SlideShare a Scribd company logo
29IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 373, marzo 2017
Musei
Castel Sant’Angelo. Monumento spettacolare, Pinacoteca modesta	
VOTO MEDIO: 5,5
Castel Sant’Angelo, uno dei monumenti più famosi di Roma, è Museo Nazionale dal 1925. Sulla riva del Tevere, di fronte a San
Pietro, è il quinto museo più visitato d’Italia. Nello straordinario edificio, costruito sull’ex mausoleo di Adriano, si visitano i sette
livelli della struttura, dalle fondamenta romane agli appartamenti papali ricchi di affreschi cinquecenteschi e dipinti (opere di Luca
Signorelli, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Carlo Crivelli). La principale attrazione dei turisti è però il castello stesso con cortili, cappel-
le, rampe e sculture romane, bastioni, urne, armerie, prigioni, appartamenti rinascimentali, logge e, a ogni lato, splendidi panorami
sulla capitale. Oltre al percorso normale è possibile visitare il «castello segreto» con il celebre «passetto»: 800 metri che collegano
il castello al Vaticano (spesso è chiuso, ènecessario informarsi). Visitatori 1.234.443 nel 2016. Visita: 15 gennaio 2017.
LA SEDE	 VOTO: 8
Il mausoleo fu costruito come tomba
dell’imperatore Adriano nel II secolo.
Dal Quattrocento trasformato in for-
tezza e quindi residenza dei papi. Con
bastioni e nuove cinte murarie costruiti
nei secoli successivi fino all’Unità d’I-
talia, fu poi caserma e carcere fino al
1901. Riassume la storia della città,
della sua vita politica e culturale. Il
museo vero e proprio è in pochi am-
bienti, soprattutto al V e VI livello, nelle
sale papali affrescate, restaurate nel
2008. Niente condizionamento: fredde
d’inverno e torride d’estate. Ogni am-
biente è collegato con spazi esterni e
loggiati all’aperto. Solo in parte acces-
sibile ai disabili motori. Cartelli metto-
no in guardia: pavimentazioni antiche a
volte sconnesse.
L’ACCESSO	 VOTO: 5
Biglietteria efficiente per un flusso
sempre notevole di visitatori. Mancano
dépliant e piantine, le indicazioni lungo
il percorso sono poco chiare. Niente
audioguide né altro materiale didatti-
co sul museo. Guardaroba a chiave (2
euro recuperabili). Ingresso 10 euro,
che aumentano durante le frequenti
124esima pagella dei Musei italiani a cura di Tina Lepri
mostre. Con Roma Pass (38 euro valido
72 ore) primi due musei gratis, scon-
ti per gli altri e mezzi pubblici gratuiti.
Aperto tutti i giorni 9-19.30. Nelle sale
mancano sedute per il riposo. Sito inter-
net ufficiale discreto (ma uno dei numeri
telefonici indicati è inesistente). Per in-
formarsi: 060608.
LA VISIBILITÀ	 VOTO: 7
Difficile valutarla nel suo complesso. Le
strutture antiche sono magnifiche. Tutto
visitabile, con pannelli didattici anche in
inglese, ma le sale dei piani che ospita-
no le opere d’arte soffrono di un allesti-
mento sommario e scarsa chiarezza del
percorso. Mancano schermi multimedia-
li e sussidi video. Povere le stanze delle
armerie pontificie.
L’ILLUMINAZIONE	 VOTO: 5
Carente nelle grandi sale degli apparta-
menti papali, come nella Sala Paolina e
in quella di Amore e Psiche. Luci rivolte
al soffitto o abbaglianti sui visitatori. Me-
glio nella Sala dell’Adrianeo con ottimi
spot su Luca Signorelli («Madonna con
Bambino»), Dosso Dossi e Poussin.
CUSTODI E SICUREZZA	 VOTO: 4
Inaudita la mancanza totale di controlli
all’ingresso. Siamo nel cuore di Roma
a due passi da San Pietro. Pochissimi
custodi nelle sale si proteggono dal
freddo accanto a piccoli radiatori elet-
trici. Videosorveglianza.
LA TOILETTE	 VOTO: 9
Numerose, ben tenute a ogni piano,
comprese quelle per disabili. Asciuga-
mani elettrici e lavandini anche nelle
singole toilette. Nessun fasciatoio.
IL BOOKSHOP	 VOTO: 0
Esisteva, ma è chiuso da tempo in atte-
sa di un nuovo concessionario.
L’ASCENSORE	 VOTO: 3
Molte scale e percorsi in salita. L’a-
scensore è nuovo, ma chiuso e desti-
nato solo ai dipendenti, non ai visita-
tori. Nessun cartello d’avviso; i custodi
spiegano che è «disponibile solo su
richiesta motivata».
LA CAFFETTERIA	 VOTO: 9
All’ultimo piano, con vista fantastica.
Piccola, ma con tanti tavolini all’ester-
no. Pasti caldi: primi piatti a 9,50-11
euro, pizza 7, buona varietà di panini
e fette di torta da 3 a 4,50 euro. Caffè
2,50, birra alla spina 5-7 euro.
Sotto, la
sede negli ex
Seccatoi del
tabacco; a
lato, «Saffo»,
litografia del
1973-76, e
«Combustione
5», acquaforte
e acquatinta
del 1965
Città di Castello
Percorso
parallelo
per la grafica
di Burri
Altri 4mila metri
quadrati nella nuova
sezione della Fondazione
Palazzo Albizzini
Collezione Burri
Città di Castello (Pg). «La forma è sovrana.
La materia, senza cessare di essere e di pre-
sentarsi come tale, sembra secernere la pro-
pria forma. Questo è il nodo decisivo e nevral-
gico dell’arte di Burri: il nodo filosofico, se si
vuole». Lo scriveva Massimo Carboni nel
suo libro Non vedi niente lì? (Castelvecchi,
1999) riferendosi ai cellotex di Alberto
Burri. L’appunto potrebbe applicarsi di
peso anche alle incisioni, alle litografie,
alle serigrafie dell’artista di Città di Ca-
stello: è altrettanto valido. Ed è all’ope-
ra grafica di Burri che la Fondazione
Palazzo Albizzini Collezione Burri
riserva una nuova sezione nei vasti spa-
zi recentemente riadattati sotto il livel-
lo del suolo negli ex Seccatoi del ta-
bacco. L’istituto presieduto da Bruno
Corà inaugura queste sale il 12 marzo,
a 102 anni esatti dalla nascita dell’ar-
tista. Si aggiungono così quattromila
metri quadrati di superficie espositiva
permanente superando un totale di ol-
tre 11mila metri quadri e il numero
di 500 opere in mostra negli ex silos e
nel corpo dell’edificio principale, oltre
che a Palazzo Albizzini nel centro stori-
co. Per chi conosce questi spazi appena
fuori le mura, la grafica va a collocarsi
nelle sale che hanno ospitato la notevo-
le mostra terminata a gennaio «Burri.
Lo Spazio di Materia / tra Europa e Usa».
Una «Combustione» del 1965 è un’inci-
sione su pregiata carta Fabriano Rosa-
spina; un «Cretto bianco» è datato 1971;
una serigrafia e foglia d’oro del 1994
richiama al contempo i fondi oro e le
pale d’altare astraendole in forme pure;
ha linee nette e taglienti una serigrafia
lavorata dalla Cartiera Moulins de Lar-
roque et Pombié del 1993; un’astrazio-
ne multicolore datata 1973-76 diventa
perfino Pop art, scandita com’è da cam-
piture rosse, verdi, azzurre, gialle, nere.
Sono alcune delle opere esposte per le
quali Burri si avvalse di stampatori abili
e raffinati e che ribadiscono la sua vo-
lontà di provare nuove forme e combi-
nazioni da elaborare poi in lunghi cicli
ricchi di variazioni sul tema.
L’attività grafica di Burri, ricorda la Fon-
dazione, iniziò nel 1950 per concludersi
nel 1994, l’anno prima della morte. E
