La mappatura dei bisogni - seconda parte (Giorgio Visentin)
Dal singolo ai gruppi di pazienti: gli ambulatori per problemi (Claudio Restelli)
1. La sperimentazione dei Gruppi di Cure
Primarie in associazionismo evoluto ed
integrato nella A.S.L. Provincia di Milano 1
I requisiti organizzativi e strutturali:
• coinvolgimento di almeno 5 m.mg;
• sede propria del GCP con locale adibito ad attività
specialistica e locale adibito ad infermeria;
• orari predefiniti aggiuntivi al normale orario di
ambulatorio;
• personale infermieristico di supporto;
• rapporto con la A.S.L. definito da specifico contratto
tramite coordinatore del GCP;
13. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
Le finalità:
• più continuità nei percorsi di diagnosi e cura; minor numero
di figure sanitarie di riferimento;
• obiettivi comuni, autonomia di gestione nell’ambito di linee
guida condivise, maggior comunicazione/collaborazione tra
colleghi e altri operatori sanitari ( specialisti );
• utilizzo pieno (e ammortamento dei costi) di strumentazioni e
tecnologie;
• integrazione dei PDT con Specialisti operanti nel centro;
• opportunità di crescita professionale su percorsi diversi, per il
personale infermieristico.
14. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
Il grado di partecipazione
• 3 Gruppi di Cure Primarie
• 24 medici di medicina generale
• 33000 pazienti coinvolti :
15. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
• Ambito distrettuale omogeneo
• Presenza di gruppi con caratteristiche
organizzative e strutturali richieste
• Disponibilità dell’A.O. di Legnano ad
erogare attività specialistica convenzionata
(circ. 28) presso le sedi dei gruppi
Criteri di scelta del Distretto di Legnano
16. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
Gli ambulatori individuati
• ambulatorio pazienti DIABETICI
• ambulatorio pazienti RCV elevato
• ambulatorio pazienti BPCO
• ambulatorio pazienti in Terapia Anticoagulante Orale
Obiettivi:
• migliorare la qualità assistenziale
• uniformare i processi di cura in accordo con
lo specialista di riferimento
• erogare prestazioni specialistiche di 1° livello
• promuovere interventi di prevenzione
• aumentare la responsabilizzazione del paziente
17. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
La metodologia e gli strumenti
• condivisione di linee guida;
• costruzione di specifici percorsi diagnostico-terapeutici;
• comunicazioni alla A.S.L. (paz. arruolati, orario ambulatori dedicati)
• momenti di educazione sanitaria gestiti anche dagli
infermieri;
• utilizzo di cartella clinica condivisa
• esecuzione di test diagnostici di 1° livello e di visite
programmate (ad intervalli predeterminati, aggiuntive a quelle
spontaneamente richieste);
• confronto con lo specialista x pazienti scompensati;
• confronto esterno (semestrale con la A.S.L.) per problemi
organizzativi, gestionali, linee guida,e percorsi
diagnostico-terapeutici
18. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
di processo
• n° visite specialistiche
• n° visite m.mg
• prestazioni specialistiche
eseguite dal m.mg
• prestazioni specialistiche di
II° livello
• ricoveri
• prescrizioni farmacologiche
di customer satisfaction
• interviste strutturate ai pazienti arruolati
clinici
valori Hb glicata
valori saturimetria
valori spirometria
referto ECG, Fundus
valori INR
valori pressori
Gli indicatori
19. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
PROGETTO DIABETE:
visite ed esami/anno PROGETTO RCV:
visite ed esami/anno
20. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
n° 12 visite /anno
(ed eventuali visite aggiuntive)
PT da eseguire presso
l'ambulatorio o, se necessario, a
domicilio.
ambulatorio dedicato: 1 ora al
mese di ciascun medico ogni 10
pazienti
PROGETTO TAO
visite 3 - 4
spirometria 2 - 4
saturimestria basale 3 - 4
emogasanalisi 1 - 2
PROGETTO BPCO :
visite ed esami/anno
ambulatorio dedicato: 3
ore settimanali ogni 100
pazienti
21. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
La valorizzazione economica
1. Quota annua quale indennità strutturale da riconoscere ai medici
aderenti al gruppo
2. Quota annua da riconoscere per il raggiungimento di obbiettivi
concordati
3. Quota per erogazione di servizio di continuità assistenziale (
limitatamente ad attività ambulatoriale espletata presso la sede
unica del GCP nelle ore diurne dal lunedì al venerdì ed al sabato
mattina).
22. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
Specialisti
In convenzione
1. Venti visite diabetologiche /mese
2. Venti visite cardiologiche /mese
3. Dieci visite pneumologiche /mese
4. Dieci visite reumatologiche /mese
23. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
Specialisti in libera professione
Secondo quanto previsto dallla dalla specifica circolare DGE del
20/06/2005 e dal protocollo aziendale
• Attività dello specialista esclusivamente a favore dei pazienti dei
medici del Gruppo
• Quantificazione oraria della disponibilità globale degli specialisti pari
al 10% delle ore complessive svolte dai MMG
• Attività specialistiche attinenti all’attività e alla patologia seguita
quotidianamente nell’ambito della Medicina Generale
24. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
Il personale infermieristico
• organizzazione degli ambulatori dedicati
• esecuzione esami diagnostici
• prelievi ematici
• informazione ed educazione sanitaria
32. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
• Le risorse infermieristiche
Infermieri Professionali dipendenti dalla A.S.L.
operano presso le sedi dei GCP a tempo pieno, a
fronte della non corresponsione dell’indennità
prevista per il personale infermieristico di studio
35. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
I risultati attesi
• clinici
• di appropriatezza
• educativi
• di accessibilità
• integrazione e collaborazione
• gestionali
• di customer satisfaction
36. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
I nodi critici
• ruolo del m.m.g. (governo della domanda ? erogatore
o negoziatore/acquirente di prestazioni ?)
• rapporto m.m.g./A.S.L. (livello di accreditamento)
• ruolo dello specialista (consulenza ? solo in percorsi
assistenziali concordati?)
• rischio di duplicare/replicare le prestazioni
• ruolo dei GCP (solo pazienti cronici o anche acuti?)
• fondi (incentivazione, investimenti in strutture e tecnologie)
• regolamentazione giuridica
37. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
L’evoluzione dei GCP nei
Centri Medici Polifunzionali
6-8 m.m.g. +
1-2 p.l.s. +
2- 4 i.p. +
specialisti +
medici continuità
assistenziale
10.000
assistiti
copertura oraria
12-24 ore/die
esecuzione in sede
di esami diagnostici semplici
in rete con A.S.L. e A.O.; rapporti
strutturati col sociale, il volontariato
sede propria
o presso
A.S.L./RSA
38. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
Gli obiettivi dei C.M.P.
• diminuire il ricorso al pronto soccorso;
• diagnostica di base e specialistica di I° livello alle
cure primarie;
• appropriatezza nel ricorso alle cure specialistiche;
• facilitare il rapporto m.m.g. / specialista;
• facilitare il processo di budgeting;
• governare la domanda di prestazioni;
• diminuire le liste d’attesa.
39. La sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie nella A.S.L. Provincia di Milano 1
Il futuro
sarà necessario definire
• ruoli delle cure primarie e rapporti con
specialisti e/o Aziende Ospedaliere
• quadro di sviluppo
• assetto organizzativo e giuridico
• ruoli e responsabilità dei singoli professionisti
• livelli e tipologie di accreditamento
• formazione
• ruolo di sostegno delle A.S.L.
• aspetti economici
40. CMP CERRO-SAN VITTORE
La nostra esperienza è senz’altro positiva:
il MMG diventa il centro del sistema tutela
salute del proprio assistito
diviene parte attiva e fondamentale “
dell’azienda per la salute” di un territorio
porta ad uniformare i comportamenti dei
medici di MMG su tutto il territorio
riqualifica complessivamente il sistema
della medicina primaria sia nei confronti
dell’utenza che del servizio sanitario
pubblico.