Dopo la dichiarazione del Ministro Poletti (“Giovani in fuga? Alcuni è meglio non averli tra i piedi”, 19 dic. 2016), si approfondisce il tema del rapporto tra istituzioni e giovani, che nel corso degli anni ha registrato parecchie dichiarazioni dei politici con riscontri negativi tra le nuove generazioni, a partire dai “Bamboccioni”
dell’allora Ministro Padoa Schioppa (2007). Questa relazione di fiducia/sfiducia viene misurata dalla capacità della politica di risolvere problemi delle nuove generazioni e dall’attenzione - anche mediatica - della classe dirigente nei confronti dei giovani. Giovanni Campagnoli, 19 dic. 2016.
Gli ultimi dati sull’andamento del mercato del lavoro in Piemonte segnalano un brusco peggioramento della condizione lavorativa delle donne, a fronte di un miglioramento della condizione degli uomini.
Davanti a questi dati è parso utile sviluppare un’analisi con la quale provare a fare chiarezza sulla condizione delle donne nel mercato del lavoro della nostra Regione, alla luce dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni con un occhio di riguardo alla condizione delle nuove generazioni e all’evoluzione delle “differenze di genere” tradizionalmente a svantaggio delle donne.
Per far emergere la loro condizione lavorativa. è stata fatta una precisa scelta: far parlare i numeri, mettere a confronto le diverse realtà per far emergere affinità ed elementi distintivi.
Dopo la dichiarazione del Ministro Poletti (“Giovani in fuga? Alcuni è meglio non averli tra i piedi”, 19 dic. 2016), si approfondisce il tema del rapporto tra istituzioni e giovani, che nel corso degli anni ha registrato parecchie dichiarazioni dei politici con riscontri negativi tra le nuove generazioni, a partire dai “Bamboccioni”
dell’allora Ministro Padoa Schioppa (2007). Questa relazione di fiducia/sfiducia viene misurata dalla capacità della politica di risolvere problemi delle nuove generazioni e dall’attenzione - anche mediatica - della classe dirigente nei confronti dei giovani. Giovanni Campagnoli, 19 dic. 2016.
Gli ultimi dati sull’andamento del mercato del lavoro in Piemonte segnalano un brusco peggioramento della condizione lavorativa delle donne, a fronte di un miglioramento della condizione degli uomini.
Davanti a questi dati è parso utile sviluppare un’analisi con la quale provare a fare chiarezza sulla condizione delle donne nel mercato del lavoro della nostra Regione, alla luce dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni con un occhio di riguardo alla condizione delle nuove generazioni e all’evoluzione delle “differenze di genere” tradizionalmente a svantaggio delle donne.
Per far emergere la loro condizione lavorativa. è stata fatta una precisa scelta: far parlare i numeri, mettere a confronto le diverse realtà per far emergere affinità ed elementi distintivi.
Presentazione al Convegno Nazionale sull'Orientamento 2014 del contributo: "La Neet generation. Caratteristiche del fenomeno in Italia" all'interno del simposio: Percorsi verso il lavoro
di
Andrea Laudadio
Eulab Consulting
Negli ultimi anni, la disoccupazione giovanile è aumentata in modo drammatico nella maggioranza dei paesi europei. Gli interventi, dovranno concentrarsi su una di queste priorità:
• Far si che i giovani posseggano le competenze accademiche, professionali e personali necessarie nel mercato del lavoro di oggigiorno.
• Armare i giovani con gli strumenti per pianificare la loro transizione dalla scuola al lavoro e prendere le decisioni più adatte alle loro capacità e ambizioni. Allo stesso tempo, i
Governi devono intervenire per ridurre la dualità del mercato del lavoro, permettendo ai giovani di ambire ad un lavoro alla pari degli altri.
• Favorire la crescita di tutto il sistema economico, aiutando ad aumentare le opportunità di lavoro anche nelle regioni UE più svantaggiate.
