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IL SUPPORTO NUTRIZIONALE IN OSPEDALE:
ieri, oggi, domani…
Dott. G. M. GIORGETTIDott. G. M. GIORGETTI
Coordinatore Team NutrizionaleCoordinatore Team Nutrizionale
24 MARZO 201724 MARZO 2017
 La ASL RMC ha costituito con O.C. 1316 del 29/09/2000 presso
l’Osp. Sant’Eugenio un Team Nutrizionale multiprofessionale in
via sperimentale recependo i dati della letteratura scientifica già
allora molto significativi in favore dell’utilità sia dal punto di vista
sanitario che economico della clinica Governance dello Stato
Nutrizionale dei pazienti ricoverati
 Questo provvedimento è stato poi definitivamente disposto con
delibera num 854 del 13/7/2007 con nomina di coordinatore ad
dott. Gian Marco Giorgetti.
ConCon deliberazione n° 677 del 26/7/2010 prima e n° 747 del 02/08/13 poi,deliberazione n° 677 del 26/7/2010 prima e n° 747 del 02/08/13 poi,
si è definita la composizione del Team Nutrizionale OSE-CTO con lasi è definita la composizione del Team Nutrizionale OSE-CTO con la
nomina dei componentinomina dei componenti
TEAM NUTRIZIONALE
OSPEDALIERO ASL RM/C
Osp. S.EUGENIO
Medico internista Giancarlo Sandri
Chirurgo C. Ustioni Giuseppe Spaltro
Medico chirurgo Giovanni Tipaldi
Medico chirurgo Umberto Passaro
Medico chirurgo Francesco Atella
Medico chirurgo Enrico Breda
Medico anestesista Floriana Baccarini
Medico anestesista Mauro Polzoni
Medico anestesista Giuseppe Rosati
Medico anestesista Massimo Sorbello
Medico Unità S.U. Libero Bianchi
Medico Pediatra Francesca A. Morini
Medico internista Cristina Trotta
Medico ORL Caterina Mameli
Medico lab. Elvira Maddaloni
Farmacista Liliana Tirimbelli
Farmacista Pietro Motta
C. P. S. I. Cristina Corina Chifiac
C. P. S. I Daniela De Santis
C. P.S. I. Elisabetta Giordano
C. P. S. I Rossella Policicchio
C. P. S. I Daniela Laurenti
Dietista Laura Renda
Dietista Marina Mariani
Dietista Giuseppina Desideri
Dietista Aurora Piga
Dietista Cristina Maggio
GIAN MARCO GIORGETTI
Coordinatore Team Nutrizionale
Medico internista, gastroenterologo,
immunologo
FUNZIONI DEL
TEAM
•Fornire consulenze alla Unità Operativa di degenza nella quale è ricoverato il paziente
candidato alla NA per l’impostazione del trattamento più idoneo ad assicurare una adeguato
supporto nutrizionale sia nella fase ospedaliera che in previsione dell’eventuale
trasferimento a domicilio;
•Realizzare l’accesso nutrizionale più opportuno;
•Prescrivere (medici) e preparare (farmacisti) le miscele nutrizionali ritenute più idonee
per il trattamento dei pazienti;
•Predisporre la scheda di rilevazione dei dati clinici inerenti il trattamento di NA e
collaborare con il personale dei reparti di degenza per monitorizzare il trattamento nel
rispetto delle procedure di prevenzione delle infezioni da CVC e per ottenere i migliori
risultati sia dal punto di vista nutrizionale che dal punto di vista della qualità di vita del
paziente e proporre le eventuali modifiche al trattamento stesso;
•Collaborare con il personale dei reparti di degenza per monitorizzare il trattamento nel
rispetto delle procedure di prevenzione delle infezioni di accesso venoso centrale, e per
ottenere i migliori risultati sia dal punto di vista nutrizionale che dal punto di vista della
qualità di vita del paziente e proporre eventuali modifiche al trattamento stesso.
•Organizzare corsi di addestramento e perfezionamento sulla NA per il personale medico,
infermieristico addetto ai servizi ospedalieri e territoriali e valutarne i risultati e curare la
raccolta dati epidemiologici sulla NA intraospedalieri ed elaborare periodici rapporti
informativi alla Direzione Sanitaria Aziendale alle Direzioni mediche ospedaliere ed al
Sistema Informativo Aziendale;
S. Eugenio n° Specialità/Qualifica
2 Medici internisti -
2 Medici chirurghi 2
3 Medici anestesisti 1
1 Medici centro ustioni -
1 Medici ORL -
1 Medici pediatri -
- Medici unità spinale 1
1 Farmacisti 1
3 Infermieri 2
3 Dietisti 2
1 Medici laboratorio analisi
CTO “A. Alesini” n°
Composizione del Team
Deliberazione del Direttore Generale
n°747 del 02/08/13
Dietista:
valutazione del
paziente
attraverso la
valutazione
nutrizionale
Medico
del
reparto
Pz. che
necessitano
solo di
inftegratori
Pz. che
necessitano di
un supporto
nutrizionale
speciale
Seguito dalla
dietista salvo
complicazioni
particolari
DIETISTA
MEDICO
DEL TEAM
ANESTESISTI O
CHIRURGHI COORDINATORE FARMACISTA
Se NPT
centrale per
posizionamen
to del CVC
Individuazion
e del pz.
