Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
Introduzione all'Analisi del Ciclo di Vita (Life Cycle Assessment - LCA)Geosolution Srl
L'analisi del ciclo di vita (LCA) è una metodologia scientifica che quantifica e valuta gli impatti di un servizio o prodotto lungo tutte le fasi di vita. Si può partire dall'estrazione delle materie prime (cradle) o dalle fasi di produzione (gate-cancello della fabbrica), fino ad arrivare alla fine della produzione (gate), alla fine vita (grave), o tenere conto del riciclo e quindi del ritorno del prodotto nel ciclo (to cradle). La LCA è un'analisi complessa, ma sempre più importante per le aziende per poter migliorare le varie fasi produttive, dal punto di vista non solo ambientale ma anche per risparmiare risorse.
Quindi: quali sono gli obiettivi, le fasi, e le applicazioni della LCA? Come effettuare una analisi LCA? Quali strumenti informatici utilizzare?
Vinitaly 2013: la filiera vitivinicola fra biologico, sostenibilità ambiental...ccpbsrl
All’interno di Vinitaly 2013, CCPB e Certiquality presentano un convegno sulla filiera vitivinicola. Martedì 9 aprile, ore 10, nella Sala Respighi, primo piano del Palaexpo di Verona Fiere. Tema centrale come il metodo biologico, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale concorrono e lavorano insieme nella produzione del vino.
Le relazioni di:
Ettore Capri, Centro di ricerca per lo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza, presenta una relazione sugli “Uno, cento, mille modelli di sviluppo sostenibile”
Giorgio Ragaglini e Simona Bosco, Land Lab. Scuola Superiore di S. Anna – Pisa, illustrano le “Analisi della sostenibilità ambientale della filiera di produzione del vino”
Santina Modafferi, Certiquality, descrive il “Certificare la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale: i benefici”
Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea, CCPB, parlano del “Certificare il biologico e la sostenibilità: due modelli per uno stesso obiettivo”
Stefano Tagliavini, SCAM SpA – Modena, interviene sulla “Sostenibilità e valorizzazione della filiera vitivinicola: il percorso EPD di SCAM”.
Oltre la gestione ed il rispetto delle obbligatorietà ambientali, lo sviluppo sostenibile è quel modello di sviluppo che soddisfa le esigenze non solo del mercato ma dell'ambiente di chi lo circonda, le certificazioni ambientali a supporto quindi dello sviluppo sostenibile dell'azienda.
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
Stefano Alini; Irma Cavallotti; Edoardo Bollati; Filippo Servalli
RadiciGroup; ICA
Rimini, 6 Novembre 2014
Strumenti per la valutazione della sostenibilità di prodotti/processi: environmental and social LCA, life cycle costing, environmental footprint, carbon & water footprint, energy, MFA
I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento IS...Geosolution Srl
Per la prevenzione dell’inquinamento è necessario, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei processi gestionali e decisionali delle imprese, operando a monte del processo produttivo.
È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le attività produttive e il loro impatto sull'ambiente al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata, che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale.
Le slide presentano una serie di semplici strumenti per le PMI finalizzati ad analizzare il processo produttivo e a misurare il livello di circolarità, con l’obiettivo di evidenziare le aree e le azioni di miglioramento da attuare per ottimizzare i risultati aziendali
In particolare è stato presentato CircolUP: lo strumento operativo, specifico per il settore del largo consumo, sviluppato Scuola Superiore Sant’Anna per aiutare ogni azienda a misurare il livello di circolarità in tutto il ciclo di vita del prodotto e per facilitare l'implementazione di modelli economici circolari. Lo strumento è stato personalizzato per i settori: Food and beverage, Retail, Home and personal care, Birrificio, Multinazionale del settore energetico, Conciario, Tessile.
Turismo.
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
ISO 14001 versione 2015: cosa cambia per le aziende? Il webinar gratuito di I...Igeam
Il 15 settembre 2018 è il termine ultimo per adeguare la certificazione del sistema di gestione ambientale, norma ISO 14001 versione 2015, che andrà a sostituire la ISO 14001 versione 2004. Le aziende e gli enti che non dovessero compiere la transizione alla nuova ISO 14001 versione 2015 entro la data indicata saranno costrette a ripristinare la certificazione ISO 14001 praticamente da zero.
Nella pratica questo significherebbe dover affrontare e gestire un nuovo processo di certificazione, sostenendo costi molto più elevati.
