SlideShare a Scribd company logo
GUIDA AI LEARNING OBJECTS
2. Guida ai Learning Objects o Oggetti Didattici
I contenuti didattici erogati tramite LMS (suddivisi in Lezioni o Capitoli o Unità) sono organizzati
in “Learning Objects” (Oggetti Didattici) o “LO”.
I Learning Objects sono unità minime di apprendimento, costituite da uno o
piùassets (immagini, video, audio).
Per Heins e Hines il Learning Object è <<una unità di contenuto completa dal punto di vista
didattico, centrata su un obiettivo di apprendimento e che si propone di insegnare un concetto ben
focalizzato>>.
Dal punto di vista didattico, l’uso dei Learning Objects sembra rispecchiare un approccio
costruttivista all’apprendimento.
Tipica degli “LO” è la possibilità che vengano aggregati con altri “LO”.
Wayne Hodgins, che per primo ha introdotto il termine Learning Object, ha paragonato gli LO a
mattoncini Lego, liberamente ricombinabili: gli stessi “mattoni” di conoscenza possono dar vita a
differenti percorsi di apprendimento (Hodgins, 2002).

Naturalmente, come hanno evidenziato in seguito gli interventi del teorico dell’apprendimento
David Wiley, non tutti gli LO possono o dovrebbero combinarsi insieme e non è vero che gli LO
possano combinarsi tra loro in ogni modo possibile.
Tra i concetti chiave sui quali si basa l’uso didattico dei Learning Objectsricordiamo:
- Autonomia dell’utente che utilizza il Learning Object secondo le proprie necessità e i propri
tempi di apprendimento per acquisire conoscenze e competenze.
- Specificità degli obiettivi d’apprendimento (un LO deve essere un’unità completa che consente
di apprendere uno specifico contenuto).
- Multimedialità, uso di immagini, audio, video, animazioni per rafforzare l’efficacia
dell’apprendimento.
- Interattività, tipica delle applicazioni software e in particolare utile per la verificae
la controllabilità delle competenza raggiunte.
- Autovalutazione dell’utente durante il processo (assessment) o finale, ovvero al termine di un
percorso che si articola attraverso più LO (evaluation).
Tra le caratteristiche dei Learning Objects, ricordiamo:
- l’autoconsistenza: un LO è costituito da uno o più assets (immagini, video, audio).
- modularità: un LO è aggregabile con altri LO.
- reperibilità: grazie ai metadati (file testuali) che li descrivono in forma standardizzata.
- riusabilità: in differenti situazioni di apprendimento.
- interoperabilità: sono in grado di funzionare su diverse piattaforme LMS grazie allo standard
SCORM che definisce le regole di “impacchettamento” e ordine di fruizione dei LO.
Proviamo a fare un esempio concreto di quello che l’approccio per Learning Objectpuò offrire: un
corso e-learning sull’apprendimento della lingua inglese può essere costituito da differenti LO,
spaziando dalle nozioni base a quelle più avanzate, sino a moduli specificatamente “business
english”.
A secondo della categoria di fruitori, lo staff di formazione aziendale può creare percorsi didattici
differenti (pur partendo dai medesimi LO):
Un corso di livello base per gli operatori del Call Center
Un corso di livello medio per i dipendenti dell’area commerciale
Un corso di livello avanzato per i rappresentati aziendali all’estero
Come abbiamo visto, a partire dai medesimi Learning Object, si sono predisposti tre percorsi di
apprendimento differenti.
Ciò è stato possibile grazie all’autoconsistenza, alla modularità e alla riusabilitàdegli LO.
Infine, grazie alle caratteristiche di reperibilità di ogni LO, ogni discente può calibrare la propria
formazione in linea con le esigenze del momento.
Potremmo aggiungere che, in seguito alla sopravvenuta esigenza di formazione di un gran numero
di collaboratori esterni, si siano reputate insoddisfacenti le prestazioni della piattaforma LMS;
essendo stati sviluppati in formato SCORM, gli LO possono venire installati immediatamente su
una differente piattaforma LMS, maggiormente performante, senza che ciò richieda la loro
creazione ex-novo. Ciò è stato possibile grazie alla interoperabilità degli LO.

More Related Content

Similar to Guida ai learning objects

Learning objects
Learning objectsLearning objects
Criteri Di Riusabilita’ Di Un Learning Object
Criteri Di Riusabilita’ Di Un Learning ObjectCriteri Di Riusabilita’ Di Un Learning Object
Criteri Di Riusabilita’ Di Un Learning ObjectMarianna Amidei
 
La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]
La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]
La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]
Marcello Giacomantonio
 
Introduzione a moodle
Introduzione a moodleIntroduzione a moodle
Introduzione a moodle
paoloabis1
 
Piattaforme Didattiche
Piattaforme DidattichePiattaforme Didattiche
Piattaforme Didattiche
Gustavo Caprioli
 
Modelli didattici 2
Modelli didattici 2Modelli didattici 2
Modelli didattici 2
Pellegrino Albanese
 
EXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLE
EXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLEEXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLE
EXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLE
WebinarPro srl
 
Contenuti di un progetto e learning
Contenuti di un progetto e learningContenuti di un progetto e learning
Contenuti di un progetto e learning
Portaleconsulenti Sicurezza Ambiente Elearning HSE
 
Progettazione didattica, Learning Objects e Piattaforme (parte1)
Progettazione didattica, Learning Objects e Piattaforme (parte1)Progettazione didattica, Learning Objects e Piattaforme (parte1)
Progettazione didattica, Learning Objects e Piattaforme (parte1)
Gianni Vercelli
 
Presentation Moodle
Presentation MoodlePresentation Moodle
Presentation Moodlesandraslide
 
COOL EXPERIMENTS: Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in Exelearning
COOL EXPERIMENTS: Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in ExelearningCOOL EXPERIMENTS: Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in Exelearning
COOL EXPERIMENTS: Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in Exelearning
WebinarPro srl
 
Presentazione corso
Presentazione corsoPresentazione corso
Presentazione corso
Pier Giorgio Ferrantini
 
Learning Designer
Learning DesignerLearning Designer
Learning Designer
Laura Antichi
 
Dal libro di testo all'e-book
Dal libro di testo all'e-bookDal libro di testo all'e-book
Moodle Utente Master European Intercultural Training Manager (prof. Margiotta)
Moodle Utente Master European Intercultural Training Manager (prof. Margiotta)Moodle Utente Master European Intercultural Training Manager (prof. Margiotta)
Moodle Utente Master European Intercultural Training Manager (prof. Margiotta)Alida Favaretto
 

Similar to Guida ai learning objects (20)

Learning objects
Learning objectsLearning objects
Learning objects
 
Criteri Di Riusabilita’ Di Un Learning Object
Criteri Di Riusabilita’ Di Un Learning ObjectCriteri Di Riusabilita’ Di Un Learning Object
Criteri Di Riusabilita’ Di Un Learning Object
 
Moodlexnoi
MoodlexnoiMoodlexnoi
Moodlexnoi
 
La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]
La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]
La struttura profonda di un Learning Object - E Learn2007[It]
 
Introduzione a moodle
Introduzione a moodleIntroduzione a moodle
Introduzione a moodle
 
La Fad
La FadLa Fad
La Fad
 
Presentation It
Presentation ItPresentation It
Presentation It
 
Piattaforme Didattiche
Piattaforme DidattichePiattaforme Didattiche
Piattaforme Didattiche
 
Modelli didattici 2
Modelli didattici 2Modelli didattici 2
Modelli didattici 2
 
EXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLE
EXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLEEXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLE
EXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLE
 
LO
LOLO
LO
 
Contenuti di un progetto e learning
Contenuti di un progetto e learningContenuti di un progetto e learning
Contenuti di un progetto e learning
 
Introduzione a Moodle
Introduzione a MoodleIntroduzione a Moodle
Introduzione a Moodle
 
Progettazione didattica, Learning Objects e Piattaforme (parte1)
Progettazione didattica, Learning Objects e Piattaforme (parte1)Progettazione didattica, Learning Objects e Piattaforme (parte1)
Progettazione didattica, Learning Objects e Piattaforme (parte1)
 
Presentation Moodle
Presentation MoodlePresentation Moodle
Presentation Moodle
 
COOL EXPERIMENTS: Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in Exelearning
COOL EXPERIMENTS: Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in ExelearningCOOL EXPERIMENTS: Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in Exelearning
COOL EXPERIMENTS: Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in Exelearning
 
Presentazione corso
Presentazione corsoPresentazione corso
Presentazione corso
 
Learning Designer
Learning DesignerLearning Designer
Learning Designer
 
Dal libro di testo all'e-book
Dal libro di testo all'e-bookDal libro di testo all'e-book
Dal libro di testo all'e-book
 
Moodle Utente Master European Intercultural Training Manager (prof. Margiotta)
Moodle Utente Master European Intercultural Training Manager (prof. Margiotta)Moodle Utente Master European Intercultural Training Manager (prof. Margiotta)
Moodle Utente Master European Intercultural Training Manager (prof. Margiotta)
 

More from 26maggio2013

Rapporto costo efficacia
Rapporto costo efficaciaRapporto costo efficacia
Rapporto costo efficacia26maggio2013
 
Online e tradizionale
Online e tradizionaleOnline e tradizionale
Online e tradizionale26maggio2013
 
Le piattaforme e learning
Le piattaforme e learningLe piattaforme e learning
Le piattaforme e learning26maggio2013
 
Gli standard e learning
Gli standard e learningGli standard e learning
Gli standard e learning26maggio2013
 
Facilità logistica
Facilità logisticaFacilità logistica
Facilità logistica26maggio2013
 
Attenuare gli svantaggi
Attenuare gli svantaggiAttenuare gli svantaggi
Attenuare gli svantaggi26maggio2013
 
Affittare una piattaforma
Affittare una piattaformaAffittare una piattaforma
Affittare una piattaforma26maggio2013
 

