SlideShare a Scribd company logo
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso1
Esplosivi
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso2
Definizioni 1/3
Esplosivo: qualsiasi sostanza o miscuglio di sostanze che, dietro idonea azione
innescante, è capace di trasformarsi in tempi brevissimi in gas ad alta temperatura con
formazione di altissime pressioni.
Deflagrazione: fenomeno esplosivo che avviene a velocità subsonica con carattere
progressivo in tre fasi accensione, infiammazione della superficie esterna e
combustione dall’esterno all’interno.
Detonazione: fenomeno esplosivo che avviene a velocità supersonica con carattere
istantaneo dal punto d’innesco all’intera massa della sostanza (V 5.000-8.000 m/s)
Onda d’urto: l’istantaneo aumento di volume dei gas prodotti dall’esplosione genera
un’onda di pressione, l’aria viene allontanata dal punto dell’esplosione per effetto
dell’onda diretta, in seguito l’aria stessa tende a rioccupare lo spazio vuoto lasciato
creando un’onda retrograda. Se l’esplosione avviene in un luogo confinato gli effetti
sono più gravi.
PERCHE’ IN UN LUOGO
CONFINATO GLI EFFETTI DI
UNA ESPLOSIONE SONO PIU’
GRAVI?
CHI GENERA LA
SOVRAPRESSION
E ?
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso3
Definizioni 2/3
COSA
DIFFERENZIA LE
REAZIONI
ESOTERMICHE ?
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso4
Definizioni 3/3
Tuttavia, a seconda delle modalità
dell’esplosione, uno stesso esplosivo sì
può comportare da deflagrante e da
detonante
Gli esplosivi durante detonazioni e deflagrazioni non generano fiamme ma solo onde d'urto, gas e calore.
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso5
Proprietà degli Esplosivi
Calore di esplosione: quantità di calore sviluppato nell’esplosione da un kg di sostanza
Distanza di colpo: Sensibilità all’esplosione di una carica a non immediato contatto
(“simpatia”)
Sensibilità: attitudine ad esplodere più o meno facilmente per effetto di una causa
specifica: urto, frizione, pressione innescamento. Si misura in Su, ovvero cm di caduta
di un peso in un apparecchio chiamato Berta.
Stabilità: attitudine dell’esplosivo a mantenere inalterate nel tempo le sue
caratteristiche chimico-fisiche.
Temperatura di accensione: (210°C - 350°C) è la temperatura alla quale l’esplosivo
inizia bruciare. E’ inferiore alla temperatura necessaria a dar luogo all’esplosione.
Temperatura di esplosione: (900°C - 4000°C)è quella raggiunta dalla fiamma nella
fase di esplosione
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso6
Proprietà degli Esplosivi
Temperatura di esplosione
Calore di esplosione
Distanza di colpo
Sensibilità
Stabilità
Temperatura di accensione
Quando un esplosivo è più pericoloso?
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso7
Classificazione degli Esplosivi
Esistono diversi criteri:
- secondo lo stato fisico: solido , liquido , gelatinoso, …
- secondo la composizione chimica: composto, miscela, miscuglio,…
- secondo le leggi di pubblica sicurezza (TULPS):
- categoria 1°: polveri e prodotti affini negli effetti esplodenti;
- categoria 2°: dinamiti e prodotti affini negli effetti esplodenti;
- categoria 3°: detonatori e prodotti affini negli effetti esplodenti;
- categoria 4°: artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti;
- categoria 5°: munizioni di sicurezza e giocattoli pirici .
Le categorie dalla 1° alla 3° sono soggetti ad autorizzazione del Ministro dell´Interno
art. 46 TULPS mentre il Prefetto art. 47 TULPS rilascia le autorizzazioni riguardanti
la 4° e 5° categoria (fuochi artificiali e prodotti affini).
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso8
Esplosivi 1/3
Gli esplosivi che interessano la nostra trattazione sono in genere sostanze
solide che contengono ossigeno, azoto ed elementi combustibili.
I primi combustibili usati sono stati Carbonio (C) e Zolfo (S); di recente
insieme al C è stato introdotto anche l’Idrogeno (H) attraverso sostanze
organiche.
I prodotti dell’esplosione sono:
- CO2 e CO, entrambi gassosi
- vapore d'acqua
- N2, NO, NO2
- CI, HCI, H2S, ecc
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso9
Esplosivi 2/3
Alcuni esempi di reazioni esplosive:
la nitroglicerina esplode secondo la reazione
4C3H5 (ONO2 )3 12CO2 + 10H2O + 6N2 + O2
l'esplosione del trinitrotoluene (TNT)
2C7H5 (NO2 )3 12CO + 5H2 + 3N2 + 2C
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso10
Esplosivi 3/3
Gli esplosivi vengono suddivisi in:
·esplosivi primari o innescanti;
·esplosivi secondari.
Gli esplosivi primari sono molto sensibili ai colpi, agli sfregamenti e al calore,
vengono usati nei detonatori per "accendere" l'esplosivo secondario. Stifnati, azotidrati,
fulminati e picrati sono esplosivi primari.
Gli esplosivi secondari, tranne qualche eccezione, non sono sensibili alle
sollecitazioni meccaniche e termiche (si possono definire stabili).