Al tempo stesso, se è vero che la ISO 14001 non è una norma obbligatoria, è fondamentale ricordare che ottenere la certificazione alle nuove norme ISO costituisce un enorme vantaggio per le organizzazioni, sia pubbliche che private. Infatti, la ISO 14001 consente alle aziende di certificare, di fronte ai propri clienti e a quelli potenziali, i propri standard di eccellenza per quanto riguarda la sostenibilità ambientale delle attività produttive.
Ma in concreto, con la nuova ISO 14001 versione 2015 cosa cambia per le aziende?
Il webinar organizzato da Igeam si pone l’obiettivo di rispondere a questa domanda, offrendo gli strumenti concreti per approfondire gli aspetti innovativi della nuova ISO 14001.
La scadenza per implementare e adeguare il sistema di gestione ambientale è sempre più vicina.
INTERVENGONO
Ing. Sergio Bartolo
Specialista ambientale – Business Developer & Proposal Manager presso Igeam S.r.l.
Ing. Marco Zaccheroni
Sistemista ambientale – Lead Auditor ambientale
Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricolturaccpbsrl
Scam ha organizzato il convegno "Sostenibilità e Valorizzazione delle filiere Agricole: prospettive e sfide future". Scam produce fertilizzanti organo-minerali, distinguendosi per la ricerca di "un'agricoltura virtuosa e di qualità".
Qui sotto la relazione di Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, che ha proposto una definizione di sostenibilità in agricoltura e i modi in cui raggiungerla, tra questi i servizi di certificazione ambientale.
Oltre la gestione ed il rispetto delle obbligatorietà ambientali, lo sviluppo sostenibile è quel modello di sviluppo che soddisfa le esigenze non solo del mercato ma dell'ambiente di chi lo circonda, le certificazioni ambientali a supporto quindi dello sviluppo sostenibile dell'azienda.
La Sperimentazione della Metodologia PEF (Product Environmental Footprint) pe...RadiciGroup
Stefano Alini; Irma Cavallotti; Edoardo Bollati; Filippo Servalli
RadiciGroup; ICA
Rimini, 6 Novembre 2014
Strumenti per la valutazione della sostenibilità di prodotti/processi: environmental and social LCA, life cycle costing, environmental footprint, carbon & water footprint, energy, MFA
I Sistemi di Gestione Ambientale e la normativa volontaria di riferimento IS...Geosolution Srl
Per la prevenzione dell’inquinamento è necessario, fermo restando il rispetto dei limiti imposti dalla regolamentazione diretta, inserire la variabile ambientale nei processi gestionali e decisionali delle imprese, operando a monte del processo produttivo.
È in quest’ottica che si inseriscono i sistemi di gestione ambientale, strumenti volontari che consentono alle imprese di gestire i rapporti che intercorrono tra le attività produttive e il loro impatto sull'ambiente al fine del miglioramento continuo delle prestazioni ambientali.
Al presente sono in vigore normative volontarie sia di origine pubblica che privata, che forniscono alle organizzazioni (imprese, società di servizi, enti pubblici) le basi per l’allestimento di efficaci sistemi di gestione ambientale.
Le slide presentano una serie di semplici strumenti per le PMI finalizzati ad analizzare il processo produttivo e a misurare il livello di circolarità, con l’obiettivo di evidenziare le aree e le azioni di miglioramento da attuare per ottimizzare i risultati aziendali
In particolare è stato presentato CircolUP: lo strumento operativo, specifico per il settore del largo consumo, sviluppato Scuola Superiore Sant’Anna per aiutare ogni azienda a misurare il livello di circolarità in tutto il ciclo di vita del prodotto e per facilitare l'implementazione di modelli economici circolari. Lo strumento è stato personalizzato per i settori: Food and beverage, Retail, Home and personal care, Birrificio, Multinazionale del settore energetico, Conciario, Tessile.
Turismo.
Le slides sono state presentate durante un webinar che si inserisce all'interno del Progetto Ambiente organizzato da Fondazione ISI in collaborazione con Unioncamere Toscana e la Scuola Superiore Sant'Anna dedicato all'economia circolare
ISO 14001 versione 2015: cosa cambia per le aziende? Il webinar gratuito di I...Igeam
Il 15 settembre 2018 è il termine ultimo per adeguare la certificazione del sistema di gestione ambientale, norma ISO 14001 versione 2015, che andrà a sostituire la ISO 14001 versione 2004. Le aziende e gli enti che non dovessero compiere la transizione alla nuova ISO 14001 versione 2015 entro la data indicata saranno costrette a ripristinare la certificazione ISO 14001 praticamente da zero.
