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ESAME DI STATO PROFESSIONE
        PSICOLOGO



              Strategie per superare
            efficacemente l’esame

                 A cura di
        Dott.ssa Alessandra Cescut
          Dott. Carlo Cinquerrui
       Dott.ssa Veronica Dell’Oste
Programma
1. I criteri di valutazione delle commissioni

2. Analisi delle tracce delle varie prove

3. Cosa scrivere e come scriverlo

4. Come ottimizzare le conoscenze

5. Presentazione del corso di preparazione all’esame
I criteri della commissione
 Sinteticità
 Chiarezza espositiva
 Coerenza
 Risposte a tutti gli interrogativi della traccia
 Rispetto dell’ordine di presentazione delle domande
 NIENTE FOGLIETTI!!!
I temi più frequenti
         Emozioni
         Memoria
         Personalità
         Motivazione
         Apprendimento
         Percezione
         Comunicazione
         Linguaggio
         Modello teorico
         Frustrazione - Frustrazione/Conflitto
         Cooperazione/Conflitto
         Aggressività
         Cognizione/emozione/motivazione
         Soluzione dei problemi
         Ruolo dell’esperienza
          nell’adattamento
La traccia
Il/la candidato/a presenti
 un’analisi sintetica di un contesto o di un fenomeno
   nel quale il tema X sia particolarmente rilevante.
 i lineamenti generali di una teoria e gli autori più
   significativi
 i principali costrutti e le variabili prese in considerazione
 le metodologie di indagine
 I nessi che collegano il contesto o il fenomeno
   selezionato con la teoria
 i risvolti applicativi o un possibile intervento sul
   contesto o fenomeno che la teoria consente di
   ipotizzare
COME SVOLGERE LA TRACCIA
           Es: apprendimento
 Per prima cosa dare una definizione
     processi che, provocando dei cambiamenti duraturi
     nel potenziale comportamentale
     dell’individuo, consentono una migliore
     conoscenza ed un migliore adattamento
     all'ambiente
   Contesto o fenomeno contesto educativo o
        fenomeno dei disturbi dell’apprendimento
Teoria autori costrutti e variabili
 Teoria: comportamentismo che studia il
 processo di apprendimento mediante
 l'associazione stimolo-risposta

 Autori: Pavlov, Skinner

 Costrutti e variabili: condizionamento
 classico e condizionamento operante
     (paradigmi sperimentali)
Condizionamento classico
Condizionamento operante
Nessi tra contesto e teoria
 I problemi di apprendimento interferiscono in modo
  significativo con i risultati scolastici e con le attività di
  vita quotidiana provocando scarsa autostima e deficit
  delle capacità sociali.
 Vi sono varie ipotesi circa le cause, tra le quali, di
  particolare importanza per la teoria
  comportamentista, è l’ipotesi psicologica che è basata
  sull’elevata frequenza di disturbi emotivi e relazionali
  nei bambini con disturbi dell’apprendimento.
 La teoria comportamentista può dare spiegazione di
  questa ipotesi secondo la quale è possibile associare
  alla comparsa dei disturbi dell’apprendimento una
  difficoltà di ambientamento.
Intervento
 Token Economy
Le date della prova

 I sessione: 19 giugno 2012 svolgimento I prova, albo A
   26 giugno 2012 svolgimento I prova, albo B
 Le iscrizioni sono aperte a partire dal 30 aprile ed entro e
  non oltre il 23 maggio 2012
 II sessione: 20 novembre 2012 svolgimento I prova , albo A
   27 novembre 2012 svolgimento I prova, albo B
 Le iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre il 19
  ottobre 2012
La II prova – Il progetto

 descrizione della problematica
 popolazione destinataria
  dell’intervento
 il modello teorico di riferimento
 obiettivi
 fasi, risorse, tempi e costi
 metodologia di intervento
  utilizzata
 i metodi per la verifica
  dell’efficacia dell’intervento
  proposto.
Obiettivi
                          Devono sempre essere
                       collegati con la metodologia
                                e la verifica

1.   Fornire adeguata conoscenza dei Disturbi
     dell’Apprendimento
2.   Screening per la valutazione delle singole aree
     di difficoltà (Prove MT, Q1Vata)
3.   l’integrazione dei soggetti con DSA nel gruppo
     classe per migliorare la socializzazione e il senso
     di autoefficacia
Metodologia
       Deve sempre essere
         collegata con gli
       obiettivi e la verifica