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso11
Residuati bellici 1/2
Una bomba è un dispositivo atto a dar luogo ad un'esplosione.
Una bomba consiste essenzialmente in due parti:
- il materiale esplosivo vero e proprio
- il meccanismo di innesco.
Nelle bombe d'aereo in quelle navali, in quelle anticarro e in quelle antiuomo la spoletta
a contatto innesca l'esplosione nel momento in cui urta un ostacolo.
Quando questo non avviene il residuato è estremamente pericoloso finché la spoletta
resta installata.
<Filmato intervento Colleferro>
Disinnescata bomba II guerra mondiale al Casilino - corriereromano_it.mht
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso12
Residuati bellici 2/2
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso13
Detonatori ordinari
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso14
Mezzi di accensione
Miccia lenta a combustione
E' costituita da un'anima di polvere nera avvolta da più strati spiraliformi di filati
impregnati di bitume (tipo Comune) o ricoperta con uno strato di PVC nel tipo
"Impermeabile". La velocità standard è di 120 s al metro (ma non è mai certa).
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso15
Detonatori elettrici
L'accensione è provocata da un filamento
metallico all'interno di una miscela incendiaria
e che viene reso incandescente al passaggio di
una corrente elettrica. Talvolta il filamento è
separato dal detonatore e viene inserito in esso
come una miccia, per questo viene chiamato
accenditore elettrico.
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso16
Esplosivi chimici 1/6
Nitroglicerina
La nitroglicerina è un composto chimico esplosivo, inventato dall'italiano Ascanio Sobrero.
La nitroglicerina a temperatura ambiente è un liquido oleoso da incolore a giallo che si decompone facilmente
esplodendo all'urto e per riscaldamento oltre i 50 °C, detonando verso i 200°C. Alla temperatura di 8 °C
congela diventando estremamente pericolosa, i cristalli al suo interno diventando sottili come aghi
spezzandosi facilmente dando così il via all'esplosione; quindi è consigliabile lasciare che si scongeli da sola
senza avvicinarsi.
Con la prova della "Berta" si è dimostrato che la Nitroglicerina è molto sensibile, un peso di 2 kg che cade da
4-5 cm di altezza su un campione di quest'esplosivo provoca la detonazione. I gas generati dalla nitroglicerina
sono spaventosamente abbondanti, a 0 °C 1 kg produce 716 litri di gas, a temperatura ambiente si
decuplicano arrivando a una T di 4200 °C. È uno degli esplosivi più veloci con un tempo di detonazione di
circa 7000-7400 m/s.
È assai instabile: quindi per motivi di sicurezza non viene mai usata pura, né trasportata, ma sempre mescolata
con sostanze stabilizzanti e costituisce la base delle varie dinamiti.
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso17
Esplosivi chimici 2/6
Pentrite
Il PETN è più sensibile del TNT e non viene mai utilizzato
come carica secondaria, ma sempre come carica primaria in
detonatori o nelle “corde detonanti” e come carica di rinforzo
nelle munizioni delle armi di piccolo calibro.
E’ insolubile in acqua, brucia in aria libera e detona in
involucro chiuso.
In campo militare la Pentrite, comunemente chiamata
"Vipera", viene utilizzata soprattutto per operazioni di
sminamento rapido. Grazie a dei lanciatori speciali viene
gettata sul campo minato una lunga striscia di questo materiale
e viene fatta esplodere.
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso18
Esplosivi chimici 3/6
Esogene
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso19
Esplosivi chimici 4/6
ANFO
è l'acronimo inglese di Ammonium Nitrate Fuel Oil.
Gli ANFO sono miscele esplosive di grande sicurezza costituite da nitrato
d'ammonio, gasolio e altri additivi minori, impiegate in grossi quantitativi per usi civili
in cave e miniere, data la loro bassissima sensibilità e il loro bassissimo costo.
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso20
Esplosivi chimici 5/6
Trinitrotoluene (tritolo o TNT)
Il trinitrotoluene (noto anche come tritolo e spesso abbreviato in TNT) è un
nitroderivato aromatico ottenuto per nitrazione del toluene.
A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino color giallo pallido,
insolubile in acqua.
In forma pura è molto stabile; contrariamente alla nitroglicerina è insensibile agli urti
ed alle sollecitazioni, esposto ad una fiamma libera non esplode, ma brucia con una
fiamma rossastra e fumosa. Esplode solo se viene innescato da un detonatore.
Il TNT è poco igroscopico e non reagisce con i metalli; può quindi essere conservato
per molti anni.
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso21
Esplosivi chimici 6/6
Il fulminato di mercurio è un esplosivo primario.
Altamente sensibile alla frizione e shock meccanico è
principalmente usato nella produzione di detonatori per
