Giordana Baldassarre, Silvia Bruzzone, Lucia Uspi, Pietro Granella Feriti gravi in incidenti stradali in italia i nuovi risultati per il 2015 e il quadro europeo
Worksop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno
Worksop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno
Nel 2014, in Italia si sono registrati 177.031 incidenti stradali, in calo del 2,5 % rispetto al 2013, ma il numero dei morti resta pressoché invariato: 3.381 vittime, solo 20 in meno. Rispetto al 2010, i decessi si sono ridotti del 18% a livello europeo e del 17,8% in Italia .
I dati ospedalieri segnalano inoltre un aumento dei feriti gravi a seguito di incidente stradale passati da 13 mila del 2013 a circa 15 mila nel 2014.
Le strade più pericolose sono le strade extraurbane, con una media di 4,63 decessi ogni 100 incidenti, seguono le autostrade con 3,14 decessi ogni 100 incidenti, mentre nelle strade urbane le vittime sono state 1,13 ogni 100 incidenti.
In Abruzzo nel 2014 sono stati registrati 3.429 incidenti stradali, 5.195 feriti e 77 morti, con un indice di mortalità pari a 2,2 (1,9 in Italia). Dal 2013 al 2014 si riducono gli incidenti (-4,8%) e i feriti (-4,9%), più di quanto accada in Italia (rispettivamente -2,5% e -2,7%). Il numero di morti invece aumenta del 10% a fronte di un calo nazionale dello 0,6%. L’Abruzzo registra dal 2001 al 2014 una riduzione dei decessi del 54,2% e si posiziona tra le regioni con migliore performance rispetto al dato nazionale (-52,4%). Nel 2014 il 76,6% dei morti e il 58,8% dei feriti sono di sesso maschile. Il maggior numero di incidenti avviene in rettilineo. Il mancato rispetto della precedenza è la causa più diffusa sulle strade urbane (24,1%) mentre la distrazione prevale sulle strade extraurbane (19,8%). Gli over65 costituiscono il 20,7% dei conducenti deceduti e il 30,4% dei pedoni feriti. Il mese con maggiore concentrazione di incidenti è quello di Luglio (10,5%) mentre Agosto è quello che registra il maggior numero di persone decedute (15,6%). La percentuale più alta di incidenti si registra il Martedì (16,1%). Il Sabato invece è il giorno con maggior concentrazione di morti (24,7%) e di feriti (16,2%). Quasi il 75% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 5 e le 7.
Nel 2014 l’incidentalità sulla rete viaria principale in Abruzzo ha fatto registrare 1.107 incidenti di cui 38 mortali con 41 deceduti e 1.836 feriti. Rispetto al 2011 la mortalità su questa rete è diminuita del 4,7%. Chieti e L’Aquila le Province con il maggior numero di morti (14). L’Aquila, Ortona, Vasto i comuni con il maggior numero di incidenti mortali. La SS016 ha visto registrare il maggior numero di incidenti (161); l’A14 quella con il maggior numero di deceduti (6). Pedoni: sulle strade extraurbane 35 investimenti di cui 2 mortali. Ciclisti: 45 incidenti.
Il Piemonte comincia il decennio 2011-2020, per il quale l’Unione Europea ha rinnovato l’obiettivo di dimezzamento dei morti, facendo registrare riduzioni diffuse di tutti gli indicatori di incidentalità stradale. Nel 2012 gli incidenti stradali in Piemonte sono stati 12.154 (-8,3% rispetto all’anno precedente), nei quali sono state coinvolte 27.704 persone (-8,5% rispetto al 2011). Riduzioni importanti anche e soprattutto per quanto riguarda le vittime: i morti sono stati 284 (oltre 11% in meno rispetto all’anno precedente), mentre i feriti 17.559 (-9,2% rispetto al 2011). I morti per milione di abitanti scendono da 73 (valore stabile dal 2010) a 65. Il miglioramento del fenomeno incidentale non è però omogeneo.
Worksop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno
Nel 2014, in Italia si sono registrati 177.031 incidenti stradali, in calo del 2,5 % rispetto al 2013, ma il numero dei morti resta pressoché invariato: 3.381 vittime, solo 20 in meno. Rispetto al 2010, i decessi si sono ridotti del 18% a livello europeo e del 17,8% in Italia .
