bisogno di un prodotto che serve, c'è bisogno del prodotto giusto, che piaccia e venga amato o desiderato.
Conoscere ed utilizzare al meglio i social network per comunicare in modo chiaro ed efficace con i propri clienti. www.mugellogram.it.
Queste sono le slide del Workshop di "Social Marketing per le attività Ristorative" tenuto in data 30 Marzo 2015 a Borgo San Lorenzo, in collaborazione con Confesercenti Mugello.
http://workshop-ristorazione-2015.eventbrite.it
Dal “Real Time Marketing” al “Micro-Moments Marketing” per innovare le rela...Davide Basile
Dopo il famosissimo tweet di Oreo al Super Bowl del 2013 il “Real Time Marketing” è divenuto una moda molto spesso rincorsa dalle aziende senza una base strategica che è invece indispensabile. Con la massiccia diffusione delle tecnologie mobile, poi, è sempre più necessario passare dal concetto di “Real Time Marketing” al cosiddetto “Micro-Moments Marketing” che consiste nell'intercettare i bisogni latenti che le persone manifestano attraverso l’interazione con il proprio device trasformandoli in occasioni di relazione con il proprio brand.
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Tematiche per un'agenzia di viaggi modernaAlex Kornfeind
Internet via smartphone e tablet, un trend in crescita. Il 10% degli accessi a Internet su base mondiale viene effettuato da una connessione mobile, utilizzando un telefono cellulare smartphone o un tablet. In Italia su Facebook si discutono gli acquisti fatti, come in un'enorme piazza virtuale: il 63% dei navigatori partecipa ai gruppi di acquisto sui social network, il doppio del 32% dello stesso universo di utenti internet che effettivamente sono attivi nel comprare online.
Il fenomeno dell' F-Commerce, le piattaforme ecommerce su facebook. Quanti lo fanno? che numeri genera? quali sono le opportunità? proviamo a fare il punto della situazione.
Le slide della presentazione che ho tenuto al Social Media Strategies di Milano organizzato da Giorgio Tave.
Si entra nello specifico di un tema, quello del Fb Commerce, che in alcuni paesi, con le giuste strategie sta dando i suoi frutti. In Italia è ancora molto embrionale.
Chi è pronto a scommettere? E gli utenti sono pronti?
Qui alcune considerazioni.
Università di Pisa, Master in Management Turistico Alberghiero.
Marketing, Promozione e Vendita: i gruppi d'acquisto
Il social commerce nel turismo, il caso Groupon e una serie di sondaggi tra gli operatori.
A cura di Robi Veltroni - Officina Turistica
In collaborazione con: Progetto WTM, Studio Giaccardi e Associati, Tecoff.
Come convincere il capo ad investire nei social mediaFrancesco Astolfi
Il tuo capo non capisce il potenziale di Facebook e Twitter? Non si è ancora reso conto di come i social media abbiano rivoluzionato il rapporto e la comunicazione tra aziende e consumatori? Niente paura, ci sono passato anche io!
Retail 4.0: tra e-commerce e in-store experience (Camera di Commercio di Siena)Marketing Toys Consulenza
Questa è una versione aggiornata presentata al seminario della Camera di Commercio di Siena.
E’ ormai sotto gli occhi di tutti che il digitale ha ormai totalmente rivoluzionato il mondo della distribuzione commerciale: da un lato rende più efficienti le operazioni di back end (come la gestione del magazzino, degli inventari, degli ordini e riordini, della sicurezza), dall’altro migliora i servizi di front end (dall’esposizione della merce al riassortimento, dai servizi di pagamento alle iniziative legate all’ingaggio e alla fidelizzazione per arrivare all’ottimizzazione dei servizi di pre e post vendita). Il Retail è oggi radicalmente mutato grazie all’avvento della cosiddetta distribuzione multicanale o omnicanalità perché il commercio deve allinearsi all’evoluzione dei consumatori che vivono sempre più una doppia vita (analogica e digitale), usano tanta tecnologia fissa e mobile, sono influenzati non solo dai media tradizionali ma anche dai social media. Si sceglie in-store e se la merce non c’è si ordina on-line, si compra on-line e si ritira in-store, si acquista in rete ma se l’oggetto non piace si va in negozio a restituirlo. I negozi, sempre più connessi e comunicanti, offrono ai clienti tablet, pareti e specchi digitali e app per consultare informazioni e presentare i propri prodotti.