Candidato
alla NA
Piano di terapia
nutrizionale e
definizione
dell’obiettivo e
calcolo del
fabbisogno
____________
Scelta della via di
somministrazione
Se NE e/o
NPT+NE
(infermiere o
medico del
reparto)
Richieste
formule e
prodotti
Se sospensione
medico TEAM
Monitoraggio 2
volte a settimana
(infermiere,
dietista, medico
sotto l’egida del
medico del
TEAM)
Raccolta dati
cartella
nutrizionale
(infermiere,
dietista,
medico
TEAM)
NAD
Raccolta dati
per il sistema
informatico
VRQ
STEPS PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE
Calcolare il B.M.I. (Body Mass Index)Calcolare il B.M.I. (Body Mass Index)
• BMI = peso (in Kg) / altezza (in metri) al quadrato
N.B.: se il peso non è misurabile, fare una valutazione approssimativa se l’altezza non è conosciuta, misurare
il paziente “a segmenti”
Valutare il calo ponderale negli ultimi 3 mesi (rispetto al peso abituale)Valutare il calo ponderale negli ultimi 3 mesi (rispetto al peso abituale)
• Calo ponderale = Peso attuale(in Kg) X 100 / peso abituale(in Kg)
N.B.: se i dati non sono reperibili, omettere questa valutazione
Valutazione del R.E.E. (Resting Energy Expenditure)Valutazione del R.E.E. (Resting Energy Expenditure)
• BEE (maschi) = 66 + (13.7 x peso attuale in Kg) + (5 x altezza in cm) – (6.8 x età in anni)
• BEE (femmine) = 665 + (9.6 x peso attuale in Kg) + (1.7 x altezza in cm) – (4.7 x età in anni)
• REE = BEE x 1,1
N.B.: Se il peso attuale non è misurabile, utilizzare il peso ideale secondo la formula di Lorentz:
Peso Ideale (PI)=Altezza (cm) - 100 - (Altezza (cm) - 150)/X
dove X = 2 per le donne e 4 per gli uomini
Calcolo del TEE (Total Energy Expenditure)Calcolo del TEE (Total Energy Expenditure)
• TEE = REE x Catabolismo
Valutazione dell’intake caloricoValutazione dell’intake calorico
• Informarsi su quantità e qualità degli alimenti assunti negli ultimi 7 giorni e calcolare il valore
calorico del cibo introdotto giornalmente
• Intake = Apporto giornaliero in Kcal (media degli ultimi 7 gg) X 100 / TEE
Ipotizzare apporto calorico dei prossimi 7 giorni
• Intake = Apporto giornaliero in Kcal (presunto prossimi 7 gg) X 100 / TEE
STEPS PER LA VALUTAZIONESTEPS PER LA VALUTAZIONE
DELLO STATO NUTRIZIONALE:DELLO STATO NUTRIZIONALE:
Valutazione del catabolismoValutazione del catabolismo
caso n° ________
Paziente ___________________________________________
Reparto ________________________
Data termine N.A. _____________
motivo
 raggiungimento dell’obiettivo nutrizionale
interruzione trattamento
trasferimento
interruzione volontaria
interruzione senza raggiungimento dell’obiettivo
 decesso
invio NAD
data comunicazione al servizio NAD _________
medico prescrittore ________________________
SCHEDA DI DIMISSIONESCHEDA DI DIMISSIONE
DEL TRATTAMENTO NUTRIZIONALEDEL TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
MONITORAGGIO TRATTAMENTOMONITORAGGIO TRATTAMENTO
NUTRIZIONE ENTERALENUTRIZIONE ENTERALE
MONITORAGGIO TRATTAMENTOMONITORAGGIO TRATTAMENTO
NUTRIZIONE PARENTERALENUTRIZIONE PARENTERALE
Attività del TEAM NUTRIZIONALEAttività del TEAM NUTRIZIONALE
dal 2006 al 2016dal 2006 al 2016
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
NANONINDICATA 44 50 63 56 84 85 98 78 101 150 97
156 175 172 203 193 237 332 221 346 308 394
TOTGGTRATTAMENTO 2191 1775 2122 3368 4408 3042 4909 3819 4933 4111 5220
GGMEDIDITRAT 13 10,1 12,3 13 15,9 12,6 14 15,8 13,7 12,4 13,2
NP 81 85 90 131 109 151 214 117 210 159 205
NE 30 34 66 46 44 93 143 124 149 171 200
NUTMISTA 28 15 16 26 4 16 37 28 33 21 18
NAINDICATA
ATTIVITÀ TEAM NUTRIZIONALE 2016ATTIVITÀ TEAM NUTRIZIONALE 2016
VALUTAZIONI E CONSULENZE NUTRIZIONALI
DAL 2010 AL 2016
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
0
200
400
600
800
1000
1200
VALUTAZIONI NUT
CONSULENZE TOT
PRESCRIZIONE ONS NP NE 2010-2016PRESCRIZIONE ONS NP NE 2010-2016
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
0
50
100
150
200
250
ONS
NP
NE
POSIZIONAMENTI ACCESSI NE 2010-2016POSIZIONAMENTI ACCESSI NE 2010-2016
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
0
50
100
150
200
250
SNG
PEG I IMP
SNG IMB
ACCESSIACCESSI NA 2010-2016NA 2010-2016
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
SNG
PEG I IMP
SNG IMB
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
35000
40000
tabella 5
COSTI NP ONS e NE
NP
NE
ONS
2014 2015
euro
2014 2015 2016
COSTI NPT – ONS – NE
2014-2016
TOTALI COSTI NE – ONS -TOTALI COSTI NE – ONS - NPTNPT
2014 2015 20162014 2015 2016
ANNO NUTRIZIONE
ENTERALE
SUPPORTI
NUTRIZIONALI
(ONS)
NUTRIZIONE
PARENTERALE
2014
€ 9.842,00 € 6.232,00 € 35.172,00
2015
€ 7.725,00 € 7.820,00 € 26.688,00
2016
€ 20.142,00 € 11.622,00 € 31.428,00
SPESE NUTRIZIONE PARENTERALESPESE NUTRIZIONE PARENTERALE
2014-20162014-2016
2014 2015 2016
Numero prescrizioni 210 159 205
Gg tot trattamento 2931 2224 2619
Costo die: € 12 € 35.172,00 € 26.688,00 € 31.428,00
COSTI NUTRIZIONE NON APPROPRIATACOSTI NUTRIZIONE NON APPROPRIATA
2014 2015 2016 TOT
N° NA NON
APPROPRIATA 101 150 97
GIORNI MEDI NA 13,7 12,4 12,9
GIORGI TOTALI NA
NON ATTUATA
1384 1860 1254
COSTO NE (€ 7) € 9.688,00 € 13.020,00 € 8.778,00 € 31.486,00
COSTO NP (€ 12) € 16.608,00 € 22.320,00 € 15.012,00 € 53.940,00
REFEZIONE OSP (€ 12)
€ 16.608,00 € 22.320,00 € 15.012,00 € 53.940,00
TOTALE COSTI NUTRIZIONE ARTIFICIALETOTALE COSTI NUTRIZIONE ARTIFICIALE
2014, 2015 e 20162014, 2015 e 2016
2014 2015 2016
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
35000
40000
NP
NE
ONS
€
PRESCRIZIONI NUTRIZIONE ARTIFICIALE PER AREE
ANNO 2016
NB L'AREA INTENSIVA È RAPPRESENTATA SOLO DAL CENTRO USTIONI
area medica area chirurgica area intensiva
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
NP
NE
ONS
PRESCRIZIONI NE ONS NP 2016 area medicaPRESCRIZIONI NE ONS NP 2016 area medica
med acuti neurologia geriatria med post ac
0
10
20
30
40
50
60
NE
ONS
NP
PRESCRIZIONI AREA CHIRURGICA 2016PRESCRIZIONI AREA CHIRURGICA 2016
CH GEN CH URG CH LAP URO
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
NP
NE
ONS
•Razionalizzazione utilizzo NA
•Garanzia di continuità nel servizio e tempestività (max 24-48 h delle richieste videat).
•Centralizzazione preparazione sacche.
•Promozione e realizzazione di attività formative per medici/infermieri.
•N°10 corsi di formazione per infermieri (22 crediti)
•N°14 corso per medici (35 crediti)
•N° 6 corsi per medici e infermieri “ Nutrizione Artificiale e SLA”
•N° 6 work shop sulla nutrizione artificiale e governo clinico
•N°10 incontri tipo “Journal Club” Osp. S. Eugenio C.T.O. per predisporre
procedure protocolli per il trattamento di NA nelle patologie più rilevanti e
frequenti.
•Riunioni Team Nutrizionali S. Eugenio/C.T.O. e Dipartimento Farmaceutico
per l’approvvigionamento annuale di presidi e prodotti enterali e parenterali
in base alla nostra esperienza secondo i criteri di costo/efficacia e non
semplicemente di costi!