esplosivi e di inneschi per cartuccia.
Può esplodere facilmente anche se esposto direttamente
ai raggi del sole, per l'effetto lente dei suoi cristalli.
Anidro, è di pericolosa manipolazione mentre l'umidità
ne attenua la sensibilità.
A 150 °C avviene la detonazione spontanea.
Viene preparato miscelando alcol con una soluzione
ottenuta dall'azione di acido nitrico concentrato su
mercurio.
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso22
Miscele e miscugli esplosivi 1/2
Polvere nera
La polvere nera è una sostanza che brucia in maniera esplosiva, usata come propellente
per le armi da fuoco; è composta da salnitro, carbone vegetale e zolfo.
La polvere nera produce un'onda di deflagrazione subsonica; appartiene quindi alla
categoria degli esplosivi deflagranti. Questo riduce le punte di pressione sulle camere
di scoppio delle armi, ma la rende meno idonea per la demolizione delle rocce e delle
fortificazioni. Fino al 1870 è stato l'unico esplosivo da lancio e da scoppio.
La composizione ottimale della polvere nera è costituita da (percentuali in massa):
· nitrato di potassio nella proporzione del 74,65%
· carbonella di legna nella proporzione del 13,50%
· zolfo nella proporzione del 11,85%
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso23
Miscele e miscugli esplosivi 2/2
Dinamite
La dinamite è un esplosivo inventato da Alfred Nobel nel 1867.
Si tratta di un preparato, destinato a causare deflagrazione ed esplosione, considerato
più sicuro (poiché più stabile) degli altri esplosivi in uso all'epoca della sua scoperta.
Al tempo era infatti in uso la nitroglicerina, un liquido estremamente sensibile alle
scosse ed alle variazioni termiche, e la dinamite era in realtà un trattamento della
pericolosissima nitroglicerina, che veniva miscelata con sostanze assorbenti a base di
farina fossile, onde ottenerne un composto granulare stabile.
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso24
L'esplosivo degli attentatori di Londra - Il
perossido di acetone
Le sue caratteristiche sono le seguenti:
Si ottiene facendo reagire con adeguate tecniche acqua ossigenata sull'acetone.
È un esplosivo che può essere preparato in laboratori artigianali e molto potente.
Si altera facilmente dopo pochi mesi, anche se conservato in frigo; esso sublima e si deposita
sul coperchio del recipiente che lo contiene, con concreto pericolo di esplosione al momento
dell'apertura. È estremamente sensibile a fiamme e scintille ed anche da elettricità statica.
E’ sufficiente che sia chiuso in un involucro di stagnola, detona.
Per approfondimenti: Tabella esplosivi.doc
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso25
Trasporto degli Esplosivi
Suddivisione della Classe 1 ADR(esplosivi)
Classe 1.1 D
Identificativo
classe esplosivi
Divisione:
ci dice come si comporta
Gruppo di compatibilità:
ci dice cosa è e con chi può
viaggiare
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso26
Trasporto degli Esplosivi
Suddivisione della Classe 1 ADR(esplosivi)
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso27
Trasporto degli Esplosivi
Suddivisione della Classe 1 ADR(esplosivi)
Omissis[…]
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso28
Effetti degli esplosivi
50 mbar
Soglia di rottura timpani
rottura 100% vetri
140 mbar
Primi effetti di mortalità per onda d’urto
Danni gravi ai muri
300 mbar
Lesioni polmonari
Danni gravissimi a murature (90% di danno)
1 bar
1% di morti per emorragia polmonare
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso29
Norme di comportamento in interventi coinvolgenti
esplosivi
1. Attenzione agli esplosivi sciolti, ogni esplosivo deve essere venduto in confezione
originale che riporti tipo, marca e caratteristiche;
2. Gli esplosivi non devono stare vicino a fonti di calore o a lubrificanti o solventi;
3. I detonatori devono essere sempre tenuti lontano dagli esplosivi
4. I detonatori devono essere protetti da ogni tipo di urto
5. In caso di incendio nei pressi di esplosivi provvedere prima alla evacuazione
dell’area
6. Quando la catena di ignizione è completa occorrono almeno due barriere prima
dell’innesco (sistema a “doppio imbecille”)
ANALISI DEL RISCHIO
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso30
Distanze di evacuazione
In caso di temuti attentati con esplosivi.
A seconda del contenitore dell’ esplosivo e del suo quantitativo stimabile è stata redatta
la seguente tabella
Il quantitativo di esplosivo è indicato in equivalente-TNT
Il raggio letale è quello minimo oltre il quale esseri umani non subiscono danni da compressione
ai polmoni o danni per l'onda d'urto trasmessa dal terreno.
La distanza obbligatoria è quella entro cui tutti gli edifici devono essere evacuati dalle persone.
Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso31
Incidenti
Ricorda: Un errore con un esplosivo non ammette repliche!

