14 Lavori di presentazione realizzati nel laboratorio di informatica avanzata condotto dal prof. Alessandro Gemo nell' a.s. 2008-09 con sis. op. e software Open Source nella S.M.S. “G. Carducci”
Presentanzione in P.P. del primo grande conflitto mondiale. Attraverso le illustrazioni d'epoca e le foto dei protagonisti si ripercorrono i momenti più salienti, con particolare riguardo al ruolo del nostro paese.
14 Lavori di presentazione realizzati nel laboratorio di informatica avanzata condotto dal prof. Alessandro Gemo nell' a.s. 2008-09 con sis. op. e software Open Source nella S.M.S. “G. Carducci”
Presentanzione in P.P. del primo grande conflitto mondiale. Attraverso le illustrazioni d'epoca e le foto dei protagonisti si ripercorrono i momenti più salienti, con particolare riguardo al ruolo del nostro paese.
Incontro tenuto all'Auditorium San Salvatore di Rodengo Saiano (BS) il 7 Novembre 2014 in occasione del 25° anniversario della caduta del muro di Berlino.
Relatore principale Don Fabio Corazzina, parroco a Santa Maria in Silva (Brescia), già coordinatore nazionale di Pax Christi, ha lavorato in territori di conflitto: Balcani, Medio Oriente, Iraq.
Una breve intervento introduttivo del Prof. Maurizio Castrezzati s'è occupato di percorrere le principali tappe storiche riguardanti il muro di Berlino e le coordinate geopolitiche dei muri ancor oggi esistenti.
Il secondo dopoguerra in Germania e la nascita della DDRfrantex
Il secondo dopoguerra in Germania e la nascita della DDR, uno stato basato solo sull'ideologia; i caratteri delle Germania dell'Est, la costruzione del Muro di Berlino e la sua dissoluzione.
Il secondo dopoguerra e la divisione del mondo in blocchifrantex
Nel secondo dopoguerra, dopo la sconfitta del nazifascismo, gli interessi difficilmente di URSS e USA, le diverse ed incompatibili visioni del
mondo portano al formarsi di due campi antagonistici,
destinati a dar vita ad un ordine mondiale, tendenzialmente bipolare.
L’Europa ne risulta divisa in due contrapposti blocchi di alleanze, in due aree separate e ostili, ideologicamente avverse, caratterizzate da economie e sistemi
politico-ideologici alternativi e legate all’egemonia delle due grandi potenze. La frontiera che divide in due la Germania (1949) e, ancor più, il muro di Berlino che dal
1961 separa la zona sovietica da quelle occidentali della città sono l’espressione tangibile di un mondo diviso in blocchi ...
“Chi governa il mondo: il futuro delle Nazioni Unite” La riforma delle Nazioni Unite tra mito e realtà. Intervento dell’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata al Festival “Fare la pace”. Bergamo, 23 maggio 2015
Resoconto molto sintetico dell'evoluzione e delle caratteristiche della guerra e dei conflitti, dai tempi antichi ai giorni nostri. Utile come spunto di riflessione per vari approfondimenti.
2. COSA FU LA GUERRA FREDDA
La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
“CONFLITTO STRATEGICO E IDEOLOGICO PER IL FUTURO
DELL'EUROPA E POI DEL MONDO”.
TRA NEMICI ASSOLUTI
“Reciproca negazione di legittimità tra due avversari che, pur attenti a non precipitare
lo scontro bellico diretto, si ritengono impegnati in una lotta mortale. Insomma
l'ostilità assoluta, l'antitesi della pace, si combina con l'assenza di una guerra reale”.
COMBATTUTA NON SOLO SUI CAMPI DI BATTAGLIA
“Una caratteristica costitutiva di quel conflitto fu proprio di essere combattuto non
tanto sui campi di battaglia quanto nella sfera della rappresentazione, intorno a
principî e categorie – libertà e liberazione, deterrenza e credibilità, integrazione e
sovranità – che vivono solo nell'interpretazione pubblica che viene di volta in volta
data loro. Se molti furono coinvolti in conflitti terribilmente materiali, per la gran
maggioranza delle società e degli individui la guerra fredda fu una colossale
rappresentazione … più che combattuta o patita, l'abbiamo insomma vista alla TV”.