I dati ospedalieri segnalano inoltre un aumento dei feriti gravi a seguito di incidente stradale passati da 13 mila del 2013 a circa 15 mila nel 2014.
Le strade più pericolose sono le strade extraurbane, con una media di 4,63 decessi ogni 100 incidenti, seguono le autostrade con 3,14 decessi ogni 100 incidenti, mentre nelle strade urbane le vittime sono state 1,13 ogni 100 incidenti.
In Abruzzo nel 2014 sono stati registrati 3.429 incidenti stradali, 5.195 feriti e 77 morti, con un indice di mortalità pari a 2,2 (1,9 in Italia). Dal 2013 al 2014 si riducono gli incidenti (-4,8%) e i feriti (-4,9%), più di quanto accada in Italia (rispettivamente -2,5% e -2,7%). Il numero di morti invece aumenta del 10% a fronte di un calo nazionale dello 0,6%. L’Abruzzo registra dal 2001 al 2014 una riduzione dei decessi del 54,2% e si posiziona tra le regioni con migliore performance rispetto al dato nazionale (-52,4%). Nel 2014 il 76,6% dei morti e il 58,8% dei feriti sono di sesso maschile. Il maggior numero di incidenti avviene in rettilineo. Il mancato rispetto della precedenza è la causa più diffusa sulle strade urbane (24,1%) mentre la distrazione prevale sulle strade extraurbane (19,8%). Gli over65 costituiscono il 20,7% dei conducenti deceduti e il 30,4% dei pedoni feriti. Il mese con maggiore concentrazione di incidenti è quello di Luglio (10,5%) mentre Agosto è quello che registra il maggior numero di persone decedute (15,6%). La percentuale più alta di incidenti si registra il Martedì (16,1%). Il Sabato invece è il giorno con maggior concentrazione di morti (24,7%) e di feriti (16,2%). Quasi il 75% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 5 e le 7.
Nel 2014 l’incidentalità sulla rete viaria principale in Abruzzo ha fatto registrare 1.107 incidenti di cui 38 mortali con 41 deceduti e 1.836 feriti. Rispetto al 2011 la mortalità su questa rete è diminuita del 4,7%. Chieti e L’Aquila le Province con il maggior numero di morti (14). L’Aquila, Ortona, Vasto i comuni con il maggior numero di incidenti mortali. La SS016 ha visto registrare il maggior numero di incidenti (161); l’A14 quella con il maggior numero di deceduti (6). Pedoni: sulle strade extraurbane 35 investimenti di cui 2 mortali. Ciclisti: 45 incidenti.
Il Piemonte comincia il decennio 2011-2020, per il quale l’Unione Europea ha rinnovato l’obiettivo di dimezzamento dei morti, facendo registrare riduzioni diffuse di tutti gli indicatori di incidentalità stradale. Nel 2012 gli incidenti stradali in Piemonte sono stati 12.154 (-8,3% rispetto all’anno precedente), nei quali sono state coinvolte 27.704 persone (-8,5% rispetto al 2011). Riduzioni importanti anche e soprattutto per quanto riguarda le vittime: i morti sono stati 284 (oltre 11% in meno rispetto all’anno precedente), mentre i feriti 17.559 (-9,2% rispetto al 2011). I morti per milione di abitanti scendono da 73 (valore stabile dal 2010) a 65. Il miglioramento del fenomeno incidentale non è però omogeneo.
"incidenti stradali nella Città Metropolitana di Napoli 2018"
Intervento di Enrico Caleprico Istat Campania
EVENTO TERRITORIALE
LA SICUREZZA STRADALE IN CAMPANIA
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Convegno scientifico
12 novembre 2019
Ore 10.00
Prefettura | Ufficio territoriale del governo di Napoli
Sala Profili
Piazza del Plebiscito, 22
Napoli
Il 12 novembre 2019, presso la Sala Profili della Prefettura di Napoli, si svolge il convegno dal titolo “La sicurezza stradale in Campania” organizzato dall’Ufficio territoriale Istat per la Campania e la Basilicata.