Come può una figura politica sfruttare Facebook e i moderni mezzi di comunica...Alexa Fast
I nuovi mezzi di comunicazione e come un politico e persone che aspirano a cariche pubbliche possono sfruttare questi mezzi per ampliare la propria notorietà e "Followers"
Un'intro al Facebook Commerce:
- argomenti a favore e contro
- le opportunità per i Brand
- I 3 attivatori per la brand advocacy tramite il f-commerce
- le possibili tipologie (on e Off Facebook, Online to Store)
- Alcuni casi di successo
Descrizione del caso aziendale relativo a Groupon.
Corso di Economia dell’Innovazione 2011/2012,
a cura del Professor Savino Santovito, del
Cdl in Informatica e Tecnologia per la Produzione del Software,
Facoltà di Scienza Matematica Fisica Naturali,
Università degli Studi di Bari
Le nuove strategie di marketing per le piccole e medie imprese del turismoOfficina Turistica
Web Revolution & Social Media Marketing
Le nuove strategie di marketing per le piccole e medie imprese del turismo -
Robi Veltroni - Lunedì 3 dicembre 2012
Università degli studi di Firenze
Facoltà di Economia
Social media promotions: si può vendere con Twitter, Facebook e Foursquare?ENTER S.r.l.
Chi lo ha detto che tramite i social network non si può vendere? C’è chi lo fa da tempo e chi è ancora scettico. Un dato certo è che nell’ultimo anno c’è stato un vero e proprio boom di “promozioni social”, su Facebook, Twitter e, più recentemente, anche su Foursquare. Vi presentiamo la top 10 per ogni canale.
Il fenomeno dell' F-Commerce, le piattaforme ecommerce su facebook. Quanti lo fanno? che numeri genera? quali sono le opportunità? proviamo a fare il punto della situazione.
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Si entra nello specifico di un tema, quello del Fb Commerce, che in alcuni paesi, con le giuste strategie sta dando i suoi frutti. In Italia è ancora molto embrionale.
Chi è pronto a scommettere? E gli utenti sono pronti?
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E’ ormai sotto gli occhi di tutti che il digitale ha ormai totalmente rivoluzionato il mondo della distribuzione commerciale: da un lato rende più efficienti le operazioni di back end (come la gestione del magazzino, degli inventari, degli ordini e riordini, della sicurezza), dall’altro migliora i servizi di front end (dall’esposizione della merce al riassortimento, dai servizi di pagamento alle iniziative legate all’ingaggio e alla fidelizzazione per arrivare all’ottimizzazione dei servizi di pre e post vendita). Il Retail è oggi radicalmente mutato grazie all’avvento della cosiddetta distribuzione multicanale o omnicanalità perché il commercio deve allinearsi all’evoluzione dei consumatori che vivono sempre più una doppia vita (analogica e digitale), usano tanta tecnologia fissa e mobile, sono influenzati non solo dai media tradizionali ma anche dai social media. Si sceglie in-store e se la merce non c’è si ordina on-line, si compra on-line e si ritira in-store, si acquista in rete ma se l’oggetto non piace si va in negozio a restituirlo. I negozi, sempre più connessi e comunicanti, offrono ai clienti tablet, pareti e specchi digitali e app per consultare informazioni e presentare i propri prodotti.
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Descrizione del caso aziendale relativo a Groupon.
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Social media promotions: si può vendere con Twitter, Facebook e Foursquare?ENTER S.r.l.
Chi lo ha detto che tramite i social network non si può vendere? C’è chi lo fa da tempo e chi è ancora scettico. Un dato certo è che nell’ultimo anno c’è stato un vero e proprio boom di “promozioni social”, su Facebook, Twitter e, più recentemente, anche su Foursquare. Vi presentiamo la top 10 per ogni canale.