F. Romero, Storia della guerra fredda
3. LE ORIGINI (1945-1949)
La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
“Nessuno voleva una guerra fredda, nessuno l'aveva pianificata e nessuno dei
protagonisti l'aveva davvero prevista, per lo meno nelle forme rigide che poi assunse”.
F. Romero, Storia della guerra fredda
Gran Bretagna
- politica di potenza tradizionale
- contenimento dell'URSS
- Impegno USA in Europa
“Gli USA non si sarebbero
limitati alla dimensione
nazionale o continentale della
sicurezza. Avrebbero ridisegnato
l'ambiente mondiale in nome
della sicurezza propria e di
quella collettiva, ritenute
essenzialmente coincidenti”
URSS
- sicurezza totale per l'URSS
- impero territoriale
- inevitabilità della crisi del capitalismo
USA
- connubio libertà politica e economica
- sicurezza globale
- inizio del “secolo americano”
“Londra mirava insomma a un
tradizionale equilibrio di
potenza, soppesava se e quanto
esso potesse essere concordato
con i sovietici ma in ultima
analisi si affidava alla potenza
americana come unico fattore
davvero decisivo”
“Nell'ottica staliniana si doveva
invece mirare a una paziente
accumulazione di forza e controllo,
all'irrobustimento dell'URSS e del
suo dominio geopolitico nelle aree
circostanti, perché in ciò risiedeva
sia la sicurezza del paese in un
mondo ostile sia la propsettiva di un
ulteriore rafforzamento di un
socialismo identificato in un campo
di egemonia sovietico”
4. LE ORIGINI (1945-1949)
febbraio 1945
CONFERENZA DI YALTA
- Accordo per la nascita dell’ONU
- Divisione (provvisoria) della Germania
- Accettazione (implicita) delle rispettive aree di influenza
ogni potenza avrebbe
controllato le aree
“liberate” dai propri
eserciti
Conferenza di San Francisco
(25 aprile 1945)
ORGANI PRINCIPALI
Assemblea Generale
Formata dai rappresentanti di
tutti gli stati membri (51 nel
1945, 193 oggi)
Consiglio di sicurezza
5 permanenti con diritto di veto
(Stati Uniti, Russia, Gran
Bretagna, Francia, Cina);
10 eletti a rotazione ogni 2 anni
dall'assemblea generale (dal
1966)
Segretario generale
In carica per 5 anni
La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
“Stava sorgendo una geografia di potenza che
affidava a USA e URSS, sia pure in misura
disuguale, i ruoli cardinali di un nuovo sistema
internazionale”.
“I sovietici vedevano la propria sicurezza nel
dominio territoriale, gli Stati Uniti
nell'interdipendenza e l'apertura dei mercati”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
MONDO BIPOLARE
Visualizza video
5. LE ORIGINI (1945-1949)
Inizio della
GUERRA FREDDA
5 marzo 1946
discorso di Winston Churchill sulla “cortina di ferro”
La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
“Fu solo all'inizio del 1946 che il linguaggio della rivalità esplose in
pubblico, rendendo evidente che l'alleanza era finita”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
Visualizza video
“La svolta venne ai primi di marzo, quando la Gran
Bretagna comunicò di non poter più fornire aiuti al
governo conservatore greco in lotta contro le formazioni
comuniste armate emerse dalla Resistenza. Gli statisti
americani – da tempo convinti di essere i successori
dell'impero britannico all'egemonia globale – percepirono
nel ritiro di Londra dal Mediterraneo orientale una sorta
di chiamata della storia e del destino”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
12 marzo 1947
Dottrina Truman
Proclamava l'esistenza di un
antagonismo bipolare radicale e
preannunciava la “strategia del
contenimento” (George Kennan)
5 giugno 1947
annuncio “Piano Marshall”
Visualizza video
Piano di aiuti economici per
avviare la ripresa in Europa
“Alla base c'era la convinzione che oltre un certo
livello di reddito pro capite sarebbero emersi valori
politici e sociali analoghi a quelli degli Stati Uniti, e
il comunismo sarebbe apparso un anacronismo
politico ed economico”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
6. 24 giugno1948 – 11 maggio 1949
Blocco di Berlino
LE ORIGINI (1945-1949)
marzo 1948
colpo di stato in Cecoslovacchia
La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
4 aprile 1949
