DOTT. GIAN MARCO GIORGETTI - Convegno "Il Presente ed il Futuro della Nutrizione Clinica" - 24/03/2017 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Canale Youtube: https://youtu.be/hDOnIcyTagc
SANDRI G. La Nutrizione Clinica al S.Eugenio. ASMaD 2017Gianfranco Tammaro
DOTT. GIANCARLO SANDRI - Convegno "Il Presente ed il Futuro della Nutrizione Clinica" - 24/03/2017 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Canale Youtube: https://youtu.be/O7NcSQjnRR4
DE SANTIS D. Il Supporto Nutrizionale in Ospedale: ieri, oggi, domani. ASMaD ...Gianfranco Tammaro
CPSI DANIELA DE SANTIS - Convegno "Il Presente ed il Futuro della Nutrizione Clinica" - 24/03/2017 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Canale Youtube: https://youtu.be/VhUPt78wU4Y
L’innovazione organizzativa attraverso il Project Cycle Management: l’esperienza dell’ASL Città di Torino - Premio Qualità 2017/2018 (*) - Prima edizione elettronica: Dicembre 2018 | ISBN: 978-88-943964-0-9 | Edizioni Asl Città di Torino | WWW.ASLCITTADITORINO.IT
SANDRI G. La Nutrizione Clinica al S.Eugenio. ASMaD 2017Gianfranco Tammaro
DOTT. GIANCARLO SANDRI - Convegno "Il Presente ed il Futuro della Nutrizione Clinica" - 24/03/2017 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Canale Youtube: https://youtu.be/O7NcSQjnRR4
DE SANTIS D. Il Supporto Nutrizionale in Ospedale: ieri, oggi, domani. ASMaD ...Gianfranco Tammaro
CPSI DANIELA DE SANTIS - Convegno "Il Presente ed il Futuro della Nutrizione Clinica" - 24/03/2017 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
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Canale Youtube: https://youtu.be/VhUPt78wU4Y
L’innovazione organizzativa attraverso il Project Cycle Management: l’esperienza dell’ASL Città di Torino - Premio Qualità 2017/2018 (*) - Prima edizione elettronica: Dicembre 2018 | ISBN: 978-88-943964-0-9 | Edizioni Asl Città di Torino | WWW.ASLCITTADITORINO.IT
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radio...Wega Formazione
La Medicina Integrata negli effetti avversi della chemioterapia e della radioterapia: casistica clinica del Centro Ospedaliero di Medicina Integrata di Pitigliano - Dott. Franco Cracolici, R.Pulcri, S. Bernardini, R. Ferreri, M.Rinaldi, C.Lucenti
Storia clinica della Malattia di Gaucher tipo 1 dopo l'introduzione della Ter...CentroMalattieRareFVG
Slides presentate dal dr Bruno Bembi, Direttore del Centro di Coordinamento Regionale per le Malattie Rare FVG e Principal Investigator del progetto di Ricerca Finalizzata "Clinical history and long-term cost-effectiveness of Enzyme Replacement Therapy for Gaucher Disease in Italy", in occasione del convegno "Patologia Immune e Malattie Orfane", Torino, 28-30 gennaio 2016.
I dati di consumo alimentari nei modelli dell'alimentazione sostenibileData Driven Innovation
Lorenzo Mistura - Utilizzo dei dati provenienti dall'indagine Italiana dei consumi alimentari per sviluppare metodologie per ottenere dei modelli di dieta sostenibile. Per il raggiungimento di questo obiettivo è necessario un approccio interdisciplinare che permetta di costruire dei possibili modelli e/o scenari. Associando i dati di consumo con quelli dell’ ‘impronta idrica’ è possibile avere una stima di quanta acqua venga utilizzata dagli Italiani per mantenere la loro dieta abituale. La disponibilità di dati ambientali e di consumo permettono di implementare i modelli per una alimentazione sostenibile.
Speech su IERING al Convegno di Barcellona 2007Salvo Reina
1. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA 83° Congresso Nazionale SIGO 48° Congresso Nazionale AOGOI - 15° Congresso Nazionale AGUI Napoli - 14-17 Ottobre 2007 - Mostra d'Oltremare Dr. Alessandro FASCIANI E.O. Ospedali Galliera di Genova Ospedale di rilievo nazionale e di alta (D.P.C.M. 14 luglio 1995) Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia Direttore Dr. Felice Repetti
2. • Le stime di prevalenza configurano l'endometriosi come una priorità nell'ambito dei programmi di tutela della salute pubblica. • La carenza di informazione diffusa, l'assenza di protocolli terapeutici univoci e condivisi e la attuale scarsa disponibilità di servizi territoriali adeguati sono fattori che creano forte aspettativa e rendono complessa la definizione e l'attuazione di programmi efficaci di prevenzione, di diagnosi precoce e di cura. • I recenti dati internazionali indicano un ritardo diagnostico di circa dieci anni nonché frequenti diagnosi sbagliate dovute alla mancanza di consapevolezza e comprensione dei sintomi.