I Social Media a supporto del FranchisingSocial Factor
Le slide del workshop che abbiamo tenuto durante Franchising Forum, la parte formativa della fiera Franchising Nord, che si è tenuta a Piacenza il 24 e 25 maggio 2014. Nella presentazione abbiamo provato a dare alcuni sintetici spunti per usare al meglio i social media per raggiungere i diversi obiettivi di un'attività in franchising: promuovere il brand, trovare nuovi franchisee e supportare i franchisee nella promozione sul territorio.
Perché le aziende B2b dovrebbero investire su Facebook? Quali sonoi i vantaggi e benefici? E una volta decisi a farlo come utilizzare facebook per generare lead qualificati?
A queste e altre domande risponde la mia presentazione.
L'analisi delle performance dei profili Facebook e Twitter dei brand della Grande Distribuzione Organizzata - settore Food e Non-Food - presentata da Eugenia Burchi ai DM Awards 2012.
Cosa possono fare gli artigiani e i maker per aumentare la propria visibilità online ed acquisire clienti? Come usare i social media? Ecco alcuni consigli, tools e best practices.
Come il Social Media Marketing può essere utilizzato per migliorare le web PR delle strutture turistiche, agenzie e operatori del settore in generale, modificando l'approccio della comunicazione con i propri clienti. Le slide sono state presentate al Rimini Web Marketing Event 2009.
Social Media: esempi di successo, errori da evitare!Claudia Zarabara
CNA Veneto - Mestre - Marghera 9 novembre 2018
Una chiacchierata con le imprese artigiane su come affrontare un progetto social. Quali social scegliere? Come sceglierli? Cosa scrivere e non scrivere? Invesitire in advertising? Cosa sono le personas?
Progetto realizzato nell'ambito del corso di "Internet Marketing" tenuto dal Professor Tiziano Tassi.
Obiettivo: analisi del posizionamento del brand e delle attività realizzate mediante i social network, con riferimento a tipologie dei post e dei commenti dei fan.
Durante la realizzazione del lavoro abbiamo affrontato i seguenti punti:
-analisi del brand Lindt e dell'ecosistema social;
-Facebook analysis;
-focus sulle modalità di interazione del brand nei confronti degli utenti con ricorso a indici e grafici;
-conclusioni e suggerimenti per migliorare l'attività digital.
Marketing positivo Smau 22 ottobre 2014 La Content
Workshop tenuto allo Smau ill 22 ottobre per presentare il libro "Facebook Marketing" scritto con Luca Conti per Hoepli.
Questo libro non vuole essere né un manuale di istruzioni, né una guida da consultare in caso di necessità. È il frutto di un’idea che nasce dall’esperienza diretta, pratica e quotidiana, sul social net- work più famoso del mondo di chi questo libro l’ha scritto, delle aziende e dei testimonial che si sono confrontati con noi in questi mesi raccontandoci certezze, obiettivi e prospettive del marketing online. Prima dell’avvento di Facebook la comunicazione era diver- sa, non necessariamente migliore, ma differente. L’approvazione sociale, uno dei cinque gradini della piramide di Maslow, era un beneficio per poche persone. Anche l’autorealizzazione, altro gradino tra i più alti della scala, non veniva considerata come un desiderio da appagare quotidianamente. Oggi, centinaia di milioni di persone la cercano attraverso un Like (il “Mi piace” che tornerà spesso in queste pagine) o tramite un commento a una foto pubblicata. Questo volume parte da qui.
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4. McDondald’s FanPage
https://www.facebook.com/McDonalds
Più di 28 milioni di Fan e centinai di migliaia di likes
Nonostante questo McDonald’s fa abbastanza poco per postare contenuti di rilievo
sulla bacheca.
La frequenza dei contenuti postati è bassa, inferiore alla media.Focus è sul
prodotto e offerte commerciali.
5. Un post di successo
McDonald’s posta meno di 5 post al mese, comunque è uno dei Brand più amati
su Facebook
Fa poco per ingaggiare e rispondere ai Fan.
Non organizza concorsi né ricompensa i suoi Fan, in alcun modo
Gode di una awareness straordinaria..per cui vive di rendita..
7. McDonald su Twitter
https://twitter.com/mcdonalds
A differenza della Pagina Facebook McDonalds Usa investe molto
tempo nel mantenere un feed attivo su Twitter
Pubblica diversi tweet al giorno, focalizzati quasi tutti sul prodotto
e promozioni
Evita di ingaggiare discussioni o polemiche, dopo la crisi del 2012
8. Un #Epic Fail con #McdStories
Campagna su Twitter per promuovere video generato dai fornitori relativo agli
Ingredienti degli hamburger..
