Si tratta di una "presentazione d'epoca", svolta il 23 luglio 2003, in occasione del Convegno organizzato dal CAI, Commissione TAM - Tutela Ambiente Montano, presso il Centro di Formazione per la Montagna Bruno Crepaz al Passo del Pordoi.
La definizione di rischio della nuova ISO 14001: chi è coinvolto e come rispo...eAmbiente
Seminario: Le responsabilità ambientali e la loro gestione in azienda.
Giovedì 31 marzo 2016 ore 14.00
Confindustria Venezia – PST VEGA, Edificio Lybra - Sala Oro
Intervento di: Dott.ssa Gabriella Chiellino – Presidente eAmbiente Group
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.SviluppoBasilicata
Nuovi scenari produttivi:
La filiera corta della Canapa.
Salute, Alimentazione, Edilizia E Tessili
@ Ri – Costruire a (quasi) km 0 - FACTOR20
Viggiano . 22 novembre 2013
Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
Per ritirare una copia compilare il modulo online: http://www.asarva.org/2013/11/guida-pratica-alla-gestione-dei-rifiuti-nelle-imprese/
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
Si tratta di una "presentazione d'epoca", svolta il 23 luglio 2003, in occasione del Convegno organizzato dal CAI, Commissione TAM - Tutela Ambiente Montano, presso il Centro di Formazione per la Montagna Bruno Crepaz al Passo del Pordoi.
La definizione di rischio della nuova ISO 14001: chi è coinvolto e come rispo...eAmbiente
Seminario: Le responsabilità ambientali e la loro gestione in azienda.
Giovedì 31 marzo 2016 ore 14.00
Confindustria Venezia – PST VEGA, Edificio Lybra - Sala Oro
Intervento di: Dott.ssa Gabriella Chiellino – Presidente eAmbiente Group
La filiera corta della Canapa. Dott.ssa Tolve Manuela. Lucanapa.SviluppoBasilicata
Nuovi scenari produttivi:
La filiera corta della Canapa.
Salute, Alimentazione, Edilizia E Tessili
@ Ri – Costruire a (quasi) km 0 - FACTOR20
Viggiano . 22 novembre 2013
Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
Per ritirare una copia compilare il modulo online: http://www.asarva.org/2013/11/guida-pratica-alla-gestione-dei-rifiuti-nelle-imprese/
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
Terzo appuntamento del percorso formativo: L'economia circolare in edilizia: eco-progettazione, nuovi materiali e riciclo
L'intervento è focalizzato sulla presentazione di casi applicativi e di buone pratiche di edilizia sostenibile e circolare adottate dalle migliori realtà imprenditoriali in termini di progettazione di soluzioni innovative, ottimizzazione delle risorse produttive utilizzate, scelta, recupero e riciclo dei materiali. Gli edifici costruiti secondo i principi della sostenibilità ambientale utilizzano quantità minori di energia e materiali, offrono ambienti di vita più salubri e confortevoli, risultano meno costosi da mantenere nel lungo periodo e conservano più a lungo il proprio valore.
EMC Ente Mediterraneo Calcestruzzo agenzia per la Sicilia dei target market Concrete, Flooring e Coating.
Contatti: ing. Mirisola Gaetano Ivan TEL.320.8709058 MAIL: ingegneremirisola@gmail.com
"Sika si impegna a promuovere soluzioni sostenibili per affrontare le sfide globali e per garantire questa sicurezza con il minor impatto possibile sulle risorse".
Sika si dedica a uno sviluppo sostenibile, assumendosi la responsabilità di fornire soluzioni eco-compatibili per migliorare l'efficienza energetica, i materiali e l'acqua sia nel settore delle costruzioni sia in quello dei trasporti. Con i suoi prodotti, i suoi sistemi e le sue soluzioni, Sika si impegna a creare valore per tutti gli azionisti sull'intera catena del valore e durante tutto il ciclo di vita dei prodotti. Il valore creato bilancia di gran lunga gli impatti associati alla produzione, alla distribuzione e all'uso dei prodotti. Sika si impegna da sempre a misurare, migliorare e comunicare valori sostenibili: "Più valore, meno impatto" si riferisce all'impegno nel massimizzare il valore delle proprie soluzioni per tutti gli stakeholders, riducendo il consumo di risorse e l'impatto sull'ambiente.