Il convegno è l’occasione per presentare il Focus sugli incidenti stradali in Campania nell’anno 2018. L’obiettivo dell’evento è quello di fornire, attraverso i dati ufficiali, un supporto ai policy maker per elaborare strategie finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale.
Tra gli interventi particolare attenzione è riservata all’analisi del rischio per le fasce deboli degli utenti della strada: giovani, anziani, pedoni e utenti di veicoli a due ruote.
Link: https://www.istat.it/it/archivio/235340
Gli incidenti stradali in Campania nel 2018
Intervento di Giuseppe Cinquegrana Istat Campania
EVENTO TERRITORIALE
LA SICUREZZA STRADALE IN CAMPANIA
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Convegno scientifico
12 novembre 2019
Ore 10.00
Prefettura | Ufficio territoriale del governo di Napoli
Sala Profili
Piazza del Plebiscito, 22
Napoli
Il 12 novembre 2019, presso la Sala Profili della Prefettura di Napoli, si svolge il convegno dal titolo “La sicurezza stradale in Campania” organizzato dall’Ufficio territoriale Istat per la Campania e la Basilicata.
Il convegno è l’occasione per presentare il Focus sugli incidenti stradali in Campania nell’anno 2018. L’obiettivo dell’evento è quello di fornire, attraverso i dati ufficiali, un supporto ai policy maker per elaborare strategie finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale.
Tra gli interventi particolare attenzione è riservata all’analisi del rischio per le fasce deboli degli utenti della strada: giovani, anziani, pedoni e utenti di veicoli a due ruote.
Link: https://www.istat.it/it/archivio/235340
Workshop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno
Worksop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno
Worksop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno
Worksop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno
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Workshop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi
del fenomeno
L’esperienza dimostra purtroppo che non basta elencare i possibili “effetti indesiderati“ dell’assunzione di sostanze, né la motivazione sopravviene automaticamente al manifestarsi di danni non sempre e non solo transitori. È necessario che chi consuma, e non intende smettere, apprenda anzitutto la capacità di riconoscere i segni dell’alterazione, non solo rispetto agli effetti attesi ma anche inattesi, e i sintomi di malessere che si possono manifestare a medio-lungo termine.
Cercare di creare una coscienza critica rispetto ai limiti del proprio stato psico-fisico, può costituire una importante linea di difesa per chi non intende cessare l’assunzione.
Questa brochure, curata da SEM Organizzazione Soc. Coop., nasce all’interno del Progetto “Programma regionale di prevenzione e diagnosi precoce delle dipendenze da droghe e comportamentali” (sigla “Prevenzione Sardoegna.it”) commissionato dalla Presidenza del Consiglio desi Ministri - Dipartimento Politiche Antidroga all’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna e dato in gestione, per la realizzazione, all’Azienda Sanitaria Locale di Cagliari.
È obiettivo del progetto coinvolgere la comunità sarda nel contrasto alle dipendenze da sostanze o comportamentali attraverso una capillare e corretta informazione, sulle sostanze utilizzate, sugli effetti, sui rischi, sugli stili di consumo, sulle conseguenze sanitarie, legali e sociali, suggerendo anche atteggiamenti relazionali più funzionali ed efficaci ad un primo approccio al fenomeno e indicando modalità e sedi in cui affrontare dubbi e problemi, con la creazione di una rete di contatto informale e precoce per un primo orientamento.
Seminario Oristano 26 ottobre 2016
Statistica in classe: strumenti, esperienze e proposte
Il concetto multidimensionale di Cultura Statistica annovera fra i suoi elementi di base la capacità di sviluppare una mentalità critica e l’abilità di pianificare le decisioni sulla base delle informazioni statistiche a disposizione. Le esperienze laboratoriali condotte con alcuni Istituti di Scuola Secondaria di secondo grado della Sardegna costituiscono il punto di partenza per la presentazione della Piattaforma per la formazione Statistica entro cui studenti e docenti possono sviluppare idee e strumenti tesi al miglioramento della Statistical Literacy.