La campagna fu sabotata dai consumatori che hanno usato l’hashtag per
lamentarsi della cattiva qualità dei prodotti e del servizio
Le persone stanno tuttora utilizzando #MCDStories per continuare a
Lamentarsi.. Una campagna negativa senza fine..
9. La gestione dei Tweet
Il team risponde a molti tweet ma solo a quelli positivi
McDonald0’s ha anche un account ufficiale corporate, con molti meno follower..
11. Gestione dei tweet
Il social media team è maggiormente presente sull’accounf ufficiale, interagisce
Con altri brand e occasionalmente risponde anche a messaggi negativi
12. McD Customer Service su Twitter
Account esclusivamente dedicato al Customer Service, molto poco seguito
Risponde mediante a 20 utenti al giorno. Gran parte dei tweet sono ignorati
13. McDonald’s su Pinterest
A differenza di Facebook e Twitter dove esiste anche una presenza locale, per
Pinterest
McDonald’s ha creato un solo Account Corporate.
La maggioranza dei contenuti è pinnato dall’account aziendale su Flickr, il resto
proviene dagli altri siti web
14. Food finder
Board dedicata alla provenienza del cibo una delle poche board
non direttamente legata ai prodotti
15. McDonald’s su Google +
Ha creato un pagina Business ufficiale, poi non ha fatto assolutamente nulla..non
Ha scritto nemmeno un post. Dilettanti allo sbaraglio.
16. H&M social media case study
Facebook, Twitter, Pinterest, Google+
17. H&M tra i 25 top Brands
Classifica Interbrand 2012
18. H&M Social media strategy
http://about.hm.com/AboutSection/en/About/Facts-About-HM/Brands-and-Collections/HM-in-Social-Media.html
H&M ha pubblicato la sua missione e strategia sui social media
through social media “millions of H&M fans and followers share ideas and opinions
and get quick answers to their queries
19. H&M goes to China
Presenza su Youku e Sina Weibo
20. H&M su Facebook
Più di 14 milioni di Fan. Anche se i post sono per la maggior parte focalizzati sui prodotti,
Ci sono alcune alcune iniziative e idee brillanti promozionali per generare engagement
22. H&M Life
Molti post pubblicati sulla FanPage rimandano con un link a contributi pubblicati su
questo Sito che vede la partecipazione attiva da parte dei blogger di settore
23. Concorsi a premi su Facebook
H&M ha lanciato molte
competizioni
richiedendo ai fan di
pubblicare le loro foto
per avere una chance
di vincere un capo di
abbigliamento
Concorso per vincere
biglietti per concerti
Ha chiesto ai fan di
pubblicare le foto del
festival utilizzando
l’#Hmcoachella
24. H&M: concorso su Instagram
Concorso su Instagram: pubblica la tua migliore foto di una bicicletta con stile
Usando #HMBikeStyle
27. Fashion Show su Facebook
Applicazione su facebook, permette di visualizzare il live streming le sfilate della
Collezione autunno 2013 -
È un modo per premiare e ricompensare i propri fan
28. H&M su Twitter
H&M ha creato account separati per ciascun mercato locale in cui opera,
Ognuno ha lo stesso backgorund e lo stesso header per dare uniformità
e coerenza al brand.
Sono poche le risposte alle domande e alle menzioni. Focus sul prodotto
29. H&M Twitter Corporate Account
Molti tweet dedicati a
link verso immagini di
prodotto, link a blog e
a promozioni basate
su contest
Rispondono a meno di
10 @menzioni al
giorno
Molte delle risposte
tendono a rimandare
al Twitter dedicato al
customer service
30. Customer Service Twitter Account
Altri brand come ASOS e Nike rispondono a centinaria di clienti ogni giorno,
H&M risponde a 5-10 #mentions al giorno, un numero molto poiù basso
Sembra che i clienti di H&M non usino Twitter per contattare l’azienda, anche
se sembra strano che il volume delle conversazioni sia così basso rispetto ai
concorrenti
31. Sognando e Twittando con Beckam…
Campagna su Twitter di H&M: una sessione di Domande e risposte con David Beckam
Brand Ambassador per H&M.