3. NECESSITA’ DI UNO STRUMENTO CHE CONSENTA
4. • Una delle possibili soluzioni a questo problema è quello di standardizzare, computare e analizzare in maniera obiettiva e riproducibile tutti i dati generati dal percorso diagnostico-terapeutico con approccio multidisciplinare che le pazienti affrontano quando vi sia endometriosi. • Ogni giorno una grandissima quantità di informazioni è presente ai tempi della valutazione pre-chirurgica, dell’osservazione della pelvi in sala operatoria e a tutti i controlli successivi cui si sottopongono le Donne con endometriosi.
5. OBIETTIVI 1. Archiviare le informazioni cliniche raccolte durante il percorso diagnosticoterapeutico per endometriosi, 2. Elaborarle in modo da condurre ad un parametro numerico che rifletta e quantifichi lo stato di patologia al tempo di ogni visita medica, 3. Generare un test non invasivo, predittivo di endometriosi e capace di ridurre il ritardo di diagnosi e predire la sua recidiva.
6. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA Dati Paziente
7. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA Valutazione Medica
8. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA Informazioni salvate ed elaborate in un valore di patologia endometriosica
9. 72 pazienti inviate al nostro ambulatorio per sospetta endometriosi, dolore pelvico e infertilità hanno eseguito il percorso diagnostico terapeutico software-assistito dal Maggio 2005 al Luglio 2007 Tutte le Pazienti sono state operate con videoregistrazione su rete informatica dell’Ospedale 11 no aderenze pelviche Assenza di Endometriosi = controlli 57 Endometriosi – Stadiazione rev-AFS – Conferma istologica 4 con aderenze pelviche Assenza di Endometriosi Controllo post-chirurgico + follow-up software assistito
10. L’IE calcolato prima della chirurgia in pazienti risultate essere affette da endometriosi è risultato significativamente più elevato (p<0.0001) di quello generato da donne senza endometriosi/aderenze. ....
GASBARRINI A. Nutrizione Clinica e Gastroenterologia. ASMaD 2017Gianfranco Tammaro
PROF. ANTONIO GASBARRINI - Convegno "Il Presente ed il Futuro della Nutrizione Clinica" - 24/03/2017 - Sala Rita Levi Montalcini - Ospedale S.Eugenio - ROMA
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1. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA 83° Congresso Nazionale SIGO 48° Congresso Nazionale AOGOI - 15° Congresso Nazionale AGUI Napoli - 14-17 Ottobre 2007 - Mostra d'Oltremare Dr. Alessandro FASCIANI E.O. Ospedali Galliera di Genova Ospedale di rilievo nazionale e di alta (D.P.C.M. 14 luglio 1995) Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia Direttore Dr. Felice Repetti
2. • Le stime di prevalenza configurano l'endometriosi come una priorità nell'ambito dei programmi di tutela della salute pubblica. • La carenza di informazione diffusa, l'assenza di protocolli terapeutici univoci e condivisi e la attuale scarsa disponibilità di servizi territoriali adeguati sono fattori che creano forte aspettativa e rendono complessa la definizione e l'attuazione di programmi efficaci di prevenzione, di diagnosi precoce e di cura. • I recenti dati internazionali indicano un ritardo diagnostico di circa dieci anni nonché frequenti diagnosi sbagliate dovute alla mancanza di consapevolezza e comprensione dei sintomi.
3. NECESSITA’ DI UNO STRUMENTO CHE CONSENTA
4. • Una delle possibili soluzioni a questo problema è quello di standardizzare, computare e analizzare in maniera obiettiva e riproducibile tutti i dati generati dal percorso diagnostico-terapeutico con approccio multidisciplinare che le pazienti affrontano quando vi sia endometriosi. • Ogni giorno una grandissima quantità di informazioni è presente ai tempi della valutazione pre-chirurgica, dell’osservazione della pelvi in sala operatoria e a tutti i controlli successivi cui si sottopongono le Donne con endometriosi.
5. OBIETTIVI 1. Archiviare le informazioni cliniche raccolte durante il percorso diagnosticoterapeutico per endometriosi, 2. Elaborarle in modo da condurre ad un parametro numerico che rifletta e quantifichi lo stato di patologia al tempo di ogni visita medica, 3. Generare un test non invasivo, predittivo di endometriosi e capace di ridurre il ritardo di diagnosi e predire la sua recidiva.
6. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA Dati Paziente
7. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA Valutazione Medica
8. SOFTWARE DEDICATO ALLA PATOLOGIA ENDOMETRIOSICA Informazioni salvate ed elaborate in un valore di patologia endometriosica
9. 72 pazienti inviate al nostro ambulatorio per sospetta endometriosi, dolore pelvico e infertilità hanno eseguito il percorso diagnostico terapeutico software-assistito dal Maggio 2005 al Luglio 2007 Tutte le Pazienti sono state operate con videoregistrazione su rete informatica dell’Ospedale 11 no aderenze pelviche Assenza di Endometriosi = controlli 57 Endometriosi – Stadiazione rev-AFS – Conferma istologica 4 con aderenze pelviche Assenza di Endometriosi Controllo post-chirurgico + follow-up software assistito
10. L’IE calcolato prima della chirurgia in pazienti risultate essere affette da endometriosi è risultato significativamente più elevato (p<0.0001) di quello generato da donne senza endometriosi/aderenze. ....
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PROF. FRANCESCO FRANCESCHI - 3° Giornata Master ECM in Gastroenterologia 2016 (25/11/2016) - Fondazione Santa Lucia - Sala Congressi - Roma
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1. IL SUPPORTO NUTRIZIONALE IN OSPEDALE:
ieri, oggi, domani…
Dott. G. M. GIORGETTIDott. G. M. GIORGETTI
Coordinatore Team NutrizionaleCoordinatore Team Nutrizionale
24 MARZO 201724 MARZO 2017
2. La ASL RMC ha costituito con O.C. 1316 del 29/09/2000 presso
l’Osp. Sant’Eugenio un Team Nutrizionale multiprofessionale in
via sperimentale recependo i dati della letteratura scientifica già
allora molto significativi in favore dell’utilità sia dal punto di vista
sanitario che economico della clinica Governance dello Stato
Nutrizionale dei pazienti ricoverati
Questo provvedimento è stato poi definitivamente disposto con
delibera num 854 del 13/7/2007 con nomina di coordinatore ad
dott. Gian Marco Giorgetti.
ConCon deliberazione n° 677 del 26/7/2010 prima e n° 747 del 02/08/13 poi,deliberazione n° 677 del 26/7/2010 prima e n° 747 del 02/08/13 poi,
si è definita la composizione del Team Nutrizionale OSE-CTO con lasi è definita la composizione del Team Nutrizionale OSE-CTO con la
nomina dei componentinomina dei componenti
3. TEAM NUTRIZIONALE
OSPEDALIERO ASL RM/C
Osp. S.EUGENIO
Medico internista Giancarlo Sandri
Chirurgo C. Ustioni Giuseppe Spaltro
Medico chirurgo Giovanni Tipaldi
Medico chirurgo Umberto Passaro
Medico chirurgo Francesco Atella
Medico chirurgo Enrico Breda
Medico anestesista Floriana Baccarini
Medico anestesista Mauro Polzoni
Medico anestesista Giuseppe Rosati
Medico anestesista Massimo Sorbello
Medico Unità S.U. Libero Bianchi
Medico Pediatra Francesca A. Morini
Medico internista Cristina Trotta
Medico ORL Caterina Mameli
Medico lab. Elvira Maddaloni
Farmacista Liliana Tirimbelli
Farmacista Pietro Motta
C. P. S. I. Cristina Corina Chifiac
C. P. S. I Daniela De Santis
C. P.S. I. Elisabetta Giordano
C. P. S. I Rossella Policicchio
C. P. S. I Daniela Laurenti
Dietista Laura Renda
Dietista Marina Mariani
Dietista Giuseppina Desideri
Dietista Aurora Piga
Dietista Cristina Maggio
GIAN MARCO GIORGETTI
Coordinatore Team Nutrizionale
Medico internista, gastroenterologo,
immunologo
4. FUNZIONI DEL
TEAM
•Fornire consulenze alla Unità Operativa di degenza nella quale è ricoverato il paziente
candidato alla NA per l’impostazione del trattamento più idoneo ad assicurare una adeguato
supporto nutrizionale sia nella fase ospedaliera che in previsione dell’eventuale
trasferimento a domicilio;
•Realizzare l’accesso nutrizionale più opportuno;
•Prescrivere (medici) e preparare (farmacisti) le miscele nutrizionali ritenute più idonee
per il trattamento dei pazienti;
•Predisporre la scheda di rilevazione dei dati clinici inerenti il trattamento di NA e
collaborare con il personale dei reparti di degenza per monitorizzare il trattamento nel
rispetto delle procedure di prevenzione delle infezioni da CVC e per ottenere i migliori
risultati sia dal punto di vista nutrizionale che dal punto di vista della qualità di vita del
paziente e proporre le eventuali modifiche al trattamento stesso;
•Collaborare con il personale dei reparti di degenza per monitorizzare il trattamento nel
rispetto delle procedure di prevenzione delle infezioni di accesso venoso centrale, e per
ottenere i migliori risultati sia dal punto di vista nutrizionale che dal punto di vista della
qualità di vita del paziente e proporre eventuali modifiche al trattamento stesso.