Le donne in Italia non partecipano al mercato del lavoro. In questa presentazione descriviamo la situazione delle donne nel mercato del lavoro italiano anche rispetto agli altri paesi, cercheremo di descrivere la situazione attraverso i dati, per poi cercare di capire perche’ vogliamo un aumento della partecipazione femminile, e soprattutto quali forme di policy si potrebbero utilizzare per migliorare questa situazione.
giovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, MonzaGiovanni Campagnoli
Monza, 15 giugno 2009:
Seminario formativo: per resp coop. soc Spaziogiovani
Le politiche giovanili: contesto, ipotesi, impegno delle organizzazioni della Rete politichegiovanili.it
giovanni campagnoli
Prima le donne e poi i bambini, recitava un antico detto di origine marinara secondo cui le donne e i bambini debbono essere salvati per primi nel caso ci si trovi in una situazione di pericolo di vita (in genere nell'atto di abbandonare la nave), ripreso molto efficacemente da E. G. Belotti nel suo celebre saggio del 1980, a testimonianza di come il nostro mondo fosse protettivo nei confronti delle fasce deboli e di come questo atteggiamento spesso non permettesse a donne e bambini di affrancarsi da questa dipendenza.
Questo pezzo è contenuto nel Dossier Caritas 2014 la cui analisi socio-economica è disponibile tra i documenti di Vispo Srl
Life-long Learning: Italia lontana dagli standard europeiCarlo Romagnoli
Ricerca del Centro Studi Socio-Economici della Pragma sul tema della formazione permanente (o life-long learning), relativamente alla quale l'Italia sconta ancora un forte ritardo rispetto alle best practice in ambito europeo.
Lean Startup High School @ Better Software 2014Marco Calzolari
As presented at Better Software 2014.
Essere promossi dalla scuola all'imprenditoria? È l'obiettivo di un percorso di formazione pensato per gli studenti delle scuole superiori italiane. Attraverso lezioni, workshop e learning games, si possono introdurre gli studenti a pratiche di teamwork, sviluppo di idee, creazione di business model, validazione di ipotesi e agile development.
L'esperienza nasce da una serie di attività svoltesi nell'ambito del progetto ParnASUS di ASUSTeK Italia tra marzo e maggio 2014, presso il Liceo Classico ""Maffei"" di Riva del Garda, in cui alcuni team di ragazzi di quarta superiore hanno realizzato progetti di mobile app da proporre a investitori.
Presentazione al Convegno Nazionale sull'Orientamento 2014 del contributo: "La Neet generation. Caratteristiche del fenomeno in Italia" all'interno del simposio: Percorsi verso il lavoro
di
Andrea Laudadio
Eulab Consulting
Negli ultimi anni, la disoccupazione giovanile è aumentata in modo drammatico nella maggioranza dei paesi europei. Gli interventi, dovranno concentrarsi su una di queste priorità:
• Far si che i giovani posseggano le competenze accademiche, professionali e personali necessarie nel mercato del lavoro di oggigiorno.
• Armare i giovani con gli strumenti per pianificare la loro transizione dalla scuola al lavoro e prendere le decisioni più adatte alle loro capacità e ambizioni. Allo stesso tempo, i
Governi devono intervenire per ridurre la dualità del mercato del lavoro, permettendo ai giovani di ambire ad un lavoro alla pari degli altri.
• Favorire la crescita di tutto il sistema economico, aiutando ad aumentare le opportunità di lavoro anche nelle regioni UE più svantaggiate.
Le donne in Italia non partecipano al mercato del lavoro. In questa presentazione descriviamo la situazione delle donne nel mercato del lavoro italiano anche rispetto agli altri paesi, cercheremo di descrivere la situazione attraverso i dati, per poi cercare di capire perche’ vogliamo un aumento della partecipazione femminile, e soprattutto quali forme di policy si potrebbero utilizzare per migliorare questa situazione.
giovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, MonzaGiovanni Campagnoli
Monza, 15 giugno 2009:
Seminario formativo: per resp coop. soc Spaziogiovani
Le politiche giovanili: contesto, ipotesi, impegno delle organizzazioni della Rete politichegiovanili.it
giovanni campagnoli
Prima le donne e poi i bambini, recitava un antico detto di origine marinara secondo cui le donne e i bambini debbono essere salvati per primi nel caso ci si trovi in una situazione di pericolo di vita (in genere nell'atto di abbandonare la nave), ripreso molto efficacemente da E. G. Belotti nel suo celebre saggio del 1980, a testimonianza di come il nostro mondo fosse protettivo nei confronti delle fasce deboli e di come questo atteggiamento spesso non permettesse a donne e bambini di affrancarsi da questa dipendenza.
