● Sistema de Comando de Incidentes (SCI)
● Características y Principios del SCI
● Funciones y responsabilidades del SCI
● Estructura del SCI
● Instalaciones en el Sistema de Comando de Incidentes
● Establecimiento del Sistema de Comando de Incidentes
● Sistema de Comando de Incidentes (SCI)
● Características y Principios del SCI
● Funciones y responsabilidades del SCI
● Estructura del SCI
● Instalaciones en el Sistema de Comando de Incidentes
● Establecimiento del Sistema de Comando de Incidentes
Sicurezza negli utensili rischiosi: martelli, mazze, scalpellisicutool
La sicurezza negli utensili rischiosi.
Un'inchiesta estesa ad aziende industriali, cantieri edili, unità del genio delle forze armate segnalano che gli utensili più pericolosi per la generazione di incidenti sono i martelli, seguiti dalle mazze e dagli scalpelli
corso di formazione rivolto ad RSPP e/o personale addetto ai lavori in quota nei quali ai sensi del art 115 del D.Lgs 81/08 è richiesto l'uso di sistemi di arresto caduta - aggiornato dicembre 2013.
Siamo un fornitore all'ingrosso di prodotti, soluzioni e servizi nel trattamento dell'acqua.
Forniamo solo ed esclusivamente le aziende del settore quali distributori, rivenditori, assemblatori e costruttori. Un catalogo che comprende prodotti attentamente selezionati fra i brand più prestigiosi del mercato Water Treatment, sito efficace, servizi personalizzati, logistica precisa ed efficiente, organizzazione flessibile, ma anche la fondamentale importanza che viene attribuita al fattore umano ed ai rapporti con i Partner, fanno di Sinergroup S.r.l. un riferimento per molteplici aziende di settore. Un impegno continuo e coerente, la capacità di anticipare l'evoluzione della domanda e l'orientamento alla comprensione e alla soddisfazione dei nostri clienti ci distingue da sempre nel nostro lavoro. Nati con un obiettivo sempre più esclusivo nel panorama Distributivo Italiano: Continuare ad essere "Leader di Brand Leader", con attività e servizi di Valore. Una scelta di specializzazione che in questi anni ha permesso di maturare una conoscenza ed una esperienza uniche nel settore. L’approfondita conoscenza del mercato del trattamento acqua e l’elevata efficienza commerciale, consentono di offrire ai nostri clienti numerosi prodotti e servizi sempre più personalizzati ed adeguati al singolo utente finale.
La nostra missione è diventare il Tuo miglior Business Partner.
Controllo della pressione per l’efficientamento di una rete idrica metropolitanaServizi a rete
L'intervento di Marco Lorusso, Segment Manager Plasson Italia e Emilio Attilio Lanfranchi, Ing. Idraulico Direzione presso Acquedotto del Servizio idrico integrato città di Milano Metropolitana Milanese, presentato al convegno Servizi a rete Tour 2015
Insha exports pvt ltd is a leading service provider for all type of bilding automation products like automatic retractible gate,automatic bollards,tripod and flap barriers,parking barriers ,rolling shutters,and high speed gates .
We are system integrators and specialize in rfid security and survellience projects.
INTRODUZIONE AI PARANCHI - TUTTO QUELLO CHE NESSUNO VI HA MAI SPIEGATOLorenzoGrande5
Link per il video della presentazione:
https://www.youtube.com/watch?v=qPzIb7pPbZk&ab_channel=LorenzoGrande
Paranchi. Come funzionano? Quali sono i criteri per l'attrezzamento? Quali gli errori da evitare? Ho realizzato questa presentazione per permettere a tutti di capire le fondamenta che servono per la realizzazione di un paranco. Se pensate che i paranchi siano un gioco di prestigio vi svelerò tutti i trucchi che ci sono dietro!
Contenuti:
- Che cos'è il vantaggio meccanico
- Come si calcola il vantaggio meccanico
- Come funzionano le carrucole
- Come funziona un paranco
- Come valutare le attrezzature e i criteri per l’attrezzamento di un paranco
- Come scegliere un tipo di paranco
Sicuramente già sapete che l'efficienza di un paranco è fondamentale, ma sapete scegliere l'attrezzatura e quantificare l'impatto che ha su di essa?