•Organizzare corsi di addestramento e perfezionamento sulla NA per il personale medico,
infermieristico addetto ai servizi ospedalieri e territoriali e valutarne i risultati e curare la
raccolta dati epidemiologici sulla NA intraospedalieri ed elaborare periodici rapporti
informativi alla Direzione Sanitaria Aziendale alle Direzioni mediche ospedaliere ed al
Sistema Informativo Aziendale;
5. S. Eugenio n° Specialità/Qualifica
2 Medici internisti -
2 Medici chirurghi 2
3 Medici anestesisti 1
1 Medici centro ustioni -
1 Medici ORL -
1 Medici pediatri -
- Medici unità spinale 1
1 Farmacisti 1
3 Infermieri 2
3 Dietisti 2
1 Medici laboratorio analisi
CTO “A. Alesini” n°
Composizione del Team
Deliberazione del Direttore Generale
n°747 del 02/08/13
6. Dietista:
valutazione del
paziente
attraverso la
valutazione
nutrizionale
Medico
del
reparto
Pz. che
necessitano
solo di
inftegratori
Pz. che
necessitano di
un supporto
nutrizionale
speciale
Seguito dalla
dietista salvo
complicazioni
particolari
DIETISTA
MEDICO
DEL TEAM
ANESTESISTI O
CHIRURGHI COORDINATORE FARMACISTA
Se NPT
centrale per
posizionamen
to del CVC
Individuazion
e del pz.
Candidato
alla NA
Piano di terapia
nutrizionale e
definizione
dell’obiettivo e
calcolo del
fabbisogno
____________
Scelta della via di
somministrazione
Se NE e/o
NPT+NE
(infermiere o
medico del
reparto)
Richieste
formule e
prodotti
Se sospensione
medico TEAM
Monitoraggio 2
volte a settimana
(infermiere,
dietista, medico
sotto l’egida del
medico del
TEAM)
Raccolta dati
cartella
nutrizionale
(infermiere,
dietista,
medico
TEAM)
NAD
Raccolta dati
per il sistema
informatico
VRQ
7. STEPS PER LA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE
Calcolare il B.M.I. (Body Mass Index)Calcolare il B.M.I. (Body Mass Index)
• BMI = peso (in Kg) / altezza (in metri) al quadrato
N.B.: se il peso non è misurabile, fare una valutazione approssimativa se l’altezza non è conosciuta, misurare
il paziente “a segmenti”
Valutare il calo ponderale negli ultimi 3 mesi (rispetto al peso abituale)Valutare il calo ponderale negli ultimi 3 mesi (rispetto al peso abituale)
• Calo ponderale = Peso attuale(in Kg) X 100 / peso abituale(in Kg)
N.B.: se i dati non sono reperibili, omettere questa valutazione
Valutazione del R.E.E. (Resting Energy Expenditure)Valutazione del R.E.E. (Resting Energy Expenditure)
• BEE (maschi) = 66 + (13.7 x peso attuale in Kg) + (5 x altezza in cm) – (6.8 x età in anni)
• BEE (femmine) = 665 + (9.6 x peso attuale in Kg) + (1.7 x altezza in cm) – (4.7 x età in anni)
• REE = BEE x 1,1
N.B.: Se il peso attuale non è misurabile, utilizzare il peso ideale secondo la formula di Lorentz:
Peso Ideale (PI)=Altezza (cm) - 100 - (Altezza (cm) - 150)/X
dove X = 2 per le donne e 4 per gli uomini
Calcolo del TEE (Total Energy Expenditure)Calcolo del TEE (Total Energy Expenditure)
• TEE = REE x Catabolismo
Valutazione dell’intake caloricoValutazione dell’intake calorico
• Informarsi su quantità e qualità degli alimenti assunti negli ultimi 7 giorni e calcolare il valore
calorico del cibo introdotto giornalmente
• Intake = Apporto giornaliero in Kcal (media degli ultimi 7 gg) X 100 / TEE
Ipotizzare apporto calorico dei prossimi 7 giorni
• Intake = Apporto giornaliero in Kcal (presunto prossimi 7 gg) X 100 / TEE
8. STEPS PER LA VALUTAZIONESTEPS PER LA VALUTAZIONE
DELLO STATO NUTRIZIONALE:DELLO STATO NUTRIZIONALE:
Valutazione del catabolismoValutazione del catabolismo
9.
10.
