Un excursus sulla letteratura italiana del '200 pensato per gli studenti della scuola media. Vengono presentati i principali generi: la Letteratura Religiona, la Scuola Siciliana, la Poesia Comico-Realistica, il Dolce Stil Novo, la Prosa (romanzi, novelle, letteratura di viaggio)
Un excursus sulla letteratura italiana del '200 pensato per gli studenti della scuola media. Vengono presentati i principali generi: la Letteratura Religiona, la Scuola Siciliana, la Poesia Comico-Realistica, il Dolce Stil Novo, la Prosa (romanzi, novelle, letteratura di viaggio)
1. I rimatori siculo - toscani
Ma perché si chiamano così?
Perché dai Siciliani prendono la
maniera di scrivere le poesie e perché
Toscani erano la maggior parte dei
poeti, anche se alcuni erano
bolognesi e settentrionali
2. Nascono i Comuni...
• Dopo l’anno Mille le città riprendono
vigore a scapito delle campagne
• La città in origine è la sede del vescovo:
lasciano la campagna i piccoli
aristocratici, i piccoli possidenti terrieri
che preferiscono allontanarsi dai grandi
feudatari che vivono nei castelli
• Si forma un nuovo ceto sociale fatto di
commercianti, uomini di legge e artigiani.
Anche le Università nascono in città
3. ...e diventano sempre più importanti
• Si formano inoltre le associazioni
di mestiere o corporazioni
• I Comuni si danno proprie
istituzioni e proprie leggi
• Crescono demograficamente (in
media da 5000 a 40000 abitanti) e
sembrano diventare delle piccole
città-stato come quelle dell’antica
Grecia
• In Toscana si ricorda Firenze, Pisa,
Lucca, Prato, Pistoia, Arezzo e
Siena
4. In Toscana è diverso
• Al posto della corte ci sono i Comuni
• I poeti non sono cortigiani, ma appartengono ad
un ambiente mercantile e professionale tipico
delle realtà comunali
• In Toscana e all’Università di Bologna si portavano
avanti seri studi di carattere filosofico e teologico
e circolava l’idea di una libera ricerca letteraria
• I temi della poesia andavano oltre l’amore:
trattavano anche di morale e politica
5. Fuori i nomi!
• Bonagiunta Orbicciani – notaio lucchese – è stato
il primo a copiare i Siciliani
• Guittone d’Arezzo, scrittore di Arezzo, ha scritto
50 canzoni e 250 sonetti. Comincia con l’amore e
finisce con temi civili, morali e politici. Scrive in
maniera formale e concettuosa.
• Panuccio di Bagno, rimatore pisano
• Chiaro Davanzati di Firenze: ha scritto 122
canzoni e 61 sonetti