OBIETTIVI RAGGIUNTIOBIETTIVI RAGGIUNTI
(2002-2016)(2002-2016)
Progetto aziendaleProgetto aziendale
di prevenzione delle infezioni ospedalieredi prevenzione delle infezioni ospedaliere
da catetere venoso centrale a breve termineda catetere venoso centrale a breve termine
OSPEDALE S. EUGENIO
TEAM NUTRIZIONALE - CIO
Sebbene i cateteri intravascolari forniscano un accesso vascolare agevole e
ormai indispensabile alla moderna pratica medica, il loro intenso utilizzo,
particolarmente nelle terapie intensive, determina un certo rischio di
complicanze infettive locali e sistemiche:
•infezioni locali del sito di inserzione
•sepsi correlate ai cateteri (CRB-SI)
•tromboflebiti settiche
•endocarditi
Si devono considerare anche
•la complessità dei trattamenti
•le condizioni cliniche dei pazienti
•il lungo periodo di permanenza in situ del catetere
•Il posizionamento in emergenza dello stesso.
Epidemiologia (dati USA)
Rischio di CR-BSI: 4-14%
(> 90 % correlate ai CVC)
“CVC-associated BSIs”/anno
400.000 nel 1998
250.000 nel 2001
Ammontare delle CVC-associated BSIs/anno nelle ICUs:
80.000 nel 2001, in media 5,3/1000 giorni catetere
Mortalità per episodio: 12% - 25% - Costo per episodio: $ 8.000 (1998), $ 25.000 (2001)
TASSI DI INFEZIONE EMATOLOGIA
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
0 5 10 15 20 25 30 35 40
Acitenobacter haemolyticus
Corynebacterium species
Enterococcus faecalis
Enterococcus faecium
Escherichia coli
Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae
Pseudomonas stutzeri
Staphylococcus aureus
Staphylococcus coag. negativi
Micrococcus luteus
Pseudomonas aeruginosa
Brevundimonas vesicularis
Stenotrophomonas maltophilia
I CEPPI PRESENTI NEI REPARTI DEL NOSTRO OSPEDALE
TASSI DI INFEZIONE AREA MEDICA
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
0 1 2 3 4 5 6 7 8
Corynebacterium species
Staphylococcus aureus
Escherichia coli
Enterococcus faecalis
Klebsiella pneumoniae ssp
pneumoniae
Staphylococcus coagulasi
negativo
0 2 4 6 8 10 12
Acinetobacter baumannii
Candida species
Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae
Pseudomonas aeruginosa
Stenotrophomonas maltophilia
Proteus mirabilis
Providencia stuartii
Propionibacter acnes
Serratia marcescens
Staphylococcus aureus
Staphylococcus coag. negativo
TASSI DI INFEZIONE RIANIMAZIONE
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
0 0,5 1 1,5 2 2,5
Staphylococcus aureus
Acitenobacter baumannii
Enterococcus gallinarum
Staphylococcus coag.
negativo
TASSI DI INFEZIONE CHIRURGIE
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
0 2 4 6 8 10 12 14
Acinetobacter baumannii
Candida species
Corynebacterium species
Enterococcus faecalis
Escherichia coli
Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae
Pseudomonas aeruginosa
Staphylococcus aureus
Acinetobacter junii
Enterobacter cloacae
Staphylococcus hominis
Staphylococcus coag negativi
TASSI DI INFEZIONE CENTRO USTIONI
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
OBIETTIVO DEL PROGETTOOBIETTIVO DEL PROGETTO
Organizzativo: controllare il rischio infettivo correlato all’utilizzo dei
dispositivi di accesso intravascolare nei reparti di medicina, chirurgia e
terapia intensiva
Processo: monitorare la corretta applicazione delle linee guida esistenti
sull’argomento
Efficacia: Miglioramento delle competenze degli operatori nell’impianto e
gestione dei CVC non tunnellizzati a breve termine
PROMOTORI
Due gruppi multi professionali:
•Il Team Nutrizionale OSE
•Il Gruppo Operativo per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere - CIO
•Pazienti provenienti da 5 reparti:
Chirurgia Generale, Chirurgia d’Urgenza, Chirurgia Oncologica, Centro Ustioni,
2° Medicina
Ai quali venga impiantato un cvc del tipo “sorvegliato” sia in condizioni di urgenza che
di elezione
•I Referenti Medici e Infermieri dei reparti venivano selezionati per l’indagine
•Una Scheda di Sorveglianza aperta dal medico anestesista che impianta i CVC,
inserita nella cartella clinica segue il paziente per tutto il tempo di impiego del
dispositivo intravascolare e raccoglie i dati necessari alla: diagnosi di infezione del
sito:
Presenza di segni clinici come eritema, tumefazione dolorosa e secrezioni dell’area circostante
il sito
Diagnosi di sepsi (CR.BSI):
Segni clinici di sepsi
+
Esclusione di altri focolai infettivi
+
Differenti tempi di positivizzazione di due emolculture
Simultanee da CVC e vp con Δ significative
MATERIALI E METODIMATERIALI E METODI
•Gli altri protagonisti della sorveglianza: microbiologo e infettivologo
Incidence of CVC infections in Units
17,4
20,2
9,8
0,0 0,0
29,4
12,19
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
h 17,4 20,2 9,8 0,0 0,0 29,4 12,19
USTIONI II medicina
Chirurgia
d'urgenza
chirurgia
oncologic
Chirurgia
generale
c.u. sub
intensiva
totale
RISULTATIRISULTATI
Central Line-associated BSI rate
Type of Unit
Central line
days
BSI
Central line
associated
BSI rate
NNISPooled
mean (ICU)
NNIS90°
percentile
UstionCenter 344 6 17,4 7,0
2° GeneralMedicine 99 2 20,2 5,0 8,8
Urgency Surgery 205 2 9,8 4,6 8,7
OncologicalSurgery 49 0 0,0 4,6 8,7
GeneralSurgery 169 0 0,0 4,6 8,7
C.U.Subintensive 34 1 29,4
CentralLine utilization
Type of Unit
Central line
days
Patient-days
Central line
utilization
rate
NNISPooled
mean (ICU)
NNIS10°
percentile
UstionCenter 344 3769 0,091 0,56
2°GeneralMedicine 99 5195 0,019 0,52 0,31
Urgency Surgery 205 5225 0,039 0,61 0,34
OncologicalSurgery 49 2093 0,023 0,61 0,34
GeneralSurgery 169 3417 0,049 0,61 0,34
C.U.Subintensiva 34
Fattore di rischio
Infezione
(n=11)
Non
Infezione
(n=61)
p
Età >= 76 5 15 0,231
Reparto
Centro Ustioni 6 14 0,769
Subintensiva 1 0
Oncologia 0 5
Medicina generale 2 2
Chirurgia generale 0 10
Chirurgia Urgenza 2 13
n° vie utilizzate
1 0 2 0,022
2 0 3
3 10 37
Sede di inserzione
Femorale 4 5 0,304
Succlavia 3 21
Giugulare 2 15
Intervento chirurgico 9 31 0,150
Uso di antibiotici 7 36 0,021
NPT 9 19 0,000
Immudepressione 1 0 0,000
Infezione del sito d’ inserzione 1 1 0,050
Durata >7 giorni 10 30 0,000
Fattori di rischio rilevati all’analisi statistica
DISCUSSIONEDISCUSSIONE
• Nonostante i presidi utilizzati nei nostri reparti siano del tutto simili a quelli
adoperati dalle unità considerate dal NNIS, abbiamo rilevato un numero di infezioni
molto più alto
• I dati sul rischio correlato al numero di vie utilizzate, alla durata, all’
immunodepressione e all’ infezione del sito di infezione confermano i risultati di altri
studi presenti in letteratura
• La NPT è risultata essere un fattore di rischio per lo sviluppo delle CRBSI.