11. caso n° ________
Paziente ___________________________________________
Reparto ________________________
Data termine N.A. _____________
motivo
raggiungimento dell’obiettivo nutrizionale
interruzione trattamento
trasferimento
interruzione volontaria
interruzione senza raggiungimento dell’obiettivo
decesso
invio NAD
data comunicazione al servizio NAD _________
medico prescrittore ________________________
SCHEDA DI DIMISSIONESCHEDA DI DIMISSIONE
DEL TRATTAMENTO NUTRIZIONALEDEL TRATTAMENTO NUTRIZIONALE
23. COSTI NUTRIZIONE NON APPROPRIATACOSTI NUTRIZIONE NON APPROPRIATA
2014 2015 2016 TOT
N° NA NON
APPROPRIATA 101 150 97
GIORNI MEDI NA 13,7 12,4 12,9
GIORGI TOTALI NA
NON ATTUATA
1384 1860 1254
COSTO NE (€ 7) € 9.688,00 € 13.020,00 € 8.778,00 € 31.486,00
COSTO NP (€ 12) € 16.608,00 € 22.320,00 € 15.012,00 € 53.940,00
REFEZIONE OSP (€ 12)
€ 16.608,00 € 22.320,00 € 15.012,00 € 53.940,00
24. TOTALE COSTI NUTRIZIONE ARTIFICIALETOTALE COSTI NUTRIZIONE ARTIFICIALE
2014, 2015 e 20162014, 2015 e 2016
2014 2015 2016
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
35000
40000
NP
NE
ONS
€
25. PRESCRIZIONI NUTRIZIONE ARTIFICIALE PER AREE
ANNO 2016
NB L'AREA INTENSIVA È RAPPRESENTATA SOLO DAL CENTRO USTIONI
area medica area chirurgica area intensiva
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
NP
NE
ONS
26. PRESCRIZIONI NE ONS NP 2016 area medicaPRESCRIZIONI NE ONS NP 2016 area medica
med acuti neurologia geriatria med post ac
0
10
20
30
40
50
60
NE
ONS
NP
27. PRESCRIZIONI AREA CHIRURGICA 2016PRESCRIZIONI AREA CHIRURGICA 2016
CH GEN CH URG CH LAP URO
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
NP
NE
ONS
28. •Razionalizzazione utilizzo NA
•Garanzia di continuità nel servizio e tempestività (max 24-48 h delle richieste videat).
•Centralizzazione preparazione sacche.
•Promozione e realizzazione di attività formative per medici/infermieri.
•N°10 corsi di formazione per infermieri (22 crediti)
•N°14 corso per medici (35 crediti)
•N° 6 corsi per medici e infermieri “ Nutrizione Artificiale e SLA”
•N° 6 work shop sulla nutrizione artificiale e governo clinico
•N°10 incontri tipo “Journal Club” Osp. S. Eugenio C.T.O. per predisporre
procedure protocolli per il trattamento di NA nelle patologie più rilevanti e
frequenti.
•Riunioni Team Nutrizionali S. Eugenio/C.T.O. e Dipartimento Farmaceutico
per l’approvvigionamento annuale di presidi e prodotti enterali e parenterali
in base alla nostra esperienza secondo i criteri di costo/efficacia e non
semplicemente di costi!
OBIETTIVI RAGGIUNTIOBIETTIVI RAGGIUNTI
(2002-2016)(2002-2016)
29. Progetto aziendaleProgetto aziendale
di prevenzione delle infezioni ospedalieredi prevenzione delle infezioni ospedaliere
da catetere venoso centrale a breve termineda catetere venoso centrale a breve termine
OSPEDALE S. EUGENIO
TEAM NUTRIZIONALE - CIO
30. Sebbene i cateteri intravascolari forniscano un accesso vascolare agevole e
ormai indispensabile alla moderna pratica medica, il loro intenso utilizzo,
particolarmente nelle terapie intensive, determina un certo rischio di
complicanze infettive locali e sistemiche:
•infezioni locali del sito di inserzione
•sepsi correlate ai cateteri (CRB-SI)
•tromboflebiti settiche
•endocarditi
Si devono considerare anche
•la complessità dei trattamenti
•le condizioni cliniche dei pazienti
•il lungo periodo di permanenza in situ del catetere
•Il posizionamento in emergenza dello stesso.
31. Epidemiologia (dati USA)
Rischio di CR-BSI: 4-14%
(> 90 % correlate ai CVC)
“CVC-associated BSIs”/anno
400.000 nel 1998
250.000 nel 2001
Ammontare delle CVC-associated BSIs/anno nelle ICUs:
80.000 nel 2001, in media 5,3/1000 giorni catetere
Mortalità per episodio: 12% - 25% - Costo per episodio: $ 8.000 (1998), $ 25.000 (2001)
TASSI DI INFEZIONE EMATOLOGIA
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
0 5 10 15 20 25 30 35 40
Acitenobacter haemolyticus
Corynebacterium species
Enterococcus faecalis
Enterococcus faecium
Escherichia coli
Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae
Pseudomonas stutzeri
Staphylococcus aureus
Staphylococcus coag. negativi
Micrococcus luteus
Pseudomonas aeruginosa
Brevundimonas vesicularis
Stenotrophomonas maltophilia
I CEPPI PRESENTI NEI REPARTI DEL NOSTRO OSPEDALE
32. TASSI DI INFEZIONE AREA MEDICA
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
0 1 2 3 4 5 6 7 8
Corynebacterium species
Staphylococcus aureus
Escherichia coli
Enterococcus faecalis
Klebsiella pneumoniae ssp
pneumoniae
Staphylococcus coagulasi
negativo
0 2 4 6 8 10 12
Acinetobacter baumannii
Candida species
Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae
Pseudomonas aeruginosa
Stenotrophomonas maltophilia
Proteus mirabilis
Providencia stuartii
Propionibacter acnes
Serratia marcescens
Staphylococcus aureus
Staphylococcus coag. negativo
TASSI DI INFEZIONE RIANIMAZIONE
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
0 0,5 1 1,5 2 2,5
Staphylococcus aureus
Acitenobacter baumannii
Enterococcus gallinarum
Staphylococcus coag.