Nella pratica questo significherebbe dover affrontare e gestire un nuovo processo di certificazione, sostenendo costi molto più elevati.
Al tempo stesso, se è vero che la ISO 14001 non è una norma obbligatoria, è fondamentale ricordare che ottenere la certificazione alle nuove norme ISO costituisce un enorme vantaggio per le organizzazioni, sia pubbliche che private. Infatti, la ISO 14001 consente alle aziende di certificare, di fronte ai propri clienti e a quelli potenziali, i propri standard di eccellenza per quanto riguarda la sostenibilità ambientale delle attività produttive.
Ma in concreto, con la nuova ISO 14001 versione 2015 cosa cambia per le aziende?
Il webinar organizzato da Igeam si pone l’obiettivo di rispondere a questa domanda, offrendo gli strumenti concreti per approfondire gli aspetti innovativi della nuova ISO 14001.
La scadenza per implementare e adeguare il sistema di gestione ambientale è sempre più vicina.
INTERVENGONO
Ing. Sergio Bartolo
Specialista ambientale – Business Developer & Proposal Manager presso Igeam S.r.l.
Ing. Marco Zaccheroni
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Valutazione e certificazione della prestazione ambientale in agricolturaccpbsrl
Scam ha organizzato il convegno "Sostenibilità e Valorizzazione delle filiere Agricole: prospettive e sfide future". Scam produce fertilizzanti organo-minerali, distinguendosi per la ricerca di "un'agricoltura virtuosa e di qualità".
Qui sotto la relazione di Fabrizio Piva, amministratore delegato CCPB, che ha proposto una definizione di sostenibilità in agricoltura e i modi in cui raggiungerla, tra questi i servizi di certificazione ambientale.
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2. DEFINIZION
E
“L’LCA è un processo che
permette di valutare gli impatti
ambientali associati ad un
prodotto, processo o attività,
attraverso l’identificazione e la
quantificazione dei consumi di
materia, energia ed emissioni
nell’ambiente e l’identificazione
e la valutazione delle
opportunità per diminuire
questi impatti.”
“SETAC”
Society of Environmental Toxicology and
Chemistry
[1993]
3. DEFINIZION
E
L’analisi riguarda l’intero ciclo
di vita del prodotto
(“dalla culla alla tomba”):
dall’estrazione e trattamento
delle materie prime, alla
produzione, trasporto e
distribuzione del prodotto, al
suo uso, riuso e
manutenzione, fino al riciclo
ed alla collocazione finale del
prodotto dopo l’uso.
“SETAC”
Society of Environmental Toxicology and
Chemistry
[1993]
4. DEFINIZION
E
Life Cycle Assessment (in italiano
"valutazione del ciclo di vita", conosciuto
anche con la sigla LCA) è un metodo che
valuta un insieme di interazioni che
un prodotto o un servizio ha con l'ambiente e
l'impatto ambientale (positivo o negativo) che
scaturisce da tali interazioni.
Nella sua forma più completa, il Life Cycle
Assessment considera l'intero ciclo di vita,
includendo quindi le fasi di preproduzione
(quindi anche estrazione e lavorazione delle
materie prime), produzione, distribuzione,
uso(quindi anche riuso e manutenzione),
riciclaggio e dismissione finale.
La procedura LCA è standardizzata a livello
internazionale dalle norme ISO
14040 (Gestione ambientale, Valutazione del
ciclo di vita, Principi e quadro di riferimento)
e ISO 14044 (Valutazione del ciclo di vita,
Definizione e Linee guida).
5. Il Life Cycle Assessment (Valutazione del Ciclo
di Vita) rappresenta uno degli strumenti
fondamentali per l’attuazione di una Politica
Integrata dei Prodotti, nonché il principale
strumento operativo del “Life Cycle Thinking”: si
tratta di un metodo oggettivo di valutazione e
quantificazione dei carichi energetici ed
ambientali e degli impatti potenziali associati ad
un prodotto/processo/attività lungo l’intero ciclo
di vita, dall’acquisizione delle materie prime al
fine vita (“dalla Culla alla Tomba”).