  1. Seminari informativi
  2. Somministrazione test
     (Matrici Raven +
     Q1Vata)
  3. Token Economy
Verifica
 Deve sempre essere collegata con gli obiettivi e
   la metodologia
 confronto tra i risultati dei questionari e dei test che
  verranno somministrati pre e post intervento
 Verifica a lungo termine  apertura di uno sportello
  di ascolto permanente sulle difficoltà di
  apprendimento
III prova – Il caso clinico
 1) APERTURA
 2) IPOTESI DIAGNOSTICA
 3) DIAGNOSI DIFFERENZIALE
 4) STRUMENTI DIAGNOSTICI
 5) ULTERIORI INDAGINI
 6) TRATTAMENTO
 7) RISORSE DI RETE PSICOSOCIALI
APERTURA
 dichiarare il modello diagnostico utilizzato – DSM-IV-TR
 esplicitare il motivo della consultazione psicologica
IPOTESI DIAGNOSTICA

   elencare i segni e i sintomi che rileviamo nel testo e
    rapportarli ai criteri del disturbo

   Formulazione dell’ipotesi diagnostica



                        USARE SEMPRE IL CONDIZIONALE
                                   potrebbe far pensare,
                               ci si potrebbe orientare…
DIAGNOSI DIFFERENZIALE


 condizione medica generale o
       effetti diretti di una sostanza

 analizzare gli altri sintomi presenti

 La diagnosi differenziale non va fatta per
  esclusione, ma come ipotesi alternativa
  perché non possiamo essere sicuri
      nemmeno dell’ipotesi principale
COMORBILITA’
 In età evolutiva (periodo trasformativo e di crescita), è
  molto presente la diagnosi in comorbilità rispetto
  all’età adultà.
 Le funzioni neuropsicologiche in veloce evoluzione si
  influenzano e si affinano a seconda del livello globale
  di funzionamento del bambino.
 Molto raramente in età evolutiva abbiamo di fronte
  un “ DITSURBO PURO”
STRUMENTI DIAGNOSTICI
 Valutazione intellettiva
  MATRICI COLORATE, WPPSI-R, WISC, LAITER-R
 Valutazione neuropsicologica
 REATTIVI DI MEMORIA DI RAY, PROVE DI ATTENZIONE
  “CAMPANELLE”, PROVE MOTORIE, PROVE LINGUISTICHE, ETC.
 Valutazione emotivo-ralazionale
  ATTRAVERSO QUESTIONARI A GENITORI O INSEGNATI CBCL- SDAI
  OPPUREATTRAVERSO AUTOVALUTAZIONI SDAG. STRUMENTI PROIETTIVI.
 Valutazione disturbo in diagnosi principale
  TEST SPECIFICI PER DISTURBO
  CRITERI DIAGNOSTICI DSM-IV-TR
ULTERIORI INDAGINI
 tempo
 circostanze di insorgenza
 funzionamento premorboso
 precedenti percorsi terapeutici
 contesto relazionale
 domanda: individuare la reale domanda che l’utente sta
  formulando e se questa possa coincidere con quella
  espressa verbalmente, quindi aspettative, bisogni, livello e
  tipo di motivazione al colloquio
 come mai ora?
 vantaggi secondari
TRATTAMENTO
 Qualora fosse confermata l’ipotesi diagnostica
 si potrebbe orientare il paziente verso un tipo di
  trattamento ad orientamento (Psicodinamico (NON
  PRIMA DEI 14 ANNI), o Sistemico Relazionale o
  Cognitivo Comportamentale)
 In età evolutiva più che di terapia si parla di interventi
  riabilitativi o psico-educativi
 gli obiettivi (vanno scelti a seconda del disturbo e
  dell’approccio teorico scelto).
RISORSE DI RETE PSICOSOCIALI
 personali
 della famiglia
 Sociali:
   strutture di socializzazione (nel caso si riscontri una
    chiusura a livello sociale)
   Scuola (P.E.I)
   Sert e comunità terapeutiche
   Centri di riabilitazione logopedicae psicomotoria
   centri diurni (per i casi di psicopatologia grave)
   ecc…
III Prova- Caso Organizzativo