Corà ci tiene a osservare che qui «par-
lare di grafica non significa parlare di una
produzione minore rispetto ai dipinti, ma sol-
tanto di una modalità artistica diversa e pa-
rallela, nella concezione e nell’esecuzione. An-
che nella grafica Burri ha cercato di superare
sfide tecniche e di spingere i confini sia degli
strumenti che dei materiali utilizzati. Con
esiti di interesse straordinario, come le opere
esposte confermano». q Stefano Miliani
Michelangelo Buonarroti, «Groupe de qua-
tre figures debout et un drapé», Chantilly,
Musée Condé
Guigon rivoluziona il Museo Picasso
Barcellona (Spagna). «Non sopporto chi organizza una mostra
solo per illustrare il suo discorso filosofico. È una mancanza
di rispetto per le opere e per il pubblico, il discorso deve
scaturire dalle opere». Lo afferma Emmanuel Guigon (nella
foto), direttore del Museo Picasso di Barcellona, nel primo
incontro con la stampa da quando, lo scorso ottobre, ha
assunto la carica (cfr. n. 369, nov. ’16, p. 6). Quattro mesi
dopo essere atterrato in un museo destabilizzato dalle
tensioni tra i lavoratori e il suo predecessore Bernardo
Laniado-Romero, che non è riuscito a frenare la china
discendente del centro sempre meno presente nel dibattito
internazionale, Guigon è pronto per rivelare i suoi progetti. «Dobbiamo cambiare
l’immagine del museo, moltiplicare le mostre, le attività, i pubblici e trasformarlo in un
centro di studi picassiani, in cui si generano nuove idee e ricerche che si diffondono
per il mondo», assicura il direttore, lasciando intendere che l’epoca del basso profilo
e delle poche ambizioni è finita. Il museo vuole ritornare agli onori delle cronache
e non solo per essere il più visitato di Barcellona (dopo quello del Barça, la gloria
calcistica cittadina). «Non si tratta solo di essere conosciuti, ma riconosciuti. Il museo
di Barcellona è molto singolare. È il primo e l’unico creato quando Picasso era ancora
vivo e con il suo appoggio. Ha la collezione più importante di opere giovanili e del
periodo del Quatre Gats e la serie de “Las Meninas”. Siamo indispensabili per spiegare
l’evoluzione di Picasso», continua Guigon. In attesa di presentare il nuovo allestimento
della collezione permanente, che modificherà radicalmente quello attuale nell’antico
Palau Berenguer d’Aguilar, Guigon inaugura il 17 marzo la sua prima mostra «Picasso.
Ritratti» (fino al 25 giugno), in collaborazione con la National Gallery di Londra.
Seguiranno una rassegna su Picasso nella Barcellona del 1917, il periodo dei
Balletti Russi di Diaghilev e una mostra sul soggiorno barcellonese di Arthur Cravan,
avventuriero, poeta, pugile e precursore del Dadaismo. Oltre al nuovo allestimento
della collezione e alla produzione di mostre temporanee, Guigon ha in programma
un aggiornamento interattivo degli apparati didattici, la creazione di una nuova sala
dedicata ai progetti più sperimentali e tecnologici, la traduzione dell’opera poetica
di Picasso e la pubblicazione di una rivista internazionale monografica annuale per
divulgare gli studi realizzati a Barcellona. Per farlo avrà a sua disposizione 10 milioni
di euro, otto dei quali servono per il funzionamento ordinario del museo. «Dobbiamo
trovare nuove vie di finanziamento se vogliamo ricominciare a comprare. Intanto
abbiamo acquistato due libri d’artista di Picasso, vere rarità da superbibliofilo», si lascia
scappare preso dall’entusiasmo. E poi vuole rinnovare l’alleanza con la famiglia
Picasso e chiedere prestiti a lungo termine a Pepe Serra, attuale direttore del Museo
Nacional de Arte de Cataluña (Mnac), già a capo del Picasso dal 2006 al 2011. Il suo
entusiasmo è contagioso. È naturale pensare che sarà lui il leader della rete di musei
Picasso (Barcellona, Parigi, Malaga, Antibes e il Graphikmuseum Picasso di Münster,
in Germania, dedicato alla grafica) che firmeranno a breve un accordo, non solo per
facilitare i prestiti e coprodurre mostre, ma anche per condividere le banche dati, gli
strumenti informatici e soprattutto la metodologia di studio e ricerca. q Roberta Bosco
A Chantilly i disegni del
Grand Condé (e non solo)
Chantilly (Francia). Dal 24 marzo, il Domai-
ne de Chantilly (nella foto in alto) aprirà al
pubblico il nuovo Gabinetto di Arti Grafi-
che, che esporrà secondo le più moderne
tecnologie di conservazione le raccolte del
Musée Condé, composte da oltre quattromila disegni, cinquemila stampe e 1.900
fotografie. Situate al piano terreno del Petit Château Renaissance e per la prima volta
offerte alla fruizione pubblica, le cinque sale facevano parte degli appartamenti in
cui il duca d’Aumale accoglieva i genitori e gli ospiti più illustri. Per quanto si trovino
nel nucleo più antico del Domaine de Chantilly, costruito da Jean Bullant per Anne
de Montmorency nel 1557-58 e modificato da Mansart nel XVII secolo per il Grand
Condé, le sale presentano oggi decorazioni ottocentesche, integralmente restaurate
sotto la direzione di Pierre-Antoine Gatier, architetto capo dei monumenti storici. Il pro-
getto museografico si deve invece all’architetto Davide Sicilia. Le straordinarie raccolte,
esposte a rotazione secondo mostre monografiche che cambieranno 3 volte all’anno,
comprendono opere dei maggiori artisti francesi, italiani e nordici dal Rinascimento
al XIX secolo (tra cui Raffaello, Michelangelo, Dürer, Rubens, Clouet, Rembrandt e
Poussin) collezionate da Enrico d’Orléans duca d’Aumale, figlio del re Luigi Filippo, che
nel 1884 le donò all’Institut de France insieme ai magnifici possedimenti di Chantilly.
La collezione di disegni presenta anche interessanti testimonianze dell’Orientalismo
ottocentesco, tra cui uno dei sette libri dei viaggi in Marocco di Delacroix, e il celebre
fondo Clouet de Chantilly: 366 ritratti cinquecenteschi disegnati a tre colori da Jean e
François Clouet, appartenuti a Caterina de’ Medici e per la maggior parte acquistati dal
duca d’Aumale nel 1889, che rendono oggi la collezione francese il più importante mu-
seo del mondo per il disegno e il ritratto dal XVI secolo in poi. Enrico d’Orléans raccolse
anche un affascinante nucleo a tema architettonico e paesaggistico, tra cui le 200
vedute di Parigi dei Marot. Il meno conosciuto fondo fotografico testimonia soprattutto
l’opera dei «Primitifs». La mostra inaugurale è dedicata all’arte italiana: dal 21 marzo
al 20 agosto le nuove sale ospitano «Bellini, Michelangelo, Parmigianino. La fioritura
del disegno nel Rinascimento», curata dal conservatore Mathieu Deldicque con Astrid
Grange. La mostra propone un viaggio nella pittura cinquecentesca tra Venezia e Firen-
ze, testimoniando grazie a 45 eccezionali opere lo sfaccettato panorama antecedente
alla Maniera. Nella foto, un foglio di Michelangelo. q Elena Franzoia
©Riproduzioneriservata