negativo
TASSI DI INFEZIONE CHIRURGIE
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
0 2 4 6 8 10 12 14
Acinetobacter baumannii
Candida species
Corynebacterium species
Enterococcus faecalis
Escherichia coli
Klebsiella pneumoniae ssp pneumoniae
Pseudomonas aeruginosa
Staphylococcus aureus
Acinetobacter junii
Enterobacter cloacae
Staphylococcus hominis
Staphylococcus coag negativi
TASSI DI INFEZIONE CENTRO USTIONI
DAL 1-5-05 AL 30-4-06
33. OBIETTIVO DEL PROGETTOOBIETTIVO DEL PROGETTO
Organizzativo: controllare il rischio infettivo correlato all’utilizzo dei
dispositivi di accesso intravascolare nei reparti di medicina, chirurgia e
terapia intensiva
Processo: monitorare la corretta applicazione delle linee guida esistenti
sull’argomento
Efficacia: Miglioramento delle competenze degli operatori nell’impianto e
gestione dei CVC non tunnellizzati a breve termine
PROMOTORI
Due gruppi multi professionali:
•Il Team Nutrizionale OSE
•Il Gruppo Operativo per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere - CIO
34. •Pazienti provenienti da 5 reparti:
Chirurgia Generale, Chirurgia d’Urgenza, Chirurgia Oncologica, Centro Ustioni,
2° Medicina
Ai quali venga impiantato un cvc del tipo “sorvegliato” sia in condizioni di urgenza che
di elezione
•I Referenti Medici e Infermieri dei reparti venivano selezionati per l’indagine
•Una Scheda di Sorveglianza aperta dal medico anestesista che impianta i CVC,
inserita nella cartella clinica segue il paziente per tutto il tempo di impiego del
dispositivo intravascolare e raccoglie i dati necessari alla: diagnosi di infezione del
sito:
Presenza di segni clinici come eritema, tumefazione dolorosa e secrezioni dell’area circostante
il sito
Diagnosi di sepsi (CR.BSI):
Segni clinici di sepsi
+
Esclusione di altri focolai infettivi
+
Differenti tempi di positivizzazione di due emolculture
Simultanee da CVC e vp con Δ significative
MATERIALI E METODIMATERIALI E METODI
•Gli altri protagonisti della sorveglianza: microbiologo e infettivologo
35. Incidence of CVC infections in Units
17,4
20,2
9,8
0,0 0,0
29,4
12,19
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
h 17,4 20,2 9,8 0,0 0,0 29,4 12,19
USTIONI II medicina
Chirurgia
d'urgenza
chirurgia
oncologic
Chirurgia
generale
c.u. sub
intensiva
totale
RISULTATIRISULTATI
36. Central Line-associated BSI rate
Type of Unit
Central line
days
BSI
Central line
associated
BSI rate
NNISPooled
mean (ICU)
NNIS90°
percentile
UstionCenter 344 6 17,4 7,0
2° GeneralMedicine 99 2 20,2 5,0 8,8
Urgency Surgery 205 2 9,8 4,6 8,7
OncologicalSurgery 49 0 0,0 4,6 8,7
GeneralSurgery 169 0 0,0 4,6 8,7
C.U.Subintensive 34 1 29,4
37. CentralLine utilization
Type of Unit
Central line
days
Patient-days
Central line
utilization
rate
NNISPooled
mean (ICU)
NNIS10°
percentile
UstionCenter 344 3769 0,091 0,56
2°GeneralMedicine 99 5195 0,019 0,52 0,31
Urgency Surgery 205 5225 0,039 0,61 0,34
OncologicalSurgery 49 2093 0,023 0,61 0,34
GeneralSurgery 169 3417 0,049 0,61 0,34
C.U.Subintensiva 34
38. Fattore di rischio
Infezione
(n=11)
Non
Infezione
(n=61)
p
Età >= 76 5 15 0,231
Reparto
Centro Ustioni 6 14 0,769
Subintensiva 1 0
Oncologia 0 5
Medicina generale 2 2
Chirurgia generale 0 10
Chirurgia Urgenza 2 13
n° vie utilizzate
1 0 2 0,022
2 0 3
3 10 37
Sede di inserzione
Femorale 4 5 0,304
Succlavia 3 21
Giugulare 2 15
Intervento chirurgico 9 31 0,150
Uso di antibiotici 7 36 0,021
NPT 9 19 0,000
Immudepressione 1 0 0,000
Infezione del sito d’ inserzione 1 1 0,050
Durata >7 giorni 10 30 0,000
Fattori di rischio rilevati all’analisi statistica
39. DISCUSSIONEDISCUSSIONE
• Nonostante i presidi utilizzati nei nostri reparti siano del tutto simili a quelli
adoperati dalle unità considerate dal NNIS, abbiamo rilevato un numero di infezioni
molto più alto
• I dati sul rischio correlato al numero di vie utilizzate, alla durata, all’
immunodepressione e all’ infezione del sito di infezione confermano i risultati di altri
studi presenti in letteratura
• La NPT è risultata essere un fattore di rischio per lo sviluppo delle CRBSI.
