Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
Per ritirare una copia compilare il modulo online: http://www.asarva.org/2013/11/guida-pratica-alla-gestione-dei-rifiuti-nelle-imprese/
Tutto quello che bisogna sapere, ricordare e fare per gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle imprese (sostanze e miscele pericolose, Raee, Pfu, emissioni in atmosfera, scarichi idrici, impatto acustico, amianto).
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In questo lavoro di tesi verrà presentato un primo prototipo di un mini inceneritore al plasma per la pirolisi dei rifiuti medicali basato sulla tecnologia delle torce al plasma a microonde (MW) con tecnologia domestica a basso costo.
Si inizia con una breve e generale descrizione sulle problematiche dei rifiuti, della loro classificazione e delle norme che ne regolano lo smaltimento. Quindi si parlerà delle norme necessarie per l‟identificazione dei rifiuti medicali ed infine verrà riassunta la modalità di gestione dei rifiuti secondo la normativa in vigore.
Successivamente saranno descritti alcuni metodi di termodistruzione dei rifiuti ospedalieri come la combustione negli inceneritori tradizionali, e alcuni metodi alternativi, come il trattamento al plasma atmosferico, andando ad analizzare vantaggi e svantaggi di ogni tecnologia.
L‟attenzione sarà quindi focalizzata sul plasma atmosferico e sulla descrizione delle sue proprietà. Quindi saranno descritti diversi tipi di plasma atmosferico in base alle condizioni operative di alimentazione e delle loro strutture concentrando le nostre attenzioni verso le torce al plasma atmosferico basate sulle microonde.
Quindi si descriverà la realizzazione di una torcia al plasma atmosferico utilizzando i componenti a basso costo dei normali forni a microonde e con l‟obbiettivo di utilizzare questa torcia sia nel settore industriale che nella ricerca.
Tale torcia, realizzata con componenti commerciali domestici a basso costo, costituirà il cuore del prototipo di mini inceneritore che è stato progettato, realizzato, descritto e testato in laboratorio. Verrà quindi illustrata l‟efficacia di trattamento di materiale rappresentativo di rifiuti medicali come: carta, cotone idrofilo e tessuti organici biologici.
Infine verranno descritte le linee guida per gli sviluppi futuri del prototipo al fine di aumentarne l‟efficienza nel trattamento dei rifiuti, nel recupero dell‟energia derivante dalla combustione dei syn-gas e nella purificazione dei gas da agenti inquinanti.
L’importanza dei manufatti compostabili nella raccolta della frazione organicaMater-Bi
Presentazione utilizzata da Eliana Bruschera durante il suo intervento al Convegno “Il recupero della frazione organica in Puglia: la situazione e le prospettive di crescita”
Webinar "Gruppo CAP: “La gestione integrata dei fanghi di depurazione”Servizi a rete
Presentazione di Giovanni Vargiu Responsabile Settore Waste di Gruppo CAP, Davide Scaglione Responsabile Depurazione di Gruppo CAP, Stefano Dellavedova Ingegnere processista di Gruppo CAP e Matteo Longo Direttore Generale di Bioforcetech Corporation
2. I principi: Testo Unico ambientale Dallo smaltimento (in discarica o inceneritore) alla gestione dei rifiuti: raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, controllo operazioni, controllo discariche e impianti
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9. Punto cardine del D.lgs. 152/06 La Gestione dei Rifiuti Raccolta Trasporto Smaltimento Recupero
10. ALLEGATI Allegato A (previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera a) Categorie di rifiuti Allegato B (previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera g) Operazioni di smaltimento Allegato C (previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera h ) Operazioni di recupero Allegato D (previsto dall'articolo 184, comma 4) Elenco dei rifiuti istituito conformemente all'articolo 1, lettera a), della direttiva 75/442/CEE relativa ai rifiuti e all'articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 91/689/CEE relativa ai rifiuti pericolosi
11. ALLEGATI Allegato E (previsto dall'articolo 37, comma 1) Obiettivi di recupero e di riciclaggio Allegato F (previsto dall'articolo 43, comma 3) Requisiti essenziali concernenti la composizione e la riutilizzabilità e la recuperabilità (in particolare la riciclabilità) degli imballaggi Allegato G Categorie o tipi generici di rifiuti pericolosi elencati in base alla loro natura o all'attività che li ha prodotti Allegato H Costituenti che rendono pericolosi i rifiuti dell'allegato G.2 quando tali rifiuti possiedono le caratteristiche dell'allegato I Allegato I Caratteristiche di pericolo per i rifiuti