Beckam rispose a 30 domande usando #AskBeckam
Questo dà ai fan una opportunità unica di parlare con una celebrità mondiale, anche
Se è un approccio molto costoso (data la sponsorizzazione milionaria)
32. H&M su Pinterest
http://pinterest.com/officialhmusa/followers/
Lo scorso gennaio gli utenti Pinterest hanno interagito con pin relativi a H&M 145.000 volte
Un paio di scarpe è stato condiviso circa 2700 volte nei precedenti 30 giorni, cliccando su una
Foto che purtroppo portava ad una pagina non più disponibile.
33. H&M su Google +
Più di 2,5 milioni di follower sulla pagina ufficiale di G+. Aggiornata giornalmente,
mostra un engagement relativamente basso, come molti altri brand.
I post generano pochi centinaia di +1, sebbene siano appealing.
H&M duplica i post su Facebook e G+, non c’è un reale motivo per seguire entrambi
35. Asos social media case study
Come ASOS utilizza Facebook, Twitter, Pinterest e Google +
36. ASOS su Facebook
Uno dei più noti Brand UK nel settore del
dettaglio
Conta più di 2,4 milioni di Fan (3,1 per
TopShop e 1,9 milioni per New Look)
ASOS POSTA 2-3 post visuali al giorno,
incluso il week-end
39. Buon Livello di engagement e di caring
Il team social fa un buon lavoro a rispondere ai commenti e a
ingaggiare i Fan. Tempo di risposta del post qui sopra: 20 minuti
I Post che pongono domande ricevono maggiori commenti e like
Link alla pagina del
sito di ecommerce
40. Sulla FanPage UK
A differenza di altri retailer come Tesco o WalMart, ASOS non ha creato alcuna
Applicazione dentro Facebook ma inserisce link alle sue foto e all’account su
Instagram
41. ASOS su Instagram
Tab all’interno della FanpAge che si colega all’Applicazione Instagram
42. ASOS su Twitter
Mantiene account Twitter separati:
Aggiornamenti di moda
Customer care
E’ la strategia adottata da molti Brand
consumer; in tal modo i messaggi di marketing
e l’engagement con i follower non si mescolano
con le lamentele dei clienti
ASOS mantiene dei feed separati per uomo e
donna, anche se quest’ultimo è molto più
popolare
44. ASOS su Twitter- Customer Service
Tutte le domande sono gestite tramite messaggi diretti e una chiamata
di follow-up o un email dal customer service
47. Livello di engagement su Twitter
L’account ufficiale è molto attivo, risponde a centinaia di @menzioni al giorno.
Soprattutto da clienti entusiasti di un acquisto recente.
E’ un modo formidabile per costruire relazioni con i clienti e rafforzare la notorietà
della marca.
È davvero una nuova forma per fare customer care post-vendita
48. Campagna Twitter con App Vine
È stata uno dei primi brand a sperimentare la nuova App Vine per Twitter.
Ha lanciato una campagna usando l’hashtag #ASOSUnbox
Si invitano i clienti a girare brevi video mentre aprono il pacco di ASOS
49. ASOS su Pinterest
ASOS ha cambiato la sua strategia con l’avvento di Pinterest. Prima postava contenuti che
Linkavano ad articoli e blog, ora le immagini puntano direttamente al sito di ASOS
Circa 35k follower
50. Le Boards con più Pin
ASOS associa gli abiti agli eventi, come ai Festival e alle Celebrities
52. Infografica su Pinterest
SEJ
SearchEngineJournal
ha diffuso
un’infografica dedicata
all’analisi degli utenti
di Pinterest e del
suo potenziale di
vendita in grado di
convertire pin in
acquisti.