Nascita della NATO
Divisione della Germania
aprile 1948
vittoria DC nelle elezioni italiane
Repubblica Federale TedescaRepubblica Democratica Tedesca
“Tutte le scelte decisive che diedero vita e forma alla guerra fredda furono americane (con qualche sollecitazione da
Londra): la dottrina Truman, il contenimento e, soprattutto, l'opzione per una Germania divisa entro una coalizione
occidentale alimentata dal Piano Marshall. La guerra fredda fu cioè una scelta strategica statunitense e occidentale per
impedire la deriva di un'Europa disgregata di fronte alle potenza sovietica... in larga misura furono le idee americane e la
loro influenza a rendere il conflitto sovietico-americano una guerra fredda”
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
SOVIETIZZAZIONE
DELL'EUROPA ORIENTALE
EGEMONIA USA
NELL'EUROPA OCCIDENTALE
settembre 1947
nascita del COMINFORM
14 maggio 1955
Nascita del Patto di Varsavia
Consolidamento di una
Europa bipolare
* imposizione di regimi comunisti filosovietici
* brutale repressione del dissenso
* delega agli USA di difesa e ripresa economica
* emarginazione delle forze comunista
7. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
L’EUROPA DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Paesi aderenti alla NATO
ed al PATTO di VARSAVIA
La divisione di BERLINO
fra le potenze vincitrici
8. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
IL BIPOLARISMO MILITARIZZATO (1950-1956)
1 ottobre 1949
Nascita Repubblica Popolare Cinese
agosto 1949
prima ATOMICA sovietica
1950-53
“Maccartismo”
“Incomparabile con il simultaneo
terrore staliniano scatenato in Europa
orientale, il maccartismo fu nondimeno
una manifestazione degli effetti
dell'antagonismo bipolare, che eccitava
la tentazione di elevare il culto della
sicurezza nazionale al di sopra dei
principî costituzionali di libertà che
definivano gli ideali occidentali nella
guerra fredda”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
1950 - 1953
Guerra di Corea
Il “contenimento”
diventa globale
“La guerra tra le grandi potenze
cominciava ad apparire non solo
tremendamente devastante ma anche
non risolutiva. Il conflitto bipolare non
doveva perciò arrivare allo scontro
militare diretto: la dimensione
circoscritta di eventuali guerra locali
andava assolutamente salvaguardata”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
Avvio corsa agli armamenti
Repressione del dissenso
nell'Europa Orientale
9. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
IL BIPOLARISMO MILITARIZZATO (1950-1956)
GUERRA DI COREA
10. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
IL BIPOLARISMO MILITARIZZATO (1950-1956)
5 marzo 1953
morte di Stalin
Settembre 1953
Chruščëv segretario del PCUS
1953
Elezione di Eisenhower
“I discorsi incrociati della pacificazione
non aprivano a un dialogo, ma
divenivano armi retoriche dispiegate su
un nuovo terreno di antagonismo, volto
alla conquista di un'opinione pubblica
che era ampiamente favorevole a un
dialogo che allentasse la tensione
internazionale”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
Scontro propagandistico sul dialogo
Stagione di cambiamenti
Proposta di dialogo
Dal contenimento al “roll back”
Rifiuto del dialogo
Attivismo della diplomazia sovietica
Ricerca di alleanza fuori dall'Europa
(India, Egitto)
Teoria “rappresaglia massiccia”
Incomprensione della decolonizzazione
(“teoria del domino”)
11. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
IL BIPOLARISMO MILITARIZZATO (1950-1956)
febbraio 1956
XX Congresso PCUS
Manifestazioni in Polonia
(reintegro di Gomulka)
1956
Denuncia crimini di Stalin
Manifestazioni in Ungheria
(ascesa di Nagy)
novembre 1956
Invasione sovietica dell'Ungheria
ottobre – novembre 1956
CRISI DI SUEZ
luglio 1956
Nasser nazionalizza
il canale di Suez
reazione di Francia e Inghilterra
“Il dominio del partito comunista
sulla società e il ferreo controllo di
Mosca sul suo impero restavano
condizioni imprescindibili che il
disgelo poststaliniano non intaccava
[…] il mito rivoluzionario di una
società del lavoro in via di
costruzione e perfezionamento
risultava platealmente svuotato.
