Progetto Scuola Amica Unicef 2018_19

1. La povertà nell’agenda
politica Italiana e Europea
Liceo delle Scienze Umane “James Joyce”,
A.S. 2018-19 Classe 2SC
Alunne: Chiara Massacci,
Sabrina Bordei, Marta Gentilini, Francesco Gheghi
Progetto Scuola Amica Unicef

2. I poveri di oggi
sono il prodotto dei cambiamenti
dell’interno sistema produttivo
fonte FGU Dipartimento Università
e sono prevalentemente persone
istruite, provenienti dal ceto medio

3. I 5 problemi fondamentali del nostro paese
1. trasmissione intergenerazionale
della povertà
2. scarsa redditività dei titoli di studio
3. variabilità della povertà a livello
territoriale
4. modello di Welfare State che
scarica l’assistenza delle famiglie
ma che investe poco sulle politiche
familiari
5. scarsa riduzione del livello di
povertà prima e dopo l’intervento
pubblico

4. Cos’è il reddito di cittadinanza?
Il reddito di cittadinanza o
r e d d i t o m i n i m o è u n o
strumento di sostegno
economico per famiglie in
d i f f i c o l t à c h e m i r a a l
reinserimento nel mondo del
lavoro e all’inclusione sociale
fonte: ultimenotizieflash.com
fonte: parmadaily.it

5. Quali sono i requisiti per accedere al reddito di cittadinanza?
• essere in possesso della cittadinanza
italiana, oppure essere cittadini di uno
Stato membro dell’Unione Europea.
• essere residenti in Italia da almeno 10
anni
• avere un Isee inferiore a 9.360 euro
• avere un patrimonio mobiliare inferiore a
6.000 euro
• avere un reddito familiare non superiore
a 6.000 euro

6. Chi non ha diritto al reddito di
cittadinanza?
! i nuclei familiari dove un componente sia in
possesso di auto o moto immatricolati nei sei
mesi precedenti alla richiesta del reddito
! i nuclei familiari dove un componente sia in
possesso di navi e imbarcazioni da diporto
! i soggetti che si trovano in stato detentivo
! i nuclei familiari dove uno dei componenti
risulta essersi dimesso dal lavoro nei 12 mesi
antecedenti al momento della domanda.

7. In quali casi si verifica la decadenza dal reddito di
cittadinanza?
La decadenza del beneficio è prevista nel caso in
cui:
! manca la dichiarazione di immediata
disponibilità al lavoro
! manca la sottoscrizione del Patto per il
lavoro oppure del Patto per l’inclusione
sociale
! il componente non partecipa alle iniziative
formative
! non viene accettata nessuna delle tre
offerte di lavoro
! non si effettuano variazioni di lavoro o del
nucleo

8. Che tipi di sanzioni sono previste e in quali casi si applicano?
! Nei casi più gravi, le sanzioni sono di
carattere penale e comportano la reclusione
fino a 6 anni e la revoca immediata del Rdc.
! E’ punito con la reclusione da 1 a 3 anni, colui
che non comunica le variazioni del reddito.
! Nel caso di condanna definitiva il beneficiario
sarà tenuto alla restituzione di tutto quanto
percepito e non potrà essere nuovamente
ammesso al beneficio.

9. Il reddito di cittadinanza nei paesi europei
In Europa numerosi Paesi hanno da tempo
implementato forme di reddito minimo garantito con
l’obiettivo di assicurare condizioni di vita dignitose al
maggior numero possibile di cittadini. Gli strumenti
variano da Paese a Paese.

10. Reddito minimo in Germania
In Germania c’è un sussidio mensile destinato a chi cerca
lavoro o ha un salario molto basso. Il sussidio è di circa
400 euro e prevede somme supplementari se nel nucleo
familiare sono presenti figli.

11. Reddito minimo nel Regno Unito
Il Regno Unito prevede il “l’income support”un sostegno che viene
concesso in base ad una serie di requisiti. Il sostegno parte da 57,90
sterline a settimana e arriva alle 114,85 sterline.

12. Reddito minimo in Francia
In Francia esiste dal 2009
il Revenu de solidaritè
attive (RSA) che consente
ai beneficiari di ottenere il
reddito minimo (circa 550
euro). Per accedervi
bisogna avere 18 anni e
risiedere in maniera
stabile in Francia.

13. Le strategie di welfare dell’investimento sociale
Nel corso dell’ottavo State of the Union
2019 a Firenze un ruolo centrale lo ha
avuto il welfare. Le politiche di
investimento sociale rispondono
all’esigenza dei sistemi di welfare di
adeguarsi a nuove forme di rischio a cui
vanno incontro famiglie e individui.
L’idea quindi è quella di spostarsi da
misure di welfare ex-post ad altre di
investimento focalizzate sui primi anni
di vita e che possano permettere agli
individui di rispondere meglio alle
difficoltà sociali.

14. Fine