Come approccio standard, Sika valuta tutte le categorie di impatto e gli indicatori di risorse considerati come più importanti in base alle relative norme. Per le pavimentazioni,
le categorie più importanti da prendere in esame sono:
la Domanda di energia cumulata (CED), il Potenziale di riscaldamento globale (GWP) e il Potenziale di creazione di ozono fotochimico (POCP). Altri, come l'utilizzo di acqua dolce
di rete, sono meno significativi per le pavimentazioni e non vengono quindi trattati in questa pubblicazione.
La Brochure riassume tutti i cicli della vasta gamma Sika Flooring.
Il fotografo è l’unico artista capace di scrivere con la luce, egli fra tutti la chiude, la ferma, la fissa come nessun altro può osare per creare la sua opera artistica. Egli la osserva dal mattino al tramonto e quando scintilla la spinge nella sua camera oscura e la pone in contatto col nobile argento. Una volta rapita chiama a soccorso mille arti infernali: la chimica, l’ottica e la fisica ed una volta adagiata sul quadro ella rappresenta l’immagine del suo scrittore. La parola fotografia deriva dall’unione di due parole di origine greca luce (φῶς | phôs) e grafia o scrittura (γραφή | graphis), le quali letteralmente unite significano "scrivere con la luce".
CONCORSO
IMMAGINA IL MANIFESTO PER LA
LA NOTTE DEI RICERCATORI 2010
“Everyday Science - Research and Researchers in Everyday Life”
NOTTE DEI RICERCATORI 2009
Bologna - Emilia Romagna, 25 Settembre 2009
Pagina 1
Il 25 Settembre 2009 si svolgerà in tutta Europa la “Notte dei Ricercatori” promossa dalla Commissione
Europea all’interno del 7° Programma Quadro in Ricerca e Sviluppo Tecnologico / Programma People /
Researchers' Night 2009
EU – CHINA COOPERATION PAST, PRESENT & FUTURE
Mr Rudie Filon
1st Secretary Development & Cooperation
European Delegation to China & Mongolia
24 April 2009
Presentazione del progetto scolastico della "riserva dei calanchi di Atri- Oasi del WWF al vola vola ecofestival dell'associazione Rosaemente di Roseto degli Abruzzi. Social forum "non si butta via niente".
Presentazione del Distretto Energetico della Majella al vola voal ecofestival 2008 dell'associazione rosaemente. Social-forum "non si butta via niente"
1. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
Francesca Falconi – LCA-lab
SRL
2. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
GRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCA
Università di Pescara
Facoltà di Economia
3. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
COMPLESSITÁ AMBIENTALE
IL TERRITORIO È OGGETTO DI POLITICHE DA SVILUPPARE A
DIVERSI LIVELLI MA CON RICADUTE SU UNO SPECIFICO AMBITO
GEOGRAFICO.
LE POLITICHE AMBIENTALI COINVOLGONO DIVERSI LIVELLI DI
GOVERNO: SISTEMA INTERNAZIONALE, ISTITUZIONI
COMUNITARIE, STATO,REGIONI ED ENTI LOCALI.
LE POLITICHE AMBIENTALI DOVRANNO DEFINIRE GLI INTERVENTI
DA ATTUARSI IN TUTTI I SETTORI (RIFIUTI, ACQUA, ENERGIA) E
PER ORIENTARE IN SENSO ECOLOGICO IL NOSTRO MODO DI
PRODURRE E CONSUMARE.
4. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
SVILUPPO SOSTENIBILE
UNA QUESTIONE ANTICA DAI TONI NUOVI
Sia pure in modo pittoresco chiamerò “economia del cowboy” l’ECONOMIA
APERTA; il cowboy è il simbolo delle pianure sterminate, del comportamento
instancabile, romantico, violento e di rapina che è caratteristico delle società
aperte. L’ECONOMIA CHIUSA del futuro dovrà rassomigliare invece
all’”economia dell’astronauta”: la Terra va considerata una navicella
spaziale, nella quale la disponibilità di qualsiasi cosa ha un LIMITE, per
quanto riguarda sia la possibilità di uso, sia la capacità di accogliere i rifiuti,
e nella quale perciò bisogna comportarsi come in un sistema ecologico
chiuso capace di rigenerare continuamente i materiali, usando soltanto un
apporto esterno di energiaquot;
una famosa definizione dell’economista Kenneth Boulding (1966)
5. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
SVILUPPO SOSTENIBILE
UNA QUESTIONE ANTICA DAI TONI NUOVI
- la questione della sostenibilità è legata all’idea del LIMITE
- lo sviluppo sostenibile è un approccio operativo e pertanto ha
bisogno di strumenti
ANALISI DEL CICLO DI VITA (LIFE CYCLE ASSESSMENT – LCA)
ANALISI PER LA QUANTIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI
IMPATTI AMBIENTALI
6. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
ANALISI DEL CICLO DI VITA
La valutazione del ciclo di vita è un processo di valutazione dei carichi
ambientali associati ad un prodotto, un processo o ad una attività che
passa attraverso l'identificazione e la quantificazione dell'energia e dei
materiali utilizzati e dei rifiuti immessi nell'ambiente; la valutazione degli
impatti di energia e materiali utilizzati e dei rilasci all'ambiente;
l'identificazione e la valutazione delle opportunità che comportano un
miglioramento ambientale. La valutazione comprende l'intero ciclo di vita
di un prodotto, processo od attività, ed include l'estrazione ed il
trattamento delle materie prime; la manifattura, il trasporto e la
distribuzione; l'uso, il riutilizzo, la manutenzione; il riciclaggio e
l'eliminazione finalequot;.
definizione classica della SETAC (Society of Environmental Toxicology and Chemistry
7. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
ANALISI DEL CICLO DI VITA - LCA
Ogni prodotto, servizio o attività porta con sé una “storia”, sia A MONTE
e sia A VALLE del proprio utilizzo.
Estrazione e
lavorazione materie
prime
Uso e manutenzione
Produzione e
assemblaggio
fase del ciclo di vita che
dura per il tempo utile
del prodotto/servizio/
Distribuzione attività, e che è
ovviamente
estremamente variabile
Uso e manutenzione a seconda del prodotto
medesimo
Fine vita
8. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
PROFILO AMBIENTALE COMPLETO DEL PRODOTTO/PROCESSO
QUANTIFICARE LE EMISSIONI ASSOCIATE AD OGNI SINGOLA
FASE DEL CICLO DI VITA
in termini di:
EMISSIONI DI POTENZIALI
SOSTANZE IMPATTI
AMBIENTALI
INDICATORI AGGRAGATI DI IMPATTO POTENZIALE
servono a quantificare i potenziali impatti sull'ambiente derivanti
dalle emissioni e dai consumi contabilizzati nella precedente fase di
ecoinventario. Più sostanze emesse possono contribuire ad un
singolo impatto.
9. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
INDICATORI AGGRAGATI DI IMPATTO POTENZIALE
SALUTE DELL’UOMO DALY: Disability-Adjusted Life Years, anni
di vita persi a causa di una invalidità o
morte prematura.
QUALITÁ PDF*m2*yr: Potentially Disappeared
DELL’ECOSISTEMA Fraction, ossia la frazione percentuale di
specie che hanno una alta probabilità di
non sopravvivere nell’area considerata, a
causa di sfavorevoli condizioni di vita.
UTILIZZO DI MJ surplus: MJ in più necessari
RISORSE all’estrazione delle risorse quando la
richiesta di queste sarà di 5 volte
superiore a quella che è stata nel 1990.
10. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
DEFINIZIONE DEGLI
OBIETTIVI E DEI CONFINI Unità funzionale
DEL SISTEM A
Confini del sistema
Emissioni ANALISI DI Processi
INVENTARIO Finalità dell’analisi
Materie
Energie
Risorse
ANALISI DEGLI
IMPATTI
Classificazione Caratterizzazione sostanze Normalizzazione Valutazione
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI E
PROPOSTE DI MIGLIORAMENT O
11. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
PERCHÈ È IMPORTANTE UN APPROCCIO DI CICLO DI VITA NELLA
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI?
Perché si evita il rischio di trasferire semplicemente l’inquinamento da
una fase all’altra del ciclo di vita anziché diminuire gli effetti globali.
Solo tenendo conto dell’intero ciclo di vita del prodotto si evita che, nel
migliorare alcuni processi industriali in un certo luogo, per esempio
nella fase di produzione, non si generino altri problemi ambientali in un
altro, per esempio nella fase di smaltimento finale.