 Analisi e intervento in un organizzazione


 Selezione del Personale


 Intervento Formativo
Analisi Organizzativa
 Analisi della domanda
 Analisi del contesto: struttura,
  organigramma, ambiente, clima e cultura
 Interventi
 Modelli teorici
 Valutazione
Selezione e Valutazione del
        Personale
                   Job description
                   Job profile: personalità,
                     competenze, valori e
                     motivazione
  Assessment center
  La valutazione della prestazione e
   del potenziale
  Goal setting
  Coaching e Counseling
Intervento Formativo: linee
guida per la progettazione
 Analisi della domanda e analisi dei bisogni
 Il setting
 Gli obiettivi
 Metodi
 Ambiente
 Valutazione finale
Il nostro corso
         FLESSIBILITÀ

             Aula + e-learning
              Solo e-learning
  III prova divisa per percorso di studi
Possibilità di iscriversi ad una sola prova
SODDISFAZIONE GENERALE
   5
  4.5
                  4.6                                       4.5
   4                                    4.4
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  3.5
   3
  2.5
   2
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            congruenza dei       utilità del corso                    indichi il suo grado
                                                      utilità delle
          contenuti del corso       rispetto al                         di soddisfazione
                                                     esercitazioni
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                                                       proposte
           obiettivi enunciati     dell’esame                                 corso
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VALUTAZIONE DOCENZA
                 5
                                                   4.9         4.9          4.9                     4.9
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                 4                      4.4
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                 3

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                 0
                                               capacità di               Gestione    Organicità
                      Gestione                 rispondere Padronanz      d’aula, c        e
                                    Spazio per
                     del tempo                     alle       a dei       apacità    sequenzial
                                        le                                                      Disponibili
                      rispetto                  domande contenuti        comuni-      ità nella
                                    domande/                                                        tà
                     all’esposizi                   di     e chiarezza     cative    presentazi
                                    interventi
                          one                  chiariment espositiva                  one degli
                                                    o                                argomenti
      Series1            4.2            4.4        4.9         4.9          4.9          4.7        4.9
PIATTAFORMA E-LEARNING
5.00
4.50                      4.80
            4.44
4.00                                         4.22
3.50
3.00                                                      3.33
2.50
2.00
1.50
1.00
0.50
0.00
                     Esercitazioni e     Giochi d’aula
           Forum                                         Chat
                   relative correzioni     virtuale
Series1     4.44          4.80               4.22         3.33
IN BOCCA AL LUPO!!!




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Esame di stato psicologo 2012