Questo dato conferma i risultati di diversi studi sulla NPT sia domiciliare [*] che
ospedaliera [**].
E’possibile che ciò sia dovuto all’aumento delle manipolazioni a cui sono sottoposti i
CVC destinati alla NPT ed alla presenza di substrati nelle sacche nutrizionali utili
per la proliferazione batterica.
[*] Shirotani N, Iino T, Numata K, Kameoka S. Complications of central venous catheters in patients on home
parenteral nutrition: an analysis of 68 patients over 16 years. Surg Today. 2006;36(5):420-4.
[**] Beghetto MG, Victorino J, Teixeira L, de Azevedo MJ. Parenteral nutrition as a risk factor for central
venous catheter-related infection. JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2005 Sep-Oct;29(5):367-73
CONCLUSIONICONCLUSIONI
• Questo studio è stata la prima rilevazione del fenomeno nel nostro ospedale ed il
nostro scopo è iniziare una sorveglianza epidemiologica permanente dei CRBSI per
valutare i futuri miglioramenti.
• Sono necessari tutti gli sforzi possibili per ridurre l'Incidenza di questo grave
problema sanitario. Questo progetto può essere un valido strumento per il
monitoraggio e per la prevenzione delle sepsi correlate al CVC.
• La nostra intenzione di prossimi mesi è ripetere lo studio per avere l'opportunità
di comparare i dati e valutare l'evoluzione di questo sistema di sorveglianza.
QUALI SONO GLI OBIETTIVI
DA RAGGIUNGERE???
 Ottimizzazione NE vs NPT (specie ai chirurghi!!!)
 Verificare l’efficacia della Nutrizione Artificiale
 Definire opportuni percorsi concordate con altre personalità
interessate (Team Nutrizionale) per assicurare ai pazienti un
accesso nutrizionale artificiale più idoneo e il conseguente
trattamento di nutrizione enterale e/o parenterale con l’obiettivo
di ridurre i tempi di degenza (PEG, PICC).
 Percorso ERAS
 Percorso disfagia
Ospedale
S.Eugenio
Ospedale
S.Pertini
Linee Guida ASPEN
Protocolli GIDS
Linee Guida ESPEN
PER DI
QUA ?
PAZIENTE IN
DEGENZA
Test
negativo
Attivazione del
TEAM
Test
positivo
Paziente in
coma
Paziente
non in
coma
Indicazioni Nutrizionali
all.6
Monitoraggio Nutrizione orale e mista
all 9-9A
VALUTAZIONE
NEUROLOGICA
quando indicata
all.5
VALUTAZIONE
DI NUTRIZIONE
CLINICA
all.2A-2B-2C
Screening
infermieristico
all.1
Alimentazione orale adattata
all. 6A, 6B, 6C, 6D
Nutrizione mista
(orale+artificiale)
Variazione clinica
VALUTAZIONE
DI NUTRIZIONE
CLINICA
all.2A-2B-2C
Variazione
clinica
USCITA
Nutrizione artificiale (all 2A, 2B, 2C, 2D)
•NE (valutazione digestiva, SNG, PEG, JPEG)-
•NPT (CVC, PICC, PORT)
Riabilitazione Logopedica
all.7
OSPEDALE S.PERTINIOSPEDALE S.PERTINI
VALUTAZIONE
LOGOPEDICA
all.3
VALUTAZIONE ORL
all.4-4bis
Monitoraggio
ospedaliero
All 6E,6F
PAZIENTE IN
DEGENZA
Test
negativo
Attivazione del
TEAM
Test
positivo
Paziente in
coma
Paziente
non in
coma
VALUTAZIONE
PERFORMANCE
DEGLUTITORIA
all.8
Indicazioni Nutrizionali
all.6
Monitoraggio Nutrizione orale e mista
all 9-9A
VALUTAZIONE
NEUROLOGICA
quando indicata
all.5
VALUTAZIONE
DI NUTRIZIONE
CLINICA
all. 2A-2B-2C
Screening
infermieristico
all.1
Alimentazione orale adattata
all. 6A, 6B, 6C, 6D
Nutrizione mista
(orale+artificiale)
Variazione clinica
VALUTAZIONE
DI NUTRIZIONE
CLINICA
all. 2A-2B-2C
Variazione
clinica
USCITA
OSPEDALE S.EUGENIOOSPEDALE S.EUGENIO
Nutrizione artificiale (2A,2B,2C,2D)
•NE (valutazione digestiva, SNG, PEG, JPEG)-
•NPT (CVC, PICC, PORT)
Monitoraggio
ospedaliero
All 6E, 6F
VALUTAZIONE ORL
all.4
DIMISSIONE DEL PAZIENTE
DISFAGICO
Valutazione strumentale della deglutizione per relazione di dimissione (ORL-Logopedisti)
Valutazione dietologica con programma nutrizionale per dimissione (all.9)
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Invio presso RSA/ Struttura di
riabilitazione post-acuzie
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MONITORAGGIO POST-DIMISSIONE
ALIMENTAZIONE ORALE
ADATTATA
All 6A, 6B,6C,6D
NUTRIZIONE MISTA
(orale + artificiale)
MONITORAGGIO INIZIALE
20/40gg (all 12)
PZ STABILE?