SMALTIMENTO FINALE
RIFIUTI
L’ANALISI LCA SOMMA GLI EFFETTI AMBIENTALI E I CONSUMI
DI RISORSE PER PRODURRE LE MERCI, PER IL LORO UTILIZZO
E PER IL LORO SMALTIMENTO
12. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
SMALTIMENTO FINALE
Giunto al proprio FINE VITA il prodotto può:
- essere riutilizzato nei processi produttivi (totalmente o in
parte);
- i materiali componenti possono essere riciclati per la
produzione dello stesso tipo o di altri prodotti
- essere utilizzato a fini di recupero energetico (incenerimento
e termovalorizzazione)
- essere smaltito in discarica.
CONFRONTO CON LCA
13. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
DAI RIFIUTI DEI CICLI PRODUTTIVI E DOMESTICI CONVIENTE, DA UN
PUNTO DI VISTA ENERGETICO E AMBIENTALE, ESTRARRE
PRELIMINARMENTE ENERGIA O QUESTI STESSI FLUSSI POSSONO
ESSERE UTILIZZATI COME GIACIMENTI DI MATERIA DA RIUTILIZZARE,
PER QUANTO POSSIBILE, NEI CICLI PRODUTTIVI?
Con la combustione di un Con il riciclo si tratta di separare,
inceneritore, a livello attuale trattare i rifiuti con tecnologie a freddo
delle tecnologie disponibili (trattamenti fisici quali lavaggi,
riusciamo ad estrarre circa il 25- selezioni, triturazioni, granulazioni e
30% del contenuto energetico simili) così da ottenere una materia che
del rifiuto a fronte di ingenti possa essere reintrodotta dei cicli
emissioni gassose e solide produttivi (in toto o in parte)
LCA: MISURA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E AMBIENTALE DELLE DUE SOLUZIONI
fonte: Ing. Massimo Cerani, Associazione ergETICA - Brescia
14. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
ESEMPIO: 1 ton di PET
nell’analisi LCA si confrontano, oltre alla produzione a partire dai combustibili fossili e
la loro lavorazione anche le destinazioni finali: DISCARICA, INCENERIMENTO o RICICLO
finali
ANALISI ENERGETICA
- CONSUMO DI RISORSE ENERGETICHE NON RINNOVABILI -
PET IN DISCARICA PET INCENERITO PET RICICLATO
MATERIA PRIMA MATERIA PRIMA MATERIA PRIMA
83900 MJ 83900 MJ 83900 MJ
LAVORAZIONE LAVORAZIONE LAVORAZIONE
7790 MJ 7790 MJ 7790 MJ
FINE VITA FINE VITA FINE VITA
335 MJ -21700 MJ -77500 MJ
Elaborazione da Metodo IMPACT 2002+ con software SIMAPRO 7.0
15. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
DA QUESTA ELABORAZIONE RISULTACHE, A FRONTE DI UN
RISPARMIO DI 55800 MJ, LA MIGLIORE SOLUZIONE DAL PUNTO DI
MJ
VISTA ENERGETICO È IL RICICLAGGIO MECCANICO.
MECCANICO
L’OSSERVAZIONE PUÒ ESSERE APPLICABILE A TUTTE LE FRAZIONI DI
RIFIUTO AD ALTO POTERE CALORIFICO E CHE ABBIANO UNA
COLLOCAZIONE SUL MERCATO DEL RECUPERO.
Riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili, conservazione
dell’energia di feedstock e prevenzione dell’ingente flusso
energetico richiesto per la produzione primaria dei beni!
MA NON C’È SOLO L’ENERGIA!!!
16. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
VALUTAZIONE IMPATTI AMBIENTALI
- CONFRONTO FRA LE SOLUZIONI DI SMALTIMENTO -
Qualche numero…
Per l’indicatore SALUTE UMANA riciclare il PET
anzi che conferirlo in discarica comporta una
riduzione dell’impatto pari al 95,36%
QUALITÁ CAM BIAMENTI
SALUTE
UMANA ECOSISTEMA CLIMATICI
Per l’indicatore QUALITÁ DELL’ECOSISTEMA riciclare il PET anzi che
incenerirlo comporta una riduzione dell’impatto pari al 77,81%
Per l’indicatore CAMBIAMENTI CLIMATICI riciclare il PET anzi che
incenerirlo comporta una riduzione dell’ emissione di gas serra pari al 99%
Elaborazione da Metodo IMPACT 2002+ con software SIMAPRO 7.0
17. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET
IDROCARBURI AROMATICI DIOSSINA
in aria in aria
0,4
1,E-08
0,3
kg emessi
8,E-09
kg emessi
0,2
6,E-09
0,1 4,E-09
2,E-09
0
PETIN 0,E+00
PETINCENERITO PET
RICICLATO PETIN
DISCARICA PET
INCENERITO PET
RICICLATO
DISCARICA
FINEVITA 0,363 0,361 0,0019 FINEVITA 4,77E-10 8,00E-09 2,48E-11
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di: L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
0,3611 kg rispetto alla discarica 0,45E-10 kg rispetto alla discarica
0,3591 kg rispetto all’inceneritore 7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore
EFFETTI CANCEROGENI
18. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET
OSSIDI DI AZOTO BIOSSIDO DI ZOLFO
in aria in aria
0,00800 0,01000
0,00700
0,00800
0,00600
kg emessi
kg emessi
0,00500 0,00600
0,00400 FINEVITA FINEVITA
0,00300 0,00400
0,00200
0,00200
0,00100
0,00000 0,00000
PETIN PET PET PETIN PET PET
DISCARICA INCENERITORICICLATO DISCARICA INCENERITORICICLATO
FINEVITA 0,00732 0,00456 0,00071 FINEVITA 0,00792 0,00793 0,00111
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di: L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
0,00661 kg rispetto alla discarica 0,45E-10 kg rispetto alla discarica
0,00385 kg rispetto all’inceneritore 7,98E-10 kg rispetto all’inceneritore
AFFEZIONI RESPIRATORIE
19. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET
COD (Chemical Oxigen Demand) FOSFATI
in acqua in acqua
0,300
1,00E-04
0,250
8,00E-05
0,200
kg e me ssi
kg e me ssi
0,150 FINEVITA
6,00E-05
FINE VITA
0,100 4,00E-05
0,050 2,00E-05
0,000
PETIN PET PET 0,00E+00
PETIN PET PET
DISCARICA INCENERITO RICICLATO
FINEVITA 0,261 0,127 0,00019 FINE VITA 7,83E-05 6,64E-05 7,27E-06
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di: L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
0,26081 kg rispetto alla discarica 7,1E-5 kg rispetto alla discarica
0,12681 kg rispetto all’inceneritore 5,91E-5 kg rispetto all’inceneritore
EUTROFIZZAZIONE DELLE ACQUE
20. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
EMISSIONI SIGNIFICATIVE PER 1 ton di PET
CO2 EQUIVALENTE
in aria
5,00
4,00 CO2EQUIVALENTE
kg e me ssi
3,00
i quantitativi di CO, CH4, N2O si esprimono in
FINE VI TA
2,00 chilogrammi di CO2 equivalente, in base a
1,00 parametri di conversione calcolati tenendo
conto dell'effetto che tali composti hanno sul
0,00
PETIN PET PET fenomeno rispetto all'effetto della molecola di
FINEVITA 2,71 3,91 0,38 CO2, considerato pari a 1.
L’opzione del RICICLO consente un risparmio di:
2,33 kg rispetto alla discarica
3,53 kg rispetto all’inceneritore
RISCALDAMENTO GLOBALE
21. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
22. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
PUNTO DI PARTENZA
LA CHIAVE DI VOLTA DI UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTIDEVE
ESSERE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTACHE RAPPRESENTA LA
PRIMA FASE DI TUTTO IL CICLO, SU QUESTA SI DEVE INVESTIRE
POTENZIANDO PIATTAFORME ECOLOGICHE, SITI DI SELEZIONE,
LAVORAZIONE, STOCCAGGIO E ANCHE AVVICINANDOSI AL PRODUTTORE
CON SISTEMI DOMICILIARI DI RACCOLTA E DI IDENTIFICAZIONE, TALI DA
PREMIARE I COMPORTAMENTI SOSTENIBILI.
LCA DI SISTEMA
Es. Piano Provinciale Gestione Rifiuti Provincia di Rovigo
23. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
PROVINCIA DI ROVIGO
COMPOSTO DA UN UNICO BACINO DI RACCOLTA FORMATO DA50 COMUNI.