Sicurezza negli utensili rischiosi: martelli, mazze, scalpellisicutool
La sicurezza negli utensili rischiosi.
Un'inchiesta estesa ad aziende industriali, cantieri edili, unità del genio delle forze armate segnalano che gli utensili più pericolosi per la generazione di incidenti sono i martelli, seguiti dalle mazze e dagli scalpelli
corso di formazione rivolto ad RSPP e/o personale addetto ai lavori in quota nei quali ai sensi del art 115 del D.Lgs 81/08 è richiesto l'uso di sistemi di arresto caduta - aggiornato dicembre 2013.
Siamo un fornitore all'ingrosso di prodotti, soluzioni e servizi nel trattamento dell'acqua.
Forniamo solo ed esclusivamente le aziende del settore quali distributori, rivenditori, assemblatori e costruttori. Un catalogo che comprende prodotti attentamente selezionati fra i brand più prestigiosi del mercato Water Treatment, sito efficace, servizi personalizzati, logistica precisa ed efficiente, organizzazione flessibile, ma anche la fondamentale importanza che viene attribuita al fattore umano ed ai rapporti con i Partner, fanno di Sinergroup S.r.l. un riferimento per molteplici aziende di settore. Un impegno continuo e coerente, la capacità di anticipare l'evoluzione della domanda e l'orientamento alla comprensione e alla soddisfazione dei nostri clienti ci distingue da sempre nel nostro lavoro. Nati con un obiettivo sempre più esclusivo nel panorama Distributivo Italiano: Continuare ad essere "Leader di Brand Leader", con attività e servizi di Valore. Una scelta di specializzazione che in questi anni ha permesso di maturare una conoscenza ed una esperienza uniche nel settore. L’approfondita conoscenza del mercato del trattamento acqua e l’elevata efficienza commerciale, consentono di offrire ai nostri clienti numerosi prodotti e servizi sempre più personalizzati ed adeguati al singolo utente finale.
La nostra missione è diventare il Tuo miglior Business Partner.
Controllo della pressione per l’efficientamento di una rete idrica metropolitanaServizi a rete
L'intervento di Marco Lorusso, Segment Manager Plasson Italia e Emilio Attilio Lanfranchi, Ing. Idraulico Direzione presso Acquedotto del Servizio idrico integrato città di Milano Metropolitana Milanese, presentato al convegno Servizi a rete Tour 2015
Insha exports pvt ltd is a leading service provider for all type of bilding automation products like automatic retractible gate,automatic bollards,tripod and flap barriers,parking barriers ,rolling shutters,and high speed gates .
We are system integrators and specialize in rfid security and survellience projects.
INTRODUZIONE AI PARANCHI - TUTTO QUELLO CHE NESSUNO VI HA MAI SPIEGATOLorenzoGrande5
Link per il video della presentazione:
https://www.youtube.com/watch?v=qPzIb7pPbZk&ab_channel=LorenzoGrande
Paranchi. Come funzionano? Quali sono i criteri per l'attrezzamento? Quali gli errori da evitare? Ho realizzato questa presentazione per permettere a tutti di capire le fondamenta che servono per la realizzazione di un paranco. Se pensate che i paranchi siano un gioco di prestigio vi svelerò tutti i trucchi che ci sono dietro!
Contenuti:
- Che cos'è il vantaggio meccanico
- Come si calcola il vantaggio meccanico
- Come funzionano le carrucole
- Come funziona un paranco
- Come valutare le attrezzature e i criteri per l’attrezzamento di un paranco
- Come scegliere un tipo di paranco
Sicuramente già sapete che l'efficienza di un paranco è fondamentale, ma sapete scegliere l'attrezzatura e quantificare l'impatto che ha su di essa?