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18. Analisi della definizione giuridica di rifiuto qualsiasi sostanza o oggetto che rientra nella categorie riportate nell’allegato A e di cui il detentore ……. Azione oggettiva (flagranza sostanziale) Caso incerto, come comportarci? Fonte normativa/regolamentare che crea l’obbligo (atto giuridico) si disfi abbia deciso obbligo di disfarsi
19. Recupero / Smaltimento SMALTIMENTO: è l’eliminazione del rifiuto RECUPERO: è la trasformazione del rifiuto in materia prima secondaria o energia
25. Classificazione rifiuti - 1 Rifiuti Urbani Art. 184 c. 1 D.lgs. 152/06 secondo l’origine Rifiuti Speciali
26. Classificazione rifiuti – 2 Rifiuti Urbani Art. 184 comma 5 secondo caratteristiche di pericolosità (rifiuti NON domestici, contenuti in allegato D con asterisco) Rifiuti Speciali Rifiuti non pericolosi Rifiuti pericolosi
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29. CODICE EUROPEO DEL RIFIUTO (CER) categoria o attività che genera i rifiuti primi due numeri secondi due numeri terzi numeri processo produttivo che genera il rifiuto identificano il singolo rifiuto Modifiche dei codici CER dal 01/01/2002 su decisione della Commissione Europea 2001/118/CE e 2001/119 /CE, differenze principali dal precedente elenco: 1 - è un elenco unificato (rifiuti pericolosi e non pericolosi) 2 - i rifiuti pericolosi sono evidenziati da un asterisco 3 - sono state introdotte le voci speculari per i rifiuti che diventano pericolosi solo se superano concentrazioni limite predefinite
30. CAPITOLI DELL’ELENCO 01 Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o chimico di minerali 02 Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, trattamento e preparazione di alimenti 03 Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone 04 Rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce e dell'industria tessile 05 Rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del carbone 06 Rifiuti dei processi chimici inorganici 07 Rifiuti dei processi chimici organici 09 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture, vernici e smalti vetrati), adesivi, sigillanti, e inchiostri per stampa 09 Rifiuti dell'industria fotografica 10 Rifiuti provenienti da processi termici 11 Rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestimento di metalli ed altri materiali; idrometallurgia non ferrosa
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33. ALLEGATO I: CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA’ sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica Comburente H2 sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene Esplosivo H1 sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per buoni motivi come cause di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi Infettivo H3 SPECIFICHE CLASSIFIC. COD
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35. sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria Irritante H4 sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità limitata Nocivo H5 sostanze e preparati (comprese le sostanze e i preparati molto tossici) che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte Tossico H6 SPECIFICHE CLASSIFIC. COD
36. sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o aumentarne la frequenza Teratogeno H10 sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne la frequenza Cancerogeno H7 sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un'azione distruttiva Corrosivo H8 sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza Mutageno H11 SPECIFICHE CLASSIFIC. COD
37. Sostanze e preparati suscettibili, dopo eliminazione, di dare origine in qualche modo ad un'altra sostanza, ad esempio ad un prodotto di lisciviazione avente una delle caratteristiche sopra elencate H13 Sostanze e preparati che, a contatto con l'acqua, l'aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico H12 sostanze e preparati che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più settori dell'ambiente Ecotossico H14 SPECIFICHE CLASSIFIC. COD
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Editor's Notes
E’ un concetto chiave che introduce il docente (sarà utilizzabile nell’esercitazione). 3-5 Minuti