NO
SI
MONITORAGGIO DIETA 6
mesi
All 14
MONITORAGGIO A BREVE
SCADENZA (30/90gg)
All 13
ATTIVAZIONE NUTRIZIONE
ARTIFICIALE
NE – NPT
All 10
MONITORAGGIO NE – NPT
All 11A, 11B
Nutrizione clinica ASL ROMA 2Nutrizione clinica ASL ROMA 2
MMG ( Ipotesi
Diagnostica
MALNUTRIZIONE/DISFAGIA
Casa della Salute PO Madre Giuseppina
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Caterina/
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PO S.EUGENIO PO PERTINI
Trattamento definitivoTrattamento definitivo
della malnutrizionedella malnutrizione
NUTRIZIONE ARTIFICIALE
ENTERALE:
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  • 1. IL SUPPORTO NUTRIZIONALE IN OSPEDALE: ieri, oggi, domani… Dott. G. M. GIORGETTIDott. G. M. GIORGETTI Coordinatore Team NutrizionaleCoordinatore Team Nutrizionale 24 MARZO 201724 MARZO 2017
  • 2.  La ASL RMC ha costituito con O.C. 1316 del 29/09/2000 presso l’Osp. Sant’Eugenio un Team Nutrizionale multiprofessionale in via sperimentale recependo i dati della letteratura scientifica già allora molto significativi in favore dell’utilità sia dal punto di vista sanitario che economico della clinica Governance dello Stato Nutrizionale dei pazienti ricoverati  Questo provvedimento è stato poi definitivamente disposto con delibera num 854 del 13/7/2007 con nomina di coordinatore ad dott. Gian Marco Giorgetti. ConCon deliberazione n° 677 del 26/7/2010 prima e n° 747 del 02/08/13 poi,deliberazione n° 677 del 26/7/2010 prima e n° 747 del 02/08/13 poi, si è definita la composizione del Team Nutrizionale OSE-CTO con lasi è definita la composizione del Team Nutrizionale OSE-CTO con la nomina dei componentinomina dei componenti
  • 3. TEAM NUTRIZIONALE OSPEDALIERO ASL RM/C Osp. S.EUGENIO Medico internista Giancarlo Sandri Chirurgo C. Ustioni Giuseppe Spaltro Medico chirurgo Giovanni Tipaldi Medico chirurgo Umberto Passaro Medico chirurgo Francesco Atella Medico chirurgo Enrico Breda Medico anestesista Floriana Baccarini Medico anestesista Mauro Polzoni Medico anestesista Giuseppe Rosati Medico anestesista Massimo Sorbello Medico Unità S.U. Libero Bianchi Medico Pediatra Francesca A. Morini Medico internista Cristina Trotta Medico ORL Caterina Mameli Medico lab. Elvira Maddaloni Farmacista Liliana Tirimbelli Farmacista Pietro Motta C. P. S. I. Cristina Corina Chifiac C. P. S. I Daniela De Santis C. P.S. I. Elisabetta Giordano C. P. S. I Rossella Policicchio C. P. S. I Daniela Laurenti Dietista Laura Renda Dietista Marina Mariani Dietista Giuseppina Desideri Dietista Aurora Piga Dietista Cristina Maggio GIAN MARCO GIORGETTI Coordinatore Team Nutrizionale Medico internista, gastroenterologo, immunologo
  • 4. FUNZIONI DEL TEAM •Fornire consulenze alla Unità Operativa di degenza nella quale è ricoverato il paziente candidato alla NA per l’impostazione del trattamento più idoneo ad assicurare una adeguato supporto nutrizionale sia nella fase ospedaliera che in previsione dell’eventuale trasferimento a domicilio; •Realizzare l’accesso nutrizionale più opportuno; •Prescrivere (medici) e preparare (farmacisti) le miscele nutrizionali ritenute più idonee per il trattamento dei pazienti; •Predisporre la scheda di rilevazione dei dati clinici inerenti il trattamento di NA e collaborare con il personale dei reparti di degenza per monitorizzare il trattamento nel rispetto delle procedure di prevenzione delle infezioni da CVC e per ottenere i migliori risultati sia dal punto di vista nutrizionale che dal punto di vista della qualità di vita del paziente e proporre le eventuali modifiche al trattamento stesso; •Collaborare con il personale dei reparti di degenza per monitorizzare il trattamento nel rispetto delle procedure di prevenzione delle infezioni di accesso venoso centrale, e per ottenere i migliori risultati sia dal punto di vista nutrizionale che dal punto di vista della qualità di vita del paziente e proporre eventuali modifiche al trattamento stesso. •Organizzare corsi di addestramento e perfezionamento sulla NA per il personale medico, infermieristico addetto ai servizi ospedalieri e territoriali e valutarne i risultati e curare la raccolta dati epidemiologici sulla NA intraospedalieri ed elaborare periodici rapporti informativi alla Direzione Sanitaria Aziendale alle Direzioni mediche ospedaliere ed al Sistema Informativo Aziendale;
  • 5. S. Eugenio n° Specialità/Qualifica 2 Medici internisti - 2 Medici chirurghi 2 3 Medici anestesisti 1 1 Medici centro ustioni - 1 Medici ORL - 1 Medici pediatri - - Medici unità spinale 1 1 Farmacisti 1 3 Infermieri 2 3 Dietisti 2 1 Medici laboratorio analisi CTO “A. Alesini” n° Composizione del Team Deliberazione del Direttore Generale n°747 del 02/08/13
  • 6. Dietista: valutazione del paziente attraverso la valutazione nutrizionale Medico del reparto Pz. che necessitano solo di inftegratori Pz. che necessitano di un supporto nutrizionale speciale Seguito dalla dietista salvo complicazioni particolari DIETISTA MEDICO DEL TEAM ANESTESISTI O CHIRURGHI COORDINATORE FARMACISTA Se NPT centrale per posizionamen to del CVC Individuazion e del pz. Candidato alla NA Piano di terapia nutrizionale e definizione dell’obiettivo e calcolo del fabbisogno ____________ Scelta della via di somministrazione Se NE e/o NPT+NE (infermiere o medico del reparto) Richieste formule e prodotti Se sospensione medico TEAM Monitoraggio 2 volte a settimana (infermiere, dietista, medico sotto l’egida del medico del TEAM) Raccolta dati cartella nutrizionale (infermiere, dietista, medico TEAM) NAD Raccolta dati per il sistema informatico VRQ
  • 7. STEPS PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE Calcolare il B.M.I. (Body Mass Index)Calcolare il B.M.I. (Body Mass Index) • BMI = peso (in Kg) / altezza (in metri) al quadrato N.B.: se il peso non è misurabile, fare una valutazione approssimativa se l’altezza non è conosciuta, misurare il paziente “a segmenti” Valutare il calo ponderale negli ultimi 3 mesi (rispetto al peso abituale)Valutare il calo ponderale negli ultimi 3 mesi (rispetto al peso abituale) • Calo ponderale = Peso attuale(in Kg) X 100 / peso abituale(in Kg) N.B.: se i dati non sono reperibili, omettere questa valutazione Valutazione del R.E.E. (Resting Energy Expenditure)Valutazione del R.E.E. (Resting Energy Expenditure) • BEE (maschi) = 66 + (13.7 x peso attuale in Kg) + (5 x altezza in cm) – (6.8 x età in anni) • BEE (femmine) = 665 + (9.6 x peso attuale in Kg) + (1.7 x altezza in cm) – (4.7 x età in anni) • REE = BEE x 1,1 N.B.: Se il peso attuale non è misurabile, utilizzare il peso ideale secondo la formula di Lorentz: Peso Ideale (PI)=Altezza (cm) - 100 - (Altezza (cm) - 150)/X dove X = 2 per le donne e 4 per gli uomini Calcolo del TEE (Total Energy Expenditure)Calcolo del TEE (Total Energy Expenditure) • TEE = REE x Catabolismo Valutazione dell’intake caloricoValutazione dell’intake calorico • Informarsi su quantità e qualità degli alimenti assunti negli ultimi 7 giorni e calcolare il valore calorico del cibo introdotto giornalmente • Intake = Apporto giornaliero in Kcal (media degli ultimi 7 gg) X 100 / TEE Ipotizzare apporto calorico dei prossimi 7 giorni • Intake = Apporto giornaliero in Kcal (presunto prossimi 7 gg) X 100 / TEE
  • 8. STEPS PER LA VALUTAZIONESTEPS PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE:DELLO STATO NUTRIZIONALE: Valutazione del catabolismoValutazione del catabolismo
  • 9.