Questo dato conferma i risultati di diversi studi sulla NPT sia domiciliare [*] che
ospedaliera [**].
E’possibile che ciò sia dovuto all’aumento delle manipolazioni a cui sono sottoposti i
CVC destinati alla NPT ed alla presenza di substrati nelle sacche nutrizionali utili
per la proliferazione batterica.
[*] Shirotani N, Iino T, Numata K, Kameoka S. Complications of central venous catheters in patients on home
parenteral nutrition: an analysis of 68 patients over 16 years. Surg Today. 2006;36(5):420-4.
[**] Beghetto MG, Victorino J, Teixeira L, de Azevedo MJ. Parenteral nutrition as a risk factor for central
venous catheter-related infection. JPEN J Parenter Enteral Nutr. 2005 Sep-Oct;29(5):367-73
40. CONCLUSIONICONCLUSIONI
• Questo studio è stata la prima rilevazione del fenomeno nel nostro ospedale ed il
nostro scopo è iniziare una sorveglianza epidemiologica permanente dei CRBSI per
valutare i futuri miglioramenti.
• Sono necessari tutti gli sforzi possibili per ridurre l'Incidenza di questo grave
problema sanitario. Questo progetto può essere un valido strumento per il
monitoraggio e per la prevenzione delle sepsi correlate al CVC.
• La nostra intenzione di prossimi mesi è ripetere lo studio per avere l'opportunità
di comparare i dati e valutare l'evoluzione di questo sistema di sorveglianza.
41. QUALI SONO GLI OBIETTIVI
DA RAGGIUNGERE???
Ottimizzazione NE vs NPT (specie ai chirurghi!!!)
Verificare l’efficacia della Nutrizione Artificiale
Definire opportuni percorsi concordate con altre personalità
interessate (Team Nutrizionale) per assicurare ai pazienti un
accesso nutrizionale artificiale più idoneo e il conseguente
trattamento di nutrizione enterale e/o parenterale con l’obiettivo
di ridurre i tempi di degenza (PEG, PICC).
Percorso ERAS
Percorso disfagia
43. PAZIENTE IN
DEGENZA
Test
negativo
Attivazione del
TEAM
Test
positivo
Paziente in
coma
Paziente
non in
coma
Indicazioni Nutrizionali
all.6
Monitoraggio Nutrizione orale e mista
all 9-9A
VALUTAZIONE
NEUROLOGICA
quando indicata
all.5
VALUTAZIONE
DI NUTRIZIONE
CLINICA
all.2A-2B-2C
Screening
infermieristico
all.1
Alimentazione orale adattata
all. 6A, 6B, 6C, 6D
Nutrizione mista
(orale+artificiale)
Variazione clinica
VALUTAZIONE
DI NUTRIZIONE
CLINICA
all.2A-2B-2C
Variazione
clinica
USCITA
Nutrizione artificiale (all 2A, 2B, 2C, 2D)
•NE (valutazione digestiva, SNG, PEG, JPEG)-
•NPT (CVC, PICC, PORT)
Riabilitazione Logopedica
all.7
OSPEDALE S.PERTINIOSPEDALE S.PERTINI
VALUTAZIONE
LOGOPEDICA
all.3
VALUTAZIONE ORL
all.4-4bis
Monitoraggio
ospedaliero
All 6E,6F
44. PAZIENTE IN
DEGENZA
Test
negativo
Attivazione del
TEAM
Test
positivo
Paziente in
coma
Paziente
non in
coma
VALUTAZIONE
PERFORMANCE
DEGLUTITORIA
all.8
Indicazioni Nutrizionali
all.6
Monitoraggio Nutrizione orale e mista
all 9-9A
VALUTAZIONE
NEUROLOGICA
quando indicata
all.5
VALUTAZIONE
DI NUTRIZIONE
CLINICA
all. 2A-2B-2C
Screening
infermieristico
all.1
Alimentazione orale adattata
all. 6A, 6B, 6C, 6D
Nutrizione mista
(orale+artificiale)
Variazione clinica
VALUTAZIONE
DI NUTRIZIONE
CLINICA
all. 2A-2B-2C
Variazione
clinica
USCITA