More Related Content

What's hot

Il Romanico. Caratteri generali
Il Romanico. Caratteri generaliIl Romanico. Caratteri generali
Il Romanico. Caratteri generalialessandra cocchi
 
Michelangelo la vita di michelangelo - napoli
Michelangelo   la vita di michelangelo -  napoliMichelangelo   la vita di michelangelo -  napoli
Michelangelo la vita di michelangelo - napoliMetamorfosi
 
Fare sistema in Alta Irpinia
Fare sistema in Alta IrpiniaFare sistema in Alta Irpinia
Fare sistema in Alta IrpiniaAntonio Iannece
 
Raffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuità
Raffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuitàRaffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuità
Raffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuitàAlessandro Bogliolo
 
Vita di Michelangelo - Napoli
Vita di Michelangelo -  NapoliVita di Michelangelo -  Napoli
Vita di Michelangelo - Napoliguest45f9d4
 
Raffaello2020 MOOC - Raffaello, casa e bottega
Raffaello2020 MOOC - Raffaello, casa e bottegaRaffaello2020 MOOC - Raffaello, casa e bottega
Raffaello2020 MOOC - Raffaello, casa e bottegaAlessandro Bogliolo
 
Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesi
Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesiRaffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesi
Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesiAlessandro Bogliolo
 
Raffaello2020 MOOC - Tra disegno e pittura
Raffaello2020 MOOC - Tra disegno e pitturaRaffaello2020 MOOC - Tra disegno e pittura
Raffaello2020 MOOC - Tra disegno e pitturaAlessandro Bogliolo
 
La Gypsoteca ISA di Calitri, un museo dei gessi in Alta Irpinia
La Gypsoteca ISA di Calitri, un museo dei gessi in Alta IrpiniaLa Gypsoteca ISA di Calitri, un museo dei gessi in Alta Irpinia
La Gypsoteca ISA di Calitri, un museo dei gessi in Alta IrpiniaAntonio Iannece
 
Wunderkammern. Collezioni di antichità e meraviglie
Wunderkammern. Collezioni di antichità e meraviglieWunderkammern. Collezioni di antichità e meraviglie
Wunderkammern. Collezioni di antichità e meraviglieGiuliano Cianfrocca
 
Ritorniamo al MANN di Felice
Ritorniamo al MANN  di Felice Ritorniamo al MANN  di Felice
Ritorniamo al MANN di Felice NewMediARTscuola
 

What's hot (20)