More Related Content

What's hot

167 sostanze estinguenti estintori e impianti fissi
167 sostanze estinguenti estintori e impianti fissi167 sostanze estinguenti estintori e impianti fissi
167 sostanze estinguenti estintori e impianti fissi
http://www.studioingvolpi.it
 
Teoria e-imagenes-balistica-forense lic.cottier-2011
Teoria e-imagenes-balistica-forense lic.cottier-2011Teoria e-imagenes-balistica-forense lic.cottier-2011
Teoria e-imagenes-balistica-forense lic.cottier-2011
Mona Beautifull
 
Estudio de gsr
Estudio de gsrEstudio de gsr
Estudio de gsr
MarrGz
 
The Science Of Grenades (Power Point)
The Science Of Grenades (Power Point)The Science Of Grenades (Power Point)
The Science Of Grenades (Power Point)
jared
 
Protección estructural contra_incendios
Protección estructural contra_incendiosProtección estructural contra_incendios
Protección estructural contra_incendios
cesargsemino
 

What's hot (20)

167 sostanze estinguenti estintori e impianti fissi
167 sostanze estinguenti estintori e impianti fissi167 sostanze estinguenti estintori e impianti fissi
167 sostanze estinguenti estintori e impianti fissi
 
Teoria e-imagenes-balistica-forense lic.cottier-2011
Teoria e-imagenes-balistica-forense lic.cottier-2011Teoria e-imagenes-balistica-forense lic.cottier-2011
Teoria e-imagenes-balistica-forense lic.cottier-2011
 
Materiales peligrosos
Materiales  peligrososMateriales  peligrosos
Materiales peligrosos
 
Prevenzione incendi
Prevenzione incendiPrevenzione incendi
Prevenzione incendi
 
Balistica completa
Balistica  completaBalistica  completa
Balistica completa
 
Corso di prevenzione incendi
Corso di prevenzione incendiCorso di prevenzione incendi
Corso di prevenzione incendi
 
Instruction Manual | Zeiss LRP S3 Riflescopes | Optics_Trade
Instruction Manual | Zeiss LRP S3 Riflescopes | Optics_TradeInstruction Manual | Zeiss LRP S3 Riflescopes | Optics_Trade
Instruction Manual | Zeiss LRP S3 Riflescopes | Optics_Trade
 
Estudio de gsr
Estudio de gsrEstudio de gsr
Estudio de gsr
 
Prevenzione e gestione operativa incidenti RM - Matheoud
Prevenzione e gestione operativa incidenti RM - MatheoudPrevenzione e gestione operativa incidenti RM - Matheoud
Prevenzione e gestione operativa incidenti RM - Matheoud
 
Pistola 1
Pistola 1Pistola 1
Pistola 1
 
Granadas de mano.
Granadas de mano.Granadas de mano.
Granadas de mano.
 