6. La rilevanza di tale tecnica risiede
principalmente nel suo approccio
innovativo che consiste nel valutare tutte
le fasi di un processo produttivo come
correlate e dipendenti.
7. Tra gli strumenti nati per l’analisi di sistemi
industriali l’LCA ha assunto un ruolo
preminente ed è in forte espansione a
livello nazionale ed internazionale.
8. A livello internazionale la metodologia
LCA è regolamentata dalle norme ISO
della serie 14040’s in base alle quali uno
studio di valutazione del ciclo di vita
9. - definizione dell’obiettivo e del campo di
applicazione dell’analisi (ISO 14041)
- compilazione di un inventario degli input
e degli output di un determinato sistema
(ISO 14041)
- valutazione del potenziale impatto
ambientale correlato a tali input ed output
(ISO 14042)
- l’interpretazione dei risultati (ISO 14043)
10. A livello europeo l’importanza strategica dell’adozione
della metodologia LCA come strumento di base e
scientificamente adatto all’identificazione di aspetti
ambientali significativi è espressa chiaramente
all’interno del Libro Verde COM 2001/68/CE e della
COM 2003/302/CE sulla Politica Integrata dei Prodotti,
ed è suggerita, almeno in maniera indiretta, anche
all’interno dei Regolamenti Europei: EMAS (Reg.
1221/2009) ed Ecolabel (Reg. 61/2010).
11. L’LCA rappresenta un supporto fondamentale
allo sviluppo di schemi di Etichettatura
Ambientale: nella definizione dei criteri
ambientali di riferimento per un dato gruppo di
prodotti (etichette ecologiche di tipo I: Ecolabel),
o come principale strumento atto ad ottenere
una Dichiarazione Ambientale di Prodotto:
DAP (etichetta ecologica di tipo III).
13. Uno studio dettagliato di LCA può risultare a costoso (in
termini economici e di tempo) e complesso da eseguirsi (si
deve acquisire una notevole quantità di dati ambientali
durante ogni fase del ciclo di vita, e si devono conoscere in
modo approfondito sia gli aspetti metodologici
standardizzati della metodologia che gli strumenti di
supporto quali software e banche dati).
Pertanto si stanno sempre più sviluppando strumenti di
“LCA semplificata” che consentano una verifica immediata
del ciclo di vita dei prodotti anche a coloro che non
possiedono tutte le competenze e le risorse necessarie per
realizzare uno studio dettagliato.
14. Per la buona riuscita di uno studio di LCA è di
fondamentale importanza la disponibilità di dati
attendibili.
Per tale ragione sia in campo europeo che
internazionale si sta cercando di favorire
l’accessibilità, la disponibilità e lo scambio gratuito
e libero di dati LCA attraverso lo sviluppo di
Banche Dati pubbliche, protette, compatibili,
trasparenti ed accreditate.
15. In accordo con le norme ISO 14040 e 14044, il Life Cycle
Assessment viene suddiviso in quattro fasi di valutazione
Definizione degli obiettivi e del campo d'applicazione:
scopo dello studio
unità funzionale
confini del sistema
categorie dei dati
criteri di inclusione ed esclusione di input del sistema
requisiti di qualità dei dati
Analisi di inventario del ciclo di vita (LCI, in inglese Life Cycle Inventory):
raccolta dati
procedimenti di calcolo
allocazione
Valutazione dell'impatto del ciclo di vita (LCIA, in inglese Life Cycle Impact
Assessment):
classificazione
caratterizzazione
normalizzazione
ponderazione
Interpretazione:
analisi di sensitività
analisi della qualità dei dati
comparazione dei dati con gli obiettivi dello studio
16. Obiettivi e scopi dell’ LCA
La LCA (come definito nella norma ISO 14040)
considera gli impatti ambientali del caso esaminato nei
confronti della salute umana, della qualità
dell'ecosistema e dell'impoverimento delle risorse,
considerando inoltre gli impatti di
carattere economico e sociale.
Gli obiettivi dell'LCA sono quelli di definire un quadro
completo delle interazioni con l'ambiente di un
prodotto o di un servizio, contribuendo a comprendere
le conseguenze ambientali direttamente o
indirettamente causate e quindi dare a chi ha potere
decisionale le informazioni necessarie per definire i
comportamenti e gli effetti ambientali di un'attività e
identificare le opportunità di miglioramento al fine di
raggiungere le migliori soluzioni per intervenire sulle
condizioni ambientali.