Principali siti artistici di Milano. Relazione dotts.sa Carioni - Parte I
Principali siti artistici di Milano. Relazione dotts.sa Carioni - Parte IPrincipali siti artistici di Milano. Relazione dotts.sa Carioni - Parte I
Principali siti artistici di Milano. Relazione dotts.sa Carioni - Parte I
 
10 arte gotica
10 arte gotica10 arte gotica
10 arte gotica
 
Lorenzo Ghiberti
 Lorenzo Ghiberti Lorenzo Ghiberti
Lorenzo Ghiberti
 
Archeologia17 10-11
Archeologia17 10-11Archeologia17 10-11
Archeologia17 10-11
 
Il Romanico. Caratteri generali
Il Romanico. Caratteri generaliIl Romanico. Caratteri generali
Il Romanico. Caratteri generali
 
Principali siti artistici di Milano. Relazione dottssa carioni seconda parte
Principali siti artistici di Milano. Relazione dottssa carioni seconda partePrincipali siti artistici di Milano. Relazione dottssa carioni seconda parte
Principali siti artistici di Milano. Relazione dottssa carioni seconda parte
 
Michelangelo la vita di michelangelo - napoli
Michelangelo   la vita di michelangelo -  napoliMichelangelo   la vita di michelangelo -  napoli
Michelangelo la vita di michelangelo - napoli
 
Fare sistema in Alta Irpinia
Fare sistema in Alta IrpiniaFare sistema in Alta Irpinia
Fare sistema in Alta Irpinia
 
Raffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuità
Raffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuitàRaffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuità
Raffaello2020 MOOC - Raffaello e le Stanze: innovazione e continuità
 
Vita di Michelangelo - Napoli
Vita di Michelangelo -  NapoliVita di Michelangelo -  Napoli
Vita di Michelangelo - Napoli
 
Lorenzo Ghiberti
Lorenzo GhibertiLorenzo Ghiberti
Lorenzo Ghiberti
 
Raffaello2020 MOOC - Raffaello, casa e bottega
Raffaello2020 MOOC - Raffaello, casa e bottegaRaffaello2020 MOOC - Raffaello, casa e bottega
Raffaello2020 MOOC - Raffaello, casa e bottega
 
Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesi
Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesiRaffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesi
Raffaello2020 MOOC - Vita e opere di Raffaello, in sintesi
 
Raffaello2020 MOOC - Tra disegno e pittura
Raffaello2020 MOOC - Tra disegno e pitturaRaffaello2020 MOOC - Tra disegno e pittura
Raffaello2020 MOOC - Tra disegno e pittura
 
Architetture Neoclassiche
Architetture NeoclassicheArchitetture Neoclassiche
Architetture Neoclassiche
 
La Gypsoteca ISA di Calitri, un museo dei gessi in Alta Irpinia
La Gypsoteca ISA di Calitri, un museo dei gessi in Alta IrpiniaLa Gypsoteca ISA di Calitri, un museo dei gessi in Alta Irpinia
La Gypsoteca ISA di Calitri, un museo dei gessi in Alta Irpinia
 
Wunderkammern
WunderkammernWunderkammern
Wunderkammern
 
Wunderkammern. Collezioni di antichità e meraviglie
Wunderkammern. Collezioni di antichità e meraviglieWunderkammern. Collezioni di antichità e meraviglie
Wunderkammern. Collezioni di antichità e meraviglie
 
Ritorniamo al MANN di Felice
Ritorniamo al MANN  di Felice Ritorniamo al MANN  di Felice
Ritorniamo al MANN di Felice
 
Ghotic Art
Ghotic ArtGhotic Art
Ghotic Art
 

Similar to Guigon rivoluziona il Museo Picasso - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.29

Il Prado all’esperto di Rinascimento italiano
Il Prado all’esperto di Rinascimento italianoIl Prado all’esperto di Rinascimento italiano
Il Prado all’esperto di Rinascimento italianoRoberta Bosco
 
Quattro mostre dopo la lunga attesa - Il Giornale dell'Arte n.376, Giugno 201...
Quattro mostre dopo la lunga attesa - Il Giornale dell'Arte n.376, Giugno 201...Quattro mostre dopo la lunga attesa - Il Giornale dell'Arte n.376, Giugno 201...
Quattro mostre dopo la lunga attesa - Il Giornale dell'Arte n.376, Giugno 201...Roberta Bosco
 
Cs+domenica+1++ottobre+gratuita
Cs+domenica+1++ottobre+gratuitaCs+domenica+1++ottobre+gratuita
Cs+domenica+1++ottobre+gratuitamauvet52
 
Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019
Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019
Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019mauvet52
 
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città della...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città della...2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città della...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città della...Roberta Bosco
 
Domenica 5 novembre gratuita
Domenica 5 novembre gratuitaDomenica 5 novembre gratuita
Domenica 5 novembre gratuitamauvet52
 
C.s. domenica 6 ottobre 2019
C.s. domenica 6 ottobre 2019C.s. domenica 6 ottobre 2019
C.s. domenica 6 ottobre 2019mauvet52
 
Comunicato stampa domenica gratuita 6 gennaio 2019
Comunicato stampa domenica gratuita 6 gennaio 2019Comunicato stampa domenica gratuita 6 gennaio 2019
Comunicato stampa domenica gratuita 6 gennaio 2019mauvet52
 
S. Balestri e M. Saliba - Introduzione al Sistema Museale di Ateneo dell'Univ...
S. Balestri e M. Saliba - Introduzione al Sistema Museale di Ateneo dell'Univ...S. Balestri e M. Saliba - Introduzione al Sistema Museale di Ateneo dell'Univ...
S. Balestri e M. Saliba - Introduzione al Sistema Museale di Ateneo dell'Univ...Camera di Commercio di Pisa
 
Notte delle arti contemporanee 2014 - programma
Notte delle arti contemporanee 2014 - programmaNotte delle arti contemporanee 2014 - programma
Notte delle arti contemporanee 2014 - programmaQuotidiano Piemontese
 
Mostra di Caravaggio alle Scuderie del Quirinale 2010
Mostra di Caravaggio alle Scuderie del Quirinale 2010Mostra di Caravaggio alle Scuderie del Quirinale 2010
Mostra di Caravaggio alle Scuderie del Quirinale 2010Lola32
 