"incidenti stradali nella Città Metropolitana di Napoli 2018"
Intervento di Enrico Caleprico Istat Campania
EVENTO TERRITORIALE
LA SICUREZZA STRADALE IN CAMPANIA
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Convegno scientifico
12 novembre 2019
Ore 10.00
Prefettura | Ufficio territoriale del governo di Napoli
Sala Profili
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Napoli
Il 12 novembre 2019, presso la Sala Profili della Prefettura di Napoli, si svolge il convegno dal titolo “La sicurezza stradale in Campania” organizzato dall’Ufficio territoriale Istat per la Campania e la Basilicata.
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Gli incidenti stradali in Campania nel 2018
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EVENTO TERRITORIALE
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Convegno scientifico
12 novembre 2019
Ore 10.00
Prefettura | Ufficio territoriale del governo di Napoli
Sala Profili
Piazza del Plebiscito, 22
Napoli
Il 12 novembre 2019, presso la Sala Profili della Prefettura di Napoli, si svolge il convegno dal titolo “La sicurezza stradale in Campania” organizzato dall’Ufficio territoriale Istat per la Campania e la Basilicata.
Il convegno è l’occasione per presentare il Focus sugli incidenti stradali in Campania nell’anno 2018. L’obiettivo dell’evento è quello di fornire, attraverso i dati ufficiali, un supporto ai policy maker per elaborare strategie finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale.
Tra gli interventi particolare attenzione è riservata all’analisi del rischio per le fasce deboli degli utenti della strada: giovani, anziani, pedoni e utenti di veicoli a due ruote.
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Workshop Istat Roma 7 novembre 2016 - Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi
del fenomeno
L’esperienza dimostra purtroppo che non basta elencare i possibili “effetti indesiderati“ dell’assunzione di sostanze, né la motivazione sopravviene automaticamente al manifestarsi di danni non sempre e non solo transitori. È necessario che chi consuma, e non intende smettere, apprenda anzitutto la capacità di riconoscere i segni dell’alterazione, non solo rispetto agli effetti attesi ma anche inattesi, e i sintomi di malessere che si possono manifestare a medio-lungo termine.
Cercare di creare una coscienza critica rispetto ai limiti del proprio stato psico-fisico, può costituire una importante linea di difesa per chi non intende cessare l’assunzione.
Questa brochure, curata da SEM Organizzazione Soc. Coop., nasce all’interno del Progetto “Programma regionale di prevenzione e diagnosi precoce delle dipendenze da droghe e comportamentali” (sigla “Prevenzione Sardoegna.it”) commissionato dalla Presidenza del Consiglio desi Ministri - Dipartimento Politiche Antidroga all’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna e dato in gestione, per la realizzazione, all’Azienda Sanitaria Locale di Cagliari.
È obiettivo del progetto coinvolgere la comunità sarda nel contrasto alle dipendenze da sostanze o comportamentali attraverso una capillare e corretta informazione, sulle sostanze utilizzate, sugli effetti, sui rischi, sugli stili di consumo, sulle conseguenze sanitarie, legali e sociali, suggerendo anche atteggiamenti relazionali più funzionali ed efficaci ad un primo approccio al fenomeno e indicando modalità e sedi in cui affrontare dubbi e problemi, con la creazione di una rete di contatto informale e precoce per un primo orientamento.
Seminario Oristano 26 ottobre 2016
Statistica in classe: strumenti, esperienze e proposte
Il concetto multidimensionale di Cultura Statistica annovera fra i suoi elementi di base la capacità di sviluppare una mentalità critica e l’abilità di pianificare le decisioni sulla base delle informazioni statistiche a disposizione. Le esperienze laboratoriali condotte con alcuni Istituti di Scuola Secondaria di secondo grado della Sardegna costituiscono il punto di partenza per la presentazione della Piattaforma per la formazione Statistica entro cui studenti e docenti possono sviluppare idee e strumenti tesi al miglioramento della Statistical Literacy.
Seminario Oristano 26 ottobre 2016 - Statistica in classe: strumenti, esperienze e proposte
Il progetto “ Trasformiamo i dati in conoscenza con la statistica”, frutto della collaborazione tra la sede regionale Istat per la Sardegna e il Liceo delle Scienze umane “ Eleonora d’Arborea” di Cagliari, ha prodotto negli studenti e studentesse una maggiore consapevolezza della necessità di saper leggere e interpretare i dati statistici per poter valutare in modo critico i fenomeni della vita quotidiana e sociale.