  • 1. ESAME DI STATO PROFESSIONE PSICOLOGO Strategie per superare efficacemente l’esame A cura di Dott.ssa Alessandra Cescut Dott. Carlo Cinquerrui Dott.ssa Veronica Dell’Oste
  • 2. Programma 1. I criteri di valutazione delle commissioni 2. Analisi delle tracce delle varie prove 3. Cosa scrivere e come scriverlo 4. Come ottimizzare le conoscenze 5. Presentazione del corso di preparazione all’esame
  • 3. I criteri della commissione  Sinteticità  Chiarezza espositiva  Coerenza  Risposte a tutti gli interrogativi della traccia  Rispetto dell’ordine di presentazione delle domande  NIENTE FOGLIETTI!!!
  • 4. I temi più frequenti  Emozioni  Memoria  Personalità  Motivazione  Apprendimento  Percezione  Comunicazione  Linguaggio  Modello teorico  Frustrazione - Frustrazione/Conflitto  Cooperazione/Conflitto  Aggressività  Cognizione/emozione/motivazione  Soluzione dei problemi  Ruolo dell’esperienza nell’adattamento
  • 5. La traccia Il/la candidato/a presenti  un’analisi sintetica di un contesto o di un fenomeno nel quale il tema X sia particolarmente rilevante.  i lineamenti generali di una teoria e gli autori più significativi  i principali costrutti e le variabili prese in considerazione  le metodologie di indagine  I nessi che collegano il contesto o il fenomeno selezionato con la teoria  i risvolti applicativi o un possibile intervento sul contesto o fenomeno che la teoria consente di ipotizzare
  • 6. COME SVOLGERE LA TRACCIA Es: apprendimento  Per prima cosa dare una definizione  processi che, provocando dei cambiamenti duraturi nel potenziale comportamentale dell’individuo, consentono una migliore conoscenza ed un migliore adattamento all'ambiente  Contesto o fenomeno contesto educativo o fenomeno dei disturbi dell’apprendimento
  • 7. Teoria autori costrutti e variabili  Teoria: comportamentismo che studia il processo di apprendimento mediante l'associazione stimolo-risposta  Autori: Pavlov, Skinner  Costrutti e variabili: condizionamento classico e condizionamento operante (paradigmi sperimentali)
  • 10. Nessi tra contesto e teoria  I problemi di apprendimento interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici e con le attività di vita quotidiana provocando scarsa autostima e deficit delle capacità sociali.  Vi sono varie ipotesi circa le cause, tra le quali, di particolare importanza per la teoria comportamentista, è l’ipotesi psicologica che è basata sull’elevata frequenza di disturbi emotivi e relazionali nei bambini con disturbi dell’apprendimento.  La teoria comportamentista può dare spiegazione di questa ipotesi secondo la quale è possibile associare alla comparsa dei disturbi dell’apprendimento una difficoltà di ambientamento.
  • 12. Le date della prova  I sessione: 19 giugno 2012 svolgimento I prova, albo A  26 giugno 2012 svolgimento I prova, albo B  Le iscrizioni sono aperte a partire dal 30 aprile ed entro e non oltre il 23 maggio 2012  II sessione: 20 novembre 2012 svolgimento I prova , albo A  27 novembre 2012 svolgimento I prova, albo B  Le iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre il 19 ottobre 2012
  • 13. La II prova – Il progetto  descrizione della problematica  popolazione destinataria dell’intervento  il modello teorico di riferimento  obiettivi  fasi, risorse, tempi e costi  metodologia di intervento utilizzata  i metodi per la verifica dell’efficacia dell’intervento proposto.
  • 14. Obiettivi Devono sempre essere collegati con la metodologia e la verifica 1. Fornire adeguata conoscenza dei Disturbi dell’Apprendimento 2. Screening per la valutazione delle singole aree di difficoltà (Prove MT, Q1Vata) 3. l’integrazione dei soggetti con DSA nel gruppo classe per migliorare la socializzazione e il senso di autoefficacia
  • 15. Metodologia Deve sempre essere collegata con gli obiettivi e la verifica 1. Seminari informativi 2. Somministrazione test (Matrici Raven + Q1Vata) 3. Token Economy
  • 16. Verifica  Deve sempre essere collegata con gli obiettivi e la metodologia  confronto tra i risultati dei questionari e dei test che verranno somministrati pre e post intervento  Verifica a lungo termine  apertura di uno sportello di ascolto permanente sulle difficoltà di apprendimento
  • 17. III prova – Il caso clinico  1) APERTURA  2) IPOTESI DIAGNOSTICA  3) DIAGNOSI DIFFERENZIALE  4) STRUMENTI DIAGNOSTICI  5) ULTERIORI INDAGINI  6) TRATTAMENTO  7) RISORSE DI RETE PSICOSOCIALI