  • 10.
  • 11. caso n° ________ Paziente ___________________________________________ Reparto ________________________ Data termine N.A. _____________ motivo  raggiungimento dell’obiettivo nutrizionale interruzione trattamento trasferimento interruzione volontaria interruzione senza raggiungimento dell’obiettivo  decesso invio NAD data comunicazione al servizio NAD _________ medico prescrittore ________________________ SCHEDA DI DIMISSIONESCHEDA DI DIMISSIONE DEL TRATTAMENTO NUTRIZIONALEDEL TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
  • 14. Attività del TEAM NUTRIZIONALEAttività del TEAM NUTRIZIONALE dal 2006 al 2016dal 2006 al 2016 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 NANONINDICATA 44 50 63 56 84 85 98 78 101 150 97 156 175 172 203 193 237 332 221 346 308 394 TOTGGTRATTAMENTO 2191 1775 2122 3368 4408 3042 4909 3819 4933 4111 5220 GGMEDIDITRAT 13 10,1 12,3 13 15,9 12,6 14 15,8 13,7 12,4 13,2 NP 81 85 90 131 109 151 214 117 210 159 205 NE 30 34 66 46 44 93 143 124 149 171 200 NUTMISTA 28 15 16 26 4 16 37 28 33 21 18 NAINDICATA
  • 15. ATTIVITÀ TEAM NUTRIZIONALE 2016ATTIVITÀ TEAM NUTRIZIONALE 2016
  • 16. VALUTAZIONI E CONSULENZE NUTRIZIONALI DAL 2010 AL 2016 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 0 200 400 600 800 1000 1200 VALUTAZIONI NUT CONSULENZE TOT
  • 17. PRESCRIZIONE ONS NP NE 2010-2016PRESCRIZIONE ONS NP NE 2010-2016 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 0 50 100 150 200 250 ONS NP NE
  • 18. POSIZIONAMENTI ACCESSI NE 2010-2016POSIZIONAMENTI ACCESSI NE 2010-2016 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 0 50 100 150 200 250 SNG PEG I IMP SNG IMB
  • 19. ACCESSIACCESSI NA 2010-2016NA 2010-2016 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 SNG PEG I IMP SNG IMB
  • 20. 0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000 tabella 5 COSTI NP ONS e NE NP NE ONS 2014 2015 euro 2014 2015 2016 COSTI NPT – ONS – NE 2014-2016
  • 21. TOTALI COSTI NE – ONS -TOTALI COSTI NE – ONS - NPTNPT 2014 2015 20162014 2015 2016 ANNO NUTRIZIONE ENTERALE SUPPORTI NUTRIZIONALI (ONS) NUTRIZIONE PARENTERALE 2014 € 9.842,00 € 6.232,00 € 35.172,00 2015 € 7.725,00 € 7.820,00 € 26.688,00 2016 € 20.142,00 € 11.622,00 € 31.428,00
  • 22. SPESE NUTRIZIONE PARENTERALESPESE NUTRIZIONE PARENTERALE 2014-20162014-2016 2014 2015 2016 Numero prescrizioni 210 159 205 Gg tot trattamento 2931 2224 2619 Costo die: € 12 € 35.172,00 € 26.688,00 € 31.428,00
  • 23. COSTI NUTRIZIONE NON APPROPRIATACOSTI NUTRIZIONE NON APPROPRIATA 2014 2015 2016 TOT N° NA NON APPROPRIATA 101 150 97 GIORNI MEDI NA 13,7 12,4 12,9 GIORGI TOTALI NA NON ATTUATA 1384 1860 1254 COSTO NE (€ 7) € 9.688,00 € 13.020,00 € 8.778,00 € 31.486,00 COSTO NP (€ 12) € 16.608,00 € 22.320,00 € 15.012,00 € 53.940,00 REFEZIONE OSP (€ 12) € 16.608,00 € 22.320,00 € 15.012,00 € 53.940,00
  • 24. TOTALE COSTI NUTRIZIONE ARTIFICIALETOTALE COSTI NUTRIZIONE ARTIFICIALE 2014, 2015 e 20162014, 2015 e 2016 2014 2015 2016 0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000 NP NE ONS €
  • 25. PRESCRIZIONI NUTRIZIONE ARTIFICIALE PER AREE ANNO 2016 NB L'AREA INTENSIVA È RAPPRESENTATA SOLO DAL CENTRO USTIONI area medica area chirurgica area intensiva 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 NP NE ONS
  • 26. PRESCRIZIONI NE ONS NP 2016 area medicaPRESCRIZIONI NE ONS NP 2016 area medica med acuti neurologia geriatria med post ac 0 10 20 30 40 50 60 NE ONS NP
  • 27. PRESCRIZIONI AREA CHIRURGICA 2016PRESCRIZIONI AREA CHIRURGICA 2016 CH GEN CH URG CH LAP URO 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 NP NE ONS
  • 28. •Razionalizzazione utilizzo NA •Garanzia di continuità nel servizio e tempestività (max 24-48 h delle richieste videat). •Centralizzazione preparazione sacche. •Promozione e realizzazione di attività formative per medici/infermieri. •N°10 corsi di formazione per infermieri (22 crediti) •N°14 corso per medici (35 crediti) •N° 6 corsi per medici e infermieri “ Nutrizione Artificiale e SLA” •N° 6 work shop sulla nutrizione artificiale e governo clinico •N°10 incontri tipo “Journal Club” Osp. S. Eugenio C.T.O. per predisporre procedure protocolli per il trattamento di NA nelle patologie più rilevanti e frequenti. •Riunioni Team Nutrizionali S. Eugenio/C.T.O. e Dipartimento Farmaceutico per l’approvvigionamento annuale di presidi e prodotti enterali e parenterali in base alla nostra esperienza secondo i criteri di costo/efficacia e non semplicemente di costi! OBIETTIVI RAGGIUNTIOBIETTIVI RAGGIUNTI (2002-2016)(2002-2016)
  • 29. Progetto aziendaleProgetto aziendale di prevenzione delle infezioni ospedalieredi prevenzione delle infezioni ospedaliere da catetere venoso centrale a breve termineda catetere venoso centrale a breve termine OSPEDALE S. EUGENIO TEAM NUTRIZIONALE - CIO
  • 30. Sebbene i cateteri intravascolari forniscano un accesso vascolare agevole e ormai indispensabile alla moderna pratica medica, il loro intenso utilizzo, particolarmente nelle terapie intensive, determina un certo rischio di complicanze infettive locali e sistemiche: •infezioni locali del sito di inserzione •sepsi correlate ai cateteri (CRB-SI) •tromboflebiti settiche •endocarditi Si devono considerare anche •la complessità dei trattamenti •le condizioni cliniche dei pazienti •il lungo periodo di permanenza in situ del catetere •Il posizionamento in emergenza dello stesso.