Questo precipitava una crisi storica
della cultura comunista, che
entrava in un irreversibile declino”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
Imporsi di una logica bipolare
Declino di Francia e Inghilterra
Ampliarsi della guerra fredda
“Suez e l'Ungheria suggellarono
questa percezione, perché di fronte a
due crisi di prima grandezza l'ordine
bipolare resse invece di deflagare...
il 1956 segnava perciò un deciso
assestamento dell'ordine bipolare in
Europa”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
12. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
UN ANTAGONISMO GLOBALE (1957-1963)
Processo di
decolonizzazione
Varietà delle ideologie politiche
Diversità allineamenti internazionali
Rapporti differenziati con l'Occidente
Economie pianificate
“I paesi non europei impressero una torsione inedita alla guerra fredda. Potevano infatti divenire nuovi
terreni di scontro per l'antagonismo Est-Ovest. […] Era ormai dominante l'idea che la sfida si
giocasse sulla capacitò di attrarre i paesi del Terzo Mondo verso il proprio modello politico ed
economico, e di riuscire per tale via a disegnare il futuro del globo”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
Missili intercontinentali
“L'avvento dei missili inter-
continentali armati di testate
nucleari rendeva ciascuno
enormemente più vulnerabile,
tanto da trasformare la guerra in
un'opzione pressoché suicida”.
ANTAGONISMO GLOBALE
Scetticismo
Legami con l'Occidente
Politiche razziste nel Sud
Difficoltà USA nei rapporti
con i paesi del Terzo Mondo
Attivismo sovietico e
successi diplomatici
Difficoltà in Europa
“Proprio mentre il mito sovietico si sgretolava in Europa, in seguito all'Ungheria,
l'antimperialismo cercava – con qualche temporaneo successo – di ricostruirlo su scala globale.
[…] I dirigenti sovietici si persuasero che il Terzo mondo fosse l'arena in cui si sarebbe deciso il
confronto tra imperialismo e socialismo... per un ventennio rimasero convinti che la guerra fredda
sarebbe stata vinta nel Terzo Mondo”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
13. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
UN ANTAGONISMO GLOBALE (1957-1963)
COESISTENZA
PACIFICA
“L'antagonismo ideologico non svaniva ma era temperato dalle proclamazioni di comunanza, e la
rivalità di potenza era contenuta entro i vincoli di una coesistenza necessariamente pacifica. La
competizione bipolare assumeva insomma caratteri e toni ben diversi dal concetto originario. La
nozione di guerra fredda prese a essere affiancata, e talora sostituita, da quella di distensione”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
1955 conferenza di Bandung
1957 nascita CEE
1958 elezione Papa Giovanni XXIII
1960 elezione Kennedy
Rottura fra URSS e Cina (1960)
Aggressività della diplomazia
nucleare sovietica
Declino di Chruščëv
Agosto 1961
COSTRUZIONE MURO DI BERLINO
Ottobre 1962
CRISI DEI MISSILI A CUBA1959 Rivoluzione Cubana
1957 lancio dello Sputnik
Evoluzione armamenti nucleari
14. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
DISORDINE BIPOLARE (1964-1971)
“Quanto più Washington e Mosca tentavano di negoziare un ordine che diminuisse i rischi di conflitto e
accrescesse le loro capacità di controllo, e tanto più si moltiplicavano le fonti di disordine, perché un
numero sempre crescente di attori tentava di allentare la disciplina dei blocchi e percorrere vie più
autonome”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
“1968 – Contestazione studentesca”
1968
Invasione sovietica della Cecoslovacchia
1964
GUERRA IN VIETNAM
1971 viaggio di Kissinger a Pechino