53. Pinterest e il Social commerce
Analisi degli utenti Pinterest e del suo potenziale di
vendita, in grado di convertire pin in acquisti
Alcuni elementi dell’infografica:
numeri sulla popolarità di Pinterest tra i navigatori,
da dove provengono i pin, quale attività su internet
porta a fare pin
caratteristiche di coloro che amano fare acquisti
basati da informazioni su Pinterest
tipi di articoli che hanno ricevuto pin
le opportunità per i brand in relazione a traffico verso
sito,
57. Il 50% ha cliccato per fare un acquisto, quasi il 50% si sono basati su un
suggerimento, quando acquistano spendono circa i doppio che gli utenti Facebook
SerchEngine Land, giugno 2013
58. CHE COSA STANNO COMPRANDO
IL 32% ACQUISTA MODA E ABBIGLIAMENTO
60. OPPORTUNITA’ PER I BRAND
1. Più traffico verso i siti web e blog che Twitter e LinkedIn
2. È per i top brand
3. E’ per i retailers (sono i più seguiti, più che su Twitter e Facebook)
4. Il 70% del brand engagement su Pinterest è generato dagli utenti
Similarly, H&M has run several competitions recently that require fans to submit their own photos for a chance to win, which is a great way to encourage engagement that is relevant to the brand and more meaningful than just asking for a ‘ like ’ or retweet. One example offered fans the chance to win tickets to Coachella by posting photos of their festival style on Tumblr using the hashtag #HMCoachella , while another asked entrants to post photos of their best ‘bike style image’ on Instagram using the hashtag #HMBikeStyle for the chance to win clothes from the H&M Brick Lane Bikes collection.
Looking at the main corporate account for example, it tweets a number of product images, links to blogs and competition promos each day, but generally responds to fewer than 10 @mentions. And most of the responses tend to simply be messages directing the query to the dedicated customer service feed . The US and UK accounts adopt identical strategies, although the US feed is hindered by the fact that H&M doesn’t yet have an ecommerce site in the States so it’s unable to share links to products.
While ASOS and Nike respond to hundreds of customers every day, H&M responds to between five and 10 @mentions per day which seems to be remarkably low in comparison. It could simply be that H&M’s customers don’t use Twitter to contact the company, but it does seem odd that the number of conversations via social are so much lower than its competitors.
ne noteworthy Twitter campaign by H&M recently was a Q&A with brand ambassador David Beckham. The footballer responded to around 30 questions from fans using the hashtag #AskBeckham , including queries about his fashion mistakes, plans for the future and his favourite goal. This is a great use of Twitter as it gives fans a unique opportunity to speak to a global celebrity, though it obviously required H&M to spend millions on sponsorship.
A report in Adweek last month showed that during January Pinterest users interacted with H&M-related pins 145,000 times, however a “ good number ” of those pins featured dead links. It found that one pair of H&M shoes had been shared almost 2,700 times in the previous 30 days, but clicking on the link returned a page that read, “ Sorry, this item is no longer available. ” It’s inevitable that over time some pins will link to dead pages as products go out of stock or are discontinued, but by having a presence on Pinterest H&M may be able to maintain more control over which of its products are shared and the links that the pins contain.
H&M has more than 2.5m fans for its G+ page , which it updates on a daily basis, however as with most brands engagement remains relatively low. Though the imagery used is always eye-catching the posts generally only attract a few hundred +1s and tens of comments. In keeping with a number of other brands I’ve looked at, H&M duplicates content across its G+ and Facebook accounts which reduces the amount of work involved but also means there’s no real point in following both.
Regarding customer care, the ‘Here to Help’ account takes the same strategy as many other retailers in that all queries are dealt with via direct message and a follow up call or email from customer services
ASOS has also been quick to experiment with Twitter’s new Vine app , launching a campaign using the hashtag #ASOSUnbox . The retailer is offering prizes to customers who post clips of themselves unpacking a clothes order with the new hashtag.
all’ analisi degli utenti di Pinterest e del suo potenziale di vendita in grado di convertire pin in acquisti. L ’ infografica è mostrata più avanti ed è composta dalle seguenti parti: numeri sulla popolarità di Pinterest tra i navigatori, per capire quanto viene usato rispetto ad altri social network da dove provengono i pin, quale attività su internet porta a fare pin caratteristiche di coloro che amano fare shopping acquisti basati da informazioni su Pinterest, tipi di articoli che hanno ricevuto pin le opportunità per i brand in relazione a traffico verso sito, gr uso da parte di grandi brand, presenza di retailer, incremento di attività e interazione.
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