Lo studio delle scienze umane, finalizzato alla comprensione delle dinamiche della realtà sociale e delle trasformazioni socio-politiche ed economiche, utilizzando i metodi e le tecniche di ricerca in campo economico-sociale, deve necessariamente essere accompagnato dalla capacità di usare strumenti della statistica per distaccarsi dal senso comune e costruire un approccio critico fondato sull’applicazione del metodo scientifico.
Il percorso per rendere interessanti e divertenti le statistiche è ancora lungo, ma attraverso la didattica laboratoriale, le indagini sul campo, il rapporto tra scuola e altre istituzioni territoriali che si occupano di diffusione della cultura scientifica, la distanza tra i nostri studenti e il mondo della statistica, grazie anche a questo progetto, si è sensibilmente accorciata.
Seminario Oristano 26 ottobre 2016
Statistica in classe: strumenti, esperienze e proposte
Prima di descrivere il ruolo della Università nella formazione statistica, esprimere giudizi ed avanzare idee, occorre esaminare la domanda di competenze statistiche che proviene dalla società. Senza un tale esame è arduo esprimere giudizi sulla efficienza del sistema-Università.
Più che una disamina puntuale dei corsi di statistica (di base, complementari, di servizio, etc.) l'intervento intende descrivere profili (e contenuti) richiesti dal “mercato” (sia pubblico che privato) capaci di produrre analisi e sintesi statistiche. Figure professionali da formare nei corsi universitari.
Franco Lorenzini - Principali risultati del censimento delle istituzioni pubb...
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OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
l nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Catanzaro, 7 novembre 2018
Regione Calabria Cittadella Regionale Sala Verde
Viale Europa, Località Germaneto
Materiale presentato nel corso del seminario dal titolo "Nuovi strumenti per la georeferenziazione degli incidenti stradali"
15 marzo 2016, ore 10.30 | Istat, Aula magna | via C. Balbo 14 – Roma
http://www.istat.it/it/archivio/182167
Materiale presentato nel corso del seminario dal titolo "Nuovi strumenti per la georeferenziazione degli incidenti stradali"
15 marzo 2016, ore 10.30 | Istat, Aula magna | via C. Balbo 14 – Roma
http://www.istat.it/it/archivio/182167
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Giordana Baldassarre, Silvia Bruzzone, Lucia Uspi, Pietro Granella Feriti gravi in incidenti stradali in italia i nuovi risultati per il 2015 e il quadro europeo
1. Feriti gravi in incidenti stradali in Italia:
i nuovi risultati per il 2015 e il quadro europeo
Giordana Baldassarre, Silvia Bruzzone - Istat
Lucia Lispi, Pietro Granella -Ministero della Salute
Roma, 7 novembre 2016
Istituto Nazionale di Statistica - Aula Magna
2. Le linee guida della Commissione EuropeaFeriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
Decade per la sicurezza stradale 2011-2020
Obiettivo UE 2020: ridurre i feriti gravi
Definizione di «ferito grave» comune e condivisa
Definizione di «ferito grave» implementabile
Obiettivo strategico a livello UE di ridurre i «feriti gravi»
Le attività in materia di sicurezza stradale nell’UE, finora, si sono rivolte alla riduzione delle vittime di incidenti stradali,
obiettivo sia della decade passata, 2001-2010, che di quella attuale, 2011-2020.
La novità dell’ultima decade 2011-2020 è stata l’introduzione tra gli obiettivi strategici della riduzione dei feriti gravi da
incidente stradale.
3. Feriti gravi, morti e feriti in incidente stradaleFeriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
3,753 3,385 3,381 3,428
13,112 12,899
14,943
15,901
-
2,000
4,000
6,000
8,000
10,000
12,000
14,000
16,000
18,000
2012 2013 2014 2015
Morti
Feriti gravi
• Feriti gravi in aumento (+6,4%
2014/2015)
• Morti in leggero aumento (+1,4%
% 2014/2015)
• Feriti in diminuzione (-1,7%
2014/2015)
Per l’individuazione dei feriti gravi si utilizza l’informazione sulla causa esterna (ICD9 -CM E)
introdotta nelle SDO dal 2010. La qualità della compilazione di questa informazione e la copertura
sono gradualmente migliorate nel tempo.