Beato Angelico ai Musei Capitolini 2009
Beato Angelico ai Musei Capitolini 2009Beato Angelico ai Musei Capitolini 2009
Beato Angelico ai Musei Capitolini 2009Lola32
 
Programma Contemporary Art Torino Piemonte 2015-2016
Programma Contemporary Art Torino Piemonte 2015-2016Programma Contemporary Art Torino Piemonte 2015-2016
Programma Contemporary Art Torino Piemonte 2015-2016Quotidiano Piemontese
 
Domenica 3 febbraio 2019
Domenica 3 febbraio 2019Domenica 3 febbraio 2019
Domenica 3 febbraio 2019mauvet52
 
Palazzi di Roma a porte aperte 2017
Palazzi di Roma a porte aperte 2017Palazzi di Roma a porte aperte 2017
Palazzi di Roma a porte aperte 2017mauvet52
 
Esercizi di scrittura chiara/etr per musei
Esercizi di scrittura chiara/etr per museiEsercizi di scrittura chiara/etr per musei
Esercizi di scrittura chiara/etr per museiNicola Rabbi
 
Angela patrono-sandro-botticelli-mostre
Angela patrono-sandro-botticelli-mostreAngela patrono-sandro-botticelli-mostre
Angela patrono-sandro-botticelli-mostreFrattura Scomposta
 

Similar to Guigon rivoluziona il Museo Picasso - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.29 (20)

Il Prado all’esperto di Rinascimento italiano
Il Prado all’esperto di Rinascimento italianoIl Prado all’esperto di Rinascimento italiano
Il Prado all’esperto di Rinascimento italiano
 
Quattro mostre dopo la lunga attesa - Il Giornale dell'Arte n.376, Giugno 201...
Quattro mostre dopo la lunga attesa - Il Giornale dell'Arte n.376, Giugno 201...Quattro mostre dopo la lunga attesa - Il Giornale dell'Arte n.376, Giugno 201...
Quattro mostre dopo la lunga attesa - Il Giornale dell'Arte n.376, Giugno 201...
 
Cs+domenica+1++ottobre+gratuita
Cs+domenica+1++ottobre+gratuitaCs+domenica+1++ottobre+gratuita
Cs+domenica+1++ottobre+gratuita
 
Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019
Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019
Apertura gratuita per i residenti dei Musei Civici il 4/8/2019
 
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città della...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città della...2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città della...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città della...
 
Domenica 5 novembre gratuita
Domenica 5 novembre gratuitaDomenica 5 novembre gratuita
Domenica 5 novembre gratuita
 
C.s. domenica 6 ottobre 2019
C.s. domenica 6 ottobre 2019C.s. domenica 6 ottobre 2019
C.s. domenica 6 ottobre 2019
 
Comunicato stampa domenica gratuita 6 gennaio 2019
Comunicato stampa domenica gratuita 6 gennaio 2019Comunicato stampa domenica gratuita 6 gennaio 2019
Comunicato stampa domenica gratuita 6 gennaio 2019
 
S. Balestri e M. Saliba - Introduzione al Sistema Museale di Ateneo dell'Univ...
S. Balestri e M. Saliba - Introduzione al Sistema Museale di Ateneo dell'Univ...S. Balestri e M. Saliba - Introduzione al Sistema Museale di Ateneo dell'Univ...
S. Balestri e M. Saliba - Introduzione al Sistema Museale di Ateneo dell'Univ...
 
Giornata del contemporaneo
Giornata del contemporaneoGiornata del contemporaneo
Giornata del contemporaneo
 
Notte delle arti contemporanee 2014 - programma
Notte delle arti contemporanee 2014 - programmaNotte delle arti contemporanee 2014 - programma
Notte delle arti contemporanee 2014 - programma
 
Mostra di Caravaggio alle Scuderie del Quirinale 2010
Mostra di Caravaggio alle Scuderie del Quirinale 2010Mostra di Caravaggio alle Scuderie del Quirinale 2010
Mostra di Caravaggio alle Scuderie del Quirinale 2010
 
Beato Angelico ai Musei Capitolini 2009
Beato Angelico ai Musei Capitolini 2009Beato Angelico ai Musei Capitolini 2009
Beato Angelico ai Musei Capitolini 2009
 
Programma Contemporary Art Torino Piemonte 2015-2016
Programma Contemporary Art Torino Piemonte 2015-2016Programma Contemporary Art Torino Piemonte 2015-2016
Programma Contemporary Art Torino Piemonte 2015-2016
 
Domenica 3 febbraio 2019
Domenica 3 febbraio 2019Domenica 3 febbraio 2019
Domenica 3 febbraio 2019
 
Bibliotour Piemonte 2017
Bibliotour Piemonte 2017Bibliotour Piemonte 2017
Bibliotour Piemonte 2017
 
Palazzi di Roma a porte aperte 2017
Palazzi di Roma a porte aperte 2017Palazzi di Roma a porte aperte 2017
Palazzi di Roma a porte aperte 2017
 
Opuscolo contemporaryArt 2017
Opuscolo contemporaryArt 2017 Opuscolo contemporaryArt 2017
Opuscolo contemporaryArt 2017
 
Esercizi di scrittura chiara/etr per musei
Esercizi di scrittura chiara/etr per museiEsercizi di scrittura chiara/etr per musei
Esercizi di scrittura chiara/etr per musei
 
Angela patrono-sandro-botticelli-mostre
Angela patrono-sandro-botticelli-mostreAngela patrono-sandro-botticelli-mostre
Angela patrono-sandro-botticelli-mostre
 

More from Roberta Bosco

El exiliado al revés // Solarmag 04 - 2017
El exiliado al revés // Solarmag 04 - 2017El exiliado al revés // Solarmag 04 - 2017
El exiliado al revés // Solarmag 04 - 2017Roberta Bosco
 