Questo pezzo è contenuto nel Dossier Caritas 2014 la cui analisi socio-economica è disponibile tra i documenti di Vispo Srl
Life-long Learning: Italia lontana dagli standard europeiCarlo Romagnoli
Ricerca del Centro Studi Socio-Economici della Pragma sul tema della formazione permanente (o life-long learning), relativamente alla quale l'Italia sconta ancora un forte ritardo rispetto alle best practice in ambito europeo.
Lean Startup High School @ Better Software 2014Marco Calzolari
As presented at Better Software 2014.
Essere promossi dalla scuola all'imprenditoria? È l'obiettivo di un percorso di formazione pensato per gli studenti delle scuole superiori italiane. Attraverso lezioni, workshop e learning games, si possono introdurre gli studenti a pratiche di teamwork, sviluppo di idee, creazione di business model, validazione di ipotesi e agile development.
L'esperienza nasce da una serie di attività svoltesi nell'ambito del progetto ParnASUS di ASUSTeK Italia tra marzo e maggio 2014, presso il Liceo Classico ""Maffei"" di Riva del Garda, in cui alcuni team di ragazzi di quarta superiore hanno realizzato progetti di mobile app da proporre a investitori.
2. I NEET
(Not in Education,
Employment or Training)
Sono persone non
impegnate nello studio, né
nel lavoro né nella
formazione. Il termine è
stato coniato nel Regno
Unito alla fine degli anni
‘90.
2
C 𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚 𝐥'𝐚𝐜𝐫𝐨𝐧𝐢𝐦𝐨 𝐍𝐄𝐄𝐓?
3. 3
𝑪𝒉𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒊 𝑵𝑬𝑬𝑻?
La composizione dei NEET è molto eterogenea: va
dal neolaureato con alta motivazione e
potenzialità che sta cercando un lavoro in linea
con le proprie aspettative, fino al giovane uscito
precocemente dagli studi scivolato in una spirale
di demotivazione.
4. 4
In Italia sono ormai
2,4 milioni, pari al
26% dei giovani tra i
15 e i 29anni che
appartengono
ai NEET.
La percentuale
più alta di
disoccupazione in
Italia si trova nelle
regioni del sud e nelle
Isole (29.2%).
La distribuzione rispetto al sesso evidenzia una
generale prevalenza femminile.
𝑸𝒖𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒆 𝒅𝒐𝒗𝒆 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒎𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒕𝒊?
Fonte: Eurostat
5. 5
è infatti evidente la mancanza
di strumenti che servono a
orientare i giovani durante la
ricerca di un lavoro.
Il fattore che ci spiega l’abbondanza di
NEET in Italia è l’inefficienza dell’ intero
percorso di transizione scuola-lavoro,
Perché è così diffuso questo fenomeno?
6. 6
In particolare, in
Italia molti giovani
all’uscita dal
sistema formativo
si trovano carenti di
adeguate
competenze e
sprovvisti di
esperienze richieste
dalle aziende.
Meno del 40%
dei giovani
considera la
scuola utile per
trovare più
facilmente
un’occupazione.
7. Che conseguenze ha questo fenomeno sulla società?
Il fenomeno dei NEET
rappresenta un grandissimo
spreco di capitale umano
oltre che un costo rilevante
sul piano socioeconomico.
Per consentire ai giovani di essere
protagonisti del cambiamento è
necessario un aumento della
valorizzazione del capitale umano,
migliorando la qualità dell’offerta
formativa.
7
8. 8
L’Italia sta beneficiando
dal 2014 ad oggi dei fondi
del Piano Garanzia
Giovani, finanziato dall’ UE
affinché i paesi membri
possano investire in
politiche attive di
orientamento, istruzione,
formazione del lavoro.
Cosa si fa per ridimensionare questo fenomeno?