OSPEDALE S.EUGENIOOSPEDALE S.EUGENIO
Nutrizione artificiale (2A,2B,2C,2D)
•NE (valutazione digestiva, SNG, PEG, JPEG)-
•NPT (CVC, PICC, PORT)
Monitoraggio
ospedaliero
All 6E, 6F
VALUTAZIONE ORL
all.4
45. DIMISSIONE DEL PAZIENTE
DISFAGICO
Valutazione strumentale della deglutizione per relazione di dimissione (ORL-Logopedisti)
Valutazione dietologica con programma nutrizionale per dimissione (all.9)
Counseling al paziente e ai care-givers (Logopedisti/Infermieri/Dietisti)
Invio presso RSA/ Struttura di
riabilitazione post-acuzie
Invio presso il proprio domicilio
MONITORAGGIO POST-DIMISSIONE
ALIMENTAZIONE ORALE
ADATTATA
All 6A, 6B,6C,6D
NUTRIZIONE MISTA
(orale + artificiale)
MONITORAGGIO INIZIALE
20/40gg (all 12)
PZ STABILE?
NO
SI
MONITORAGGIO DIETA 6
mesi
All 14
MONITORAGGIO A BREVE
SCADENZA (30/90gg)
All 13
ATTIVAZIONE NUTRIZIONE
ARTIFICIALE
NE – NPT
All 10
MONITORAGGIO NE – NPT
All 11A, 11B
46. Nutrizione clinica ASL ROMA 2Nutrizione clinica ASL ROMA 2
MMG ( Ipotesi
Diagnostica
MALNUTRIZIONE/DISFAGIA
Casa della Salute PO Madre Giuseppina
Vannini
Presidio Santa
Caterina/
Altri Distretti
Centro HUB
Centro Spoke
UOSD NUTRIZIONE
WEEK MEDICINE
PO S.EUGENIO PO PERTINI
Trattamento definitivoTrattamento definitivo
della malnutrizionedella malnutrizione
NUTRIZIONE ARTIFICIALE
ENTERALE:
Posizionamento sondino
Nasogastrico con tecnica
Di imbrigliamento
Posizionamento di PEG/PEGJ
NUTRIZIONE ARTIFICIALE
PARENTERALE
Gestione linee infusionali
(Midline,PICC,CVC)
NUTRIZIONE ARTIFICIALE
DOMICILIARE
Assistenza domiciliare dei pazienti
Call Center Assistenza in emergenza
Trattamento della
Malnutrizione per
eccesso mediante
BIB (pallone intragrastrico)
47. ““Dobbiamo diventare ilDobbiamo diventare il
cambiamento che vogliamocambiamento che vogliamo
vedere"vedere"
((Ghandi)Ghandi)
Editor's Notes
INTRODUZIONE
Sebbene i cateteri intravascolari forniscano un accesso vascolare agevole e ormai indispensabile alla moderna pratica medica, il loro intenso utilizzo, particolarmente nelle terapie intensive, determina un certo rischio di complicanze infettive locali e sistemiche, dalle infezioni locali del sito di inserzione alle sepsi correlate ai cateteri (CRB-SI) dalle tromboflebiti settiche, alle endocarditi fino alle altre infezioni metastatiche come la complessità dei trattamenti, le condizioni cliniche dei pazienti, il lungo periodo di permanenza in situ del catetere o del posizionamento in emergenza dello stesso.
Epidemiologia (dati USA)
Rischio di CR-BSI: 4-14% (&gt; 90 % correlate ai CVC)
“CVC-associated BSIs”/anno
400.000 nel 1998
250.000 nel 2001
Ammontare delle CVC-associated BSIs/anno nelle ICUs:
80.000 nel 2001, in media 5,3/1000 giorni catetere
Mortalità per episodio: 12% - 25%
Costo per episodio: $ 8.000 (1998), $ 25.000 (2001)
Tassi di batteri nel nostro ospedale e suddivisi in aree mediche, chirurgiche, rianimazione, centro ustioni, ematologia
MATERIALI E METODI
I Pazienti provenienti da 5 reparti:
Chirurgia Generale, Chirurgia d’Urgenza, Chirurgia Oncologica, Centro Ustioni, 2° Medicina
Ai quali venga impiantato un cvc del tipo “sorvegliato” sia in condizioni di urgenza che di elezione