Revelando lo invisible // Solarmag 04 - 2017
Revelando lo invisible // Solarmag 04 - 2017Revelando lo invisible // Solarmag 04 - 2017
Revelando lo invisible // Solarmag 04 - 2017Roberta Bosco
 
"Brotes creativos para un planeta herido" de Roberta Bosco
"Brotes creativos para un planeta herido" de Roberta Bosco"Brotes creativos para un planeta herido" de Roberta Bosco
"Brotes creativos para un planeta herido" de Roberta BoscoRoberta Bosco
 
L’ultimatum di Carmen Thyssen - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.17
L’ultimatum di Carmen Thyssen - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.17L’ultimatum di Carmen Thyssen - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.17
L’ultimatum di Carmen Thyssen - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.17Roberta Bosco
 
EL PAÍS 14 Dec 2016 Paco Cao
EL PAÍS 14 Dec 2016 Paco CaoEL PAÍS 14 Dec 2016 Paco Cao
EL PAÍS 14 Dec 2016 Paco CaoRoberta Bosco
 
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città socia...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città socia...2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città socia...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città socia...Roberta Bosco
 
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La nuova Barce...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La nuova Barce...2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La nuova Barce...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La nuova Barce...Roberta Bosco
 
“Todo un año” 2016 Revista Solarmag 02 p295-p303
“Todo un año” 2016 Revista Solarmag 02 p295-p303“Todo un año” 2016 Revista Solarmag 02 p295-p303
“Todo un año” 2016 Revista Solarmag 02 p295-p303Roberta Bosco
 

More from Roberta Bosco (8)

El exiliado al revés // Solarmag 04 - 2017
El exiliado al revés // Solarmag 04 - 2017El exiliado al revés // Solarmag 04 - 2017
El exiliado al revés // Solarmag 04 - 2017
 
Revelando lo invisible // Solarmag 04 - 2017
Revelando lo invisible // Solarmag 04 - 2017Revelando lo invisible // Solarmag 04 - 2017
Revelando lo invisible // Solarmag 04 - 2017
 
"Brotes creativos para un planeta herido" de Roberta Bosco
"Brotes creativos para un planeta herido" de Roberta Bosco"Brotes creativos para un planeta herido" de Roberta Bosco
"Brotes creativos para un planeta herido" de Roberta Bosco
 
L’ultimatum di Carmen Thyssen - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.17
L’ultimatum di Carmen Thyssen - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.17L’ultimatum di Carmen Thyssen - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.17
L’ultimatum di Carmen Thyssen - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.17
 
EL PAÍS 14 Dec 2016 Paco Cao
EL PAÍS 14 Dec 2016 Paco CaoEL PAÍS 14 Dec 2016 Paco Cao
EL PAÍS 14 Dec 2016 Paco Cao
 
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città socia...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città socia...2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città socia...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La città socia...
 
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La nuova Barce...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La nuova Barce...2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La nuova Barce...
2016 DOVE Corriere della sera - Guida alla nuova Barcellona - "La nuova Barce...
 
“Todo un año” 2016 Revista Solarmag 02 p295-p303
“Todo un año” 2016 Revista Solarmag 02 p295-p303“Todo un año” 2016 Revista Solarmag 02 p295-p303
“Todo un año” 2016 Revista Solarmag 02 p295-p303
 

Guigon rivoluziona il Museo Picasso - Il Giornale dell'Arte n.373 marzo 2017 pg.29

