2. Patologie virali a carico del fegato
Funzioni fegato:
• Sintesi delle proteine plasmatiche
• Immagazzinamento dello zucchero e funzione
glicogenica;
• Emocateresi
• Produzione e secrezione della bile
• Immagazzinamento e utilizzazione di grassi
• Produce ormoni
• Detossificazione
9. La Profilassi prevede:
• la denuncia obbligatoria,
• l'isolamento del malato per almeno 15 giorni
• la disinfezione continua e finale
• Somministrazione di globuline standard nei
confronti dei conviventi con la persona infetta
10. Trattamento
• Somministrazione di immunoglobuline
• Attendere la spontanea regressione
• Somministrazione di integratori a base di
estratti di carciofi e di cardo mariano.
11. Vaccinazione
• Vaccino proteico costituito da un virus
inattivato.
• La protezione dall’epatite A è attiva dalle 2/3
settimane dall’ inoculazione.
• Dose di richiamo conferisce una protezione
per più di 10 anni.
12. Epidemiologia
• L'epatite A è diffusa a livello mondiale,
soprattutto in America Centrale, Sud America,
Africa, Medio Oriente, Asia e zone del Pacifico
occidentale.
• Nei paesi di sviluppo rappresenta un’infezione
endemica.
• In Italia risulta essere maggiormente diffusa
nei paesi meridionali
13. Epatite B
Sostenuta dal virus B(HBV)
• Struttura a doppia parete
Involucro Involucro
esterno interno
Il genoma è costituito da 4 geni:
S; C; P; X.
14. Trasmissione
• Via sessuale
• Via Parenterale (sangue infetto, strumenti
contaminati)..
• Trasmissione verticale-perinatale
15. Sono soggetti a rischio:
Persone a rischio per trasmissione sessuale Partner sessuali di persone positive per
HBsAg
Persone con partner sessuali multipli
Persone con malattie sessualmente
trasmissibili, incluso HIV
Persone con rischio di trasmissione con Conviventi di persone HBsAg +
esposizione di sangue su cute e mucose Tossicodipendenti
Personale sanitario con il rischio di
esposizione/contatto col sangue infetto, (ex.
punture di aghi)
Persone con malattie renali in fase avanzata
che richiedano emodialisi; politrasfusi
Altri Viaggiatori in aree endemiche
Persone con malattie di fegato croniche, in
particolare nei soggetti in previsione di
trapianto
Carcerati, personale addetti alla sorveglianza
Addetti alla raccolta, trasporto e smaltimento
rifiuti
Personale dei corpi di Pubblica Sicurezza (ex:
Polizia, Vigili del fuoco, Carabinieri,…)
17. Accertamento diagnostico
Vengono eseguiti una serie di esami basati
sulla ricerca nel sangue di antigeni
appartenenti al virus e dei rispettivi anticorpi
Antigeni: Anticorpi:
HBs Ag HBs Ab
HBc Ag HBc Ab
18. Prevenzione
• 1. modificazioni comportamentali per
prevenire la trasmissione (l'uso del profilattico
nei rapporti a rischio)
2. immunoprofilassi passiva: consiste nella
somministrazione di immunoglobuline.
• 3. immunizzazione attiva (Vaccino)
19. Vaccinazione
• Il vaccino prevede 3 dosi iniziali effettuate dopo
un mese, accompagnate da un’iniezione di
richiamo un anno dopo l’ultima inoculazione.
• Conferisce una protezione contro le epatite B
pari ai 10-15 anni;
• Sono stati segnalati rari effetti collaterali, quali
possono presentarsi nella sede di iniezione,
come: prurito e dolore. Mentre a livello
generale comparsa di febbre, malessere,
nausea, cefalea, dolori articolari
20. • In Italia dal1991 la vaccinazione
è obbligatoria per tutti i neonati
entro un anno di vita e per tutti
gli adolescenti al compimento
del 12° anno.
21. Epidemiologia
• Nel mondo ci sono 400 milioni di persone con epatite B
(circa il 5% della popolazione mondiale) di cui la maggior
parte cittadini dell'Asia e dell’ Africa.
• Quasi tutti i pazienti in queste aree ad elevato rischio,
sono infettati alla nascita (trasmissione verticale dalla
madre) o entro i due anni di età (sempre dalla madre o
da fratelli o parenti conviventi).