Improvised Explosive Devices(IED)
Improvised Explosive Devices(IED) Improvised Explosive Devices(IED)
Improvised Explosive Devices(IED)
 
Bow intro to firearms all_12_feb2015
Bow intro to firearms all_12_feb2015Bow intro to firearms all_12_feb2015
Bow intro to firearms all_12_feb2015
 
The Science Of Grenades (Power Point)
The Science Of Grenades (Power Point)The Science Of Grenades (Power Point)
The Science Of Grenades (Power Point)
 
DISTURBIOS CIVILES .ppt
DISTURBIOS CIVILES  .pptDISTURBIOS CIVILES  .ppt
DISTURBIOS CIVILES .ppt
 
Lecture on Glock 17
Lecture on Glock 17Lecture on Glock 17
Lecture on Glock 17
 
Arson and investigation.pptx
Arson and investigation.pptxArson and investigation.pptx
Arson and investigation.pptx
 
Borracharia
BorrachariaBorracharia
Borracharia
 
Protección estructural contra_incendios
Protección estructural contra_incendiosProtección estructural contra_incendios
Protección estructural contra_incendios
 
Radiazioni non ionizzanti
Radiazioni non ionizzantiRadiazioni non ionizzanti
Radiazioni non ionizzanti
 

More from i6dxa (20)

Lezione motopompa
Lezione motopompa Lezione motopompa
Lezione motopompa
 
Filtri
FiltriFiltri
Filtri
 
Dpi ptt.
Dpi ptt.Dpi ptt.
Dpi ptt.
 
Dpi mascherine ffp3
Dpi mascherine ffp3Dpi mascherine ffp3
Dpi mascherine ffp3
 
Roberto base datum
Roberto base datumRoberto base datum
Roberto base datum
 
Saf vigili del fuoco
Saf vigili del fuocoSaf vigili del fuoco
Saf vigili del fuoco
 
Roberto anvvfc gps
Roberto anvvfc gpsRoberto anvvfc gps
Roberto anvvfc gps
 
Presentazione cartografia
Presentazione cartografiaPresentazione cartografia
Presentazione cartografia
 
Polizia giudiziaria
Polizia giudiziariaPolizia giudiziaria
Polizia giudiziaria
 
Lezione evaquazione scuola sicura
Lezione evaquazione scuola sicuraLezione evaquazione scuola sicura
Lezione evaquazione scuola sicura
 
Sostanze pericolose
Sostanze pericoloseSostanze pericolose
Sostanze pericolose
 
Sostanze estinguenti
Sostanze estinguentiSostanze estinguenti
Sostanze estinguenti
 
Estintori che cosa sono
Estintori che cosa sonoEstintori che cosa sono
Estintori che cosa sono
 
Corso incendio
Corso incendio Corso incendio
Corso incendio
 
Corso base sostanze estinguenti
Corso base sostanze estinguentiCorso base sostanze estinguenti
Corso base sostanze estinguenti
 
Corso addetti antincendi 1 2-3- parte
Corso addetti antincendi 1 2-3- parte Corso addetti antincendi 1 2-3- parte
Corso addetti antincendi 1 2-3- parte
 
Ucl Ricerca a persona
Ucl Ricerca a persona Ucl Ricerca a persona
Ucl Ricerca a persona
 
Ricerca a persona
Ricerca a personaRicerca a persona
Ricerca a persona
 
Il triage nelle maxiemergenze
Il triage nelle maxiemergenzeIl triage nelle maxiemergenze
Il triage nelle maxiemergenze
 
G.p.s.
G.p.s.G.p.s.
G.p.s.
 