  • 1. 29IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 373, marzo 2017 Musei Castel Sant’Angelo. Monumento spettacolare, Pinacoteca modesta VOTO MEDIO: 5,5 Castel Sant’Angelo, uno dei monumenti più famosi di Roma, è Museo Nazionale dal 1925. Sulla riva del Tevere, di fronte a San Pietro, è il quinto museo più visitato d’Italia. Nello straordinario edificio, costruito sull’ex mausoleo di Adriano, si visitano i sette livelli della struttura, dalle fondamenta romane agli appartamenti papali ricchi di affreschi cinquecenteschi e dipinti (opere di Luca Signorelli, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Carlo Crivelli). La principale attrazione dei turisti è però il castello stesso con cortili, cappel- le, rampe e sculture romane, bastioni, urne, armerie, prigioni, appartamenti rinascimentali, logge e, a ogni lato, splendidi panorami sulla capitale. Oltre al percorso normale è possibile visitare il «castello segreto» con il celebre «passetto»: 800 metri che collegano il castello al Vaticano (spesso è chiuso, ènecessario informarsi). Visitatori 1.234.443 nel 2016. Visita: 15 gennaio 2017. LA SEDE VOTO: 8 Il mausoleo fu costruito come tomba dell’imperatore Adriano nel II secolo. Dal Quattrocento trasformato in for- tezza e quindi residenza dei papi. Con bastioni e nuove cinte murarie costruiti nei secoli successivi fino all’Unità d’I- talia, fu poi caserma e carcere fino al 1901. Riassume la storia della città, della sua vita politica e culturale. Il museo vero e proprio è in pochi am- bienti, soprattutto al V e VI livello, nelle sale papali affrescate, restaurate nel 2008. Niente condizionamento: fredde d’inverno e torride d’estate. Ogni am- biente è collegato con spazi esterni e loggiati all’aperto. Solo in parte acces- sibile ai disabili motori. Cartelli metto- no in guardia: pavimentazioni antiche a volte sconnesse. L’ACCESSO VOTO: 5 Biglietteria efficiente per un flusso sempre notevole di visitatori. Mancano dépliant e piantine, le indicazioni lungo il percorso sono poco chiare. Niente audioguide né altro materiale didatti- co sul museo. Guardaroba a chiave (2 euro recuperabili). Ingresso 10 euro, che aumentano durante le frequenti 124esima pagella dei Musei italiani a cura di Tina Lepri mostre. Con Roma Pass (38 euro valido 72 ore) primi due musei gratis, scon- ti per gli altri e mezzi pubblici gratuiti. Aperto tutti i giorni 9-19.30. Nelle sale mancano sedute per il riposo. Sito inter- net ufficiale discreto (ma uno dei numeri telefonici indicati è inesistente). Per in- formarsi: 060608. LA VISIBILITÀ VOTO: 7 Difficile valutarla nel suo complesso. Le strutture antiche sono magnifiche. Tutto visitabile, con pannelli didattici anche in inglese, ma le sale dei piani che ospita- no le opere d’arte soffrono di un allesti- mento sommario e scarsa chiarezza del percorso. Mancano schermi multimedia- li e sussidi video. Povere le stanze delle armerie pontificie. L’ILLUMINAZIONE VOTO: 5 Carente nelle grandi sale degli apparta- menti papali, come nella Sala Paolina e in quella di Amore e Psiche. Luci rivolte al soffitto o abbaglianti sui visitatori. Me- glio nella Sala dell’Adrianeo con ottimi spot su Luca Signorelli («Madonna con Bambino»), Dosso Dossi e Poussin. CUSTODI E SICUREZZA VOTO: 4 Inaudita la mancanza totale di controlli all’ingresso. Siamo nel cuore di Roma a due passi da San Pietro. Pochissimi custodi nelle sale si proteggono dal freddo accanto a piccoli radiatori elet- trici. Videosorveglianza. LA TOILETTE VOTO: 9 Numerose, ben tenute a ogni piano, comprese quelle per disabili. Asciuga- mani elettrici e lavandini anche nelle singole toilette. Nessun fasciatoio. IL BOOKSHOP VOTO: 0 Esisteva, ma è chiuso da tempo in atte- sa di un nuovo concessionario. L’ASCENSORE VOTO: 3 Molte scale e percorsi in salita. L’a- scensore è nuovo, ma chiuso e desti- nato solo ai dipendenti, non ai visita- tori. Nessun cartello d’avviso; i custodi spiegano che è «disponibile solo su richiesta motivata». LA CAFFETTERIA VOTO: 9 All’ultimo piano, con vista fantastica. Piccola, ma con tanti tavolini all’ester- no. Pasti caldi: primi piatti a 9,50-11 euro, pizza 7, buona varietà di panini e fette di torta da 3 a 4,50 euro. Caffè 2,50, birra alla spina 5-7 euro. Sotto, la sede negli ex Seccatoi del tabacco; a lato, «Saffo», litografia del 1973-76, e «Combustione 5», acquaforte e acquatinta del 1965 Città di Castello Percorso parallelo per la grafica di Burri Altri 4mila metri quadrati nella nuova sezione della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri Città di Castello (Pg). «La forma è sovrana. La materia, senza cessare di essere e di pre- sentarsi come tale, sembra secernere la pro- pria forma. Questo è il nodo decisivo e nevral- gico dell’arte di Burri: il nodo filosofico, se si vuole». Lo scriveva Massimo Carboni nel suo libro Non vedi niente lì? (Castelvecchi, 1999) riferendosi ai cellotex di Alberto Burri. L’appunto potrebbe applicarsi di peso anche alle incisioni, alle litografie, alle serigrafie dell’artista di Città di Ca- stello: è altrettanto valido. Ed è all’ope- ra grafica di Burri che la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri riserva una nuova sezione nei vasti spa- zi recentemente riadattati sotto il livel- lo del suolo negli ex Seccatoi del ta- bacco. L’istituto presieduto da Bruno Corà inaugura queste sale il 12 marzo, a 102 anni esatti dalla nascita dell’ar- tista. Si aggiungono così quattromila metri quadrati di superficie espositiva permanente superando un totale di ol- tre 11mila metri quadri e il numero di 500 opere in mostra negli ex silos e nel corpo dell’edificio principale, oltre che a Palazzo Albizzini nel centro stori- co. Per chi conosce questi spazi appena fuori le mura, la grafica va a collocarsi nelle sale che hanno ospitato la notevo- le mostra terminata a gennaio «Burri. Lo Spazio di Materia / tra Europa e Usa». Una «Combustione» del 1965 è un’inci- sione su pregiata carta Fabriano Rosa- spina; un «Cretto bianco» è datato 1971; una serigrafia e foglia d’oro del 1994 richiama al contempo i fondi oro e le pale d’altare astraendole in forme pure; ha linee nette e taglienti una serigrafia lavorata dalla Cartiera Moulins de Lar- roque et Pombié del 1993; un’astrazio- ne multicolore datata 1973-76 diventa perfino Pop art, scandita com’è da cam- piture rosse, verdi, azzurre, gialle, nere. Sono alcune delle opere esposte per le quali Burri si avvalse di stampatori abili e raffinati e che ribadiscono la sua vo- lontà di provare nuove forme e combi- nazioni da elaborare poi in lunghi cicli ricchi di variazioni sul tema. L’attività grafica di Burri, ricorda la Fon- dazione, iniziò nel 1950 per concludersi nel 1994, l’anno prima della morte. E Corà ci tiene a