  • 31. Epidemiologia (dati USA) Rischio di CR-BSI: 4-14% (> 90 % correlate ai CVC) “CVC-associated BSIs”/anno 400.000 nel 1998 250.000 nel 2001 Ammontare delle CVC-associated BSIs/anno nelle ICUs: 80.000 nel 2001, in media 5,3/1000 giorni catetere Mortalità per episodio: 12% - 25% - Costo per episodio: $ 8.000 (1998), $ 25.000 (2001) TASSI DI INFEZIONE EMATOLOGIA DAL 1-5-05 AL 30-4-06 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Acitenobacter haemolyticus Corynebacterium species Enterococcus faecalis Enterococcus faecium Escherichia coli Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae Pseudomonas stutzeri Staphylococcus aureus Staphylococcus coag. negativi Micrococcus luteus Pseudomonas aeruginosa Brevundimonas vesicularis Stenotrophomonas maltophilia I CEPPI PRESENTI NEI REPARTI DEL NOSTRO OSPEDALE
  • 32. TASSI DI INFEZIONE AREA MEDICA DAL 1-5-05 AL 30-4-06 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Corynebacterium species Staphylococcus aureus Escherichia coli Enterococcus faecalis Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae Staphylococcus coagulasi negativo 0 2 4 6 8 10 12 Acinetobacter baumannii Candida species Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae Pseudomonas aeruginosa Stenotrophomonas maltophilia Proteus mirabilis Providencia stuartii Propionibacter acnes Serratia marcescens Staphylococcus aureus Staphylococcus coag. negativo TASSI DI INFEZIONE RIANIMAZIONE DAL 1-5-05 AL 30-4-06 0 0,5 1 1,5 2 2,5 Staphylococcus aureus Acitenobacter baumannii Enterococcus gallinarum Staphylococcus coag. negativo TASSI DI INFEZIONE CHIRURGIE DAL 1-5-05 AL 30-4-06 0 2 4 6 8 10 12 14 Acinetobacter baumannii Candida species Corynebacterium species Enterococcus faecalis Escherichia coli Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae Pseudomonas aeruginosa Staphylococcus aureus Acinetobacter junii Enterobacter cloacae Staphylococcus hominis Staphylococcus coag negativi TASSI DI INFEZIONE CENTRO USTIONI DAL 1-5-05 AL 30-4-06
  • 33. OBIETTIVO DEL PROGETTOOBIETTIVO DEL PROGETTO Organizzativo: controllare il rischio infettivo correlato all’utilizzo dei dispositivi di accesso intravascolare nei reparti di medicina, chirurgia e terapia intensiva Processo: monitorare la corretta applicazione delle linee guida esistenti sull’argomento Efficacia: Miglioramento delle competenze degli operatori nell’impianto e gestione dei CVC non tunnellizzati a breve termine PROMOTORI Due gruppi multi professionali: •Il Team Nutrizionale OSE •Il Gruppo Operativo per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere - CIO
  • 34. •Pazienti provenienti da 5 reparti: Chirurgia Generale, Chirurgia d’Urgenza, Chirurgia Oncologica, Centro Ustioni, 2° Medicina Ai quali venga impiantato un cvc del tipo “sorvegliato” sia in condizioni di urgenza che di elezione •I Referenti Medici e Infermieri dei reparti venivano selezionati per l’indagine •Una Scheda di Sorveglianza aperta dal medico anestesista che impianta i CVC, inserita nella cartella clinica segue il paziente per tutto il tempo di impiego del dispositivo intravascolare e raccoglie i dati necessari alla: diagnosi di infezione del sito: Presenza di segni clinici come eritema, tumefazione dolorosa e secrezioni dell’area circostante il sito Diagnosi di sepsi (CR.BSI): Segni clinici di sepsi + Esclusione di altri focolai infettivi + Differenti tempi di positivizzazione di due emolculture Simultanee da CVC e vp con Δ significative MATERIALI E METODIMATERIALI E METODI •Gli altri protagonisti della sorveglianza: microbiologo e infettivologo
  • 35. Incidence of CVC infections in Units 17,4 20,2 9,8 0,0 0,0 29,4 12,19 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 h 17,4 20,2 9,8 0,0 0,0 29,4 12,19 USTIONI II medicina Chirurgia d'urgenza chirurgia oncologic Chirurgia generale c.u. sub intensiva totale RISULTATIRISULTATI
  • 36. Central Line-associated BSI rate Type of Unit Central line days BSI Central line associated BSI rate NNISPooled mean (ICU) NNIS90° percentile UstionCenter 344 6 17,4 7,0 2° GeneralMedicine 99 2 20,2 5,0 8,8 Urgency Surgery 205 2 9,8 4,6 8,7 OncologicalSurgery 49 0 0,0 4,6 8,7 GeneralSurgery 169 0 0,0 4,6 8,7 C.U.Subintensive 34 1 29,4
  • 37. CentralLine utilization Type of Unit Central line days Patient-days Central line utilization rate NNISPooled mean (ICU) NNIS10° percentile UstionCenter 344 3769 0,091 0,56 2°GeneralMedicine 99 5195 0,019 0,52 0,31 Urgency Surgery 205 5225 0,039 0,61 0,34 OncologicalSurgery 49 2093 0,023 0,61 0,34 GeneralSurgery 169 3417 0,049 0,61 0,34 C.U.Subintensiva 34
  • 38. Fattore di rischio Infezione (n=11) Non Infezione (n=61) p Età >= 76 5 15 0,231 Reparto Centro Ustioni 6 14 0,769 Subintensiva 1 0 Oncologia 0 5 Medicina generale 2 2 Chirurgia generale 0 10 Chirurgia Urgenza 2 13 n° vie utilizzate 1 0 2 0,022 2 0 3 3 10 37 Sede di inserzione Femorale 4 5 0,304 Succlavia 3 21 Giugulare 2 15 Intervento chirurgico 9 31 0,150 Uso di antibiotici 7 36 0,021 NPT 9 19 0,000 Immudepressione 1 0 0,000 Infezione del sito d’ inserzione 1 1 0,050 Durata >7 giorni 10 30 0,000 Fattori di rischio rilevati all’analisi statistica
  • 39. DISCUSSIONEDISCUSSIONE • Nonostante i presidi utilizzati nei nostri reparti siano del tutto simili a quelli adoperati dalle unità considerate dal NNIS, abbiamo rilevato un numero di infezioni molto più alto • I dati sul rischio correlato al numero di vie utilizzate, alla durata, all’ immunodepressione e all’ infezione del sito di infezione confermano i risultati di altri studi presenti in letteratura • La NPT è risultata essere un fattore di rischio per lo sviluppo delle CRBSI. Questo dato conferma i risultati di diversi studi sulla NPT sia domiciliare [*] che ospedaliera [**]. E’possibile che ciò sia dovuto all’aumento delle manipolazioni a cui sono sottoposti i CVC destinati alla NPT ed alla presenza di substrati nelle sacche nutrizionali utili per la proliferazione batterica. [*] Shirotani N, Iino T, Numata K, Kameoka S. Complications of central venous catheters in patients on home parenteral nutrition: an analysis of 68 patients over 16 years. Surg Today. 2006;36(5):420-4. [**] Beghetto MG, Victorino J, Teixeira L, de Azevedo MJ. Parenteral nutrition as a risk factor for central venous catheter-related infection. JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2005 Sep-Oct;29(5):367-73
  • 40. CONCLUSIONICONCLUSIONI • Questo studio è stata la prima rilevazione del fenomeno nel nostro ospedale ed il nostro scopo è iniziare una sorveglianza epidemiologica permanente dei CRBSI per valutare i futuri miglioramenti. • Sono necessari tutti gli sforzi possibili per ridurre l'Incidenza di questo grave problema sanitario. Questo progetto può essere un valido strumento per il monitoraggio e per la prevenzione delle sepsi correlate al CVC. • La nostra intenzione di prossimi mesi è ripetere lo studio per avere l'opportunità di comparare i dati e valutare l'evoluzione di questo sistema di sorveglianza.