Esplosivi

  • 1. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso1 Esplosivi
  • 2. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso2 Definizioni 1/3 Esplosivo: qualsiasi sostanza o miscuglio di sostanze che, dietro idonea azione innescante, è capace di trasformarsi in tempi brevissimi in gas ad alta temperatura con formazione di altissime pressioni. Deflagrazione: fenomeno esplosivo che avviene a velocità subsonica con carattere progressivo in tre fasi accensione, infiammazione della superficie esterna e combustione dall’esterno all’interno. Detonazione: fenomeno esplosivo che avviene a velocità supersonica con carattere istantaneo dal punto d’innesco all’intera massa della sostanza (V 5.000-8.000 m/s) Onda d’urto: l’istantaneo aumento di volume dei gas prodotti dall’esplosione genera un’onda di pressione, l’aria viene allontanata dal punto dell’esplosione per effetto dell’onda diretta, in seguito l’aria stessa tende a rioccupare lo spazio vuoto lasciato creando un’onda retrograda. Se l’esplosione avviene in un luogo confinato gli effetti sono più gravi. PERCHE’ IN UN LUOGO CONFINATO GLI EFFETTI DI UNA ESPLOSIONE SONO PIU’ GRAVI? CHI GENERA LA SOVRAPRESSION E ?
  • 3. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso3 Definizioni 2/3 COSA DIFFERENZIA LE REAZIONI ESOTERMICHE ?
  • 4. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso4 Definizioni 3/3 Tuttavia, a seconda delle modalità dell’esplosione, uno stesso esplosivo sì può comportare da deflagrante e da detonante Gli esplosivi durante detonazioni e deflagrazioni non generano fiamme ma solo onde d'urto, gas e calore.
  • 5. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso5 Proprietà degli Esplosivi Calore di esplosione: quantità di calore sviluppato nell’esplosione da un kg di sostanza Distanza di colpo: Sensibilità all’esplosione di una carica a non immediato contatto (“simpatia”) Sensibilità: attitudine ad esplodere più o meno facilmente per effetto di una causa specifica: urto, frizione, pressione innescamento. Si misura in Su, ovvero cm di caduta di un peso in un apparecchio chiamato Berta. Stabilità: attitudine dell’esplosivo a mantenere inalterate nel tempo le sue caratteristiche chimico-fisiche. Temperatura di accensione: (210°C - 350°C) è la temperatura alla quale l’esplosivo inizia bruciare. E’ inferiore alla temperatura necessaria a dar luogo all’esplosione. Temperatura di esplosione: (900°C - 4000°C)è quella raggiunta dalla fiamma nella fase di esplosione
  • 6. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso6 Proprietà degli Esplosivi Temperatura di esplosione Calore di esplosione Distanza di colpo Sensibilità Stabilità Temperatura di accensione Quando un esplosivo è più pericoloso?
  • 7. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso7 Classificazione degli Esplosivi Esistono diversi criteri: - secondo lo stato fisico: solido , liquido , gelatinoso, … - secondo la composizione chimica: composto, miscela, miscuglio,… - secondo le leggi di pubblica sicurezza (TULPS): - categoria 1°: polveri e prodotti affini negli effetti esplodenti; - categoria 2°: dinamiti e prodotti affini negli effetti esplodenti; - categoria 3°: detonatori e prodotti affini negli effetti esplodenti; - categoria 4°: artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti; - categoria 5°: munizioni di sicurezza e giocattoli pirici . Le categorie dalla 1° alla 3° sono soggetti ad autorizzazione del Ministro dell´Interno art. 46 TULPS mentre il Prefetto art. 47 TULPS rilascia le autorizzazioni riguardanti la 4° e 5° categoria (fuochi artificiali e prodotti affini).
  • 8. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso8 Esplosivi 1/3 Gli esplosivi che interessano la nostra trattazione sono in genere sostanze solide che contengono ossigeno, azoto ed elementi combustibili. I primi combustibili usati sono stati Carbonio (C) e Zolfo (S); di recente insieme al C è stato introdotto anche l’Idrogeno (H) attraverso sostanze organiche. I prodotti dell’esplosione sono: - CO2 e CO, entrambi gassosi - vapore d'acqua - N2, NO, NO2 - CI, HCI, H2S, ecc
  • 9. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso9 Esplosivi 2/3 Alcuni esempi di reazioni esplosive: la nitroglicerina esplode secondo la reazione 4C3H5 (ONO2 )3 12CO2 + 10H2O + 6N2 + O2 l'esplosione del trinitrotoluene (TNT) 2C7H5 (NO2 )3 12CO + 5H2 + 3N2 + 2C
  • 10. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso10 Esplosivi 3/3 Gli esplosivi vengono suddivisi in: ·esplosivi primari o innescanti; ·esplosivi secondari. Gli esplosivi primari sono molto sensibili ai colpi, agli sfregamenti e al calore, vengono usati nei detonatori per "accendere" l'esplosivo secondario. Stifnati, azotidrati, fulminati e picrati sono esplosivi primari. Gli esplosivi secondari, tranne qualche eccezione, non sono sensibili alle sollecitazioni meccaniche e termiche (si possono definire stabili).