• In Italia, l'incidenza di epatite B (2002) ha evidenziato un
progressivo calo nel tempo anche se, negli ultimi anni
sembra è stato dimostrato un nuovo aumento in
relazione all'immigrazione di soggetti infetti provenienti
dalle aree dove il virus è molto diffuso.
23. Trasmissione
• Via parenterale
• Via sessuale
• Per via orizzontale(da individuo a individuo)
• Per via verticale-perinatale(3-5%)
• Strumenti infetti con i quali vengono effettuati
tatuaggi, piercing, agopuntura …
• Condivisione di oggetti come: rasoi, pettini,
spazzolini da denti …
25. Accertamento diagnostico
Esame del sangue specifico:
• Ricerca anticorpi anti-hcv
• Individuazione delle particelle virali del virus c
Esami del sangue di rutine:
• Alterazione degli enzimi epatici.
26. Trattamento
• Vengono effettuate iniezioni sottocutanee
settimanali di interferone alfa pegilato, in
associazione a una doppia assunzione
quotidiana, per via orale, di ribavirina.
(farmaci antivirali)
27. Persona affetta da epatite C deve:
• seguire un’alimentazione equilibrata,
• essere in cura da un epatologo;
• seguire i trattamenti farmacologici prescritti.
• Destinare a uso personale oggetti taglienti
31. Epatite D
E’ sostenuta dal virus D (HDV):
• un virus “difettivo” : che per determinare
l’infezione richiede la contemporanea
presenza dell’infezione del virus B.
32. L’infezione può verificarsi secondo due
modalità:
• infezione simultanea da virus B e D
(coinfezione).
• sovra infezione di virus D in un portatore
cronico di HBV.
33. Trasmissione
• Via sessuale
• Via verticale-perinatale
• Contatto con il sangue o altri fluidi corporei
• Condivisione di oggetti per cura personale
come: spazzolino da denti …
35. Come si diagnostica l’epatite D?
• Attraverso un esame del sangue è possibile
rilevare la presenza di anticorpi diretti contro il
virus dell’epatite D (anti-HDV).
36. Il Trattamento
L’unico farmaco disponibile è l’interferone-
alfa, ma ha un’azione modesta (deve essere
somministrato ad alti dosaggi e per un lungo
periodo di tempo).
• In caso di infezione grave, bisogna ricorrere al
trapianto di fegato
37. Prevenzione
Effettuare il vaccino contro l’epatite B protegge anche
contro l’epatite D.
• In caso di infezione da epatite D, è importante prevenire
il contagio di altre persone mediante comportamenti,
quali:
• coprire eventuali tagli o ferite cutanee aperte con una
benda;
• non condividere alcun dispositivo per test su sangue,
aghi o altre attrezzature per farmaci iniettabili;
• non donare sangue, organi, sperma o tessuto;
• non condividere spazzolini da denti, rasoi o altri articoli
per la cura personale;
38. Epatite E
• L’agente eziologico e’ un virus (HEV) che ha lo stesso
meccanismo dell’HAV.
• La malattia ha le stesse caratteristiche di quella A,
costituisce un grande rischio per le donne in
gravidanza.
• E’ diffusa molto nei paesi in via di sviluppo; (India,
Africa, Asia e Centro- America) attenzione per viaggi
in tali aree, perché non esiste ancora un vaccino
39. Virus dell'epatite F (HFV)
– Virus a trasmissione enterica descritto nel 1994 ed a
classificazione ancora incerta
Virus dell'epatite G (HGV)
– Famiglia: Flaviviridae
– Virione: non ancora identificato
– Genoma: RNA a singola elica
– Trasmissione parenterale
40. L'abuso di paracetamolo può causare
l'epatite
• Superare il dosaggio di 4 grammi al giorno di
paracetamolo e' rischioso. Un sovradosaggio
e' la principale causa di insufficienza epatica
acuta in Occidente. L'allarme arriva da uno
studio di Chicago presentato a Boston. L'uso
non intenzionale di assumere oppioidi con
paracetamolo con altri analgesici contenenti
sempre questo farmaco provoca una
epatotossicita', una epatite tossica. E'
fondamentale quindi che il paziente sia
sempre piu' consapevole dei rischi causati da
mix di farmaci; e' necessario una maggiore
chiarezza nelle etichette degli stessi medicinali
abolendo le abbreviazioni dei farmaci.