ACCORDI USA - CINA
“La cooperazione sinoamericana
alterava l'essenza della guerra
fredda. La netta linea divisoria tra
comunismo e capitalismo – la
fondamentale partizione ideale che
aveva motivato e legittimato la
guerra fredda – risultava ora
segmentata e offuscata”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
1971 crollo sistema di Bretton Woods
CRISI ECONOMICA MONDIALE
15. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
LA FINE DELLA DISTENSIONE (1972-1980)
Diffondersi in Europa del
modello dell'Ostpolitik
1975
FINE DELLA GUERRA IN VIETNAM
Crescita del dissenso
nell'Europa Orientale
1973 Shock petrolifero
CRISI ECONOMICA MONDIALE
Crescita indebitamento dei
paesi del blocco sovietico
Nessun “effetto domino”
Conflitto arabo-israeliano
GLOBALIZZAZIONE
NEOLIBERISMO Elezione R. REAGAN (1980)
Esaurirsi della
“spinta propulsiva”
del comunismo
Costo corsa armamenti
Costi mantenimento impero
Difficoltà economiche dell'URSS
16. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
LA FINE DELLA GEURRA FREDDA (1981-1990)
Riacutizzarsi
della guerra fredda
PERESTROJKA
“Dottrina Reagan”
(URSS= impero del male)
FINE GUERRA FREDDA
Rivoluzione Khomeinista (1978)
Difficoltà dell'URSS
invasione sovietica dell'Afghanistan(1979)
crisi polacca (1980)
Crisi economica
Repressione interna
M. Gorbačëv segretario
del PCUS (1985)
CROLLO DEL BLOCCO SOVIETICO (1989)
DISSOLUZIONE DELL'URSS (1991)
17. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
LA FINE DELLA GUERRA FREDDA
“Un diluvio politico dal basso travolse l'impero soovietico e la divisione bipolare
dell'Europa. […] l'esposizione dei giovani alla cultura di massa occidentale
tendevaad affrancarli dai veicoli d'indottrinamento e socializzazione dei regimi,
erodendo ogni senso di identificazione nel socialismo persino tra i figli della
nomenclatura... l'incessante paragone con gli standard della vita materiale e civile
all'Ovest ribadiva giorno dopo giorno l'inequivocabile fallimento della promessa
socialista. Sulle ali del consumo, l'Europa dell'Est veniva quindi attratta verso
Ovest”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
“Gorbačëv osservava anche un vincolo ulteriore, superiore e finale: la sua
concezione umanitaria del socialismo, con la scelta conseguente della pacificazione
internazionale, escludeva l'uso della violenza”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
“L'obsolescenza della guerra tra grandi potenze è un fenomeno storico più
profondo e multiforme, che matura progressivamente nella seconda metà del
Novecento fino ad apparirci oggi acquisito, quasi fosse scontato”.
(F. Romero, Storia della guerra fredda)
18. La guerra freddaProf. Francesco Baldassarre
CARATTERI DEL MONDO BIPOLARE
CAPITALISMO
creazione di un “impero americano”
anticomunismo-maccartismo
(caccia alle streghe; esecuzione dei
coniugi Rosenberg)
impossibilità di un conflitto diretto
“conquista dello spazio”
“dottrina del contenimento”
(Piano Marshall; Guerra di Corea;
Guerra del Vietnam)
- sostegno a dittature
(America Latina)
- “democrazia bloccata” (Italia)
SOCIALISMO
creazione di un “impero sovietico”
repressione del dissenso
(instaurazione di regimi socialisti
nell’Europa dell’Est; Muro di Berlino)
impossibilità di un conflitto diretto
“conquista dello spazio”
politica estera “interventista”
(Cuba; Medioriente; Africa;
Afghanistan)
appoggio indiscriminato a tutti i
movimenti rivoluzionari
scontro ideologico
scontro “imperiale”
riduzione delle libertà
corsa agli armamenti
nucleari
subordinazione dei
problemi locali allo
scontro mondiale
interferenza nella politica
interna dei paesi satelliti