  • 11. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso11 Residuati bellici 1/2 Una bomba è un dispositivo atto a dar luogo ad un'esplosione. Una bomba consiste essenzialmente in due parti: - il materiale esplosivo vero e proprio - il meccanismo di innesco. Nelle bombe d'aereo in quelle navali, in quelle anticarro e in quelle antiuomo la spoletta a contatto innesca l'esplosione nel momento in cui urta un ostacolo. Quando questo non avviene il residuato è estremamente pericoloso finché la spoletta resta installata. <Filmato intervento Colleferro> Disinnescata bomba II guerra mondiale al Casilino - corriereromano_it.mht
  • 12. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso12 Residuati bellici 2/2
  • 13. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso13 Detonatori ordinari
  • 14. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso14 Mezzi di accensione Miccia lenta a combustione E' costituita da un'anima di polvere nera avvolta da più strati spiraliformi di filati impregnati di bitume (tipo Comune) o ricoperta con uno strato di PVC nel tipo "Impermeabile". La velocità standard è di 120 s al metro (ma non è mai certa).
  • 15. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso15 Detonatori elettrici L'accensione è provocata da un filamento metallico all'interno di una miscela incendiaria e che viene reso incandescente al passaggio di una corrente elettrica. Talvolta il filamento è separato dal detonatore e viene inserito in esso come una miccia, per questo viene chiamato accenditore elettrico.
  • 16. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso16 Esplosivi chimici 1/6 Nitroglicerina La nitroglicerina è un composto chimico esplosivo, inventato dall'italiano Ascanio Sobrero. La nitroglicerina a temperatura ambiente è un liquido oleoso da incolore a giallo che si decompone facilmente esplodendo all'urto e per riscaldamento oltre i 50 °C, detonando verso i 200°C. Alla temperatura di 8 °C congela diventando estremamente pericolosa, i cristalli al suo interno diventando sottili come aghi spezzandosi facilmente dando così il via all'esplosione; quindi è consigliabile lasciare che si scongeli da sola senza avvicinarsi. Con la prova della "Berta" si è dimostrato che la Nitroglicerina è molto sensibile, un peso di 2 kg che cade da 4-5 cm di altezza su un campione di quest'esplosivo provoca la detonazione. I gas generati dalla nitroglicerina sono spaventosamente abbondanti, a 0 °C 1 kg produce 716 litri di gas, a temperatura ambiente si decuplicano arrivando a una T di 4200 °C. È uno degli esplosivi più veloci con un tempo di detonazione di circa 7000-7400 m/s. È assai instabile: quindi per motivi di sicurezza non viene mai usata pura, né trasportata, ma sempre mescolata con sostanze stabilizzanti e costituisce la base delle varie dinamiti.
  • 17. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso17 Esplosivi chimici 2/6 Pentrite Il PETN è più sensibile del TNT e non viene mai utilizzato come carica secondaria, ma sempre come carica primaria in detonatori o nelle “corde detonanti” e come carica di rinforzo nelle munizioni delle armi di piccolo calibro. E’ insolubile in acqua, brucia in aria libera e detona in involucro chiuso. In campo militare la Pentrite, comunemente chiamata "Vipera", viene utilizzata soprattutto per operazioni di sminamento rapido. Grazie a dei lanciatori speciali viene gettata sul campo minato una lunga striscia di questo materiale e viene fatta esplodere.
  • 18. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso18 Esplosivi chimici 3/6 Esogene
  • 19. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso19 Esplosivi chimici 4/6 ANFO è l'acronimo inglese di Ammonium Nitrate Fuel Oil. Gli ANFO sono miscele esplosive di grande sicurezza costituite da nitrato d'ammonio, gasolio e altri additivi minori, impiegate in grossi quantitativi per usi civili in cave e miniere, data la loro bassissima sensibilità e il loro bassissimo costo.
  • 20. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso20 Esplosivi chimici 5/6 Trinitrotoluene (tritolo o TNT) Il trinitrotoluene (noto anche come tritolo e spesso abbreviato in TNT) è un nitroderivato aromatico ottenuto per nitrazione del toluene. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino color giallo pallido, insolubile in acqua. In forma pura è molto stabile; contrariamente alla nitroglicerina è insensibile agli urti ed alle sollecitazioni, esposto ad una fiamma libera non esplode, ma brucia con una fiamma rossastra e fumosa. Esplode solo se viene innescato da un detonatore. Il TNT è poco igroscopico e non reagisce con i metalli; può quindi essere conservato per molti anni.