1. S.A.F.S.A.F.
SPELEO – ALPINO – FLUVIALESPELEO – ALPINO – FLUVIALE
1° LIVELLO FASE "A“1° LIVELLO FASE "A“
Scuole Centrali AntincendiScuole Centrali Antincendi
D.C.F. - AREA1 COORDINAMENTO E SVILUPPO DELLA FORMAZIONE
SERVIZIO DOCUMENTAZIONE E RELAZIONI PUBBLICHE - ROMA
2. LAVORO IN ALTEZZALAVORO IN ALTEZZA
OBIETTIVIOBIETTIVI
Abbattere il rischio di cadutaAbbattere il rischio di caduta
Portare un soccorso efficacePortare un soccorso efficace
D.C.F. - AREA1 COORDINAMENTO E SVILUPPO DELLA FORMAZIONE
SERVIZIO DOCUMENTAZIONE E RELAZIONI PUBBLICHE - ROMA
3. 3
Acronimo di
Speleo Alpino Fluviale
Le tecniche S.A.F. sono un insieme di Tecniche Speleo
Alpino Fluviali che risolvono parte della sicurezza degli
operatori con sforzo verso la semplicità e il basso numero
di azioni:
Attrezzi vincolati
Usati in un sol modo
Sacrificando una maggior libertà di movimento
Cosa si intende per S.A.F. ?
4. 4
Obiettivo corso S.A.F.
Elevare la sicurezza nello svolgimento di
lavori ed operazioni in altezza con pericoli
di caduta dall’alto
5. 03/22/19 S. F. B. - SAF 1° Livello Fase "A" 5
Il S.A.F. risponde quindi:
Ad una richiesta del Decreto Legislativo 81/08
che prevede per la sicurezza dei lavoratori l’uso
di attrezzature e di manovre standardizzate che
vincolino fisicamente la persona garantendone
L’INCOLUMITA’ FISICA
6. TESTO UNICO SICUREZZA
81/2008
ART.3 comm.1
CAMPO DI APPLICAZIONE
IL PRESENTE DECRETO LEGISLATIVO SI APPLICA A:
TUTTI I SETTORI DI ATTIVITA’ PRIVATI E PUBBLICI
TUTTE LE TIPOLOGIE DI RISCHIO.
7. Sicurezza sul lavoro
Responsabilità datore lavoro
Responsabilità dell’operatore
Responsabilità del costruttore DPI
Procedure e DPI
CONTENUTI DELLA LEGGE
8. IL S.A.F.
è
• Una Procedura Operativa Standard specifica
per il lavoro in altezza dei vigili del fuoco
(MANUALE OPERATIVO)
• Un DPI di III° cat. (OBBLIGO DI FORMAZIONE)
9. 03/22/19 S. F. B. - SAF 1° Livello Fase "A" 9
Percorso S.A.F.
1A – livello base, lavoro di squadra (DPI 3° cat.)
1B – autosufficienza dell’operatore nel muoversi
su corda
2A – utilizzo di attrezzature e operazioni di
squadra complesse
2B – elisoccorritore in numero limitato
12. EFFETTO DELLA GRAVITA’
SUL CORPO UMANO
Dagli esperimenti militari è
risultato che:
Il corpo umano non può
sopportare, forze di arresto
superiori a 12 KN.
80 x 15 = 1200 Kg = 12 KN
Kg x accelerazione gravità(g) = KN
13. g = GRAVITA’
g + (Positiva)
massimo 15 g +
g - (Negativa)
massimo 2-3 g -
Gli organi si
muovono dall’alto
verso il basso
Il sangue passa
dalla testa al corpo
Il sangue passa dal
corpo alla testa
provocando
possibili emorragie
cerebrali .
Induce sui corpi una accelerazione pari a 9,81 m/sec2
14. È la forza trasmessa all’operatore al
momento dell’arresto della sua caduta.
Tramite la corda si trasmette ai punti di attacco
L’Energia di caduta viene parzialmente assorbita dalla
corda che subisce un allungamento
FORZA DI ARRESTO
15. FC = H/L
altezza di caduta (H)
lunghezza di corda che si può deformare (L)
È un parametro che quantifica la qualità del
sistema che assorbirà le energie sviluppate in
una caduta
La forza di arresto dipende dal
FATTORE DI CADUTA
16. 1616
FC=0 FC=0,5 FC=1 FC=2
50/100 100/100 200/100
H= Altezza di caduta
L= Lunghezza della corda
interessata
Fattore di caduta
20. E’ l’insieme di elementi che assicurano l’operatore ai punti di
attacco.
