Roma dopo il 1870: Urbanistica e Architettura Parte 1/4Portante Andrea
Una carrellata che ripercorre l’evoluzione urbanistica di Roma dalla breccia di Porta Pia fino quasi ai nostri giorni.
Si parte con un “prequel”, i piani degli anni napoleonici, che contengono un po’ i semi di tutti gli sviluppi futuri. Esamineremo l’espansione della città attraverso i diversi Piani Regolatori che si sono succeduti (1873, 1883, 1909, 1931, 1942), puntualmente ignorati o elusi dagli interessi delle società immobiliari, le grandi “occasioni perse” per la città.
All’evoluzione urbanistica accompagneremo l’evoluzione del quadro architettonico, con il succedersi e sovrapporsi di stili dal neo barocco all’umbertino, dal “barocchetto romano” al liberty e al razionalismo, il tutto in una presentazione dal ritmo serrato con uso predominante di foto e video.
Roma dopo il 1870: Urbanistica e Architettura Parte 1/4Portante Andrea
Una carrellata che ripercorre l’evoluzione urbanistica di Roma dalla breccia di Porta Pia fino quasi ai nostri giorni.
Si parte con un “prequel”, i piani degli anni napoleonici, che contengono un po’ i semi di tutti gli sviluppi futuri. Esamineremo l’espansione della città attraverso i diversi Piani Regolatori che si sono succeduti (1873, 1883, 1909, 1931, 1942), puntualmente ignorati o elusi dagli interessi delle società immobiliari, le grandi “occasioni perse” per la città.
All’evoluzione urbanistica accompagneremo l’evoluzione del quadro architettonico, con il succedersi e sovrapporsi di stili dal neo barocco all’umbertino, dal “barocchetto romano” al liberty e al razionalismo, il tutto in una presentazione dal ritmo serrato con uso predominante di foto e video.
Da sempre Milano è stata al centro delle più grandi trasformazioni politiche, sociali ed economiche italiane. Metropoli moderna e aperta al confronto con i modelli urbanistici e gli stili di vita europei è rimasta talvolta sospesa “tra terra e cielo”, alternando slanci formidabili e brusche frenate. A partire dalla seconda metà del XX secolo, Milano è andata incontro ad alcune profonde “rivoluzioni identitarie”: da capitale del miracolo economico è divenuta la capitale della finanza, della pubblicità e della moda.
Una città in rapida evoluzione che cambia velocemente, un luogo fisico concreto e tangibile che proietta nell’immaginario collettivo un’idea di modernità “digitale” e d’integrazione nelle reti globali che attraversa lo spazio e il tempo. Ciò che emerge è però solo la punta dell’iceberg. Esiste anche una Milano diversa, alternativa, ctonia, sotterranea.
"Nell'omonima via. I racconti del Drago Verde", Milano, Edizioni della Vigna, 2017.
Roma dopo il 1870: Urbanistica e Architettura - Parte 2/4Portante Andrea
Una carrellata che ripercorre l’evoluzione urbanistica di Roma dalla breccia di Porta Pia fino quasi ai nostri giorni.
Si parte con un “prequel”, i piani degli anni napoleonici, che contengono un po’ i semi di tutti gli sviluppi futuri. Esamineremo l’espansione della città attraverso i diversi Piani Regolatori che si sono succeduti (1873, 1883, 1909, 1931, 1942), puntualmente ignorati o elusi dagli interessi delle società immobiliari, le grandi “occasioni perse” per la città.
All’evoluzione urbanistica accompagneremo l’evoluzione del quadro architettonico, con il succedersi e sovrapporsi di stili dal neo barocco all’umbertino, dal “barocchetto romano” al liberty e al razionalismo, il tutto in una presentazione dal ritmo serrato con uso predominante di foto e video.
Da sempre Milano è stata al centro delle più grandi trasformazioni politiche, sociali ed economiche italiane. Metropoli moderna e aperta al confronto con i modelli urbanistici e gli stili di vita europei è rimasta talvolta sospesa “tra terra e cielo”, alternando slanci formidabili e brusche frenate. A partire dalla seconda metà del XX secolo, Milano è andata incontro ad alcune profonde “rivoluzioni identitarie”: da capitale del miracolo economico è divenuta la capitale della finanza, della pubblicità e della moda.