  • 21. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso21 Esplosivi chimici 6/6 Il fulminato di mercurio è un esplosivo primario. Altamente sensibile alla frizione e shock meccanico è principalmente usato nella produzione di detonatori per esplosivi e di inneschi per cartuccia. Può esplodere facilmente anche se esposto direttamente ai raggi del sole, per l'effetto lente dei suoi cristalli. Anidro, è di pericolosa manipolazione mentre l'umidità ne attenua la sensibilità. A 150 °C avviene la detonazione spontanea. Viene preparato miscelando alcol con una soluzione ottenuta dall'azione di acido nitrico concentrato su mercurio.
  • 22. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso22 Miscele e miscugli esplosivi 1/2 Polvere nera La polvere nera è una sostanza che brucia in maniera esplosiva, usata come propellente per le armi da fuoco; è composta da salnitro, carbone vegetale e zolfo. La polvere nera produce un'onda di deflagrazione subsonica; appartiene quindi alla categoria degli esplosivi deflagranti. Questo riduce le punte di pressione sulle camere di scoppio delle armi, ma la rende meno idonea per la demolizione delle rocce e delle fortificazioni. Fino al 1870 è stato l'unico esplosivo da lancio e da scoppio. La composizione ottimale della polvere nera è costituita da (percentuali in massa): · nitrato di potassio nella proporzione del 74,65% · carbonella di legna nella proporzione del 13,50% · zolfo nella proporzione del 11,85%
  • 23. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso23 Miscele e miscugli esplosivi 2/2 Dinamite La dinamite è un esplosivo inventato da Alfred Nobel nel 1867. Si tratta di un preparato, destinato a causare deflagrazione ed esplosione, considerato più sicuro (poiché più stabile) degli altri esplosivi in uso all'epoca della sua scoperta. Al tempo era infatti in uso la nitroglicerina, un liquido estremamente sensibile alle scosse ed alle variazioni termiche, e la dinamite era in realtà un trattamento della pericolosissima nitroglicerina, che veniva miscelata con sostanze assorbenti a base di farina fossile, onde ottenerne un composto granulare stabile.
  • 24. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso24 L'esplosivo degli attentatori di Londra - Il perossido di acetone Le sue caratteristiche sono le seguenti: Si ottiene facendo reagire con adeguate tecniche acqua ossigenata sull'acetone. È un esplosivo che può essere preparato in laboratori artigianali e molto potente. Si altera facilmente dopo pochi mesi, anche se conservato in frigo; esso sublima e si deposita sul coperchio del recipiente che lo contiene, con concreto pericolo di esplosione al momento dell'apertura. È estremamente sensibile a fiamme e scintille ed anche da elettricità statica. E’ sufficiente che sia chiuso in un involucro di stagnola, detona. Per approfondimenti: Tabella esplosivi.doc
  • 25. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso25 Trasporto degli Esplosivi Suddivisione della Classe 1 ADR(esplosivi) Classe 1.1 D Identificativo classe esplosivi Divisione: ci dice come si comporta Gruppo di compatibilità: ci dice cosa è e con chi può viaggiare
  • 26. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso26 Trasporto degli Esplosivi Suddivisione della Classe 1 ADR(esplosivi)
  • 27. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso27 Trasporto degli Esplosivi Suddivisione della Classe 1 ADR(esplosivi) Omissis[…]
  • 28. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso28 Effetti degli esplosivi 50 mbar Soglia di rottura timpani rottura 100% vetri 140 mbar Primi effetti di mortalità per onda d’urto Danni gravi ai muri 300 mbar Lesioni polmonari Danni gravissimi a murature (90% di danno) 1 bar 1% di morti per emorragia polmonare
  • 29. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso29 Norme di comportamento in interventi coinvolgenti esplosivi 1. Attenzione agli esplosivi sciolti, ogni esplosivo deve essere venduto in confezione originale che riporti tipo, marca e caratteristiche; 2. Gli esplosivi non devono stare vicino a fonti di calore o a lubrificanti o solventi; 3. I detonatori devono essere sempre tenuti lontano dagli esplosivi 4. I detonatori devono essere protetti da ogni tipo di urto 5. In caso di incendio nei pressi di esplosivi provvedere prima alla evacuazione dell’area 6. Quando la catena di ignizione è completa occorrono almeno due barriere prima dell’innesco (sistema a “doppio imbecille”) ANALISI DEL RISCHIO
  • 30. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso30 Distanze di evacuazione In caso di temuti attentati con esplosivi. A seconda del contenitore dell’ esplosivo e del suo quantitativo stimabile è stata redatta la seguente tabella Il quantitativo di esplosivo è indicato in equivalente-TNT Il raggio letale è quello minimo oltre il quale esseri umani non subiscono danni da compressione ai polmoni o danni per l'onda d'urto trasmessa dal terreno. La distanza obbligatoria è quella entro cui tutti gli edifici devono essere evacuati dalle persone.
  • 31. Senigallia 04.08.2010Dott. Ing. Matteo Monterosso31 Incidenti Ricorda: Un errore con un esplosivo non ammette repliche!