More from 26maggio2013 (9)

Tracciabilità
TracciabilitàTracciabilità
Tracciabilità
 
Sicurezza
SicurezzaSicurezza
Sicurezza
 
Rapporto costo efficacia
Rapporto costo efficaciaRapporto costo efficacia
Rapporto costo efficacia
 
Online e tradizionale
Online e tradizionaleOnline e tradizionale
Online e tradizionale
 
Le piattaforme e learning
Le piattaforme e learningLe piattaforme e learning
Le piattaforme e learning
 
Gli standard e learning
Gli standard e learningGli standard e learning
Gli standard e learning
 
Facilità logistica
Facilità logisticaFacilità logistica
Facilità logistica
 
Attenuare gli svantaggi
Attenuare gli svantaggiAttenuare gli svantaggi
Attenuare gli svantaggi
 
Affittare una piattaforma
Affittare una piattaformaAffittare una piattaforma
Affittare una piattaforma
 

Guida ai learning objects

  • 1. GUIDA AI LEARNING OBJECTS 2. Guida ai Learning Objects o Oggetti Didattici I contenuti didattici erogati tramite LMS (suddivisi in Lezioni o Capitoli o Unità) sono organizzati in “Learning Objects” (Oggetti Didattici) o “LO”. I Learning Objects sono unità minime di apprendimento, costituite da uno o piùassets (immagini, video, audio). Per Heins e Hines il Learning Object è <<una unità di contenuto completa dal punto di vista didattico, centrata su un obiettivo di apprendimento e che si propone di insegnare un concetto ben focalizzato>>. Dal punto di vista didattico, l’uso dei Learning Objects sembra rispecchiare un approccio costruttivista all’apprendimento. Tipica degli “LO” è la possibilità che vengano aggregati con altri “LO”. Wayne Hodgins, che per primo ha introdotto il termine Learning Object, ha paragonato gli LO a mattoncini Lego, liberamente ricombinabili: gli stessi “mattoni” di conoscenza possono dar vita a differenti percorsi di apprendimento (Hodgins, 2002). Naturalmente, come hanno evidenziato in seguito gli interventi del teorico dell’apprendimento David Wiley, non tutti gli LO possono o dovrebbero combinarsi insieme e non è vero che gli LO possano combinarsi tra loro in ogni modo possibile. Tra i concetti chiave sui quali si basa l’uso didattico dei Learning Objectsricordiamo: - Autonomia dell’utente che utilizza il Learning Object secondo le proprie necessità e i propri tempi di apprendimento per acquisire conoscenze e competenze. - Specificità degli obiettivi d’apprendimento (un LO deve essere un’unità completa che consente di apprendere uno specifico contenuto). - Multimedialità, uso di immagini, audio, video, animazioni per rafforzare l’efficacia dell’apprendimento. - Interattività, tipica delle applicazioni software e in particolare utile per la verificae la controllabilità delle competenza raggiunte. - Autovalutazione dell’utente durante il processo (assessment) o finale, ovvero al termine di un percorso che si articola attraverso più LO (evaluation).
  • 2. Tra le caratteristiche dei Learning Objects, ricordiamo: - l’autoconsistenza: un LO è costituito da uno o più assets (immagini, video, audio). - modularità: un LO è aggregabile con altri LO. - reperibilità: grazie ai metadati (file testuali) che li descrivono in forma standardizzata. - riusabilità: in differenti situazioni di apprendimento. - interoperabilità: sono in grado di funzionare su diverse piattaforme LMS grazie allo standard SCORM che definisce le regole di “impacchettamento” e ordine di fruizione dei LO. Proviamo a fare un esempio concreto di quello che l’approccio per Learning Objectpuò offrire: un corso e-learning sull’apprendimento della lingua inglese può essere costituito da differenti LO, spaziando dalle nozioni base a quelle più avanzate, sino a moduli specificatamente “business english”. A secondo della categoria di fruitori, lo staff di formazione aziendale può creare percorsi didattici differenti (pur partendo dai medesimi LO): Un corso di livello base per gli operatori del Call Center Un corso di livello medio per i dipendenti dell’area commerciale Un corso di livello avanzato per i rappresentati aziendali all’estero Come abbiamo visto, a partire dai medesimi Learning Object, si sono predisposti tre percorsi di apprendimento differenti. Ciò è stato possibile grazie all’autoconsistenza, alla modularità e alla riusabilitàdegli LO. Infine, grazie alle caratteristiche di reperibilità di ogni LO, ogni discente può calibrare la propria formazione in linea con le esigenze del momento. Potremmo aggiungere che, in seguito alla sopravvenuta esigenza di formazione di un gran numero di collaboratori esterni, si siano reputate insoddisfacenti le prestazioni della piattaforma LMS; essendo stati sviluppati in formato SCORM, gli LO possono venire installati immediatamente su una differente piattaforma LMS, maggiormente performante, senza che ciò richieda la loro creazione ex-novo. Ciò è stato possibile grazie alla interoperabilità degli LO.