L’elemento debole della catena di sicurezza deve essere
l’uomo
Ha lo scopo:
di evitare l’eventuale caduta e/o limitarne le conseguenze
CATENA DI SICUREZZA
21. punto di ancoraggio valido
sistema di collegamento
dispositivo di presa del corpo
CATENA DI SICUREZZA
25. Unità di misura
Nel sistema internazionale l’unità di misura della
forza è il: Newton (N)
1 Kg = 9,81 N = circa 10 N
80 Kg = 800 N = 0,8 KN
100 Kg = 1000 N = 1 KN
Esempio: 2200 Kg = 22 KN
26. Sacco pompiere
è composto da:
• Zaino contenente corde sintetiche
• Zaino contenente il materiale ed attrezzature:
Cordini e Fettucce
Imbracature di sicurezza
Dispositivo di collegamento con dissipatore d’energia
Connettori
Discensore – Assicuratore
Bloccanti
Carrucole
Protezione corde
29. CARATTERISTICHE TECNICHE:
LUNGHEZZA 60 m
DIAMETRO 11 mm
CARICO DI ROTTURA (C.R.) KN 24
ALLUNGAMENTO STATICO < 8% CON CARICO DI
80 Kg
CARICO DI UTILIZZO 350 Kg
DINAMICA
30. COSTRUZIONE
• Filo identificativo anno di
costruzione (colore e scritta)
• Monofilamento
• Più monofilamenti attorcigliati
formano uno stoppino
• Più stoppini attorcigliati
formano un trefolo
• Calza:= più stoppini intrecciati
• Anima: più trefoli attorcigliati
• Corda : Anima + Calza
31. Corde Semistatiche
Riferimento alle norme U.I.A.A. e EN 1891
<5%< 5%Allungamento 50-150
Kg
5
5
N. Cadute. 100 Kg
Con F.C. 1 80 Kg
Max 6 KN
600 Kg
Max 6 KN
600 Kg
Forza d’arresto con
F.C. 0.3
12 KN15 KNResistenza statica con
nodo a otto
18 KN22 KNResistenza statica
Tipo BTipo A
Scorrimento calza < 1.2 % < 1.2%
VVF “SAF 1A” solo Tipo
A
33. Riferimento alle norme U.I.A.A. e EN 892
122%12 KN< 8%Gemelle
80 Kg
52%8 KN< 10%
Doppia
55 Kg
52%12 KN< 8%
Singola
80 Kg
N. Cadute
F.C. 2
Scorrimento
calza
Max forza
d’arresto
1°Strappo
Allungamento
Carico statico
Tipi di
corde
Le corde dinamiche portate a rottura possono allungarsi fino al 50%
34. Cordini e Fettucce
Riferimento alle norme U.I.A.A. e EN 891
Cordini ∅ da 4 a 8 mm e fettucce sono materiale
semistatico.
Nelle fettucce a nastro ogni filo separato dichiara una
resistenza di 500 Kg (5KN).
Le fettucce cucite semistatiche a norma CE 0197 EN
566 hanno una resistenza minima di 2200 Kg (22KN)
36. FATTORI DI RIDUZIONE PER IL POSIZIONAMENTO DI ANELLI DI FETTUCCIA
ANELLI DI FETTUCCIA
37. FATTORI DI RIDUZIONE
DEL CARICO DI ROTTURA
• Nodi (da 30% a 50%)
• Spigoli (in relazione all’ampiezza degli stessi)
• Corde bagnate (10%)
• Corde gelate (45%)
• Eventi Traumatici (schiacciamenti, deterioramento della calza, ecc..)
• Utilizzo con attrezzi (Bloccanti meccanici)
38. LA ROTTURA DELLE CORDE PUO’ ESSERE
CAUSATA DA:
• Fusione
(Fonti di calore, forti attriti, ecc..)
• Taglio
(Lame, spigoli industriali, trauma, abrasioni)
• Intrusione di corpi estranei
(calpestare le corde)
• Contatto con sostanze chimiche
(acidi, solventi, olii, ecc….)