Una città in rapida evoluzione che cambia velocemente, un luogo fisico concreto e tangibile che proietta nell’immaginario collettivo un’idea di modernità “digitale” e d’integrazione nelle reti globali che attraversa lo spazio e il tempo. Ciò che emerge è però solo la punta dell’iceberg. Esiste anche una Milano diversa, alternativa, ctonia, sotterranea.
"Nell'omonima via. I racconti del Drago Verde", Milano, Edizioni della Vigna, 2017.
Roma dopo il 1870: Urbanistica e Architettura - Parte 2/4Portante Andrea
Una carrellata che ripercorre l’evoluzione urbanistica di Roma dalla breccia di Porta Pia fino quasi ai nostri giorni.
Si parte con un “prequel”, i piani degli anni napoleonici, che contengono un po’ i semi di tutti gli sviluppi futuri. Esamineremo l’espansione della città attraverso i diversi Piani Regolatori che si sono succeduti (1873, 1883, 1909, 1931, 1942), puntualmente ignorati o elusi dagli interessi delle società immobiliari, le grandi “occasioni perse” per la città.
All’evoluzione urbanistica accompagneremo l’evoluzione del quadro architettonico, con il succedersi e sovrapporsi di stili dal neo barocco all’umbertino, dal “barocchetto romano” al liberty e al razionalismo, il tutto in una presentazione dal ritmo serrato con uso predominante di foto e video.
2. Crescita e innovazione
• Dopo l’anno mille l’Europa è
protagonista di una vera e propria
rinascita, per merito
dell’innovazione agricola,
dell’aumento demografico e della
ripresa commerciale.
• Tutto ciò ha permesso una fioritura
delle città, che prima dell’anno 1000,
erano dei centri abitati che non
superavano i 5000 abitanti
3. Dopo il X/XI secolo, in tutta Europa
sorsero città molto più sviluppate
rispetto a quelle antiche, tra cui, in
Italia, Pisa, Venezia e Genova, che
estesero la propria influenza anche nel
circostante contado.
San Giovanni
Valdarno (Toscana)
4. • Durante il medioevo sorsero molteplici città in Europa, ma il processo
di nascita di quest’ultime non fu semplice ed omogeneo; tutte le città
nacquero in decenni differenti, alcune in modo spontaneo, altre invece
sulla base di un preciso progetto urbanistico.
• Nonostante ciò tutte le città presentano alcuni aspetti che le
accomunano.
5. • Le città erano circondate da una serie di
mura, che difendeva i cittadini da eventuali
attacchi. L’accesso e l’uscita si effettuavano
per mezzo di porte, cui seguono due strade
che si vanno poi via via allargando verso il
centro della città.
• Non tutte le città erano ben organizzate,
alcune presentavano una struttura ordinata
mentre altre una struttura più caotica.
• Solitamente le città avevano una pianta
ortogonale.
J.F. Foresti, Pisa città
superbissima in toscana,
1553
6. • Inoltre partire dal XII secolo dimostrano un particolare interesse per la
conformazione degli spazi civici ed in particolare delle piazze, identificando tali
luoghi e gli edifici pubblici che vi si affacciavano con l'identità cittadina e con
l'autorità del potere pubblico. Nasce una nuova attenzione verso la regolarità delle
strade cittadine, che vengono a volte raddrizzate..
• Tale attenzione alla conformazione delle piazze, punti nodali e centro di
aggregazione sociale ed economico delle città, arriva fino a sviluppare sofisticati
modelli geometrico-proporzionali come per esempio nella piazza di Pisa (1000-
1155).
7. La morfologia delle città medievali tende a variare spesso,
pertanto è possibile distinguere diverse organizzazioni:
• II tipo elementare d'insediamento fu quello lineare
generato da una strada.
• Un'evoluzione del tipo precedente, ovvero quando alla
strada principale si affiancano altre strade parallele.
• Analogo al primo, l'insediamento nato ad un incrocio
di strade, generato cioè da due assi perpendicolari.
• L’incrocio di due o più serie di strade perpendicolari.
• Uno schema radiocentrico, con perimetro più o meno
circolare, dove al centro della città, posto solitamente
su una altura, vi era un edificio dominante.
Milano