Feriti gravi e morti in incidente stradale in Italia. Anni 2012-2015
(valori assoluti)
Fonte: Ministero della Salute - Schede di dimissione ospedaliera
Istat - Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone
4. Definizione di «ferito grave» in incidente stradaleFeriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
Feriti gravi e lesioni gravi
La Commissione Europea nel 2013 ha individuato nella scala dei traumi «Maximum Abbreviated Injury Score» (MAIS)
lo strumento per elaborare una definizione comune di «ferito grave». La scala MAIS è una variante della
classificazione dei traumi «Abbreviated Injury Scale» (AIS). L’AIS è una scala di misurazione basata sull’utilizzo di
codici della Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-9-CM o ICD-10-CM) e su un sistema di punteggio da
attribuire alla gravità della lesione. Il livello di gravità viene misurato mediante una scala ordinale a 6 punti
(1=minimo; 6=massimo). I livelli da 3 a 6 sono utilizzati per traumi considerati gravi (MAIS 3+) e definire quindi i feriti
gravi.
Nel 2015 la Commissione Europea ha fornito delle tavole di conversione dei codici ICD-9-CM o ICD-10-CM in codici
AIS in forma abbreviata*. L’Italia ha definito il numero dei feriti gravi in incidenti stradali a partire dalle informazioni
presenti sulle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) di titolarità del Ministero della Salute. Pertanto, la
classificazione dei feriti gravi viene effettuata tramite l’utilizzo della classificazione AIS abbreviata che prevede
l’attribuzione di un codice 1 per i casi in cui viene accertata la gravità della lesione (punteggio AIS ≥3), di codice 0
per i feriti non gravi (punteggio AIS <3) e di codice 9 per i casi per i quali non è possibile definire la gravità.
(*) Copyright della classificazione AIS di Association for the Advancement of Automotive Medicine
Un obiettivo nuovo e ambizioso di riduzione delle lesioni gravi completa l’attuale piano dell’UE in materia di
sicurezza stradale, come previsto dagli orientamenti strategici della Commissione per il periodo 2011-2020.
ICD9 CM
AIS
MAIS 3+
Ferito grave
AIS abbreviata
SDO
Ferito grave
Ridurre i
feriti gravi
5. Quadro europeoFeriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
0
2,000
4,000
6,000
8,000
10,000
12,000
14,000
16,000
Italia Paesi Bassi Portogallo Spagna Svezia
2012 2013 2014
Fonte dei dati: European Transport Safety Council, Annual PIN report. Anno 2016
Solo 5 paesi in EU28 forniscono i dati
secondo la definizione MAIS3+.
Tra il 2013 e il 2014:
• in Italia, Paesi Bassi e in Svezia
aumento i feriti gravi
(rispettivamente +15,8, +15,6% e
+6,2%)
• in Spagna e Portogallo
diminuiscono (rispettivamente -
4,1% e -1,4%)
Feriti gravi in incidente stradale. Anni 2012-2014
(valori assoluti)
6. Tassi di gravità in incidente stradale per sesso ed età (1)Feriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
Tasso di gravità e di mortalità in incidente stradale per classe di età in Italia. Anno 2015
(tassi per 100 mila abitanti)
Si hanno più feriti gravi a seguito
di un incidente stradale tra gli
anziani oltre i 70 anni
26,2 sono i
feriti gravi in
Italia ogni 100
mila abitanti
nel 2015
Per gli uomini il tasso di gravità è 36,2 per 100 mila abitanti.
Per le donne il tasso di gravità è 16,7 per 100 mila abitanti.