osservare che qui «par- lare di grafica non significa parlare di una produzione minore rispetto ai dipinti, ma sol- tanto di una modalità artistica diversa e pa- rallela, nella concezione e nell’esecuzione. An- che nella grafica Burri ha cercato di superare sfide tecniche e di spingere i confini sia degli strumenti che dei materiali utilizzati. Con esiti di interesse straordinario, come le opere esposte confermano». q Stefano Miliani Michelangelo Buonarroti, «Groupe de qua- tre figures debout et un drapé», Chantilly, Musée Condé Guigon rivoluziona il Museo Picasso Barcellona (Spagna). «Non sopporto chi organizza una mostra solo per illustrare il suo discorso filosofico. È una mancanza di rispetto per le opere e per il pubblico, il discorso deve scaturire dalle opere». Lo afferma Emmanuel Guigon (nella foto), direttore del Museo Picasso di Barcellona, nel primo incontro con la stampa da quando, lo scorso ottobre, ha assunto la carica (cfr. n. 369, nov. ’16, p. 6). Quattro mesi dopo essere atterrato in un museo destabilizzato dalle tensioni tra i lavoratori e il suo predecessore Bernardo Laniado-Romero, che non è riuscito a frenare la china discendente del centro sempre meno presente nel dibattito internazionale, Guigon è pronto per rivelare i suoi progetti. «Dobbiamo cambiare l’immagine del museo, moltiplicare le mostre, le attività, i pubblici e trasformarlo in un centro di studi picassiani, in cui si generano nuove idee e ricerche che si diffondono per il mondo», assicura il direttore, lasciando intendere che l’epoca del basso profilo e delle poche ambizioni è finita. Il museo vuole ritornare agli onori delle cronache e non solo per essere il più visitato di Barcellona (dopo quello del Barça, la gloria calcistica cittadina). «Non si tratta solo di essere conosciuti, ma riconosciuti. Il museo di Barcellona è molto singolare. È il primo e l’unico creato quando Picasso era ancora vivo e con il suo appoggio. Ha la collezione più importante di opere giovanili e del periodo del Quatre Gats e la serie de “Las Meninas”. Siamo indispensabili per spiegare l’evoluzione di Picasso», continua Guigon. In attesa di presentare il nuovo allestimento della collezione permanente, che modificherà radicalmente quello attuale nell’antico Palau Berenguer d’Aguilar, Guigon inaugura il 17 marzo la sua prima mostra «Picasso. Ritratti» (fino al 25 giugno), in collaborazione con la National Gallery di Londra. Seguiranno una rassegna su Picasso nella Barcellona del 1917, il periodo dei Balletti Russi di Diaghilev e una mostra sul soggiorno barcellonese di Arthur Cravan, avventuriero, poeta, pugile e precursore del Dadaismo. Oltre al nuovo allestimento della collezione e alla produzione di mostre temporanee, Guigon ha in programma un aggiornamento interattivo degli apparati didattici, la creazione di una nuova sala dedicata ai progetti più sperimentali e tecnologici, la traduzione dell’opera poetica di Picasso e la pubblicazione di una rivista internazionale monografica annuale per divulgare gli studi realizzati a Barcellona. Per farlo avrà a sua disposizione 10 milioni di euro, otto dei quali servono per il funzionamento ordinario del museo. «Dobbiamo trovare nuove vie di finanziamento se vogliamo ricominciare a comprare. Intanto abbiamo acquistato due libri d’artista di Picasso, vere rarità da superbibliofilo», si lascia scappare preso dall’entusiasmo. E poi vuole rinnovare l’alleanza con la famiglia Picasso e chiedere prestiti a lungo termine a Pepe Serra, attuale direttore del Museo Nacional de Arte de Cataluña (Mnac), già a capo del Picasso dal 2006 al 2011. Il suo entusiasmo è contagioso. È naturale pensare che sarà lui il leader della rete di musei Picasso (Barcellona, Parigi, Malaga, Antibes e il Graphikmuseum Picasso di Münster, in Germania, dedicato alla grafica) che firmeranno a breve un accordo, non solo per facilitare i prestiti e coprodurre mostre, ma anche per condividere le banche dati, gli strumenti informatici e soprattutto la metodologia di studio e ricerca. q Roberta Bosco A Chantilly i disegni del Grand Condé (e non solo) Chantilly (Francia). Dal 24 marzo, il Domai- ne de Chantilly (nella foto in alto) aprirà al pubblico il nuovo Gabinetto di Arti Grafi- che, che esporrà secondo le più moderne tecnologie di conservazione le raccolte del Musée Condé, composte da oltre quattromila disegni, cinquemila stampe e 1.900 fotografie. Situate al piano terreno del Petit Château Renaissance e per la prima volta offerte alla fruizione pubblica, le cinque sale facevano parte degli appartamenti in cui il duca d’Aumale accoglieva i genitori e gli ospiti più illustri. Per quanto si trovino nel nucleo più antico del Domaine de Chantilly, costruito da Jean Bullant per Anne de Montmorency nel 1557-58 e modificato da Mansart nel XVII secolo per il Grand Condé, le sale presentano oggi decorazioni ottocentesche, integralmente restaurate sotto la direzione di Pierre-Antoine Gatier, architetto capo dei monumenti storici. Il pro- getto museografico si deve invece all’architetto Davide Sicilia. Le straordinarie raccolte, esposte a rotazione secondo mostre monografiche che cambieranno 3 volte all’anno, comprendono opere dei maggiori artisti francesi, italiani e nordici dal Rinascimento al XIX secolo (tra cui Raffaello, Michelangelo, Dürer, Rubens, Clouet, Rembrandt e Poussin) collezionate da Enrico d’Orléans duca d’Aumale, figlio del re Luigi Filippo, che nel 1884 le donò all’Institut de France insieme ai magnifici possedimenti di Chantilly. La collezione di disegni presenta anche interessanti testimonianze dell’Orientalismo ottocentesco, tra cui uno dei sette libri dei viaggi in Marocco di Delacroix, e il celebre fondo Clouet de Chantilly: 366 ritratti cinquecenteschi disegnati a tre colori da Jean e François Clouet, appartenuti a Caterina de’ Medici e per la maggior parte acquistati dal duca d’Aumale nel 1889, che rendono oggi la collezione francese il più importante mu- seo del mondo per il disegno e il ritratto dal XVI secolo in poi. Enrico d’Orléans raccolse anche un affascinante nucleo a tema architettonico e paesaggistico, tra cui le 200 vedute di Parigi dei Marot. Il meno conosciuto fondo fotografico testimonia soprattutto l’opera dei «Primitifs». La mostra inaugurale è dedicata all’arte italiana: dal 21 marzo al 20 agosto le nuove sale ospitano «Bellini, Michelangelo, Parmigianino. La fioritura del disegno nel Rinascimento», curata dal conservatore Mathieu Deldicque con Astrid Grange. La mostra propone un viaggio nella pittura cinquecentesca tra Venezia e Firen- ze, testimoniando grazie a 45 eccezionali opere lo sfaccettato panorama antecedente alla Maniera. Nella foto, un foglio di Michelangelo. q Elena Franzoia ©Riproduzioneriservata