  • 41. QUALI SONO GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE???  Ottimizzazione NE vs NPT (specie ai chirurghi!!!)  Verificare l’efficacia della Nutrizione Artificiale  Definire opportuni percorsi concordate con altre personalità interessate (Team Nutrizionale) per assicurare ai pazienti un accesso nutrizionale artificiale più idoneo e il conseguente trattamento di nutrizione enterale e/o parenterale con l’obiettivo di ridurre i tempi di degenza (PEG, PICC).  Percorso ERAS  Percorso disfagia
  • 43. PAZIENTE IN DEGENZA Test negativo Attivazione del TEAM Test positivo Paziente in coma Paziente non in coma Indicazioni Nutrizionali all.6 Monitoraggio Nutrizione orale e mista all 9-9A VALUTAZIONE NEUROLOGICA quando indicata all.5 VALUTAZIONE DI NUTRIZIONE CLINICA all.2A-2B-2C Screening infermieristico all.1 Alimentazione orale adattata all. 6A, 6B, 6C, 6D Nutrizione mista (orale+artificiale) Variazione clinica VALUTAZIONE DI NUTRIZIONE CLINICA all.2A-2B-2C Variazione clinica USCITA Nutrizione artificiale (all 2A, 2B, 2C, 2D) •NE (valutazione digestiva, SNG, PEG, JPEG)- •NPT (CVC, PICC, PORT) Riabilitazione Logopedica all.7 OSPEDALE S.PERTINIOSPEDALE S.PERTINI VALUTAZIONE LOGOPEDICA all.3 VALUTAZIONE ORL all.4-4bis Monitoraggio ospedaliero All 6E,6F
  • 44. PAZIENTE IN DEGENZA Test negativo Attivazione del TEAM Test positivo Paziente in coma Paziente non in coma VALUTAZIONE PERFORMANCE DEGLUTITORIA all.8 Indicazioni Nutrizionali all.6 Monitoraggio Nutrizione orale e mista all 9-9A VALUTAZIONE NEUROLOGICA quando indicata all.5 VALUTAZIONE DI NUTRIZIONE CLINICA all. 2A-2B-2C Screening infermieristico all.1 Alimentazione orale adattata all. 6A, 6B, 6C, 6D Nutrizione mista (orale+artificiale) Variazione clinica VALUTAZIONE DI NUTRIZIONE CLINICA all. 2A-2B-2C Variazione clinica USCITA OSPEDALE S.EUGENIOOSPEDALE S.EUGENIO Nutrizione artificiale (2A,2B,2C,2D) •NE (valutazione digestiva, SNG, PEG, JPEG)- •NPT (CVC, PICC, PORT) Monitoraggio ospedaliero All 6E, 6F VALUTAZIONE ORL all.4
  • 45. DIMISSIONE DEL PAZIENTE DISFAGICO Valutazione strumentale della deglutizione per relazione di dimissione (ORL-Logopedisti) Valutazione dietologica con programma nutrizionale per dimissione (all.9) Counseling al paziente e ai care-givers (Logopedisti/Infermieri/Dietisti) Invio presso RSA/ Struttura di riabilitazione post-acuzie Invio presso il proprio domicilio MONITORAGGIO POST-DIMISSIONE ALIMENTAZIONE ORALE ADATTATA All 6A, 6B,6C,6D NUTRIZIONE MISTA (orale + artificiale) MONITORAGGIO INIZIALE 20/40gg (all 12) PZ STABILE? NO SI MONITORAGGIO DIETA 6 mesi All 14 MONITORAGGIO A BREVE SCADENZA (30/90gg) All 13 ATTIVAZIONE NUTRIZIONE ARTIFICIALE NE – NPT All 10 MONITORAGGIO NE – NPT All 11A, 11B
  • 46. Nutrizione clinica ASL ROMA 2Nutrizione clinica ASL ROMA 2 MMG ( Ipotesi Diagnostica MALNUTRIZIONE/DISFAGIA Casa della Salute PO Madre Giuseppina Vannini Presidio Santa Caterina/ Altri Distretti Centro HUB Centro Spoke UOSD NUTRIZIONE WEEK MEDICINE PO S.EUGENIO PO PERTINI Trattamento definitivoTrattamento definitivo della malnutrizionedella malnutrizione NUTRIZIONE ARTIFICIALE ENTERALE: Posizionamento sondino Nasogastrico con tecnica Di imbrigliamento Posizionamento di PEG/PEGJ NUTRIZIONE ARTIFICIALE PARENTERALE Gestione linee infusionali (Midline,PICC,CVC) NUTRIZIONE ARTIFICIALE DOMICILIARE Assistenza domiciliare dei pazienti Call Center Assistenza in emergenza Trattamento della Malnutrizione per eccesso mediante BIB (pallone intragrastrico)
  • 47. ““Dobbiamo diventare ilDobbiamo diventare il cambiamento che vogliamocambiamento che vogliamo vedere"vedere" ((Ghandi)Ghandi)

Editor's Notes

  1. INTRODUZIONE Sebbene i cateteri intravascolari forniscano un accesso vascolare agevole e ormai indispensabile alla moderna pratica medica, il loro intenso utilizzo, particolarmente nelle terapie intensive, determina un certo rischio di complicanze infettive locali e sistemiche, dalle infezioni locali del sito di inserzione alle sepsi correlate ai cateteri (CRB-SI) dalle tromboflebiti settiche, alle endocarditi fino alle altre infezioni metastatiche come la complessità dei trattamenti, le condizioni cliniche dei pazienti, il lungo periodo di permanenza in situ del catetere o del posizionamento in emergenza dello stesso.
  2. Epidemiologia (dati USA) Rischio di CR-BSI: 4-14% (> 90 % correlate ai CVC) “CVC-associated BSIs”/anno 400.000 nel 1998 250.000 nel 2001 Ammontare delle CVC-associated BSIs/anno nelle ICUs: 80.000 nel 2001, in media 5,3/1000 giorni catetere Mortalità per episodio: 12% - 25% Costo per episodio: $ 8.000 (1998), $ 25.000 (2001)
  3. Tassi di batteri nel nostro ospedale e suddivisi in aree mediche, chirurgiche, rianimazione, centro ustioni, ematologia
  4. MATERIALI E METODI I Pazienti provenienti da 5 reparti: Chirurgia Generale, Chirurgia d’Urgenza, Chirurgia Oncologica, Centro Ustioni, 2° Medicina Ai quali venga impiantato un cvc del tipo “sorvegliato” sia in condizioni di urgenza che di elezione