SI SPERIMENTANO 4 DIVERSI TIPI DI RACCOLTA*:
RACCOLTA TRADIZIONALE CON CASSONETTI STRADALI
RACCOLTA PORTA A PORTA PARZIALE
RACCOLTA PORTA A PORTA INTEGRALE
RACCOLTA FRAZIONE UMIDA CON CASSONETTI STRADALI
ANALISI DEL CICLO DI VITA PER INDAGARE LO STATO AMBIENTALE DI TALI
SCELTE
* PIANO PROVINCIALE 2003-2010
24. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
Un estratto dello studio…*
CONFRONTO FRA RACCOLTA INDIFFERENZIATA A SECCO E RACCOLTA
DIFFERENZIATA (37,8%)
ANNO 2005
RACCOLTA DIFFERENZIATA
RACCOLTA
INDIFFERENZIATA
L’IMPATTO AMBIENTALE DELLA RACCOLTA INDIFFERENZIATA
DERIVA SOPRATTUTTO DALL’UTILIZZO DELLA DISCARICA. LA
RACCOLTA DIFFERENZIATA INVECE CONSENTE DI CONFERIRE
PARTE DEI RIFIUTI AL RICICLO O ALLA TERMOVALORIZZAZIONE.
* TESI DI LAUREA MICHELE BARI – SCIENZE NATURALI UNIVERSITÁ DI FERRARA
25. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
I NUMERI DEL CONFRONTO
Per gli indicatori legati agli effetti sulla salute umana, alla qualità
dell’ecosistema e al consumo di risorse la riduzione degli impatti è
superiore al 100%, anche perché il riciclo comporta un
VANTAGGIO AMBIENTALE:
SALUTE UMANA: 219%
QUALITÁ DELL’ECOSISTEMA: 488,5%
ESAURIMENTO DELLE RISORSE: 226,88%
RIDUZIONE, IN PARTICOLARE, DEL PARTICOLATO EMESSO IN ARIA
(-4210 kg ), DEGLI OSSIDI DI AZOTO EMESSI IN ARIA (-96200 kg),
DEL PETROLIO CONSUMATO (-2490000 kg)
26. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
93348 ton di rifiuti
27. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
UN OSSERVAZIONE CONCLUSIVA
Nel passato la produzione di merci è stata considerata sempre e comunque un
fatto positivo e solo di recente sono apparsi evidenti i costi ambientali che essa
comporta. La produzione sottrae materie prime ed energia dalle riserve naturali di
dimensioni finite e i rifiuti dei processi invadono gli ecosistemi, (la cui capacità di
ricevere e assimilare tali rifiuti e’ anch’essa finita).
Proprio una corretta gestione dei rifiuti e la possibilità che essi diventino nuova
materia prima può essere una soluzione da perseguire.
PER UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFUTI OCCORRONO:
- RESPONSABILITÁ INDUSTRIALE (A MONTE)
- RESPONSABILITÁ DELLA COMUNITÁ (A VALLE)
- RESPONSABILITÁ DI CHI GOVERNA (PER SALDARE ENTRAMBE).
28. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
LCA E TERRITORIO
In quanto analisi di sistema, che prende in considerazione le iterazioni fra
apparati socio-economico ed ambientale, la LCA può consentire l’inserimento
della dimensione energetico-ambientale nel quadro della valutazione della
sostenibilità delle politiche di sviluppo economico del territorio.
In particolare, può essere usata come supporto:
- Nella gestione ottimale dei servizi pubblici (per esempio nella gestione dei
rifiuti e del sistema dei trasporti);
- Nella definizione delle politiche di prodotto (per esempio regolamenti da
seguire nella produzione e nello smaltimento di un prodotto);
- Nelle decisioni per l’istituzione di tasse o incentivi (La LCA permette di
individuare i prodotti ecologici da incentivare e quelli più impattanti da tassare);
- Nella valutazione e nella promozione dell’innovazione tecnologica ambientale
( Le amministrazioni pubbliche possono individuare le nuove tecnologie più
quot;pulitequot; per poi favorirne la diffusione).
29. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
GRUPPI CHE SI OCCUPANO DI LCA
Università di Pescara
Facoltà di Economia
30. Non si butta via niente: gestire la complessità ambientale a livello locale
Francesca Falconi
francesca.falconi@bologna.enea.it
www.lca-lab.com
rifiuti.onionx.org
GRAZIE
DELL’ATTENZIONE!!!