39. LAVARE CON ACQUA FREDDA E SPAZZOLARE
NON ASCIUGARE AL SOLE
O VICINO AD UNA FONTE DI CALORE
PASSARE LA CORDA TRA LE MANI
FACENDO UNA CURVA E CONTROLLARE CHE NON PRESENTI PUNTI DI SCHOK
IMMAGAZZINAMENTO E MANUTENZIONE DELLE CORDE
40. DURANTE L'USO ATTENZIONE ALLE ABRASIONI
Controllare che non presentino corrosioni,
abrasioni o schiacciamenti
IMMAGAZZINAMENTO E MANUTENZIONE DELLE CORDE
41. Imbracatura da lavoro
(tipo – Navaho-Pezl)
Carico di rottura
>12 KN (1200 Kg)
Punti di attacco
Porta materiali
42. N° 3
Punti di attacco
anello in acciaio
N° 1
Punto di attacco
anello in acciaio
solo
Direzionale
Carico massimo
d'utilizzo ≤ KN 2
Carico di rottura
Attacchi KN 20
TRIANGOLO DI EVACUAZIONE
43. Carico di rottura KN 26
Carico massimo d'utilizzo ≤ KN 5
Da usare sempre in abbinamento con moschettone parallelo
CARRUCOLA A FLANGE FISSE
45. Carico di rottura Asse maggiore KN 22
Asse minore KN 8
Leva aperta KN 7
Moschettone ovale con ghiera di
sicurezza vite
MOSCHETTONE PARALLELO “X”
46. Carico di rottura Asse maggiore KN 23
Asse minore KN 7
Leva aperta KN 6
Moschettone a pera con ghiera di
sicurezza a vite
MOSCHETTONE A BASE LARGA “H”(Pera)
47. Carico di rottura Asse maggiore KN 28
Asse minore KN 7
Leva aperta KN 8
Moschettone con ghiera
di sicurezza (K)
connettore da via-ferrata
con chiusura automatica
MOSCHETTONE ASIMMETRICO “K”
49. MAGLIE RAPIDE
Carico di rottura >12 KN
Carico di rottura Asse maggiore >12 KN
TRIANGOLARE o DELTA
SIMMETRICA LUNGA o OVALE
50. Lo Zyper può dissipare l’energia di caduta di un corpo di 80 Kg
per un Fattore di Caduta massimo di 5, con una forza d’arresto
massima di 6 KN
DISPOSITIVO DI COLLEGAMENTO
CON DISSIPATORE DI ENERGIA
“ZYPER”
Da usare sempre con moschettoni asimmetrici K
51. Carico di rottura Foro KN 22
Utilizzare solo corde da 10 a 11 mm Ø
DISCENSORE - ASSICURATORE
GRI-GRI
52. DISCENSORE - ASSICURATORE AUTOFRENANTE
I’D-I’DS
Carico di rottura Foro KN
22
Utilizzare solo corde ø da
10 a 11,5 mm
Carico massimo con ø corda
min. 10,5
150 kg
53.
54.
55. Carico massimo d'utilizzo ≤ KN 4
Carico di rottura ai Fori KN 20
Per corde da 8 a 13 mm Ø
MANIGLIA BLOCCANTE
56. Carico massimo d'utilizzo con:
bloccante ≤ 4 KN
solo carrucola ≤ 26 KN
Per corde da 8 a 13 mm Ø
Carrucola
Bloccante
BLOCCANTE con carrucola (block-Roll)
57.
58. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 58
Nodi
I nodi si possono definire come
Una manovra che sfruttando la somma degli attriti
rende solidali due corde o la corda con un altro
corpo.
59. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 59
Nodi per Assicurazione Statica
Nodi per Assicurazione Dinamica
Nodi di giunzione
Nodi Autobloccanti
si possono dividere in
60. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 60
Nodi per assicurazione statica
Otto con asola
Riduce C.R. del 40%
Otto con doppia asola
( detto nodo coniglio) riduzione C.R. 40%
il capo di corda che esce dal nodo deve essere lungo almeno di 10 volte il diametro della
corda
61. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 61
Nodi per assicurazione dinamica
Mezzo barcaiolo Blocco del mezzo barcaiolo
(per rendere statico il
nodo)
Il nodo va eseguito obbligatoriamente
su moschettone a base larga(Pera)
62. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 62
Nodi di giunzione
Nodo doppio inglese
Nodo semplice infilato ( fettuccia )
Nodo savoia inseguito
63. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 63
Nodi autobloccanti
Nodo Machard
Nodo Prusik
BidirezionaleUnidirezionale
64. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 64
Punti di attacco
Naturali: alberi, travi in legno e/o in cemento,
volate, autoscala, clessidre, ganci traino
ecc…
Artificiali: chiodi da roccia, tasselli ad
espansione e incastri vari.
66. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 66
Ancoraggi
Si definiscono ancoraggi, i sistemi con
cui vengono eseguiti i collegamenti ai
vari punti di attacco
Gli ancoraggi si possono dividere in:
• Ancoraggio statico
• Ancoraggio dinamico
67. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 67
Ancoraggio statico
• La direzione della corda di carico deve essere predeterminata e non può essere
variata, senza variare la ripartizione del carico sui punti di attacco
68. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 68
Ancoraggio dinamico
Cambiando la direzione di tiro, il carico, viene comunque ripartito equamente sui
punti di attacco.
69. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 69
Gli angoli degli ancoraggi
Effetti sui punti di attacco
70. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 70
Ancoraggio dinamico doppio a più punti
• Si utilizza quando i punti di
attacco sono lontani tra loro
e/o dal posizionamento
dell’ancoraggio.
72. La Sicurezza dell’Operatore
si ottiene con:
Conoscenza uso materiali e delle manovre
Standardizzazione delle procedure
Analisi del rischio
Reversibilità dell’errore
73. La standardizzazione consente :
Minore soggettività
Rapidità di esecuzione
Controllo incrociato
Verifica immediata dell’eventuale errore
Procedure conosciute
Riduzione del rischio per gli operatori
74. L’analisi del rischio permette di:
• Identificare le sorgenti di pericolo
• Stimarne l’entità
• Prevederne l’evoluzione e le possibili
conseguenze sulle persone
75. Reversibilità dell’errore:
Insieme di operazioni (attive o passive) che
entrano in funzione nella eventualità di un
errore o dell’evolversi di una situazione non
sempre prevedibile
Obiettivo:
Evitare ulteriori conseguenze agli operatori
76. La sicura
Entra in azione al collasso del sistema di soccorso
Va quindi sempre svincolata dal sistema
(non può usarlo nemmeno in parte)
77. Tutto questo ha come obiettivo:
L’abbattimento del rischio per gli operatori
Rendere accettabili le conseguenze
79. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 79
RADIOCOMUNICAZIONI
E
SEGNALAZIONI
80. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 80
Le comunicazioni "radio" e le segnalazioni
rivestono un’importanza
fondamentale nell’ambito del
soccorso tecnico urgente.
Le comunicazioni radio devono essere brevi, telegrafiche,
con ripetizione della domanda da parte del ricevente
RADIOCOMUNICAZIONI
82. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 82
CODICECODICE SITUAZIONESITUAZIONE
ZEROZERO ILLESOILLESO
UNOUNO FERITO LIEVEFERITO LIEVE
DUEDUE LESIONI SENZA PERICOLO DILESIONI SENZA PERICOLO DI
MORTEMORTE
TRETRE PERICOLO DI MORTEPERICOLO DI MORTE
QUATTROQUATTRO DECEDUTODECEDUTO
Codice della gravità delle condizioni di
persone soccorse
83. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 83
RADIO
COMUNICAZIONI
CON
ELICOTTERO
84. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 84
Il soccorritore deve essere sempre in contatto radio
con il personale di bordo
per guidare l’elicottero verso la zona operativa
RADIOCOMUNICAZIONI CON ELICOTTERO
85. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 85
POSIZIONE DELL’AEREOMOBILE RISPETTO AL SOCCORRITORE
86. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 86
IL SOCCORSO
CON
L'ELICOTTERO
87. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 87
(alba) EFFEMERIDI ( tramonto )
Condizioni di visibilità
Elevato costo di volo e manutenzione
Limiti operativi e gestionali
dell’Elicottero
88. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 88
Vento alle spalle, indicazione degli ostacoli.
Braccia alzate a V si può atterrare. Braccia in diagonale divieto atterraggio
SCELTA DELL'AREA DI ATTERRAGGIO
89. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 89
Spetterà sempre al pilota
la decisione
di accettare o meno le indicazioni
ricevute dal segnalatore.
SCELTA DELL'AREA DI ATTERRAGGIO
90. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 90
AVVICINAMENTO AL VELIVOLO
91. 22/03/19 SAF 1° Livello Fase "A" 91
ZONE DI AVVICINAMENTO
POSSIBILE
PREFERENZIALE
PREFERENZIALE
POSSIBILE
NO