  • 18. APERTURA  dichiarare il modello diagnostico utilizzato – DSM-IV-TR  esplicitare il motivo della consultazione psicologica
  • 19. IPOTESI DIAGNOSTICA  elencare i segni e i sintomi che rileviamo nel testo e rapportarli ai criteri del disturbo  Formulazione dell’ipotesi diagnostica USARE SEMPRE IL CONDIZIONALE potrebbe far pensare, ci si potrebbe orientare…
  • 20. DIAGNOSI DIFFERENZIALE  condizione medica generale o effetti diretti di una sostanza  analizzare gli altri sintomi presenti  La diagnosi differenziale non va fatta per esclusione, ma come ipotesi alternativa perché non possiamo essere sicuri nemmeno dell’ipotesi principale
  • 21. COMORBILITA’  In età evolutiva (periodo trasformativo e di crescita), è molto presente la diagnosi in comorbilità rispetto all’età adultà.  Le funzioni neuropsicologiche in veloce evoluzione si influenzano e si affinano a seconda del livello globale di funzionamento del bambino.  Molto raramente in età evolutiva abbiamo di fronte un “ DITSURBO PURO”
  • 22. STRUMENTI DIAGNOSTICI  Valutazione intellettiva MATRICI COLORATE, WPPSI-R, WISC, LAITER-R  Valutazione neuropsicologica  REATTIVI DI MEMORIA DI RAY, PROVE DI ATTENZIONE “CAMPANELLE”, PROVE MOTORIE, PROVE LINGUISTICHE, ETC.  Valutazione emotivo-ralazionale ATTRAVERSO QUESTIONARI A GENITORI O INSEGNATI CBCL- SDAI OPPUREATTRAVERSO AUTOVALUTAZIONI SDAG. STRUMENTI PROIETTIVI.  Valutazione disturbo in diagnosi principale TEST SPECIFICI PER DISTURBO CRITERI DIAGNOSTICI DSM-IV-TR
  • 23. ULTERIORI INDAGINI  tempo  circostanze di insorgenza  funzionamento premorboso  precedenti percorsi terapeutici  contesto relazionale  domanda: individuare la reale domanda che l’utente sta formulando e se questa possa coincidere con quella espressa verbalmente, quindi aspettative, bisogni, livello e tipo di motivazione al colloquio  come mai ora?  vantaggi secondari
  • 24. TRATTAMENTO  Qualora fosse confermata l’ipotesi diagnostica  si potrebbe orientare il paziente verso un tipo di trattamento ad orientamento (Psicodinamico (NON PRIMA DEI 14 ANNI), o Sistemico Relazionale o Cognitivo Comportamentale)  In età evolutiva più che di terapia si parla di interventi riabilitativi o psico-educativi  gli obiettivi (vanno scelti a seconda del disturbo e dell’approccio teorico scelto).
  • 25. RISORSE DI RETE PSICOSOCIALI  personali  della famiglia  Sociali:  strutture di socializzazione (nel caso si riscontri una chiusura a livello sociale)  Scuola (P.E.I)  Sert e comunità terapeutiche  Centri di riabilitazione logopedicae psicomotoria  centri diurni (per i casi di psicopatologia grave)  ecc…
  • 26. III Prova- Caso Organizzativo  Analisi e intervento in un organizzazione  Selezione del Personale  Intervento Formativo
  • 27. Analisi Organizzativa  Analisi della domanda  Analisi del contesto: struttura, organigramma, ambiente, clima e cultura  Interventi  Modelli teorici  Valutazione
  • 28. Selezione e Valutazione del Personale  Job description  Job profile: personalità, competenze, valori e motivazione  Assessment center  La valutazione della prestazione e del potenziale  Goal setting  Coaching e Counseling
  • 29. Intervento Formativo: linee guida per la progettazione  Analisi della domanda e analisi dei bisogni  Il setting  Gli obiettivi  Metodi  Ambiente  Valutazione finale
  • 30. Il nostro corso FLESSIBILITÀ Aula + e-learning Solo e-learning III prova divisa per percorso di studi Possibilità di iscriversi ad una sola prova
  • 31. SODDISFAZIONE GENERALE 5 4.5 4.6 4.5 4 4.4 4.2 3.5 3 2.5 2 1.5 1 0.5 0 congruenza dei utilità del corso indichi il suo grado utilità delle contenuti del corso rispetto al di soddisfazione esercitazioni rispetto agli superamento generale per il proposte obiettivi enunciati dell’esame corso Series1 4.6 4.4 4.5 4.2
  • 32. VALUTAZIONE DOCENZA 5 4.9 4.9 4.9 4.9 4.7 4 4.4 4.2 medie dei voti 3 2 1 0 capacità di Gestione Organicità Gestione rispondere Padronanz d’aula, c e Spazio per del tempo alle a dei apacità sequenzial le Disponibili rispetto domande contenuti comuni- ità nella domande/ tà all’esposizi di e chiarezza cative presentazi interventi one chiariment espositiva one degli o argomenti Series1 4.2 4.4 4.9 4.9 4.9 4.7 4.9
  • 33. PIATTAFORMA E-LEARNING 5.00 4.50 4.80 4.44 4.00 4.22 3.50 3.00 3.33 2.50 2.00 1.50 1.00 0.50 0.00 Esercitazioni e Giochi d’aula Forum Chat relative correzioni virtuale Series1 4.44 4.80 4.22 3.33
  • 34. IN BOCCA AL LUPO!!! www.pianetapsicologia.com info@pianetapsicologia.com