Fonte: Ministero della Salute - Schede di dimissione ospedaliera
4.4
23.1
28.4
21.0 22.3
26.0 27.3
41.6
52.8
0.5
2.9
8.2
5.6 5.3 5.2 5.5
8.1
11.1
-
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
Fino a 9 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80 e
oltre
5,6 sono le
vittime in
Italia ogni 100
mila abitanti
nel 2015
7. Tassi di gravità in incidente stradale per sesso ed età (2)Feriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
Tasso di gravità in incidente stradale per classe di età e sesso in Italia. Anno 2015
(tassi per 100 mila abitanti)
Gli uomini sono più colpiti delle
donne da un esito di lesione
grave a seguito di un incidente
stradale in tutte le classi di età.
Il vantaggio delle donne è
ridotto fino a 9 anni e dopo i 70
anni.
5.1
33.9
42.7
33.8 36.0
39.4
35.9
47.8
64.8
3.6
11.6 13.6
8.2 8.8
13.2
19.3
36.4
46.1
-
10.0
20.0
30.0
40.0
50.0
60.0
70.0
Fino a 9 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80 e
oltre
Maschi Femmine
Fonte: Ministero della Salute - Schede di dimissione ospedaliera
8. Tassi di gravità in incidente stradale per regione (3)Feriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
Fonte: Ministero della Salute - Schede di dimissione ospedaliera
Tasso di gravità in incidente stradale per regione. Anno 2015
(tassi per 100 mila abitanti)
26,2 sono i
feriti gravi in
Italia ogni 100
mila abitanti
nel 2015
9. Tassi di gravità in incidente stradale per regione (4)Feriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
Tasso di gravità in incidente stradale dei bambini di 0-9 anni per regione. Anno 2015
(tassi per 100 mila abitanti)
Fonte: Ministero della Salute - Schede di dimissione ospedaliera
4,4 sono i feriti
gravi fino a 9
anni in Italia
ogni 100 mila
abitanti nel
2015
10. Rapporti di gravità in incidente stradale per sesso ed età (1)Feriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
Rapporto di gravità in incidente stradale per classe di età in Italia. Anno 2015
(rapporti tra feriti gravi e morti in incidente stradale)
4,6 i feriti gravi in
Italia nel 2015 per
ogni vittima di
incidente stradale
Per gli uomini il rapporto di gravità è 3,9 per ogni vittima.
Per le donne il rapporto di gravità è 7,8 per ogni vittima.
8.8
7.9
3.5 3.7
4.2
5.0 4.9 5.1 4.8
-
1.0
2.0
3.0
4.0
5.0
6.0
7.0
8.0
9.0
10.0
Fino a 9 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80 e
oltre
Si hanno più feriti gravi per ogni
vittima di incidente stradale tra i
bambini e i ragazzi fino a 19 anni
di età
Fonte: Ministero della Salute - Schede di dimissione ospedaliera
Istat - Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone
11. Rapporti di gravità in incidente stradale per sesso ed età (2)Feriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
7.6 7.2
3.2 3.5 3.9 4.3 3.9 3.6 3.1
11.9 11.9
4.7
5.5 5.4
8.8 8.8
9.8
8.4
-
2.0
4.0
6.0
8.0
10.0
12.0
14.0
Fino a 9 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80 e
oltre
Maschi Femmine
Rapporto di gravità in incidente stradale per classe di età e sesso in
Italia. Anno 2015
(rapporti tra feriti gravi e morti in incidente stradale)
Per ogni donna vittima della
strada si hanno più donne con
lesioni gravi rispetto agli uomini
in tutte le classi di età.
La forbice uomo donna si riduce
dai 20 ai 49 anni.
Fonte: Ministero della Salute - Schede di dimissione ospedaliera
Istat - Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone
12. Rapporti di gravità per sesso ed età (3)Feriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo
Rapporto di gravità in incidenti stradali per regione nel 2015
(rapporti tra feriti gravi e morti in incidente stradale)
Fonte: Ministero della Salute – Schede di dimissione ospedaliera
Istat - Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone
4,6 i feriti gravi in
Italia nel 2015 per
ogni vittima di
incidente stradale
13. Istat
Direzione centrale per le statistiche sociali e il censimento
della popolazione
Servizio Sistema integrato salute, assistenza, previdenza e
giustizia
www.istat.it
giordana.baldassarre@istat.it
Feriti gravi in incidenti
stradali in Italia: i nuovi
risultati per il 2015 e il
quadro europeo